Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Tempio > Esoterismo

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 30-04-2006, 18.42.29   #1
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito Destino o volontà di Dio?

Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius
Abbiamo detto che l'uomo si comporta in conseguenza di ciò che èin quel momento( scusate se lo riprendo come concetto ).
Con il "Qui ed Ora " intendo la conseguenza non solo delle azione che altri hanno intersecato con le nostre ma anche le nostreche si intersecano con quelle degli altri.
Questo " avvicinarsi ed allontanarsi " di situazioni dipende certo da quello che si è in quel momento e naturalmente da ciò che gli altri sonoin quel momento.
Ognuno èqualcosa, o meglio esprime se stesso in conseguenza del suo essere pertanto si relaziona all'esterno ( e non solo ) in un determinato modo.
Ora, questo svolgersi di manifestazioni, di relazioni e quant'altro avviene sul " nostro piano " terrestre( e non solo ma limitiamoci a questo ); siamo effettivamente nella materia ed almeno questo non lo si puo negare.
Da questo non si puo neanche negare che tale " piano " di manifestazione degli eventi - ossia la materia nella quale siamo immersi - dipende, o meglio ancora, " fa parte " di Dio.
Se Dio ha " creato un luogo" -ad esempio come la terra - e questo s'intende, una volta creato, come esterno al suo creatore, credo che si sia in errore.
Giacchè è stato( forse farei meglio a dire ) "emanato " è anche vero che la Volontà( Divina ) si puo esternare " anche " attraverso un Programma che agisce su quel " piano "; dunque il Programma è funzione ( o espressione) di questa Volontà.
Pertanto, tale Volontà determina un succedersi di eventi i quali, come ho detto più su, sono presenti in sostanza ma che in quanto alla forma avranno varie manifestazioni in base - per citare qualche elemento - sia all'essere dell'individuo e quindi ai risultati che ognuno col suo agire ha determinato.
Ma se la Volontà Divina si " estende " anche a questo piano di manifestazione materiale, va da se che il Programma è " compreso " all'interno di tale Volontà Divina; da tutto ciò, Volontà di Dio a mio modesto parere.
Riprendo questo argomento, estrapolandolo dal discorso su "Giuda" per generalizzarlo a ciascuno di noi.
Se gli eventi che si succedono sulla terra fanno parte di un "Piano divino" allora il nostro destino equivarrebbe alla Volontà di Dio...
Io penso che il nostro destino dipenda dalla nostra volontà, cioè che nel Piano Divino ci sia spazio per la nostra libertà...
Non credo che le nostre decisioni personali sono Volontà di Dio, credo che ciascuno, pur con i limiti del tempo e della società in cui si trova a vivere, ha un suo spazio personale per esprimere la sua volontà e quindi determinare il proprio destino, o meglio modificarlo ogni volta che si trova davanti a un bivio o a una scelta...

stella non è connesso  
Vecchio 10-05-2006, 19.40.11   #2
moonA
Cittadino/a
 
L'avatar di moonA
 
Data registrazione: 08-05-2006
Residenza: Emilia
Messaggi: 152
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da stella
Riprendo questo argomento, estrapolandolo dal discorso su "Giuda" per generalizzarlo a ciascuno di noi.
Se gli eventi che si succedono sulla terra fanno parte di un "Piano divino" allora il nostro destino equivarrebbe alla Volontà di Dio...
Io penso che il nostro destino dipenda dalla nostra volontà, cioè che nel Piano Divino ci sia spazio per la nostra libertà...
Non credo che le nostre decisioni personali sono Volontà di Dio, credo che ciascuno, pur con i limiti del tempo e della società in cui si trova a vivere, ha un suo spazio personale per esprimere la sua volontà e quindi determinare il proprio destino, o meglio modificarlo ogni volta che si trova davanti a un bivio o a una scelta...

Condivido pienamente!!!
moonA non è connesso  
Vecchio 10-05-2006, 19.52.41   #3
pluto
Bannato/a
 
L'avatar di pluto
 
Data registrazione: 20-07-2004
Messaggi: 213
Predefinito Destino o volontà di Dio?

