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Vecchio 27-09-2007, 09.54.19   #1
Uno
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Predefinito La musica influenza la crescita delle piante

Già a livello popolare si diceva, ora c'è uno studio effettuato da un compartimento di studi biotecnologici della Corea del sud. Con la Nona di Beethoven il riso cresce meglio e più velocemente.
In estrema sintesi i suoni nelle frequenze tra i 125Hz e i 250Hz rendono le piante più "sveglie" (virgoletto ma per me non è improprio il termine) mentre sotto i 50hz le addormenta.
Questi studi aprono alla scienza nuove frontiere se investigati, oltre a discorsi di tipo pratico, dopo le stalle con la filodiffusione immaginiamo campi innondati di musica, ma non trascurerei la possibilità di rivedere gli influssi musicali (o anche più semplicemente sonori) sul corpo umano... non fermandoci e/o spiegando tutto con i cambiamenti di umore... ma anche con modificazioni degli umori cosa che seppur con differenze abbiamo in comune con il regno vegetale.
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Vecchio 27-09-2007, 10.35.05   #2
griselda
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Ho visto al Tg un viticoltore italiano che ha inserito nei suoi vigneti casse acustiche che funzionano 24 ore al giorno. A quanto pare è migliorata sia la produzione che la qualità.

Ho letto che alcuni pezzi di Mozart, purtroppo non ricordo quali creerebbero una maggior concentrazione.
Cercherò di essere più precisa......ci torno.
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Vecchio 27-09-2007, 11.25.23   #3
griselda
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Mi sono venuti in mente anche i canti Gregoriani che pare abbiano la capacità di sincronizzare il cuore con il respiro, questa viene definita musica Sacra, calma l'attività mentale aiuta la concentrazione.
Mi è tornata in mente questa discussione dove Ray parla di ossicini del cranio....
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Vecchio 27-09-2007, 11.37.53   #4
Kael
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E' da millenni che in oriente è conosciuto lo straordinario potere del suono. Ogni parola, ogni nota musicale, è vibrazione. Qualsiasi tradizione ha alla base dei canti sacri, che siano pellirosse, maori, monaci tibetani, canti luterani, etc.. Così come non si può gettare un sasso in uno stagno senza creare tutta una serie di onde concentriche, così non si può emettere un fiato senza creare una cosa analoga nell'aria... vibrazioni dunque che, se conosciute, possono essere usate volontariamente per i più svariati scopi, che sia curare o uccidere...

In oriente è da millenni che è conosciuta l'arte del Kiaijutsu, ossia l'arte di usare la voce per dare maggior potenza ai propri colpi nelle arti marziali, dove ki è energia, ai unione e jutsu arte. Poi questa usanza delle arti marziali si è perfezionata tanto da essere diventata una vera e propria arte a se stante, che non vede il proprio utilizzo unicamente finalizzato allo scontro fisico ma in qualsiasi aspetto della vita, anche quello spirituale.
So che da secoli in oriente la voce viene usata per guarire, ma essendo ancora una cosa difficilmente dimostrabile dalla scienza trova il suo posto alla fine di qualsiasi altra tecnica. Quando medici e professori non sanno più cosa fare per salvare una vita umana, in oriente fanno ricorso ai pochi praticanti del Kiai...
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Vecchio 27-09-2007, 12.43.09   #5
jezebelius
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Mi viene da pensare ma forse c'entra e non c'entra, che la musica e dunque le vibrazioni che con se porta possa aiutare un passaggio da uno stadio ad un altro. In un certo senso " elevare" che so..la pianta, l'uomo, l'animale ad uno stadio, per quel momento, massimo per aumentarne la produttività.
Sempre per questo verso, quindi, facendo riferimento alla musica in generale e nello specifico a quella Sacra ( o anche solo quelle usuali che si ascoltano in chiesa ) si potrebbe fare riferimento alla musica dunque come " aiutante" a che questo passaggio si verifichi.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 27-09-2007, 13.33.24   #6
Era
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Basta pensare all’ effetto su corpo e mente
di musiche diverse…un nottuno di Chopin è
certamente diverso da un pezzo metallaro…
anche se c’è buono e meno buono in tutta la musica
evitando il tumtumtum che non è musica ma rumore…
e temo (che oltre al fatto che piace ai giovani mi sa
però che dopo un po manco lo sentono più) venga usata
di proposito sta roba in disco....per rintontonirli del tutto

di botto mi viene in mente il Bolero di Ravel che mi piace
assai noto però il tono ossessivo a crescere….
penso in effetti che anche per scegliere la musica da ascoltare ci voglia attenzione...hai visto mai che devo
affrontare una discussione e il notturno mi rende "buona"?



