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Vecchio 24-10-2008, 01.16.29   #1
Kael
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Predefinito La Pazienza

Se dovessi pensare per immagini, la prima cosa che mi verrebbe in mente con questa parola sarebbe una cittadina di campagna, antica, dove si vede la gente intenta nei mestieri, assorta in quello che sta facendo, serenamente, quasi con amore. Un contadino tende la mano e controlla il grado di maturazione dei suoi pomodori, passando il pollice rude sulla buccia liscia con delicatezza, rivelando così una sensibilità che a prima vista quelle dita grandi e callose non mostrerebbero, mentre una donna porta al fiume il bucato e dei ragazzini giocano a palla poco lontano. Nell'aria il classico profumo della campagna, sapori di formaggio e affettati che provengono dalle finestre delle case...

Quest'immagine è poesia. Se provo a visualizzare adesso una delle città moderne in cui viviamo oggigiorno, la poesia svanisce.. Fumi neri e maleodoranti escono dai tubi di scappamento di una mandria di automobili impegnate in una corsa selvaggia, in cui molti suonano il clacson e hanno da imprecare a quello davanti perchè va troppo piano. Sui marciapiedi la gente cammina a passo svelto, quasi di corsa, mentre tiene lo sguardo fisso a terra o è impegnata a parlare al telefonino. Sui muri dei palazzi enormi insegne al neon rendono il tutto ancora più caotico..

Questa premessa per dire quanto l'uomo moderno abbia perso la pazienza, quanto ormai si voglia tutto e subito e non si sia disposti a "rallentare" ogni tanto per guardarsi dentro e fare delle riflessioni.
Ma cos'è secondo voi la pazienza trasportando il tutto in parole?
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Vecchio 24-10-2008, 01.26.33   #2
Il Folle
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Sarò ermetico, e me ne scuso, ma non ho molto da dire a riguardo, se dovessi definire la pazienza con una parola direi "Coltivare"
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Vecchio 24-10-2008, 08.22.48   #3
griselda
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La pazienza secondo me è tralasciare la brama, la vedo associata al contadino o all'uomo a contatto con la natura che sa che ogni cosa ha i suoi tempi, che ogni cosa merita rispetto, non pretende di avere il grano a marzo ma aspetta il mese giusto della mietitura, e anche quando il suo campo non realizza il seminato non smette di seminare l'anno dopo, perchè sa che quello è il modo.
Lo vedo associato alla madre che pur vedendo i piccoli "difetti" del figlio che sta crescendo, ricorda che il tempo e il sole maturano le nespole, e che con un sorriso, una buona parola sospinge il figlio, ma non lo urta, non va oltre il limite, non brama per lui.
La pazienza di accudire con amore tutto ciò che si è scelto, anche quando le cose non vanno come vorremmo noi, quando la brama ci spinge ad ottenere tutto e subito, lo vedo come un accettare quello che viene dopo aver dato il massimo impegno, senza lasciarsi vincere dallo sconforto.
La pazienza la vedo legata all'amore, quando faccio qualcosa di fretta, non ho amore per quello che sto facendo, mi interessa solo il risultato, come un qualcosa che è un compito che non amo, mi da fastidio farlo, voglio l'onore senza l'onere, quindi la pazienza la vedo come il succo del limone bisogna estrarla da noi stessi, spremendoci, è come l'essenza, sta nel profondo di noi sarà per questo che facciamo così fatica a trovarla.
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Ultima modifica di griselda : 24-10-2008 alle ore 08.24.25. Motivo: ho corretto casa con cosa e marita con merita :D
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Vecchio 24-10-2008, 09.22.59   #4
RedWitch
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Mi sono piaciute molte delle immagini che avete usato per descrivere la pazienza, vista dalla mia esperienza, la pazienza è qualcosa che va conquistata, e che passa prima dall'avere per arrivare all'essere... il volere tutto e subito porta a fare qualsiasi cosa in fretta, se i pomodori hanno bisogno di 3 annaffiate al giorno, pensavo di poter dare loro l'acqua una sola volta in abbondanza e ottenere lo stesso risultato.. sbagliato, i pomodori marciscono così.. bisogna annaffiarli tre volte.. all'inizio puo' infastidire questa incombenza, ma poi, man mano diventa abitudine farlo, e si perde la smania di vedere i pomodori subito maturi, perchè tanto la natura segue il suo corso qualunque cosa accada.. alla pazienza ci si educa, perchè purtroppo in effetti i ritmi di oggi portano a correre (anche se poi ci si accorge che si corre in tondo e non si risolve nulla), siamo educati ed abituati alla fretta, per me è stato (ed è necessario) educarmi proprio, imparare che correre non mi da nessun risultato se non quello di prendere una bella facciatona per terra e che non posso farci proprio nulla..

