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Vecchio 06-08-2006, 14.22.50   #1
sitael
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Predefinito Siamo felici?

Ciao a tutti vorrei tanto aprire questo topic...perchè vorrei farvi una domanda che io mi chiedo molto spesso....
Ma noi nel nostro essere siamo felici?
Cioè la felicità ci appartiene o pure crediamo di averla ma cosi non è??
Sapete perchè vi faccio questa domanda??perchè vedo tante persone che in apparenza sono felici cioè "hanno tutto quello che desiderano"come soldi,vita libera,notorietà....ma poi se li conosci a fondo dicono di non essere felici...
Ma allora cosa bisogna fare per esserlo???
Gesù da quando è nato sapeva cosa gli aspettava,e pure era felice di aiutare il prossimo e senza avere niente in cambio....
Forse solo un'anima pura come quella di Gesù puo ragiungere la felicità???


Ciao
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Vecchio 06-08-2006, 14.59.05   #2
RedWitch
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Credo che la risposta alla tua domanda Sit,
sia in buona parte nel thread miracoli , il non accontentarsi mai, dipende a mio parere dal fatto che non siamo mai pienamente coscienti delle nostra azioni. Non godiamo di ciò che abbiamo, perchè non lo viviamo, persi in chissà quali pensieri, non ci concentriamo, non assaporiamo i momenti che viviamo, ci lasciamo vivere... e sembra che tutto ci sfugga dalle mani.
Ho imparato, che un buon sistema, per apprezzare ciò che si ha, è assaporarlo, nel momento in cui lo viviamo, prestando attenzione ... allora, qualunque cosa facciamo, assume un altro colore
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Vecchio 06-08-2006, 18.14.46   #3
Astral
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Dipende se ha raggiunto la nostra felicità il nostro io più profondo, o il nostro ego. Nel secondo caso credo che la felicità sia limitata all'evento e se ne andrà alla fine dell'evento lieto.
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Vecchio 06-08-2006, 18.49.31   #4
stella
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Originalmente inviato da sitael
Ciao a tutti vorrei tanto aprire questo topic...perchè vorrei farvi una domanda che io mi chiedo molto spesso....
Ma noi nel nostro essere siamo felici?
Cioè la felicità ci appartiene o pure crediamo di averla ma cosi non è??
Sapete perchè vi faccio questa domanda??perchè vedo tante persone che in apparenza sono felici cioè "hanno tutto quello che desiderano"come soldi,vita libera,notorietà....ma poi se li conosci a fondo dicono di non essere felici...
Ma allora cosa bisogna fare per esserlo???
Gesù da quando è nato sapeva cosa gli aspettava,e pure era felice di aiutare il prossimo e senza avere niente in cambio....
Forse solo un'anima pura come quella di Gesù puo ragiungere la felicità???
Ciao
La vera felicità consiste in uno stato del proprio essere, che io definirei più che felicità, serenità... e a questo si può arrivare quando i tuoi più intimi sentimenti e aspirazioni riescono ad esternarsi...
Molte persone sembrano felici e soddisfatte all'esterno ma dentro di sè si sentono infelici perchè non riescono a raggiungere quell'equilibrio interiore, e confondono l'avere con l'essere...
Si è felici quando si è stessi... tutto il resto è relativo...
Ciao

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Vecchio 07-08-2006, 01.08.15   #5
lupa
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ti posso dire cosa è successo a me ho passato gli ultimi mesi a rimpiangere la felicità passata a sperare in una felicità futura senza accorgermi che mi sono persa la felicità che il presente mi offriva...
__________________
sarò me stessa, nessuno potrà accusarmi di averlo fatto in modo sbagliato.e

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Vecchio 07-08-2006, 11.52.18   #6
griselda
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Si è felici quando si è stessi... tutto il resto è relativo...
Questa è la base poi però bisogna scoprire cosa significa, giusto?
e poi..e poi..
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Vecchio 07-08-2006, 11.58.02   #7
Kael
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Ti voglio fare un esempio sit.
Il giorno ha le sue ore di luce e di sole, ma c'è anche la notte e il buio... Una rotazione terrestre corrisponde a TUTTE le gradazioni di luce.. c'è il mezzogiorno luminoso, ma anche il tramonto in cui la luce si affievola, il buio della notte, la luce flebile dell'alba, etc.. senza contare poi che ci possono essere le nuvole che oscurano il mezzogiorno, e la luna piena che rischiara la notte...

