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Vecchio 09-04-2008, 16.29.53   #1
jezebelius
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Predefinito Esami di Sanità mentale per i Pm

E' una notizia di questi giorni di uno dei due maggiori esponenti politici che sta facendo il giro delle testate giornalistiche e per questo anche di ambienti più vicini alla magistratura.
C'è chi dice che esami di questo genere non farebbero altro che servire e fare bene - non solo ai magistrati ma anche al sistema in se - in quanto, come ad esempio per i piloti di caccia/aerei viene verificato il grado di idoneità per fare quel tipo di lavoro, non v'è motivo di ritenere che, data la gravità del lavoro di magistrato, non si possa fare lo stesso per i Pm. La dichiarazione è di un ex Pm, ora nello schieramento di chi ha esternato, diciamo così, questa volontà/necessità.

La parte opposta, ovviamente che conta tra le sue fila anche politici gia Pm, si è indignata ed ha precisato, in un unico coro con altri schieramenti diversi che è errato parlare di " esame di sanità mentale " quanto, invece, si dovrebbe parlare di maggiori responsabilità per il Pubblico accusatore che sbaglia, derivanti da controlli periodici e di produttività ed altro.
Poi assieme a questi, considerare maggiori responsabilità derivanti da negligenza, come per esempio è accaduto per un magistrato, peraltro non punito dal CSM - ma bisogna secondo me guardare le ragioni per cui la punizione non è scattata - per aver impiegato almeno 8 anni per scrivere una sentenza.

E ' ovvio che la Magistratura ma soprattutto la giustizia in se oggi, come tutto nel nostro Paese, pecca, ha delle mancanze ma si può pensare di accettare una proposta del genere o è una di quelle cose " estemporanee " che si dicono tanto per far clamore?
Esiste una esigenza di verifica dell'opera dei magistrati, secondo me e su questo non c'è dubbio anche se forse non proprio in questo modo. Ma...allora è corretto parlare di " Sanità Mentale "?
La risposta a mio avviso, forse estremizzando, dirigendomi un po più in la, a questo punto potrebbe essere che anche per i " politici " dovrebbe aversi un esame di questo genere, visto l'onere e le responsabilità che derivano da un lavoro o una legge sbagliata, in quanto oggi, mi pare chiaro, non è solo con il voto - votando altri ad esempio o astenendosi - che si " punisce " un politico per il suo ( non ) lavoro!
Tanto più poi, considerando che con l'azione della magistratura stessa - la quale magari si muove contro il politico reo che ha commesso un reato- gia ci son pochi mezzi a disposizione figurarsi poi quando questi per cavilli sono ostacolati la maggior parte delle volte!

Mi fermo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 09-04-2008, 18.12.51   #2
Uno
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Questa non l'avevo sentita e rispondo prima di andare a vedere di chi sia la proposta.

Dei controlli sarebbero buoni per ogni attività in cui l'agente ha nelle proprie mani il destino o parte del destino di un altro. Quindi pm, ma pure medici, autisti di tutti i tipi,i politici che dicevi tu Jez, chi porta per professione o per diletto armi etc...

Il problema è bifidus però
Chi li fa e come li fa questi controlli.
Se è un altro modo per aumentare la burocrazia direi: "lasciamo perdere", già abbiamo processi che durano 10/15/20 anni.... se le cose fossero fatte per bene, e con per bene intendo sia con professionisti capaci, sia con controlli seri la cosa sarebbe utile in molte professioni.
Quindi, visto invece come vanno le cose normalmente, sono d'accordo Jez, più che controlli sulla sanità mentale sarebbe auspicabile un concetto di responsabilità che permetta di far si che il magistrato (e tutto il resto) che sbaglia paga di tasca sua a meno che non sia evidente la sua buona fede.

Anche perchè se applicassimo controlli sulla sanità mentale dei politici, in questi giorni di campagna elettorale ne hanno sparate una peggio dell'altra
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Vecchio 10-04-2008, 09.53.52   #3
Ray
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Io non escluderei ne uno nell'altro. Sia la responsabilità per chi sbaglia (che non capisco come non possa esserci) sia un controllo preventivo su alcune caratteristiche. Non parlerei di sanità mentale però, non fosse altro per il fatto che non si è stabilito cosa sia. Tuttavia, come suggeriva Jez, è possibile in una certa misura stabilire predisposizioni e difficoltà a reagire e operare in situazioni particolari che certi lavori possono comportare, per non dire del fatto che esistono degli addestramenti.

Come dice Uno questo andrebbe applicato a moltissimi lavori, ad esempio gli insegnanti sarebbe bene che imparassero a rapportarsi con i ragazzi, i medici a reggere determinati carichi di lavoro restando precisi (penso ai chirurghi) e via così... per i politici il parametro potrebbe essere il logorio del potere eccetera.

Tra l'altro alcuni addestramenti esistono già e, seppur certamente migliorabili in certi casi singoli, almeno sono previsti, ovvero è sentita la loro necessità. I medici fanno un notevole percorso di apprendistato... percorso che può permettergli di capire se un certo incarico fa per loro. Conosco alcuni medici che hanno cambiato indirizzo, magari restando in medicina, quando nella pratica si sono resi conto che non reggevano.

