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Vecchio 29-08-2009, 09.56.35   #151
griselda
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Tra il serio e il feceto vorrei provare a dar voce ad una di quelle situazioni forse immaginate da Nike quando sostiene che, al di là della diatriba tra bugie e mezze verità, è meglio grattarsi da soli i propri problemi senza coinvolgere il partner, quindi di fatto tenendoseli per se.

Chi è qui da parecchio tempo sorriderà al mio evocare un vecchio personaggio immaginario già utilizzato in vari esempi di questo genere, che rappresenta l'incubo di ogni uomo onesto: la Lattaia.

La Lattaia ha una serie di caratteristiche ben precise. Innanzitutto ha suppergiù la metà degli anni della moglie, inoltre è burrosa e pannosa, ha movenze feline, non è una cima ma è ben connessa alla terra, quindi possiede quella furbizia/saggezza istintiva di chi ha un rapporto di amicizia coi propri impulsi, ma soprattutto è disponibile, esplicitamente disponibile, senza essere invasiva. Le motivazioni di questa disponibilità sono oscure e spesso oggetto di tormetosi questiti interiori nell'uomo intellettuale, che però deve arrendersi all'evidenza di questa disponibilità. Per concludere, la Lattaia non è un bluff, lo si sa per certo.

Quando la Lattaia si manifesta fisicamente nella vita dell'uomo onesto, egli va in crisi. Va in crisi perchè è onesto, ma anche uomo (stavolta nel senso di maschio).
Alzerò mezzo putiferio ma è pura verità: le donne che non hanno esplorato il loro lato maschile, e non sono mascoline di loro, questa cosa non la possono capire. E non tutti sono sposati con donne esploratrici o mascoline.

Ma parliamo della crisi. L'uomo onesto (il disonesto no, se la zompa senza tante quisquilie e senza alcun senso di colpa) vuole restare tale, vuole davvero bene alla moglie e davvero crede nel rapporto e in quello che si è costruito negli anni, e ancor meno intende distruggere quanto è stato fatto e ancorta può essere fatto.
Però ci pensa, sempre più spesso, la perturbazione provocata dalla Lattaia non sparisce, anzi aumenta, ed egli ha sempre maggiori difficoltà a fare le uniche due cose che vorrebbe: trattenersi e restare vicino in tutti i sensi alla moglie. Di fatto, mentre combatte, un po' si allontana.

Indipendentemente dalle pieghe che prende questo combattimento, dalle singole vittorie e sconfitte nelle singole battaglie, questa è una guerra che l'uomo onesto deve fare con se stesso. La moglie non può aiutarlo, può solo rendergli le cose più difficili. Perchè ne soffrirebbe, sarebbe impotente, e non capirebbe nemmeno il vero perchè della sofferenza, il vero perchè dell'esistenza di questa situazione.
Metterla al corrente di tutto questo sarebbe a mio avviso una assurda crudeltà. E anche un cercare di scaricare la responsabilità della guerra su di lei. Meglio rimandare, grazie alle mezze verità ma senza menzogne, ogni chiarimento alla fine della guerra, comunque vada.

Bon, l'ho messa al maschile e l'ho colorita un po' e sono certo che esiste un corrispondente femminile. Voi che ne pensate?
Dico che esiste si anche nel femminiile ma già lo sapevi.
Però vorrei aggiungere che esistono due detti che paiono in contraddizione occhio non vede, cuore non duole, ma dico io il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e la gatta tanto va al lardo che ci lascia lo zampino.
Allora:
Primo se abbiamo il vizietto o capita come dice anche Nike può capitare una volta, poi li ci rendiamo conto che il nostro matrimonio o coppia ha un problema una mancanza, ci si deve lavorare no?
Poi c'è un'altra cosa: quando si è saltata la cavallina ed è andata bene e ci si è leccati i baffi ecco che il diavolo tenta e ritenta e ti sfido io a tenere la testa ferma se non sei uno che lavora su di se. Ili corpo chiama e la mente va in loop no?
La maggior parte delle volte che capita? Che si cede, si cade, ci si esalta poi si sta male up e down e ci si tiene lontano il tanto che basta a dimenticare il tutto per poi ricaderci.
Perchè il problema si ripresenta se abbiamo qualcosa in noi che non dominiamo.
Detto questo non credo più al matrimonio non credo più ad un rapporto duraturo perchè siamo troppo fallibili e non abbiamo la capacità di accogliere ne noi ne l'altro i noi. Non sappiamo perdonare. Siamo tutti peccatori che vogliono a tutti i costi sentirsi santi e per questo motivo facciamo del male.
Abbiamo una parte animale in noi che facciamo finta, ce lo insegnano, di non avere ma non ci insegnano a sublimarla a far salire verso il cielo quell'energia di scarico, siamo solo capaci di versarla in terra.

L'unico matrimonio che può esistere puro è quello tra il nostro maschile e il nostro femminile poi l'unico che conta veramente.

