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Vecchio 23-02-2006, 16.38.51   #26
jezebelius
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Originalmente inviato da Aresh
Perchè dici triste? Nessuno ha detto che dobbiamo dormire, ma che il svegliarsi accade, è l'ego che ti fa credere di poter fare qualcosa, solo se lo abbandoni puoi comprendere che è già tutto li.




La Sua volontà è intesa con quello che tutto permea nella nostra impermanenza.
Non so se tu hai capito tutto, solo tu puoi saperlo, comunque non c'è bisogno di nessuna azione, agire è ancora illusorio, essere nella Sua quiete è l'arrivo in porto.

Ciao
Vabbe forse mi sono espresso male lo ammetto.
Mi riferivo comunque alla possibilità di venire a conoscenza di ciò che prima non avevo chiaro o addirittura non sapevo potesse esserci una " considerazione ".
Mi sa che non ho capito tutto ma ben venga chi anche in minima parte ha sostanziato l'Azione; anche quello è " muoversi " non credi?
Ma mi pare che stiamo andando OT.
Dando per scontato che gia si sappia di essere immortali con piena coscienza ( cosa di cui dubito soprattutto per me ovvio ), si potrebbe anche descrivere il pensiero o meglio ciò che si sa dal proprio punto di vista, in merito alla discussione.
Per tornare IT io, viste le domande che pongo, non so nulla anzi leggo con attenzione al fine di riuscire ( forse ) a capirci qualcosa.
Cosa pensi invece te, Aresh?
concordi con ciò che ha detto Kael nella divisione su riportata?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 23-02-2006, 21.59.20   #27
Kael
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Originalmente inviato da jezebelius
Fermandomi al corpo astrale, e cercando di capirci di più, questo non viene anche detto corpo emozionale?
pertanto le emozioni in un certo senso potrebbero essere " quantificate" ma al contempo possono non essere definite immortali?
Prendendo in considerazione gli insegnamenti orientali, vediamo che il secondo corpo, o corpo astrale, è il corpo dei sentimenti e delle emozioni. E’ il corpo rappresentato dal cavallo, che "tira avanti la carrozza nel mondo fisico".
Se questo cavallo non è ancora diventato adulto ed è rimasto puledro, non riuscirà mai a trainare la pesante carrozza, che resterà pertanto ferma in mezzo alla strada a farsi schiacciare in balia di tutto ciò che le sfreccia intorno. Allo stesso modo, il cocchiere (pensiero) ha il controllo sul cavallo, lo guida, sotto gli ordini del padrone (Io, Coscienza, Volontà).
A questo proposito occorre dire che non basta però avere questi 4 corpi sviluppati, ma devono anche avere le giuste relazioni fra loro. Ossia, il cavallo, per quanto adulto e forte, non trainerà mai la carrozza se essa non è predisposta ad avere delle staffe a cui legarlo; il cocchiere, per quanto esperto, non potrà mai guidare il cavallo, se esso non ha le redini con cui domarlo; e il padrone non potrà mai dare ordini al cocchiere circa la direzione in cui andare, se quest’ultimo è sordo o se non comprende la sua lingua.

Ora, tornando al corpo astrale, possiamo dire che si raggiunge il pieno controllo su di un corpo soltanto quando si sviluppa quello successivo. Ossia con la nascita del corpo astrale nell’uomo si raggiunge il controllo del corpo fisico, ma per avere il controllo anche sulle emozioni e sentimenti, bisogna sviluppare il pensiero (cocchiere che guida il cavallo)
Questo cosa significa?
Che nell’uomo ordinario, sprovvisto di corpo astrale, l’unico corpo attivo è il corpo fisico. Gli altri 3 corpi, embrionali, sono passivi. Analizziamo ora, prestando molta attenzione, la differenza fra un uomo di questo tipo e un uomo con tutti e 4 i corpi sviluppati.

Uomo ordinario: il corpo fisico, attivo rispetto agli altri corpi, riceve le spinte cui è sottoposto stando fermo in mezzo alla strada, e queste determinano il nascere di un certo tipo di emozioni. A loro volta, questi stati d’animo, determinano dei pensieri meccanici. Pensieri che non è stato l’Io a generare attivamente, ma che si trova costretto a “subire” passivamente.
Come si può vedere, tutto è accidentale in questo tipo di uomo, tutto dipende dall’accidente che, essendo esterno, non si può controllare. Non si può prevedere che genere di colpo si riceverà stando fermi in mezzo alla strada.