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la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 27-09-2007, 13.52.03   #7
griselda
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A quanto pare le vibrazioni "muovono l'acqua" le fanno assumere delle forme.
Pensiamo al bimbo immerso nel liquido amniotico al suono di un brano Sacro o comunque di musica di Mozart.
La musica scaturisce dall'emisfero destro, Mozart creò molto quando ancora era un bambino.
La musica è come un linguaggio solo che è diverso da quello solito che usiamo infatti ha anche una parte scritta.
La musica muovendo facendo vibrare l'acqua in noi agisce sulla parte acquea che sono le nostre emozioni i nostri umori arrivando a modellare la forma della materia.
Come è già stato detto da Kael la musica fa nascere stati d'animo nell'antichità la usavano per caricarsi prima di una battaglia o per canti Sacri.... ma senza andare tanto lontano basta provare a vedere un film dell'orrore o un thriller per rendersi conto, togliendo l'audio e fermandosi solo sulle immagini, la grande differenza tra qualla con audio e quella senza. La musica crea lo stato d'animo.
Facciamo ascoltare la musica classica o Sacra ai nostri figli ancora prima che nascano alleviamoli culliamoli e nutriamoli con questa regalo portentoso che ci hanno donato.
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Vecchio 30-09-2007, 00.01.19   #8
Grey Owl
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Ricordo che nel periodo scolastico studiammo il rumore bianco... un suono rilassante per certi versi... ricorda il cadere di una fitta pioggia...
Trovo rilassante il suono che fà l'acqua quando sgorga da una polla di sorgente oppure una leggera cascatella di fiume.
Mentre il suono delle frasche in primavera lo trovo energizzante come pure lo sono i tuoni in lontananza.
Le foglie secche in autunno mentre si passeggia mi rilassano la mente.

Ripensavo a quanti suoni in natura si perdono nella frenesia della città... basta spostarsi un attimo verso un bosco ed eccoli... coi loro ritmi... con le loro intensità.

Il suono influenza le piante e gli animali (compreso l'uomo) allo stesso modo come la luce.

Troppa o poca luce come il suono non vanno bene... la giusta armonia influenza positivamente sullo sviluppo delle piante come del resto lo sviluppo degli animali.
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Vecchio 30-09-2007, 00.26.37   #9
Uno
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il rumore bianco... un suono rilassante per certi versi... ricorda il cadere di una fitta pioggia...
Sei sicuro che fosse quello il rumore bianco?
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Vecchio 30-09-2007, 00.32.45   #10
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Sei sicuro che fosse quello il rumore bianco?
Nel laboratori di radio ci disse il professore che la mancanza di sintonia generava il rumore bianco... una sorta di fruscio indistinto... come una fitta pioggia.