Bon me lo scusate lo sfogo?
Ah sono per la mezza verità.
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Ultima modifica di griselda : 29-08-2009 alle ore 10.17.42. Motivo: spostato le frasi e aggiunto
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Vecchio 29-08-2009, 10.17.32   #152
Sole
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Non rimane nessun tarlo se il singolo dice la verita' a se stesso fino in fondo al contrario tenere una verita' per se protegge l'altro .
.
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Tenere una verità per se è più vicino alla mezza verità che alla bugia. sul protteggere l'altro c'è il forte rischio della superbia però.
Non solo della superbia, il più delle volte è nascondere con la scusa di proteggere. Lasciare che l'altro sia tranquillo e intanto fare i nostri conti, non che sia il caso di Nike ben inteso, ma nascondere all'altro di andare al casinò come è venuto fuori nel discorso è mentire non proteggere perchè se ho promesso che non avrei più giocato, nascondere di esserci andato e non aver giocato è mancare di fiducia nei confronti del compagno/a e allo stesso tempo evitare problemi quindi si protegge solo se stessi. Se non ho giocato non dovrei nemmeno avere paura di dire.
Bisogna fare attenzione a ben distinguere quando ci pariamo il popò o quando proteggiamo l'altro.



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Per questo la verita' va detta fino in fondo a se stessi : questo basta a mettere a posto le cose , perche' non diventi sistema.
No, non basta Nike. Non basta perchè non si parla solo di far star tranquillo l'altro ma anche di noi che viviamo la situazione.
Io posso dirmi tutta la verità ma posso pure non reggerla... e non saperlo così me la racconto. Raccontandomela dico che devo vivere fino in fondo una certa esperienza ma nascondere all'altro di modo che sia protetto.
Se andiamo avanti nel discorso, se approfondiamo sempre di più dobbiamo dire che all'essere onesti deve corrispondere un'azione onesta, come l'esempio della lattaia e dell'uomo onesto. Dopo aver esplorato il proppio animo l'azione deve rimanere onesta. Se si nasconde l'azione disoneta, andare a giocare, si mente. Ma si mente anche se si vuole evitare problemi con una mezza verità perchè se c'è paura di dire in fondo l'animo non è libero e un piccolo senso di colpa o una paura dell'altro c'è, per cui ci si difende da un mostro eventuale.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?

Ultima modifica di Sole : 29-08-2009 alle ore 10.18.04. Motivo: non ho ancora letto Gris
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Vecchio 29-08-2009, 10.26.57   #153
RedWitch
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..........

Ma parliamo della crisi. L'uomo onesto (il disonesto no, se la zompa senza tante quisquilie e senza alcun senso di colpa) vuole restare tale, vuole davvero bene alla moglie e davvero crede nel rapporto e in quello che si è costruito negli anni, e ancor meno intende distruggere quanto è stato fatto e ancorta può essere fatto.
Però ci pensa, sempre più spesso, la perturbazione provocata dalla Lattaia non sparisce, anzi aumenta, ed egli ha sempre maggiori difficoltà a fare le uniche due cose che vorrebbe: trattenersi e restare vicino in tutti i sensi alla moglie. Di fatto, mentre combatte, un po' si allontana.

Indipendentemente dalle pieghe che prende questo combattimento, dalle singole vittorie e sconfitte nelle singole battaglie, questa è una guerra che l'uomo onesto deve fare con se stesso. La moglie non può aiutarlo, può solo rendergli le cose più difficili. Perchè ne soffrirebbe, sarebbe impotente, e non capirebbe nemmeno il vero perchè della sofferenza, il vero perchè dell'esistenza di questa situazione.
Metterla al corrente di tutto questo sarebbe a mio avviso una assurda crudeltà. E anche un cercare di scaricare la responsabilità della guerra su di lei. Meglio rimandare, grazie alle mezze verità ma senza menzogne, ogni chiarimento alla fine della guerra, comunque vada.

Bon, l'ho messa al maschile e l'ho colorita un po' e sono certo che esiste un corrispondente femminile. Voi che ne pensate?
Io credo che questa che hai descritto sia una situazione piuttosto comune, anche nelle donne, e penso che il risultato della guerra dipenda da quanto sul piatto della bilancia pesi il rapporto esistente rispetto alla lattaia .. la battaglia che si innesca è tremenda, (i piccoli io fanno a botte )... mettere al corrente l'altro è uno scaricarsi di dosso il problema ma secondo me in queste situazioni non esiste la mezza verità, puo' esistere solo la bugia. La battaglia te la combatti da solo, ma se non dici all'altro cosa sta succedendo non è solo per altruisticamente per lui, perchè dicendo, in questo caso, si rischia di perdere la relazione esistente, la posta in gioco, se tieni un po' al tuo compagno/a è troppo alta.. in casi come questi io non parlerei di mezza verità, ma di omissione, che equivale alla peggiore delle bugie. Stai proteggendo il tuo partner dalla tua sbandata e dalla sofferenza che potresti provocarle/gli o stai proteggendo te stesso da un'eventuale reazione (e possibile perdita, fine del rapporto) se glielo dicessi?

Probabilmente è il male minore per tutti, ma questa non è una mezza verità secondo me.