Uomo con i 4 corpi sviluppati: il corpo causale, l’Io, è diventato attivo e ha sottomesso gli altri corpi a se stesso, ed è ora libero di dirigere la Coscienza e la Volontà nel pensiero, che a sua volta comanderà le emozioni che spingeranno poi il corpo fisico.

Per quanto questi due tipi di uomo si rassomiglino, in quanto entrambi capaci di provare sentimenti ed emozioni, notiamo che in essi il procedere è del tutto inverso.

Nell’uomo ordinario tutto è condizionato. L’Io è intrappolato all’interno di una carrozza che lo porta a caso. E’ il corpo fisico ad essere attivo e a determinare le reazioni negli altri corpi.
Esempio, scena classica: due uomini discutono. Ad un tratto, uno dei due offende l’altro, e questo genera istantaneamente un’emozione in quella persona… (il cavallo non è stato fatto partire dalle redini del cocchiere ma da una pacca ricevuta da un estraneo). Arrabbiato, quest’uomo inizia a “subire” tutta una serie di pensieri: “quest’uomo è un cafone, un maleducato, vorrei mettergli le mani addosso, ma che mondo è questo? etc” perdendo del tutto di vista il motivo della loro discussione (il cocchiere non guida più ascoltando gli ordini del padrone ma fa di testa sua). Infine, questi pensieri continueranno per tutta la giornata e forse anche per giorni, andando a condizionare tutta la sua vita. Quella sera magari, tornando a casa, quell’uomo non potrà salutare con affetto la sua bambina perché ancora “alterato” da quello che gli è successo prima…(il padrone non ha più alcun controllo sulla carrozza).

Nell’uomo con i 4 corpi sviluppati, invece, tutto condiziona. E’ l’Io ad essere attivo e a determinare le azioni degli altri corpi.

Nel primo caso quindi, l’uomo reagisce. Nel secondo caso, l’uomo agisce.

Nel disegno vediamo, in alto, un corpo fisico attivo che condiziona gli altri corpi sottili. Sotto invece è il corpo causale ad essere attivo, e sottomette secondo Volontà gli altri 3 corpi.



Iniziamo a comprendere ora perché, per l’uomo che è attivo solamente nel corpo fisico, alla morte del corpo fisico per lui non ci saranno altre possibilità di esistenza dopo la morte. I corpi sottili, ad esso sottomessi, moriranno con lui.

Continua…
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Vecchio 13-03-2006, 17.21.01   #28
jezebelius
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Originalmente inviato da Kael


Iniziamo a comprendere ora perché, per l’uomo che è attivo solamente nel corpo fisico, alla morte del corpo fisico per lui non ci saranno altre possibilità di esistenza dopo la morte. I corpi sottili, ad esso sottomessi, moriranno con lui.

Continua…
Stavo iniziando a capirci qualcosa.....
Plz....
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Vecchio 13-03-2006, 22.04.05   #29
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Scusa Jez hai ragione... Stasera però sono di fretta e continuerò magari domani.
Si parlava comunque delle Leggi che governano i vari corpi, e abbiamo visto che più i corpi si fanno sottili e più libertà di movimento hanno... Facciamo un esempio: se prendiamo fisicamente due persone e le portiamo agli estremi del mondo, il tempo e lo spazio per i loro corpi fisici saranno un ostacolo insormontabile per rivedersi ancora. Niente però potrà impedir loro di pensarsi, e di visualizzare mentalmente l'immagine dell'altro... Questo ti da qualche indicazione?
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Vecchio 17-03-2006, 21.10.40   #30
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Originalmente inviato da Kael
Scusa Jez hai ragione... Stasera però sono di fretta e continuerò magari domani.
Si parlava comunque delle Leggi che governano i vari corpi, e abbiamo visto che più i corpi si fanno sottili e più libertà di movimento hanno... Facciamo un esempio: se prendiamo fisicamente due persone e le portiamo agli estremi del mondo, il tempo e lo spazio per i loro corpi fisici saranno un ostacolo insormontabile per rivedersi ancora. Niente però potrà impedir loro di pensarsi, e di visualizzare mentalmente l'immagine dell'altro... Questo ti da qualche indicazione?
Che effettivamente gli ostacoli esistono ma sono in relazione al " piano " nel quale si è immersi.
Ovviamente il fisico " avrà " problemi a spostarsi mentre l'ostacolo, pur presente, è differente al piano superiore.
Per certi livelli potrebbe anche intendersi il cosi detto " sdoppiamento "( anche verificabile nel " piano " nel quale siamo immersi ) ma qui mi pare di andare oltre la trattazione nel senso di prematuro...
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Vecchio 21-03-2006, 12.57.25   #31
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Stavo pensando che il Movimento di Creazione, è particolarmente attinente al discorso che stiamo qua affrontando. Lo cito direttamente per chi non lo avesse letto:

