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Vecchio 31-07-2009, 15.14.57   #1
Era
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E' il nome dato alla pillola abortiva...che è arrivata anche da noi...
Non do giudizi sull' aborto perchè comunque sia è una scelta personale e sempre sofferta...
Provo a valutare la situazione con le poche cose che ho sentito...e le diverse modalità..
Per cominciare non si troverà in farmacia (un bene secondo me ma le vie del signore sono infinite come si usa dire ) ma sarà utilizzata in ospedale..diceva il tg: "sotto l' attenzione del medico"...ma va? se dopo averla somministrata ti mandano a casa dicendoti che il travaglio può durare anche 3/4 giorni.. che controllo è?
Va beh in pratica viene somministrata una prima pillola che impedirà lo sviluppo del feto etro la settima settimana partendo dal primo giorno dell' ultimo mestruo..questa pillola ru486 blocca gli effetti dell' ormone progesterone interrompendo la gravidanza..subentrano contrazioni uterine che espelleranno il feto..
Sempre in una struttura ospedaliera e con medico accanto la signora assumerà la o le pillole (non ho ben capito) poi viene rimandata a casina sua..
Dopo un paio di giorni torna in ospedale e sempre col medico accanto ingoierà due pillole e resta in osservazione (del medico) due ore..in pratica in questo lasso di tempo dovrebbe avvenire l' espulsione del feto..ma potrebbe succedere dopo...quando la signora è a casa...dopo due settimane circa ritorna per una visita di controllo...ed è un andare avanti e indietro..
I medici non escludono emoragie..e un eventuale raschiamento...

Devo pensarci...e voi?
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Vecchio 02-08-2009, 00.06.50   #2
RedWitch
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Oggi ho sentito dire che la pillola non verrà somministrata in day-hospital, il che vuol dire che le donne che decideranno per questo tipo di trattamento dovranno essere ricoverate e già si vocifera che a causa degli scarsi posti letto che ci sono negli ospedali, questo potrebbe essere un problema, anche perchè a quanto pare non c'è un tempo stabilito per l'espulsione del feto... psicologicamente secondo me questo inciderà moltissimo sulle donne che decidono per l'aborto.. dosi di pastiglie in più riprese , poi contrazioni uterine come se fosse un parto (anche se saranno molto meno dolorose immagino) e poi esplusione del feto.. a me sembra abbastanza traumatico, non si subisce un intervento ma comunque non credo che sia come bere un bicchier d'acqua... immaginate le donne che durante il trattamento cambieranno idea, ma sarà comunque troppo tardi. Non so, a me non piace questo trattamento farmacologico, anche se il risultato non è molto diverso da quello di un aborto fatto con il raschiamento..

Ultima modifica di RedWitch : 02-08-2009 alle ore 00.09.49. Motivo: errore
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Vecchio 02-08-2009, 10.04.52   #3
Era
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Oggi ho sentito dire che la pillola non verrà somministrata in day-hospital, il che vuol dire che le donne che decideranno per questo tipo di trattamento dovranno essere ricoverate e già si vocifera che a causa degli scarsi posti letto che ci sono negli ospedali, questo potrebbe essere un problema, anche perchè a quanto pare non c'è un tempo stabilito per l'espulsione del feto... psicologicamente secondo me questo inciderà moltissimo sulle donne che decidono per l'aborto.. dosi di pastiglie in più riprese , poi contrazioni uterine come se fosse un parto (anche se saranno molto meno dolorose immagino) e poi esplusione del feto.. a me sembra abbastanza traumatico, non si subisce un intervento ma comunque non credo che sia come bere un bicchier d'acqua... immaginate le donne che durante il trattamento cambieranno idea, ma sarà comunque troppo tardi. Non so, a me non piace questo trattamento farmacologico, anche se il risultato non è molto diverso da quello di un aborto fatto con il raschiamento..
Non solo gli scarsi posti letto ma anche l'enorme quantità di medici anti abortisti..non giudico sono scelte...tuttavia mi pongo la domanda: possibile che sono tutti presi dall' esame di coscienza? ai tempi in cui l' aborto non era legale centinaia di donne abortivano comunque...certo i casi di "macello" perchè si rivolgevano a persone non qualificate c' erano e poi i casi in cui si rivolgevano all' estero...ma la gran maggioranza risolveva qui...e allora che tipo di medici erano costoro? soliti misteri che non so risolvere...o meglio saprei ma rischio querele
Nemmeno a me piace questa soluzione Red..sappiamo o immaginiamo quanto possa essere sofferta questa scelta..e questo sistema di certo non aiuta le donne nè psicologicamente nè fisicamente poichè il trauma comunque sussiste e il rischio di raschiamento non è del tutto escluso...quindi resta un grosso problema...

