Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
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Vecchio 24-06-2011, 13.32.05   #1
Astral
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Lo posto su esperienze.

Dunque è da un po' di tempo che ho il pizzico (in verità da quando ho 20 anni) di volermene andare dalla realtà dove mi trovo.
Oltre per i motivi lavorativi, ma nemmeno più di tanto, visto che la crisi c'è dapertutto. Vorrei proprio cambiare aria.

Sono stanco di impiegare 2 ore di mezzi, essere soggetti a scioperi che bloccano tutto, sai quando parti, non sai quanto torni. Sono stanco di file interminabili e parcheggi in terza fila.
Anche la mia zona che un tempo era periferia è diventata invivibile. Gas inquinante, scarichi di aerei, prezzi della case alle stelle e vivibilità zero. Per non parlare dell'assenza di lavoro nella periferia, e se devi trovare qualcosa ti devi spostare veramente tanto che spesso ti partano 300, 400 di benzina al mese (magari per lavori pagati altrettanto).

Passiamo al settore emotivo/amici: pochi e niente, se non ti sposti tu, loro non si spostato proprio, perchè ovviamente chi viene da fuori si deve spostare, non viceversa.

C'ho pensato se fosse una via di fuga, o se dovessi seguire l'esempio di tanti miei amici che se ne sono andati in città più a portata d'uomo, dove ci sarà anche qualche divertimento giovanile, ma che ci sia tranquillità e verde, e non ci sia tutto questo caos.
Se vendessi casa potrei trasferirmi ma c'è un ma... credo che mia sorella vuole rimanere qui, e credo che poi mi dovrei portare mia madre, e qui si crea un punto: l'indipendenza che fine fa?

Sono considerazioni, prima ho avuto troppi problemi per pensarci, ora come ora, però è arrivato il momento.
Accetto pure qualche consiglio, e ovviamente ho aperto il topic anche per parlare di vostre esperienze.

Per trasferimento intendo dire comunque sempre in Italia, trovo troppo estremistico e irrealistico andare all'estero di punto in bianco, e poi in fin dei conti nonostante tutto credo in questo Paese.
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Vecchio 25-06-2011, 10.56.15   #2
Astral
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accidenti 26 visite e nessuna risposta, deve essere proprio sconvolgente quello che ho scritto
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Vecchio 25-06-2011, 11.35.22   #3
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tu si che ne hai di pazienza eh?
Nel pomeriggio (adesso sono sul cellulare) ti rispondo visto che ho fatto esperienza diretta della cosa.
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Vecchio 25-06-2011, 12.45.17   #4
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Dunque è da un po' di tempo che ho il pizzico (in verità da quando ho 20 anni) di volermene andare dalla realtà dove mi trovo.
Oltre per i motivi lavorativi, ma nemmeno più di tanto, visto che la crisi c'è dapertutto. Vorrei proprio cambiare aria.

Sono stanco di impiegare 2 ore di mezzi, essere soggetti a scioperi che bloccano tutto, sai quando parti, non sai quanto torni. Sono stanco di file interminabili e parcheggi in terza fila.
Anche la mia zona che un tempo era periferia è diventata invivibile. Gas inquinante, scarichi di aerei, prezzi della case alle stelle e vivibilità zero. Per non parlare dell'assenza di lavoro nella periferia, e se devi trovare qualcosa ti devi spostare veramente tanto che spesso ti partano 300, 400 di benzina al mese (magari per lavori pagati altrettanto).

Passiamo al settore emotivo/amici: pochi e niente, se non ti sposti tu, loro non si spostato proprio, perchè ovviamente chi viene da fuori si deve spostare, non viceversa.

C'ho pensato se fosse una via di fuga, o se dovessi seguire l'esempio di tanti miei amici che se ne sono andati in città più a portata d'uomo, dove ci sarà anche qualche divertimento giovanile, ma che ci sia tranquillità e verde, e non ci sia tutto questo caos.
Se vendessi casa potrei trasferirmi ma c'è un ma... credo che mia sorella vuole rimanere qui, e credo che poi mi dovrei portare mia madre, e qui si crea un punto: l'indipendenza che fine fa?

Sono considerazioni, prima ho avuto troppi problemi per pensarci, ora come ora, però è arrivato il momento.
Accetto pure qualche consiglio, e ovviamente ho aperto il topic anche per parlare di vostre esperienze.

