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Vecchio 11-06-2008, 09.49.56   #1
RedWitch
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Predefinito Dispersioni e "risparmi" di energia

C'e' gia' un thread che parla di entrate ed uscite dell'energia
ma vorrei provare a vedere la cosa dal punto di vista dell'utilizzo che facciamo dell'energia che abbiamo a nostra disposizione.

Se immagino un uomo che sa concentrare bene le proprie energie, lo immagino come se fosse un tubo che conduce questa energia dritta al punto in cui vuole arrivare, presente quando che so volete lucidare il pavimento e concentrate la lucidatrice su un pezzetto di pavimento per volta? ecco tutta l'energia che proviene dal tubo e' concentrata nel mezzo che sto usando.
Se il tubo che conduce l'elettricita' non e' perfettamente intero ci sono delle dispersioni di energia, ed e' cosi ' che immagino la maggior parte degli uomini, come se il tubo che conduce l'energia fosse tutto sfilacciato, con dei buchetti che fanno disperdere energia da tutti i pori e quando arriva alla ipotetica lucidatrice l'energia e' poca, non sufficiente a fare bene il suo lavoro per rendere lucidi i pavimenti...

Se il tubo e' tutto bucherellato, bisognerebbe isolarlo con del nastro adesivo , in modo da limitare queste dispersioni, che non permetto all'energia di raggiungere la lucidatrice..

Al lato pratico pero' questo cosa significa?
Trasportando sull'uomo e sulla quotidianita' , qualsiasi cosa facciamo, qualsiasi cosa tocchiamo, o anche i pensieri a ruota libera, la noia, e tutto, ma proprio tutto quello che facciamo in una giornata abbisogna di energia per poter essere fatta/pensata. "Risparmiare" abbiamo visto altrove che non e' che posso conservare l'energia per tempi migliori, ma per risparmiare intendo eliminare le cose superflue , fare dei piccoli risparmi in modo da avere a disposizione l'energia necessaria per fare le cose che ci interessano di piu', per non arrivare a sera stravolti e crollare per potersi riprendere..

Ora, detto cosi' sembra la cosa piu' facile del mondo, basta vedere onestamente in cosa disperdiamo (e se guardiamo onestamente, le vediamo le cose in cui lo facciamo, almeno le piu' evidenti) e "chiudere" quei rubinetti. Facile... solo che poi dal lato pratico, non so voi, ma a me spesso capita di disperdere moltissimo in sciocchezze, magari vedere anche che lo sto facendo (o quantomeno di accorgermi dopo un po')ma e' come se in certi giorni, in certi momenti quei bucherelli nel tubo si allargassero a dismisura, come se io non potessi farci niente, e si portassero via l'energia che ho a disposizione.. magari mentre io mi sto annoiando o sto cincischiando, perdendo tempo in vari modi.
Quando sto cosi' e' come se non avessi nessun potere sulla cosa, perdo, disperdo e basta, finche' con un notevole sforzo mi impongo un minimo di concentrazione.. a volte mi riesce, altre no..

Sono consapevole di dover lavorare su queste dispersioni, ma al di la' di quello che ho scritto sopra , e di cercare di fare delle piccole rinunce (che pero' a volte mi sembrano fini a se' stesse), non vedo molto altro..
Voi come vi ponete davanti a questa cosa? vi succede di disperdere notevolmente senza riuscire ad impedirlo? e cosa/come fate?
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Vecchio 11-06-2008, 10.03.10   #2
turaz
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il problema principale è "accorgersene" quantomeno all'inizio.
occorre a mio parere aumentare l'ascolto di se stessi.
A questo penso possa essere molto utile il T.A.
Quello che provo a fare io è rilasciare i pensieri concentrandomi sulla respirazione.
Una volta attenuati quelli buona parte della dispersione si è dipanata.
Chiaro come questo non sia facile farlo in situazioni "blocco" che per ciascuno sono differenti.
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Vecchio 11-06-2008, 10.36.41   #3
Astral
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Bisogna vedere Redwitch, perchè ci sono attività che disperdono un tipo di energia ma te ne fanno acquistare l'altra. Tornando sempre all'esempio del sovrappeso/obesità tanto citato in questo forum: facendo movimento concentro la mia energia e la disperdo stancandomi fisicamente, ma poi la riprendo sotto forma di benessere.

