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Vecchio 21-06-2009, 20.48.23   #1
filoumenanike
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Predefinito Vita Da Barbone

Ero indaffarata per le vie del centro, tante commissioni da fare, bollette da pagare, problemi di lavoro,famiglia, cani, la mente sovraffollata di pensieri ansiogeni poi mi imbatto in un uomo seduto per terra, ai bordi della strada, davanti una ciotolina per le offerte, vicino un bel cane lupo sdraiato accanto a lui.Suonava la chitarra e cantava quasi isolato dal resto della folla,l'ho guardato in maniera distratta...poi ho riflettuto e mi sono chiesta come vivesse quell'uomo non più giovanissimo ma neppure vecchio, sembrava completamente assorto nella musica, non interessato alle offerte, dava l'impressione che cantasse per sè, per un suo piacere e allora ho paragonato la sua vita alla mia... rispetto a lui sarei potuta apparire in uno stato di grazia, ben vestita, curata, con una casa , affetti sicuri, certezze economiche per un futuro tranquillo...eppure sentivo che forse lui era più libero di me, libero da tutti quei legacci che ogni giorno mi spingono a correre senza senso.
Quando posso rifletto sul perchè del mondo, dello spazio infinito, del senso da dare alla vita, vado alla ricerca di me stessa, di certezze che non ho e che non trovo,mi illudo di poter cambiare, ci provo, poi ritorno nella realtà e di nuovo gli stessi errori, la stessa vita frenetica,forse si dovrebbe fare come quel povero diavolo, lasciare il certo per l'incerto, vivere alla giornata e affrontare i problemi solo quando si presentano... come conciliare la filosofia con la realtà?
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Vecchio 21-06-2009, 21.31.31   #2
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Ero indaffarata per le vie del centro, tante commissioni da fare, bollette da pagare, problemi di lavoro,famiglia, cani, la mente sovraffollata di pensieri ansiogeni poi mi imbatto in un uomo seduto per terra, ai bordi della strada, davanti una ciotolina per le offerte, vicino un bel cane lupo sdraiato accanto a lui.Suonava la chitarra e cantava quasi isolato dal resto della folla,l'ho guardato in maniera distratta...poi ho riflettuto e mi sono chiesta come vivesse quell'uomo non più giovanissimo ma neppure vecchio, sembrava completamente assorto nella musica, non interessato alle offerte, dava l'impressione che cantasse per sè, per un suo piacere e allora ho paragonato la sua vita alla mia... rispetto a lui sarei potuta apparire in uno stato di grazia, ben vestita, curata, con una casa , affetti sicuri, certezze economiche per un futuro tranquillo...eppure sentivo che forse lui era più libero di me, libero da tutti quei legacci che ogni giorno mi spingono a correre senza senso.
Quando posso rifletto sul perchè del mondo, dello spazio infinito, del senso da dare alla vita, vado alla ricerca di me stessa, di certezze che non ho e che non trovo,mi illudo di poter cambiare, ci provo, poi ritorno nella realtà e di nuovo gli stessi errori, la stessa vita frenetica,forse si dovrebbe fare come quel povero diavolo, lasciare il certo per l'incerto, vivere alla giornata e affrontare i problemi solo quando si presentano... come conciliare la filosofia con la realtà?
Per come conosco questo strano mondo ai margini della società...posso dire che si..rispetto a lui saresti potuta apparire ecc ecc...ma a lui non interessa la differenza tra te e lui...e nemmeno se il suo canto possa venire apprezzato...non è indifferenza o almeno è indifferenza verso un "mondo" che ha rifiutato...se ti ci avvicini in un certo modo scopri che più spesso di quanto si creda hanno umanità e solidarietà da vendere..
Strana filosofia...basta con le corse sfrenate..con le code a qualsiasi sportello...con le bollette la spesa ecc...ha scelto la libertà saltando qualche pasto magari...e intento molte persone civili digiunano per dimagrire


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Vecchio 22-06-2009, 09.27.24   #3
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Per come conosco questo strano mondo ai margini della società...posso dire che si..rispetto a lui saresti potuta apparire ecc ecc...ma a lui non interessa la differenza tra te e lui...e nemmeno se il suo canto possa venire apprezzato...non è indifferenza o almeno è indifferenza verso un "mondo" che ha rifiutato...se ti ci avvicini in un certo modo scopri che più spesso di quanto si creda hanno umanità e solidarietà da vendere..
Strana filosofia...basta con le corse sfrenate..con le code a qualsiasi sportello...con le bollette la spesa ecc...ha scelto la libertà saltando qualche pasto magari...e intento molte persone civili digiunano per dimagrire


