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Vecchio 16-09-2010, 17.44.30   #1
nikelise
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Predefinito Parto Con Terapia Epidurale Antidolore

Che ne pensate .
Ho un'amica donna manager di 40 anni che deve partorire tra 1 mese ed ha una paura folle del parto e dello sconvolgimento che questo portera' alla sua vita (per far capire il tipo ).
Beh lei dice che siamo ormai nel 2010 e che solo in Italia siamo cosi' indietro che siamo ancora convinti che si debba partorire con dolore altrimenti non ...vale .
Ho sentito di recente che comunque la partoriente deve spingere e sente di dover spingere o forse spinge solo perche' cosi' le dicono di fare , non so ,
anche con la terapia antidolore .
Vedete qualche controindicazione a questo tipo di parto magari di natura non solo fisiologica ma di altra natura psico esoterica ?
E' giusto far di tutto per fuggire dal dolore fisico anche in un caso come questo ?
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Vecchio 16-09-2010, 18.09.05   #2
griselda
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Premetto che io non l'ho fatta, ma la mia amica con cui ho trascorso la gravidanza invece sì.
Beh tornassi indietro come è solito dire..la farei.
Sono d'accordo con la tua amica che siamo sempre indietro rispetto ad esempio all'America in cui veniva fatta già anni addietro.
Però secondo me la scelta deve sempre esserci se uno vuole la natura perchè negargliela?
Per quanto riguarda partorire in epidurale e il parto naturale direi che la differenza sta solo nel non sentire dolore e due o tre cosette mediche ma che non inficiano il parto.
Forse un ritardo sull'allattamento al seno, ma non ne sono sicura. Poi magari passa qualcuno che ne sa di più di me anche dal punto di vista esostrano.
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Vecchio 16-09-2010, 18.23.44   #3
Edera
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Però secondo me la scelta deve sempre esserci se uno vuole la natura perchè negargliela?
.
Ad esempio idealmente ( se mai fosse) io vorrei partorire naturalmente senza sostanze, ammesso che la mia costituzione me lo permetta senza rischi per me o per il bambino, vorrei sentire tutto... (Idealmente... Magari arrivo a quel momento e mi faccio dare una mattonata in testa o la dò qualcuno.. )
Trovo sensato però che una donna debba avere la possibilità di farlo senza straziarsi dal dolore, se la scienza glielo permette e questo è coerente con se stessa, perchè no? Però non so gli effetti collaterali e se ci sono..
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Vecchio 16-09-2010, 18.48.38   #4
diamantea
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Io sapevo già che per conformazione fisica non avrei avuto problemi di parto. Ho fatto il corso di preparazione al parto con il TA, ma quello che accadde durante il primo parto ha di che miracoloso. Intanto era di giorno come avevo tanto pregato e desiderato negli ultimi mesi, ero calma e serena, avevo la fiducia che tutto sarebbe andato bene. Poi durante il travaglio che durò in tutto 4 ore non avevo dolori ma solo contrazioni. Durante la fase espulsiva non avvertì alcun dolore ma anzi se posso permettermelo di dirlo ho avuto una meravigliosa straordinaria sensazione quasi di orgasmo. Una sensazione vellutata e bellissima che mi durò un mese intero. Fu talmente bello e intenso che aspettai la seconda gravidanza per riprovare la stessa sensazione. Invece fu tutto il contrario, un parto precipitoso conclusosi in poco più di un'ora, 5 contrazioni terribili due spinte dolorosissime e fu fuori, ma mentre usciva avevo l'esatta percezione del mio corpo che si adattava/modificava al passaggio e sentivo tutto il corpicino di mio figlio nei movimenti e nella conformazione. Il mio campo visivo ristretto ad un piccolo cerchio, senza pensieri, solo percezione e osservazione di ciò che stava accadendo, il tutto in assoluto silenzio.

Se la donna non si sente pronta ad accettare il dolore che sicuramente sentirà in misura non calcolabile è meglio l'epidurale, così non si traumatizza lei e nemmeno il bambino.
Questa cosa che si deve partorire nel dolore è ormai superato.
Si deve tenere conto in ognuno di noi che rapporto si ha con il dolore e con il proprio corpo.
Io non l'ho voluta l'epidurale, volevo essere totalmente presente, volevo sentire il mio corpo in tutto e per tutto, ma mi è andata troppo bene, di lusso direi, purtroppo a molte donne non va così, tante soffrono molto e nessuno può garantire cosa succederà fino a che non arriva il momento e se lei già parte con l'idea che non vuole soffrire meglio che si programma in tempo.
Chiaramente qualche rischio c'è ma sarà il suo medico a calcolarlo e consigliarla per il meglio.
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Vecchio 16-09-2010, 20.20.16   #5
dafne
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Una controindicazione c'è e, a mio avviso, anche piuttosto grave.

