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Vecchio 21-10-2009, 23.42.35   #1
dafne
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Lo piazzo qui perchè potrebbe essere una mink delle mie..

Dunque, supponendo che si sia dotati di forza, supponendo che si inizino a vedere i primi meccanismi automatici e/o i primi complessi..se fosse finalmente visibile che tale forza esiste ma viene sempre direzionata dalla parte sbagliata, ovvero verso l'autocommiserazione, il disprezzo, la delusione, la depressione ecc ecc
Che si fà?

Voglio dire. "Basta" un costante dirsi "adesso non mi arrabbio ma stò calma" per fare un esempio banale, dirselo e ripeterselo fino alla nausea anche se i risultati tardano ad arrivare?

Scusate ma non mi vergongno a dire che ho bisogno di saperlo. Vorrei sapere se per cambiare direzione basta un ripetuto sforzo cosciente (che uno non basta l'ho visto da sola )

Oppure è necessario un passaggio ulteriore?
Teoricamente tutto il forum, o quasi, è su questo e quindi se un passggio ulteriore è necessario ed è scritto in giro posso accontentarmi (si fa per dire) di riprendere tutto in mano un pò alla volta e cercare, non voglio la pappa pronta..ho solo bisogno di almeno un punto fermo in questo caos che stò vivendo......
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Vecchio 22-10-2009, 00.17.38   #2
MaxFuryu
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Dafne, secondo me il dirsi una cosa non equivale a sforzo (tranne casi particolari)
io credo che il discorso sta nel trattenere, anche poco quello che viene spontaneo fare, non è detto che bisogna trattenere tutto in un colpo, se ci si riesce bene, altrimenti si arriva fino al proprio limite di sopportazione, così facendo piano piano le abitudini cambiano e il proprio limite sale di conseguenza, la costanza è il non fermarsi al primo gradino, ma continuare a stare sempre sul proprio limite man mano che questo cambia.
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Vecchio 22-10-2009, 00.28.01   #3
Ray
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Lo piazzo qui perchè potrebbe essere una mink delle mie..
Eh infatti. Stava meglio in psicologia, ma anche in esoterismo
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Vecchio 22-10-2009, 09.41.12   #4
Uno
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Vecchio 22-10-2009, 13.10.24   #5
stefano
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se vedi che la direzione è sbagliata, prova pian piano a direzionarla altrove.
e all'inizio c'è un momento ove sicuramente è percepito come "sforzo" cosciente.
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Vecchio 22-10-2009, 15.46.19   #6
Sole
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Condivido quello che ha detto Max (ogni tanto fai capolino )

Non è la cosa più facile del mondo ricordarsi di se, per quello serve passare e ripassare mille volte sulla stessa cosa finchè non entra il messaggio in noi, non si solve il precedente e coagula la buona abitudine. Alla fine tutto diventa una abitudine solo che la differenza è che questa volta l'abbiamo deciso coscientemente di farla entrare. Beh parla una a cui manca la costanza ( e mi mio padre me lo voleva dare come nome..... ).

Arrabbiarsi potrebbe essere un'abitudine a rispondere a certi impulsi.
Cosa si fà? Bella domanda.
All'inizio secondo me non è salutare trattenere e dirsi "non mi arrabbio" perchè per quanto vuoi farcela ci sarà sempre una parte che verrà repressa, occultata e al momento giusto sparata fuori con tutta la forza che ha caricato nel buio della repressione. Succede che pensi di farcela, trattieni e poi raggiungi il limite il vulcano esplode. Il trattenere secondo me, per la mia esperienza può esserci solo dopo l'aver osservato a lungo i meccanismi, averli conosciuti ammessi e poi allora si possono trattenere sapendo cosa si sta facendo.

Osservare le reazioni o i nostri movimenti interni vuol dire lasciare che agiscano (senza spaccare tutto possibilmente ) e guardarli agire. Poi alla fine non è necessario interagire con l'esterno una volta che hai beccato il meccanismo ma per conoscerlo però si.. E' un pò come studiarsi. Però in quel momento accade una cosa simpatica dopo un pò che prendi pratica, accade che l'osservare le reazioni fa si che anche ti permetta di trattenerle, questo per dire che verrà il momento.

In forum c'è il discorso sul trattenere però appunto secondo me si deve inizare dall'Osservare, che è un pò imparare a ricordarsi di se, il cambiamento poi avviene. Osservarsi implica un inizio di conoscenza di se, per cui una volta che inizi a conoscere te stesso si inizia anche a capire cosa c'è da trattenere, perchè se trattengo la rabbia... che sto trattentdo?