Senza fischi (armoniche) e senza modulazioni (ampiezze) particolari... come quando si ascolta la radio in una pausa di frequenze... come quando col CB non si riceve la portante.
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Vecchio 30-09-2007, 00.41.50   #11
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Ah ok, era la pioggia che mi aveva fatto dubitare, inoltre ci sono rumori bianchi non percepibili neanche, sono usati anche per controbilanciare ed annullare rumori fastidiosi, li stavano sperimentando su alcuni aerei
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Vecchio 27-01-2008, 17.33.47   #12
Sole
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Giorni fa sono andata ad assistere ad un concerto per pianoforte, un'esecuzione di Mozart e Chopin, e ho lasciato che la musica facesse, cercando di non giudicare le emozioni e sensazioni che nascevano.
Purtroppo ci vuole una notevole dose di concentrazione e temo di averla saputo dosare e di averla usata tutta nei primi 45 minuti e il resto del concerto non è stato della stessa intensità, ad ogni modo la vibrazione della musica si sente rimbombare dentro quelle casse di risonanza che sono posizionate in noi. Per poterlo sentire dobbiamo usare la nostra capacità vegetale, la passività. Non mi sorprende dunque che un vegetale con nessuna opposizioni a fattori esterni (vento, pioggia, insetti) prenda tutto il possibile da una nota musicale.
Quello che mi sorprende invece è che lo faccia da delle casse. Io sento tanta differenza tra uno strumento dal vivo e uno registrato, anceh fosse letto da un mega impianto super tecnologico e dal suono pulito e perfetto.
Riflettendoci però. anche una cassa emette una vibrazione che continua a vibrare con l'aria ed essa la trasporta fino a farcela "respirare".
Oggi la musicoterapia è riconosciuta anche internazionalmente come un buon supporto a diverse malattie, soprattutto psichiche. Dovremmo a questo proposito tener presente che ciò che riscopriamo oggi son cose che nel passato conoscevano bene e meglio, noi sperimentiamo e andiamo a tastoni nel buio.
Non ho dubbi che se ci ascoltassimo troveremmo la musica giusta che ci fa passare il mal di testa, il mal di pancia, che ci fa compiere alcune modificazioni o sintesi digestive e tutto quello che ci serve. Ma torniamo sempre lì, la scoperta deriva dall'osservazione e del fenomeno e del soggetto.
Sicuramente il fatto che se parli mostra un aspetto importante della questione, intanto pone l'accento sulla vibrazione che crea una risonanza e che si può far diversamente da come ci dicono..
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Vecchio 31-01-2008, 11.12.28   #13
turaz
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pensa alla musica dentro di te.
cmq da mia osservazione le sette note sono associate ognuna ad un chakra.
e quando "senti" la nota fuori dentro di te risuona particolarmente in quel punto.
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Vecchio 31-01-2008, 12.06.00   #14
soren
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Basta pensare all’ effetto su corpo e mente
di musiche diverse…un nottuno di Chopin è
certamente diverso da un pezzo metallaro…
anche se c’è buono e meno buono in tutta la musica
evitando il tumtumtum che non è musica ma rumore…
e temo (che oltre al fatto che piace ai giovani mi sa
però che dopo un po manco lo sentono più) venga usata
di proposito sta roba in disco....per rintontonirli del tutto
Non vorrei fare il bastian contrario della situazione,ma niente togliendo a ravel e chopin,il tum tum non e' rumore,e' ritmo primordiale,e' il primo suono che sentiamo (il battito del cuore di nostra madre)ed ha vari effetti sul corpo..serviva sia come incitamento per le battaglie,sia agli shamani per andare in trance (il tamburo e' uno degli strumenti "preferiti")dall'africa alla siberia.
Poi per exp personale,anche se non ho frequentato molto certi ambienti,quando balli musica techno (diciamo un tum tum abbastanza "tosto"),insieme ad altra gente,il tum tum ha un effetto unificatore,tende ad unire a far stare insieme..quando si balla non si e' piu soli..poi lascia stare le varie degenerazioni tipo le varie droghe che si prendono per entrare piu' in sintonia o per sfondarsi e la gentaccia che molte volte frequenta certi posti,il fatto che la discoteca sia una sorta di divertimento canalizzato etc etc..
ciau
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Vecchio 31-01-2008, 15.35.20   #15
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Soren, non sono molto d'accordo. Dietro la musica da discoteca non c'è un tamburo ma un sintonizzatore. Non c'è una corda che emette una vibrazione nell'aria ma c'è un sintonizzatore, non c'è la vibrazione dell'uomo che emette il movimento sulla corda che a suo modo emette in risonanza la nota, ma c'è un sintonizzatore.
C'è infatti differenza tra una suonata di Chopin, Mozart poi.. fatta da Tizio e poi rifatta da Caio. La differenza sta nell'uomo che suona oltre che nella musica.
Musica ha un suo perchè, non è paragonabile nemmeno lontanamente con la musica da disco, che unifica perchè ipnotizza e rende automi, zombi saltellanti, fa massa.
Facciamo un esempio: mangio una bistecca di un animale cresciuto in montagna, libero, che si è nutrito della natura; mangio una bistecca di un animale da allevamento costretto in gabbia che mangia ormoni. C'è differenza? All'apparenza no, ma nella Sostanza, nell'Essere e nelle impressioni che mi lascia ci sono notevoli differenze.
Dopo una serata in disco posso dire di essere esaurita, dopo una sessione di tamburi posso dire di essere carica se ho associato il movimento, dopo un ascolto di Musica posso dire che qualcosa è avvenuto in me anche se spesso non sappiamo definirlo.

