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Vecchio 13-03-2011, 01.17.50   #1
dafne
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Predefinito I miei primi 40 anni

Oggi camminavo e riflettevo su alcune cose e all'improvviso ho pensato che caspita, ho quasi 40 anni..
40 ANNI..???!!!
Pauraaa

Non che mi sia mai sfuggita la mia vera età, avevo anche bene presente la sensazione sempre forte di vivermi come una ragazzetta...ma da li a sentire i 40 anni...BUMM

Ho retto poco, 30 anni di vita mi sono passati sopra lasciandomi la classica sensazione di "tranvata" dolorosa

Ma che rido a fare...èdrammatico, oggi credo di aver compreso fino in fondo il senso e la necessità della ricapitolazione, quella vera e spero di poter affrotare un pò alla volta questo movimento sismico provocato da questa incontestabile certezza...non sono piccola e non sono nemmeno più giovane.

Ho 40 anni, che qualche dio mi aiuti sono vecchiotta.

Ogni tanto fà capolino la sensazione di una mia vita a comparti stagni, come tante piccole celle dove immagazzino e separo parti di me che invece dovrei poter recuperare quando desidero, quando mi servono.

Che storia, a catena una serie di riflessioni sui rapporti con gli amici, con gli estranei, con la famiglia..non sono mai al "piano" giusto, ma non è solo un problema di autostima ma anche di atteggiamento

Quello di una ragazzetta timorosa.

Sgrut, stò tergiverdando, accidenti, sono vecchia...bon dai non vecchia, diciamo sufficientemente stagionata... fermate il traaammmm

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Vecchio 13-03-2011, 09.04.54   #2
Astral
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Ma non lo sai che la vita inizia a 40 anni??

Il sentirsi giovani o vecchi è uno stato d'animo, io pure comincio a sentirmi vecchio e ne ho quasi 30. Eppure su alcune cose mi sento più giovane di quando ne avevo 20.

In ogni caso a volte sentirsi vecchi può avere la sua utilità!
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Vecchio 13-03-2011, 10.19.15   #3
William
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Ma dai cosa vuoi che sia,non vorrai mica mettere il fascino
di una donna sui 40...e come se non bastasse si pone
pure dei quesiti fuori dall'ordinario...meditate uomini
meditate.....
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Vecchio 13-03-2011, 14.00.43   #4
Sole
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A parte il fatto che 40 ancora non li hai e ce ne vuole... niente sensi di colpa e muoviti!
Non è il numero che fa la differenza ma quello che fai ogni giorno.

__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 13-03-2011, 17.42.31   #5
RedWitch
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................

Non che mi sia mai sfuggita la mia vera età, avevo anche bene presente la sensazione sempre forte di vivermi come una ragazzetta...ma da li a sentire i 40 anni...BUMM

.............
Anche a me è successo di rendermi conto di colpo, che non solo non sono più una ragazzina, ma nemmeno più giovane... la differenza con il "prima" di questa presa di coscienza era che si, con la mente sapevo qual'era la mia era anagrafica, ma la rifiutavo, forse inconsciamente non so, ed era come vivere in un mondo parallelo, fino a quando arriva il tram.. e ho percepito "che allora è proprio vero, non ho più 20 anni".

Credo che dopo il primo shock iniziale, anche questo sia un passo necessario per la crescita individuale... è inutile continuare a vedersi in una vecchia fotografia quando ne abbiamo scattate di nuove no?

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Vecchio 13-03-2011, 19.12.15   #6
dafne
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A parte il fatto che 40 ancora non li hai e ce ne vuole... niente sensi di colpa e muoviti!
Non è il numero che fa la differenza ma quello che fai ogni giorno.

Quel muoviti messo così Sole se non ti conoscessi abbastanza bene scatenerebbe la biscia
Non era un post di compiangimento questo ma di condivisione, perchè l'ho sempre fatto, di un momento che credo che per me sia molto importante.

Era già diverso tempo che riuscivo a osservarmi e percepivo questo mio pormi verso gli altri come una ragazzina. Oltretutto ho potuto notare una certa regressione negli ultimi periodi (chiaramente non in tutte le occasioni)

Ma, proprio come dice Astral, era solo un sentirmi, era uno stato d'animo.
Ieri invece ho avuto 40 anni, mi si sono appoggiati tutti addosso e non è una gran consolazione pensare che ne mancano 3 e mezzo visto che 3 anni e mezzo fà sono entrata in città e mi sembra l'altro ieri

Sono una signora, è inquietante pensarlo ed è lo stesso disagio che provo quando mi devo definire come una donna, qualcosa in me dice nooooooooo e invece siiiiiiiiiiiii ho 40 anni, sono una signora, una donna con le rughe e i primi capelli bianchi, con due figli quasi adolescenti. Non è un problema di fascino ma di percezione di sè.