Ho avuto la stessa sensazione, ho pensato a quante volte predico di abbandonare tutto, di fregarmene della società perchè costringe l'uomo a vivere incatenato...poi rimangono solo parole, mentre lui il grande passo l'ha fatto veramente, oppure è stato in qualche modo costretto da situazioni di disagio degenerato fino a non avere più il controllo.
Spesso tendiamo a trasferire nell'altro le proiezioni dei nostri desideri, perr questo l'erba del vicino è sempre più verde...e non consideriamo realmente la situazione oggettiva, si dovrebbe riuscire a parlare con qualche persona che vive sulla strada, come i cosiddetti madonnari che mi affascinano tantissimo, i loro dipinti fatti sull'asfalto mi commuovono,e di lì a poco verranno distrutti dalla pioggia, dai passi delle persone incuranti eppure si appassionano, vivono per quel momento non per l'eterno, nè per il prossimo domani...
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Vecchio 22-06-2009, 10.54.42   #4
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credo che velatamente in quanto hai detto vi sia anche già un'ipotetica soluzione.
vivere il presente cercando di manifestarsi al massimo nel "momento" evitando pensieri che spostano o nel passato (rimorsi, rancori) ecc. ecc. o nel futuro (ansia, paura)
pienamente presenti.
ritengo sia questo l'obiettivo cui puntare.
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Vecchio 22-06-2009, 13.13.44   #5
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Ho avuto la stessa sensazione, ho pensato a quante volte predico di abbandonare tutto, di fregarmene della società perchè costringe l'uomo a vivere incatenato...poi rimangono solo parole, mentre lui il grande passo l'ha fatto veramente, oppure è stato in qualche modo costretto da situazioni di disagio degenerato fino a non avere più il controllo.
Spesso tendiamo a trasferire nell'altro le proiezioni dei nostri desideri, perr questo l'erba del vicino è sempre più verde...e non consideriamo realmente la situazione oggettiva, si dovrebbe riuscire a parlare con qualche persona che vive sulla strada, come i cosiddetti madonnari che mi affascinano tantissimo, i loro dipinti fatti sull'asfalto mi commuovono,e di lì a poco verranno distrutti dalla pioggia, dai passi delle persone incuranti eppure si appassionano, vivono per quel momento non per l'eterno, nè per il prossimo domani...

Mah io non la vedo cosi' , facile andarsene , fuggire e stare in estasi a suonare dalla mattina alla sera .
Oddio anche lui paga i suoi prezzi nel fare certe scelte ma e' un prezzo tuttosommato relativo visto che di quello che lascia non gliene importa nulla .
Molto piu' difficile restare e combattere come del resto facciamo tutti noi e non per mancanza di coraggio ma per vera scelta anche se a volte la stanchezza sembra prevalere.
A meno che non sitratti di quella famosa via del ''matto'' di cui s'e' gia' parlato ...ma dubito ,
io credo che per la maggior parte sia mancanza di coraggio , il coraggio di ritagliarsi il proprio umile posto adatto a noi nel mondo
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Vecchio 22-06-2009, 13.40.27   #6
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A meno che non sitratti di quella famosa via del ''matto'' di cui s'e' gia' parlato ...ma dubito
Seguire la via del matto non significa fare quello che si vuole (o che si crede di volere) e vivere da vagabondi.
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Vecchio 22-06-2009, 13.47.31   #7
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come il barbone o vagabondo mi da l'idea di un estremo in cui ci si arrende al caos interiore lo stesso conflitto all'altro estremo da origine a mio parere al "razionale maniacale".
in entrambi non c'è pieno collegamento equilibrato tra mente e cuore.
in uno il cuore predomina e non dialoga con la mente
nell'altro la mente predomina e non dialoga con il cuore.

in sostanza in entrambi noto divisione.

