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Vecchio 29-12-2008, 21.29.38   #26
Era
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Io non vedo sinceramente che l'uomo tenda per natura alla perfezione, anzi se mai per potersi migliorare deve fare un bel lavoro su sè stesso, lavoro che credo proprio non sia esauribile in una vita.. voler passare per perfetti non è esserlo, e credo che se lo fossimo non saremmo vivi...
nemmeno io vedo tutta questa perfezione..e proprio il fatto che spesso cerchiamo la strada più comoda indica che la perfezione e ben lontana...ma poi la perfezione che cos'è?
L' esperienza personale per come la vedo è necessaria...certo il fidarsi di qualcuno che ha gia esperito (?) e di cui mi fido è un ottimo vantaggio...resta però sempre esperienza altrui mai mia...certe cose basta sentirle dire esempio: se attraverso la strada non badando ai semafori alle strisce pedonali alle auto in arrivo posso finire male...non devo necessariamente subire un incidente...ma altre anche se me le urlano continuamente le devo fare e/o sentirle mie...
Il dono di conoscere il futuro...vi domando: ma quando "sentiamo" (una piccola piccolissima preveggenza) che facendo una cosa piuttosto che un' altra
incorriamo in errori talvolta gravi..e nonostante questo non ascoltiamo quel qualcosa dentro che ci fa tentennare...che in un certo senso ci mette in guardia...non è anche questo un dono sprecato?

vabbè partecipazione confusa perchè sono confusa..
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Vecchio 29-12-2008, 22.34.58   #27
stella
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Io non vedo sinceramente che l'uomo tenda per natura alla perfezione, anzi se mai per potersi migliorare deve fare un bel lavoro su sè stesso, lavoro che credo proprio non sia esauribile in una vita.. voler passare per perfetti non è esserlo, e credo che se lo fossimo non saremmo vivi...
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nemmeno io vedo tutta questa perfezione..e proprio il fatto che spesso cerchiamo la strada più comoda indica che la perfezione e ben lontana...ma poi la perfezione che cos'è?
L'uomo è imperfetto però ha una spinta dentro di sè che lo spinge a migliorare, per questo bisogna lavorare molto su se stessi.
Cos'è la perfezione ?
Nell'etimologia di questa parola c'è finire, compire, non mancare di nulla...
Cosa che per l'uomo è difficile che si realizzi, ma è quello che tende a fare, pur con risultati diversi.

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L' esperienza personale per come la vedo è necessaria...certo il fidarsi di qualcuno che ha gia esperito (?) e di cui mi fido è un ottimo vantaggio...resta però sempre esperienza altrui mai mia...certe cose basta sentirle dire esempio: se attraverso la strada non badando ai semafori alle strisce pedonali alle auto in arrivo posso finire male...non devo necessariamente subire un incidente...ma altre anche se me le urlano continuamente le devo fare e/o sentirle mie...
Il dono di conoscere il futuro...vi domando: ma quando "sentiamo" (una piccola piccolissima preveggenza) che facendo una cosa piuttosto che un' altra incorriamo in errori talvolta gravi..e nonostante questo non ascoltiamo quel qualcosa dentro che ci fa tentennare...che in un certo senso ci mette in guardia...non è anche questo un dono sprecato?
Io penso di sì, quante volte sento qualcosa dentro che mi fa già intuire come andrà a finire una data cosa, ma spesso non l'ascolto, questo è come sprecare la nostra guida interiore che se l'ascoltassimo raramente ci farebbe errare....
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Vecchio 04-01-2009, 16.28.10   #28
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Eppure un minimo vantaggio si potrebbe ottenere anche senza cambiare la sostanza di nulla. Se io cambiando qualche piccolezza non cambio dove devo andare a finire io e neanche altri, ma magari velocizzo o rallento alcune cose potrei trarre (per me o per altri) beneficio da questo dono senza creare problemi.
Ad esempio se so che nel futuro di Tizio ci sarà il passaggio attraverso una porta stretta, potrei spingerlo a fare una dieta in modo che quando sarà potrà passarci senza problemi, piuttosto che arrivare lì grasso e, non potendoci passare, dovrà fare una dieta drastica e aspettare anche mesi prima che sia dimagrito e possa passarci.
Insomma non gli impedisco l'esperienza, ma anzi la velocizzo in modo che possa avere anche più tempo per altro.