Purtroppo mi ci devo mettere sul pensiero e mi ci devo concentrare tutta per vederlo perchè la mia mente lo fugge come la peste.
Credo che sia una vittoria, anche se è solo una battaglia.
Che fare adesso? Cercare di vivere questo pensiero il più possibile e andare a iniziare a ricapitolare, perchè è come se ci fossero tanti buchi neri. Sospetto che ci siano proprio in funzione del bisogno di percepirmi sempre ragazzina, alle volte persino bimbetta.

Lo so che sono cose già viste e già dette ma credo che per la prima volta siano state vissute davvero. Proprio come dice Red, un attimo prima è una percezione e un attimo dopo è una realtà, una percezione netta, potrei ancora ignorarla volendo, anzi, quella è proprio la tendenza, ma invece cerco di andarci sopra più volte perchè c'è anche sotto sotto una vecchia, vecchissima sensazione. Uno stato di proponda quiete, di profondo benessere associato alla percezione di me anziana, rilassata, quando per anziano intendo il non più giovane e non il decrepito ecco, si vede proprio che la mia mente è ancora sintonizzata sugli anni dell'infanzia quando i trent'enni erano già persone col piede nella fossa
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Vecchio 14-03-2011, 01.22.20   #7
dafne
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Pensiero.
Forse è possibile che io non accetti il mio corpo, infatti il TA non lo sopporto, non tanto perchè non è bello, attraente blablabla ma perchè non ha quelle caratteristiche che invece il corpo della mia mente vuole.

Discorso confuso ma devo fissarlo, se potessi arrendermi alla mia età, se riuscissi ad avere i miei anni, forse l'immagine crollerebbe e con essa tutta la scenografia e io non avrei che da farmela sotto per la paura perchè conosco solo quella scena

Non è piangersi addosso questa, è constatazione, pensiero di pancia, qualche cella che si tocca e come due gocce di acqua si fondono così anche le immagini.

Sono grande, ecco è meglio di vecchia, lo sono, magari non saggia ma grande si, non necessariamente le due cose vanno di pari passo.

Forse come grande posso guardare alla struttura crollare ed avere la chance di non rimanerci stecchita sotto...uhm...non devo abbandonare quest0immagine di vecchiaia ma neanche scivolare in qualche fangoso buco.

Meglio se mi dico che sono vecchia, alla mia mente bambina fà più effetto di grande, lo regge meno.

Vediamo che succede.....
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Vecchio 14-03-2011, 11.17.47   #8
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Meglio se mi dico che sono vecchia, alla mia mente bambina fà più effetto di grande, lo regge meno.
Beh, allora dille che sei decrepita e che hai pochi giorni di vita. Le fa ancora più effetto... solo che non è vero.
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Vecchio 14-03-2011, 13.05.12   #9
dafne
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Che ha pochi giorni di vita proprio non riesco a farglielo credere però ripetermi spesso che ho 40 anni stà provocando dei piccoli terremoti.
La tentazione è di dirmelo "poco per volta" ma so per certo che è una forma di giustificazione che non porta che nuovamente al sonno.

La cosa curiosa è che parallelo al senso di paura e rifiuto viaggia anche un certol senso di sollievo, mi par di averlo già detto, e s questo cerco di fissarmi perchè sono sicura che essere "vecchia" può essere una buona via per superare tutto quel cucuzzaro di problemi legati proprio alla mia piterpanaggine

Ci scherzo su ma è come scoprire di essere grassi solo nel camerino prove con un paio di pantaloni che sembravano perfetti e non riesci ad infilare oppure col pantalone su e lo specchio inclemente che ti dice che sembri un cotechino...
Sempre colpa delle luci dei camerini è

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Vecchio 14-03-2011, 16.05.21   #10
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Perchè tanta preoccupazione? Non siamo mica nel 1650, dove l'età media di vita era 37 anni. Ti senti che sono arrivati troppo presto, oppure te ne senti di più?
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Vecchio 15-03-2011, 20.24.00   #11
dafne
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Non sono preoccupata, temo di essere riuscita a veicolare per nulla quello che volevo

Diciamo che all'improvviso un giorno ho avuto i miei 36 anni tutti addosso, diciamo che mi sono spaventata si, perchè mi sento sempre un ragazzina ma a ben guardare la sensazione mi stà portando tante cose buone.