La stessa cosa quando in ansia penso che non riesco a pagare le bollette, la stessa energia mentale invece utilizzata per scrivere un romanzo, o inventare qualcosa in modo creativo, non è lo stesso tipo di energia, perchè nel secondo caso ho anche un rientro.

A me capita di svegliarmi la mattina già stanco, questo purtroppo è un problema che ho, sembra che a volte non recuperò, e quando lavoravo l'unica energia che utilizzavo era quella per lavorare, poi al ritorno dovevo sempre dormire. Quando ho smesso di lavorare dormivo 12 ore al giorno, e me ne sembrava di dormire 8, ma è anche vero che sopratutto d'estate il sonno si può ridurre anche fino a 6-4 ore a notte.

Dico questo perchè il sonno e il cibo sono uno dei segnali che secondo me ce la dicono sull'utilizzo dell'energia.
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Vecchio 11-06-2008, 12.09.08   #4
RedWitch
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il problema principale è "accorgersene" quantomeno all'inizio.
occorre a mio parere aumentare l'ascolto di se stessi.
A questo penso possa essere molto utile il T.A.
Quello che provo a fare io è rilasciare i pensieri concentrandomi sulla respirazione.
Una volta attenuati quelli buona parte della dispersione si è dipanata.
Chiaro come questo non sia facile farlo in situazioni "blocco" che per ciascuno sono differenti.
Sono d'accordo sul discorso del TA, intanto perche' invece che perdere quel tempo lo impieghiamo in un impegno serio verso noi stessi... e gia' solo per quello vale la pena.

Sulla respirazione e il rilascio dei pensieri non mi espongo, per me trovo piu' utile cercare di evitare che la mente se ne vada per i fatti suoi cercando di stare presente (come riesco...) ma sono d'accordo con te sul fatto che buona parte delle dispersioni siano a "carico" della mente.. se vaga, se lasciamo che i pensieri salgano incontrollati (ansie , pensieri fissi, etc) penso che ci lasciamo tantissimo..


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Bisogna vedere Redwitch, perchè ci sono attività che disperdono un tipo di energia ma te ne fanno acquistare l'altra. Tornando sempre all'esempio del sovrappeso/obesità tanto citato in questo forum: facendo movimento concentro la mia energia e la disperdo stancandomi fisicamente, ma poi la riprendo sotto forma di benessere.
Non parlavo di attivita' infatti Astral, se per me perdere peso e' importante cioe' ritengo che per me andare a correre sia utile, non trovo che sia una dispersione ma se mai concentro le energie che ho a disposizione per il mio obiettivo (perdere peso), alla sera sara' stanca, ma non avro' perso tempo bensi' lavorato per il ottenere qualcosa a cui tengo.
Pero' e' innegabile che se ho molto tempo libero e lo passo cincischiando magari leggo , ma ho la testa altrove, o mi faccio mille problemi per qualcosa e poi non faccio mai niente per risolverli, non si puo' dire che io stia utilizzando quel tempo in maniera produttiva.. e paradossalmente in quei frangenti sprechiamo moltissimo senza accorgerci.


Aggiungo penso che imparando a valutare gli sprechi e gli utilizzi che facciamo della energia a nostra disposizione sia importante proprio perche' se le uscite sono superiori alle entrate sara' inevitabile arrivare a sera stremati, mentre il ricircolo e' possibile se non usiamo un secchio per le uscite e un bicchierino per le entrate... non so se si capisce

Ultima modifica di RedWitch : 11-06-2008 alle ore 12.12.13.
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Vecchio 11-06-2008, 13.22.03   #5
turaz
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un altro "metodo" personale è cercare di liberare completamente la mente attraverso un'attività fisica (ad esempio correre)
inizialmente l'ho trovato molto utile alla causa.
chiaro che mentre si lavora ad esempio non è fattibile.
proprio in questi gg di carico lavoro sto cercando di non far vagare la mente con altri mezzi.
faticando e molto tra l'altro ma penso sia di grande aiuto in futuro
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Vecchio 11-06-2008, 13.47.52   #6
Ray
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Credo che uno dei modi in cui si possa vedere la cosa riguardi la pressione.
Se invece ci elettricità parliamo di acqua, quindi ci paragoniamo ad un tubo d'acqua dove l'acqua è l'energia, anche se il tubo ha dei piccoli forellini laterali, se la pressione è sufficiente l'acqua va dritta verso la direzione del tubo... man mano che la pressione scende (de-pressione) più acqua scolerà dai forellini.