Stesso discorso per la Terra... Un anno ha la sua estate e il suo inverno, ma anche i periodi di transizione di autunno e primavera...

Cosa voglio dire con questo? Che chi ricerca SOLO la felicità sarà sempre un'essere incompleto... gli mancherà sempre qualcosa. L'animo umano è uguale a tutto il resto... "così in alto come in basso"... microcosmo e macrocosmo... abbiamo le nostre "estati" felici... ma abbiamo anche i nostri inverni, i nostri autunni e primavere... Dobbiamo affrontarli serenamente, accettandoli come parti del nostro Essere... e allora saremo completi e sperimenteremo la vera serenità.

Presente quando fai girare un disco colorato a fette con tutta la gamma cromatica? Ad una certa velocità si vede Bianco... ed è quel bianco che io chiamo serenità... Se al disco togli i colori cupi, quelli che non ti piacciono, non vedrai più bianco facendolo girare, perchè il bianco è la somma di TUTTI i colori...

Riporta questo all'anima umana e trai le debite conclusioni...

__________________

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Vecchio 07-08-2006, 12.16.08   #8
sitael
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Ti voglio fare un esempio sit.
Il giorno ha le sue ore di luce e di sole, ma c'è anche la notte e il buio... Una rotazione terrestre corrisponde a TUTTE le gradazioni di luce.. c'è il mezzogiorno luminoso, ma anche il tramonto in cui la luce si affievola, il buio della notte, la luce flebile dell'alba, etc.. senza contare poi che ci possono essere le nuvole che oscurano il mezzogiorno, e la luna piena che rischiara la notte...

Stesso discorso per la Terra... Un anno ha la sua estate e il suo inverno, ma anche i periodi di transizione di autunno e primavera...

Cosa voglio dire con questo? Che chi ricerca SOLO la felicità sarà sempre un'essere incompleto... gli mancherà sempre qualcosa. L'animo umano è uguale a tutto il resto... "così in alto come in basso"... microcosmo e macrocosmo... abbiamo le nostre "estati" felici... ma abbiamo anche i nostri inverni, i nostri autunni e primavere... Dobbiamo affrontarli serenamente, accettandoli come parti del nostro Essere... e allora saremo completi e sperimenteremo la vera serenità.

Presente quando fai girare un disco colorato a fette con tutta la gamma cromatica? Ad una certa velocità si vede Bianco... ed è quel bianco che io chiamo serenità... Se al disco togli i colori cupi, quelli che non ti piacciono, non vedrai più bianco facendolo girare, perchè il bianco è la somma di TUTTI i colori...

Riporta questo all'anima umana e trai le debite conclusioni...

Hai ragione dobbiamo accettare tutto quello che fa parte del nostro essere,
Anche le cose poco belle che poi ci porteranno alla felicità....
Grazie per le tue parole
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Vecchio 07-08-2006, 13.15.27   #9
Era
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proprio così sono daccordo!

potrei sottolineare una cosetta....
l' uomo...in generale...non si accontenta...
guarda sempre ad altro...se fa caldo..vuole il fresco...
se fa freddo...vuole il caldo...mai si ferma a quello
che c'è al momento....così la salute..la apprezza
solo quando non l' ha più....
così la felicità/serenità...se la perde non vivendola
e la rimpiangequando manca...e così via...