Non è che non accetto la mia età, neanche so di averla..come se avessi vissuto un film (si lo sò che pare scritto ad hoc ma è così) e all'improvviso avessi realizzato che era tutto vero.

Mi ci devo costringere a pensare ai miei 40 anni, la mente slitta come su vetro insaponato. Io non ci sono, ma nel snso che ho fermo il fotogramma all'infanzia, così come nei camerini mi scopro grassa provando vestiti non miei o nelle foto vedo rughe e ochiaie che non mi vedo mai ecc ecc
Anche nel rapporto con le persone mi vedo come se avessi sempre 10 anni e così in tutto l'atteggiamento verso la vita.

Quando mi sento quarantessi non provo rimpianto, il rimpianto è nella dodicenne che si sente quarantenne. Uffa non sò come spiegarmi, ma c'è un certo sollievo nella vecchiaia, il potere di scegliere ad esempio invece di dover accettare impotente tutto quello che capita. E poi la fine anche la rivalità verso l'universo femminile per chissà quale istinto perverso di procreazione o di rivalsa.

C'è pace nella vecchiaia, nella famose pace dei sensi che forse non significa non sentire più niente ma sentire nel suo senso più sano.

Purtroppo il buco nero c'è, adesso devo iniziare davvero a ricapitolare, prima era solo rivedere certi spezzoni all'infinito.

Non nego che la voglia mi scappa dappertutto sono abituata alla me bambina, ma stò meglio, per assurdo, da vecchia.

Bon, mi sà che ho fatto ancora più confusione
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Vecchio 16-03-2011, 19.28.21   #12
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Daf a volte scrivi in modo per me difficile da capire, ho l'impressione che tu voglia alleggerire il tuo carico emotivo dandoti un tono una punta ironico, tra il serio e il faceto, quasi tu stessa a non dare il giusto peso e valore.

Mi sembra che la tua si chiami paura di vivere. Paura che nasce dalla sfiducia di non poter soddisfare le aspettative di una vita che sicuramente immagini o desideri da quando eri bambina, ma ora ti ritrovi alla soglia ancora lontana ma non troppo dei 40, il primo giro di boa, non che succeda chissà che a 40 anni ma diciamo che poi ci si allontana molto dalla prima età in cui la vita sembra tutta davanti a te.
Allora per certi versi si vorrebbe già essere vecchi per non sentire la pulsione dei desideri verso il futuro, il pensare che magari sarai pensionata e non dovrai pensare a lavorare, a crescere figli perchè saranno già grandi, insomma una specie di limbo in cui rifugiarsi prima della morte che libera dalle fatiche di questa vita se non hai realizzato i tuoi desideri.
Anche a me a volte capita di sentirmi così, di immaginarmi già vecchia e senza desideri perchè quelli che ho adesso mi sembrano irrealizzabili e la cosa mi fa soffrire, allora meglio l'oblio che vedere passare gli anni senza aver realizzato quello che desideravi.
Il volersi già trovare oltre questi anni passati a non realizzare nulla, con tutti i rimpianti che ci si trascina dietro.
E' il peso delle responsabilità di scelte di vita fatte in modo non proprio consapevole, quasi ad esserceli ritrovati senza sapere come ma ci sono e sono nostri e che ci prosciugano di molta energia. I figli ad esempio hanno tanta di questa capacità di prosciugare ogni goccia soprattutto per le donne che li crescono da sole, soprattutto donne che hanno anche qualche desiderio di appagarsi non solo nello stretto ambito familiare, ma non hanno molte risorse per farlo e rinunciano.

Ma dimmi tu se ho centrato il punto.
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Vecchio 16-03-2011, 20.07.36   #13
Astral
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Anche io ho avuto un po' di difficoltà a capirti
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Vecchio 16-03-2011, 20.35.19   #14
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Ah i miei primi quarant'anni che sonni ricorrenti e beati! (adesso dormo sempre ma ho gli incubi)

Superato il giro di boa, non cambia mai nulla, a meno che la salute non crei problemi.
Poi tanto la gioventù è sempre li dentro di me a farmi le pernacchie quando mi guardo allo specchio sentendomi una ragazzina che si trova davanti ad una vecchia con un viso che non riconosco, un corpo che non rispecchia neppure l'età che mi sento.