Altri esempi che mi vengono in mente è quando si prepara una torta, e sulla ricetta c'è scritto un preciso procedimento da seguire, gli ingredienti vanno mescolati in un certo ordine, alcune richiedono di mettere insieme zucchero e uova da una parte e solo dopo la farina , a me è capitato di mescolarli tutti insieme a volte, per mancanza di tempo e voglia , bene.. la torta viene lo stesso, ma ha un sapore diverso, e i grumetti non si sciolgono...

Costringersi alla pazienza , all'inizio è l'unico modo, si frigge un po' ma è come se ci si rinforzasse di volta in volta, a me capita abbastanza spesso di trovarmi in mezzo ad un traffico infernale , ecco quella è la migliore palestra che possa esistere, la fretta viene se non si sopporta per esempio di stare in coda ci si inizia ad innervosire io sento proprio i nervi che mi si tendono, il nervoso che dal basso sale verso l'alto, e quello che mi verrebbe da fare sarebbe iniziare a sbuffare a borbottare magari suonare il clacson.. ma tanto non è che risolvi così.. allora meglio osservare sta roba che sale , i nervi tesi e... incredibilmente di volta in volta, di coda in coda, si smette di essere nervosi e si aspetta con pazienza..

Concludo che è lunghissimo, per me la pazienza si conquista con un allenamento, è un rinforzo lento dei nervi, più si impara a gestire la fretta, il nervosismo, la smania di ottenere tutto subito e più è come se ci si "allargasse" internamente, e ci fosse più spazio, e si riempisse con la pazienza... si passa prima per avere pazienza (costringendosi), e poi lo si diventa.. e si E' pazienti, si smette di soffrire anche se si sta ore in coda... (l'altro giorno pero' avevo uno dietro che continuava a suonare nonostante la fila interminabile.. qualcosetta gli avrei detto potendo )

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Vecchio 24-10-2008, 10.34.02   #5
turaz
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se dovessi dire la definizione di "Pazienza" mi verrebbe da dire
"ancorarsi stabilmente al fluire dell'energia universale"
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Vecchio 24-10-2008, 15.02.20   #6
Grey Owl
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La pazienza e' la virtu' dei forti recita un detto.
La pazienza la si puo' avere, la si puo' allenare, e' una virtu', e' un dono.
Chi ha pazienza sa aspettare, comprende che per ottenere un qualcosa serve del tempo.
La pazienza e' legata all'evolversi nel tempo di un percorso.
La pazienza non e' un sentimento, non e' un'emozione, e' una qualita' dell'essere.

Aver pazienza equivale a rendersi conto che le cose accadono con i giusti ritmi, che gli accadimenti sono scanditi da ritmi che possiamo agevolare o intralciare ma non accelerare.

Come la terra compie un giro su se stessa in 24 ore, ogni accadimento ha bisogno di tempo per svilupparsi.

La pazienza e' la comprensione che oltre ad agevolare un'accadimento non si puo' intervenire, che serve aspettare lo sviluppo Naturale.
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Vecchio 24-10-2008, 15.33.47   #7
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Ho scritto una inesattezza, il proverbio recita:"La calma e' la virtu' dei forti"

Chi ha pazienza possiede la calma, come la superfice calma di un lago permette di vederne il fondo, cosi' il paziente vede attraverso la calma (interiore) il compiersi del percorso che ha intrapreso.
Un atteggiamento di fiduciosa attesa verso gli accadimenti.
Una tensione calma e costante che alimenta lo sviluppo.

Da non confondersi con il subire le sorti di un destino, la pazienza e' uno stato dell'essere che attraverso la fiduciosa calma compie azioni volte a sviluppare il percorso verso il suo compimento. Non mettendo fretta all'evolversi ma bensi' curando ed alimentando con azioni costanti lo sviluppo del percorso.
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Vecchio 24-10-2008, 16.46.31   #8
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Io vedo la pazienza come la capacità di restare nelle cose , nei fatti , negli accadimenti , la capacità di restarci resistendo così all'impulso di fuggire da essi come a quello di lottare contro di essi .
Una terza via tra quella del fuggire o del lottare che richiede molta disciplina, calma , forza , è una virtù per pochi , per uomini grandi , proprio perchè si tratta di contrastare degli impulsi.
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Vecchio 24-10-2008, 16.53.45   #9
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quella di cui parli Gibbi la vedo più come una conseguenza.
la Pazienza è sostanzialmente (a mio parere) la capacità di mantenere costantemente la calma di fronte alle situazioni.
dato che la calma è uno stato dell'Essere una volta ancorati a quell'Essere significa saper disciplinare la propria mente rimanendo in quello stato (e quindi non farlo dipendere da agenti esterni)
trattasi di essere tu che muovi la mente e non lei che condiziona te perturbandoti.

