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Vecchio 30-09-2009, 11.30.56   #1
dafne
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Predefinito accellerare

Tempo fà parlando con un amico di questa situazione opprimente che stò vivendo da un anno e mezzo circa, descrivendogli la sensazione di blocco, di stasi e stanchezza fisica (ingiustificabile visto che di fatto non avevo grossi impegni ma "solo" tante preoccupazioni) mi son sentita rispondere "accellera"

Subito non ho proprio capito, lui me l'ha spiegata dicendo di fare le cose cercando di velocizzarle...forse ha detto anche qualcos'altro ma al momento avevo già catalogato la cosa come assurda e quindi di conseguenza avevo spento l'attenzione dandogli solo quel cortese assenso superficiale facile telefonicamente.

Questa settimana appena passata è stata molto densa. Ho portato in cantina i pc perchè i miei figli erano entrati in un'area di strafottenza che non tolleravo più. Mi sono chiusa la bocca (imparassi a farlo davvero...niente urla niente parolaccce...come sarebbe bello!!) e li ho serenamente castigati. Anche la tv è rimasta spenta due giorni.

Nel mentre ho rivoluzionato casa, dando ad ognuno di noi un suo proprio spazio vitale.
Facendo questo ho potuto intravedere quanto fosse MIO il sentirli piccoli e non autosufficienti....ma questa è un'altra storia.

Sabato sono andata alla riunione del catechismo, mi sono messa completamente in ballo, li ho iscritti e venerdi sono al colloquio col parroco per rimetterli "in linea" con i sacramenti...e io assieme a loro iniziando con la regolare frequentazione della messa.
Sono stati anche accettati agli Scout e io ho dato disponibilità per aiutare la gestione dell'oratorio...

Per scoprire se voglio Dio nella mia vita devo decidermi a farlo entrare

Poi ho riscritto il curriculum e preparato una specie di piano di battaglia (ahah) per trovare lavoro perchè adesso lo trovo (così dev'essere)

Insomma, ho fatto un sacco di cose e mi sento carica, rigenerata.
Da una parte è quel discorso che si faceva sul muoversi e far ricircolare energia così da averne di più, dall'altra ho anche la sensazione di avere operato delle piccole scelte, di aver dato dei piccoli tagli che però mi hanno alleggerita molto e mi stan permettendo di viaggiare meglio.

Forse accellerare aiuta quando molliamo un pò di zavorra...ho comunque ancora la sensazione di dover sfalciare molto altro ma mi sento bene, come da mesi non mi capitava, soddisfatta.

Devo stare molto molto attenta però, che l'accellerazione non diventi fretta per non finire nella superficialità.

Un esempio, col letto dietro il mobile in salone devo obbligarmi a farlo subito perchè il mobile tv non ha la spalla dietro ma dove c'è il buco tv (senza tv perchè non ci stava, ahahah ed è finita dall'altra parte della stanza) e lo spazio libreria c'è il vuoto e si vede dietro.
Stamattina ho pigroneggiato per alzarmi e sono uscita con i bimbi col letto da fare mi ha lasciato la spiacevole sensazione di un incompiuto, mentre sono riuscita a preparare ancora la colazione sul tavolo per tutti senza accendere la tv..(prima erano sul divano con tv brioss e latte, il danno lo vedo solo ora che ci stiamo un pò disintossicando..)

Un'ultima cosa, stamattina ho pigroneggiato, pensavo fosse sonno perchè sono andata a dormire tardi, la verità invece è che non mi volevo alzare perchè non volevo fare una cosa. Avevo un appuntamento per info su un corso ma sapevo già che difficilmente lo potevo fare ecc ecc
In pratica mi sono rallentata al punto che ho perso il treno anche questo devo imparare, decidere se una cosa mi và o no e se non mi và smettere di raccontarmela e non farla.
O dirmi che la devo fare punto e organizzarmi per tempo. In pratica per abitudine mi rallento da sola

Post kilometrico, intanto mi fermo e appunto.

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Vecchio 30-09-2009, 14.30.25   #2
Ray
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In pratica per abitudine mi rallento da sola
In questa frase penso sia condensato un problema di tutti... mio di sicuro. Che poi si porta dietro anche il problema opposto, ossia di non andare fuori giri quando si accelera perchè questo provocherebbe un altro stop e via così, ma è un altro discorso.
Dicevo che il problema, pur se in diverse misure, è di tutti e questo perchè descrive perfettamente la meccanicità.
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Vecchio 30-09-2009, 22.18.38   #3
centomila
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Nel mentre ho rivoluzionato casa, dando ad ognuno di noi un suo proprio spazio vitale.
Facendo questo ho potuto intravedere quanto fosse MIO il sentirli piccoli e non autosufficienti....ma questa è un'altra storia.

Sabato sono andata alla riunione del catechismo, mi sono messa completamente in ballo, li ho iscritti e venerdi sono al colloquio col parroco per rimetterli "in linea" con i sacramenti...e io assieme a loro iniziando con la regolare frequentazione della messa.
Sono stati anche accettati agli Scout e io ho dato disponibilità per aiutare la gestione dell'oratorio...

Per scoprire se voglio Dio nella mia vita devo decidermi a farlo entrare
Hai scritto delle belle parole. Non so quanto dipendano dall'accelerare o da ................ quella specie di "magia" che scatta quando abbiamo voglia di fare. Che, in questo caso, sembrerebbe suscitata dalla strafottenza dei tuoi bimbi piuttosto che dal consiglio della tua amica. Che, forse, con accelerare voleva significare il reagire. Quel buon vecchio reagire di cui parlavano i nostri genitori e i nostri amici. Insomma chi ci voleva bene.

Sarà anche un fare del tutto meccanico come sostiene, a mio avviso con qualche ragione, Gurdjeff. Ma è un bell'andare, è un fare con motivazione quando non con entusiasmo.

Ed è, secondo me, la via giusta. La vera, sacrosanta e saggia via.

E tu lo sai perfettamente perchè te lo dicono il cuore e la coscienza.

E' tutto qua. Il resto verrà.

Ciao!
__________________
L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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Vecchio 30-09-2009, 23.11.04   #4
Kael
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Forse accellerare aiuta quando molliamo un pò di zavorra...ho comunque ancora la sensazione di dover sfalciare molto altro ma mi sento bene, come da mesi non mi capitava, soddisfatta.
Da un punto di vista prettamente pratico, si deve accellerare in salita (e frenare in discesa..) Questo almeno se si vuole mantenere una certa costanza di andatura. Se in pianura vai infatti a 50 kmh e trovando una salita non aumenti il numero di giri del motore, la velocità scenderà proporzionalmente alla pendenza. Viceversa in discesa aumenterà.

Non sono quindi molto daccordo con la tua frase, mollando zavorra si ottiene già una riduzione di peso con conseguente aumento della velocità, senza bisogno di accellerare oltre. E' quando invece che la zavorra/fardello/responsabilità aumenta che dovremmo accellerare per non fermarci... E infatti tu in questo momento hai operato delle scelte importanti, scelte che comportano sempre una certa responsabilità...

Kael non è connesso  
 


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