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Vecchio 20-02-2007, 18.14.13   #76
'ayn soph
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è vero era una mia perplessità (dato che si insiste spesso, non qui che ci si deve affidare ad un maestro) che cmq andava in quel verso cioè che ci si arriva anche da soli. chiusa parentesi (avrei potuto farlo in altro luogo)
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Vecchio 31-05-2009, 00.24.47   #77
ellebi111
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Esiste uno spettro di vibrazioni percepibili. Più la vibrazione aumenta più il suono diviene acuto ed è acuto perchè il movimento aumenta (velocità)... nello stesso tempo l'onda percorre più strada...
L'aumento di frequenza, nell'audio come nell'elettromagnetismo cambia l'energia a parità di ampiezza dell'onda ma NON cambia la velocità di propagazione. Un treno d'onda a 1 KHz arriverà esattamente nello stesso tempo di uno da 10 KHz. Quello che cambia NON è la velocità ma quante volte l'onda cambierà nello stesso tempo. l'ampiezza delle due frequenze invece sarà diversa. Il treno di impulsi da 10 KHz per avere la stessa energia dovrà essere 1/10 come ampiezza.

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Ma se io sono un cavo, o aria che conduce suono, più aumento la temperatura più l'energia scorre veloce, aumentando così la vibrazione.
Nel mondo fisico aumentare la temperatura è deleterio. Un conduttore caldo "resiste" di più, facendo passare meno corrente, dissipandone una parte in calore. In effetti i superconduttori (quelli che fanno passare correnti impossibili per i "fili" normali sono tenuti a temperature prossime allo zero assoluto. Facciamo passare energie a frequenza più elevata ed accettiamo un riscaldamento come risultato negativo, visto che a scaldarsi troppo ci si brucia.

E' OT, ma certi personaggi che fanno passare energia dalle mani e che sembrano... fulminati.. semmai si sono scaldati troppo?
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Vecchio 31-05-2009, 00.47.54   #78
Ray
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L'aumento di frequenza, nell'audio come nell'elettromagnetismo cambia l'energia a parità di ampiezza dell'onda ma NON cambia la velocità di propagazione. Un treno d'onda a 1 KHz arriverà esattamente nello stesso tempo di uno da 10 KHz. Quello che cambia NON è la velocità ma quante volte l'onda cambierà nello stesso tempo. l'ampiezza delle due frequenze invece sarà diversa. Il treno di impulsi da 10 KHz per avere la stessa energia dovrà essere 1/10 come ampiezza. ?
Si, hai ragione, ci mette lo stesso tempo per arrivare da A a B, ma "fa più strada" no? Cioè, all'aumento dell'energia corrisponde l'aumento di movimento.
Siccome credo che hai capito cosa volevo dire con la questoine del silenzio, come la metteresti?


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Nel mondo fisico aumentare la temperatura è deleterio. Un conduttore caldo "resiste" di più, facendo passare meno corrente, dissipandone una parte in calore. In effetti i superconduttori (quelli che fanno passare correnti impossibili per i "fili" normali sono tenuti a temperature prossime allo zero assoluto. Facciamo passare energie a frequenza più elevata ed accettiamo un riscaldamento come risultato negativo, visto che a scaldarsi troppo ci si brucia.
Intendevo che se aumentiamo la temperatura aumenta l'energia. Il corpo quello è e fa la sua resistenza. Quando si scalda di più passa più energia, poi è vero che il calore che possiamo percepire in realtà è dissipazione, infatti quando modifichiamo la struttura in modo che regga maggiore energia, la perepiamo come minore, ossia non ci scaldiamo più tanto con la stessa quantità.
Un esempio, in altro ambito, può essere uno che impara a reggere gli insulti perchè impara a non identificarsi. Prima ad un insulto si scalda tanto, poi resta "freddo" ma l'energia che passa è la stessa. Ha imparato a fare meno resistenza, ma è cambiata la struttura che, da un altro punto di vista è più "resistente" di prima. Mi rendo conto che sto usando il concetto di resistenza in due modi opposti. Anche qua, come la metteresti?