Per trasferimento intendo dire comunque sempre in Italia, trovo troppo estremistico e irrealistico andare all'estero di punto in bianco, e poi in fin dei conti nonostante tutto credo in questo Paese.
Posto che risposte certe non credo se ne possano dare, non puoi sapere a prescindere come ti troverai, in genere ho visto che chi è nato e cersciuto in una grande città ad un certo punto vorrebbe andarsene nel paesello, viceversa chi è nato nel paesello non vede l'ora di andare nella grande città, ed una volta che ci riesce non tornerebbe indietro al paese neanche a riportarlo legato ed imbavagliato

Ovviamente la città è piùcaotica, però ti da una quantità di alternative che in paese si sogna, sotto tanti punti di vista.
Può essere una soluzione utile, forse, per chi già è sistemato, ha moglie figlie cerca un pò di pace, per chi non è sistemato , ha una serie di interessi che vorrebbe coltivare, ecc il piccolo paese è micidiale, sempre le stesse cose, zero alternative, difficoltà a conoscere persone nuove, mentalità chiusa, gente che spettegola su tutto tutti, la città da questo punto di vista dovrebbe offrire molto di più, già per la legge dei grandi numeri se conosci 1000 persone l'anno invece che 10 è più probabile incontrare qualcuno di affine, poi se deve dirti male ti va male anche se ne consci 1000000 di persone.
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Vecchio 25-06-2011, 13.17.11   #5
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Luke io non ho parlato di andarmene di certo in un paese, ho parlato di città a misura d'uomo. Anche ora come ora vivo in quello che può essere chiamata una frazione o un paese, ma il paradosso è che mi arriva più il casino che le opportunità.

Nella mia città forse ci sono più aziende, ma bisogna calcolare che viene tanta gente della periferia, dal sud italia, i romani stessi, quindi quanta concorrenza per esempio?
Una città offre anche alternative, ma se ti ci sposti male e la vivi male, queste alternative non le cogli bene.

Nella grande città nessuno si conosce, e questo ti fa capire che comunque, che la gente rimane comunque su le sue, c'è la quantità, ma non è detto che ci sia la qualità. Ci sono quartieri a Roma che dopo 20 anni che abiti in una palazzina, non conosci nessuno dell'altra scala. E cosi diverso da un paese, pur essendoci le alternative?

Il paese in campagna non fa per me, ma nemmeno città come Roma e Milano credo.
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Vecchio 25-06-2011, 17.10.52   #6
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Nella grande città nessuno si conosce, e questo ti fa capire che comunque, che la gente rimane comunque su le sue, c'è la quantità, ma non è detto che ci sia la qualità. Ci sono quartieri a Roma che dopo 20 anni che abiti in una palazzina, non conosci nessuno dell'altra scala. E cosi diverso da un paese, pur essendoci le alternative?

Il paese in campagna non fa per me, ma nemmeno città come Roma e Milano credo.
Si nel paese ci si conosce perchè magari si è andati a scuola insieme, dottrina ecc, ma conoscenza non vuol dire amicizia, il fatto che le persone del paese , in media, siano socievoli, accoglienti aperte ecc è un falso mito che sfato molto volentieri.
E' ovvio che la città è più anonima, magari a qualcuno piace anche per questo, poi devi vedere come sei quello che cerchi ecc, le alternative maggiori, oltre che ad occuparti in tempo in modo costruttivo, ti danno possibilità di conscere persone diverse, con vari interessi, ed in mezzo a tanti qualcuna/o affine puoi trovarla/o

Al limite la media città, se ben organizzata ed attrezzata, può essere un'alternativa in grado di combinare vivibilità ed interesse , però devi anche vedere quali città e dove, le città medie di alcune zone sono molto più attrezzate e vivibili rispetto ad altre.

Sul lavoro non mi pronuncio,, non ho abbastanza informazioni ed esperienza al riguardo.
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Vecchio 25-06-2011, 18.03.40   #7
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Grazie Luke, aspetto anche il parere degli altri e di Uno.

In ogni caso ovviamente sto facendo una valutazione in base alle zone, alla reperibilità dei divertimenti, del lavoro, del benessere, e dei prezzi delle case.