In questo modo però mi sorge una domanda. Se sono effettivamente in grado di "velocizzare" l'evoluzione altrui (e anche la mia certo), e posso così permettere ad un uomo di raggiungere in 30 anni quello che altrimenti avrebbe raggiunto in una vita intera, che ne sarà del rimanente? In questo modo non potrà fare ulteriori esperienze che altrimenti non avrebbe potuto fare? E questo in qualche modo non equivale a modificare la sostanza? Fargli cioè raggiungere traguardi che in maniera "naturale" il destino non gli avrebbe concesso?

O, potenzialmente, non c'è limite a quello che il destino ci mette di fronte e dipende unicamente da noi? Potrebbe essere questo il senso della frase "ognuno è arteficie del proprio destino"....
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Vecchio 05-01-2009, 00.11.01   #29
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.

In questo modo però mi sorge una domanda. Se sono effettivamente in grado di "velocizzare" l'evoluzione altrui (e anche la mia certo), e posso così permettere ad un uomo di raggiungere in 30 anni quello che altrimenti avrebbe raggiunto in una vita intera, che ne sarà del rimanente? In questo modo non potrà fare ulteriori esperienze che altrimenti non avrebbe potuto fare? E questo in qualche modo non equivale a modificare la sostanza? Fargli cioè raggiungere traguardi che in maniera "naturale" il destino non gli avrebbe concesso?
tornando all'argomento principale e cioè se qualcuno possiede il potere di preveggenza, di sapere in anticipo ciò che accadrà, secondo me è implicito che non potrà in alcun modo cambiare l'evento altrimenti... non lo avrebbe previsto

se poi riuscissi(ipotetico dell'assurdo) a mutare il corso degli eventi avrei un potere decisionale sul futuro non solo di quell'evento ma su tutta una miriade di eventi ad esso concatenati...e allora ognuno potrebbe scegliere il finale che vuole, come in alcuni film americani, con più possibilità di finali!
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Vecchio 05-01-2009, 00.58.45   #30
Uno
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tornando all'argomento principale e cioè se qualcuno possiede il potere di preveggenza, di sapere in anticipo ciò che accadrà, secondo me è implicito che non potrà in alcun modo cambiare l'evento altrimenti... non lo avrebbe previsto
Pre-visto significa semplicemente visto prima... ma non è detto che chi vede una cosa debba continuare a camminare su quella linea temporale che porti al quel accadimento.
Accadimento che vissuto o meno da quell'identità accadrà comunque.

So già che se non hai letto altre discussioni che abbiamo fatto sulla cosa ti rimarrà un pò complicato capire quello che sto dicendo, forse in parte potresti capire se hai mai letto qualcosa sulle "teorie" dei multi-universi, che in realtà dal mio punto di vista sono sempre lo stesso universo, lo stesso Tutto.

In ogni caso, tu ora, per esempio, puoi decidere di rispondere o no a questo post, ma se rispondi non è che la Filo che non risponde non esiste e viceversa, nel Tutto esiste anche quella, quindi anche se io prevedessi che dicendoti una cosa, tu me ne risponderesti un'altra, se io evitassi appositamente di dirti quella cosa mi troverei a camminare sulla linea temporale in cui tu non mi rispondi, ma quell'altra Filo che risponderebbe continuerebbe ad esistere.
Io "cambierei" il mio destino e della Filo sulla mia linea temporale... ma alla fin fine non cambierei nulla nell'Assoluto, però se non volessi sentire una tua determinata risposta in questo modo non la sentirei.

