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Vecchio 11-04-2006, 17.47.04   #26
Anubi
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Vorrei prima di tutto sottolineare la differenza che passa tra miracolo e magia. Un miracolo è ciò che avviene per intervento divino diretto, travolgendo l'ordine "naturale delle cose".
Magia è la pretesa di sostituirsi a Dio e si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di riti o di mezzi atti a scatenare questi fenomeni, magari con il ricorso a forze oscure e demoniache.
Non credo che, ad esempio, sfruttare le onde elettromagnetiche e la loro propagazione (quelle che fanno funzionare il tuo telefonino o la tua Tv per intenderci) è ricorrere a forze oscure e demoniache. Ciò che oggi la tecnologia banalizza, cento anni fa era un atto di magia. La magia è utilizzare le forze della natura per sostituirsi ad un Dio che non esiste, se non trasformato in tutto ciò che ci circonda. Il Miracolo è un atto di Magia che l'Uomo per ignoranza attribuisce a Dio, ma che invece è atto di uomini. Solo che è più facile, più accomodante, più conveniente pensare che esista il Grande demiurgo posto al di fuori della Creazione che tutto controlla e tutto giudica.


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Originalmente inviato da stella
Ora tu mi dici che la Risurrezione di Cristo è un "atto di magia" posto in essere da un Uomo il che è come negare l'esistenza di Dio e la stessa ragione di essere del cristianesimo, che sussiste proprio grazie alla risurrezione di Cristo.
Sul discorso della transustantazione, il mistero della fede secondo me ha quel potere, ma non trasforma la materia, cioè l'ostia consacrata che rimane tale e quale, ma lo spirito, per cui chi si accosta alla Comunione con fede riceve il corpo e il sangue di cristo e in esso il Cristo vive.
E' Cristo è presente veramente dove c'è la fede. E chi fa la comunione con questa fede si ritrova trasformato dalla forza che dà il Cristo vivente.
Non so Osiride, ma io nego l'esistenza di Dio così come vuole vendercelo la nostra Chiesa....puoi tu provare il contrario?
Ciò che io posso provare è l'esistenza dell'Uomo, della sua intelligenza e delle sue potenzialità.
Quanta gente si accosta con Fede all'Ostia consacrata, eppure non mi sembra che in giro ci siano così tanti santi dopo la messa pasquale.

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Originalmente inviato da stella
Tutto quello che nella S.Messa non si può provare scientificamente per uno gnostico è un rito "magico", per un credente è mistero della fede.
Per la magia Dio non esiste, è tutta opera umana, ma qui sta un controsenso perchè come possono esseri intelligenti pensare che con la loro intelligenza possono trasformare la natura delle cose o degli esseri umani...
Dio è il signore dello spirito e della materia, Dio può intervenire nella materia perchè è opera sua....
Non sono gli Uomini a trasformare la natura delle cose....è l'energia che tutto circonda e penetra a trasformarle, soprattutto se indirizzata intelligentemente dall'Uomo.

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Originalmente inviato da stella
Quando la scienza sarà capace di creare la vita dal nulla in una provetta di laboratorio allorà potrò pormi qualche ragionevole dubbio sull'esistenza di Dio.
Ma per quale ragione, teologica o logica, Dio non potrebbe aver consegnato agli Uomini creati a Sua Immagine e Somiglianza il potere di creare la Vita?
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Vecchio 11-04-2006, 19.36.26   #27
Kael
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Originalmente inviato da stella
Un miracolo è ciò che avviene per intervento divino diretto, travolgendo l'ordine "naturale delle cose".
Ciao stella.
Il miracolo non travolge nessun "ordine naturale" delle cose. Se Dio dovesse andare contro le leggi naturali che Egli stesso ha emanato e che governano l'Universo, allora dovrebbe andare contro se stesso e riconoscere il suo errore.
Invece non è così.

L'Universo è troppo perfetto per poter trovarci qualcosa che non va.
Il miracolo è, semplicemente, un qualcosa che l'Uomo ancora ignora, ma che rientra benissimo nelle leggi in accordo con l'Universo. Se Dio dovesse intervenire per modificare ciò che lui stesso ha creato, non credo sarebbe meritevole di tale Nome.