Ultima modifica di RedWitch : 29-08-2009 alle ore 10.27.13. Motivo: non ho ancora letto Sole
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Vecchio 29-08-2009, 10.34.24   #154
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Io credo che questa che hai descritto sia una situazione piuttosto comune, anche nelle donne, e penso che il risultato della guerra dipenda da quanto sul piatto della bilancia pesi il rapporto esistente rispetto alla lattaia .. la battaglia che si innesca è tremenda, (i piccoli io fanno a botte )... mettere al corrente l'altro è uno scaricarsi di dosso il problema ma secondo me in queste situazioni non esiste la mezza verità, puo' esistere solo la bugia. La battaglia te la combatti da solo, ma se non dici all'altro cosa sta succedendo non è solo per altruisticamente per lui, perchè dicendo, in questo caso, si rischia di perdere la relazione esistente, la posta in gioco, se tieni un po' al tuo compagno/a è troppo alta.. in casi come questi io non parlerei di mezza verità, ma di omissione, che equivale alla peggiore delle bugie. Stai proteggendo il tuo partner dalla tua sbandata e dalla sofferenza che potresti provocarle/gli o stai proteggendo te stesso da un'eventuale reazione (e possibile perdita, fine del rapporto) se glielo dicessi?

Probabilmente è il male minore per tutti, ma questa non è una mezza verità secondo me.
Sono d'accordo con tutto quello che hai scritto mi piace come scrivi lo sai ma mi stavo domandando se è davvero il male minore omettere?
Dire, a lungo andare, non farebbe si che il mondo cambiasse?
Lo chiedo seriamente non so darmi una risposta lo chiedo a tutti non solo a te Red.
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Vecchio 29-08-2009, 10.50.23   #155
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Non solo della superbia, il più delle volte è nascondere con la scusa di proteggere. Lasciare che l'altro sia tranquillo e intanto fare i nostri conti, non che sia il caso di Nike ben inteso, ma nascondere all'altro di andare al casinò come è venuto fuori nel discorso è mentire non proteggere perchè se ho promesso che non avrei più giocato, nascondere di esserci andato e non aver giocato è mancare di fiducia nei confronti del compagno/a e allo stesso tempo evitare problemi quindi si protegge solo se stessi. Se non ho giocato non dovrei nemmeno avere paura di dire.
Bisogna fare attenzione a ben distinguere quando ci pariamo il popò o quando proteggiamo l'altro.




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Io credo che questa che hai descritto sia una situazione piuttosto comune, anche nelle donne, e penso che il risultato della guerra dipenda da quanto sul piatto della bilancia pesi il rapporto esistente rispetto alla lattaia .. la battaglia che si innesca è tremenda, (i piccoli io fanno a botte )... mettere al corrente l'altro è uno scaricarsi di dosso il problema ma secondo me in queste situazioni non esiste la mezza verità, puo' esistere solo la bugia. La battaglia te la combatti da solo, ma se non dici all'altro cosa sta succedendo non è solo per altruisticamente per lui, perchè dicendo, in questo caso, si rischia di perdere la relazione esistente, la posta in gioco, se tieni un po' al tuo compagno/a è troppo alta.. in casi come questi io non parlerei di mezza verità, ma di omissione, che equivale alla peggiore delle bugie. Stai proteggendo il tuo partner dalla tua sbandata e dalla sofferenza che potresti provocarle/gli o stai proteggendo te stesso da un'eventuale reazione (e possibile perdita, fine del rapporto) se glielo dicessi?

Probabilmente è il male minore per tutti, ma questa non è una mezza verità secondo me.
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Su quanto dici dopo parlando con stefano sul grattarsi da soli i propri problemi che influiscono la coppia, comprendo e ti appoggio. Non sono certissimo che vada bene in tutti i casi, ma anche io in linea di massima lo consiglierei (soprattutto a me stesso). Tra l'altro così facendo si protegge il rapporto e quindi anche se stessi, non solo l'altro, quindi non c'è rischio eccessivo di superbia, purchè non ce lo si nasconda.

Però nel decidere cosa dire è fondamentale il non mentire, fosse anche un quarto di verità quella detta. Questo perchè se mento peggioro la situazione invece di migliorarla, e peggioro me. Se dico la verità pur non tutta resto in pari, temporeggio, mi do il tempo e do il tempo per il lavoro.
Non so Red, la differenza tra mezza verità e bugia non dipende dalle situazioni, ma da ciò che dici e come lo dici. Se la cosa della lattaia la tengo per me, sto omettendo il fatto che sono in crisi o magari il motivo per cui lo sono, e cerco di risolvermela senza coinvolgere... non necessariamente è mentire (poi sapevo che le donne su sta cosa... )

"caro ma che hai, perchè te ne stai per conto tuo? ti sento distante"
"sto un po' in crisi, capita, mi senti distante perchè un po' lo sono, ma tu non centri, ti voglio bene, prima o poi ne esco"
"vorresti parlarmene?"
"l'avrei fatto non ti pare?"

Al di là dell'irrealtà della conversazione, la parte maschile non ha mentito (ad un'eventuale incalzare ansioso della lei ad un certo punto avrebbe sbottato un non rompere).
Mezze verità, neanche mezze solo pezzetti, e solo per rispondere a domande, sennò il silenzio sulla cosa e il tentativo di dissimulare la difficoltà. E' mentire? (vorrei sentire anche i maschietti però )
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Vecchio 29-08-2009, 11.46.39   #156
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
[.....] E' mentire? (vorrei sentire anche i maschietti però )
Si è mentire, o meglio è usare la mezza verità nel modo sbagliato cioè per pararsi il sedere.

