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Vecchio 07-01-2008, 13.05.18   #1
dafne
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Predefinito ricordi di vite precedenti?

E' da un pò che me lo chiedo, e complice anche il post di Hava nella sezioni sogni ho deciso di aprire una discussione. Anche a me capita di fare dei sogni che si ripetono, che sono molto reali e che mi vedono in ambienti che non ho mai visto e molto indietro nel tempo. Per molto tempo ho pensato che in qualche modo fossero esperienze di vita odierna rielaborate dalla mia mente in un passato molto remoto per evitare contraccolpi ma in effetti quei sogni hanno un "sapore diverso" e sono sogni che posso riagguantare anche quando sono sveglia. Non lo so voi che ne pensate?
Io credo nella reincarnazione, credo che una sola vita vissuta non abbia senso ma è davvero possibile ricordarsi di altre vite? e se accade è perchè in quel ricordo c'è la chiave per risolvere il quesito di questa? (il famoso karma..diverso dal dharma..anche di questa differnza mi piacerebbe parlare)
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Vecchio 07-01-2008, 14.08.08   #2
turaz
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secondo me ciò che è da osservare sono i blocchi in questa vita.
un'analisi a livello di probabili o meno vite precedenti può sicuramente essere utile ma in fin dei conti è in questa vita che possiamo fare qualcosa per evolvere.
non so se mi sono spiegato bene.
intendo dire che sia se sono ricordi di vite "passate" sia se sono collegamenti a una coscienza collettiva strutturata in archetipi (ove è andato depositandosi il ricordo di molte generazioni precedenti) queste informazioni possono esserci utili per comprendere meglio il nostro inconscio... e arrivare pian piano a renderlo "conscio".

ciauzz
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Vecchio 07-01-2008, 14.29.51   #3
hava
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E' da un pò che me lo chiedo, e complice anche il post di Hava nella sezioni sogni ho deciso di aprire una discussione. Anche a me capita di fare dei sogni che si ripetono, che sono molto reali e che mi vedono in ambienti che non ho mai visto e molto indietro nel tempo. Per molto tempo ho pensato che in qualche modo fossero esperienze di vita odierna rielaborate dalla mia mente in un passato molto remoto per evitare contraccolpi ma in effetti quei sogni hanno un "sapore diverso" e sono sogni che posso riagguantare anche quando sono sveglia. Non lo so voi che ne pensate?
Io credo nella reincarnazione, credo che una sola vita vissuta non abbia senso ma è davvero possibile ricordarsi di altre vite? e se accade è perchè in quel ricordo c'è la chiave per risolvere il quesito di questa? (il famoso karma..diverso dal dharma..anche di questa differnza mi piacerebbe parlare)

Esistono testimonianze interessanti di psichiatri che durante l'analisi si sono imbattuti nelle riminiscenze di pazienti che non potevano riferirsi alla presente vita.
E ci sono etnie che credono fermamente nella rincarnazione [i drusi per esempio]e ne fanno una parte della loro cultura e fede.
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Vecchio 07-01-2008, 15.04.30   #4
turaz
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ipnosi regressiva prenatale.
molti attraverso questa tecnica hanno ricordato esperienze di vite probabilmente precedenti.
personalmente rimango aperto a tale ipotesi (anche se poi sarebbe da capire cosa si reincarna) e nello stesso tempo cerco di concentrarmi su cosa in questa vita posso fare per superare determinati blocchi che questi "metodi" possono contribuire a evidenziare e far emergere
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Vecchio 07-01-2008, 15.45.48   #5
Astral
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Sicuramente se qualcosa si reincarna non è il corpo, ne il cervello ovviamente.

In ogni caso ci andrei comunque cauto, poichè spesso la nostra parte più romantica ed idealista ci da delle spiegazioni per calmalci ( diciamo dei contentini).

Non è il caso di Dafne, ma molto spesso chi crede alla vite precedenti, è perchè magari ha una situazione famigliare, lavorativa, di salute o affettiva molto triste, infelice e pesante, e riesce a giustificarla tramite questa cosa, che non dico che sia falsa però può essere un compensativo.

In ogni caso guardando la cosa, non troppo dal punto di vista scientifico, ma dal punto di vista più filosofico, non credo che ci si reincarni sempre in qualcosa di meglio, questo dovrebbe essere la norma, ma blocchi irrisolti rimangono comunque.

Se lo spirito che è in noi, è perfetto ed immutabile, è divino, ed il corpo non si reincarna perchè muore, rimane soltanto l'anima.

Ovviamente sono ipotesi, non mi scannate .
Io ci credo alla reincarnazione, perchè ci sto studiando qualcosa sull'astrologia karmica e perchè vedendo come il livello spirituale degli uomini sia molto molto diverso tra loro ( come pure quello materiale) mi pongo dei quesiti.

Inoltre rifletto sul fatto di avere la sensazioni che certe arti, o certi studi mi vengono talmente spontanei, che mi meraviglio se l'abbia mai fatti prima.

Il topic potrebbe essere interessante se cerchiamo però di arrivarci piano piano.

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Vecchio 07-01-2008, 16.06.36   #6
dafne
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sono d'accordo che bisogna vivere questa vita e concentrarsi nel presente ma se certi ricordi, dandogli la possibilità che esistano,riemergono io credo che ci sia un perchè. Forse il ricordo di un momento di reale risveglio o forse un'emozione talmente intensa da essere rimasta impressa a fondo, o magari un ricordo messo come freccia verso la direzione che dobbiamo seguire in questa vita. Sempre che si creda che bisogna trovare un senso e portare a termine un'opera.
Credo che anche un certo amore per un abbigliamento particolare piuttosto che un'altro o per un posto o per una cultura possano essere ifluenzati dai ricordi, attenzione, parlo di amore particolare, una specie di piccola ossessione, come per me i vestiti del Medioevo delle signore con quelle specie di lunghissime maniche che assomigliano molto alle maniche dei kimono.
Provate a pensarci, non ci sono epoche storiche, movimenti filosofici, mode o paesaggi che vi muovono in profondità?
Sempre a questo ricordare io legherei la sensazione che si prova raramente incontrando quelle persone che ti sembra di conoscere da sempre.


ho postato quasi assieme ad Astral, volevo dire che all'inizio rispondevo a Turaz

Ultima modifica di dafne : 07-01-2008 alle ore 16.08.37.
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Vecchio 07-01-2008, 17.11.23   #7
turaz
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qualsiasi cosa "serve" se utilizzata al meglio ed è perfettamente inutile se non utilizzata a mio modo di vedere.
se serve a farci evolvere ben venga altrimenti diciamo che è un puro piacere mentale
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Vecchio 07-01-2008, 20.41.37   #8
Astral
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Beh nel tuo caso prima dovresti analizzare l'origine dei tuoi sogni, e poi eventualmente trarre considerazione della cosa.