Il dolore è notoriamente tra i più forti e scioccanti tra quelli che normalmente una persona, una donna, potrebbe provare nella propria vita.

Questo era, e non sarà più aimè, uno dei deterrenti che riusciva a fermare qualche apprendista madre pronta a cimentarsi nel Grande Esperimento

Non sono sicura che sia un passo avanti

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Vecchio 16-09-2010, 23.09.59   #6
RedWitch
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............
Vedete qualche controindicazione a questo tipo di parto magari di natura non solo fisiologica ma di altra natura psico esoterica ?
E' giusto far di tutto per fuggire dal dolore fisico anche in un caso come questo ?
Per quel che riguarda la fisiologia, uno dei rischi a cui si va incontro, ma di cui informano ampiamente precedentemente è un feroce mal di testa che puo' durare fino ad una settimana e che puo' imperdire di prendersi cura del proprio bimbo, ma sono casi davvero molto rari.. si tratta comunque di un ago di 7 cm nella schiena, e quando lo inseriscono, bisogna stare immobili, ma l'anestesista che aveva illustrato la procedura durante il corso preparto che ho seguito, molto ironicamente ci aveva detto che se di solito i pazienti hanno paura dell'ago e non riescono a stare fermi con le partorienti il problema non sussiste perchè sono impegnate in un altro tipo di dolore e si fanno fare qualunque cosa ..

Per avere la possibilità di partorire in epidurale, si è informati prima, si firma una liberatoria, ma si puo' scegliere durante il parto (almeno fino ad un certo momento) se farsi fare l'anestesia o meno, che non rende il parto indolore... ma allevia molto le contrazioni, mentre la fase delle spinte, epidurale o meno è faticosa.

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Ad esempio idealmente ( se mai fosse) io vorrei partorire naturalmente senza sostanze, ammesso che la mia costituzione me lo permetta senza rischi per me o per il bambino, vorrei sentire tutto... (Idealmente... Magari arrivo a quel momento e mi faccio dare una mattonata in testa o la dò qualcuno.. )
Ecco questo è esattamente quello che dicevo io... prima del parto, ero molto propensa al naturale, mi dicevo che in fondo
quando l'epidurale non esisteva tutte le donne partorivano ugualmente, che volevo sentire tutto ... fino quando ho sentito le prime "vere" contrazioni, quelle veramente dolorose, ho chiesto all'ostetrica di chiamare l'anestesista ...

Della mia esperienza, posso dire che l'epidurale mi ha aiutata molto, il parto è stato naturale e rapido, le contrazioni si sentono lo stesso e la fase finale la si vive tutta, pero' anche a me è rimasto il dubbio di qualche controindicazione sottile..



ps: oggi si usa molto anche il cesareo, per evitare il dolore, ecco questa è una scelta che non capisco e non condivido, ma ne ho sentite davvero molte di donne che l'hanno chiesto, soprattutto ultimamente .