Questo per fare un esempio moooolto semplice, ma la cosa può essere dilatata all'infinito.

Poi sarebbe da discutere sul fatto che se con questa identità sono in grado di scegliere la linea temporale, se gli altri me stessi hanno la stessa importanza o sono semplici comparse.... cosa che poi su giri più larghi siamo un pò tutti.
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Vecchio 05-01-2009, 01.52.45   #31
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Pre-visto significa semplicemente visto prima... ma non è detto che chi vede una cosa debba continuare a camminare su quella linea temporale che porti al quel accadimento.
Accadimento che vissuto o meno da quell'identità accadrà comunque.

So già che se non hai letto altre discussioni che abbiamo fatto sulla cosa ti rimarrà un pò complicato capire quello che sto dicendo, forse in parte potresti capire se hai mai letto qualcosa sulle "teorie" dei multi-universi, che in realtà dal mio punto di vista sono sempre lo stesso universo, lo stesso Tutto.

In ogni caso, tu ora, per esempio, puoi decidere di rispondere o no a questo post, ma se rispondi non è che la Filo che non risponde non esiste e viceversa, nel Tutto esiste anche quella, quindi anche se io prevedessi che dicendoti una cosa, tu me ne risponderesti un'altra, se io evitassi appositamente di dirti quella cosa mi troverei a camminare sulla linea temporale in cui tu non mi rispondi, ma quell'altra Filo che risponderebbe continuerebbe ad esistere.
Io "cambierei" il mio destino e della Filo sulla mia linea temporale... ma alla fin fine non cambierei nulla nell'Assoluto, però se non volessi sentire una tua determinata risposta in questo modo non la sentirei.

Questo per fare un esempio moooolto semplice, ma la cosa può essere dilatata all'infinito.

Poi sarebbe da discutere sul fatto che se con questa identità sono in grado di scegliere la linea temporale, se gli altri me stessi hanno la stessa importanza o sono semplici comparse.... cosa che poi su giri più larghi siamo un pò tutti.
certo posto così l'argomento è veramente difficile da comprendere...so delle cose moooolto superficiali sulla affascinante teoria dei multi-universi, dove si vivrebbero vite parallele a seconda delle scelte diverse fatte momento per momento... su linee temporali diverse...
certo l'io, l'identità, la persona si frantumerebbe in tante infinite identità...
per me sono concetti ancora molto lontani e inoltre mi danno un senso di vertigine pur avvertendone il fascino

grazie
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Vecchio 05-01-2009, 15.01.19   #32
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certo l'io, l'identità, la persona si frantumerebbe in tante infinite identità...
per me sono concetti ancora molto lontani e inoltre mi danno un senso di vertigine pur avvertendone il fascino
In realtà l'io ordinario è già frantumato in infinite identità e noi siamo coscienti si e no di quella in uso. L'identità è quella che ci da l'illusione di un io solido che in realtà non esiste, basta un contrattempo che ci fa perdere le staffe per per passare ad un altro io, il fatto che continuiamo a ad avere accesso a quella zona di memoria in cui inseriamo tutto ci inganna e ci fa credere di essere qualcuno di ben definito.
Ciò che noi crediamo di avere con l'io in realtà è appannaggio solo del super Io (per usar termini psicologici).

E' normale che pensare a queste cose ti dia vertigine, se lo facessi a fondo ti mancherebbe da sotto i piedi quella terra che pensi di avere. Appena posso provo a reimpostare il discorso in una discussione più adatta.
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Vecchio 18-04-2011, 23.00.58   #33
Astral
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Prendo spunto da questa frase presa da Era (ma che fine ha fatto?), quali sono gli eventi in cui c'è un corso temporale che si può cambiare, e ci sono eventi comunque inevitabili?
Se ci sono eventi inevitabili e già segnati (esempio un terremoto) allora è inutile il dono della preveggenza, come dice Ray sarebbe una maledizione.
Il dono secondo me è come la previsione del tempo, serve per sapere se domenica devi ritirare il bucato perchè piove, o se devi uscire a mezze maniche.