Però credo che bado a queste cose perchè non ho la mente impegnata in qualcosa di meglio. (se fossi impegnata a vivere ad esempio)

Ho paura ad aver un desiderio perchè penso di non poterlo esaudire e allora faccio come ho imparato da bambina, quando mia madre non era li ad aiutarmi mentre avevo bisogno, e faccio finta che non ne ho, prendo distacco dai miei desideri convincendomi di non averne.

Poi però i miei desideri si convertono in paure.

Che brutto!

Con gli ultimi eventi ho anche smesso di sperare che le cose cambino per magia e questo ha aggravato la situazione, però ho anche imparato a provare a fare dei piccoli movimenti, affinchè cambi qualcosa senza sperarci troppo.

Mi sono accorta però a differenza di te, che io non amo proprio l'età che ho, e che prendere coscienza di quella che sono, del mio corpo il mio viso mutati mi fa soffrire e allora non mi guardo allo specchio se proprio non devo e non mi compro vestiti se proprio non devo, cercherei di evitare tutto ciò che mi porta alla condizione di prendere coscienza di Griselda oggi, perchè essendo una condizione nuova mi spaventa, qualcosa che non so cos'è.

Così come sono oggi non mi so muovere e se lo faccio non so come sono ne come farlo ed è in alcuni frangenti paurosissimo.

A volte vorrei anch'io fuggire questa età di mezzo e rifugiarmi nella vecchia perchè là immagino la saggezza che però sino a che a guardarla sono i miei occhi di bambina la vedrò in modo diverso da come ci si guarda realmente da vecchi allo specchio, ovvero senza giudizio, con accettazione e soddisfazione per una vita davvero vissuta.
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Vecchio 16-03-2011, 21.39.25   #15
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Anche io ho avuto un po' di difficoltà a capirti
Mi spiace Daf, ma se vuoi posso spiegarmi meglio su quello che non ti è chiaro, se ti interessa e lo trovi utile per te naturalmente.
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Vecchio 16-03-2011, 22.45.51   #16
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Io non capisco da alcuni post chi risponde a chi
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Vecchio 16-03-2011, 23.23.05   #17
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Mi spiace Daf, ma se vuoi posso spiegarmi meglio su quello che non ti è chiaro, se ti interessa e lo trovi utile per te naturalmente.
Sapete qual è il vero problema dopo i 40 anni? La presbiopia!
Non mi sono accorta che a rispondere era Astral e non Dafne malgrado ho controllato più volte.
Una sera mi è successo con un indirizzo mail, ho scambiato i nomi convinta di cliccare l'indirizzo giusto e avendolo controllato più volte, poi dopo un pò di riposo della vista mi sono accorta dell'errore... Mi succede soprattutto quando sto diverse ore a lavorare al pc, mi sa che dovrò acquistare gli occhiali.
Chiedo scusa
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Vecchio 16-03-2011, 23.41.14   #18
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Daf a volte scrivi in modo per me difficile da capire, ho l'impressione che tu voglia alleggerire il tuo carico emotivo dandoti un tono una punta ironico, tra il serio e il faceto, quasi tu stessa a non dare il giusto peso e valore.
Uso il tono ironico perchè altrimenti cose troppo serie mi si bloccherebbero sotto e non riuscirei a farle uscire. Grazie per avermelo detto però perchè troppo spesso dimentico che io sò cosa stò provando ma gli altri no In ogni caso il fatto che neache io stessa gli dia il giusto peso è un ottimo spunto da indagare grazie mille

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Allora per certi versi si vorrebbe già essere vecchi per non sentire la pulsione dei desideri verso il futuro, il pensare che magari sarai pensionata e non dovrai pensare a lavorare, a crescere figli perchè saranno già grandi, insomma una specie di limbo in cui rifugiarsi prima della morte che libera dalle fatiche di questa vita se non hai realizzato i tuoi desideri.
Sono già nel limbo da tanto tempo solo che lo vivo da bambina incapace di essere autosufficiente.
Non mi sono vista 40enne, nè sentita 40enne, ho avuto 40 anni, forse forse mi sono vista, ho fatto l'esempio dei camerini di prova quando scopri di avere due tronchi per gamba quando la 44 che prendevi sempre non ti sale neanche al ginocchio e allora trovi mille scuse...ma non s'ingrassa dal venerdi sera al sabato mattina.....