Agire per non mentire (la mezza verità corretta la si dice per l'altro non per se stessi) significa agire cercando di non trovarsi mai in situazioni "pericolose" a rischio menzogna per salvare qualcosa. E se succede, e succede perchè non siamo infallibili, bisognerebbe assumersene subito le responsabilità.
Tradisco una moglie?
O terminiamo il rapporto perchè questo rapporto non ha più motivo di esistere o lo recuperiamo, tutto il resto è ipocrisia, ed aggiustamento di comodo, di pigrizia etc....
E poi la cosa (tradimento in questo caso) si ripeterà.
Quindi se io mento a mia moglie (o uso la mezza verità nella stessa maniera) voglio tenere il piede in due scarpe per mille motivi ma non mi interessa vivere un matrimonio (o una vita di coppia) completo, non con quella persona almeno.

Eh lo so che quello che ho scritto può sembrare estremista e bigotto... ma o cambiamo il nome alle cose (per esempio unione di comodo al posto di matrimonio e/o coppia) oppure le cose stanno così.
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Vecchio 29-08-2009, 12.26.03   #157
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Idealmente sono daccordo con te Uno, anche se credo che ciò sia solo delle persone eccezionali, o molto semplici e rette per indole. Faccio differenza però tra il tenersi un turbamento in attesa di superarlo, e tradire effettivamente. Nel primo caso sceglierei di tenere per me qualcosa che farebbe soffrire anche l'altra, e meno che la mia compagna non sia una donna veramente matura, giovane o meno che sia. Mi sono messa dalla parte dell'uomo. Al contrario credo le cose siano un pò diverse. Mi sembra che ancora la donna perdoni più facilemente il tradimento da parte dell'uomo.
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Vecchio 29-08-2009, 13.02.12   #158
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Faccio differenza però tra il tenersi un turbamento in attesa di superarlo
Ma questo potrebbe anche rientrare nel recupero del rapporto, se però la cosa capita con ogni lattaia (per usar la metafora di Ray) che incontro tenendolo nascosto... o anche continuo con la stessa.....

Nella realtà spesso (uomo o donna che sia) esce che ci si giustifica in vari modi di cui il più ipocrita è: "non gli/le voglio far male..." quando invece se andiamo a fondo per bene il succo è che la strada vecchia ha dei vantaggi, della nuova se ne conoscono altri diversi e si vorrebbe tenere solo questi di entrambi i rapporti.
Qualsiasi amante una volta che cambia di ruolo diventa esattamente uguale a ciò che si è scartato, è questo che più o meno consapevolmente tutti gli uomini e donne sanno. E' come il discorso che facciamo sulle probabilità nei giochi di azzardo. La relazione duratura è come il lotto, sai cosa vinci ma quello è, la relazione clandestina è come il super enalotto, puoi sognare e vincere premi enormi...
Ma il super enalotto senza il lotto neanche esisterebbe...
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Vecchio 29-08-2009, 13.18.50   #159
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Si è mentire, o meglio è usare la mezza verità nel modo sbagliato cioè per pararsi il sedere.

Agire per non mentire (la mezza verità corretta la si dice per l'altro non per se stessi) significa agire cercando di non trovarsi mai in situazioni "pericolose" a rischio menzogna per salvare qualcosa. E se succede, e succede perchè non siamo infallibili, bisognerebbe assumersene subito le responsabilità.
Tradisco una moglie?
O terminiamo il rapporto perchè questo rapporto non ha più motivo di esistere o lo recuperiamo, tutto il resto è ipocrisia, ed aggiustamento di comodo, di pigrizia etc....
E poi la cosa (tradimento in questo caso) si ripeterà.
Quindi se io mento a mia moglie (o uso la mezza verità nella stessa maniera) voglio tenere il piede in due scarpe per mille motivi ma non mi interessa vivere un matrimonio (o una vita di coppia) completo, non con quella persona almeno.

Eh lo so che quello che ho scritto può sembrare estremista e bigotto... ma o cambiamo il nome alle cose (per esempio unione di comodo al posto di matrimonio e/o coppia) oppure le cose stanno così.
Il mio esempio però si riferiva a ciò che ha poi distinto webe, non c'era tradimento effettivo, solo crisi interna. Che tra l'altro ritengo personale e la cui soluzione, in una direzione o l'altra che sia (che prevede il chiarimento della situazione, come ho detto, ma solo dopo la soluzoine) mette a posto anche le future lattaie.

Non sono ancora del tutto convinto che la mezza verità vada bene solo quando si protegge l'altro e non anche se stessi. Se durante la mia crisi tengo per me parte della verità sto proteggendo l'altro, me stesso e il rapporto. Il quale semmai si rompe dopo, ma potrebbe anche rafforzarsi in me dato che la crisi è opportunità di crescita. Non vedo ipocrisia in questo, solo opportunità... diverso dal volere tenere il piede in due scarpe, che indica il non voler risolvere lo stato di conflitto perchè fa comodo.
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Vecchio 29-08-2009, 13.45.01   #160
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"caro ma che hai, perchè te ne stai per conto tuo? ti sento distante"
"sto un po' in crisi, capita, mi senti distante perchè un po' lo sono, ma tu non centri, ti voglio bene, prima o poi ne esco"
"vorresti parlarmene?"
"l'avrei fatto non ti pare?"