Vedi se sei semplicemente attratta da queste cose e non è un tuo desiderio di vivere quella situazione, da farti desiderare di aver voluto vivere quell'epoca.

Se magari riesci anche a descriverli meglio questo segni, dato che sono ricorrenti, non dovresti aver fatica a ricordarli.

Magari la prossima volta che li fa cerca di ricordarti i dettagli o le sensazioni in modo più specifico.

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Vecchio 08-01-2008, 01.29.18   #9
Ray
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Il discorso delle vite prededenti, reincarnazione e quant'altro è stato già affrontato in vari occasioni anche se mai in maniera sistematica finora, se ben ricordo.
Concordo quindi con Astral quando propone di esplorare l'argomento per gradi.

Apparentemente questo è un argomento su cui le due grandi Tradizioni, occidentale e orientale, divergono... apparentemente perchè uno dei presupposti di base quando si cerca di comprendere le Tradizioni è che se ci sembra che si contraddicano allora siamo noi che non riusciamo a vedere abbastanza ampio... nessuna Tradizione sbaglia, ma espongono punti di vista a volte diversi della stessa cosa... dicono una un pezzo una un altro.

Partendo da questo presupposto dobbiamo dire che ha ragione l'oriente dicendo che ci sono più vite e anche che ha ragione l'occidente dicendo che ce n'è una sola.
In effetti ciò è più che possibile in quanto, come detto, sono due punti di vista diversi.

L'occidente guarda la cosa dal punto di vista del singolo... di ray. Una vita sola, un solo giro.
L'oriente guarda la cosa dal punto di vista dello Spirito... molte vite di cui ray è una.

Quindi ray non si reincarna... è lo spirito che lo fa... e ray è una di queste incarnazioni... di questi tentativi.

Incarnare a mio avviso non è corretto. E' meglio dire nascere. ray nasce, ray ha una possibilità di riuscire ad incarnare lo Spirito. Lo Spirito invece fa molti tentativi, ha molte emanazioni, fa nascere molti... sono incarnazioni parziali, molto parziali... poi se uno di questi tentativi si sviluppa, si costruisce, costruisce un veicolo adatto ad accogliere lo Spirito, allora ecco che lo Spirito si incarna... e la ruota ha fine.

Quindi è lo Spirito che ha molte vite. E noi? Noi abbiamo da qualche parte nel tempo (non solo nel passato... per lo Spirito il punto di vista è diverso) dei "fratelli", degli appartenenti alla stessa "famiglia", che han fatto delle esperienze.
Alcune di queste esperienze sono appannaggio dello Spirito che può usarle per gli altri tentativi. Soprattutto se qualcuno di questi è riuscito a fare una parte di lavoro e c'è stato qualcosa da salvare... salvare e trasmettere. Qui complichiamo e non sarà molto chiaro... alla fin fine sempre di in-formazioni si tratta.

Ray non può "ricordare" perchè non ha nulla da ricordare. Lo Spirito invece ricorda. Se ray inizia a combinare qualcosa può darsi che gli torni utile qualche esperienza di qualche suo fratello (non sua) e magari gli arriva qualche sprazzo, qualche minimo frammento di informazione (e di in-formazione), per quel che può accogliere.

Quando e se mai (difficilissimo) Ray incarnerà lo Spirito, sarà tutt'uno con esso, allora i ricordi di Lui saranno suoi ed egli vedrà tutte le sue nascite... ma per questo, tra le altre cose, ray deve morire. Per adesso, se c'è qualche barlume, è perchè gli può tornar utile e non dipende da lui... quindi alla fin fine, sto con Turaz quando dice di occuparsi di quel che serve a noi adesso. Il rischio di cincischiare in romanticherie non è lo scopo dei barlumi.

Ultima modifica di Ray : 08-01-2008 alle ore 01.31.56.
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Vecchio 08-01-2008, 15.52.14   #10
Astral
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Non riesco a comprendere bene, quel fratello potrei essere anche essere stato io, nel senso di averlo vissuto completamente, nessuno può dirlo.

Non ho capito se questa è una tua teoria oppure è una teoria degli antichi studi esoterici.

Quindi secondo questa teoria, uno si ritrova certe predisposizioni, perchè lo spirito ha fatto questa esperienza?

Non capisco però quale parte di noi si reincarna, se si reincarna.

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Vecchio 08-01-2008, 16.29.47   #11
dafne
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Il discorso delle vite prededenti, reincarnazione e quant'altro è stato già affrontato in vari occasioni anche se mai in maniera sistematica finora, se ben ricordo.
Concordo quindi con Astral quando propone di esplorare l'argomento per gradi.

Apparentemente questo è un argomento su cui le due grandi Tradizioni, occidentale e orientale, divergono... apparentemente perchè uno dei presupposti di base quando si cerca di comprendere le Tradizioni è che se ci sembra che si contraddicano allora siamo noi che non riusciamo a vedere abbastanza ampio... nessuna Tradizione sbaglia, ma espongono punti di vista a volte diversi della stessa cosa... dicono una un pezzo una un altro.

Partendo da questo presupposto dobbiamo dire che ha ragione l'oriente dicendo che ci sono più vite e anche che ha ragione l'occidente dicendo che ce n'è una sola.
In effetti ciò è più che possibile in quanto, come detto, sono due punti di vista diversi.

L'occidente guarda la cosa dal punto di vista del singolo... di ray. Una vita sola, un solo giro.
L'oriente guarda la cosa dal punto di vista dello Spirito... molte vite di cui ray è una.