Mi stupisco (e non dovrei) di quante chiacchiere si fanno nell' ambito di sesso sessualità e prevenzione...in apparenza sembra che tutti sappiano....in pratica vige ancora alla grande la scarsa informazione...da parte dei genitori verso i figli e da parte delle struttura...lo dico con cognizione di causa (nel mio piccolo ho questo tipo di esperienza)
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Vecchio 02-08-2009, 23.27.23   #4
gibbi
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Metodo alternativo all'aborto chirurgico nel senso che spetterà alla donna scegliere? o anche la singola struttura potrà decidere se optare per un l'uno o l'altro metodo? non mi è chiaro.
Condivido quanto avete detto e anche per me non va sottovalutato il fatto che questa procedura oltrechè più dolorosa , è psicologicamente molto pesante dovendo la donna attendere l'espulsione .
Ma se la donna potrà scegliere dopo aver avuto tutte le informazioni e spiegazioni necessarie su indicazioni, controindicazione e soprattutto rischi , informazioni necessarie al fine di ottenere un serio e completo consenso informato , precisato che si rende necessario il ricovero di almeno tre giorni con trattenimento in reparto fino a quando l'ecografia non abbia confermata l'espulsione del feto , allora potrebbe essere vista come una nuova opportunità, quella di poter di sostituire i ferri del chirurgo con un farmaco.
E potrebbero esserci situazioni- controindicazioni all'anestesia o comunque all'operazione - in cui può essere senz'altro preferibile.
La cosa più importante che non deve mai mancare è il supporto psicologico perchè qualsiasi sia il metodo usato, per la donna è sempre un momento delicatissmo , si tratta sempre di eliminare qualcosa che ha dentro di sè.
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Vecchio 03-08-2009, 19.07.19   #5
griselda
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Non sono a favore dell'aborto ma capisco che ognuno deve fare le proprie scelte a volte anche dolorose purtroppo.
Al di là di ciò che ho già detto altrove, ovvero che bisognerebbe fare più prevenzione, ma anche dare supporto alle donne che vi ci si rivolgono e che magari da sole non riescono a trovare una valida alternativa all'aborto.
Detto questo penso che una soluzione un po' più problematica dell'aborto chirurgico dia magari un po' più di tempo in più per pensare a chi lo ha preso in considerazione.
L'aborto non è una passeggiata neppure quando è chirurgico ma è un po' secondo me scaricare ancora una volta la responsabilità su una terza persona: il medico abortista.
Secondo e da non sottovalutare sono i danni fisici a seguito dell'operazione chiururgica, è un evento traumatico per l'utero che non è per nulla naturale e e che può lasciare traumi/danni anche permanenti sul collo dell'utero e/o anche lasciarli nella vagina. Per cui la pillola abortiva credo che possa ovviare a quegli effetti "collaterali". Attenzione a quelli ma non ad altri di cui per ora non siamo a conoscenza.
In ogni caso è da ricordare che l'effetto più devastante è l'effetto collaterale psichico che in alcune persone è molto più forte che in altre ma che non è definibile a priori.
Sotto altro aspetto mi pare una diminuzione di responsabilità da parte dell'ente ospedaliero ed una più massiccia condivisione delle stesse da parte della paziente.
Che dire ancora: cercate di fare di tutto per non arrivare a dovervi confrontare con l'aborto.
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Ultima modifica di griselda : 03-08-2009 alle ore 19.20.16. Motivo: aggiunto un pezzettino
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