ci sta?
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Vecchio 22-06-2009, 13.57.35   #8
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Mah io non la vedo cosi' , facile andarsene , fuggire e stare in estasi a suonare dalla mattina alla sera .
Oddio anche lui paga i suoi prezzi nel fare certe scelte ma e' un prezzo tuttosommato relativo visto che di quello che lascia non gliene importa nulla .
Molto piu' difficile restare e combattere come del resto facciamo tutti noi e non per mancanza di coraggio ma per vera scelta anche se a volte la stanchezza sembra prevalere.
A meno che non sitratti di quella famosa via del ''matto'' di cui s'e' gia' parlato ...ma dubito ,
io credo che per la maggior parte sia mancanza di coraggio , il coraggio di ritagliarsi il proprio umile posto adatto a noi nel mondo

Hai ragione non è affatto facile anche se "l' idea" riportata da Filo ha quel romantico da film di Franck Capra che solo a vederli ti fanno sentire buono
Anche sul prezzo da pagare avrei la mia da dire...come fai a dire che è un prezzo relativo perchè non gli frega di quel che lascia? che ne sappiamo noi di cosa si nasconde dietro a una storia che non è la nostra?
Mi fermo qui perchè indovina un pò? contesterei anche la mancanza di coraggio
La cosa che mi vede daccordo è solo la prima l' assoluta mancanza di estasi...



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Vecchio 22-06-2009, 14.16.40   #9
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E' probabile che esistano entrambi: quelli che hanno tali difficoltà ad adattarsi che la linea di minore resistenza è quella di vivere ai margini se non addirittura fuori dalla società e quelli che per scelta consapevole hanno abbandonato tutte lel brutture della stessa.

Credo però che la maggioranza siano i primi. Come abbiamo visto in mille discussioni è difficile sostenere adeguatamente gli scambi che il relazionarsi prevede. E' difficile anche quello che dice Nike... trovare un proprio posto, che poi è sempre basato su questi scambi. Normalmente avviene da se un certo adattamento anche in chi dorme della grossa.. spesso unito ad una serie di mancati adattamenti più o meno nevrotici, più o meno compensati. Anche il cedere alle lusinghe di questa presunta libertà dalle regole a volte assurde della società, però a prezzo della quasi totale socialità sia un segno di inadattabilità estrema.
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Vecchio 22-06-2009, 14.32.04   #10
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beh non so.
da una parte ci può stare il discorso inadattabilità dall'altra ci può stare un tremendo forzare le regole (pure assurde) tale da alzare clamorosamente il livello di adattabilità richiesto.
e se per adattarsi una persona non trova più Se stessa e si perde questo forse la porta alla seconda opzione
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Vecchio 22-06-2009, 14.39.27   #11
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beh non so.
da una parte ci può stare il discorso inadattabilità dall'altra ci può stare un tremendo forzare le regole (pure assurde) tale da alzare clamorosamente il livello di adattabilità richiesto.
e se per adattarsi una persona non trova più Se stessa e si perde questo forse la porta alla seconda opzione
Perchè mai uno per adattarsi dovrebbe perdere se stesso? Addiruttura Se stesso... maiuscolo. E' chiaro che il significato di adattarsi prevede il non perdersi, se no non c'è più il soggetto che si è adattato... ma al di là della semplice logica (che pur spesso risolve molto), queste del perdersi, del perdere spontaneità, del dover rinunciare alla "propria vera essenza" e simili, sono le classiche balle che si racconta chi non vuole o non riesce ad adattarsi in maniera adeguata. E ripeto: "adattarsi" significa riuscire a stare in modo proficuo, non perdersi. Certo che qualche rinuncia è necessaria... i palloncini in uno scatolone sono tutti un po' schiacciati, ma sempre palloncici restano. Certo che se uno vuole stare sempre tutto tondo...
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Vecchio 22-06-2009, 14.45.24   #12
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se il rimanere tutto tondo è la Sua soluzione beh non mi pare vada proprio contro niente se non seguire ciò che E'.
Gesù si adattò all'epoca giusto per citarne Uno?
Oppure scelse di vivere tutto Tondo?

perchè di fronte a queste analisi (per quanto possano anche sembrare "logicamente" giuste) c'è quasi sempre l'Eccezione.
Eccezione che per la logica di solito è un tremendo colpo.
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Vecchio 22-06-2009, 15.21.11   #13
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Hai ragione non è affatto facile anche se "l' idea" riportata da Filo ha quel romantico da film di Franck Capra che solo a vederli ti fanno sentire buono
Anche sul prezzo da pagare avrei la mia da dire...come fai a dire che è un prezzo relativo perchè non gli frega di quel che lascia? che ne sappiamo noi di cosa si nasconde dietro a una storia che non è la nostra?
Mi fermo qui perchè indovina un pò? contesterei anche la mancanza di coraggio
La cosa che mi vede daccordo è solo la prima l' assoluta mancanza di estasi...