Tutto ciò che avviene in natura, nell'Uomo o nell'Universo, anche i fatti più strani e inspiegabili, rientra nelle leggi emanate dal Principio, e di fronte ad essi l'Uomo non può che ammettere la sua ignoranza, cercando semmai di comprenderli per accrescere la sua Conoscenza.

Se Gesù Cristo è risorto, non è uno "strappo alla regola" che Dio gli ha concesso per renderlo speciale. Se l'ha fatto, è semmai la dimostrazione che in potenza ogni uomo ha la possibilità di farlo...
Spiritualizzare il corpo rientra nelle Leggi. Ma la gente lo ignora... e questo da appunto il senso del "miracoloso".

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Ultima modifica di Kael : 11-04-2006 alle ore 19.43.28.
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Vecchio 11-04-2006, 21.58.43   #28
stella
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Kael:
"Il miracolo non travolge nessun "ordine naturale" delle cose. Se Dio dovesse andare contro le leggi naturali che Egli stesso ha emanato e che governano l'Universo, allora dovrebbe andare contro se stesso e riconoscere il suo errore.
Invece non è così."

Sono d'accordo con te, il miracolo travolge l'ordine naturale delle cose dal punto di vista umano, non certo di Dio che è l'autore della creazione.
Un miracolo come "il passaggio del mar Rosso" o "la moltiplicazione dei pani e dei pesci" o "la guarigione del cieco nato" per persone comuni non sono nell'ordine naturale delle cose.

Anubi:
" Il Miracolo è un atto di Magia che l'Uomo per ignoranza attribuisce a Dio, ma che invece è atto di uomini. Solo che è più facile, più accomodante, più conveniente pensare che esista il Grande demiurgo posto al di fuori della Creazione che tutto controlla e tutto giudica."

Non posso concordare: quelli che l'uomo compie non sono miracoli ma il risultato di una conoscenza delle leggi delle fisica o altre leggi che la scienza scopre. Nulla di magico dunque.


"Non so Osiride, ma io nego l'esistenza di Dio così come vuole vendercelo la nostra Chiesa....puoi tu provare il contrario?
Ciò che io posso provare è l'esistenza dell'Uomo, della sua intelligenza e delle sue potenzialità.
Quanta gente si accosta con Fede all'Ostia consacrata, eppure non mi sembra che in giro ci siano così tanti santi dopo la messa pasquale."


Caro Anubi, è la fede che compie i miracoli: "Donna, la tua fede ti ha salvato"

perciò sta nell'atteggiamento dell'uomo di fronte a Dio.

Non ci sono in giro tanti santi dopo la Messa perchè manca appunto questo atteggiamento del cuore e dell'anima e tutto diventa un fatto automatico.

Vuoi una prova dell'esistenza di Dio? Il fatto che tu esisti e che puoi usare l'intelligenza che viene da quell'intelligenza universale che sta nella creazione.

"Ma per quale ragione, teologica o logica, Dio non potrebbe aver consegnato agli Uomini creati a Sua Immagine e Somiglianza il potere di creare la Vita?"

Se gli uomini avessero questo potere, perchè non lo fanno???
E perchè non fanno resuscitare i morti???


La vita passa da una generazione all'altra ma la scintilla della vita dal nulla non la può accendere nessun uomo, perchè l'uomo è una creatura non è Dio.


Ultima modifica di stella : 11-04-2006 alle ore 22.05.12.
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Vecchio 11-04-2006, 22.45.20   #29
Ray
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Ehm... scusate tutti, ma stiamo parlando di Dio o della Pasqua?

Perchè, finchè parliamo della Pasqua possiamo dire molto, quando iniziamo a parlare di Dio mostriamo solo i limiti delle nostre capacità. Dire Dio è questo e non quello è porsi in una posizione che non si è in grado di sostenere... qualunque posizione dialettica si adotti.

Ricordo ad Anubi che lo scopo del cristianesimo è dichiaratamente "conoscere Dio" con il cuore e con l'intelletto. Non è una posizione antica... ma la prima pagina del catechismo pubblicato nel 2006.

Ricordo a Stella che il miracolo non è esclusiva divina. Men che meno, in caso di miracolo "umano" trattasi di Dio operante per tramite umano. Il santo non è officiante.