Facendo questa statistica si è ridotto notevolmente il numero di regione, e praticamente in Italia ci sono soltanto due regioni.
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Vecchio 25-06-2011, 19.03.09   #8
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A me piace Padova e dintorni, puoi trovare lavoro, iniziative culturali, bella natura intorno, ed è a misura d'uomo per quello che ho intravisto restandoci qualche giorno o settimana un paio di volte l'anno. Il clima è il punto debole per me, ma vengo dal sud.

Mi ha colpito che al primo posto hai messo i divertimenti e non il lavoro o la casa. Si vede che proprio sei insofferente ora come ora.

Io avrei scelto anche Siena e dintorni, comunque sempre posti dove non sia città caotica ma che sia meta di gente nuova. Sicuramente sceglierei da Roma in su, ma a parte Padova, non troppo su. Ho cugini della tua età a Bologna e me ne parlano bene, e non sono più scesi e si divertono oltre che lavorare, ma notizie freschissime non ne ho a dire il vero. Mi sono spinta fino ad Aosta, avevo cercato pure lavoro e casa, si trovava facilemente dieci anni fà, ma volevo proprio cambiare di netto. Non credo però sarei rimasta a lungo, il problema è poi anche la gente di un luogo, e più ti allontani più ti tocca adattarti secondo me.

Non conosco tutte le città ovviamente
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Vecchio 25-06-2011, 19.19.59   #9
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Ne avevamo già parlato un pò mi pare, comunque....
Io sono nato e cresciuto a Roma, ci sono stato fino a poco più di 20 anni e poi mi sono trasferito, praticamente costretto, in un paesino del nord.
Dico paesino venendo da Roma, ma è sui 35000 abitanti ed è praticamente attaccato ad altri paesi formando alla fine una piccola cittadina.
Guardando la mia esperienza direi che fino a 30 o 40 (dipende dal tipo di vita che si fa) anni la città grande non si batte, a 20 anni trovarsi catapultati di colpo in quello che pare il deserto in confronto a Roma è da morire....
Non ti dico i km in macchina che ho fatto per esplorare le cittadine vicine, però bisogna dire, come hai intuito, che ci metti più tu ad andare in centro che io a fare 70/80 km per andare in un'altra città dove posso trovare quello che non c'è da me.

I tempi comunque sono molto cambiati da quando io sono stato costretto al trasloco. All'epoca per trovare un negozio di computer decente dovevo fare 50km al minimo. Oggi ho a tiro di schioppo 3/4 centri commerciali enormi dove trovo tutto.
Il divertimento... anche quello è cambiato e migliorato, ma comunque io non ho più le esigenze che avevo a 20 anni. Comunque ho sempre tovato anche quello, solo che come dicevamo sopra magari facevo 60 km per andare in discoteca, l'unica cosa che mi è mancata è che a Roma seero in giro con gli amici e volevamo andare alle 3 di notte a mangiare due spaghetti, una pizza piuttosto che il panino al chiosco dello zozzone (lo chiamavamo così ) o che altro sapevamo dove andare e c'era qualche possibilità qua mi sono trovato che all'epoca alle 11:00 se entravi da qualche parte ti iniziavano a far capire che stavano già chiudendo, oggi è diverso.

Vantaggi... il traffico, i parcheggi per quanto stia peggiorando anche la provincia prima di arrivare ai livelli di una città grande ce ne vorrà. Banca... se lavori con una locale, un credito coperativo etc.. una volta che sanno chi sei, cosa fai etc... sono molto meno fiscali e ti concedono di più.
I professionisti lasciano generalmente a desiderare, la mentalità provinciale si vede, anche se è sempre possibile trovare chi arriva da realtà diverse oppure andare in certe occasioni importanti a cercarsi altrove chi fa al caso nostro.
Non ti serve uscire di città per trovare un pò di verde e soprattutto respirare un'aria più decente.
Lavoro... o sei specializzato o ti accontenti e magari poi fai carriera. Se uno ha voglia di lavorare lavoro si trova, magari non sarà subito il lavoro della vita.... Ci sono anche possibilità che a Roma sono praticamente sconosciute: le stagioni.
C'è chi lavora solo in estate sulle spiaggie, chi lavora solo in inverno in montagna e chi fa entrambe, magari per un periodo. Sono lavori faticosi, tante ore, ma si guadagna abbastanza e poi si sverna (se si fa la stagione al mare) con cassa integrazione e liquidazione che viene data subito. C'è chi vive così e al limite in inverno fa qualche lavoretto.