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Vecchio 31-01-2008, 19.07.52   #16
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Sole,premetto che non sono un frequentatore abituale di discoteche, nè un amante di tale ambiente,anzi il contrario,infatti ho fatto dei distinguo sulle varie degenerazioni!pero' un obolo in favore del tum tum lo spezzo;mi rendo altresi' conto che quando scrivevo non avevo in mente le discoteche,ma luoghi piu' ampi,feste autoorganizzate in mezzo a boschi o fabbriche abbandonate e tutta una sottocultura giovanile e non nomade-tribale che richiama molto da vicino riti shamanici e roba del genere.Situazioni che poi sono degenerate causa droghe,ma che avevano in se,qualche cosa di primordiale,tribale e forse anche spirituale,o "almeno una ricerca di sacro"..e il sentirsi massa,sensazione che mi e' capitato di provare un paio di volte partecipando a queste "feste", e che mi ha colpito,visto che neanche di queste ero un frequentatore abituale, non era una sensazione di "ipnotizza e rende automi, zombi saltellanti, fa massa.",ma anzi,ballando,ed entrando nel ritmo,di fare parte di qualcosa di un "tutto"..
E con questo discorso non voglio togliere niente alla musica,assolutamente!
ciao
p.s. cmq il tum tum si adatta perfettamente alla tua firma,ripetizione ritmo silenzio
p.p.s.
dietro il sintonizzatore c'e' un uomo che "capta" ciò che vuole la gente,ciò che vuole ballare,entra in "sintonia"
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Soren, non sono molto d'accordo. Dietro la musica da discoteca non c'è un tamburo ma un sintonizzatore. Non c'è una corda che emette una vibrazione nell'aria ma c'è un sintonizzatore, non c'è la vibrazione dell'uomo che emette il movimento sulla corda che a suo modo emette in risonanza la nota, ma c'è un sintonizzatore.
C'è infatti differenza tra una suonata di Chopin, Mozart poi.. fatta da Tizio e poi rifatta da Caio. La differenza sta nell'uomo che suona oltre che nella musica.
Musica ha un suo perchè, non è paragonabile nemmeno lontanamente con la musica da disco, che unifica perchè ipnotizza e rende automi, zombi saltellanti, fa massa.
Facciamo un esempio: mangio una bistecca di un animale cresciuto in montagna, libero, che si è nutrito della natura; mangio una bistecca di un animale da allevamento costretto in gabbia che mangia ormoni. C'è differenza? All'apparenza no, ma nella Sostanza, nell'Essere e nelle impressioni che mi lascia ci sono notevoli differenze.
Dopo una serata in disco posso dire di essere esaurita, dopo una sessione di tamburi posso dire di essere carica se ho associato il movimento, dopo un ascolto di Musica posso dire che qualcosa è avvenuto in me anche se spesso non sappiamo definirlo.


Ultima modifica di soren : 31-01-2008 alle ore 19.10.47.
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Vecchio 31-01-2008, 21.09.22   #17
griselda
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Mi sa che stiamo andando un poco OT ma mi incuriosisce non poco la differenza che c'è se c'è tra musica tribale suonata ed invece registrata.
Non so ma mi da l'idea che il punto sia invece nella musica stessa che sia suonata in un senso o nell'altro direi che quello che conta è l'armonia o la disarmonia che contiene e le varie emozioni che può suscitare.
La musica tribale mi incuriosisce non poco ma non credo abbia a che vedere con la musica di cui parla soren, però è solo un punto di vista che non porta da nessuna parte perchè non ho conoscenze in merito.
Credo però che ad un concerto ci sia qualcosa in più nell'aria, forse l'anima dei musicisti che suonano tutti insieme come in un ballo muovendosi all'unisono.