Scusate, questa cosa che aggiungo ora non è ne per essere a favore di Ray ne di Uno, mi costringe una emozione, come se fossi stata la donna alla quale Ray si era rivolto. Quell'ipotetico dialogo a me farebbe saltare il cervello lo stesso. Preferirei mille volte che mi si dicesse la verità, saprei gestirla sicuramente meglio. Con le conseguenze che magari chiederei all'altro di assumersi il peso di una qualche reazione che di conseguenza la avrei.Se non altro il pungermi dalla gelosia mi farebbe attivare per fare qualcosa che mi desse maggiore valore, sicuramente mi farei un viaggio di qualche giorno da sola( col rischio di lasciare campo libero, ma se uno ha dentro di non resistere non sarebbe il tenerlo vicino che cambierebbe la cosa). Ma se per caso l'uomo valutasse che la propria compagna non avrebbe neanche le risorse per una sana reazione, allora devo dire a sorpresa per me stessa in questo momento, io direi all'uomo non basta omettere, dissimula molto bene se puoi, in attesa che ti passi, se è intenzione tua fartela passare.
Forse è più coplesso di quanto immaginavo questo argomento.

Ultima modifica di webetina : 29-08-2009 alle ore 14.25.42.
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Vecchio 29-08-2009, 14.09.49   #161
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Il mio esempio però si riferiva a ciò che ha poi distinto webe, non c'era tradimento effettivo, solo crisi interna. Che tra l'altro ritengo personale e la cui soluzione, in una direzione o l'altra che sia (che prevede il chiarimento della situazione, come ho detto, ma solo dopo la soluzoine) mette a posto anche le future lattaie.

Non sono ancora del tutto convinto che la mezza verità vada bene solo quando si protegge l'altro e non anche se stessi. Se durante la mia crisi tengo per me parte della verità sto proteggendo l'altro, me stesso e il rapporto. Il quale semmai si rompe dopo, ma potrebbe anche rafforzarsi in me dato che la crisi è opportunità di crescita. Non vedo ipocrisia in questo, solo opportunità... diverso dal volere tenere il piede in due scarpe, che indica il non voler risolvere lo stato di conflitto perchè fa comodo.
Condivido , di questo si parla non di mero opportunismo.
Una crisi ti mette in condizione per un certo periodo di incapacita' a scegliere e capire quello che hai , quello che non hai e quello che puoi perdere .
E' un momento in cui si puo' fare solo il possibile non cio' che si deve .
Parlare di cio' che si deve in quei momenti e' come chiedere a Mennea di fare il Bolt .
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Vecchio 29-08-2009, 14.23.49   #162
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Scusate, questa cosa che aggiungo ora non è ne per essere a favore di Ray ne di Uno, mi costringe una emozione, come se fossi stata la donna alla quale Ray si era rivolto. Quell'ipotetico dialogo a me farebbe saltare il cervello lo stesso. Preferirei mille volte che mi si dicesse la verità, saprei gestirla sicuramente meglio. Con le conseguenze che magari chiederei all'altro di assumersi il peso di una qualche reazione che di conseguenza la avrei.Se non altro il pungermi dalla gelosia mi farebbe attivare per fare qualcosa che mi desse maggiore valore, sicuramente mi farei un viaggio di qualche giorno da sola( col rischio di lasciare campo libero, ma se uno ha dentro di non resistere non sarebbe il tenerlo vicino che cambierebbe la cosa). Ma se per caso l'uomo valutasse che la propria compagna non avrebbe neanche le risorse per una sana reazione, allora devo dire a sorpresa per me stessa in questo momento, io direi all'uomo non omettere, dissimula molto bene se puoi, in attesa che ti passi, se è intenzione tua fartela passare.
Forse è più coplesso di quanto immaginavo questo argomento.
E' proprio cosi' e' piu' complesso di quanto immagini perche' parliamo di cose , se c'e' buona fede e non si tratta dell'opportunismo di cui parlave Uno , che non si possono controllare .
Non la puo' controllare l'uomo una momentanea uscita dalla propria realta'per l'intervento di qualche archetipo femminile ma puo' valere anche per la follia del gioco o per le scommesse o il bere o altro ( giusto per chiarire io con i giochi sono negato se gioco a poker potete leggere le mie carte sull'espressione del mio viso)
come non la puo' controllare la donna la sindrome da abbandono che porta al panico totale .
I ruoli sono speculari e pertanto invertibili.
Dunque due persone ad affrontare il problema vuol dire
raddoppiare le difficolta' cosi' come all'opposto quando si gioisce in due si gioisce il doppio .
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Vecchio 29-08-2009, 14.34.44   #163
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Una crisi ti mette in condizione per un certo periodo di incapacita' a scegliere e capire quello che hai , quello che non hai e quello che puoi perdere .
E' un momento in cui si puo' fare solo il possibile non cio' che si deve .
Parlare di cio' che si deve in quei momenti e' come chiedere a Mennea di fare il Bolt .
Si, mi trovi daccordo sul fatto che agiamo solo secondo le risorse che abbiamo, sperando che siano tante, altrimenti sono solo teorie.