Certo, se si chiudessero i forellini... ma per questo si deve vederli e avere del materiale adatto per chiuderli...
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Vecchio 11-06-2008, 17.22.14   #7
RedWitch
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Credo che uno dei modi in cui si possa vedere la cosa riguardi la pressione.
Se invece ci elettricità parliamo di acqua, quindi ci paragoniamo ad un tubo d'acqua dove l'acqua è l'energia, anche se il tubo ha dei piccoli forellini laterali, se la pressione è sufficiente l'acqua va dritta verso la direzione del tubo... man mano che la pressione scende (de-pressione) più acqua scolerà dai forellini.

Certo, se si chiudessero i forellini... ma per questo si deve vederli e avere del materiale adatto per chiuderli...
Grazie per lo spunto Ray.. era una cosa a cui non pensavo e credo che tu abbia ragione, si tratterebbe quindi di imparare a gestire dosando?
Mi e' capitato (anche se raramente) di sentire come un surpluss di energie, e in quelle situazioni di esagerare dall'altra parte (troppa pressione quindi in quei casi)?
Come averne troppa e non riuscendo a gestirla, fare fare fare, e poi trovarmi di colpo "svuotata", stanca.
Se imparassi a dosare forse non avrei bisogno di quei momenti di stasi che si traducono in noia, o nel non aver voglia di fare niente, etc come dicevi de-pressione.. l'acqua che se ne esce dai forellini...

E nel frattempo si dovrebbe cercare di lavorare per vedere i forellini , trovare il materiale giusto, e chiuderli ...
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Vecchio 11-06-2008, 18.11.34   #8
Astral
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Ho capito il tuo discorso Red, è chiaro, tuttavia mi sembra sempre ritornare allo stesso discorso della volontà ed il problema è questo.

Se la mattina mi alzo svogliato/a? Se la sera sono distrutta?

In quei momenti l'energia è cosi bassa, che anche se dico devo sforzarmi, devo sforzarmi, qualsiasi cosa che fai, comunque verrà fatta male.
In questo caso abbiamo prima bisogno di riprenderci e ricaricarci un po'.

Avere tanto tempo libero e non impiegarlo bene è un grande spreco di energia, ma credo che anche impiegarlo in parte con il lavoro, l'energia se ne è andata da un pezzo lo stesso.

Forse bisognerebbe metterlo per iscritto, o vedere quali sono inanzitutto le cose che tolgono energia e quelle che ce ne danno e che tipo di energia è: emozionale, fisica, spirituale, mentale?

Qualcuno potrà dirmi che l'energia è energia punto, ma non è che sono tanto daccordo.
Ad esempio se spreco tutte le mie energie per il sesso, posso avere un ricambio fisico ( e neanche tanto) ma potrei aver sprecato altra energia utile.

Questo vale anche per il lavoro: non a caso dopo un lavoro fisico di 8 ore, la prima cosa che vuoi vedere è il letto, mentre dopo un lavoro di 8 ore mentale, la prima cosa di cui hai bisogno è di non "avere" problemi.

Dobbiamo capire quale parte energetica di noi è più carente ( i forellini) se mangio da schifo, faccio poco movimento, e non sono in pesoforma è ovvio che occorre lavorare sul corpo.

Se penso negativamente, che mi succede questo, temo questo, adesso come faccio, oddio mio etc.. sto fantasticando con la mente e sto sprecando energia di tipo mentale.

Se mi innamoro di una persona e non posso vivere questo amore spreco energia emozionale. o se metto troppo entusiasmo in un progetto.