"fermati...osserva...impara...e applica"
(massima di Era che in linea di massima..il lunedì
è più stordita che mai)

__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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Vecchio 07-08-2006, 14.08.04   #10
MaxFuryu
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Ogni volta che mi chiedo di cosa avrei bidogno per essere felice mi vengono in mente un'infinità di cose, il bello è che avendole non sarei lo stesso felice.
Sarebbe bello essere felici a prescindere da tutto, godere delle cose più normali, in fondo la felicità è uno stato che parte da dentro di noi e rimane dentro di noi, non è negli oggetti o in quello che si fa.
Quello che mi chiedo è: a società ci ha standardizzato i motivi della felicità? oppure per quasi tutti la felicità rappresenta solo il soddisfacimento degli istinti? (mascherato poi in nei modi più assurdi...)
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Vecchio 07-08-2006, 14.27.52   #11
Astral
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Io invece non sono daccordo sul discorso giorno notte, credo che la felicità dipende dal nostro stato evolutivo, e molto spesso quando ci sono pesanti lezioni da apprendere guarda caso, sembra che sia sempre notte.

Se vogliamo fare un esempio un conte è essere felici nel sole scottante ed irritate di mezzogiorno, e nella buia notte, un conto è essere felici in una bella giornata, ed in una notte piena di luna e stelle che ci indicano il sentiero.

Io non credo negli alti e bassi, credo più che altro ad un attaggiamenti spesso masochistico dell'uomo, che quando trova la felicità crede che sia troppo bello per durare, ed inconsciamente fa di tutto per crearsi ( spesso da solo) delle difficoltà.
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Vecchio 07-08-2006, 14.58.28   #12
Ray
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Io non credo negli alti e bassi, credo più che altro ad un attaggiamenti spesso masochistico dell'uomo, che quando trova la felicità crede che sia troppo bello per durare, ed inconsciamente fa di tutto per crearsi ( spesso da solo) delle difficoltà.
Si concordo. Ma concordo di più con Kael. Come è possibile?

Se durante il giorno (uso l'esempio di Kael) sto tutto il tempo li a pensare alla notte... a ridordarmi di quanto buia era la notte passata... a temere e immaginarmi la notte futura... ad evocare la notte... ecco che vivo solo di notte, non mi accorgo del giorno e posso essere infelice.

Però è vero ad un livello più alto quanto dice Kael. La serenità è questione di velocità. Di quanto veloce il disco gira. Se rallenta perdo il bianco. Devo accettare tutti i colori per fare il bianco... se ne butto anche solo uno, gira quanto ti pare, niente bianco...
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Vecchio 07-08-2006, 15.07.08   #13
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Io non credo negli alti e bassi,
Riprovo con un altro esempio.
Ho una "casa" (leggasi anima, tempio dello spirito, etc..) e decido di alzarla di un piano. Chiamo l'ingegnere che, dopo i debiti calcoli, mi dirà se la struttura è in grado di reggere il peso. In caso negativo, mi dirà che per poter alzare la mia casa di un piano, devo prima "scendere più in basso" con le fondamenta, per garantire la stabilità necessaria...

Sopra e sotto vanno di pari passo... Non esiste albero enorme che abbia radici sottili e corte... cadrebbe al primo soffio di vento...
In egual misura l'uomo, se cerca solo la felicità, dimenticandosi di "offrire ai demoni sotterranei" (come diceva Pitagora nei versi aurei) rinunciando quindi al dolore alla sofferenza e quant'altro, ben presto cadrà al primo soffio di vento...

Stolto fu quel pianeta che, per paura di affrontare l'inverno (a cui era destinato), smise di girare...
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Vecchio 07-08-2006, 15.35.34   #14
sitael
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O pure ho letto su internet di una ragazza che aveva tutto dalla vita...cioè una bella famiglia,lavoro sodisfacente,un ragazzo che l'amava,aveva tutto quello che serve per stare sereni...pero dentro si sentiva triste e vuota,
Io le ho risposto che lei secondo me non sapeva cosa voleva dire il vero vuoto dentro...
Quella cosa che non ti fa vivere il vero dolore che ti fa crescere in un attimo e senza che te ne accorgi.
Io credo che la vita è una tempesta e solo atraversandola potremo trovare la felicità nascosta dietro l'angolo....