Ricordo inoltre che transustanziazione e trasformazione sono questioni diverse. Nella transustanziazione passa lo Spirito "attraverso la sostanza"... una delle transustanziazioni è quella pasquale... questo ne fa sia miracolo che atto magico.

Prego Stella di informarsi prima di giudicare. Operare magicamente non è volere sostituirsi a Dio, ma solamente operare utilizzando leggi specifiche e valide in un certo ambito... ambito accessibile solo ai maghi... o meglio Magi... che ricordo omaggianti il bambin Gesù. Dette leggi, come tutte le altre, giungono dal divino, emanate dal Principio. Che poi possano essere usate "per artem diabolicam" questo vale appunto anche per i telefonini.
Non mi addentro nella questione in quanto OT. Aggiungo solo che la magia non è minimaente negata dal cristianesimo, tuttaltro. Pur se combattuta. Ed è considerata soprattutto arte umana, anche se considerata quasi sempre al servizio dell'Avversario.

Anche se concordo con Anubi sulla limitatezza dell'immagine divina che il cristianesimo attualmente offre (cerca di vendere) ritengo che ciò sia dovuto ad una serie di adattamenti (e perdite) della tradizione cristiana originale.
In ogni caso i punti cardine della tradizione attuale e i simboli cardini... di cui uno è proprio la Pasqua... hanno mentenuto il loro significato completo, forse ormai un po' nascosto, ma passibile di essere ritrovato dal Ricercatore.
Il passaggio dalla morte alla vita, il rinnovamento, simbolicamente leggibile a tutti i livelli di cui si è capaci (dalle stagioni contadine alla rinascita spirituale-iniziatica) è presente in tutte le tradizioni note.
Non so che ne pensano tutti, ma questo mi pare un punto da approfondire...
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Vecchio 11-04-2006, 23.01.55   #30
Kael
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Dio è il signore dello spirito e della materia, Dio può intervenire nella materia perchè è opera sua....
Scusa se intervengo ancora ma non credo ci siamo capiti bene.
Dio non può intervenire... per sua stessa Volontà.

Il miracolo è opera di uomini. Di uomini ad un livello evolutivo superiore, i cui atti appaiono appunto miracolosi per quelli che sono i limiti conoscitivi dell'umanità.

Il fatto che si parli di divino sta a sottolineare la vicinanza a Dio per cui tali imprese possono essere compiute. Ma è l'uomo che, salendo sulla scala evolutiva, si avvicina a Dio e gli permette per mezzo suo di manifestarsi.

E quale esempio migliore del rito pasquale nel celebrare la risurrezione di Cristo come manifestazione divina?

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Vecchio 12-04-2006, 10.25.25   #31
Sole
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Originalmente inviato da Ray
Il passaggio dalla morte alla vita, il rinnovamento, simbolicamente leggibile a tutti i livelli di cui si è capaci (dalle stagioni contadine alla rinascita spirituale-iniziatica) è presente in tutte le tradizioni note.
Non so che ne pensano tutti, ma questo mi pare un punto da approfondire...
Si.. riprendiamo da qua sottolineando cosa diceva Stella qui :

Citazione:
Ci siamo un po' allontanati dal discorso sulla Pasqua, ma vorrei sottolineare che come per il Natale, è un discorso di fede, Cristo è risorto dai morti e questa è la chiave di lettura di tutto il Vangelo. Senza Risurrezione non ci sarebbe cristianesimo, non ci sarebbe chiesa, non ci sarebbe speranza alcuna, e noi saremmo soli in questo mondo ad aspettare la morte cercando di vivere alla meno peggio
Non è mica tanto corretto quanto affermi per il semplice fatto che i primi Cristiani, quelli teoricamente più vicini per epoca e tradizioni al Cristo in quanto risorto non veneravano la croce con un cadavere sopra ma solo la Croce. Non veneravano da idiolatri una statua ed un Uomo-Dio ma ascoltavano in loro stessi la presenza divina. Questi i loro insegnamenti direttamente derivanti dall'ascolto del Maestro.
Ci sono moltissime contraddizioni nella chiesa di oggi, ma non approfondiamole ora, piuttosto mi interessa notare come l'inizio del Cristianesimo poco aveva a che fare con un morto che dopo due giorni (se conti bene non sono tre... prova a contare da venerdì alle 3 e domenica mattina - non è il 4°giorno che risorge dal regno dei morti .. e quale sarebbe il regno dei morti? ... già qui viene detta da millenni una inesattezza ... anche se inrilevante, ma nel dogma sembra essere atto di fede anche la matematica) dicevo .. il Cristinianesimo delle Origini non aveva tanto in testa il fatto di venerare sto poveretto sofferente ma piuttosto il suo messaggio profondo e meraviglioso di UNIONE al divino. Cosa che cercò, almeno credo, di far comprendere con la sua stessa opera. E se fosse che il suo atto, il suo sacrificio fosse stato solo un modo superiore ed incomprensibile volto a liberare se stesso ? Che ce ne importa a no? A noi ha lasciato un meraviglioso messaggio. Un metodo, una tecnica una Via.
Non è vero dunque che il Cristianesimo si basa sulla resurrezione del cadavere... confondi con l'opera di San Paolo base del cattolicesimo.
Se così fosse, tutte le parole spese da Gesù non sarebbero servite a nulla.