Ultima modifica di RedWitch : 16-09-2010 alle ore 23.15.09.
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Vecchio 17-09-2010, 00.55.51   #7
Shanti
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Vedete qualche controindicazione a questo tipo di parto magari di natura non solo fisiologica ma di altra natura psico esoterica ?
Psico esoterica non so ma fisiologica sì, penso che ci voglia moltissimo tempo prima che il corpo smaltisca completamente le sostanze contenute nell'anestetico.
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Vecchio 17-09-2010, 09.12.14   #8
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Si deve tenere conto in ognuno di noi che rapporto si ha con il dolore e con il proprio corpo.
Io non l'ho voluta l'epidurale, volevo essere totalmente presente, volevo sentire il mio corpo in tutto e per tutto, ma mi è andata troppo bene, di lusso direi, purtroppo a molte donne non va così, tante soffrono molto e nessuno può garantire cosa succederà fino a che non arriva il momento e se lei già parte con l'idea che non vuole soffrire meglio che si programma in tempo.
Chiaramente qualche rischio c'è ma sarà il suo medico a calcolarlo e consigliarla per il meglio.
Esatto fino a quando non arrivo a quel momento (idee a parte) non potrò mai saperlo. Se sono come mia madre ad esempio dovrei passare 24 ore di travaglio...
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Vecchio 17-09-2010, 13.16.20   #9
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ps: oggi si usa molto anche il cesareo, per evitare il dolore, ecco questa è una scelta che non capisco e non condivido, ma ne ho sentite davvero molte di donne che l'hanno chiesto, soprattutto ultimamente .
A questo proposito voglio ricordare che il cesareo risparmia dal dolore del parto ma presenta il conto con i postumi di un intervento chirurgico. Forse prima di andare a cuor leggero in sala operatoria ci si dovrebbe informare meglio su come avviene ed anche a quanto si soffre dopo il risveglio fino a guarigione completa, tenendo conto anche delle possibili aderenze e dolori futuri a ogni cambio del tempo, oltre i rischi legati all'anestesia e l'intervento in sè.
Insomma fare un figlio costa fatica, sofferenza ed anche dolore. Poi l'immensa gioia che segue l'averlo fra le braccia, possibilmente allattarlo al seno ripaga di tutto e si dimentica in fretta.
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Vecchio 17-09-2010, 17.06.04   #10
Sole
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Denuncerò una cosa un pò forte ma altrettanto grave.
Per conoscenza e raccconto diretto del personale medico, so che in molte cliniche private e convenzionate si promuove e si invoglia la portariente al cesareo. Lo fanno perchè così si sbriga prima la faccenda ed è possibile avere la data certa e le camere libere. L'idea circola, la portariente ne viene a contatto e crede di sceglierlo come possibilità invece è un bisogno che nasce dai camici bianchi e dai conti.


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Io credo che la fonte del dolore sia da studiare in altri campi ma che se non è fatto prima è tardi cercarlo nel momento del parto.
Credo che un dolore fisico così grande sia un passaggio, un cambiamento, una trasformazione. Se non si era fatta una preparazione prima accade nel momento del parto. Io so anche di casi però in cui la donna non sente dolore e partorisce subito, quindi le eccezioni andrebbero indagate.

Ancora mi viene in mente che il parto è un lasciare andare, un metter fuori. Partorire un'idea è darle forma esternamente e poi apparterrà non più solo alla nostra interiorità ma al fuori. Forse quel dolore fisico sta proprio a simboleggiare in maniera così violenta che il bambino che nasce è fuori dal ventre definitivamente. Che si distingue dalla madre. Forse il dolore è il rifiuto inconscio e fisico di farlo uscire per dargli un'identità. Temo che questa ipotesi toccherà le sensibilità di molte di noi, tenete presente che è un'ipotesi e che il 99,9999999999999999% prova dolore. Per cui nessuna è peggio o meglio. Una di una entità che si sviluppa e cresce dentro il nostro ventre inevitabilmente la si crede di possedere e non la si vuole perdere. Metterlo fuori è una perdita di stato, un cambiamento.

Sto solo metterndo fuori delle idee... ad esempio so che maggiormente si è rilassate e minore sarà il dolore. Molto, molto difficile perchè al minimo dolore tutto il corpo reagisce immediatamente irrigidendosi, ma irrigidendosi la sensazione di dolore si centuplica. Mi vien da pensare quindi che se mai esistesse quella donna che riesce a lasciare il corpo completamente abbandonato e lasciando fare alla forza di gravità probabilmetne non sentirebbe dolore o quanto meno un minimo, e tutto sarebbe più semplice.
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Vecchio 17-09-2010, 17.46.54   #11
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Sto solo metterndo fuori delle idee... ad esempio so che maggiormente si è rilassate e minore sarà il dolore. Molto, molto difficile perchè al minimo dolore tutto il corpo reagisce immediatamente irrigidendosi, ma irrigidendosi la sensazione di dolore si centuplica. Mi vien da pensare quindi che se mai esistesse quella donna che riesce a lasciare il corpo completamente abbandonato e lasciando fare alla forza di gravità probabilmetne non sentirebbe dolore o quanto meno un minimo, e tutto sarebbe più semplice.
Credo giochi molto il fattore psicologico ma anche di una tendenza verso la ricerca del piacere e il rifiuto della sofferenza in genere. Appena un accenno di dolore, malessere prendiamo un analgesico, la famosa bustina che ormai quasi tutte le donne portano in borsetta.
Propendiamo a togliere il sintomo senza indagare troppo sulla causa.