Ah Filo...i madonnari non sempre sono barboni...
Ma perche' la sofferenza non autorizza a fuggire dalla realta' e di solito non e' questo che provoca anzi le persone che hanno sofferto sono quelle che piu' di tutte sono disposte ''a sporcarsi le mani''.....non dei colori dei madonnari.
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Vecchio 22-06-2009, 15.32.11   #14
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Ma perche' la sofferenza non autorizza a fuggire dalla realta' e di solito non e' questo che provoca anzi le persone che hanno sofferto sono quelle che piu' di tutte sono disposte ''a sporcarsi le mani''.....non dei colori dei madonnari.

ma siamo sicuri fugga dalla realtà e non piuttosto sia stanco di una realtà che non lo rappresenta o pensa non lo rappresenti?
e che magari non riuscendo a cambiarla decide semplicemente di accettarla per quello che è standosene semplicemente ai margini e nello stesso tempo manifestando cmq un malessere della società?
non è che forse in certe situazioni è la società a essere "non a misura d'uomo" piuttosto che il contrario?

Ultima modifica di stefano : 22-06-2009 alle ore 15.36.06.
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Vecchio 22-06-2009, 15.50.25   #15
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ma siamo sicuri fugga dalla realtà e non piuttosto sia stanco di una realtà che non lo rappresenta o pensa non lo rappresenti?
e che magari non riuscendo a cambiarla decide semplicemente di accettarla per quello che è standosene semplicemente ai margini e nello stesso tempo manifestando cmq un malessere della società?
non è che forse in certe situazioni è la società a essere "non a misura d'uomo" piuttosto che il contrario?
Tutti vorremmo una realta' diversa .
Poi e' una questione di definizioni: chi si pone ai margini e non opera in ogni modo possibile per me fugge
per altri romanticamente smette di opporsi alle cose
per altri va in estasi ecc. ecc.
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Vecchio 22-06-2009, 16.36.14   #16
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Tutti vorremmo una realta' diversa .
Poi e' una questione di definizioni: chi si pone ai margini e non opera in ogni modo possibile per me fugge
per altri romanticamente smette di opporsi alle cose
per altri va in estasi ecc. ecc.

se tutti vogliamo una realtà diversa... evidentemente quella che c'è non va bene non trovi?
e c'è chi combatte e chi a un certo punto si stanca di farlo oppure si sente "libero" nel non farlo perchè "romanticamente o meno" accetta ciò che è e magari accetta pure di stare ai margini lasciando ad altri il compito di combattere guerre che magari per lui non hanno più significato di essere.
Non per questo però mi sentirei di dire a un clochard che sta fuggendo a priori.
magari quello che fugge e non comprende non è lui...
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Vecchio 22-06-2009, 16.43.01   #17
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se il rimanere tutto tondo è la Sua soluzione beh non mi pare vada proprio contro niente se non seguire ciò che E'.
Gesù si adattò all'epoca giusto per citarne Uno?
Oppure scelse di vivere tutto Tondo?

perchè di fronte a queste analisi (per quanto possano anche sembrare "logicamente" giuste) c'è quasi sempre l'Eccezione.
Eccezione che per la logica di solito è un tremendo colpo.
Ma perchè per ogni cosa minima e umana che si discute tiri fuori Gesù? E comunque non mi dirai,spero, che Gesù si è messo a vivere da barbone ai margini della società senza riuscire a relazionarsi con nessuno.