Penso sia del tutto inutile dirti che non è solo Lui che è ha Visto il Regno dei Morti e Risorto, come anticipo all'inizio del topic, si potrebbe stilare una lista lunghissima. E' un "mito" la morte e resurrezione.. è un simbolo molto forte di Divinità.

Cosa significa? Significa che l'uomo attraverso le passioni e la sofferenza della divisione riesce con il suo lavoro a ritornare a Dio... cosa che non ha mai perso probabilmente. Risorgere, per la tradizione, è ritrovare la Vera Vita. E chi lo fà? Chi dà l'esempio? E' sempre un uomo. Certo superiore per Coscienza ma pur sempre un uomo che ha studiato per farlo. Che esempio e che simbolismo sarebbe se non fosse possibile a Tutti!? ... lo so sono eccessivamente ottimista con Tutti, ma sarebbe bello.

Ora, se la Pasqua viene celebrata anche dagli Ebrei e in maniera forse più sentita di noi ... non so .. e certamente loro non venerano la resurrezione... vorrà dire che si hanno altri significati della Pasqua.
Uno dei suoi significati, se non l'unico, è proprio questo Passaggio.

Passaggio dalla sofferenza delle passioni, attraverso una divisione delle acqua che un Maestro può fare, per farci vedere cosa è possibile e come ... compiendo una Magia .. o atto Santo .. o Miracolo.. è la stessa cosa, solo vista da angolazioni differenti. Quando preghi Dio perchè ti ascolti metti in moto in te un atto di Fede che smuove una Forza (della Fede) che Crea l'atto. Quando un Mago Vuole ottenere qualcosa mette in moto in se con Fede in se e nello Spirito (in Unione ) una Forza Creatrice.
Insomma son diversi i metodi ... ma la sostanza è quella.