Conoscenze... per me è la stessa minestra. Variano con l'età e le esigenze. Da giovani si fa amicizia velocemente, poi con l'età si diventa selettivi e vivere in città grande o piccola non cambia nulla...

Se fossi al posto tuo e avessi serie intenzioni di trasferirmi lo farei in base al lavoro. Cioè prova a cercare lavoro in zone che più o meno hai preso in considerazione dove trovi qualcosa di buono ci fai un pensierino....
Magari potresti trovarti una stanza, lavorare e vivere per un pò... poi a seconda di come ti trovi decidere se fare il grande passo. Comunque avrai pro e contro questo mettilo in conto da subito.

Non ho detto sicuramente tutto, se ti viene qualche dubbio doamanda, e se posso rispondo.

Ah, quando calcoli il costo della vita calcola tutto, sia quanto si spende per tutto sia quanto sono gli stipendi medi. Generalmente più vai al nord e più costa la vita ma anche gli stipendi sono più alti. Le auto di seconda mano al nord costano un pò meno e sono di solito più buone. Le prestazioni sanitarie costano di più ma in linea di massima sono migliori etc.... Sono esempi in generale, poi ci sono sempre le eccezioni.
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Vecchio 25-06-2011, 21.28.23   #10
Astral
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Grazie per le risposte.

Tina mi sono chiesto più per i divertimenti che per il lavoro, perchè se dovessi andare soltanto per lavoro sceglierei magari di farmi una stagione a Milano che so che bene o male si trova qualcosa.

Si ho mandato qualche curriculum al nord, ma non credo che lo prendono molto in considerazione, differentemente ad andare li di persona.
Molto dipende se dovrò andare solo, o se devo trasferirmi con la mia attuale famiglia.


In ogni caso ho aperto il topic in esperienze proprio per vedere determinate cose: per me divertimenti sono uscite, locali qualche volta, qui è pieno di discoteche e locali, ma non ci vado mai, perchè non è che mi piacciano molto. Diciamo che non ho 20 anni.
Quello che mi interessa è un posto dove vivere tutto l'anno che ci sia vita di giorno e di notte, senza troppo caos. Va bene spostarsi con i mezzi.

Mi viene in mente per esempio che in Umbria in Toscana, mi spostavo velocemente da una città all'altra senza troppi problemi.
Per quanto riguarda il lavoro, non cerco quello della mia vita, mi basta uno che ti permetta di vivere bene, considerando che prima dovrei provare, poi se decidessi... dico se, non avrei il problema del mutuo.

Quello che mi chiedo io è quanto influisce sullo sviluppo personale e spirituale, vivere in un posto piuttosto che un'altro.

I pro ed i contro sono dapertutto, ma ti devono piacere anche un po' i difetti e i contro di un luogo.
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Vecchio 26-06-2011, 11.32.09   #11
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Molto dipende se dovrò andare solo, o se devo trasferirmi con la mia attuale famiglia.


.
Hai la possibilità di trasferirti da solo?

Non so se il posto influisca o meno nel percorso spirituale, mi viene da pensare che conti relativamente, se uno è costante e convinto non credo faccia la differenza.. Però è un'impressione personale.
Credo sia vero invece che ogni città abbia una sua impronta a livello energetico, Roma ad esempio mi sembra parecchio diversa da Torino, Verona da Padova ecc
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Vecchio 26-06-2011, 12.02.03   #12
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Forse sarebbe bene riflettere su ciò che si vuole veramente dalla vita nel suo complesso: vita spirituale, famiglia (figli?), carriera.

A leggerti, Astral, sembrerebbe che più che avere idea su quello che vuoi hai idea di ciò che non vuoi.

E' già un inizio, per carità, ma una scelta di importanza capitale come trasferirsi (con annesse problematiche familiari di non lieve entità) merita, forse, una analisi più approfondita.

E, forse, più serena.

La mia opinione è che non è bene fare scelte importanti quando si hanno troppi pensieri in testa e lo stato d'animo non è sereno.

Sempre che abbia azzeccato l'intuizione che hai troppi pensieri in testa e uno stato d'animo non ottimale.
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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Vecchio 26-06-2011, 12.35.34   #13
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Edera mi sa che ho preso un tasto delicato, visto che anche tu qualche tempo fa volevi una scelta del genere.