Anch'io penso che ci sia uno spazio di volontà nella libertà per noi, indipendentemente dal Piano Divino.....E' andare spesso a fondo di noi stessi per capire cosa realmente vogliamo che è difficile.....capirci fino in fondo per poter modificare i nostri ateggiamenti nei confronti degli altri che è difficile......più passano gli anni più le idee tendono a diventare fissità o convinzioni...ed allora diventa difficile andare a fondo....L'esigenza di libertà aumenta sempre nel corso del tempo perchè ci si accorge sempre di più di non averne fruito abbastanza e resta un senso di "mancanza"...di "arretrato".......
pluto non è connesso  
Vecchio 10-05-2006, 23.45.41   #4
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Solo quando la nostra volontà coinciderà completamente col Piano Divino potremmo dire di essere veramente liberi...
Ray non è connesso  
Vecchio 11-05-2006, 12.11.45   #5
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Solo quando la nostra volontà coinciderà completamente col Piano Divino potremmo dire di essere veramente liberi...
E allo stesso tempo il piano Divino è la somma di tutti i piani di tutto ciò che esiste più l'input iniziale
Uno non è connesso  
Vecchio 14-05-2006, 20.06.35   #6
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Mi rendo conto che gli ultimi due post potrebbero risultare non immediatamente comprensibili da chiunque in tutte le loro sfacettature, anche se alla fin fine sono sia esaustivi che ottimi appoggi per l'intuizione.
In ogni caso forse si può sviluppare il discorso in modo più ampio, cercando di svolgere ciò che vi è contenuto.

In linea di massima il problema è il seguente: se esiste un destino visto come una concatenazione di elementi che in qualche modo obbligano il prodursi di determinete situazioni, apparentemente esso è ineluttabile e non lascia spazio a modificazioni, soprattutto se lo si riferisce alla legge di causalità, sia vista in senso ristretto (normale visione) sia in senso ampio (implicando il concetto di karma). D'altra parte ci viene insegnato che abbiamo un libero arbitrio, ovvero che almeno per una certa parte siamo noi a determinare il corso degli eventi con le nostre scelte e quindi, da questo punto di vista, nulla ci viene imposto.

Come possono essere compatibili le due visioni? E, se non lo sono, quale corrisponde a realtà?

Più o meno in questi termini è posto il problema sul quale, tra l'altro, si sono scervellate intere generazioni di filosofi, con risultati alterni.

Il fatto è che i dati che vengono dal sapere tradizionale rispondono da sempre a questo problema... ai filsofi di cui sopra sarebbe bastata una sbirciatina...

Fabre D'Olivet spiega molto bene la questione in termini comprensibili dai moderni. Tuttavia egli nulla inventa e si rifà alla dottrina pitagorica, così come fanno Platone e la Massoneria.

Egli riconduce la questione alla triade Provvidenza - Volontà - Destino.

Il fatto che egli si riferisca anche al pensiero cinese permette di riportare i termini di questa triade a quelli della grande traide orientale Cielo - Uomo - Terra, facendo le debite proporzoini. Eventualmente torniamo su sta cosa se non è chiara.

In ogni caso possiamo identificare la Provvidenza con quella che finora abbiamo chiamato Volontà Divina, anche se dobbiamo fare una specifica. Dobbiamo intendere Volontà divina come gli influssi "celesti" provenienti dalla Spirito e non come la totalità del Piano Divino di cui parla Uno, che inevitabilmente comprenderebbe tutta la triade. E' solo una questione di livelli... le due cose non coincidono ma si corrispondono analogicamente.

Il termine volontà possiamo identificarlo come il termine medio, l'uomo. Così come nella grande triade l'uomo fa da tramite e conglingimento tra Terra e Cielo, così la volontà umana fa lo stesso tra Provvidenza e Destino.

Il terzo termine, destino, lo possiamo associare alla Terra, l'altra faccia del cielo... della Provvidenza. L'insieme degli influssi "terrestri" quindi, in contrapposizione a quelli "celesti".

L'uomo, come termine centrale subisce entrambi gli influssi. Suo compito è riuscire a collaborare col divino. Più collabora più diventa il vero tramite tra cielo e terra (parlo di principi, non dei cielo e terra sensibili). Inoltre più l'uomo cresce, si evolve, diventa Uomo, più è in grado di collaborare, anche se essendo un processo vale anche viceversa.

C'è un altro fatto: nel momento in cui l'uomo collabora a pieno col piano divino, ovvero la sua volontà è in completa sintonia con la Provvidenza, egli è finalmente libero dagli influssi del destino, non ne è più determinato ma lo determina. Non è più soggetto alla legge causale ma la domina, ovvero è divenuto egli stesso causa e non effetto... secondo i termini orientali è uscito dal circolo delle cause...