Torniamo dunque al rinnovamento della Pasqua.
Il passaggio astrale per cui fù possibile che un uomo da morto ritrovasse la vita.
Approfondiamo come la natura possa in quelche modo influenzare il nostro spirito. La nostra percezione.
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Vecchio 12-04-2006, 15.37.21   #32
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La Pasqua è il passaggio dalla morte (fisica, spirituale o intesa come schiavitù) alla vita….
Che i primi cristiani non veneravano la croce con un uomo inchiodato (non un cadavere) non credo abbia molta importanza per la nostra discussione di oggi…
Il cristianesimo si basa proprio sulla risurrezione di Cristo, cosa che molti detrattori hanno visto come un trucco, scusate ma forse non riesco a esprimere bene quello che voglio dire.
A parte il fatto che i tre giorni della morte di Cristo non sarebbero tre, ma anche qui non serve tanto cavillare, serve notare invece che all'alba del terzo giorno a partire dal venerdì Gesù resuscitò.
Ed è stato necessario che morisse perché soltanto così poteva salvare o meglio redimere le anime giuste trapassate prima di lui e aprire così a tutti il Regno dei cieli.
L'unione con il divino è molto importante nel cristianesimo, ma ancora più importate la comunione tra i cristiani tra di loro e Dio, perché Gesù appunto voleva che tutti fossero uniti nella chiesa da lui fondata e anche "le altre pecore che non sono di questo ovile".
La Risurrezione di Cristo non è solo l'intervento di Dio su di un uomo, e a parte il fatto che ci dice che potenzialmente possiamo tutti risorgere, è la vittoria sul male che affligge il mondo e sulla morte, e che potenzialmente è anche la nostra vittoria, se, appunto, si rimane in comunione con lui.
Con il termine comunione voglio intendere lo stesso spirito di Cristo in persone diverse e con diversi talenti, ma che tutte unite formano l'Uno, cioè il corpo visibile di Cristo nel mondo.
In questa discussione in cui mi sono avventurata non si sta discutendo se la Chiesa stia assolvendo o meno il suo compito, mi sembra che questo sia O.T., quello che mi preme sottolineare, come si legge nella Bibbia, fin dai tempi dell'Antico Testamento c'è questa tensione di attesa di Cristo, "la pienezza dei tempi" e questa tensione tra la schiavitù e la libertà, il bene e il male.
Il popolo ebreo schiavo degli egiziani che raffigurano il male e in un certo senso il Diavolo, il coraggio di un uomo che si fida di Dio, Mosè, e con il suo aiuto libera il popolo dalla schiavitù…..attraverso il Mar Rosso (prima pasqua)
Ma il popolo nel deserto rimpiange quasi i tempi della schiavitù, si fa nuovi idoli, non si fida di Dio e della promessa di Dio, ma in questo popolo che raffigura un po' il percorso di ogni uomo nella sua vita (schiavo del proprio Egoismo ed istinti) che cerca Dio, lo trova, lo abbandona, sperimenta l'intervento di Dio nella sua vita (il passaggio) e poi si dimentica di nuovo di Dio; nonostante da questo popolo doveva nascere Cristo che segna l'intervento decisivo di Dio nella vita di ogni uomo, con la sua morte e risurrezione.
Ma adesso ci troviamo come quel popolo nel deserto, che lo abbandona per seguire altri idoli.
E' un mito la risurrezione di Cristo, soltanto un forte segno di divinità???
Ognuno è libero di pensare come crede, ma io credo che la fede in Cristo fa miracoli, ogni uomo che si converte nel profondo del suo cuore, "muore" a se stesso (l'uomo vecchio) e rinasce con una nuova vita (l'uomo nuovo).

Cristo ha lasciato il sepolcro vuoto, e un angelo disse: Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?? per intendere due cose:
1) la vera vita
2) chi sono i morti (lasciate che i morti seppelliscano i loro morti).

Auguro a tutti una Buona Pasqua



Ultima modifica di stella : 12-04-2006 alle ore 15.45.12.
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Vecchio 12-04-2006, 15.50.23   #33
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Sai Stella, leggendoti mi sono resa conto che diciamo bene o male .. usando certo criteri diversi.. cose molto simili .. per cui sarebbe bello continuare la discussione su queste tue frasi per arrivare a capire a cosa si rinasce :

Citazione:
Cristo ha lasciato il sepolcro vuoto, e un angelo disse: Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?? per intendere due cose:
1) la vera vita
2) chi sono i morti (lasciate che i morti seppelliscano i loro morti).
Proviamo a dire chi sono i morti prima di chi è che vive ?

Tu che ne pensi?