Comunque riprendendo il discorso ad esempio so l'effetto che ha su di me, un certo tipo di musica, mi rende isterica se mi obbligassero ad ascoltare della musica fastidiosa non so che reazioni avrei.

Le piante in ogni caso per aumentare la loro produzione come si diceva all'inizio hanno bisogno di musica classica e questo mi fa pensare.

Musica che aiuta a crescere e musica che fa sprondare? Chissà quella musica che menziona soren quale effetto avrebbe su una pianta?
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Vecchio 31-01-2008, 22.31.46   #18
Sole
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Gris, secondo me, anche se non si conosce a fondo o nemmeno di lato un argomento lo si può affrontare con la propria esperienza, menzionando le impressioni e le sensazioni ed emozioni che lascia.
La musica tribale, prendiamo lo strafamoso Tatanka, mi lascia un senso di Terra, viene quasi naturale, istintivo cominciare a battere i piedi, muoversi come un animale, girare intorno a qualche punto immaginario, non è solo un film sugli indiani visto, avviene d'istinto se ci si lascia guidare dalla musica. Questa entra in risonanza con una parte di noi bassa che ci radica forse (?). Le musiche tribali nascono in luoghi dove i popoli hanno un radicatissimo senso della Terra.
Continuo ad andare ancora più fuori sezione dicendo che mi ha sempre molto colpito il passaggio tra amanti adolescenti della musica rock che crescendo diventano appassionati di jazz.. si raffinano in un certo senso.
Così credo che il passaggio tra la musica tribale dei tamburi, ma non solo, sia un passo verso una raffinazione fino ad arrivare ad un'arpa, un violino .. fino alla forza di un pianoforte (non mi era mai piaciuto il piano, ora lo trovo l'unico strumento che possa eseguire un'opera... anche se l'arpa resta il mio strumento preferito).
Così come per le piante che con la vibrazione benefica emessa dalla musica possono crescere entrando in ri-sonanza con lei, noi entriamo in sintonia (lo diceva Soren) con un tipo di vibrazione emessa. Se ci serve un bel tamburo perchè abbiamo bisogno di terra ci "piace" o se ci serve altro ci piacerà altro.
Il punto è che in realtà noi subiamo, se potessimo essere consapevoli di questo potremmo farci passare il mal di pancia con una bella suonata.


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Vecchio 31-01-2008, 23.09.58   #19
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La musica tribale, prendiamo lo strafamoso Tatanka, mi lascia un senso di Terra, viene quasi naturale, istintivo cominciare a battere i piedi, muoversi come un animale, girare intorno a qualche punto immaginario, non è solo un film sugli indiani visto, avviene d'istinto se ci si lascia guidare dalla musica. Questa entra in risonanza con una parte di noi bassa che ci radica forse (?). Le musiche tribali nascono in luoghi dove i popoli hanno un radicatissimo senso della Terra.
completamente d'accordo!effettivamente il tamburo ha vibrazioni "basse" che ti attaccano alla terra..mi ricordo avevo un amico che suonava il djembe (tamburo africano)e si parlava proprio di come stimolasse parecchio uno dei chakra piu' bassi,quelli sessuale..erano teorie cmq ma mi "suonano" bene..e' un suono che attacca alla terra..dici bene,magari c'e' una raffinazione...magari tipi di musica stimolano chakra piu' alti,dove l'energia e' piu raffinata..poi bon,ad intuito,penso le vibrazioni e la sintonia stiano in gioco sempre a partire dalla materia,che e' energia poco raffinata e che vibra "lenta" fino a livelli spirituali piu alti che sono energia piu sottile e che vibra a livelli piu "veloci"..il discorso e' immenso e sono gia' OT