Le donne fisiologicamente sono programmate per questo, madre natura vede e provvede, certo casi a parte. Nel momento del parto vengono rilasciate dal corpo sostanze che predispongono ad affrontare l'evento.
Il condizionamento psicologico non solo riferito al parto ha tolto molto della naturalità e spontaneità a molti aspetti della nostra vita. Le donne se da un lato sono più libere di esprimersi da un altro sono più stressate, contratte, meno a contatto con la loro natura femminile che comprende anche il lasciarsi andare nel momento più importante della loro esistenza.
Anche l'uso dell'ossitocina durante il travaglio è spesso una misura precauzionale dannosa per la madre e il nascituro che accelera il naturale corso del parto. Questo voler accelerare i tempi per "sbrigarsi subito", o i parti cesarei che fanno tanto businnes e danno alla donna l'idea che non soffrirà, ma è solo un'idea perchè la sofferenza cmq la si prova dopo.
Durante il parto il dolore delle contrazioni aiuta a spingere in modo naturale, certo fa male ma a chi mi dice che il travaglio è il dolore più grande rispondo che le coliche renali sono molto peggio, possono durare giorni, e i postumi sono tremendi. Io ci ho sofferto da ragazza e posso garantire che la colica non da tregua e respiro, il travaglio si è doloroso ma cmq è motivato e ripagato dal fagottino. Nella colica quando si partorisce il calcolo non si mette il fiocco fuori

E' importante la preparazione al parto, la ginnastica, la conoscenza di come si svolgerà più o meno la cosa e la coscienza con cui si va ad affrontare il momento. Bisogna evitare di identificarsi con il dolore e imparare a concentrarsi sull'evento collaborando senza rifiuto.
Una donna spaventata che inizia a gridare al primo dolorino è una donna problematica che metterà a repentaglio il buon esisto dell'evento, richiederà l'intervento sanitario dall'esterno ed è ancora più traumatico.
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Vecchio 17-09-2010, 17.55.53   #12
Edera
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. Appena un accenno di dolore, malessere prendiamo un analgesico, la famosa bustina che ormai quasi tutte le donne portano in borsetta.
Propendiamo a togliere il sintomo senza indagare troppo sulla causa.

.
Ad sempio i dolori di quei giorni o molti mal di testa dipendono in parte non trascurabile dall'alimentazione, se prima di prendere le bustine ci si chiedesse appunto la causa... Sai rogne che ci risparmieremo.. ? Ingozzarsi di bustine analgesiche ci porta solo ad allontanarci dal nostro corpo... Lo dice una che qualche anno fa ne prendeva a vagonate E' un pò come mettersi il rossetto ma avere i denti guasti..

Ultima modifica di Edera : 17-09-2010 alle ore 18.36.43.
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Vecchio 17-09-2010, 22.11.36   #13
griselda
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Credo che concorrano un sacco di cose diverse e per questo ogni esperienza è diversa, siamo diversi non c'è una persona uguale all'altra quindi non si può generalizzare.
Anche il dolore e la soglia del dolore credo siano diverse da persona a persona. E penso che questo sia relativo anche a ciò che ereditiamo oltre a ciò che siamo.
Ma la cosa più bella di tutte succede appena partorito e questo possono raccontarlo solo le persone che l'hanno vissuto, uscito il bimbo, qualunque sia stato il dolore provato...scompare! E non è frutto dell'aver visto tuo figlio etc scompare proprio è come una magia, come aver preso un forte anestetico credo che sia questo che ti fa poi dimenticare di aver sofferto tanto o poco che sia. Se poi aggiungi la gioia c'è un bingo.