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Anche a me a volte capita di sentirmi così, di immaginarmi già vecchia e senza desideri perchè quelli che ho adesso mi sembrano irrealizzabili e la cosa mi fa soffrire, allora meglio l'oblio che vedere passare gli anni senza aver realizzato quello che desideravi.
Questo è vero ma avere 40 anni ed avere i mezzi per scegliere, decidere, costruire e mandare a coltivare l'orto un pò di gente...


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Il volersi già trovare oltre questi anni passati a non realizzare nulla, con tutti i rimpianti che ci si trascina dietro.
E' il peso delle responsabilità di scelte di vita fatte in modo non proprio consapevole, quasi ad esserceli ritrovati senza sapere come ma ci sono e sono nostri e che ci prosciugano di molta energia. I figli ad esempio hanno tanta di questa capacità di prosciugare ogni goccia soprattutto per le donne che li crescono da sole, soprattutto donne che hanno anche qualche desiderio di appagarsi non solo nello stretto ambito familiare, ma non hanno molte risorse per farlo e rinunciano.

Ma dimmi tu se ho centrato il punto.
C'è del bello nella vecchiaia, la saggezza credo, la calma, già l'ho scritto..i rimpianti...se sapessi cosa ho vissuto saprei cosa non ho vissuto e forse scoprirei i rimpianti...invece nel limbo della ragazzina tutto questo non mi tocca, anche se fomenta sotto...
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Vecchio 17-03-2011, 01.20.06   #19
dafne
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Beh, allora dille che sei decrepita e che hai pochi giorni di vita. Le fa ancora più effetto... solo che non è vero.
Capiterà vero?
Capiterà.
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Vecchio 17-03-2011, 10.36.27   #20
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Uso il tono ironico perchè altrimenti cose troppo serie mi si bloccherebbero sotto e non riuscirei a farle uscire.
Il tono ironico ci rende più simpatici e accettabili quando pensiamo che non riusciremmo a fare diversamente.
L'atteggiamento infantile o ironico rende più difficile farci respingere in quanto stimola negli altri il genitore affettivo che nutre.
Può darsi ti sia convinta così di essere più accettabile e di riuscire a dire meglio le cose. Certo sopportare il dolore senza l'anestesia di un sorriso è più difficile ma anche un percorso che può risultare lungo. Il sostenere certi atteggiamenti costa un dispendio di energia, a volte ci rende pesanti e con poca energia per scendere sotto a tenere il varco aperto e lasciar passare senza bloccare.

Citazione:
Sono già nel limbo da tanto tempo solo che lo vivo da bambina incapace di essere autosufficiente.
Il fatto che lo vedi è già qualcosa, mi sembra che ti stia attivando per uscirne da questo limbo, avrai visto un bagliore da seguire e farlo diventare più grande. O non è così?
Però anche questo può essere un atteggiamento in cui ti convinci di essere così e non hai speranza di crescere. Fai in modo che pure gli altri ti considerino tale e ti trattino da tale.

Citazione:
...la 44 che prendevi sempre non ti sale neanche al ginocchio e allora trovi mille scuse...ma non s'ingrassa dal venerdi sera al sabato mattina.....
E' vero non si ingrassa dal venerdì sera al sabato mattina ma nemmeno si dimagrisce così in fretta. Il tempo è il fattore essenziale, si deve sapere come volerlo trascorrere o farcelo trascorrere. Vivere o lasciarci vivere. Parlavi di progetto, dimagrire può essere un progetto. Il problema è se i progetti rimangono solo in testa oppure ci si riesce ad attivare per cominciarli svolgerli e completarli. Intanto bisogna iniziare poi avere quanto meno la caparbietà di completarli in qualunque modo. Nessuno può vivere al posto tuo e sistemarti le cose.

Citazione:
Questo è vero ma avere 40 anni ed avere i mezzi per scegliere, decidere, costruire e mandare a coltivare l'orto un pò di gente...
Non so a chi ti riferisci con un pò di gente però i mezzi a volte li abbiamo davanti ma non li sappiamo/vogliamo cogliere. Si può avere la tendenza a cercare sempre quel mezzo che non abbiamo o troppo lontano dalla nostra portata.
I mezzi si cercano, si costruiscono. Ci vuole capacità per farlo è vero ma anche questa si acquisisce. Oppure ci si arrende e amen!