Quindi ray non si reincarna... è lo spirito che lo fa... e ray è una di queste incarnazioni... di questi tentativi.

Incarnare a mio avviso non è corretto. E' meglio dire nascere. ray nasce, ray ha una possibilità di riuscire ad incarnare lo Spirito. Lo Spirito invece fa molti tentativi, ha molte emanazioni, fa nascere molti... sono incarnazioni parziali, molto parziali... poi se uno di questi tentativi si sviluppa, si costruisce, costruisce un veicolo adatto ad accogliere lo Spirito, allora ecco che lo Spirito si incarna... e la ruota ha fine.

Quindi è lo Spirito che ha molte vite. E noi? Noi abbiamo da qualche parte nel tempo (non solo nel passato... per lo Spirito il punto di vista è diverso) dei "fratelli", degli appartenenti alla stessa "famiglia", che han fatto delle esperienze.
Alcune di queste esperienze sono appannaggio dello Spirito che può usarle per gli altri tentativi. Soprattutto se qualcuno di questi è riuscito a fare una parte di lavoro e c'è stato qualcosa da salvare... salvare e trasmettere. Qui complichiamo e non sarà molto chiaro... alla fin fine sempre di in-formazioni si tratta.

Ray non può "ricordare" perchè non ha nulla da ricordare. Lo Spirito invece ricorda. Se ray inizia a combinare qualcosa può darsi che gli torni utile qualche esperienza di qualche suo fratello (non sua) e magari gli arriva qualche sprazzo, qualche minimo frammento di informazione (e di in-formazione), per quel che può accogliere.

Quando e se mai (difficilissimo) Ray incarnerà lo Spirito, sarà tutt'uno con esso, allora i ricordi di Lui saranno suoi ed egli vedrà tutte le sue nascite... ma per questo, tra le altre cose, ray deve morire. Per adesso, se c'è qualche barlume, è perchè gli può tornar utile e non dipende da lui... quindi alla fin fine, sto con Turaz quando dice di occuparsi di quel che serve a noi adesso. Il rischio di cincischiare in romanticherie non è lo scopo dei barlumi.
In realtà Ray sono d'accordo con te, c'è stato un periodo in cui sono stata affascinata dall'ipnosi regressiva e sono stata molto tentata di farla ma mi sono detta due cose 1) che ricordo, se ricordo, solo ciò che mi serve o che posso sopportare, com'è stato scritto altrove forzare certe cose è pericoloso. 2) se non riesco quasi neanche a gestire questa di vita, passatemi l'espressione, che me ne faccio del ricordo delle altre?
Ora, sono d'accordo anche sul fatto che oggi c'è dafne, ieri magari Irine, prima ancora, che ne sò, Maeve..ma c'è qualcosa che unisce queste tre persone, non ho difficoltà ad acettare che Irine non esiste più così come Dafne se ne ritornerà alla terra ma quel qualcosa che unisce queste vite ci deve essere altrimenti risultiamo solo come frullati casuali di una serie di geni e la cosa, perdonami, mi stona un pò.Tornare all'uno forse non significa solo che siamo una sola unica entità ma anche che abbiamo una nostra unicità..non so, chiaramente sono temi difficili da esplorare per me che sono appena appena in grado di percepire chiaramente le mie esperienze corporee, eppure ci sono cose che so e che non dovrei sapere,qui m'incarto sicuramente ma ho delle serie difficoltà a spiegare certe cose, ormai sono vecchia ( ) e probabilmente sono poche le cose che posso "immaginare" o sognare senza averle viste o lette da qualche parte ma le sensazioni sono diverse. Immaginare la scena di una battaglia fra clan in un paesaggio brullo e sapere che è accaduto davvero non è spiegabile, anche perchè non ha alcun senso. Quando la fantasia vola e crea crea una fiaba una storia e rimane tale ma quando una cosa senti di averla vissuta ti rimane dentro una specie di disagio che non è comprensibile. Ora, ripeto, non posso avere la certezza che siano ricordi piuttosto che sogni molto vividi, anche perchè francamente non ci torno mai su più di tanto,provo lo stesso reverenziale timore che ho sperimentato tanti anni fà con un'esperienza particolare. Ho lasciato chiuse certe porte perchè ho avuto la certezza che sarei impazzita o, nella migliore delle ipotesi, che mi sarei trasformata in una specie di predicatrice stravagante Non vorrei essere OT quindi lascio perdere ma pur non insistendo nello scoprire ciò che è stato so che c'è stato e c'è stato per tutti noi, che poi astrologhe diverse possano avermi detto che ho un'anima molto vecchia (come lo stabiliscono poi...) e altre una molto giovane dimostra chiaramente come queste siano ancora cose che non si possono sapere per certo, non con le mie scarse conoscenze perlomeno
Comunque dafne non ricorda, hai ragione, anzi, dafne neanche c'è quando questo accade, e non c'è neanche Irine (per dire un nome) perchè rivivo le scene ma non ne sono totalmente partecipe..vabbè, impossibile chiarire meglio di così, forse sono davvero solo sogni anche se alle volte ho l'impressione che lo scopo delle emozioni sia proprio questo, di fissare un momento e di funzionare un pò come un'ancora, un punto di riferimento nel buio che l'anima si ritrova a vivere e rivivere
vabbè faccio da sola
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Vecchio 08-01-2008, 16.30.34   #12
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Non riesco a comprendere bene, quel fratello potrei essere anche essere stato io, nel senso di averlo vissuto completamente, nessuno può dirlo.

Non ho capito se questa è una tua teoria oppure è una teoria degli antichi studi esoterici.

Quindi secondo questa teoria, uno si ritrova certe predisposizioni, perchè lo spirito ha fatto questa esperienza?

Non capisco però quale parte di noi si reincarna, se si reincarna.

Ci provo Astral, ma non credo di poter far meglio di prima, per quel che vale.
Non puoi essere stato tu quel fratello (era virgolettato perchè da un certo punto di vista è molto più fratello di quel che intendiamo di solito, da un altro è molto diverso) proprio perchè è un altro e non sei tu.
Le varie emanazioni dello Spirito, coloro che fa nascere, sono sullo stesso piano, foglie dello stesso ramo, una non può essere l'altra. Ci sono delle differenze e delle somiglianze, ma sono foglie diverse... e se per loro una viene prima dell'altra, per il ramo poco cambia.