E' vero ciò che è stato detto da Sole ma è anche vero il contrario (ma poi alla fine tutto va come doveva andare al di là di ogni possibile volontà di favorire l'una o l'altra) io ho trascorso 11 ore di travaglio di cui 6 sopportabilissime, infatti alla sesta ora per loro ero troppo lenta e mi hanno dato l'ossitocina come ha ben detto Tea e lì è cominciato l'inferno il dolore era quasi insopportabile, non ho urlato ma ho chiesto aiuto perchè non ce la facevo più. Ma non mi hanno fatto il cesareo perchè ne avevano già fatti troppi prima di me in compenso mi hanno fatto un'episiotomia da neonato di oltre 4kg nonostante il mio non arrivasse a 3 inoltre non si sono accorti se non proprio prima della nascita dei giri di cordone intorno al collo se ne sono accorti solo quando con quell'imbutino di legno hanno sentito che soffriva allora per farlo uscire mi sono saltati sulla pancia da lì la scelta l'episiotomia per l'espulsione più veloce possibile.
Insomma si tutto concorre la paura la fa da padrona in effetti come per tutto nella vita, perchè accogliere una gravidanza, un figlio dentro di sè e il cambiamento e la responsabilità non sono cose da nulla quindi inconsciamente chissà che montagna di cose si muovono in noi.
Io avevo una gran paura del parto però al momento davanti all'eluttabilità della cosa mi sono arresa ma nonostante tutto compresa la buona volontà ho dovuto soffrire direi molto, forse l'esperienza del dolore è forte perchè ti dimostra qualcosa che poi magari imparerai con il tempo, magari proprio perchè non ne hai mai preso coscienza ovvero che sei forte e che puoi sopportarlo nonostante tu possa pensare il contrario.
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Vecchio 17-09-2010, 23.19.22   #14
webetina
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Che ne pensate .
Ho un'amica donna manager di 40 anni che deve partorire tra 1 mese ed ha una paura folle del parto e dello sconvolgimento che questo portera' alla sua vita (per far capire il tipo ).
Quando una donna ha paura folle del parto va sicuramente rassicurata, le va detto che certamente sarà aiutata secondo me, magari poi al momento di partorire le cose le andranno in modo naturale, ma non ci è andata col terrore dentro. A proposito del termine naturale, io direi che nella razza umana rispetto agli altri mammiferi la femmina è svantaggiata dall'aumento della circonferenza cranica, non tale da fare estinguere la razza, ma sicuramente magari ancora ventimila anni fa partorire era meno doloroso. E poi perchè no lenire il dolore se si può scegliere, a volte è difficile riprendersi, considerando anche che la intellettualizzazione e i ritmi stressanti rendano meno adatta la donna alle prove fisiche. Un antidolorifico non credo possa lasciare grosse conseguenze ad altri livelli, per i tagli vari si, penso che interrompano seriamente il normale fluire dell'energia, che questo possa anche essere trasmesso in qualche modo al bambino, nel senso che la madre ci mette più tempo a essere pienamente disponibile in generale.
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Vecchio 20-09-2010, 18.45.03   #15
RedWitch
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Io credo che la fonte del dolore sia da studiare in altri campi ma che se non è fatto prima è tardi cercarlo nel momento del parto.
Cercare cosa durante al momento del parto, la fonte del dolore? In quali campi è da studiare secondo te? esoterici?

Citazione:
.........
Credo che un dolore fisico così grande sia un passaggio, un cambiamento, una trasformazione. Se non si era fatta una preparazione prima accade nel momento del parto. Io so anche di casi però in cui la donna non sente dolore e partorisce subito, quindi le eccezioni andrebbero indagate.
Il passaggio e la trasformazione, accadono comunque nel momento del parto, con o senza preparazione... ma intendi preparazione alla sopportazione dolore? o al passaggio e trasformazione?

Una preparazione accade naturalmente durante la gravidanza, il corpo ha dei mutamenti, gli organi interni si spostano, e il momento del parto per quanto doloroso è naturale, solo che onestamente non credo che una donna possa partorire in assenza completa di dolore...

A me una persona ha raccontato che aveva solo un forte mal di gambe e che in pratica ha partorito quasi senza accorgersene... mah... casi rari che andrebbero studiati si.. ma come?


Citazione:

Sto solo metterndo fuori delle idee... ad esempio so che maggiormente si è rilassate e minore sarà il dolore. Molto, molto difficile perchè al minimo dolore tutto il corpo reagisce immediatamente irrigidendosi, ma irrigidendosi la sensazione di dolore si centuplica. Mi vien da pensare quindi che se mai esistesse quella donna che riesce a lasciare il corpo completamente abbandonato e lasciando fare alla forza di gravità probabilmetne non sentirebbe dolore o quanto meno un minimo, e tutto sarebbe più semplice
Questo è vero, se non si collabora durante il parto si puo' allungare in termini di tempo e di aumento del dolore. Pero'credo che concorrano anche delle predisposizioni e delle conformazioni fisiche... come dicevo sopra, partorire in assenza di dolore la vedo una cosa quasi impossibile...
Non so, non mi sono mai chiesta l'origine di questo dolore, perchè lo considero come qualcosa di naturale, qualcosa di predisposto da qualcosa di più grande di noi, anche se non ne conosco il motivo.