Il non essere tutto tondo che a te non piace, ripeto, non è snaturare se stessi, è invece riuscire a manifestare se stessi nel modo più adeguato possibile all'interno delle condizioni in cui si è. Eppoi non ho detto che non esistono quelli che lo fanno per scelta vera, ho solo detto che la maggior parte lo fa per necessità, perchè gli è talmente difficile riuscire ad adattarsi quel minimo da preferire il margine o il di fuori.
Se poi vuoi credere che tutti i barboni sono delle specie di illuminati o sono come Gesù sei liberissimo di raccontarti questa e altre balle.
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Vecchio 22-06-2009, 16.44.16   #18
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se tutti vogliamo una realtà diversa... evidentemente quella che c'è non va bene non trovi?
e c'è chi combatte e chi a un certo punto si stanca di farlo oppure si sente "libero" nel non farlo perchè "romanticamente o meno" accetta ciò che è e magari accetta pure di stare ai margini lasciando ad altri il compito di combattere guerre che magari per lui non hanno più significato di essere.
Non per questo però mi sentirei di dire a un clochard che sta fuggendo a priori.
magari quello che fugge e non comprende non è lui...
Anche tra i clochard bisogna distinguere :
c'e' chi non ce la fa piu' e si ritira e c'e' il parassita menefreghista.
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Vecchio 22-06-2009, 16.46.22   #19
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Anche tra i clochard bisogna distinguere :
c'e' chi non ce la fa piu' e si ritira e c'e' il parassita menefreghista.
beh è quello che penso anch'io.
di casistiche ve ne sono molte.
per questo non me la sentirei di "categorizzare" in un senso o nell'altro (magari a torto sia chiaro)
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Vecchio 22-06-2009, 16.49.47   #20
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Ma perchè per ogni cosa minima e umana che si discute tiri fuori Gesù? E comunque non mi dirai,spero, che Gesù si è messo a vivere da barbone ai margini della società senza riuscire a relazionarsi con nessuno.

Il non essere tutto tondo che a te non piace, ripeto, non è snaturare se stessi, è invece riuscire a manifestare se stessi nel modo più adeguato possibile all'interno delle condizioni in cui si è. Eppoi non ho detto che non esistono quelli che lo fanno per scelta vera, ho solo detto che la maggior parte lo fa per necessità, perchè gli è talmente difficile riuscire ad adattarsi quel minimo da preferire il margine o il di fuori.
Se poi vuoi credere che tutti i barboni sono delle specie di illuminati o sono come Gesù sei liberissimo di raccontarti questa e altre balle.

io non ho detto che tutti i barboni sono delle specie di illuminati.
dico però che non esiste solo la categoria "incapaci di adattarsi un minimo"
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Vecchio 22-06-2009, 16.50.57   #21
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Gesù si adattò all'epoca giusto per citarne Uno?
Non si adattò all'epoca ma si adattò ben più dell'umana comprensione.


--------------------------------------
Tutti vorremmo una realtà diversa?
No, molti la sognano, ma nessuno la vuole
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Vecchio 22-06-2009, 16.51.01   #22
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Anche tra i clochard bisogna distinguere :
c'e' chi non ce la fa piu' e si ritira e c'e' il parassita menefreghista.
Ma allora non c'e' piu' nulla di romantico .
L'altro invece va preso a ..... .
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Vecchio 22-06-2009, 16.52.12   #23
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Ma perchè per ogni cosa minima e umana che si discute tiri fuori Gesù? E comunque non mi dirai,spero, che Gesù si è messo a vivere da barbone ai margini della società senza riuscire a relazionarsi con nessuno.

Il non essere tutto tondo che a te non piace, ripeto, non è snaturare se stessi, è invece riuscire a manifestare se stessi nel modo più adeguato possibile all'interno delle condizioni in cui si è. Eppoi non ho detto che non esistono quelli che lo fanno per scelta vera, ho solo detto che la maggior parte lo fa per necessità, perchè gli è talmente difficile riuscire ad adattarsi quel minimo da preferire il margine o il di fuori.
Se poi vuoi credere che tutti i barboni sono delle specie di illuminati o sono come Gesù sei liberissimo di raccontarti questa e altre balle.
su Gesù mi domando cosa di lui avrebbero pensato coloro che vivevano nella società dell'epoca.
tutto qua.
Magari vedendolo andare da un clochard e apprezzarlo molto di più di un "ligio osservatore delle regole"
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Vecchio 22-06-2009, 16.52.25   #24
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Anche tra i clochard bisogna distinguere :
c'e' chi non ce la fa piu' e si ritira e c'e' il parassita menefreghista.
E c'è chi fa il clochard pur rimanendo perfettamente inserito nella società
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Vecchio 22-06-2009, 16.54.34   #25
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Non si adattò all'epoca ma si adattò ben più dell'umana comprensione.


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Tutti vorremmo una realtà diversa?
No, molti la sognano, ma nessuno la vuole
si adattò ben più dell'umana comprensione sapendo che era Uno contro un NOI di tutt'altra opinione e modus vivendi.
Accettando pure di morire sulla croce per "una realtà diversa"
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