Il corpo si ricarica riposando, coi massaggi, e mangiando bene, ma le altre energie come si ricaricano?
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Vecchio 11-06-2008, 19.21.02   #9
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Non so esattamante come si ricaricano le energie, posso dire dalla mia esperienza che qualche volta anche se sono stanca morta, se viene un'emergenza passa il sonno e la stanchezza e si butta fuori tanta di quella energia che non si pensava di avere.
L'energia c'è sempre solo non la usiamo, non la incanaliamo, è come se il tubo dell'acqua fosse sempre pieno e in pressione, ma apriamo poco o nulla il rubinetto per cui sembra sempre che manchi o che ce ne sia troppo poca...
Ma se si apre il rubinetto in piena e si dirige il getto ecco che l'acqua viene tutta fuori....
Un'altra cosa che ho notato non è che risparmiando energia ne abbiamo di più, ma succede proprio il contrario, più si cerca di risparmiare energia meno se ne ha, più si usa e si fa scorrere più ci ricarichiamo...
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Vecchio 11-06-2008, 20.35.51   #10
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Come averne troppa e non riuscendo a gestirla, fare fare fare, e poi trovarmi di colpo "svuotata", stanca.
Se imparassi a dosare forse non avrei bisogno di quei momenti di stasi che si traducono in noia, o nel non aver voglia di fare niente, etc come dicevi de-pressione.. l'acqua che se ne esce dai forellini...
Dosare è credo una buona chiave. Un po' come un'automobile... da la massima prestazione ad un certo numero di giri che può tenere costantemente, possiamo aumentare i giri per un tot tempo poi dobbiamo fare riposare il motore, oppure possiamo fare andare la macchian fuori giri... si l'impressone è che vada fortissimo, ma si rischia di fondere (regge molto poco fuori giri).
D'altra parte una macchina usata troppo spesso a bassi giri si ingolfa... in questa matefora la macchina non la scegliamo, anche se lavorandoci su possiamo migliorarla, quindi dobbiamo in base ad essa innanzitutto sceglire come viaggiare e su che strade.
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Vecchio 11-06-2008, 20.41.31   #11
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Ho capito il tuo discorso Red, è chiaro, tuttavia mi sembra sempre ritornare allo stesso discorso della volontà ed il problema è questo.

Se la mattina mi alzo svogliato/a? Se la sera sono distrutta?

In quei momenti l'energia è cosi bassa, che anche se dico devo sforzarmi, devo sforzarmi, qualsiasi cosa che fai, comunque verrà fatta male.
In questo caso abbiamo prima bisogno di riprenderci e ricaricarci un po'.

Avere tanto tempo libero e non impiegarlo bene è un grande spreco di energia, ma credo che anche impiegarlo in parte con il lavoro, l'energia se ne è andata da un pezzo lo stesso.

Forse bisognerebbe metterlo per iscritto, o vedere quali sono inanzitutto le cose che tolgono energia e quelle che ce ne danno e che tipo di energia è: emozionale, fisica, spirituale, mentale?

Qualcuno potrà dirmi che l'energia è energia punto, ma non è che sono tanto daccordo.
Ad esempio se spreco tutte le mie energie per il sesso, posso avere un ricambio fisico ( e neanche tanto) ma potrei aver sprecato altra energia utile.

Questo vale anche per il lavoro: non a caso dopo un lavoro fisico di 8 ore, la prima cosa che vuoi vedere è il letto, mentre dopo un lavoro di 8 ore mentale, la prima cosa di cui hai bisogno è di non "avere" problemi.

Dobbiamo capire quale parte energetica di noi è più carente ( i forellini) se mangio da schifo, faccio poco movimento, e non sono in pesoforma è ovvio che occorre lavorare sul corpo.

Se penso negativamente, che mi succede questo, temo questo, adesso come faccio, oddio mio etc.. sto fantasticando con la mente e sto sprecando energia di tipo mentale.

Se mi innamoro di una persona e non posso vivere questo amore spreco energia emozionale. o se metto troppo entusiasmo in un progetto.