Veramente soltanto chi non ne approfitta riceve il dono? Si manifesta con vere e proprie visioni, oppure si tratta di sensazioni?
Profeta significa bocca di Dio, quindi probabilmente le visioni avevano anche uno scopo da fare da intermediari tra Dio e gli uomini. Il profeta quindi portava una responsabilità piu grossa, perchè diventava anche portavoce.

Oggi quanti libri sulle profezie...ma a quanto pare l'unica previsione giusta che sono riusciti a fare molti autori, è vedersi aumentato il numero di copie vendute
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Vecchio 21-04-2011, 00.07.11   #34
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Oggi quanti libri sulle profezie...ma a quanto pare l'unica previsione giusta che sono riusciti a fare molti autori, è vedersi aumentato il numero di copie vendute
Se hai un po' seguito il discorso dei "multiversi", ossia delle varie linee temporali possibili, puoi intuire che una profezia altro non è che la visione di come andrà una determinata linea. Ben sapendo che su queste linee possiamo spostarci e che, se c'è una visione, evidentemente avrà una funzione e quindi possiamo supporre che arrivi quando si è ancora in tempo per spostarsi da quella linea, se lo si vuole.
D'altronde, per come la vedo io, già la visione modifica la linea, ma forse complico troppo.
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Vecchio 05-05-2011, 09.57.42   #35
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Allarghiamo il discorso.

Togliendo il mistero alla preveggenza, sopra abbiamo detto (più o meno) che è la capacità più o meno conscia di vedere il destino più probabile inteso come percorso, ma sicuramente i punti di arrivo intermedi non modificabili.

Ho riassunto il tutto, rende?

In base ai dati che ho in mano (consci o inconsci) volendo posso vedere dove è diretta una persona, una dinamica, un gruppo di intenti etc.... posso vedere i passaggi che farà, quelli mutabili e quelli immutabili (per quanto teoricamente siano tutti mutabili, in pratica alcuni sono punti fermi derivati da cause molto lontane/antiche).

Il mistero lo abbiamo tolto rendendo più "matematica" la cosa, in realtà il mistero rimane perchè ci sono talmente tante variabili sul perchè qualcuno può vedere nel futuro, qualcuno in più può vedere entro un certo limite la conseguenza delle sue azioni e di chi gli sta vicino e altri non vedono a più di 5 cm dal naso.
Si, anche a questo potremmo dare una spiegazione e definizione logica; la visione d'insieme. Più una persona sviluppa la visione d'insieme è più si accorge di come cose molto lontane possono influire in cose più vicine e viceversa.

Occorre un buona visione d'insieme per arrivare a buoni risultati sulla previsione in dinamiche collettive. Una collettività in linea di massima è più facilmente prevedibile del singolo, potremmo dire per la legge dei grandi numeri.
Se ho mille persone che sono indirizzate in un senso è difficile che tutte le 1000 persone cambieranno rotta insieme, ma è difficile pure che solo la metà cambi rotta.

Però lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto sul singolo purchè si riesca a vederlo come ammasso di io non integrati e si riesca a distinguere in egli questi io, a vedere quelli dominanti e quelli passivi etc...
Se vedo una persona come individuo (quando non lo sia) è difficile comprendere un suo possibile cambio di rotta. Io potrei osservare sempre il tipo calmo e tranquillo, perchè a me così si mostra e/o perchè io vedo solo quello. Quindi nel momento in cui faccio una previsione su come si comporterà, questi magari lascia spazio alla personalità impulsiva, che non si è mai mostrata a me, e mi spiazza.
Se invece lo considero nell'insieme (allo stesso modo di una collettività non in un solo corpo) sarà molto più facile vedere le tendenze e se sono particolarmente bravo anche arrivare ad inquadrare dei punti immodificabili per cui passerà.