Ultima cosa... ho gia scritto troppo per un solo post... anche se può sembrare strano a prima vista, l'accordarsi con il piano divino... la liberazione... equilibra il rapporto tra gli influssi celesti e quelli terrestri. Per questo egli diviene il tramite.
Questa cosa può risultare più chiara se ci si rifà alla terna pitagorica... come le altre anche questa veniva rappresentata dal triangolo rettangolo i cui lati misurano rispettivamente 3, 4 e 5.
Tre è l'infusso celeste (nr divino), 4 è l'Uomo (il quaternario, la croce) e 5 la terra. Se si conoscono le proprietà del triangolo in questione si capisce facilmente l'equilibrio di cui parlo.

COme ho detto il post è già lungo, quindi mi interrompo... continuerò se non ci pensa qualcun altro...
Ray non è connesso  
Vecchio 14-05-2006, 21.28.22   #7
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Solo una domanda Ray,
in sostanza, se ho capito bene, il Destino non esclude il libero arbitrio, e viceversa. E' corretto?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 14-05-2006, 22.00.13   #8
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Non solo non sono incompatibili, ma sono entrambi necessari. Provo a spiegarmi meglio.

Il destino rappresenta la necessità, gli influssi "terrestri" contrapposti a quelli celesti della Provvidenza, che è la legge con cui Dio regola il cosmo. La volontà umana sta in mezzo a fare da tramite tra due principi che alrimenti non comunicherebbero. Il libero arbitrio sta nel poter assecondare uno o l'altro degli impulsi, che sono in contrasto tra loro, giocoforza.

Se riportiamo il tutto in termini microcosmici, la terra (destino) rappresenta gli impulsi a carattere istintivo... l'animalità... il corpo. Mentre il cielo (provvidenza) gli impulsi superiori, dello Spirito. Noi in mezzo siamo l'anima polarizzata che riceve impulsi da entrambi.

Man mano che ci "costruiamo", cioè man mano che evolviamo, realizzando in noi le possibilità umane e avvicinandoci all'Uomo, riusciamo a sottostare meno all'animalità e quindi alla legge di necessità rappresentata dal destino. Alla fin fine siamo più capaci di opporci ad esso, pur continuando a riceverne gli impulsi, e ci avviciniamo al "cielo" collaborando sempre più con la provvidenza (volontà divina), divenendo quel tramite tra i due (ponte e facitore di ponti) che è l'Uomo. Per "Uomo" intendo uomo realizzato... non più soggetto alla necessità... ma non estraneo ad essa (non so se si capisce).

L'uomo che si preoccupa del libero arbitrio non è animale del tutto (totalmente sottoposto alla terra) e contemporaneamente è pochissimo Uomo (collaborante alla Volontà Divina)... la misura della sua emancipazione dall'animalità è la misura del suo libero arbitrio. Quindi esso non è statico ma passibile di crescita, come tutto il resto.

eh bon, non so se si capisce... domandate o datemi una mano...
Ray non è connesso  
Vecchio 15-05-2006, 00.37.48   #9
Haamiah
Inizia a fare amicizie
 
L'avatar di Haamiah
 
Data registrazione: 23-02-2006
Messaggi: 277
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Non solo non sono incompatibili, ma sono entrambi necessari. Provo a spiegarmi meglio.

Il destino rappresenta la necessità, gli influssi "terrestri" contrapposti a quelli celesti della Provvidenza, che è la legge con cui Dio regola il cosmo. La volontà umana sta in mezzo a fare da tramite tra due principi che alrimenti non comunicherebbero. Il libero arbitrio sta nel poter assecondare uno o l'altro degli impulsi, che sono in contrasto tra loro, giocoforza.

Se riportiamo il tutto in termini microcosmici, la terra (destino) rappresenta gli impulsi a carattere istintivo... l'animalità... il corpo. Mentre il cielo (provvidenza) gli impulsi superiori, dello Spirito. Noi in mezzo siamo l'anima polarizzata che riceve impulsi da entrambi.