E' fuoriviante dire incarnazioni, ancor di più re-incarnazioni. Lo Spirito cerca di incarnarsi, quando una foglie si sviluppa abbastanza allora lui si incarna... a quel punto perchè dovrebbe rifarlo? Lo scopo è raggiunto.

Le diverse fglie dello stesso ramo hanno ognuna delle esperienze diverse ma, anche, una certa parte di esperienza del ramo che fa sia che siano leggermente diverse dalle foglie di un altro ramo, anche se dello stesso albero... che saranno ancora simili tra di loro rispetto ad un altro albero della stessa specie e poi di tutte le specie e via così, fino all'universo.
In questo ramo ogni foglia è diversa, avrà la sua posizione, una migliore l'altra peggiore... il ramo riesce a mettere una foglia "bene", esposta bene alla Luce del Sole anche grazie alle esperienze delle foglie messe male... ma tu sei una di queste foglie. Quale? Non lo so, ma potenzialmente tutte possono svilupparsi. Poi la maggior parte perdono questa possibilità quasi subito ma questo è un altro discorso.

Le predisposizoni dipendono dalla posizione sul ramo, dal ramo eccetera... quindi in parte anche dalle altre foglie certo, ma ripeto ognuna ha una sua ed irripetibile individualità.

Parte di te che si reincarna? E come potrebbe? Con che automatismo o con che decisione?
Come ho detto a volte qualcuno riesce a costruire qualcosa che non basta a permettere allo spirito di incarnarsi, ma merita di essere salvato, da la possibilità allo Spirito di salvare qualcosa... ed ecco che allora viene per così dire riproposto... una foglia che ha funzionato abbastanza bene viene tenuta in considerazione più che le altre... resta una parte di struttura psicofisica che si era formata... una parte quindi di esperienza, di in-formazione.

Sono dottrine tradizionali, anzi quel che io arrivo a cogliere dalle dottrine tradizionali e dagli insegnamenti (quindi in qualche modo anche una "mia teoria")... qualcosa di diverso da una semplice teoria nel senso scientifico attuale, ma tuttavia molto lontana da qualcosa che si possa chiamare "verità"... ci sono tutti i miei limiti di mezzo.

So che a molti queste cose non piacciono (non sto più parlando con Astral)... la maggior parte preferisce avere vite future per non faticare in questa e vite passate per poter scaricare le responsabilità degli attuali difetti... purtroppo, o forse meglio, le dottrine non si preoccupano delle preferenze personali.
E' curioso che chi tira fuori vite precedenti con estrema facilità per spiegare cose più o meno ombrose della vita attuale sia stato sempre qualche figone dell'antichità... un templare, un sacerdote druido... mai uno sfigatello qualcunque. E' curioso perchè a tutti questi coltivatori di ego e di sonno farebbero invece comodo un po' di vite precedenti da sfigato per poter sostenere meglio la perfezione della condizine attuale... perfezione che esime quindi dal benchè minimo sforzo di cambiamento.

PS: non so se si è capito meglio... cmq son qua per parlare, come tutti, finchè si vuole di questa "mia" "teoria"...
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Vecchio 08-01-2008, 16.47.31   #13
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In realtà Ray sono d'accordo con te, c'è stato un periodo in cui sono stata affascinata dall'ipnosi regressiva e sono stata molto tentata di farla ma mi sono detta due cose 1) che ricordo, se ricordo, solo ciò che mi serve o che posso sopportare, com'è stato scritto altrove forzare certe cose è pericoloso. 2) se non riesco quasi neanche a gestire questa di vita, passatemi l'espressione, che me ne faccio del ricordo delle altre?
Ora, sono d'accordo anche sul fatto che oggi c'è dafne, ieri magari Irine, prima ancora, che ne sò, Maeve..ma c'è qualcosa che unisce queste tre persone, non ho difficoltà ad acettare che Irine non esiste più così come Dafne se ne ritornerà alla terra ma quel qualcosa che unisce queste vite ci deve essere altrimenti risultiamo solo come frullati casuali di una serie di geni e la cosa, perdonami, mi stona un pò.Tornare all'uno forse non significa solo che siamo una sola unica entità ma anche che abbiamo una nostra unicità..non so, chiaramente sono temi difficili da esplorare per me che sono appena appena in grado di percepire chiaramente le mie esperienze corporee, eppure ci sono cose che so e che non dovrei sapere,qui m'incarto sicuramente ma ho delle serie difficoltà a spiegare certe cose, ormai sono vecchia ( ) e probabilmente sono poche le cose che posso "immaginare" o sognare senza averle viste o lette da qualche parte ma le sensazioni sono diverse. Immaginare la scena di una battaglia fra clan in un paesaggio brullo e sapere che è accaduto davvero non è spiegabile, anche perchè non ha alcun senso. Quando la fantasia vola e crea crea una fiaba una storia e rimane tale ma quando una cosa senti di averla vissuta ti rimane dentro una specie di disagio che non è comprensibile. Ora, ripeto, non posso avere la certezza che siano ricordi piuttosto che sogni molto vividi, anche perchè francamente non ci torno mai su più di tanto,provo lo stesso reverenziale timore che ho sperimentato tanti anni fà con un'esperienza particolare. Ho lasciato chiuse certe porte perchè ho avuto la certezza che sarei impazzita o, nella migliore delle ipotesi, che mi sarei trasformata in una specie di predicatrice stravagante Non vorrei essere OT quindi lascio perdere ma pur non insistendo nello scoprire ciò che è stato so che c'è stato e c'è stato per tutti noi, che poi astrologhe diverse possano avermi detto che ho un'anima molto vecchia (come lo stabiliscono poi...) e altre una molto giovane dimostra chiaramente come queste siano ancora cose che non si possono sapere per certo, non con le mie scarse conoscenze perlomeno
Comunque dafne non ricorda, hai ragione, anzi, dafne neanche c'è quando questo accade, e non c'è neanche Irine (per dire un nome) perchè rivivo le scene ma non ne sono totalmente partecipe..vabbè, impossibile chiarire meglio di così, forse sono davvero solo sogni anche se alle volte ho l'impressione che lo scopo delle emozioni sia proprio questo, di fissare un momento e di funzionare un pò come un'ancora, un punto di riferimento nel buio che l'anima si ritrova a vivere e rivivere
vabbè faccio da sola
Certo che c'è qualcosa che unisce Dafne e Irine e le altre... poco fa l'ho chiamato "ramo"... ma anche l'albero... può essere lo Spirito e basta o anche un pezzo di struttura che è stato salvato... non ancora un'anima capace di incarnare lo Spirito ma un qualcosa di meglio di quel quasi niente che serve solo a mantenerci vivi.
L'equipaggiamento psicofisico con cui veniamo al mondo noi è frutto anche del alvoro di altre foglie, se questo lavoro c'è stato.
Ma se fosse stato completo non saresti qua.