Citazione:
C'è del bello nella vecchiaia, la saggezza credo, la calma, già l'ho scritto..i rimpianti...se sapessi cosa ho vissuto saprei cosa non ho vissuto e forse scoprirei i rimpianti...invece nel limbo della ragazzina tutto questo non mi tocca, anche se fomenta sotto...
La vecchiaia non è sinonimo di saggezza. Questa mi sembra un'immagine idealistica consolatoria. La vecchiaia è una condizione della vita che si vive in base a come hai vissuto il resto della vita. Non importa se sei sana o malata, affronti il tutto per come hai imparato a vivere il momento, ad affrontare la vita.
La saggezza è un'altra cosa, la acquisisci con la consapevolezza e non devi aspettare la vecchiaia per assaporarla, puoi farlo anche prima oppure mai.
Nel limbo è come stare in coma farmacologico, ti svegli (forse) quando il peggio è passato...
Lo scrivi perchè vorresti uscire dal limbo oppure ti sei già arresa? Oppure non hai ancora deciso il da fare?
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Ultima modifica di diamantea : 17-03-2011 alle ore 10.40.33.
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Vecchio 17-03-2011, 10.55.31   #21
Sole
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Il tono ironico ci rende più simpatici e accettabili quando pensiamo che non riusciremmo a fare diversamente.
L'atteggiamento infantile o ironico rende più difficile farci respingere in quanto stimola negli altri il genitore affettivo che nutre.
Può darsi ti sia convinta così di essere più accettabile e di riuscire a dire meglio le cose. Certo sopportare il dolore senza l'anestesia di un sorriso è più difficile ma anche un percorso che può risultare lungo. Il sostenere certi atteggiamenti costa un dispendio di energia, a volte ci rende pesanti e con poca energia per scendere sotto a tenere il varco aperto e lasciar passare senza bloccare.

Oltre a questo che dici, vedo altre sfumature dell'ironia ed alcune non si riversano all'esterno ma all'interno come il caso in cui questa viene usata per distrarre se stessi da un pensiero che potrebbe essere troppo da sopportare.
Od ancora, e questo penso sia la componente maggiore, nel dire qualcosa che è molto forte su noi stessi ad altri, ironizzando ci si protegge dalla sensazione, inevitabile in certe condizioni, del giudizio altrui. Autogiudicandosi ci si mette alla frequenza della paura di essere giudicati ed inadeguati. Questo è molto pericoloso, il rischio è di rimanerne impantanati e non riuscire a cogliere ed accogliere pienamente... quindi arrendersi. Ci vuole una certa concentrazione per poter fermare l'autogiudizio e la condanna su di noi, che va sicuramente allenata tentando piano piano di cambiare l'abitudine.
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Vecchio 17-03-2011, 17.26.30   #22
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Grazie Diam, grazie Sole quest'ironia mi ha salvata tante volte dalla depressione ma sempre più spesso noto che in genere negli altri, soprattutto in fase di discussione, anche solo di condivisione , genera una notevole irritazione.

Mi chiedevo perchè e adesso forse lo sò. Da una parte sembra che me ne frego di quello che mi si dice, in realtà in genere è qualcosa di molto forte che fatico a reggere o non rego per nulla, come dici tu Sole non riesco a mantenere la concentrazione.
Poi c'è anche il discorso di Diam, di cercare di suscitare quell'ilarità (ahahahah questo so io perchè me la dò) che in genere distrae l'altra parte, quindi doppia fuga di concentrazione

Non posso stare concentrata, non posso stare presente, se ci fossi accadrebbe come per i miei 40 anni, mi cascherebbero addosso tutte le emozioni le sensazioni i desideri le brame tutto senza alcun filtro.

Mi sento come uno che ha appena scoperto di aver vissuto tramite delle telecamere e che quello che ha vissuto non era la vita vera ma il filmato riportato. Ok ma divago. Restiamo concentrati appena appena mollo la presa TAC! Innamoramento in agguato, c'è qualcosa in me che desidera smodatamente essere amato. Ho l'idea che questo scatti soprattutto in zone di vita in cui mi sento in pericolo...ma anche questo stà cambiando, ho bisogno di amore ma in un modo nuovo, diverso.