lo stato dell'Essere di per se è Calmo.
l'Avere "fede" in questo permette di disciplinarsi.
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Vecchio 24-10-2008, 17.08.27   #10
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Io vedo la pazienza come la capacità di restare nelle cose , nei fatti , negli accadimenti , la capacità di restarci resistendo così all'impulso di fuggire da essi come a quello di lottare contro di essi .
Bellissima questa definizione gibbi, mi ha acceso molte lampadine...

Per il resto ripasso dopo che ora sono di fretta...
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Vecchio 24-10-2008, 19.42.26   #11
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Bellissima questa definizione gibbi, mi ha acceso molte lampadine...

Per il resto ripasso dopo che ora sono di fretta...


fantastica... in un tread sulla pazienza... bon che ti sono accese le lampadine...




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Vecchio 24-10-2008, 21.09.10   #12
Kael
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Effettivamente...

Sembra proprio che l'ho scritta apposta per vederla, maròòòò

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Vecchio 24-10-2008, 21.30.04   #13
Astral
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Se dovessi pensare per immagini, la prima cosa che mi verrebbe in mente con questa parola sarebbe una cittadina di campagna, antica, dove si vede la gente intenta nei mestieri, assorta in quello che sta facendo, serenamente, quasi con amore. Un contadino tende la mano e controlla il grado di maturazione dei suoi pomodori, passando il pollice rude sulla buccia liscia con delicatezza, rivelando così una sensibilità che a prima vista quelle dita grandi e callose non mostrerebbero, mentre una donna porta al fiume il bucato e dei ragazzini giocano a palla poco lontano. Nell'aria il classico profumo della campagna, sapori di formaggio e affettati che provengono dalle finestre delle case...

Quest'immagine è poesia. Se provo a visualizzare adesso una delle città moderne in cui viviamo oggigiorno, la poesia svanisce.. Fumi neri e maleodoranti escono dai tubi di scappamento di una mandria di automobili impegnate in una corsa selvaggia, in cui molti suonano il clacson e hanno da imprecare a quello davanti perchè va troppo piano. Sui marciapiedi la gente cammina a passo svelto, quasi di corsa, mentre tiene lo sguardo fisso a terra o è impegnata a parlare al telefonino. Sui muri dei palazzi enormi insegne al neon rendono il tutto ancora più caotico..

Questa premessa per dire quanto l'uomo moderno abbia perso la pazienza, quanto ormai si voglia tutto e subito e non si sia disposti a "rallentare" ogni tanto per guardarsi dentro e fare delle riflessioni.
Ma cos'è secondo voi la pazienza trasportando il tutto in parole?
Mi piace molto questa tua visione che si ripercorre anche nel sociale.

Se prima c'era pazienza anche nell'aspettare il momento giusto, adesso c'è una frenesia, come se bisogna bruciarsi tutto e subito.