Il ramo e le foglie hanno in comune che parte della linfa scorre dappertutto... quindi l'in-formazione circola... ma ogni foglia può contenere quel che può, deve crescere per contenere di più. Per questo limite solo sprazzi... per questo crescere (anche) i vari lavori sulla memoria che si fanno nel Lavoro... ma finchè nn ti ricordi tutto di questa, vuoi ricordartene altre? Si, qualche immagine, come una foto o un paio di fotogrammi di film... si e no pochi secondi di vita... se sono utili a quella foglia e nella misura in cui può reggerli.
Ma non sono ricordi di quella foglia... sono del ramo. Saranno della foglia, se mai saranno, quando potrà accogliere in se tutte le altre foglie, ovvero crescerà abbastanza da "incarnare" il ramo intero. Ma deve smettere di essere foglia. Dafne non lo può fare... deve diventare altro (anche se magari la si chiama sempre Dafne, o DAFNE o come ti pare)

Complichiamo un po': se la foglia che ha una durata di vita simile alle altre foglie, "passa" al livello di esistenza del ramo, che ha una dura di vita simile agli altri rami, per quel piano di manifestazione (le foglie) ha trovato immortalità.

Lo so che pare contraddirsi... prima ho detto che deve morire... ma infatti i Misteri di questo parlano... morte e rinascita su altri piani, livelli... la ricerca dell'mmortalità.

Da un altro punto di vista, anche se si rischiano molte incomprensioni, si può parlare di identificazione... quando la foglia riesce ad identificarsi col ramo, diventa il ramo, come il ramo e quindi com-prende in Se tutte le foglie... si dice di cercare l'identificazione con lo Spirito... (non basta ripetersi "sono lo spirito"... giusto per cronaca)
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Vecchio 08-01-2008, 16.49.06   #14
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E' curioso che chi tira fuori vite precedenti con estrema facilità per spiegare cose più o meno ombrose della vita attuale sia stato sempre qualche figone dell'antichità... un templare, un sacerdote druido... mai uno sfigatello qualcunque. E' curioso perchè a tutti questi coltivatori di ego e di sonno farebbero invece comodo un po' di vite precedenti da sfigato per poter sostenere meglio la perfezione della condizine attuale... perfezione che esime quindi dal benchè minimo sforzo di cambiamento.

PS: non so se si è capito meglio... cmq son qua per parlare, come tutti, finchè si vuole di questa "mia" "teoria"...
più la spieghi e meno è chiara la tua teoria (scusami ma sono dura come la roccia alle volte..anzi spesso ) facciamo per passaggi? dafne nasce, crescendo e tentando un cammino cerca di far incarnare lo Spirito
prima domanda
cosa intendi per far incarnare lo Spirito? che la Persona che divento diventa immortale? Fisicamente immortale?
se invece dafne non ce la fà muore e se ha percorso poca strada fininirà lì mentre se ha fatto qualche passetto questo sarà funzionale a mantenere qualche ricordo?
perdonami ma davvero non capisco
quindi in buona sostanza quasi tutte le anime che nascono partono da un punto zero, allora com'è che alcune sono più "sveglie" rispetto ad altre? insomma c'è una bella differenza, per esempio, tra il gruppo di persone che animano questo forum e persone che incontro abitualmente preoccupate solo della loro sopravvivenza, non credi?
In riferimento a quanto ho ripreso sopra del tuo discorso io faccio eccezione, ammesso che quanto ricordo sia vero (mantengo costante il dubbio) non solo ho tradito il mio clan e fatto una cosa che non dovevo fare portando vergogna alla mia famiglia ma poi ho anche abbandonato mia/o figlia/o andando a morire da sola chissà dove...è la parte del ricordo nella grotta del sogno lungo che non ho trascritto.
Però se non è possibile che lo spirito ricordi e si incarni con caratteristiche comuni che senso ha il karma? e acor di più il dharma? Sono concetti che provengono dalle Tradizioni tu come le spieghi?
grazie per la pazienza
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Vecchio 08-01-2008, 16.53.19   #15
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uhum mi stavo perdendo la differenza tra anima e Spirito rileggo tutto per benino e poi riformulo le domande
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Vecchio 08-01-2008, 17.15.00   #16
dafne
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OT ..psssss..Ray, mi sembra di dover far girare la ballerina cercando di decriptare quello che hai scritto fine OT)
Dunque, vediamo se ci ho capito qualche cosa.
Mantenendo il tuo esempio possiamo dire che nel corso del tempo irine dafne ugo e filomena (ma ci si può trovare a vivere una vita da uomo se prima si è stati donne secondo te? mah) sono le foglie che germogliano sul ramo che dovrebbe essere lo spirito? se nel corso della sua vita irine ha compiuto qualche passo importante, qualche avanzamento nel rendere l'anima capace di incarnare lo spirito queste informazioni passeranno alla foglia successiva? e così via finchè non arrivi una foglia che sia particolarmente forte o in posizione favorevole da poter crescere tanto da contenere tutte le altre foglie (quindi tutte le loro esperienze?) e trasformarsi in ramo? mi stò avvicinando o sono in alto mare?
quindi la morte di una foglia che si sia evoluta trasformandosi in ramo è un pò come la crisalide che muore come bruco trasformandosi in farfalla?
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Vecchio 08-01-2008, 17.32.13   #17
RedWitch
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........................
So che a molti queste cose non piacciono (non sto più parlando con Astral)... la maggior parte preferisce avere vite future per non faticare in questa e vite passate per poter scaricare le responsabilità degli attuali difetti... purtroppo, o forse meglio, le dottrine non si preoccupano delle preferenze personali.
E' curioso che chi tira fuori vite precedenti con estrema facilità per spiegare cose più o meno ombrose della vita attuale sia stato sempre qualche figone dell'antichità... un templare, un sacerdote druido... mai uno sfigatello qualcunque. E' curioso perchè a tutti questi coltivatori di ego e di sonno farebbero invece comodo un po' di vite precedenti da sfigato per poter sostenere meglio la perfezione della condizine attuale... perfezione che esime quindi dal benchè minimo sforzo di cambiamento.
Credo che oltre al "fare comodo", l'immaginarsi di essere stati chissà chi, chissà dove, chissà come, sia anche una sorta di protezione dalla paura che si prova. Non è facile pensare finchè si è attaccati alla propria persona che di tutto quel che siamo qui oggi, non rimarrà nulla , finchè non si sarà in grado di rinunciarvi a voglia.. credo che questo sia uno dei più grandi limiti che si possano avere in ogni tipo di Percorso.