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Vecchio 21-09-2010, 19.18.45   #16
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Quanto tempo ho per rispondere? Scherzo, lo sai!

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Cercare cosa durante al momento del parto, la fonte del dolore? In quali campi è da studiare secondo te? esoterici?
Beh in un certo senso si, se consideriamo l'uomo un insieme e all'insieme diamo il nome di esoterico perchè vede ogni piano (non so se può essere corretta come definizione, invento di sana pianta) nessuna parte può essere esclusa. Comunque la fonte del dolore fisico è la dilatazione, su questo non ci piove. Alcune donne per struttura psicofisica non soffrono il resto si. La preparazione a cui alludevo era fisica ma che porta con se anche effetti psicologici, come è naturale che sia e sottili per conseguenza, ma qui sforiamo troppo anche se secondo me c'entra con la domanda iniziale di Nike. Imparare a rilassare i muscoli, ad usare solo quelli che effettivamente servono nel momento in cui servono è un lavoro lungo. In questo senso la preparazione o c'è prima o ci si fa aiutare. Purtroppo non bastano poche settimane di corso preparto Se ci pensi quelli che si stanno dilatando sono muscoli. Il dolore nasce oltre che da una dilatazione dei muscoli dal contrasto che tentiamo di opporre ad essa. Fa male, volgio ripristinare la condizione precedente oppure voglio finire in fretta e tutto fa si che la situazione di contrasto accresca il disagio fisico.

Quando ci si male, molto male la prima cosa che viene spontanea è trattenere il respiro e contrarre tutto quello che possiamo... così il dolore si blocca, non sfoga, aumenta e crea maggior danno. Se invece, provare per credere, quando ci si fame si respira, si rilassa tutto il rilassabile il dolore non si blocca nel corpo e il danno è minore.
Questo risponde anche alle altre domande, il tempo di preparazione lo intendevo proprio in questo senso. Ma ci vuole tanto più tempo solo per la parte fisica. Questo lasciare alndare le contratture del corpo naturalmente porta con se un lasciare andare psicologico.
Quote:




Il passaggio e la trasformazione, accadono comunque nel momento del parto, con o senza preparazione... ma intendi preparazione alla sopportazione dolore? o al passaggio e trasformazione?
Il cordone non lo tagliano tutte con le forbici dell'ostetrica. Almeno la mia mamma non l'ha fatto.
Quote:


Una preparazione accade naturalmente durante la gravidanza, il corpo ha dei mutamenti, gli organi interni si spostano, e il momento del parto per quanto doloroso è naturale, solo che onestamente non credo che una donna possa partorire in assenza completa di dolore...
Intendevo preparare la struttura a non opporsi.
Quote:

A me una persona ha raccontato che aveva solo un forte mal di gambe e che in pratica ha partorito quasi senza accorgersene... mah... casi rari che andrebbero studiati si.. ma come?

Guardondole vivere, solo che è un pò difficile.
Quote:



Questo è vero, se non si collabora durante il parto si puo' allungare in termini di tempo e di aumento del dolore. Pero'credo che concorrano anche delle predisposizioni e delle conformazioni fisiche... come dicevo sopra, partorire in assenza di dolore la vedo una cosa quasi impossibile...
Non so, non mi sono mai chiesta l'origine di questo dolore, perchè lo considero come qualcosa di naturale, qualcosa di predisposto da qualcosa di più grande di noi, anche se non ne conosco il motivo.

Non voglio offendere o minimizzare nessuno facendo un paragone con gli animali lo uso solo per ampliare la veduta. Un animale partorisce con dolore, si vede che soffre ma un pochino.. eppure gli accadano le stesse cose. Io credo che un animale sta facendo ciò che deve fare senza troppe complicazioni.

Comunque è un discorso davvero complesso, alla fin fine se l'amoca di Nike vuole farsi aiutare non ci vedo niente di male.
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Vecchio 21-09-2010, 22.57.15   #17
griselda
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Non voglio offendere o minimizzare nessuno facendo un paragone con gli animali lo uso solo per ampliare la veduta. Un animale partorisce con dolore, si vede che soffre ma un pochino.. eppure gli accadano le stesse cose. Io credo che un animale sta facendo ciò che deve fare senza troppe complicazioni.
.
Non so come mai ma mi è venuto un quote parziale più di quello che volevo, ma spero vada bene uguale.