Perchè la pazienza è una virtu? in fin dei conti siamo buoni tutti a saper aspettare?
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Vecchio 24-10-2008, 21.34.17   #14
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Ma cos'è secondo voi la pazienza trasportando il tutto in parole?
Da qualche parte ne abbiamo già parlato mi sembra, e per me è un bene rivederlo perchè tra i ricordi annebbiati dal quotidiano ne ho uno chiaro di due parole correlate: pazienza----->interesse. Quanto più tengo ad una cosa, tanto più riesco ad essere paziente.
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Vecchio 25-10-2008, 20.26.20   #15
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La pazienza per me : lavorare insieme al mio "confetino" Thiago , (il mio bimbo speciale ) per poter arrivare un domani a avere la sua autonomia, la sua comunicazione con li altri , la sua sociabilizasione, e credetemi che de pazienza ce ne vole tanta, ma io insieme a lui e a atutta la nostra famiglia ce la faremo , perche ogniuno de noi a i sui tempi , la cosa importante e non molare e avre tanta pazienza!!!!
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Se hai un sogno, devi proteggerlo.
Quando le persone non riescono a fare qualcosa,
dicono che non puoi farla neanche tu.
Se vuoi qualcosa, vai e prendila.
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Vecchio 27-10-2008, 13.12.50   #16
Kael
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La pazienza secondo me è tralasciare la brama, la vedo associata al contadino o all'uomo a contatto con la natura che sa che ogni cosa ha i suoi tempi, che ogni cosa merita rispetto, non pretende di avere il grano a marzo ma aspetta il mese giusto della mietitura, e anche quando il suo campo non realizza il seminato non smette di seminare l'anno dopo, perchè sa che quello è il modo.
Lo vedo associato alla madre che pur vedendo i piccoli "difetti" del figlio che sta crescendo, ricorda che il tempo e il sole maturano le nespole, e che con un sorriso, una buona parola sospinge il figlio, ma non lo urta, non va oltre il limite, non brama per lui.
La pazienza di accudire con amore tutto ciò che si è scelto, anche quando le cose non vanno come vorremmo noi, quando la brama ci spinge ad ottenere tutto e subito, lo vedo come un accettare quello che viene dopo aver dato il massimo impegno, senza lasciarsi vincere dallo sconforto.
La pazienza la vedo legata all'amore, quando faccio qualcosa di fretta, non ho amore per quello che sto facendo, mi interessa solo il risultato, come un qualcosa che è un compito che non amo, mi da fastidio farlo, voglio l'onore senza l'onere, quindi la pazienza la vedo come il succo del limone bisogna estrarla da noi stessi, spremendoci, è come l'essenza, sta nel profondo di noi sarà per questo che facciamo così fatica a trovarla.
Sono molto daccordo con te Griselda, la pazienza è assenza di brama.
Se bramo è perchè non mi frega niente di quello che sto facendo, mi importa solo del risultato. Se mi importa solo di tenere in ordine il giardino ad esempio, probabilmente lavorerò di fretta e non vedrò l'ora di finire così da vedersi concretizzare il mio obiettivo. Ma se il mio obiettivo fosse proprio quello di lavorare in giardino, non mi importerebbe quante ore ci metto, lavorerei senza fretta e alla fine otterei un lavoro di gran lunga migliore, proprio perchè fatto con pazienza ed amore..
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Vecchio 27-10-2008, 13.31.47   #17
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si E' pazienti, si smette di soffrire
In effetti è paradossale, ma l'etimo della parola rimanda proprio a patire, soffrire, da cui appunto il "paziente" d'ospedale, colui che patisce.
Aver pazienza significa dunque saper soffrire, altro termine su cui a sua volta vale la pena soffermarsi. Soffrire significa sopportare, resistere... Se dunque ora mettiamo tutto insieme ne consegue che aver pazienza significa saper sopportare, significa non voler fuggire dalle cose ma saperci restare dentro, proprio come aveva suggerito gibbi:
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Io vedo la pazienza come la capacità di restare nelle cose , nei fatti , negli accadimenti , la capacità di restarci resistendo così all'impulso di fuggire da essi come a quello di lottare contro di essi .
Una terza via tra quella del fuggire o del lottare che richiede molta disciplina, calma , forza , è una virtù per pochi , per uomini grandi , proprio perchè si tratta di contrastare degli impulsi.
In una parola, quindi, aver pazienza significa saper vivere...
Tutte le volte che fuggiamo, che non riusciamo a sopportare qualcosa e non riusciamo quindi ad essere pazienti, ci allontaniamo da essa e di conseguenza anche dalla vita...

Inizio a capire ora perchè coltivare la pazienza sia una cosa importantissima che non dovremmo mai dimenticarci... Sembra una schiocchezza ma invece è uno dei "segreti" della vita...

Ultima modifica di Kael : 27-10-2008 alle ore 13.35.09.
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Vecchio 27-10-2008, 13.47.46   #18
Kael
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Originalmente inviato da turaz Visualizza messaggio
la Pazienza è sostanzialmente (a mio parere) la capacità di mantenere costantemente la calma di fronte alle situazioni.
E invece ora direi che è l'esatto contrario turi...
Se ricerco la calma e un determinato evento mi provoca uno stato di stress, di forte tensione nervosa, molto probabilmente mi allontanerò dallo stesso proprio in nome di quella calma che vado ricercando....

Se invece sono paziente, se so cioè restare dentro alle cose, non scapperò ma mi "cuccherò" tutto lo stress che quell'evento mi porta, diventando anche parecchio nervoso se ciò sarà inevitabile. Ma è impossibile restare totalmente calmi, se ciò avviene significa che mi sono estraneato, che non sto vivendo... la vita stessa è tensione.