E' più facile pensare che qualcosa di noi, di quello che siamo adesso sopravviverà, che in qualche modo possa rimanere in vita, che non tutto vada perso o dimenticato, ma se fosse così perchè ogni volta ci dimenticheremmo tutto quanto? e perchè proprio adesso dovremmo ricordarci?.. anche questa è importanza personale..

La cosa che accomuna le foglie di uno stesso ramo è "solo" il Ramo...

Quei barlumi di cui parlavi (come le esperienze di cui parlava Daf), se ci appaiono davanti a qualcosa serviranno, forse a risolvere qualcosa che non sarebbe possibile con le sole nostre memorie perchè facenti parte del bagaglio psico-fisico che ci portiamo dalla nascita, frutto di esperienze non nostre..

Ultima modifica di RedWitch : 08-01-2008 alle ore 17.35.04. Motivo: non ho ancora letto l'ultimo post di Daf
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Vecchio 08-01-2008, 17.49.39   #18
dafne
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Credo che oltre al "fare comodo", l'immaginarsi di essere stati chissà chi, chissà dove, chissà come, sia anche una sorta di protezione dalla paura che si prova. Non è facile pensare finchè si è attaccati alla propria persona che di tutto quel che siamo qui oggi, non rimarrà nulla , finchè non si sarà in grado di rinunciarvi a voglia.. credo che questo sia uno dei più grandi limiti che si possano avere in ogni tipo di Percorso.

E' più facile pensare che qualcosa di noi, di quello che siamo adesso sopravviverà, che in qualche modo possa rimanere in vita, che non tutto vada perso o dimenticato, ma se fosse così perchè ogni volta ci dimenticheremmo tutto quanto? e perchè proprio adesso dovremmo ricordarci?.. anche questa è importanza personale..

La cosa che accomuna le foglie di uno stesso ramo è "solo" il Ramo...

Quei barlumi di cui parlavi (come le esperienze di cui parlava Daf), se ci appaiono davanti a qualcosa serviranno, forse a risolvere qualcosa che non sarebbe possibile con le sole nostre memorie perchè facenti parte del bagaglio psico-fisico che ci portiamo dalla nascita, frutto di esperienze non nostre..

Carissima sono d'accordo al mille per cento che l'idea che ciò che siamo vada perso spaventa, fino a qualche tempo fà per me, lo ammetto, era semplicemente impensabile. Più vado avanti però e più mi rendo conto che per quanto rivesta di una sua importanza non è l'io che definisce chi o cosa sono ma il contrario. Comunque. Non so a cosa servano certi ricordi, o meglio, posso azzardare a dare il senso a cosa servono a me, come detto più su sono come una specie di faro, di ancora, un "tu sei qui" su una cartina, è come se avessi una serie di ipotesi, tutte collegate tra loro, ma pur sempre ipotesi e il fatto che anche solo una di queste ipotesi sia reale ti dà il senso che può esserlo anche il resto..come dire, una specie di finesta su un mondo che ancora non ti appartiene ma che puoi vedere e non solo immaginare. Oltre a questo credo che ricordare certi avvenimenti, specie se traumatici, aiuti a superarli, un pò come nel presente,ci sono errori che continuiamo a fare se non li comprendiamo e così può essere accaduto di aver perso la strada in un tempo lontano e dover ricordare quel momento per evitare di ripeterlo o,viceversa, ricordare un momento di grazia, di risveglio per poter credere che sia ancora possibile, o ancora semplicemente ricordare per poi lasciar andare.. sono solo ipotesi ovviamente


vabbè dai ve lo posso confessare adesso..ero la regina Ginevra..
scusate non ho resistito....
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Vecchio 08-01-2008, 18.01.43   #19
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pensa a cosa potrebbe collegarsi il clan (tua famiglia d'origine?) e a cosa poteva portare in quel momento la nascita di un altro bimbo (allontanamento da essa e perdita di qualcosa?)
può darsi a mio avviso in quel momento tu ti sentissi in colpa per qualcosa con la tua famiglia (forse presagivi qualcosa del tuo rapporto che non funzionava a dovere?)

un abbraccio

(scusate l'O.T. forse sarebbe corretto spostarlo in sogni)
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Vecchio 08-01-2008, 18.23.08   #20
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pensa a cosa potrebbe collegarsi il clan (tua famiglia d'origine?) e a cosa poteva portare in quel momento la nascita di un altro bimbo (allontanamento da essa e perdita di qualcosa?)
può darsi a mio avviso in quel momento tu ti sentissi in colpa per qualcosa con la tua famiglia (forse presagivi qualcosa del tuo rapporto che non funzionava a dovere?)

un abbraccio

(scusate l'O.T. forse sarebbe corretto spostarlo in sogni)

uhum in un certo senso tutto è spiegabile, così come posso rileggere l'episodio passato nel presente così posso trasformare il presente come un passato. In fondo in ogni premonizione ci si può leggere di tutto, specialmente DOPO
si forse questo pezzo è OT e va spostato in sogni, aspetto Ray per capire se ho inteso qualcosa di ciò che ha scritto o se è tutto da rifare
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Vecchio 08-01-2008, 18.30.44   #21
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cmq a mio avviso nell'analisi dei sogni devi pensare che tutto ciò che vedi riguarda "Solo" te compresi bimbi ecc. ecc.
sono tutte parti di te non di altri (ne centrano altre persone anche se potrebbe trattarsi di proiezione)
questo si intende a mio parere.
ciauzz
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Vecchio 08-01-2008, 21.39.21   #22
Astral
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Credo che oltre al "fare comodo", l'immaginarsi di essere stati chissà chi, chissà dove, chissà come, sia anche una sorta di protezione dalla paura che si prova. Non è facile pensare finchè si è attaccati alla propria persona che di tutto quel che siamo qui oggi, non rimarrà nulla , finchè non si sarà in grado di rinunciarvi a voglia.. credo che questo sia uno dei più grandi limiti che si possano avere in ogni tipo di Percorso.