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
La denominazione Microcosmo e Macrocosmo è spesso usata a fini concettuali, per capire il rapporto fra l'Uomo e l'Universo, ma i "Cosmi" sono ben più di due... Potremmo prenderli in considerazione secondo questo rapporto: "da zero all'infinito"... ossia quando un Cosmo arriva all'infinito, ne comincia un altro, di cui il Cosmo precedente rappresenta lo zero, ossia un punto.

Riprendendo in parte la discussione in Geometria Sacra, e osservando il movimento che genera l'Universo, torniamo a riconsiderarlo sotto questa nuova ottica:
Il punto, muovendosi in una direzione, genera la retta, costituita da infiniti punti.
La retta, a sua volta, muovendosi lateralmente, ossia quando ogni suo singolo punto genera una retta perpendicolare, forma il piano, costituito da infinite rette.
Il piano infine, muovendosi in profondità, ossia quando ogni punto di ogni retta genera altre rette, forma il solido a 3 dimensioni, costituito da infiniti piani.

Punto, retta, piano e solido, sono 4 Cosmi (o Dimensioni) differenti, di cui il Cosmo direttamente superiore rappresenta l'infinito e il Cosmo direttamente inferiore lo zero.
Ora ovviamente, appare la difficoltà di "immaginare" come andare avanti in questo movimento...e questo perchè nessun Cosmo può "capire" il Cosmo successivo... Ma, tenendo in considerazione il fatto che il rapporto fra i Cosmi è sempre lo stesso, ad ogni livello, e cioè il rapporto "da zero all'infinito", proviamo, arrivati all'Uomo a 3 Dimensioni, a ri-considerarlo come Microcosmo, ossia come il Cosmo più piccolo, il punto:

L'uomo, muovendosi in una direzione, genera la retta, ossia le scelte e le decisioni che ha compiuto nell'arco della sua vita.
Questa vita, formata dalle scelte compiute dall'uomo, muovendosi lateralmente forma il "piano delle possibilità", ossia tutte le differenti alternative che l'uomo, ipoteticamente, avrebbe potuto avere.
Infine, questo "piano delle possibilità", muovendosi in profondità, forma il "solido dell'eternità", ossia quando tutte le possibili e immaginabili scelte non sono più solo ipotetiche, ma realmente compiute...

E in questo modo, anche se magari molto alla lontana, si può "intuire" come il Tempo, seppur esista veramente, possa essere "aggirato"... Per l'uomo che si muove solo sulla retta (la sua vita) il Tempo esiste e lo sottomette... Per l'Uomo che si muove anche sul piano a due Dimensioni invece, il Tempo esiste comunque ma non lo sottomette più, perchè vi saranno infinite possibilità in qualunque momento... all'Uomo basterà quindi cambiare fra le infinite rette di cui è composto il piano, per trovare infiniti momenti di azione...

Ok, non è chiaro... ma quello che intendevo dire è che ogni singolo Cosmo (l'atomo, l'uomo, i pianeti, etc...), considerandosi Micro, ha la possibilità di compiere questi tre Movimenti, per arrivare al Macro...
Vorrei che ora paragonassimo queste 4 Dimensioni ai 4 Corpi, intendendoli come 4 "Dimensioni dell'Essere": il corpo fisico è il punto, il corpo astrale la retta, il corpo mentale il piano, il corpo causale il solido.