Il corpo si ricarica riposando, coi massaggi, e mangiando bene, ma le altre energie come si ricaricano?
L'energia quella è... poi la possiamo usare (e la usaimo) con corpo, mente e cuore e nei diversi centri assume diverse forme. C'è una base comune ma sono molto diverse tra loro (o sembrano) le tre forme.
L'ideale, sperando di non scatenare Turaz, sarebbe iniziare ad equilibrare, ovvero fornire ai vari centri le energie che abbisognano per mantenerli ad un buon numero di giri e funzionale.

Poi è vero che in un certo modo sono anche autonomi, nel senso che noi non è che ci ricarichiamo solamente di energia indifferenziata che possiamo mandare ai vari centri... anzi, più usiamo uno di essi più ad essi verrà incanalato e via ai troppo mentali, troppo fisici eccetera. Inoltre, siccome pigliamo dall'ambiente, saremo più ricettivi con certe frequenze (che percepiamo come "tipi di enegia") e meno con altre.
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Vecchio 12-06-2008, 10.20.38   #12
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Non so esattamante come si ricaricano le energie, posso dire dalla mia esperienza che qualche volta anche se sono stanca morta, se viene un'emergenza passa il sonno e la stanchezza e si butta fuori tanta di quella energia che non si pensava di avere.
L'energia c'è sempre solo non la usiamo, non la incanaliamo, è come se il tubo dell'acqua fosse sempre pieno e in pressione, ma apriamo poco o nulla il rubinetto per cui sembra sempre che manchi o che ce ne sia troppo poca...
Ma se si apre il rubinetto in piena e si dirige il getto ecco che l'acqua viene tutta fuori....
Un'altra cosa che ho notato non è che risparmiando energia ne abbiamo di più, ma succede proprio il contrario, più si cerca di risparmiare energia meno se ne ha, più si usa e si fa scorrere più ci ricarichiamo...
Hai presente quel meccanismo per cui hai appena bevuto ma se qualcuno ti dice non c'è più acqua ti viene una sete incredibile?
Mica che hai già esaurito tutta l'acqua, ne abbiamo per qualche giorno volendo, però i meccanismi della sopravvivenza quando si accorgono che una cosa scarseggia entrano in allarme: "hei devi procurarti subito quella risorsa"
Se ti trovassi nel deserto avresti comunque la forza di camminare per un bel pò in cerca di salvezza, allo stesso modo per cui anche quando sei stanca se c'è un emergenza hai ancora energia in abbondanza, ma non è illimitata, lo è universalmente ma non quella che in un certo momento abbiamo.
Potrebbe esserlo in un certo senso perchè lavorando bene non rimaniamo mai a corto, ma con questo corpo se riuscissimo (è molto difficle) ad esaurire completamente tutta la scorta moriremmo.
La cosa può avere risvolti diversi, sappiamo che molte vite di Santi che hanno dato tutto in un certo modo si sono esaurite in giovane età, era il loro compito/destino, questo dare si può modulare diversamente a seconda degli scopi, oppure egoisticamente si può cercare di tenere tutto e allora si marcisce.

E' vero che risparmiarsi nel senso di pigrizia innesca un circolo in cui si diventerà sempre più stanchi e mancherà energia, però qui si parlava di un'altro tipo di risparmio, risparmiare cose futili per destinare la massima potenza a cose che ci interessano, magari riuscendo a superare dei limiti che se ci arriviamo sempre con l'ultima "tacca" della batteria non superiamo (a meno che non insistiamo comunque attingendo alle risorse di emergenza).