Volendo ridare un pò di mistero alla questione possiamo accennare che come tutte le cose necessita di energia e che abbiamo in noi dei meccanismi di autodifesa (e costrittori all'etica spirituale), per esempio se non siamo pronti ad assumerci certe responsabilità le capacità non si manifestano. Ma questo vale anche per molte altre cose, possiamo dirci che vogliamo cambiare qualcosa, ma se cerchiamo di allontanare le possibili conseguenze del nostro cambiamento (nel bene e nel male) non cambieremo.
Poi ci sono altre variabili che determinano la capacità di visione di insieme e di prevedere, ma per ora le lascerei perdere.
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Vecchio 05-05-2011, 11.58.45   #36
Astral
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Volevo anche aggiungere che la preveggenza è una facolta che si sviluppa oppure un dono, e che non è un semplice vedere razionale, altrimenti diventerebbe una previsione logica esempio:

un azionista può dirci con previsione di tempo quando i tassi d'interesse si alzeranno, od un meteologo può dirci le probabilità del tempo. Chi fa pubblicità può dirti in precedenza che potrai fare un tot di vendite, un discografico può dirti se quel disco avrà piu o meno successo.

Questo però rientra tutto nella previsione di tipo razionale, mentre la preveggenza è altro, sicuramente non è che sia irrazionale, però riesce a vedere più a fondo rispetto alle previsioni di tipo logico.
Non so se è chiaro il concetto che volevo dire.
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Vecchio 06-05-2011, 10.10.51   #37
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Volevo anche aggiungere che la preveggenza è una facolta che si sviluppa oppure un dono, e che non è un semplice vedere razionale, altrimenti diventerebbe una previsione logica esempio:

un azionista può dirci con previsione di tempo quando i tassi d'interesse si alzeranno, od un meteologo può dirci le probabilità del tempo. Chi fa pubblicità può dirti in precedenza che potrai fare un tot di vendite, un discografico può dirti se quel disco avrà piu o meno successo.

Questo però rientra tutto nella previsione di tipo razionale, mentre la preveggenza è altro, sicuramente non è che sia irrazionale, però riesce a vedere più a fondo rispetto alle previsioni di tipo logico.
Non so se è chiaro il concetto che volevo dire.
Si, è chiaro quello che volevi dire ma manca qualcosa.

In sintesi le due dinamiche che tu vedi sono solo una, cambia solo l'intensità ed il raggio di azione.
Sostanzialmente non c'è differenza tra un meteorologo che prevede il temporale fra un ora e il profeta del 3° secolo D.C. che parla di aereoplani.
Per capire il concetto bisogna tenere presente che gli aeroplani esistevano anche nel 3° secolo anche se in quel momento non erano manifesti. Come oggi già esistono cose che vedremo concretamente solo tra centinaia di anni. In definitiva, tutto già esiste, non tutto è manifesto.
Quindi tornando al discorso puoi vedere il profeta come uno che riesce a svelare squarci di non manifesto, ma comunque è uno che riesce a percepire come una sequenza di cause ed effetto in questo momento porterà inequivocabilmente ad un certo punto.
Non parliamo di probabilità, parliamo di certezza. Sulla lavagna in questo momento c'è scritto 2+2? Bene questo fa 4 senza ombra di dubbio. Se fra due minuti uno cancella (cosa rara) uno dei 2 e ci mette un 3 il risultato finale sarà 5.
E' per questo che più lontana è la profezia e più può essere modificata anche se manterrà la base. Quel qualcosa però per noi attori potrebbe essere una differenza notevole, come detto sopra un conto è soffrire per una guerra, un conto è offrire penitenza (per fare un esempio facile, ma non c'è solo sofferenza e penitenza).