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Vecchio 07-08-2006, 16.15.28   #15
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credo più che altro ad un attaggiamenti spesso masochistico dell'uomo, che quando trova la felicità crede che sia troppo bello per durare, ed inconsciamente fa di tutto per crearsi ( spesso da solo) delle difficoltà.
E se invece che masochismo fosse perchè non si sopporta la felicità?
C'è anche un fattore di autocompiacimento che per esempio si può notare negli ipocondriaci... ma alla base c'è sempre il non sopportare la luce direttamente... allora ci si mette sempre all'ombra... poi dato che comunque assolutamente senza luce non si può vivere si cerca di rubarne agli altri.... e il cane si mangiò la coda.....

E' pur vero su altri piani quello che hanno aggiunto Ray e Kael...

Citazione:
Originalmente inviato da sitael
O pure ho letto su internet di una ragazza che aveva tutto dalla vita...cioè una bella famiglia,lavoro sodisfacente,un ragazzo che l'amava,aveva tutto quello che serve per stare sereni...pero dentro si sentiva triste e vuota,
Io le ho risposto che lei secondo me non sapeva cosa voleva dire il vero vuoto dentro...
Quella cosa che non ti fa vivere il vero dolore che ti fa crescere in un attimo e senza che te ne accorgi.
Io credo che la vita è una tempesta e solo atraversandola potremo trovare la felicità nascosta dietro l'angolo....
Eppure questa è la lampante dimostrazione che la felicità non è una cosa che si compra al supermercato e io so che questa ragazza ha un vuoto e che non mente... a volte è più facile essere sereni (forse felici è troppo) quando manca qualcosa piuttosto che quando si crede di avere tutto, se ti manca qualcosa continui a cercare, se credi di avere tutto ti fermi... però siccome so che pochi Esseri su questo pianeta nelle varie ere hanno trovato tutto quello che qui era possibile ecco il pasticcio... credendo di avere tutto ci si preclude il poter trovare altro e più importante che ci manca.
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Vecchio 07-08-2006, 19.40.26   #16
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La Felicità è uno stato di coscienza, che la si può avere sia se si ha tutto dalla vita, o se si ha nulla.

E comunque ci sono percorsi che non hanno bisogno di nutrire i demoni inferiori o sotterranei per poter riscoprire la felicità.

Mi spiego meglio, io rimango felice in quanto sono consapevole della felicità vera, è logico che finchè non riesco ad apprezzare la felicità nei momenti che ritengo noiosi, attirerò su di me la sofferenza per farmi ricordare della felicità.

Se vuoi superare la dualità Felicità/ Infelicità, devi smettere di far dipendere la stessa felicità dalle circostanze esterne.

Per come la intendo io la felicità non è qualcosa che hai raggiunto, e non hai piu nulla da aggiungere, è uno stato variegato, puoi essere felice in molti modi, e tuttavia sapere che ancora nulla ti è precluso, e che puoi mantenere ed aumentare la tua felicità.
Non è che se uno raggiungere la pienezza è arrivato, anzi secondo me ha appena cominciato.
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Vecchio 07-08-2006, 20.00.37   #17
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Se vuoi superare la dualità Felicità/ Infelicità, devi smettere di far dipendere la stessa felicità dalle circostanze esterne.
Eh no... se superi la dualità ammesso che sia possibile nella creazione non sei ne felice ne infelice.... ma non sei felice


Hai perso una piccola parte che cambia il senso di ciò che ho scritto rispetto a quello che ha capito io abbia scritto
"che qui era possibile"

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Vecchio 07-08-2006, 20.08.26   #18
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Non so come spiegarti, intendo dire superare la dualità nella quale se si verificano certe condizioni sei felice, se non si verificano ti senti infelice, superando questo ti permette di accedere alla dimensione più alta quindi quella della felicità. Ma non so se riesco a spiegarmi.