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Il metodo che dicevi tu Turaz è indispensabile quando abbiamo un tubo con una buona portata per costituzione ma non riusciamo ad usare bene tutta quell'energia, siccome i ristagni ci fanno male, siamo costretti ad aprire il rubinetto ed allagare il terreno (con la corsa, ma anche con il parlare o altro), è un peccato.
La situazione alla fine non è molto meglio di chi ha i forellini, cambia la prospettiva, ma lo stesso non usiamo "l'acqua" per fare quello che Ci interessa.
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Vecchio 12-06-2008, 10.24.36   #13
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quale metodo consigli per evitare ciò?
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Vecchio 12-06-2008, 11.12.52   #14
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Non puoi evitarlo Turaz senza cambiare, sarebbe repressione e ti farebbe male.
Si può con il tempo tendere a migliorarsi, cercare di occupare il tempo ed usare l'energia per scopi più elevati, questo ci cambia dal profondo e allo stesso tempo ci permette di aumentare la portata e di non sprecare.
Qualsiasi cosa, fatta con consapevolezza ci migliora, ma se la consapevolezza non c'è, o scarseggia, sempre o a volte, concentrarsi su azioni dette rette (dritte, destre) aiuta, leggere un libro di spiritualità piuttosto che la rivista di gossip, ricercare dei momenti di silenzio, tentare azioni di amore verso chiunque, tentare perchè sembra facile amare.. dove per azioni intendo piccole cose senza sbandierarle, rinfacciarle o cercare il ritorno: meglio una classica buona azione quotidiana da boyscout piuttosto che voler (credere) aiutar il mondo e poi aver risentimento con tutti.
Lo so che sono tutte parole fritte e rifritte, ma se non si mettono in pratica tocca ridirle e basta guardarsi (allo specchio e) intorno per vedere come va.
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Vecchio 12-06-2008, 11.34.55   #15
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Non puoi evitarlo Turaz senza cambiare, sarebbe repressione e ti farebbe male.
Si può con il tempo tendere a migliorarsi, cercare di occupare il tempo ed usare l'energia per scopi più elevati, questo ci cambia dal profondo e allo stesso tempo ci permette di aumentare la portata e di non sprecare.
Qualsiasi cosa, fatta con consapevolezza ci migliora, ma se la consapevolezza non c'è, o scarseggia, sempre o a volte, concentrarsi su azioni dette rette (dritte, destre) aiuta, leggere un libro di spiritualità piuttosto che la rivista di gossip, ricercare dei momenti di silenzio, tentare azioni di amore verso chiunque, tentare perchè sembra facile amare.. dove per azioni intendo piccole cose senza sbandierarle, rinfacciarle o cercare il ritorno: meglio una classica buona azione quotidiana da boyscout piuttosto che voler (credere) aiutar il mondo e poi aver risentimento con tutti.
Lo so che sono tutte parole fritte e rifritte, ma se non si mettono in pratica tocca ridirle e basta guardarsi (allo specchio e) intorno per vedere come va.
su questo punto siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
grazie dello spunto
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Vecchio 12-06-2008, 12.46.45   #16
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Non puoi evitarlo Turaz senza cambiare, sarebbe repressione e ti farebbe male.
Si può con il tempo tendere a migliorarsi, cercare di occupare il tempo ed usare l'energia per scopi più elevati, questo ci cambia dal profondo e allo stesso tempo ci permette di aumentare la portata e di non sprecare.
Qualsiasi cosa, fatta con consapevolezza ci migliora, ma se la consapevolezza non c'è, o scarseggia, sempre o a volte, concentrarsi su azioni dette rette (dritte, destre) aiuta, leggere un libro di spiritualità piuttosto che la rivista di gossip, ricercare dei momenti di silenzio, tentare azioni di amore verso chiunque, tentare perchè sembra facile amare.. dove per azioni intendo piccole cose senza sbandierarle, rinfacciarle o cercare il ritorno: meglio una classica buona azione quotidiana da boyscout piuttosto che voler (credere) aiutar il mondo e poi aver risentimento con tutti.
Lo so che sono tutte parole fritte e rifritte, ma se non si mettono in pratica tocca ridirle e basta guardarsi (allo specchio e) intorno per vedere come va.
E su questo siamo proprio daccordo.
A volte ci viene insegnato sia della chiesa che dobbiamo amare e perdonare tutti, e anche il prossimo, ma anche dai psedo movimenti luminosi e d'amore universale.

L'amore nasce spontaneo, non si può decidere di amare secondo me, è una forzatura, se una persona mi sta sulla p.lle, non posso amarla. Posso però cercare di calmarmi e con la razionalità vedere la cosa da un'altro punto di vista, comprendere che questa ostilità fa male sopratutto a me, oltre che a lui, e cercare di non danneggiare nessuno.

Il problema energia dipende poi secondo me da dove viviamo, prendo una cavolata... in astrologia ogni segno è predisposto ad averne di più o di meno, ci sono segni che hanno meno energia, ma che la sanno sfruttare.