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E' OT, ma certi personaggi che fanno passare energia dalle mani e che sembrano... fulminati.. semmai si sono scaldati troppo?
Spesso fanno cose che la loro struttura in realtà non gli consente se non a prezzo di fondere qualche fusibile. Tutti possiamo far passare energia dalle mani, anzi tutti la facciamo passare. In più tutti possiamo concentrarla e indirizzarla, solo che questo ovviamente ha tutta una serie di effetti sul sistema. Effetti che se non li si conosce e li si sa "assorbire" fanno danni.
Poi, se proprio vogliamo, chi desidera far cose senza capirle, solo per setirsi importante o per darsi delle conferme, e senza preoccuparsi di avere una struttura adeguata, un po' fulminatello già di suo è facile che sia.
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Vecchio 31-05-2009, 19.38.58   #79
Kael
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e mettendo di poter tornare "indietro" non ricorderemmo dove siamo stati e cosa abbiamo fatto... a meno che non ci fossimo preparati prima.
E come ci si prepara?
Essendo mondi a se stanti non credo si possano portare dentro ad uno esperienze di quell'altro, dovremmo catturarle nella coscienza in modo da averle "dentro" anche se esternamente non più a portata...
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Vecchio 01-06-2009, 14.44.26   #80
stefano
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3 attenzioni due silenzi.
vediamo
il primo silenzio è quello che consente di avere percezione del secondo "mondo".
il secondo silenzio è quello che consente di avere percezione del 3^ mondo.
Quindi se parliamo di "Silenzio" si intende il "chiudere le porte" al rumore del primo mondo per avere consapevolezza del secondo e a quello del secondo per avere consapevolezza del terzo?
Cerco di andare oltre
per potere contemporaneamente avere percezione dei 3 mondi e ricordarmeli (coscienza) devo "risparmiare energia" (in base alla mia disponibilità di essa) in ciascuno dei mondi per poterla utilizzare in ciascuno nello stesso "tempo" (prendendo l'esempio di UNO)
con tre mondi quali intendiamo?
mondo fisico, mondo astrale mondo mentale?

Quindi più "risparmio" e ottimizzo l'utilizzo di energia in ciascuno mondo più posso avere coscienza dei 3?
in più più "indirizzo" più posso "costruire" in ciascuno dei 3?
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Vecchio 01-06-2009, 14.46.09   #81
stefano
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come ci si prepara?

ci si prepara diventando "ordinati" nel primo mondo (quello accessibile a tutti all'inizio) e imparando a accumulare energia senza disperdere ove non necessario (risparmio energetico) ampliando le proprie possibilità?
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Vecchio 01-06-2009, 23.25.55   #82
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Siccome credo che hai capito cosa volevo dire con la questoine del silenzio, come la metteresti?
Nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste, quindi bisogna cercarlo all'interno. Come? i modi sono due: il primo è "sovverchiare" il rumore con suoni interni, un pò come si fa quando si legge in un ambiente rumoroso situazione in cui si "legge più forte"

L'altro modo direi è quello del diapason o delle radio. Un diapason msso in un ambiente rumoroso non vibra a meno che non arrivi una nota uguale a quella per cui è "sintonizzato" escludendo di fatto le altre. Le radio invece (diciamo le eterodine) oscillano ad una frequenza simile a quella che vogliono percepire ed ottengono "per battimento" una frequenza ben superiore (la somma delle due) ed una inferiore (la differenza) facilmente gestibile...



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Ha imparato a fare meno resistenza, ma è cambiata la struttura che, da un altro punto di vista è più "resistente" di prima. Mi rendo conto che sto usando il concetto di resistenza in due modi opposti. Anche qua, come la metteresti?
Non è più resistente, ha una maggiore sopportazione, ha alzato il suo limite.
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Vecchio 01-06-2009, 23.54.53   #83
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Nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste, quindi bisogna cercarlo all'interno. Come? i modi sono due: il primo è "sovverchiare" il rumore con suoni interni, un pò come si fa quando si legge in un ambiente rumoroso situazione in cui si "legge più forte"