Volevo testimoniare, avendo visto un parto di una gattina e di una cagnolina seguendolo in ogni sua fase, che provano dolore come noi nel senso che credo che anche il carattere dell'animale in questione incideva sull'andamento di quel parto, magari sbaglio eh però così mi è parso. Pur essendo primapare tutte e due hanno avuto comportamenti diversi la prima direi molto tranquilla la seconda agitatissima, la prima nessun lamento la seconda tanti. Adesso non so se il lamentarsi sia più del cane che del gatto.
La prima era buona buona la seconda sembrava non trovare il posto giusto dove fare questi cucciolini, poi ha trovato la terra e vi si sdraiava quasi a cercare ristoro, pareva un anima in pena.

Ma era a voler portare testimonianza che quello che dici sulla costituzione psicofisica incide anche secondo me.

Invece sulla preparazione la preparto per arrivare a non provare dolore la vedo moooolto dura e credo che vada in linea anche questa con il pacchetto psicofisico che ci portiamo appresso, per me, vedi T.A. docet sono talmente contratta che forse tra altri 4 anni ce la fo.

Però ieri sera per caso ho visto un filmato, di un gruppo di levatrici straniere che operano all'estero, e anche qui mi pare da sfatare le credenze del parto indolore di cui abbiamo parlato, in Olanda pare che partoriscano in casa l'ospedalizzazione è solo per parti a rischio. Poi ci si può sbizzarrire sul tipo di parto naturale. (Anche qua da noi pare che stiano sperimentando )
Ne ho visto uno che mi ha fatto ritornare in mente le parole di Tea, la partoriente in questione ha scelto il parto in acqua ed era libera di muoversi a piacere e nel avere la padronanza del proprio corpo, bon limitata a quello che poteva, ha avuto persino un orgasmo durante l'espulsione cosa che nemmeno lontanamente riesco ad immaginare come possibile vista la mia esperienza.

Altra cosa...hanno parlato del parto cesareo, lo sconsigliavano vivamente, hanno spiegato l'importanza del primo contatto con la mamma appena nato (in alcuni centri per sopperire al contatto immediato con interazione mettono il neonato sul torace del padre cercando di limitare i possibili danni) e del lavoro di collaborazione di entrambi alla nascita, qualcosa che unirà il figlio alla madre.

Hanno parlato anche dell'imprinting ovvero dell'effetto del parto sul neonato e dell'effetto psicologico post partum della mamma che ha scelto il parto cesareo senza averlo ponderato bene.

Una cosa che non è stata detta è che oggi per via dell'ansia che c'è attorno al parto lo si vive come una malattia e lo si ospedalizza, lo si fa vivere alla donna a letto come se fosse malata mettendola anche loro nella condizione psicologica di : ospedale, pericolo, malattia, dolore etc mentre sappiamo benissimo che se non ci sono complicazioni il parto è la cosa più naturale che esista, e che dal tempo dei tempi le donne partorivano in piedi o accovacciate o abbracciando due alberi dai quali trarre la forza per spingere nel modo più naturale possibile in modo che oltre alla conformazione fisica anche la gravità aiutasse l'evento.

E poi la fretta tutto va di fretta oggi ma non tutto si può fare di fretta ogni cosa ha il suo tempo dicevano gli anziani di una volta.

Chiedo scusa per aver allargato il discorso ma mi è parso molto interessante e ho voluto riportarlo.

Per quanto riguarda l'epidurale mi pare che la facciano solo in casi particolari ma pare il minore dei mali visto che la mamma può interagire subito con il neonato, chiaro ci sarà da smaltire l'anestetico per entrambi però mi pare ne diano talmente poco il minimo indispensabile e se non succedono incovenienti, appena ripreso l'uso degli altri inferiori, ci si può alzare e cambiare il neonato.
Peggio sarebbe arrivare avendo tanto paura a perdere la testa e a interrompere la collaborazione tra nascituro, partoriente e medici, in questi casi molto meglio l'epidurale credo insomma ognuno deve seguire il proprio sentire.


P.S. Scusa non ho capito il discorso del cordone ombelicale, cosa volevi dire?
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