Quindi ricapitolando, il meccanismo è identico, il quid diverso tra un analista ed un veggente è la capacità di vedere anche il non manifesto, almeno parti di esso. (tra parentesi per un meteorologo la nuvola a 200 km è non manifesta se escludiamo gli strumenti tecnici) Capacità che abbiamo tutti ma che filtriamo fin da piccoli per poter vivere e fare esperienza.
Un mistico ha pure visioni del non manifesto, non è però un preveggente perchè gli manca l'analisi logico temporale e la percezione e padronanza della catena di cause ed effetti al momento attiva.

Sul titolo ho usato preveggenti anche se nel 3d per discorsi in comune ho usato anche la parola profeti, non sono però la stessa cosa. Quali sono le differenze per voi?
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Vecchio 06-05-2011, 10.22.36   #38
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Sul titolo ho usato preveggenti anche se nel 3d per discorsi in comune ho usato anche la parola profeti, non sono però la stessa cosa. Quali sono le differenze per voi?
Secondo me profeta è qualcosa più che preveggente, nel senso che oltre che pre-vedere è in grado anche di annunciare, come dice anche l'etimologia della parola, ovviamente non solo ripetendo ciò che ha visto, ma apportando vari livelli di lettura che tengono conto di chi ascolta.
In un certo senso il profeta già può iniziare ad influire sulle le masse agevolandole verso la o le direzioni che ha previsto, il semplice preveggente non ha questa "facoltà".
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Vecchio 06-05-2011, 10.35.24   #39
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Si, è chiaro quello che volevi dire ma manca qualcosa.

In sintesi le due dinamiche che tu vedi sono solo una, cambia solo l'intensità ed il raggio di azione.
Sostanzialmente non c'è differenza tra un meteorologo che prevede il temporale fra un ora e il profeta del 3° secolo D.C. che parla di aereoplani.
Per capire il concetto bisogna tenere presente che gli aeroplani esistevano anche nel 3° secolo anche se in quel momento non erano manifesti. Come oggi già esistono cose che vedremo concretamente solo tra centinaia di anni. In definitiva, tutto già esiste, non tutto è manifesto.
Quindi tornando al discorso puoi vedere il profeta come uno che riesce a svelare squarci di non manifesto, ma comunque è uno che riesce a percepire come una sequenza di cause ed effetto in questo momento porterà inequivocabilmente ad un certo punto.
Non parliamo di probabilità, parliamo di certezza. Sulla lavagna in questo momento c'è scritto 2+2? Bene questo fa 4 senza ombra di dubbio. Se fra due minuti uno cancella (cosa rara) uno dei 2 e ci mette un 3 il risultato finale sarà 5.
E' per questo che più lontana è la profezia e più può essere modificata anche se manterrà la base. Quel qualcosa però per noi attori potrebbe essere una differenza notevole, come detto sopra un conto è soffrire per una guerra, un conto è offrire penitenza (per fare un esempio facile, ma non c'è solo sofferenza e penitenza).

Quindi ricapitolando, il meccanismo è identico, il quid diverso tra un analista ed un veggente è la capacità di vedere anche il non manifesto, almeno parti di esso. (tra parentesi per un meteorologo la nuvola a 200 km è non manifesta se escludiamo gli strumenti tecnici) Capacità che abbiamo tutti ma che filtriamo fin da piccoli per poter vivere e fare esperienza.
Un mistico ha pure visioni del non manifesto, non è però un preveggente perchè gli manca l'analisi logico temporale e la percezione e padronanza della catena di cause ed effetti al momento attiva.

Sul titolo ho usato preveggenti anche se nel 3d per discorsi in comune ho usato anche la parola profeti, non sono però la stessa cosa. Quali sono le differenze per voi?
Cambia intensita' e raggio d'azione , solo questo ?
La logica non puo' spingersi oltre il dato manifesto per accedere al non manifesto ha bisogno di altre qualita' , forse questo voleva dire Astral .
Per accedere al non manifesto serve l'intuizione che va a pescare laddove le cause ed effetto manifeste si interrompono e consente di immaginare quel qualcosa che fa da ponte tra il manifesto ed il non manifesto .
L'aereoplano non puo' essere previsto secondo logica .