Cento io parto da un presupposto importante infatti, e si
evince dal topic, non voglio stare qui, non mi piace e so perchè.
Le cose che ho da perdere qui sono veramente poche, per cui non è importante dove, l'importante è andar via.

E' ovvio che senza un lavoro non vai da nessuna parte e questo complica le cose, perchè è più difficile che qualcuno oggi giorno prenda in considerazione un curriculum che viene da fuori, a meno che non sia un lavoro altamente specializzato.

In ogni caso io sto parlando del mio futuro, nel senso che devo spendere dei soldi per una casa, senza avere il problema del mutuo, voglio farlo dove le case costano la metà, e nella mia città ormai sono a prezzi improponibili.
Non solo...nemmeno mi piace quindi io non ci vedo proprio l'affare.
Penso che invece se uno vuole ricominciare "da capo" sia importante cambiare aria, è vero che i problemi ce li portiamo dietro e che tutto il mondo è paese, ma spesso basta uscire dalle quattro mura, per rendersi conto che ogni tanto bisogna uscire appunto.

Cosa voglio? Mi interessa cambiare vita, cambiare aria prima di tutto, essere collegato meglio, avere più possibilità di lavoro perchè no, anche se da questo punto di vista so che c'è un problema nazionale di fondo e che il lavoro al nord ormai è più un mito che realtà.
La famiglia non ho intenzione di farmela, devo considerare solo due alternative.
1) Andare da solo, ed in quel caso devo per forza di cose trovare un lavoro prima, perchè 3 mesi d'affitto anticipato come li paghi.

2) Andare in famiglia: in questo caso devo cercare un luogo tranquillo ma dove anche in mia assenza gli altri si spostano autonomamente con mezzi.

In ogni caso ognuno può dire la sua, visto che proveniamo tutti da parte diverse, magari è proprio l'unione di punti di vista diversi che aiuta.

In ogni caso ho tempo per preventivare le cose, visto che ho degli affari che purtroppo per ora richiedono la mia presenza qui, ma informarsi prima magari aiuta.

Poi spiritualmente sto cercando di vedere se sia un riflesso di un atteggiamento interiore come dici tu, può darsi, sta di fatto che molti conoscenti se ne sono andati e non si sono pentiti, ed anche io quando vado fuori, mi rifiato non poco.
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Vecchio 26-06-2011, 14.07.13   #14
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Edera mi sa che ho preso un tasto delicato, visto che anche tu qualche tempo fa volevi una scelta del genere.