Non sono invece daccorso nel generalizzare che affrontare in due i problemi sia sempre raddoppiare le difficoltà. Dipende sempre dalla maturaità che hai e che ha l'altro/a
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Vecchio 29-08-2009, 14.46.54   #164
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Durante il vivere assieme possono capitare dei periodi di crisi o sbandamento. Queste crisi possono essere risolte interiormente o assieme il proprio partners.

Interiormente quando si tratta di resistere ad una pulsione bassa (che la lattaia ispira) oppure vivendo l'esperienza della lattaia per poi rendersi conto che si tratta di una reazione a qualcosa di più profondo che riguarda la relazione. Questa possibilità deve essere limitata nel tempo in quanto esperienza rivelatrice di una crisi più profonda e non di un ludico modo di soggiacere ai piaceri. In questo caso il percorso di crisi e soluzione passa attraverso il singolo senza farne menzione all'altro. Assolutamente senza farne menzione in quanto la crisi è in atto e poco serve per la soluzione della crisi stessa.
Se la crisi perdura nel tempo allora questo è un sintomo di una vita vissuta nella menzogna, nel non volersi bene.
Errare è umano, perseverare è diabolico.

Assieme alla compagna quando ci si rende conto che da soli non si riesce a portare soluzione alla crisi. Si trattasse anche di essere sedotto da ogni lattaia incontrata. Il parlarne con la compagna, di cosa manca nella relazione manca o di cosa spinge a certi desideri. Un confronto difficile ma necessario per rimettere in carreggiata una relazione che presenta una deviazione da parte di uno dei due. Serve un riesame della relazione, un prendere atto di una crisi che può essere risolta assieme, entrambi impegnandosi in quanto si crede nella relazione.

Per mia esperienza ho passato almeno due seri momenti di crisi di coppia che ho affrontato in singolo la prima volta e in coppia la seconda volta.


PS: ho portato l'esempio della lattaia e non del gioco perchè nella mia esperienza la lattaia è stato l'elemento di crisi nella ralazione di coppia mentre il gioco d'azzardo mi è sconosciuto, non ne sono sedotto.

Ultima modifica di Grey Owl : 29-08-2009 alle ore 14.49.22. Motivo: ho aggiunto il ps
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Vecchio 29-08-2009, 14.59.54   #165
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Si, mi trovi daccordo sul fatto che agiamo solo secondo le risorse che abbiamo, sperando che siano tante, altrimenti sono solo teorie.

Non sono invece daccorso nel generalizzare che affrontare in due i problemi sia sempre raddoppiare le difficoltà. Dipende sempre dalla maturaità che hai e che ha l'altro/a
mmmh, deve essere proprio una santa/o questa donna o quest'uomo per soffocare le proprie paure e aiutare l'altro come si trattasse di un estraneo .
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Vecchio 29-08-2009, 15.14.35   #166
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mmmh, deve essere proprio una santa/o questa donna o quest'uomo per soffocare le proprie paure e aiutare l'altro come si trattasse di un estraneo .
Vista così hai ragione tu. Devo allora necessariamente fare appello alla mia esperienza. Io non reprimerei proprio nulla, avrei le mie reazioni. Da persona intelligente valuterei quanto possano essere esagerate, se ci tengo ancora al mio compagno, e nella misura in cui sono in grado di accogliere il suo umano, coraggioso rivelarmi una cosa imbarazzante. Per il tradimento vero e proprio ancora non mi sono attrezzata. Non mi piace ne in amore, ne in amicizia ne nei rapporti di lavoro. Non ho intelligenza ne abbastanza amore che mi possa trattenere. Manterrei sempre delle riserve, cioè una cosa questa che se fosse riservata a me non mi piacerebbe per nulla.

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Vecchio 29-08-2009, 15.26.31   #167
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Interiormente quando si tratta di resistere ad una pulsione bassa (che la lattaia ispira) oppure vivendo l'esperienza della lattaia per poi rendersi conto che si tratta di una reazione a qualcosa di più profondo che riguarda la relazione. Questa possibilità deve essere limitata nel tempo in quanto esperienza rivelatrice di una crisi più profonda e non di un ludico modo di soggiacere ai piaceri. In questo caso il percorso di crisi e soluzione passa attraverso il singolo senza farne menzione all'altro. Assolutamente senza farne menzione in quanto la crisi è in atto e poco serve per la soluzione della crisi stessa.
Se la crisi perdura nel tempo allora questo è un sintomo di una vita vissuta nella menzogna, nel non volersi bene.
Errare è umano, perseverare è diabolico.
Ci hai lavorato sopra, sulla tua stessa pelle. Forse per questo mi arriva meglio...