Il profeta e' una delle cause del verificarsi di un evento il preveggente e' solo uno che legge le dinamiche di cause manifeste e non ?
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Vecchio 06-05-2011, 11.15.34   #40
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In un certo senso il profeta già può iniziare ad influire sulle le masse agevolandole verso la o le direzioni che ha previsto, il semplice preveggente non ha questa "facoltà".
Cioè secondo te un profeta è un divulgatore che ha caratteristiche di Santo, cioè è capace di influire sul movimento della linea temporale?

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Forse un veggente può vedere anche nel passato?
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Vecchio 06-05-2011, 12.07.06   #41
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Cioè secondo te un profeta è un divulgatore che ha caratteristiche di Santo, cioè è capace di influire sul movimento della linea temporale?

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Forse un veggente può vedere anche nel passato?
Profeta, se qualcuno non m "corraygge" l'etimologia, significa bocca di Dio e ne troviamo a bizzeffe nell'Antico Testamento, anche se dalle letture sembra che più che vedere qualcosa (succedeva anche) sentisse la voce di Dio ed aveva il compito di avvertire i peccatori.

Veggente: Colui che vede, ed ha capacità quindi extrasensoriale di utilizzare la vista interiore, o terzo occhio, e riesce tramite sopratutto questo senso a vedere, oppure tramite i simboli e gli archetipi.

Mistico: Riceve visioni per via Divina, tramite l'estasi.
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Vecchio 06-05-2011, 12.26.01   #42
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Cioè secondo te un profeta è un divulgatore che ha caratteristiche di Santo, cioè è capace di influire sul movimento della linea temporale?

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Secondo me si, specie se paragonato al preveggente.
Non so se si arrivi a livello Santo però qualche influenza nell'annunciare una profezia mi immagino la abbia.
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Vecchio 06-05-2011, 12.32.47   #43
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Secondo me si, specie se paragonato al preveggente.
Non so se si arrivi a livello Santo però qualche influenza nell'annunciare una profezia mi immagino la abbia.
Anche secondo me se un profeta annuncia qualcosa, che sia un grosso cambiamento, o la fine del mondo, muove qualcosa nella massa che lo ascolta. Ed è una grossa responsabilità, che il preveggente credo non abbia... prevedere non significa per forza anche dire...
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Vecchio 06-05-2011, 13.22.44   #44
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Profeta secondo me è un Essere Ispirato da Dio che parla in sua Vece ed ha una funzione di Aiutare gli uomini con le sue profezie muove delle cose dentro gli uomini per il bene dell'umanità tutta.
Lo vedo come un Essere che ha Scelto di aiutare gli uomini.

Il preveggente non ha lo stesso Scopo almeno credo opi non so.
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Vecchio 06-05-2011, 14.05.02   #45
Ray
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Cambia intensita' e raggio d'azione , solo questo ?
La logica non puo' spingersi oltre il dato manifesto per accedere al non manifesto ha bisogno di altre qualita' , forse questo voleva dire Astral .
Per accedere al non manifesto serve l'intuizione che va a pescare laddove le cause ed effetto manifeste si interrompono e consente di immaginare quel qualcosa che fa da ponte tra il manifesto ed il non manifesto .
L'aereoplano non puo' essere previsto secondo logica .
Tutto ciò che è manifesto ha causa nel non manifesto, altrimenti non ci sarebbe connessione (rapporto causa effetto) e gerarchia (non manifesto causa manifesto).
Anch'io credo che per accedere al non manifesto servano qualità particolari, d'altronde Uno sostiene che ce le hanno tutti ma sono tenute potenziali per poter esperire il manifesto... cosa ovvia: se fosse direttamente accessibile il non manifesto che contiene già tutto non servirebbe/avrebbe senso esperire il divenire.
Tuttavia penso invece che l'aereoplano può essere previsto secondo logica, sia che io abbia accesso al non manifesto (lo vedo direttamente e so in quali condizioni si manifesterà) sia io abbia avuto un accesso parziale anche se non specifico sull'aereo ma lo deduca poi per analogia (in questo caso però in termini probabilistici e/o approssimativi).