Quindi essenzialmente dipende da quanta ne abbiamo, e da come la usiamo, io posso averne pure tanta, ma se ne abuso in continuazione, poi è ovvio che sono svuotato.
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Vecchio 17-06-2008, 16.05.37   #17
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Il metodo che dicevi tu Turaz è indispensabile quando abbiamo un tubo con una buona portata per costituzione ma non riusciamo ad usare bene tutta quell'energia, siccome i ristagni ci fanno male, siamo costretti ad aprire il rubinetto ed allagare il terreno (con la corsa, ma anche con il parlare o altro), è un peccato.
La situazione alla fine non è molto meglio di chi ha i forellini, cambia la prospettiva, ma lo stesso non usiamo "l'acqua" per fare quello che Ci interessa.
Mi fermo a questo punto un attimo, per un chiarimento.
In questo periodo ho ripreso a fare sport( diciamo un po più della corsa ma ci si avvicina per il livello aerobico ).
Quello che mi chiedo e che mi ha spinto nella direzione di una ripresa, anche a distanza di tempo, è forse una sorta di ristagno che all'inizio non percepivo come tale ma che dopo un po è divenuto, diciamo quasi opprimente.

Forse quindi la costituzione che ho, per questo verso, ancora non è pronta a fare determinate cose o, anzi, è attraverso di essa e quindi per la sua mancanza ( l'inutilizzo di un particolare tipo di energia per altro che in effetti ristagna ) che non sono pronto.
Detto questo, allora mi chiedevo se il fatto stesso di " subire " questa mancanza, ancorchè forse per un periodo più o meno lungo, e dunque l'investire esigenze energetiche e di ricircolo energetico nello sport, potesse non soltanto essere un segnale, che evidenzia tale mancanza appunto ma anche, da altro punto di vista, fonte di limitazione di un Percorso in ogni sua direzione.

Mi pare di aver capito che - tanto per farne un discorso generale - che uno che può divenire Altro, dovrebbe quanto meno esimersi dall'investire energia in ciò che potrebbe limitarlo per ed in quel percorso.

A sto punto, mi chiedevo, , se da un lato rimettere in circolo l'energia attraverso lo sport, poichè quello, per il momento, è uno dei modi " più diretti " per raggiungere questo scopo,forse allora è possibile dall'altro reinvestire - non so come prospettarmi sta cosa - l'energia che ne deriva, proprio perchè la si è messa in circolo per evitare il ristagno?

Possono convivere, e viaggiare parallelamente, dunque un Percorso ed una pratica - in questo senso - sportiva o necessariamente bisogna " terminarla " ( non perchè la si deve ma perchè è cambiato qualcosa nella costituzione del soggetto )?
Pensavo a chi insegna arti marziali in Oriente ad esempio: c'è la possibilità di incanalare l'energia ma anche "crescere" a livello interiore.