Forse fare il magistrato non dipende solo da conoscenze apprese e applicazione delle stesse e un approccio preventivo, magari fin dall'università, potrebbe risultare utile.
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Vecchio 10-04-2008, 11.20.32   #4
jezebelius
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Sicuramente per dirla molto semplicemente non avrei bollato soltanto i magistrati - riferendomi alle ultime dichiarazioni tra smentite ed interpretazioni - ma avrei indicato, a questo punto, una serie di lavori che necessitano di un percorso e a questo connesso una " pratica " ma prima un apprendistato che ne attesti, come dice Ray, l'attitudine al lavoro.
Del resto si apre anche la questione, poi, dei tutori dell'ordine i quali, al momento del pubblico concorso, sostengono test psico-attitudinali - anche se nella pratica non so quanto possano essere attendibili visto che probabilmente non inquadrano l'effettiva personalità del soggeto; diciamo che forse fotografano un momento di quello - che indicano, diciamo così, se Tizio è idoneo o no a quel tipo di lavoro. Poi bisogna fare riferimento al paradosso, in quanto per la durata del servizio non sostengono alcuna prova che ne " attesta" lo stato, partendo dal fatto che comunque hanno un compito particolare e delicato.

Ma tornando alla questione " politica ", direi che a nulla serve un esame di sanità mentale, anche se, come Ray, vorrei capire a cosa si riferisce, se prima alla base il percorso segue più o meno carichi di lavoro particolarmente dolci.
Per esempio i piloti a cui mi riferivo su, oltre che " sopportare " un carico di lavoro che richiede loro il massimo sia di prestazione che di attenzione ( ci mancherebbe! ), devono anche fare riferimento a questi test che indicano, tra le altre cose, la sopportabilità allo stress.
Per i magistrati, come per i medici - senza nulla togliere sia a l'una che all'altra categoria - è ovvio che per evitare gravose responsabilità sia per chi fa, in questo caso, e chi subisce azioni o comportamenti il percorso di " studio" dovrebbe riguardare, secondo me, una situazione simile a quella dei piloti.
C'è da dire, però, che i Piloti son suppportati da un piccolo sistema, quello militare per esempio ( che bene o male funziona in riferimento ad una sorta di efficienza ), cosa che, al momento mi pare sia di difficile attuazione per quanto riguarda il " piccolo " sistema Magistratura.
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Dr. Marc Haven
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Vecchio 26-09-2008, 11.40.38   #5
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Secondo me andrebbero controllati da qualche psicologo competente, la responsabilità dei Giudici è enorme, pari a quella dei medici direi.
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Vecchio 28-09-2008, 11.59.08   #6
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Secondo me andrebbero controllati da qualche psicologo competente, la responsabilità dei Giudici è enorme, pari a quella dei medici direi.
Sono d'accordo con Uno che si formerebbe un circolo vizioso e cioè come fa un psicologo, anche bravo a giudicare la morale e l'etica di una paersona se a sua volta non è giudicato in grado di giudicare da chi è più bravo di lui e su salendo? Alla fonte deve esserci un indiscusso Eticopersonaggio che dichiara abile i vari esaminatori, ma quanto ne esistono di questi?
Ad esempio gli psicologi sono obbligati a seguire terapia per poter esercitare, lo trovo giusto, in fondo possono manipolare le menti del deboli come vogliono, ma chi da la certezza di chi controlla loro?
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 28-09-2008, 12.19.56   #7
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Non mi sembra un problema cosi irrisolvibile, potrebbe esserci una corte di psicologici che controlla la cosa, e comunque sempre meglio un controllo sui PM che nessun controllo.

La morale dello psicologo è irrilevante: se sono uno psicologo dalla pessima morale, ma che so fare il dovere mio, saprò vedere i difetti degli altri comunque, d'altronde a questo ci viene incontro i tanti preti che sono bravissimi a trovare difetti morali negli altri, ma che poi nella loro vita razzolano male e commettono gli stessi difetti, eppure sono predicatori impeccabili.

In ogni caso qui si parla di sanità mentale, e non soltanto di morale, un pm con scarsa sanità mentale, pure se ha un etica impeccabile, non dovrebbe esercitare.
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Vecchio 28-09-2008, 12.37.55   #8
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Sai quale sarebbe il problema però Astral?

Oggi i magistrati spesso cercano di controllare la politica condizionando di fatto con indagini di un certo tipo l'opinione pubblica etc...
Mi immagino poi questi psicologi che cercherebbero di controllare la magistratura emettendo relazioni ad hoc a seconda di come questi magistrati agiscono.
Poi immagino la commissione di controllo degli psicologi che cerca di influenzare gli psicologi ad emettere un determinato profilo su determinato magistrato.
Poi immagino.....


"E venne il cane gatto che mangiò il topo che al mercato mio padre comprò..."
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Vecchio 28-09-2008, 12.46.39   #9
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Beh se c'è un problema di corruzione generale, certamente nessuno è al sicuro, gli psicologi potrebbero essere di parte, però se cominciamo a ragionare cosi non ne usciamo piu, ci sarà sempre chi utilizzerà male il potere, e che comunque potrebbe essere usato male questo strumento.

Però rimane il fatto che un pm incontrollato fa danni.

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