.
perchè un tasto delicato? Ho detto qualcosa che non va?
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Vecchio 26-06-2011, 14.39.14   #15
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No intendevo che anche tu in questo periodo avevi fatto una scelta del genere, o volevi farne una simile (tipo andare a vivere sola) quindi in qualche modo, è un problema che stiamo affrontando, molto simile
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Vecchio 26-06-2011, 16.39.47   #16
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No intendevo che anche tu in questo periodo avevi fatto una scelta del genere, o volevi farne una simile (tipo andare a vivere sola) quindi in qualche modo, è un problema che stiamo affrontando, molto simile
Ah grazie, ora ho capito. Sì esatto siamo nella stessa barca Astrà sto aspettando di sbrigarmi con gli impegni universitari, poi butterò giù il piano di guerra anche se qualcosa c'è già
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Vecchio 27-06-2011, 00.52.28   #17
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Un trasferimento del genere, che definirei radicale, l'ho sperimentato circa 5 anni fa, volevo cambiare aria, cambiare vita, cambiare tutto. Da un paesino del nord, dove praticamente avevo vissuto tutta la mia vita, sono partita con la mia famiglia (marito e due figli) e la prospettiva di un lavoro autonomo, per trasferirmi in una cittadina sul mare in Sardegna, la mia terra d'origine. L'impatto è stato tremendo per una miriade di motivi (ci potrei scrivere un libro), ma per farla breve arrivo subito all'epilogo: il lavoro è andato male e la famiglia si è spezzata in due. Sono rimasta qui con il mio figlio minore, il maggiore dopo diversi e confusi andirivieni è tornato al nord con il padre, si è trovato un lavoro e vive la sua vita.
Qui ci sono nata e questa dovrebbe essere la mia gente... ma non so se è perchè ho una mentalità diversa o se diversa è la cultura, fatto sta che in questi ultimi anni le rare persone con cui bene o male ho stabilito un rapporto di amicizia arrivano dal nord come me.
Come si può immaginare avere un lavoro fisso qui è un'utopia, a meno che appunto non sia qualcosa di autonomo, quasi tutti si arrabattano con la stagione nell'estate qui e fuori nell'inverno, con la disoccupazione e lavori occasionali pagati dalla regione. Mi sento di dire che se uno non ha debiti riesce anche a stare bene, come dicono è davvero un paradiso, e rispetto al nord ci sono meno spese, per esempio sul riscaldamento per via del clima, ma anche cose come l'acqua costano molto meno rispetto al nord. Comunque per quasi ogni cosa (affitti compresi) ci sono due listini prezzi: uno per i locali e uno per i turisti.
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Cosa voglio? Mi interessa cambiare vita, cambiare aria prima di tutto, essere collegato meglio, avere più possibilità di lavoro perchè no, anche se da questo punto di vista so che c'è un problema nazionale di fondo e che il lavoro al nord ormai è più un mito che realtà.
Cambiare vita? La cambio ogni sei mesi negli ultimi tre anni ho fatto le stagioni in tre posti diversi e ogni volta per me è un nuovo cambiamento da affrontare... e se finora l'ho fatto con spirito di sopravvivenza, cioè senza guardare più in là di domani, sto cominciando ora ad allungare un po' lo sguardo, ad azzardare qualche progetto magari per l'anno prossimo (e per me è già moltissimo), ma sempre con la consapevolezza che tutto potrebbe saltare da un momento all'altro.
Tornerei a vivere al nord? No se non forse per brevi periodi, ma non sono certa nemmeno di questo... quando mi capita di fare un "volo" via da qui mi piace ogni posto che visito e penso che mi piacerebbe abitarci. Alla fine ho l'impressione che non mi importi più di tanto dove sto, se non fosse per le uniche persone con cui sento di avere un legame: mio figlio, di cui mi sento responsabile, e i miei genitori.
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Vecchio 27-06-2011, 07.36.26   #18
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Che piacere Shanti rileggerti.
Sicuramente la tua è un esperienza che fa riflettere...

Io come Tina andrei al nord, ma non troppo, forse centro nord, alta toscana o bassa emilia per esempio mi ispirano molto per una serie di collegamenti tra le città, per un fattore lavoro non dico abbondante ma sicuramente più abordabile di qui, perchè poi sarei in un punto strategico tra Roma e Milano volendo, etc.

La vita è più cara al nord, in genere vale come regola, forse parliamo di abbigliamento, ma se parliamo di affitti e vendite, Roma ha i suoi primati di città cara, nonostante sia centrale come zona.
Se poi consideriamo la benzina e quanto ti dura, facciamo due calcoli.