__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 17-06-2008, 16.42.34   #18
Uno
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Dipende da come si fa sport, se è un modo per sfogare un eccesso di energia è una cosa, anche se poi comunque questa energia serve al corpo, lo fa stare in forma, gli impedisce di arruginirsi etc... se invece faccio uno sport che mi forma è un'altro discorso.
Le arti marziali sono filosoficamente le più adatte a tale scopo, a dirla tutta le consideriamo sport oggi ma non come dal nome un arte. Ad occidente abbiamo sullo stesso livello la scherma, ma anche l'equitazione, però se fatti in un certo modo qualsiasi sport può servire, pure quelli apparentemente meno sofisticati.
Quindi come detto a Turi ben venga lo sport anche solo per sfogare, non dobbiamo lasciare ristagni e far gli avari, se poi possiamo anche investire in uno sport tanto meglio.
Per dirla tutta, anche chi ha un giardino si rende conto che se fa del giardinaggio in un certo modo fa sport, non è propaganda dei vecchi che non capiscono le cose dei giovani, perfino far shopping può diventare un esercizio formativo se fatto in un certo modo... insomma il limite in questo caso è solo la fantasia e la volontà.
Alla fin fine, l'hobby, lo sport e altre cose simili nascono per l'esigenza umana di andare oltre al lavoro->cibo->mangio e qualche altro bisogno fisico, il poco di energia che avanza in alcuni si è iniziato ad usarlo per l'esplorazione dell'Essere inventando vari modi.
L'umano è particolare, si annoia subito, se anche qualcuno dicesse che mettendosi a pregare in ginocchio per 7 anni raggiungi una cosa incredibile nessuno ci arriverebbe, quelli che dotati già di buona volontà riuscissero a star in ginocchio per 7 anni a pregare avrebbero una parte del loro essere che pensa a cosa troverà o altro...
Allora ci debbono essere varianti, qualcosa che da all'individuo una motivazione per impiegare l'energia in più in qualcosa che non è un sollazzo immediato, motivazioni possono essere costruirsi un bel corpo o avere un movimento armonioso, possono essere arricchire la propria cultura per poter conoscere sempre più, motivazioni possono essere esplorare territori in una materia mai raggiunti da altri etc... ma sotto sotto sono sempre parti di modi perchè noi possiamo migliorare la nostra forma, la nostra organizzazione, in sintesi migliorarci qualsiasi sia il lato che prendiamo in considerazione e che ci attira.
Uno sbaglio può essere fissarsi troppo in una cosa, anche perchè non sempre sappiamo se quella è la nostra strada, lo iniziamo ad intuire solo dopo averne percorsa parecchia, altro sbaglio è all'opposto, non scegliere mai per paura di investire troppo in una via che poi si rivelerà non essere la nostra. Non c'è modo di evitare queste cose, bisogna essere un pò aperti ma anche fare delle scelte... a meno che non abbiamo una sorta di chiamata precisa e diretta e sappiamo ascoltarla.

Sono andato un pò O.T., in ogni caso ricapiterà di riprendere questi argomenti in altri filoni di discorso
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Vecchio 17-06-2008, 18.21.59   #19
Astral
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Io ho diviso un agenda a casa dove ci sono dei bisogni energetici da sviluppare, e l'ho fatto sviluppando uno schema tipo ckakra ( è relativo, potrei anche semplicemente dire corpo, mente e spirito).

Si dice che lo spirito è più importante di tutto, ma io sono partito dal corpo, infatti vivendo sulla terra, il corpo lo dobbiamo tenere in forma ed in salute, poichè in generale più energia del corpo abbiamo, piu attività possiamo fare e anche meglio.
Quindi mi sono dato un programma di passeggiate lunghe per rilassarmi, di corsa per riattivarmi, qualche cosa di hatha yoga.

Per quanto riguarda la mente mi sono dato delle attività musicali da studiare che fa parte anche dell'arte.

Per quanto riguarda il sociale mi sono riprosto di curare le mie amicizie di più e di allargare gli orizzonti tramite le comunity.

Per quanto riguarda aspetti piu materiali mi sono ripromesso di gestire meglio le spese, il lavoro.

Per quanto riguarda aspetti spirituali, sto lavorando sulla Volontà, sulla determinazione, e sulla preghiera per esempio.

Ovviamente non faccio tutto insieme, mi sono dato dei gradini piccolissimi, però appunto servono per aumentare o utilizzare meglio l'energia, e cerco di dare la priorità nei punti in cui sono più carente.
Ad esempio da quanto ho lavorato in pasticceria, sono ingrassato non poco, e ho notato una perdita notevole di energia,( ed un po' di autostima sinceramente).

In ogni caso ho notato che un minimo di disciplina occorre darsela si vuole sviluppare la volontà, altrimenti si rischia di dover riniziare sempre da capo.

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Vecchio 20-01-2011, 23.21.36   #20
dafne
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....... quando abbiamo un tubo con una buona portata per costituzione ma non riusciamo ad usare bene tutta quell'energia, siccome i ristagni ci fanno male, siamo costretti ad aprire il rubinetto ed allagare il terreno (con la corsa, ma anche con il parlare o altro), è un peccato.
La situazione alla fine non è molto meglio di chi ha i forellini, cambia la prospettiva, ma lo stesso non usiamo "l'acqua" per fare quello che Ci interessa.

Mi stavo chiedendo se quell'"allagare" oltre che alla corsa e al parlare si può anche associare allo scrivere...grazie
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