Man mano che ci "costruiamo", cioè man mano che evolviamo, realizzando in noi le possibilità umane e avvicinandoci all'Uomo, riusciamo a sottostare meno all'animalità e quindi alla legge di necessità rappresentata dal destino. Alla fin fine siamo più capaci di opporci ad esso, pur continuando a riceverne gli impulsi, e ci avviciniamo al "cielo" collaborando sempre più con la provvidenza (volontà divina), divenendo quel tramite tra i due (ponte e facitore di ponti) che è l'Uomo. Per "Uomo" intendo uomo realizzato... non più soggetto alla necessità... ma non estraneo ad essa (non so se si capisce).

L'uomo che si preoccupa del libero arbitrio non è animale del tutto (totalmente sottoposto alla terra) e contemporaneamente è pochissimo Uomo (collaborante alla Volontà Divina)... la misura della sua emancipazione dall'animalità è la misura del suo libero arbitrio. Quindi esso non è statico ma passibile di crescita, come tutto il resto.

eh bon, non so se si capisce... domandate o datemi una mano...



Si capisce perfettamente, hai spiegato molto bene il concetto, da cui ho dedotto che la mia metafora della nave, che ho inserito nella discussione 'Destino', non era quindi tanto campata in aria. Sempre per proseguire con la metafora, in base a quello che tu dici, quando l'uomo collabora col piano Divino, potremmo dire che lascia la nave, per prendere un aereo, che lo porta diritto verso il cielo.....
In realtà è vero che l'uomo che 'vede' il libero arbitrio, è sempre meno preda del 'destino', poichè si fa carico delle proprie responsabilità, per costruire il suo cammino, senza demandare ad altri che decidano per lui, siano essi altri uomimi o divinità, è più agirà secondo il piano Divino, più si costruirà il suo 'Destino'.....non so se si capisce la differenza


Haamiah non è connesso  
Vecchio 20-05-2006, 22.28.04   #10
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Haamiah
Si capisce perfettamente, hai spiegato molto bene il concetto, da cui ho dedotto che la mia metafora della nave, che ho inserito nella discussione 'Destino', non era quindi tanto campata in aria. Sempre per proseguire con la metafora, in base a quello che tu dici, quando l'uomo collabora col piano Divino, potremmo dire che lascia la nave, per prendere un aereo, che lo porta diritto verso il cielo.....
In realtà è vero che l'uomo che 'vede' il libero arbitrio, è sempre meno preda del 'destino', poichè si fa carico delle proprie responsabilità, per costruire il suo cammino, senza demandare ad altri che decidano per lui, siano essi altri uomimi o divinità, è più agirà secondo il piano Divino, più si costruirà il suo 'Destino'.....non so se si capisce la differenza


Anch'io penso che più la volontà umana (libero arbitrio) si avvicina al piano Divino, più l'uomo non è vittima del destino ma fautore della propria vita.
Però non penso che, secondo la tua metafora, l'uomo lascia la nave per prendere un aereo che lo porta dritto verso il cielo.... come dire, passatatemi la frase, "metto il pilota automatico".
Non credo questo, perchè in ogni momento siamo "liberi delle nostre scelte" e la libertà più grande è quella di essere volontariamente in linea con il piano divino, anche se spesso deviamo di qua o di là infatti siamo umani con i nostri pregi e i nostri difettii, ma se agiamo secondo coscienza e più difficile sbagliare...
Ecco, penso sia un problema di coscienza... i famosi rimorsi che ci prendono qualche volta significa che dentro di noi "sappiamo quale è la strada giusta da seguire" e se deviamo da quella strada poi non ci sentiamo in pace con noi stessi....
Quindi noi siamo i protagonisti del nostro destino, anche se certamente molte cose non dipendono da noi ma sono causa delle infinte interconnessioni tra noi e gli altri, ma quello che noi facciamo e scegliamo secondo coscienza deve per forza essere in linea con il piano divino e corrisponde con la nostra realizzazione, la nostra pace interiore e i valori che mettiamo nella nostra vita.
La Volontà di Dio è che tutti agiscano secondo coscienza, infatti ha detto che la sua legge è scolpita nei nostri cuori, sta a noi saperla leggere e interpretare.

stella non è connesso  
Vecchio 22-05-2006, 00.59.46   #11
Haamiah
Inizia a fare amicizie
 
L'avatar di Haamiah
 
Data registrazione: 23-02-2006
Messaggi: 277
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da stella
Anch'io penso che più la volontà umana (libero arbitrio) si avvicina al piano Divino, più l'uomo non è vittima del destino ma fautore della propria vita.
Però non penso che, secondo la tua metafora, l'uomo lascia la nave per prendere un aereo che lo porta dritto verso il cielo.... come dire, passatatemi la frase, "metto il pilota automatico".
Non credo questo, perchè in ogni momento siamo "liberi delle nostre scelte" e la libertà più grande è quella di essere volontariamente in linea con il piano divino,