Perchè non è possibile superare le dualità?

Ogni volta che integriamo degli aspetti ad esempio( maschile) e (femminile) senza prevalere in una direzione o nell'altra, ma prendendo i lati positivi e complementari si supera una dualità.

La maggior parte di esse, sono scomposte dalla nostra mente.
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Vecchio 07-08-2006, 20.20.52   #19
milsan
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Si Astral , anche secondo me è possibile cessare di far dipendere la propria felicità da agenti esogeni.
Basta comprenderlo e volerlo....
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Vecchio 07-08-2006, 21.01.37   #20
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Non so come spiegarti, intendo dire superare la dualità nella quale se si verificano certe condizioni sei felice, se non si verificano ti senti infelice, superando questo ti permette di accedere alla dimensione più alta quindi quella della felicità. Ma non so se riesco a spiegarmi.

Perchè non è possibile superare le dualità?

Ogni volta che integriamo degli aspetti ad esempio( maschile) e (femminile) senza prevalere in una direzione o nell'altra, ma prendendo i lati positivi e complementari si supera una dualità.

La maggior parte di esse, sono scomposte dalla nostra mente.
Ti capisco benissimo perchè conosco questo modo di pensare che va molto in certi ambienti, il "problema" è che se diventi androgino non elimini il lato maschile o quello femminile li comprendi entrambi... e comunque in quel caso pur essendo entrambi non sei più nè uomo nè donna, quindi come fai ad essere solo felice scartando l'infelicità?
E al limite a chi la lasci (o provi a farlo) la tua infelicità? (Questa domanda vale pure per Milsan)
Puoi nascondertela e non mostrarla neanche agli altri ma hai presente una pentola a pressione?

--------------------------------------------------------------------------
Milsan sei felice?
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Vecchio 07-08-2006, 21.28.55   #21
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L'infelicità è , secondo me , un prodotto dell'Ego se la riconosci come tale è abbastanza semplice destrutturarla.Vero è che in un contesto di "scambi" capita sovente che si sposti in altri lidi....
Per la seconda domanda....
Sono felice di quello che ho ,so che è quello che mi serve e perciò va bene....
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Vecchio 07-08-2006, 21.39.28   #22
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Originalmente inviato da milsan
L'infelicità è , secondo me , un prodotto dell'Ego se la riconosci come tale è abbastanza semplice destrutturarla.Vero è che in un contesto di "scambi" capita sovente che si sposti in altri lidi....
Per la seconda domanda....
Perchè l'infelicità è un prodotto dell'ego e la felicità no? O se preferisci da dove viene la felicità?

Citazione:
Originalmente inviato da milsan
Sono felice di quello che ho ,so che è quello che mi serve e perciò va bene....
Perciò va bene? Suona come dire mi accontento... inoltre hai scritto tutto meno che "sono felice di quello che sono"... quindi tutto esogeno?

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Vecchio 07-08-2006, 21.59.23   #23
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Perchè l'infelicità è intesa comunemente come una mancanza da colmare.
Dipende a chi rivolgi l'attenzione, io SONO felice, la mia proiezione qui ,che è quello che HO è esogena a me ed è creata per esperire la materialità.
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Vecchio 07-08-2006, 22.08.01   #24
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Perchè l'infelicità è intesa comunemente come una mancanza da colmare.
Dipende a chi rivolgi l'attenzione, io SONO felice, la mia proiezione qui ,che è quello che HO è esogena a me ed è creata per esperire la materialità.
Quindi implicitamente dici che la felicità significa aver già colmato quella mancanza? Sbaglio?

Se tu non avessi quello che hai o quello che ti serve saresti felice lo stesso?
Se si (risparmio un post) perchè prima hai messo queste premesse?

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Vecchio 07-08-2006, 22.25.23   #25
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Diciamo di si.
Se non avessi quello che ho , avrei dell' altro che sarebbe sempre quello che mi serve e sarei felice ugualmente.Se non avessi nulla sarebbe pure meglio....
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