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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Il profeta e' una delle cause del verificarsi di un evento il preveggente e' solo uno che legge le dinamiche di cause manifeste e non ?
Questo è interessante e simile a ciò che ha detto qualcun altro. Il veggente che "semplicemente" vede il susseguirsi degli eventi su determinate linee di possibilità e il profeta che vi partecipa influendo direttamente su queste possibilità. D'altronde, se il profeta è ispirato da forze superiori, è lecito supporre che queste forze abbiano qualche interesse nella cosa, tipo "occhio che se continuate così succede questo ma siete ancora in tempo a cambiarlo" oppure" la linea che porta a ciò è questa vi consiglio di seguirla". Insomma un tramite di un messaggio (che poi fa parte integrante di quella linea), mentre un veggente di suo si spinge a guardare determinate linee. Insomma il profeta analogo al regista dei sogni... che avvisa dove va una certa linea di tendenza ma solo se questo comporta una scelta.
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Vecchio 06-05-2011, 14.15.51   #46
Astral
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Il topic parla di implicazione dell'etica spirituale. Ciò implica che chi ha queste visioni, o percezioni deve parlare in nome della Verità, e non può ad esempio inventarsi particolari propri, oppure peggio dire determinate cose per avere un vantaggio personale in termine di denaro, favori o stima da parte delle persone.
Mi viene da pensare chi chi scrive libre su varie profezie, in realtà possa essere un falso veggente, se lo scopo è guadagnarci, oppure potrebbe essere un mezzo per divulgare velocemente determinate profezie?

Anticamente un profeta parlava per una città, un popolo, oggi giorno che siamo ormai ad un livello di globalizzazione tale, come parla un profeta, in una società sempre piu moderna, ateistica e materialista?
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Vecchio 06-05-2011, 15.58.12   #47
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Anticamente un profeta parlava per una città, un popolo, oggi giorno che siamo ormai ad un livello di globalizzazione tale, come parla un profeta, in una società sempre piu moderna, ateistica e materialista?
Più che altro mi sembra che ultimamente stiano alquanto scarseggiando i profeti, i Santi ecc, poi magari è solo una mia impressione o non sono in grado io di vederli.
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Vecchio 06-05-2011, 16.31.29   #48
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Più che altro mi sembra che ultimamente stiano alquanto scarseggiando i profeti, i Santi ecc, poi magari è solo una mia impressione o non sono in grado io di vederli.
Ecco io propenderei più per l'ultima che hai scritto anche se il mio riferimento sucessivo non è rivolto a te.
Ma forse mi dico siamo abituati oggi che i fatti importanti passino attraverso la tv...mentre invece i Santi e i Profeti li vedo lontani dai media....ad esempio se si va nel sud d'Italia si possono trovare storie molto particolari che la tv tratta solo in trasmissioni per smentirli o mostrarli qusi come fenomeni da baraccone o da studiare...
Inoltre credo che in ogni epoca ci siano stati Uomini particolari...non so se prefeti ma sicuramente preveggenti sfruttati dagli Stati per scopi di spionaggio...e già solo questo farebbe si che non si mostrassero...a meno che non fosse nel proprio destino quello di dare la vita per il loro Scopo.... Oggi credo che sempre più uomini stiano andando verso questo tipo di Esperienze...anche se Profeta è qualcosa che mi immagino "professione" mooolto dura ed arrivare ad Essere Profeta come dice il titolo del Thread da cui ho sforato largamente mi sa necessita obbligatoriamente di responsabilità Spirituale che ha fatto rilevare Uno.
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