Comunque certe scelte è importante farle quando non si hanno vincoli affettivi, dopo è più difficile, a meno che non si parte tutti insieme.
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Vecchio 27-06-2011, 11.38.06   #19
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L'esempio di Shanti è perfetto per una domanda che facevi Astral.
La vita, nel senso più intimo, non cambia cambiando residenza, la vita cambia se tu vuoi cambiarla. L'unico "vantaggio" può essere che cambiando località sei costretto (se sei intelligente) a cercare di adattarti al posto e alle mentalità della gente locale, quindi questo ti costringe a rivedere cose che ora fai senza pensare.
Ti fa vedere che cose che oggi dai per scontate potrebbe essere che non lo siano e viceversa che cose che non consideri possono esistere.
Ma il cambiamento può avvenire solo dentro te, o meglio in come ti manifesti in questo nostro vivere.
Visto che non hai particolari esigenze di doverti per forza spostare in qualche posto, hai considerato anche l'alto Lazio per esempio?
In provincia di Frosinone (per esempio) pur non essendo molto lontano, pur potendo, se vuoi o se ti occorre, tornare a Roma con poche ore, la situazione è già diversa rispetto alla capitale, è più rilassata, ma allo stesso tempo simile sotto alcuni punti di vista.
Altrimenti, concordo, la zona di Siena è magnifica, e la Toscana in generale è accogliente. A me piace molto anche Firenze, città non enorme ma città vera.
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Vecchio 27-06-2011, 13.29.03   #20
Faltea
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Io ho cambiato, dalla città sono passata al "paesello", pochi chilometri a dir il vero, comunque è stato un entrare in un piccolo mondo diverso.
Personalmente sono rinata, è stata un po' dura all'inizio. Ero in centro in 5 minuti ora mi ci vuole la macchina, a piedi prima arrivavo ovunque o con l'autobus ora c'è solo la corriera...
Abitavo a 30 metri dai miei genitori e dalla famiglia di mia sorella. Non mi accorgevo di quanto mi pesasse questo, anzi lo trovavo comodo ed un po' quando è stata ora di trasferirmi l'idea di andare così lontano mi spaventava.
Le problematiche quotidiane, cosa faceva mia sorella, cosa i miei nipoti. Mi veniva addossato tutto, già il fatto che me le raccontassero cambiava il mio animo, mi sentivo responsabile..
Dopo il trasferimento si è aperto un nuovo mondo fatto di me e me.. (si certo anche mio marito che allora non lo era ancora ).
Sentivo mia madre spesso, ma via via non mi veniva più raccontato ed addossato tutto, sono riuscita a ritagliarmi la mia esistenza ed i miei spazi e posso dire che il paesello ora mi piace.
Via da tutto e da tutti...
In sostanza per dire che il trasferimento ha lasciato i problemi nella vecchia casa ed io ho potuto riprendermi la mia vita.
Non è assolutamente paragonabile a quello che vuoi fare tu, certo. Ma non sempre è come dice Uno, ogni tanto si può scappare e lasciarsi tutto alle spalle.
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Non ho bisogno di chi la pensa come me, ma di crescere aprendo la mente a diversi modi di vedere e di pensare.
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Vecchio 27-06-2011, 13.40.36   #21
Astral
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Grazie le vostre esperienze mi sono molto d'aiuto.

Rispondendo a Faltea, nel mio caso posso lasciarmi dietro soltanto brutti ricordi e la voglia di ricominciare, non tanto i miei problemi personali. In ogni caso io vengo comunque dalla provincia(e mi lamento del casino) per cui andare in un'altra provincia non dovrebbe essere troppo tramautico.

Per Uno: il basso e l'alto Lazio sono belli, apparte Latina, ma sono province povere.
Siena è bellissima e la conosco bene.
Quella però cui prenderei seriamente in considerazione, rispetto alle altre, è Lucca.
E' una città strategica, tranquilla dove puoi raggiungere facilmente altre città (Pisa, Firenze, La Spezia, Reggio Emilia), è collegata bene, inoltre hai il mare vicino, che ti permetterebbe eventuali stagioni estive, e dove ci sono divertimenti per i giovani.
Va bene che cerco la tranquillità, però se voglio fare un po' tardi ogni tanto ci sta.

Parlando di trasferimento interiore si... la facoltà di fare amicizia, di darti da fare, di socializzare, di costruire qualcosa oltre che dipendere dalla propria volontà ( che è una sola ), dipende solamente da noi. Quello che cambia è soltanto l'entusiasmo ed il fatto che per me è più facile adattarmi alla tranquillità che al caos imperturbato.
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Vecchio 27-06-2011, 15.41.45   #22
Uno
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Ma non sempre è come dice Uno, ogni tanto si può scappare e lasciarsi tutto alle spalle.
Quindi pensi che quei pochi km nel tuo caso abbiano fatto un miracolo in cui tu non c'entri nulla?
Se ti portavi dietro quei problemi sarebbe bastato anche solo il telefono per tenerti in prigione, viceversa anche se rimanevi ad abitare la vicino a loro potevi liberarti se avessi voluto.

Che il fatto di cambiare luogo sia a volte il segno esteriore del cambiamento che stiamo facendo ci sta, che possa in qualche maniera aiutare a volte anche... ma che ne possa essere la causa no.