p.s.
ammetto che Mito era eccessivo ... ma ogni mito ha un fondo di verità. Posso correggere con Speranza? O come vuoi tu!
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Vecchio 12-04-2006, 17.52.15   #34
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Se si pone la Pasqua - appunto il Passaggio - in relazione ai morti possiamo avere una flebile definizione di chi possa " contenere " questa categoria.
Il morto è colui che si " trova " in una condizione di Non Vita e per l'appunto si serve di un " Passaggio " per sperimentare ciò che Cerca e che " attraversando il mare " ha trovato; i morti quindi son coloro che ancora non conoscono il " contatto col Divino " o quanto meno ne hanno una picccola percezione.
Questa mancanza di correlazione parrebbe evidenziare che chi non è a contatto col Corpo di Cristo si trova ancora ad essere un morto .
A questo punto anche coloro che professano altre religioni, non essendo a contatto con Cristo( formalmente considerato dalla Religione Cristiana ) si identificano come morti.
Vabbeh...Non voglio affrontare l'argomento, in questi termini giacchè mi sembra che sia gia stato evidenziato o quanto meno accennato.
Mi voglio soffermare appunto sul Passaggio da una condizione ad un'altra.
Se non erro lo stesso Cristo in questo senso ( fermandoci per un attimo ad analizzare una parte delle religioni ) disse " Chi segue Me avrà
Vita Eterna " oppure " Io sono il Cammino, La Verità e la Vita " ed altre Famose Frasi che non sto qui ad elencare.
Sicuramente il Significato va evidenziato ma anche posto su vari livelli che, mi pare chiaro, sono certamente diversi( ma sostanzialemente identici ) per ognuno che ha una sua visione; pertanto concordo con quanto affermato da Osiride poc'anzi.
Detto questo, ribadisco che la Pasqua è un elemento che - per Chi Cerca - rappresenta un Passaggio obbligato, poichè si passa da una Condizione ad un'altra.
Per intenderci, di fondo, non credo che basti andare a messa tutte le domeniche o addirittura a Pasqua per sostenere un Cambiamento di questo genere. Questo a mio avviso è solo un contorno dal quale, fino ad un certo punto, non si può prescindere.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 12-04-2006, 22.40.45   #35
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Sai Stella, leggendoti mi sono resa conto che diciamo bene o male .. usando certo criteri diversi.. cose molto simili .. per cui sarebbe bello continuare la discussione su queste tue frasi per arrivare a capire a cosa si rinasce:
Cristo ha lasciato il sepolcro vuoto, e un angelo disse: Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?? per intendere due cose:
1) la vera vita
2) chi sono i morti (lasciate che i morti seppelliscano i loro morti).

Proviamo a dire chi sono i morti prima di chi è che vive ?

Tu che ne pensi?


Chi sono i morti? Sono coloro che vivono senza sapere cos'è la vera vita che si gusta solo a contatto con Dio. Come dice jezebelius sono coloro che necessitano di fare il passaggio per sperimentare ciò che cercano, se lo cercano, cioè Dio. E chi cerca, trova. Fare il passaggio però non è una cosa semplice, vuol dire spogliarsi delle vecchie convinzioni, aprirsi "al nuovo", abbandonare le proprie "false sicurezze".
Questi morti che seppelliscono i loro morti sono troppo attaccati a questo mondo che per loro rappresenta la "vita" senza sapere che "chi perde la propria vita" - in questo senso - la salva.
Sono come quei farisei che cita il Vangelo di giovanni:

Giovanni 9:39-41 Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi».
Alcuni farisei, che erano con lui, udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?»
Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane.

Cioè pensano di essere nella luce, e invece sono nel buio e per questo è molto difficile fare il passaggio, dal punto di vista spirituale che poi trasforma anche la vita materiale.

La frase "perchè cercate tra i morti colui che è vivo??" significa che chi ha la vera vita non può morire e non va cercato tra i morti. Il passaggio è una trasformazione di questa qualità di vita imperfetta, la condizione umana, a uno stato perfetto dove il dolore e la morte non esistono.
Ma per arrivare a questo stato perfetto è necessario "passare" attraverso la morte.
Tutta la nostra vita su questa terra in fondo è soltanto un passaggio, da una condizione a un'altra condizione.

Per quanto riguarda le altre religioni, penso che Dio ama tutti i suoi figli, come si legge in queste parole:
Giovanni 9:24-32
Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo che era stato cieco, e gli dissero: «Dà gloria a Dio! Noi sappiamo che quest'uomo è un peccatore».
Egli rispose: «Se egli sia un peccatore, non so; una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo».
Essi allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti aprì gli occhi?»
Egli rispose loro: «Ve l'ho già detto e voi non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventar suoi discepoli anche voi?»
Essi lo insultarono e dissero: «Sei tu discepolo di costui! Noi siamo discepoli di Mosè.
Noi sappiamo che a Mosè Dio ha parlato; ma in quanto a costui, non sappiamo di dove sia».
L'uomo rispose loro: «Questo poi è strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure mi ha aperto gli occhi!
Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno è pio e fa la volontà di Dio, egli lo esaudisce.
Da che mondo è mondo non si è mai udito che uno abbia aperto gli occhi a uno nato cieco."