Se sono paziente saprò resistere, viceversa prima o poi fuggirò...
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Vecchio 27-10-2008, 13.58.27   #19
turaz
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ti cucchi tutto lo "stress" della situazione inizialmente.
via via che ti abitui a quel modo di essere la domini e quindi "domini" anche la tensione sottostante.
non è una "ricerca della calma"... è un "sostare" nella calma interiore a fronte di eventi esteriori (e quindi trattasi di "affrontarli" non di fuggire da essi)
se è una virtù significa appunto che ti ci devi "allenare" (se non è abitudine iniziale farlo)

penso sia quello che master Uno ha cercato di farmi notare da quando sono entrato qui

Ultima modifica di turaz : 27-10-2008 alle ore 14.01.59.
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Vecchio 27-10-2008, 14.28.31   #20
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in altri termini è "vivere costantemente il presente" affrontando le situazioni senza spostarsi nel futuro (fuggendole) e senza riviverle ancorati a ricordi (passato)
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Vecchio 27-10-2008, 14.44.43   #21
Kael
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ti cucchi tutto lo "stress" della situazione inizialmente.
via via che ti abitui a quel modo di essere la domini e quindi "domini" anche la tensione sottostante.
E quindi non te la cucchi più?
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Vecchio 27-10-2008, 14.53.25   #22
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te la cucchi ma non è più percepita da te come "tensione" (a livello interiore)
via via che affronti le situazioni impari a dominarle e quindi via via influiranno sempre meno sui tuoi "moti interiori".
già levare la componente "paura" leva gran parte della tensione
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Vecchio 27-10-2008, 14.58.18   #23
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te la cucchi ma non è più percepita da te come "tensione" (a livello interiore)
via via che affronti le situazioni impari a dominarle e quindi via via influiranno sempre meno sui tuoi "moti interiori".
già levare la componente "paura" leva gran parte della tensione
E io che pensavo fossi daccordo con me... ma forse è una questione di termini, levare la tensione intendi come percepita?
Altrimenti prima dici che te la cucchi sempre, ma poi che bisogna levarla...
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Vecchio 27-10-2008, 15.44.31   #24
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non è che "bisogna" è che si leva in automatico (o quasi) a seguito del tuo operare.
all'inizio tu percepisci "tensione" a causa di un evento che non ami molto affrontare.
la maggior parte di tale tensione è legata a un "essere in una certa mente" che ricollega la cosa a eventi passati ecc. ecc. e quindi fa sorgere "paura" (è un giochetto della mente tanto per intenderci)
mano a mano che impari ad affrontare le situazioni quella paura di per se svanisce.
e quindi a quel punto "spompandosi" la paura (e la tensione ad esso legata) ciò che "rimane" è l'essere.
per farti un esempio pratico.
io ho paura di situazioni in cui mi sento "aggredito".
se rifuggo la cosa la paura rimane li e continua a crescere.
piano piano se riesco ad affrontarne una farò spompare la paura (che mi genera tensione) e via via imparerò a dominare la situazione.
a quel punto affronterò la medesima situazione con tutt'altro piglio e rimanendo centrato nell'essere (che di per se è calmo)
il mio approccio interiore è totalmente cambiato perchè ho acquisito consapevolezza che trattavasi di "inganno mentale" e sono riuscito a far emergere nella situazione ciò che realmente sono (e non ciò che la mia mente mi fa pensare di non essere)
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Vecchio 27-10-2008, 15.53.20   #25
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Io vedo la pazienza come la capacità di restare nelle cose , nei fatti , negli accadimenti , la capacità di restarci resistendo così all'impulso di fuggire da essi come a quello di lottare contro di essi .
Una terza via tra quella del fuggire o del lottare che richiede molta disciplina, calma , forza , è una virtù per pochi , per uomini grandi , proprio perchè si tratta di contrastare degli impulsi.
Che sia il segreto dei segreti?
Ho riletto oggi grazie a Kael che l'ha riportato su e ho fatto una correlazione a questo e a quanto ho riportato riguardo alla adrenalina che non conoscevo l'istinto di fuggire o lottare...la pazienza sta nel non fare nessuna delle due cose, soffrire internamente per far si che nessuno dei due impulsi istintivi continui ad avere il predominio su di noi.
Da mettere in pratica non è semplice ma credo si possa imparare anche perchè se no, visto l'andazzo dell'uomo macchina, è tutto inutile.
Che ne pensate. ha una correlazione?
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