Insomma se ti senti pronta trattieni, se poi esplodi non eri pronta (mi permetto di giocare con te... )
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 22-10-2009, 16.09.25   #7
stefano
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occorre innanzitutto capire e vedere quando si trattiene.
inizialmente la difficoltà maggiore sta in quello
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Vecchio 22-10-2009, 17.06.37   #8
Ray
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Voglio dire. "Basta" un costante dirsi "adesso non mi arrabbio ma stò calma"
Adesso mi arrabbio ma sto calma sarebbe più sensato forse e, sempre forse, provo a condensare quel che ha detto Sole con cui concordo (se sbaglio mi correggerà). Non impedire l'emozione, ma prova a trattenere lo scarico (che sia verso fuori stile ammazzo tutti, o verso dentro stile sono una m...a).
Ascoltala. Così la conosci.

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In forum c'è il discorso sul trattenere però appunto secondo me si deve inizare dall'Osservare,
Si ma se poi non trattieni quel che hai osservato ti fermi lì. E' il trattenere che permette l'osservazione, oltre che viceversa.
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Vecchio 22-10-2009, 17.09.36   #9
Uno
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Non intervengo sul resto per ora, ma una cosina tanto per...

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Adesso mi arrabbio ma sto calma sarebbe più sensato forse e
Ancora meglio: rimango calma ma lancio fuoco e fiamme
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Vecchio 22-10-2009, 17.22.40   #10
dafne
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Quindi si, non c'è un passaggio ulteriore per cambiare rotta se non quello di allenarsi in modo continuato e costante senza arrendersi di fronte agli inevitabili (che pallen) fallimenti.

"Non mi arrabbio ma stò calma" presuppone un soffocamento dell'emozione negativa e non va bene.
fin qui ci sono

"Mi arrabbio ma stò calma" è un permettere all'emozione di salir su ma senza sfogarla.
E anche qui..anche se è già più difficile..


"Stò calma ma lancio fuoco e fiamme..".
sarebbe a dire che mi concedo di esternare mantenendomi però in una posiozione superiore, più alta, come quando sogno? Vedo la scena, so che sono io ma vedo anche tutto il resto. Non mi identifico con quell'emozione.
Ci stà?

Però rischio di cascare in quel "non sono io così" che mi crea buona parte di altri problemi ora..no? uhm


ps
Grazie Ray per la specifica sullo scarico che può essere esterno o interno
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Vecchio 22-10-2009, 17.24.56   #11
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Ancora meglio: rimango calma ma lancio fuoco e fiamme
Non mi è mica chiaro. Coma fa a trattenere la rabbia e non la reazione? Bon, una volta calma potrebbe deliberatamente fare fuoco e fiamme forse, ma se non riesce a non arrabbiarsi non è meglio trattenere la reazione permettendosi l'emozione?
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Vecchio 22-10-2009, 17.27.06   #12
stefano
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o forse significa che interiormente sei calma... pur se lanci fuoco e fiamme fuori quindi ci sta il tuo "non identicarti"
ma non solo con l'emozione ma anche a quello che da essa si genera (fuoco e fiamme)
almeno secondo me
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Vecchio 22-10-2009, 17.38.39   #13
griselda
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Non intervengo sul resto per ora, ma una cosina tanto per...



Ancora meglio: rimango calma ma lancio fuoco e fiamme
Chiedo scusa a Daf se entro nella discussione, ma interessa molto anche a me e non riesco prioprio a capire come faccio a rimanere calma e fare fuoco e fiamme.
Se faccio fuoco e fiamme è perchè ho fatto salire la rabbia e li cerco di dire stando calma ma quello che è esce è infuocato anche se non esce con la rabbia.

Come si fa???
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Vecchio 22-10-2009, 23.25.04   #14
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Chiedo scusa a Daf se entro nella discussione, ma interessa molto anche a me e non riesco prioprio a capire come faccio a rimanere calma e fare fuoco e fiamme.
Se faccio fuoco e fiamme è perchè ho fatto salire la rabbia e li cerco di dire stando calma ma quello che è esce è infuocato anche se non esce con la rabbia.

Come si fa???
L'unica cosa che mi viene in mente, ragionandoci su, è che in effetti se ti osservi mentre sei arrabbiata e fai fuoco e fiamme, la parte che osserva è calma. C'è l'osservatore calmo, la te arrabbiata e il fuoco e le fiamme che escono. L'identificazione, se è nell'osservatore (cosa indispensabile per osservare) non è in quella arrabbiata... quindi tu sei calma e fai fuoco e fiamme.

In effetti la definizione è migliore di quella che avevo dato io.
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Vecchio 23-10-2009, 09.40.39   #15
RedWitch
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Chiedo scusa a Daf se entro nella discussione, ma interessa molto anche a me e non riesco prioprio a capire come faccio a rimanere calma e fare fuoco e fiamme.
Se faccio fuoco e fiamme è perchè ho fatto salire la rabbia e li cerco di dire stando calma ma quello che è esce è infuocato anche se non esce con la rabbia.

Come si fa???
Credo che fare e lanciare siano due cose diverse...