L'altro modo direi è quello del diapason o delle radio. Un diapason msso in un ambiente rumoroso non vibra a meno che non arrivi una nota uguale a quella per cui è "sintonizzato" escludendo di fatto le altre. Le radio invece (diciamo le eterodine) oscillano ad una frequenza simile a quella che vogliono percepire ed ottengono "per battimento" una frequenza ben superiore (la somma delle due) ed una inferiore (la differenza) facilmente gestibile....
Spetta... "nel mondo il silenzio vibrazionale non esiste"... dobbiamo fare delle distinzioni però. Intanto qui si sta parlando di più mondi e soprattutto dei confini tra essi. Ok, uno o tre mondi potrebbe non cambiare, nel senso che consideriamo solo ambiti più ampi, però credo che tu per silenzio vibrazionale intendi assenza vibrazionale. Certo, quella non esiste.
Ma il silenzio, come quello di cui si sta parlando, è qualcosa di relativo a chi percepisce. Lo stesso concetto di silenzio altrimenti non avrebbe senso (che sia un orecchio o una macchina che misura)... non è una caratteristica intrinseca e basta, è una relazione tra un ambito e un percepiente... un soggetto e un oggetto.
Mi pare che possiamo definire un mondo anche come ambito vibrazionale determinato. E quindi limitato, magari sia superiormente che inferiormente. Qui stiamo parlando di tre mondi che sono tre ambiti vibrazionali distinti (seppure ci sono delle intersezioni non importa adesso). Quindi sta al corpo che percepisce, dove è sintonizzato, e agli apparecchi più o meno difficilmente sintonizzabili sulle frequenze corrispondenti.
Il silenzio sarebbe il passaggio tra un ambito e un altro, come la radio quando passa da una frequenza ad un'altra. Oltre al fatto che una frequenza per me è in silenzio se sono sintonizzato su un'altra, anche se su questa si continua a trasmettere.
Noi possiamo agire solo sul sintonizzatore (noi siamo l'apparecchio).




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Non è più resistente, ha una maggiore sopportazione, ha alzato il suo limite.
Benissimo. Sopportazione mi pare appropriato. Lessico migliorato.
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Vecchio 02-06-2009, 00.06.34   #84
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Spetta... "Il silenzio sarebbe il passaggio tra un ambito e un altro, come la radio quando passa da una frequenza ad un'altra. Oltre al fatto che una frequenza per me è in silenzio se sono sintonizzato su un'altra, anche se su questa si continua a trasmettere.
Esatto... il silenzio è maggiore se si è capaci di di restringere il campo ovvero di percepire solo quella frequenza escludendo (abbassando fortemente il livello) di quelle immediatamente vicine.
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Vecchio 02-06-2009, 00.16.00   #85
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Esatto... il silenzio è maggiore se si è capaci di di restringere il campo ovvero di percepire solo quella frequenza escludendo (abbassando fortemente il livello) di quelle immediatamente vicine.
Bene. Ma restando nella radio, per giungere alle frequenze più alte, devo per forza passare da quelle più basse prima... immagina la rotellina. Se poi immaginiamo ambiti interi di frequenze devo farmi prima tutto un giro per arrivare al secondo ambito e così via.

E' come se, ad ogni frequenza, per poter passare alla più alta, dovendo "zittire" la più bassa, abbia bisogno di qualcosa che la pareggi. Quindi "riempirmi di un'energia corrispondente" (quel che c'è tra virgolette richiede un migliore lessico, per usare un lieve eufemismo, se riesci a capire che intendo mi aiuti a trovarlo).

Inoltre è come se per accedere, o sintonizzarmi, ad una frequenza più alta io debba vibrare all'unisono, quindi anche qui "mi serve più energia".
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Vecchio 02-06-2009, 11.59.45   #86
Kael
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come ci si prepara?

ci si prepara diventando "ordinati" nel primo mondo (quello accessibile a tutti all'inizio) e imparando a accumulare energia senza disperdere ove non necessario (risparmio energetico) ampliando le proprie possibilità?
Dici che "saturando" la prima attenzione si inizia a ricordare quel che facciamo nella seconda?
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Vecchio 03-06-2009, 11.26.21   #87
stefano
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più "chiudi i conti" con il primo livello più hai energia maggiore da utilizzare.
meno cose lasci in sospeso nel primo più puoi avanzare.
quindi se è questo ciò che intendi con "saturare" direi di si a mio parere
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Vecchio 16-04-2010, 15.58.55   #88
Luce
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Ci sono punti infiniti di fissaggio... infatti lui (Castaneda)parla di punto di unione cioè, il punto in cui ci si fissa tra i tanti... Capito? E' la stessa cosa ma vista da due lati diversi...
Si che è possibile imparare a muovere il punto di unione con volontà, una volontà diversa da quella che crediamo noi essere volontà, in un certo senso sembra che si faccia da solo, in realtà bisogna prepararsi per questo e poi lasciare che si faccia solo all'ultimo.
Qualcuno mi saprebbe spiegare come ci si prepara per spostare il punto di fissaggio?

Intimamente credo che sia necessario sforzarsi,cambiare abitudini,rinunciare a ciò che sappiamo essere controproducente anche se è doloroso e non per ultimo, trattenere le emozioni negative.

Questo può essere considerato lavorare sulla struttura?

Abbiate pazienza
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