Citazione:
Così come per le piante che con la vibrazione benefica emessa dalla musica possono crescere entrando in ri-sonanza con lei, noi entriamo in sintonia (lo diceva Soren) con un tipo di vibrazione emessa. Se ci serve un bel tamburo perchè abbiamo bisogno di terra ci "piace" o se ci serve altro ci piacerà altro.
Il punto è che in realtà noi subiamo, se potessimo essere consapevoli di questo potremmo farci passare il mal di pancia con una bella suonata.
.
magari come dici alcune piante risuonano a certe armonie (beethoven d'altronde era beethoven,se non ricordo male alcune sue sinfonie erano costruite usando i numeri di fibonacci,quindi dei rapporti armonici che gia' si trovano in natura)
c,qnon e' vero che subiamo sempre,io alle volte ascolto musica metal per caricarmi,chopin per concentrarmi o indugiare in uno stato malinconico,canti gregoriani per "rilassarmi"...certo se conoscessimo tutte le chiavi (musicali?) sarebbe meglio,cmq la musicoterapia viene applicata in vari campi
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Vecchio 31-01-2008, 23.11.40   #20
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Musica che aiuta a crescere e musica che fa sprondare? Chissà quella musica che menziona soren quale effetto avrebbe su una pianta?
Penso che se la darebbe a gambe
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Vecchio 01-02-2008, 20.03.53   #21
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Rimanendo pur nello scientifico (un pelo avete sforato, ma va bene, il discorso è interessante) non è paragonabile un suono sintetizzato ad uno prodotto manualmente.
Sono d'accordo Soren che comunque dietro la musica c'è l'uomo, è comunque l'uomo che imposta il sintonizzatore, il computer o che altro.... però c'è una differenza di fondo non colmabile in nessun modo, la meccanicità non possibile alla sonata umana neanche nel caso di un musicista con anni di allenamento.
Che sia pure una stecca, ma un concerto umano (compreso il tamburo) non sarà mai identico a nessun altro, neanche dello stesso musicista, il computer lo rifarà sempre uguale, cosa che accade anche con la musica non dal vivo.
Abbiamo anche perso un'enorme ricchezza da quando che ciò che registrano in sala di incisione viene ritoccato e appiattito tecnicamente.

Ok ci accontentiamo, non possiamo tenerci dei musici in casa... però non sono la stessa cosa. Questo per rimanere nello scientifico.
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Vecchio 01-02-2008, 20.09.03   #22
turaz
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a pelle ma proprio a pelle il suono sintetizzato nei confronti di uno manuale non "penetra".
non ha in un certo senso "risonanza" dentro di me.
cmq la dolcezza (tocco) in un'esecuzione mi risuona a livello superiore rispetto alla durezza.
alcuni strumenti poi come l'oboe o l'arpa toccano livelli molto elevati in me.
parlando del clarinetto di cui sono un modesto suonatore verifico come i suoni gravi smuovano le mie parti interiori basse e i suoni acuti le parti alte.
la piena risonanza con essi c'è quando riesco a emettere un suono lieve ed espressivo del mio stato d'animo
quando in un certo senso riesco ad essere un tuttuno con lo strumento.
si crea una fusione tra suonatore, strumento e suono

Ultima modifica di turaz : 01-02-2008 alle ore 20.11.45.
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Vecchio 02-02-2008, 00.24.06   #23
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Rimanendo pur nello scientifico (un pelo avete sforato, ma va bene, il discorso è interessante) non è paragonabile un suono sintetizzato ad uno prodotto manualmente.
Sono d'accordo Soren che comunque dietro la musica c'è l'uomo, è comunque l'uomo che imposta il sintonizzatore, il computer o che altro.... però c'è una differenza di fondo non colmabile in nessun modo, la meccanicità non possibile alla sonata umana neanche nel caso di un musicista con anni di allenamento.
Che sia pure una stecca, ma un concerto umano (compreso il tamburo) non sarà mai identico a nessun altro, neanche dello stesso musicista, il computer lo rifarà sempre uguale, cosa che accade anche con la musica non dal vivo.
Abbiamo anche perso un'enorme ricchezza da quando che ciò che registrano in sala di incisione viene ritoccato e appiattito tecnicamente.

Ok ci accontentiamo, non possiamo tenerci dei musici in casa... però non sono la stessa cosa. Questo per rimanere nello scientifico.
Una cosa che posso dire è che un sera la notte della antevigilia di Natale ho assistito ad un concerto nella mia chiesa, ( tra l'altro le chiese hanno un'acustica stupenda) non conoscevo l'artista, un soprano, ha cantato come un angelo per due ore, alla fine ha fatto un pezzo che travolto tutti la chiesa era un putiferio di emozioni ad un certo punto sono scoppiata a piangere cosa che non mi era mai capitata ascoltando gli stessi brani in dvd.
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