Mi permetto di dire a Nikelise che a volte ho difficoltà a capire i suoi messaggi perchè ho come l'impressione che siano poco a contatto con ciò che prova realmente. Perdona Nike , la tua mente mi affascina, come la voce fuori campo, o l'avvocato del diavolo, e ti leggo sempre molto volentieri. Se ti disturba puo dirmelo, mi ha colpito il tread di Ray, non è per avere l'ultima parola sempre. Spero non si pensi ciò di me che sono appena arrivata.
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Vecchio 29-08-2009, 15.55.11   #168
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Magari sbaglio ma parlando per il mio vissuto, si può perdonare, si passa attraverso l'inferno, perchè il tradimento è qualcosa che ti lacera, lacera una parte molto intima, perchè quando ami doni all'altro tutto di te anche quella piccola parte nascosta che è il cuore senza riserve. Non riesco ad esprimerlo come vorrei.
Ma se l'altro è importante per noi lo perdoniamo se invece siamo importanti solo noi, non ci riusciremo mai.
Io credo che basta poco a perdonare e a dimenticare basta riempire il rapporto di amore e di bello di comprensione di pazienza, di pietàs.
L'orgoglio è una brutta cosa e credo che sia la barriera all'amore e al perdono.

p.s. però forse ho fallito e me la racconto perchè non mi è stato riservato lo stesso trattamento.
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Vecchio 29-08-2009, 16.25.44   #169
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Lattaia o non lattaia, se si è onesti non si può non ammettere che in quella circostanza non dire è opportuno soprattutto a chi piace la lattaio o il lattaio.
Lo dico e ne sono convinta perchè se devo risolvermi una crisi non posso rendere conto di ciò ad un marito o una moglie che in quel momento è una fastidiosa presenza che mi impedisce di gestire al meglio la situazione. Me lo impedisce perchè per proteggere davvero la sua serenità devo fare in modo di mantenere un atteggiamento sempre costante, che non differisca di troppo dal normale oppure inventare altre bugie per giustificare una mente assente, per cui come si mette si mette il comodo torna a noi, dire che si vuole proteggere l'altro è un raccontarsi una gigantesca balla. Lo si fa per noi e basta per cui è una bugia.
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Vecchio 29-08-2009, 16.59.53   #170
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Lattaia o non lattaia, se si è onesti non si può non ammettere che in quella circostanza non dire è opportuno soprattutto a chi piace la lattaio o il lattaio.
Lo dico e ne sono convinta perchè se devo risolvermi una crisi non posso rendere conto di ciò ad un marito o una moglie che in quel momento è una fastidiosa presenza che mi impedisce di gestire al meglio la situazione. Me lo impedisce perchè per proteggere davvero la sua serenità devo fare in modo di mantenere un atteggiamento sempre costante, che non differisca di troppo dal normale oppure inventare altre bugie per giustificare una mente assente, per cui come si mette si mette il comodo torna a noi, dire che si vuole proteggere l'altro è un raccontarsi una gigantesca balla. Lo si fa per noi e basta per cui è una bugia.
Non è detto, non puoi generalizzare, almeno non così semplicemente. Sai quanti ometti troverebbero comodissimo, nonappena insorge il problema lattaia, correre dalla moglie a spifferare tutto, scaricando la propria tensione e caricandola a lei, tanto ancora non ha fatto nulla e quindi è bravo bello e buono, anzi ancora di più perchè nel momento difficile ha dimostrato pure sincerità... ed ecco che si è fatto bello agli occhi di moglie/mammina che lo obblighera (col suo implicito consenso) a cambiare latteria. Fino alla prossima volta, con la fioraia magari.

Affrontarsi una crisi fino in fondo, in certi casi, può essere un gesto d'amore verso gli altri.
Certo che, nel voler proteggere, il lato oscuro è l'arroganza di decidere per l'altro.
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Vecchio 29-08-2009, 17.21.54   #171
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Vista così hai ragione tu. Devo allora necessariamente fare appello alla mia esperienza. Io non reprimerei proprio nulla, avrei le mie reazioni. Da persona intelligente valuterei quanto possano essere esagerate, se ci tengo ancora al mio compagno, e nella misura in cui sono in grado di accogliere il suo umano, coraggioso rivelarmi una cosa imbarazzante. Per il tradimento vero e proprio ancora non mi sono attrezzata. Non mi piace ne in amore, ne in amicizia ne nei rapporti di lavoro. Non ho intelligenza ne abbastanza amore che mi possa trattenere. Manterrei sempre delle riserve, cioè una cosa questa che se fosse riservata a me non mi piacerebbe per nulla.
Per questo non ti direi nulla , invece di un problema poi ne avrei due .
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Vecchio 29-08-2009, 17.25.25   #172
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Ci hai lavorato sopra, sulla tua stessa pelle. Forse per questo mi arriva meglio...

Mi permetto di dire a Nikelise che a volte ho difficoltà a capire i suoi messaggi perchè ho come l'impressione che siano poco a contatto con ciò che prova realmente. Perdona Nike , la tua mente mi affascina, come la voce fuori campo, o l'avvocato del diavolo, e ti leggo sempre molto volentieri. Se ti disturba puo dirmelo, mi ha colpito il tread di Ray, non è per avere l'ultima parola sempre. Spero non si pensi ciò di me che sono appena arrivata.
No NO se hai quest'impressione fai bene a dirlo . Puoi dirmi quello che pensi anzi anche farmi degli esempi perche' possa capire .
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Vecchio 29-08-2009, 17.28.42   #173
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Non è detto, non puoi generalizzare, almeno non così semplicemente. Sai quanti ometti troverebbero comodissimo, nonappena insorge il problema lattaia, correre dalla moglie a spifferare tutto, scaricando la propria tensione e caricandola a lei, tanto ancora non ha fatto nulla e quindi è bravo bello e buono, anzi ancora di più perchè nel momento difficile ha dimostrato pure sincerità... ed ecco che si è fatto bello agli occhi di moglie/mammina che lo obblighera (col suo implicito consenso) a cambiare latteria. Fino alla prossima volta, con la fioraia magari.