Astral, condivido la scelta, è più importante poter trovare tutto a distanza ragionevole, piuttosto che aver qualcosa a paortata di mano e tutto il resto in capo alla Luna.
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Vecchio 27-06-2011, 16.31.25   #23
Edera
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Siena è bellissima e la conosco bene.
Quella però cui prenderei seriamente in considerazione, rispetto alle altre, è Lucca.
E' una città strategica, tranquilla dove puoi raggiungere facilmente altre città (Pisa, Firenze, La Spezia, Reggio Emilia), è collegata bene, inoltre hai il mare vicino, che ti permetterebbe eventuali stagioni estive, e dove ci sono divertimenti per i giovani.
Va bene che cerco la tranquillità, però se voglio fare un po' tardi ogni tanto ci sta.
.
Ne avevamo già parlato in privato, anch'io se dovessi stare in Italia, abiterei in Toscana. Lucca, Siena, Firenze sono bellissime città, se ami l'arte poi trovi pane per i tuoi denti.. Come dici c'è il mare, le spiagge sono molto frequentate e non sarà complicato trovare lavoro stagionale.
Riguardo a scappare, scapperei ogni giorno ma ogni giorno subito dopo mi viene in mente il pensiero, inflazionato, che mi lasciò un maestro di Tai Chi nell'unica lezione di prova che ho visto:'Il nostro solo nemico siamo noi stessi' me la ripeto spesso, credo ci siano davvero pochissime persone che ce l'hanno con me come ce l'ho io.
Sono sicura che potrei abitare in Alaska, cambiare uomo, casa, abitudini ma alla fine i miei fantasmi arriverebbero pure lì.
Credo anche di essere arrivata al punto in cui mettere le distanze fisiche, sia cosa giusta e sana anche se a differenza tua, cambierò solo paese.
Ho sempre avuto l'idea che questi passaggi si facessero in coppia, in realtà ora credo seriamente che provare a fare il salto da soli, costi più sacrificio ma ripaghi da altri punti di vista. ..Sarà che ho già convissuto, èstata un'esperienza che non rifarei nel modo in cui l'ho esperita, basato solo su bisogni di cui ero poco consapevole.

P.s... Non mi adatterei fossi in te, partirei e vedrei cosa mi si prospetta davanti

Ultima modifica di Edera : 27-06-2011 alle ore 16.36.54.
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Vecchio 27-06-2011, 17.04.42   #24
nikelise
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C'era un tale che diceva : dove vai se porti in giro te stesso , bella come sintesi .

Pero' io provo ad andare controcorrente , in questo senso :
se non avessi legami e avessi un futuro abbastanza lungo davanti cercherei di trarre il massimo beneficio dal cambiamento mettendomi in condizione di essere stimolato dalle difficolta' .
Per esempio cercherei un posto all'estero in cui sarei costretto ad imparare le lingue bene : l'inglese , quella locale ed altre vicine .
Poi cercherei un paese in rapida espansione economica e con una qualche ( basta poco ) certezza del diritto simile alla nostra o un paese in cui le regole non fossero cosi' soffocanti come le nostre o un paese i cui costi per vivere fossero molto inferiori a quelli nostri .
Un'esperienza di questo tipo anche se mi vedesse ( come probabile ) tornare sarebbe stata comunque utile a capire , imparare le lingue e a misurarmi col mondo .

Invece la nostra provincia la vedo molto poco stimolante finirebbe per addormentarmi .
Stessa minestra e poco saporita .

Sapete che farei : proverei ad aprire una pizzeria in viet nam , ovviamente sul mare , sulle incredibili spiagge che mi dicono ci sono li' .
Dico cosi' giusto per farmi sparare a zero ma se avessi meno anni , nessun legame serio lo farei .

Del resto in molti paesi , anglosassoni per lo piu' , i ragazzi dopo aver completato gli studi si prendono un anno sabatico e girano il mondo .
Questo a volte chiarisce e schiarisce le idee e consente di abbandonare chimere , illusioni ecc.
Poi noi italiani abbiamo il difetto di volere cose definitive : il lavoro , il posto dove si vive , dove si lavora .
In realta' piu' dinamiche c'e' piu' elasticita' .
Noi passiamo da una scelta definitiva ad un'altra scelta definitiva mentre dovrebbe essere possibile provare e poi tornare indietro , da giovani cioe' max fino ai 30 , c'e' sempre tempo .
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Vecchio 27-06-2011, 17.17.45   #25
Edera
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.
Noi passiamo da una scelta definitiva ad un'altra scelta definitiva mentre dovrebbe essere possibile provare e poi tornare indietro , da giovani cioe' max fino ai 30 , c'e' sempre tempo .
Esatto, ho provato e sono tornata indietro con tutto, su tutto, senza lasciare fuori niente. Però ne faccio 30 a novembre, sicuramente ho imparato (tra l'altro pagando ) ma nonostante questo non riesco a darmi pace come si fa?
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