E' più facile pensare che qualcosa di noi, di quello che siamo adesso sopravviverà, che in qualche modo possa rimanere in vita, che non tutto vada perso o dimenticato, ma se fosse così perchè ogni volta ci dimenticheremmo tutto quanto? e perchè proprio adesso dovremmo ricordarci?.. anche questa è importanza personale..

La cosa che accomuna le foglie di uno stesso ramo è "solo" il Ramo...

Quei barlumi di cui parlavi (come le esperienze di cui parlava Daf), se ci appaiono davanti a qualcosa serviranno, forse a risolvere qualcosa che non sarebbe possibile con le sole nostre memorie perchè facenti parte del bagaglio psico-fisico che ci portiamo dalla nascita, frutto di esperienze non nostre..
Nel cattolicesimo si parla dell'immortalità dell'anima, di una vita dell'aldilà, quindi forse qualcosa rimane eccome.
Nelle religioni orientali si parla di reincarnazione ma qui dovrei documentarmi meglio, non è la mia cultura.

Ci dimentichiamo tutto? Ne sei proprio sicura?

Sei sicura che una madre che sa sorprendentemente fare il suo dovere, e non glielo ha insegnato nessuno, è nata propria cosi.

Il fatto di dimenticarsi tutto poi è naturale della dimensione densa.

E' come un atleta che è agilissimo, e fa le acrobazie, ma non importa quanta agilità acquisterà con le esperienze se ogni volta dovrà indossare un'armatura a piastre da 80 kg, sarà sempre lento e pesante.

Poi concordo con te che c'è gente che pensa che nella vita precedente era il papa, la principessa, la sacerdotessa, un don giovanni, una strega ( chissà perchè nessuno pensa che poteva essere anche un contadino o uno straccione schiavo), e qui si è vero c'è molto romanticismo.

Il grosso limite è la speranza di una reincarnazione, oppure la speranza del paradiso che può essere alla base di ogni fede e percorso, ma ciò non toglie che sia veramente così.

la sopravvivenza di noi dopo la morte, è uno dei punti cardine di ogni religione, e non ci si può arrivare con lo studio o a livello razionale, o lo si sente profondamente con fede, o altrimenti la mente non trovando spiegazione, dice che non esiste, c'è il nulla, l'oblio.

Bisogna vedere che visione si ha del divino: se abbiamo la visione di un Dio d'amore, oppure di un Dio che evolve in base ai propri scopi, incurante dei suoi strumenti ( ovvero noi), e qui il dibattito si accende.

E' un argomento veramente controverso, ma che ci illumina su quello che crediamo veramente.

D'altronde una persona obbiettiva perchè dovrebbe scegliere una verità che gli piace e gli fa comodo se non può provarla?

E perchè deve scegliere una inquietante o scomoda se non può provarla?

Tanto vale nel dubbio al 50% scegliere la prima no?
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Vecchio 08-01-2008, 22.38.13   #23
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E' vero Astral la sopravvivenza di noi dopo la morte è il cardine di qualsiasi religione e/o tradizione di una certa seriretà.... ma il fulcro è su quel "noi", dipende cosa intendiamo per "io".
Tutta la struttura psicologica e quella fisica hanno motivo di esistere finchè siamo qui e con un corpo in questa dimensione.
Anche valutando la reincarnazione o il paradiso e l'inferno nel senso più essoterico comunemente conosciuto, ci deve essere un mezzo di passaggio tra i vari stati, in sintesi quello che chiamiamo Spirito o l'Anima (ora non importa stabilire la diversità dei due ed entrare nelle descrizioni etc)
Intendo dire che se parliamo di reincarnazione (c'è alla base un errore di traduzione nelle lingue occidentali, rinascita è il più semplice ed adatto, si può anche raffrontare il micro rinascita al macro/collettivo rinascimento come periodo storico, ma la parola più precisa di cui disponiamo è palingenesi, anche questa visibile nel micro come nel macro) posto che il corpo muore, posto che la nostra psicologia è legata al corpo.... deve esserci un mezzo che faccia passare quel qualcosa che passa e si conserva.
Volendo fare un discorso razionale, questo qualcosa ha una forma? No altrimenti potremmo vedere questa cosa con gli organi di senso, o quanto meno ha un tipo di forma non vedibile e percepibile con i comuni organi di senso... d'altro canto se qualcosa passa e sopravvive una sorta di forma in questo veicolo transitorio deve esserci, ma se è un forma diversa da quelle che normalmente percepiamo, anche le in-formazioni che veicola sono una parte che noi non percepiamo....
Voglio dire che le memorie, i caratteri (inteso sia in senso psicologico, ma pure somatici etc...) e tutto ciò che è connesso al più denso rimane qui nel denso e ha altri canali di passaggio, qualcosa con la genetica stiamo iniziando a capire anche nei tempi moderni.