Hai ragione Diam la vecchiaia non necessariamente porta saggezza, parliamo allora di esperienza, l'esperienza dell'età matura.
Matura come un frutto, mi piace l'idea, maturato sulla pianta al sole e non messo sulla cassetta e fatto maturare in frigorifero.
La sensazione di sollievo che ho provato non credo che dipenda solo da quello che ho sentito ma piuttosto dall'esser riuscita a sentirlo, aver riconosciuto l'emozione che mi arrivava. Forse qesto è uno dei motivi per il quale non vado diretta alle questioni, devo sempre rielaborarle, correggerle secondo i miei parametri, quelli che conosco. E' questo il giudizio di cui parli Sole? Perchè non mi è chiarissimo.
grazie ragazze

ps
Diam,nel limbo ci sono, vederlo è brutto ma assaggiare per una frazione di secondo la sensazione di esserne fuori è indimenticabile e forse ancora più terribile (a livello di emozione). Non ho ancora deciso di uscirne , lo sento, ma sono sicura che quello è il senso, l'unico vero senso, che possa dare movimento alla mia vita.
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Vecchio 18-03-2011, 16.44.23   #23
diamantea
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sempre più spesso noto che in genere negli altri, soprattutto in fase di discussione, anche solo di condivisione , genera una notevole irritazione.
L'ironia ha una sua funzione importante, ad esempio alleggerisce il carico emotivo, permette di cambiare argomento senza incepparsi nel cattivo umore. Tuttavia quando l'ironia diventa motivo per non concentrarsi in qualcosa di importante o di profondo o di serio è normale che l'altro si irriti. Non solo pensa che a te non te ne frega nulla di quel che si dice ma pure si sente disturbato perchè fatica a concentrarsi sull'argomento che preme.

Ho potuto constatare in persone che conosco un'ironia usata spesso a sproposito; manifestano poi delle resistenze al cambiamento, vogliono restare in quel modo, continuare nei loro atteggiamenti anche se danno fastidio fino a farsi trattare male e poi suscitare il senso di colpa nell'altro perchè è scattato nella reazione. Vere trappole emotive che creano dissapori, allontanamenti, malintesi vari.

Mi chiedevo se anche questo può essere uno sfondo del telo...

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Non posso stare concentrata, non posso stare presente, se ci fossi accadrebbe come per i miei 40 anni, mi cascherebbero addosso tutte le emozioni le sensazioni i desideri le brame tutto senza alcun filtro.
Sei sicura che ti cascherebbero addosso tutte le cose che dici? A me non risulta che funzioni così eppure so rimanere concentrata per diverso tempo ma per avere una delle cose che nomini, e mai senza alcun filtro, ci vogliono sogni ripetuti e travagliati, tensioni emotive che durano giorni, impegno non indifferente ad osservare e analizzare bene...

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Hai ragione Diam la vecchiaia non necessariamente porta saggezza, parliamo allora di esperienza, l'esperienza dell'età matura.
L'esperienza della vecchiaia è quella che si fa durante tutto l'arco della vita, se non accadono esperienze che fanno maturare si diventa solo vecchi.
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Vecchio 18-03-2011, 19.42.43   #24
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Sei sicura che ti cascherebbero addosso tutte le cose che dici? A me non risulta che funzioni così eppure so rimanere concentrata per diverso tempo ma per avere una delle cose che nomini, e mai senza alcun filtro, ci vogliono sogni ripetuti e travagliati, tensioni emotive che durano giorni, impegno non indifferente ad osservare e analizzare bene...

.
Eh si vede che siam fatti diversi.. o che intendiamo cose diverse.

Io sfuggo moltissimo, soprattutto con le parole, anche facendo fiume (Sole confermerebbe ) anche riuscendo a dare ragione all'altro senza dargli ragione davvero.. ho sempre pensato che fosse una forma di difesa dall'altro ma invece come sempre, l'altro non è il problema principale.

Se non sfuggo sono ferma, se sono ferma e concentrata sento, se sento sento il corpo, sento i pensieri e poi l'assoluto silenzio e il rimbalzo nei miei neuroni diperatamente alla ricerca del frastuono per non sentirmi davvero.