Se l'uomo dunque nel suo corpo fisico non è altro che un punto nell'Universo, ecco che esso "diventa" retta grazie alle emozioni. Sono proprio esse (il cavallo) che trainano i veicoli fisici, e non permettono in questo modo la staticità nell'Universo, per un discorso di attrazione e repulsione... lo dice la parola stessa: e-mozioni.
L'uomo divenuto retta a questo punto si muove grazie alla mente, "immaginando" e formando cioè il "piano delle possibilità". Il corpo mentale gli serve a concepire tutte le possibili alternative derivanti da ogni singola scelta.
Infine, l'uomo nel suo corpo mentale si muove divenendo il "solido dell'eternità" grazie al corpo causale ("solido" comunque è un termine improprio, sarebbe più corretto chiamarlo "spazio" dell'eternità, in quanto il piano è infinito e genera uno spazio non delimitato... ossia l'Universo stesso). L'Io compie deliberatamente qualsiasi scelta possibile e immaginabile. L'Io diventa onniscente, ossia Egli è il Tutto stesso, l'Universo, l'Uno.

Un Tutto che il punto invece può sperimentare in uno e uno solo stato d'Essere per volta, spostandosi continuamente di punto in punto... ecco la Legge del Tempo! Il punto può muoversi all'interno dello spazio dell'eternità in qualsivoglia direzione, su qualsiasi retta, ma in quanto punto egli ricoprirà sempre e solo lo spazio di punto... Questo spiega anche bene perchè per l'uomo ordinario è facile illudersi di possedere i corpi sottili sviluppati... in quanto il punto può credere di rassomigliare all'Universo poichè può ricoprire i suoi stessi spazi. Ma uno solo per volta...

Solo quando esso diventa retta entra in una nuova Dimensione dell'Essere. Ora egli è un insieme infinito di punti allo stesso tempo, egli è insieme caldo, freddo, tiepido e tutte le sfumature intermedie, che invece il punto deve sperimentare una per volta. E questo via via fino allo Spazio-Tempo dell'Eternità, in cui l'Io è Uno solo, inscindibile, che Tutto comprende e da Tutto è compreso.

Ecco quindi il discorso sulle Leggi. Il punto è la parte più piccola, infinitesimale, quella che però ha anche più possibilità di movimento. Questa facilità di movimento del punto comporta tutta una serie di Leggi che lo controllino attentamente e severamente, affinchè il sistema resti in equilibrio perfetto. Già la retta ha invece una capacità di movimento più ristretta, occupando al tempo stesso più punti per volta, e questo comporta meno Leggi in quanto "più stabile per sua natura". Discorso che prosegue fino all'Assoluto... Immobile in se stesso, privo di spazi di movimento, ossia spazi vuoti in quanto Tutto, non necessita di Leggi poichè Egli stesso è l'Equilibrio perfetto delle cose.
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Vecchio 21-03-2006, 13.15.29   #32
Kael
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La condizione dello "Spazio dell'eternità" è l' Essere.
La condizione del punto è l'avere, in quanto occupa uno spazio che poi, muovendosi, perde di volta in volta...

"A chi ha sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto anche quel poco che ha"
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Vecchio 21-08-2011, 23.06.50   #33
Astral
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Ciao!

Entrambe queste tue citazioni corrispondono ad una visione del risveglio dettato da una via discendente. Mistica se si vuole!
Esse sono comunque affermazioni che concordano con una via ascendente.
Si intende misticamente la comprensione del SE in noi, in modo che questo discenda e che ci dia la capacità di comprendere l'immortalità attraverso la passiva ricezione; Si intende per "azione" in se il processo con il quale si raggiunge il contatto con il SE attraverso l'azione/volontà cosciente ed individuale. Non c'è abbandono a fonti esterni perchè si venga penetrati ma c'è ricerca della fonte interiore.
Sono due lavori che differiscono nella forma ...

Entrambe le strade sono meritevoli di successo, sarebbe da discutere i tempi, ma non importa ai fini di questa discussione.

Siamo OT ?
Sarebbe interessante riprendere questo discorso delle due vie, ed anche il topic è spiegato molto bene da Kael.
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