Affrontarsi una crisi fino in fondo, in certi casi, può essere un gesto d'amore verso gli altri.
Certo che, nel voler proteggere, il lato oscuro è l'arroganza di decidere per l'altro.
Certo, dipende dai caratteri, c'è chi egoisticamente spiffera e chi egoisticamente si tiene per se ma serve sempre a se.
Che poi c'è chi lo usa per esplorare dei lati propri e del rapporto con il compagno è sacrosanto ma ciò non toglie che è una bugia perchè è qualcosa di nascosto che deve essere velato con altre bugie. Perchè se tuteli l'altro devi anche pensare di non fargli capire nulla... va da se che se capisce e tu taci come diceva Tina fai un disastro quintuplicato.

Un gran paraculo che avevo conosciuto mi aveva convinta (e mi son lasciata convincere perchè mi faceva comodo crederlo) a suo tempo che io potevo fare tutto quello che volevo senza limiti purchè non facessi danno e non togliessi nulla al mio compagno e ci credevo. Questo non è il nostro caso ma fa capire bene come ci si riesce a convincere di essere buoni nella disonestà.
Se faccio stare bene l'altro poi posso farmi gli affari miei. Così se tutelo l'altro poi posso analizzarmi la cosa da solo togliendo tanto all'altro in realtà.
L'altro sente, magari non vuole vedere ma sente.

In ogni caso in certe circostanze non puoi fare davvero altro che vivere quel momento e cercare di capire ma bisogna essere onestamente capaci di dire che si tace per egoismo, per far tacere i sensi di colpa, perchè non si da all'altro nessuna scelta, si decide per lui/lei. Questo perchè si ha paura di perdere qualcosa ... e quindi si agisce per egoismo.
Ho paura di perdere la famiglia per cui non dico, poi se risolvo bene ma se non risolvo lo lascio... e questo poveraccio/a non sapeva nulla, non ha avuto il tempo e il modo e il diritto di considerare. Per me è egoismo. Non è detto che le cose si risolvano con l'osservazione.
Per la mia esperienza me la son girata in tutte le salse, pure quella che esplori tu ... è c'è un solo verdetto: egoismo.
Ripeto, non c'è un'altra via se si ha paura di perdere qualcosa.
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Vecchio 29-08-2009, 17.30.05   #174
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Per questo non ti direi nulla , invece di un problema poi ne avrei due .
Appunto, non è proteggere se stessi questo?
Nel momento in cui la protezione è verso te siamo nel campo della bugia.
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Ultima modifica di Sole : 29-08-2009 alle ore 17.32.11.
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Vecchio 29-08-2009, 17.40.23   #175
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Certo, dipende dai caratteri, c'è chi egoisticamente spiffera e chi egoisticamente si tiene per se ma serve sempre a se.
Che poi c'è chi lo usa per esplorare dei lati propri e del rapporto con il compagno è sacrosanto ma ciò non toglie che è una bugia perchè è qualcosa di nascosto che deve essere velato con altre bugie. Perchè se tuteli l'altro devi anche pensare di non fargli capire nulla... va da se che se capisce e tu taci come diceva Tina fai un disastro quintuplicato.

Un gran paraculo che avevo conosciuto mi aveva convinta (e mi son lasciata convincere perchè mi faceva comodo crederlo) a suo tempo che io potevo fare tutto quello che volevo senza limiti purchè non facessi danno e non togliessi nulla al mio compagno e ci credevo. Questo non è il nostro caso ma fa capire bene come ci si riesce a convincere di essere buoni nella disonestà.
Se faccio stare bene l'altro poi posso farmi gli affari miei. Così se tutelo l'altro poi posso analizzarmi la cosa da solo togliendo tanto all'altro in realtà.
L'altro sente, magari non vuole vedere ma sente.

In ogni caso in certe circostanze non puoi fare davvero altro che vivere quel momento e cercare di capire ma bisogna essere onestamente capaci di dire che si tace per egoismo, per far tacere i sensi di colpa, perchè non si da all'altro nessuna scelta, si decide per lui/lei. Questo perchè si ha paura di perdere qualcosa ... e quindi si agisce per egoismo.
Ho paura di perdere la famiglia per cui non dico, poi se risolvo bene ma se non risolvo lo lascio... e questo poveraccio/a non sapeva nulla, non ha avuto il tempo e il modo e il diritto di considerare. Per me è egoismo. Non è detto che le cose si risolvano con l'osservazione.
Per la mia esperienza me la son girata in tutte le salse, pure quella che esplori tu ... è c'è un solo verdetto: egoismo.
Ripeto, non c'è un'altra via se si ha paura di perdere qualcosa.
Condivido in pieno Sole.
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