Chiedo scusa se vado un po' fuori tema, ma queste parole significano che anche chi "é cieco dalla nascita" cioè non conosce Cristo, se nella sua vita compie la volontà di Dio partecipa alla luce di Dio.
Per cui, comparando la vita alla luce e la morte alla cecità, tutti coloro che sono in Dio partecipano della sua vita e compiono il passaggio.
Ciao





Ultima modifica di stella : 12-04-2006 alle ore 22.43.40.
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Vecchio 13-04-2006, 22.48.55   #36
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Scusa Stella, ti leggo solo ora.
Sono bellissime le parole che riporti. Come posso non essere d'accordo con te in quello che dici.

Di fatti i Morti sono i non Vivi. Su questo non ci piove. Ma non vivi intesi come essere umani che camminano, che respirano che compiono meccanicamente atti quotidiani. Svegliarsi da questo letargo per arrivare a Vivere la pienezza delle Spirito .. questo per me e' essere vivi.

Io non credo che siamo tanto lontane nel senso ... forse nell'interpretazione, ma non oltre.


Ti riporto una frase dai Vangeli Gnostici che mi piace molto: Ho gettato fuoco sul mondo , ed ecco, lo custodisco fino a che divampi.


e poi: Passera' questo cielo e passera' cio' che e' sopra di esso, i morti non sono vivi e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiavate cio' che e' morto, voi lo rendevate vivo. Quando sarete nella luce che cosa farete? Nel giorno in cui eravate uno, siete diventati due. Ma allorche' siete diventati due che cosa farete ?

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Vecchio 14-04-2006, 15.27.40   #37
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Scusa Stella, ti leggo solo ora.
Sono bellissime le parole che riporti. Come posso non essere d'accordo con te in quello che dici.

Di fatti i Morti sono i non Vivi. Su questo non ci piove. Ma non vivi intesi come essere umani che camminano, che respirano che compiono meccanicamente atti quotidiani. Svegliarsi da questo letargo per arrivare a Vivere la pienezza delle Spirito .. questo per me e' essere vivi.

Io non credo che siamo tanto lontane nel senso ... forse nell'interpretazione, ma non oltre.


Ti riporto una frase dai Vangeli Gnostici che mi piace molto: Ho gettato fuoco sul mondo , ed ecco, lo custodisco fino a che divampi.


e poi: Passera' questo cielo e passera' cio' che e' sopra di esso, i morti non sono vivi e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiavate cio' che e' morto, voi lo rendevate vivo. Quando sarete nella luce che cosa farete? Nel giorno in cui eravate uno, siete diventati due. Ma allorche' siete diventati due che cosa farete ?

Concordo sulla interpretazione e sul significato.
Il passaggio allora puo essere preso in considerazione " solo " per la festività che esprime da secoli oppure c'è qualcosa che va " oltre "?
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Vecchio 14-04-2006, 21.54.24   #38
stella
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Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius
Concordo sulla interpretazione e sul significato.
Il passaggio allora puo essere preso in considerazione " solo " per la festività che esprime da secoli oppure c'è qualcosa che va " oltre "?
C'è certamente qualcosa che va oltre... il passaggio dalla "non vita" alla vita è da rinnovare ogni giorno con le nostre scelte e il nostro passare attraverso questo "deserto" fino ad arrivare alla terra promessa.


Sole:

"Ho gettato fuoco sul mondo , ed ecco, lo custodisco fino a che divampi.
e poi: Passera' questo cielo e passera' cio' che e' sopra di esso, i morti non sono vivi e i vivi non morranno. Nei giorni in cui mangiavate cio' che e' morto, voi lo rendevate vivo. Quando sarete nella luce che cosa farete? Nel giorno in cui eravate uno, siete diventati due. Ma allorche' siete diventati due che cosa farete ?"



Queste frasi tratte dal vangelo di Tommaso le conosco, penso che stiano a significare che i vivi vivranno per sempre.

"Nel giorno in cui eravate uno, siete diventati due, ma allorchè siete diventati due che cosa farete?" lo interpreto con il dualismo che sta in questo mondo tra spirito e materia che dopo il passaggio ridiventerà uno alla Luce di Dio.

Ciao
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