La bambina piccola non ha autonomia, l'adulto si. Paradossalmente il dolore della perdita continua (l'attacamento ai genitori o a qualche figura sostitutiva) pare essere meno forte di quello della solitudine che si prova a farcela da soli ma poi è tutto l'opposto perchè, come si suol dire, mal che si vuole non duole.

Sono vecchia, vecchia per l'idea di me che ho fissato come guida. Lo shock andrebbe provocato e riprovocato ma non mi riesce sempre. Nell'attimo dello shock tutto diventa spaventosamente nitido, anche le rughe e nel mio caso non sono le immagini che salgono ma il passato lavorìo razionale di analisi ad aiutarmi e a salvarmi da un ennesimo buco nero, da un nuovo vuoto di memoria. Proprio, paradossalmente, evitandomi tutta quella serie di immagini o filmini che tanto mi sono cari, una sorta di anestetico a rilascio immediato
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Vecchio 18-03-2011, 22.51.02   #25
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Io sfuggo moltissimo, soprattutto con le parole, anche facendo fiume
Più che altro stordisci con il fiume che l'altro per stanchezza cede le armi. Sembra una prova di forza, chiedi aiuto ma poi quando qualcuno tenta di dartelo lo investi con la piena, le tue motivazioni sono tante e svariate che alla fine uno preferisce pensare che sei un caso troppo difficile e depone le armi a darti ragione del fatto che non vi è soluzione.
In questo gioco vinci sempre tu.

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Se non sfuggo sono ferma, se sono ferma e concentrata sento, se sento sento il corpo, sento i pensieri e poi l'assoluto silenzio e il rimbalzo nei miei neuroni diperatamente alla ricerca del frastuono per non sentirmi davvero.
Chissà che bella esperienza sarebbe per me l'assoluto silenzio... il silenzio l'ho sentito tante volte ma quello assoluto mai.
La condizione di assoluto silenzio è descritta quando accade la meditazione, i suoni ci sono ma sei immerso nell'Assoluto.


Citazione:
La bambina piccola non ha autonomia, l'adulto si.
Di norma è così che dovrebbe essere. Però da quello che scrivi nell'ultimo post dell'Emigrante non mi sembra che il tuo adulto sia autonomo, dici infatti che non cammini con le tue gambe ancora. A ragione dici più sotto che il dolore della perdita continua, se non cammini con le tue gambe hai bisogno degli altri, non averli ti fa soffrire, il paradosso non lo vedo.

Citazione:
Paradossalmente il dolore della perdita continua (l'attacamento ai genitori o a qualche figura sostitutiva) pare essere meno forte di quello della solitudine che si prova a farcela da soli ma poi è tutto l'opposto perchè, come si suol dire, mal che si vuole non duole.
Qui è tutto un giro di parole, anzi di brogli di parole che confondono le idee.
A me sembra il contrario di quel che dici. Non capisco cosa è questo male che vuoi e non ti duole, se è la solitudine che stai cercando mandando via tuo padre per farcela da sola, oppure è la paura di restare sola perchè tuo padre va via.
Magari lo spieghi meglio perche così non lo capisco.

Citazione:
Sono vecchia, vecchia per l'idea di me che ho fissato come guida. Lo shock andrebbe provocato e riprovocato ma non mi riesce sempre. Nell'attimo dello shock tutto diventa spaventosamente nitido, anche le rughe e nel mio caso non sono le immagini che salgono ma il passato lavorìo razionale di analisi ad aiutarmi e a salvarmi da un ennesimo buco nero, da un nuovo vuoto di memoria. Proprio, paradossalmente, evitandomi tutta quella serie di immagini o filmini che tanto mi sono cari, una sorta di anestetico a rilascio immediato
Dici di essere vecchia per l'idea che di te hai fissato come guida, quindi questa guida dovrebbe essere giovane, ma poi nel post precedente parli di saggezza di vecchiaia o di esperienza matura nella vecchiaia. Le due cose mi sembra siano opposte. Una te giovane che tra l'altro non ha un adulto in grado di camminare da solo che ti deve guidare.
Ancora non capisco in che senso ti senti vecchia. Lo shock, a quale shock ti riferisci? Prima dici che questo shock rende tutto nitido ma alla fine diventa un anestetico immediato. Non capisco come nell'immediatezza dell'effetto anestetizzante vedi tutta la nitidezza di un processo di anni in un solo istante.
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Ultima modifica di diamantea : 18-03-2011 alle ore 22.53.28.
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