Penso che tu qui abbia frainteso ciò che intendevo, certo che noi siamo sempre e comunque liberi delle nostre scelte, la metafora dell'aereo era intesa nel senso che se Noi collaboriamo sempre più col piano Divino, e per fare ciò dovremo Volerlo veramente, non saremo più in balia di quella nave, che come spiegavo, rappresentava il nostro Fato, al quale la nostra
debole volontà era ancora troppo vincolata. Nel momento in cui Io So in che direzione Voglio veramente andare, riuscirò a svincolarmi definitivamente da quel 'fato', e il percorso che mi resterà da fare, seppur lungo e faticoso, seguirà una rotta ben precisa che avrò comunque scelto Io, e che mi condurrà proprio là, dove volevo andare....Io Pilota....


Haamiah non è connesso  
Vecchio 27-05-2006, 21.47.17   #12
Shanti
Partecipa agli eventi
 
L'avatar di Shanti
 
Data registrazione: 19-12-2004
Messaggi: 1,350
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Se riportiamo il tutto in termini microcosmici, la terra (destino) rappresenta gli impulsi a carattere istintivo... l'animalità... il corpo. Mentre il cielo (provvidenza) gli impulsi superiori, dello Spirito. Noi in mezzo siamo l'anima polarizzata che riceve impulsi da entrambi.
Dal cielo riceviamo gli impulsi dello Spirito. Quindi alla fine un uomo è causativo di ogni evento in ogni attimo della propria vita, ma non ne è consapevole. In fondo è sempre lui che sceglie se seguire gli impulsi dello Spirito oppure della terra. Faccio un esempio banale: ho due matite, una bianca e una nera e ne scelgo una, quella che preferisco. Ora se ho gli occhi bendati (inconsapevole) ne prendo una a caso, ma chi sceglie la matita? Sempre Io!
E questo si può rapportare a qualunque evento. Decido di andare al mare, arrivo ad un incrocio e mentre lo attraverso un’automobile mi viene addosso. Destino? Ma chi ha deciso di essere lì in quel posto e in quel momento? Avrei potuto andare in montagna magari non sarebbe successo, o rimanermene a casa a dormire, ma l’ho deciso io. A vederla così finalmente posso assumermi la responsabilità di tutto quello che mi accade. Quindi non me la prendo con il destino, o peggio con quell’automobilista che mi è venunto addosso (piazzato come me ).
Shanti non è connesso  
Vecchio 16-09-2010, 21.42.49   #13
A4L8
Bannato/a
 
Data registrazione: 02-08-2010
Messaggi: 146
Predefinito

Provo a dire una versione leggermente variata.
Con la parola Destino è chiaro che si debbano intendere almeno due definizioni:
1) Il Destino che Dio ci ha dato da sempre;
2) Il destino che ciascuno interpreta usando il Libero Arbitrio

Si capisce al volo che il Destino (il primo) è senz'altro il Significato più ampio e profondo e che riguarda in un certo senso tutti, però non è detto che tutti vogliano questo Destino

Il secondo destino in sostanza è condizionato dal primo ed è in questo caso molto soggettivo (non potrebbe essere diversamente) e nel caso la scelta cada sul primo, allora il destino "spicciolo" avrebbe si un valore straordinario.
"Non sia fatta la mia volontà, ma la Tua" è il massimo di ogni Destino.

Edit: in sostanza tutti saremmo chiamati ad "essere perfetti", poi in pratica è tutto da vedere, infatti il libero arbitrio non consente al "Navigatore" esperto (la scintilla D.) di portare il natante (l'Anima) alla sua Origine.

Ultima modifica di A4L8 : 16-09-2010 alle ore 21.53.53. Motivo: Edit
A4L8 non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Giuda Era Esoterismo 84 08-11-2011 17.18.21
Aiutanti magici e pericoli (collettivi o individuali) Uno Esoterismo 43 10-06-2010 22.19.56
Destino Kael Parole Connesse ma non Troppo 20 14-05-2006 13.10.57
il malocchio *Sissi* Esoterismo 24 27-03-2006 00.31.29


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 20.12.48.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271