Mi rendo conto che messo giù al volo così può non essere comprensibile facilmente, magari appena ho 2 minuti, cerco di espandere il discorso
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Vecchio 09-01-2008, 00.00.00   #24
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più la spieghi e meno è chiara la tua teoria (scusami ma sono dura come la roccia alle volte..anzi spesso ) facciamo per passaggi? dafne nasce, crescendo e tentando un cammino cerca di far incarnare lo Spirito
prima domanda
cosa intendi per far incarnare lo Spirito? che la Persona che divento diventa immortale? Fisicamente immortale?
se invece dafne non ce la fà muore e se ha percorso poca strada fininirà lì mentre se ha fatto qualche passetto questo sarà funzionale a mantenere qualche ricordo?
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Ma non sono ricordi di quella foglia... sono del ramo. Saranno della foglia, se mai saranno, quando potrà accogliere in se tutte le altre foglie, ovvero crescerà abbastanza da "incarnare" il ramo intero. Ma deve smettere di essere foglia. Dafne non lo può fare... deve diventare altro (anche se magari la si chiama sempre Dafne, o DAFNE o come ti pare)
Cosa si intende con far incarnare lo Spirito... buona domanda. E' il centro di tutto, lo scopo finale di ogni Lavoro, di ogni Ricerca... immortalità, diventare Dio, Illuminazione, Identificazione con lo Spirito... possiamo chiamarla in mille modi più o meno precisi, ma quello è.

I problemi di comprensione sorgono perchè le cose umane non sono bianche o nere, hanno gradi.
Se siamo vivi abbiamo una connessione con lo Spirito, per quanto flebile sia, ma se siamo vivi allora lo Spirito non è incarnato, non perfettamente.
Questa mancata incarnazione dipende dal fatto che il veicolo (noi) non è abbastanza perfezionato a "farlo entrare"... nelle tradizioni ad un certo punto del lavoro si dice che lo Spirito discende... quando si è riusciti a costruire un veicolo adatto può darsi che lo Spirito discenda, c'è questa possibilità - è comunque una Grazia - ma prima niente da fare... un bicchiere non può contenere il mare (anche se contiene un po' d'acqua, quella che riesce).

Altro problema è la questione "io". Come dicevo prima e come ha detto Uno non è "io" che resta... noi viviamo io la foglia che siamo... ma Io è il ramo... noi siamo solo un pezzetto... dobbiamo smettere di essere io per diventare Io. Per questo dobbiamo morire.
La persona muore e nasce l'Io. Ma ci vuole il veicolo adatto... l'Io (il Padorne di Gurdy) non può incarnarsi in Dafne... ma fornisce a Dafne le in-formazioni per trasformarsi.
Se Dafne ce la fa e lo spirito si incarna Dafne muore (anzi muore prima) se Dafne non ce la fa Dafne muore senza avercela fatta... l'Io salva quel che può di Dafne e usa quel che ha salvato... ma quel che tu chiami Dafne non c'è più e non ci sarà più. Triste, doloroso e soprattutto spaventoso, lo capisco, perchè mette di fronte al fatto che non è proprio il caso di prendersi in giro o di perdere tempo. E' solo per questo ultimo motivo che questo discorso è ostico e difficile da affrontare... per le sue implicazioni (motivo per il quale nell'essoterico gira addolcito, spesso di parecchio... quando non è degenerato in comodità varie per dormienti... degenerazioni sviluppate proprio grazie a queste addolcificazioni, ma non c'entra ora).

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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
perdonami ma davvero non capisco
quindi in buona sostanza quasi tutte le anime che nascono partono da un punto zero, allora com'è che alcune sono più "sveglie" rispetto ad altre? insomma c'è una bella differenza, per esempio, tra il gruppo di persone che animano questo forum e persone che incontro abitualmente preoccupate solo della loro sopravvivenza, non credi?
In riferimento a quanto ho ripreso sopra del tuo discorso io faccio eccezione, ammesso che quanto ricordo sia vero (mantengo costante il dubbio) non solo ho tradito il mio clan e fatto una cosa che non dovevo fare portando vergogna alla mia famiglia ma poi ho anche abbandonato mia/o figlia/o andando a morire da sola chissà dove...è la parte del ricordo nella grotta del sogno lungo che non ho trascritto.
Però se non è possibile che lo spirito ricordi e si incarni con caratteristiche comuni che senso ha il karma? e acor di più il dharma? Sono concetti che provengono dalle Tradizioni tu come le spieghi?
grazie per la pazienza
No che non nasciamo tutti uguali. E soprattutto non siamo tutti uguali dopo tot tempo che siamo nati... dipende dal alvoro svolto. Io non ho mai detto questo, ho detto che tutti, potenzialmente, hanno una possibilità. Ma ho detto chiaramente che ci son foglie meglio messe di altre... e non tutte le foglie messe circa uguali crescono allo stesso modo...
tra l'altro tutte le possibilità vanno esplorate.

Altra incomprensione che è sorta è dovuta ai termini che ho usato di "fratelli" e "famiglia". Eppure le ho usate le virgolette... e ho pure detto perchè.
Famiglia nel senso di emanazioni dello stesso spirito, fratelli in quanto emanati dalla stesso "padre" (poi a livelli superiori il Padre è unico e siamo tutti fratelli)... ma i miei fratelli non li posso conoscere, non fisicamente, solo tramite "anime" (belle le amicizie virtuali ) che seppur anime parziali sono comunque veicoli di in-formazioni.
Poi ci sono le famiglie fisiche che trasmettono informazioni fisiche... non che le cose siano del tutto sconnesse... ma mi ricordo di qualcuno che aveva detto che "raramente gli appartenenti alla stessa famiglia crescono sotto lo stesso tetto"... è come la cosa dell'"io"... dpiende da cosa intendiamo per fratello o famiglia, quanto allarghiamo il concetto.

Lo so che è complicato e che quel che ho scritto farà differenza praticamente zero... bon sono argomenti che richiedono tempo, anche di sedimentazione...
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Vecchio 09-01-2008, 00.51.57   #25
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Non sono completamente d'accordo Ray, anche se è parecchio (ma non solo) una questione di termini.
Noi non siamo vivi, sopravviviamo... ad un livello di vitalità (anche in semplice senso fisico) variabile ma non sufficiente per una piena incarnazione dello Spirito... cosa che comunque è possibile.
La morte (iniziatica, ma che è non solo psicologica e concettuale) è necessaria per perchè la materia si riorganizzi per permettere questo (vera e completa incarnazione dello spirito attraverso il veicolo intermedio-ponte Anima)... solo allora si può parlare (in termini Spirituali) di vera vita.
Il resto più o meno è in sintonia con quello che hai scritto.
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