Per il resto anche a me non è chiarissimo, quel che Ray ha detto secondo me è giusto, perchè se si riesce ad osservare, significa che non ci si fa sopraffare dalla rabbia, non ci si fa sommergere, e quindi in una certa misura si riesce a regolare la rabbia.. cioè farla salire il tanto che basta per osservarla ma tenendola sotto il livello di "esplosione".. forse in questo modo si puo' riuscire a tenere a bada anche l'aggressività..
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Vecchio 23-10-2009, 09.43.18   #16
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Adesso mi arrabbio ma sto calma sarebbe più sensato forse e, sempre forse, provo a condensare quel che ha detto Sole con cui concordo (se sbaglio mi correggerà). Non impedire l'emozione, ma prova a trattenere lo scarico (che sia verso fuori stile ammazzo tutti, o verso dentro stile sono una m...a).
Ascoltala. Così la conosci.
Si, solo che secondo me all'inizio lo scarico se lo trattieni non lo puoi osservare. Ma su questo punto siamo andati avanti nei post sotto.
Quote:



Si ma se poi non trattieni quel che hai osservato ti fermi lì. E' il trattenere che permette l'osservazione, oltre che viceversa.
Si certo, l'osservazione è un crescendo con il trattenere, se trattengo osservo molto più in profondità ma resta il fatto che se inizio ora ad osservare non posso trattenere perchè sono sulla superfice del meccanismo e per tanto sarebbe solo reprimere, questo secondo la mia esperienza chiaramente, ma lo vedo spesso anche in giro. Lo vedo come una sorta di eremitaggio, faccio il pieno e poi boom. Ripeto, solo all'inizio ma quando uno ha preso dimestichezza con il ricordarsi di osservarsi, capita anche che l'osservazione ed il ricordo di te aiuta a trattenere ed impari il secondo passa, non parlare a vanvera ecc ecc . A volte vien da se il trattenere perchè becchi il momento del passaggio alla reazione, lo sforzo (disumano) è infilarsi in quel passaggio.


Io sento così anche il fuoco e le fiamme. Se non le lascio andare osservandomi da un punto più "alto" o interno non conoscerò mai davvero me stesso perchè ho represso una parte.
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Vecchio 23-10-2009, 10.03.18   #17
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Credo che fare e lanciare siano due cose diverse...

Per il resto anche a me non è chiarissimo, quel che Ray ha detto secondo me è giusto, perchè se si riesce ad osservare, significa che non ci si fa sopraffare dalla rabbia, non ci si fa sommergere, e quindi in una certa misura si riesce a regolare la rabbia.. cioè farla salire il tanto che basta per osservarla ma tenendola sotto il livello di "esplosione".. forse in questo modo si puo' riuscire a tenere a bada anche l'aggressività..
Io questo lo vedo reprimere.
Ultimamente che l'ho lasciata sfogare mi sono accorta di che nucleo incaxxato c'è sotto e dentro di me, mentre prima ero completamente insensibile a lei e la reazione era di de-pressione.... si depressurizza la potenza con cui la rabbia viene su, si pone al di sotto del potenziale energetico e la rabbia è potenziale energetico pazzesco, Per cui occorre un intervento mentale di repressione molto forte ecco perchè secodno me alla fine è demone così potente. La rabbia ha una pressione e spinta per uscire fortissima, che viene su con una forza pazzesca per cui tenerlo a bada è reprimerlo secondo me, io adesso spaccherei tutto tanta era repressa.
E come faccio nel momento in cui ho una palla gigantesca di fuoco a non scagliarla? Posso solo buttarci acqua sopra, cambiare umore, deprimermi, vittimizzarmi, abbassarmi energeticamente, reprimere. Oppure pulire casa per 6 ore di fila () o meglio impegnarmi tantissimo in qualcosa e in ogni caso qualcosa ho represso lo stesso ma altra l'ho trasformata.

L'aggressività è presente perchè la rabbia non ha avuto modo di scaricarsi a terra o in altro, non certamente su nessuno, ovvio.
Tenere a bada la rabbia fa salire il livello di aggressività, che spesso ridiventa rabbia e va ad ingigantire il nucleo rabbioso e represso pronto ad esplodere. Non si può tappare per sempre un vulcano o esplode o ti distrugge dall'interno.
Una persona aggressiva si dice che è una persona incavolata con la vita.
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Vecchio 23-10-2009, 12.23.45   #18
Kael
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Ma infatti Uno parlava di lanciare..
Trattenere infatti non vuol dire solo non far uscire, vuol dire anche far uscire ma tenere al guinzaglio, proprio come si trattiene un cane che scalpita per avventarsi su qualcuno..
Io sono calmo e trattengo, lui tira e a seconda dei casi può essere un tirare debole oppure può tirare fino quasi a strozzarsi.

Il problema è quando il guinzaglio non è ancora abbastanza robusto e il cane può spezzarlo, oppure quando noi non abbiamo ancora sufficiente forza nelle mani da non farcelo scappare.. Ma in linea di massima questi sono casi rari, val la pena di farlo e di iniziare così a migliorare anche la propria capacità di trattenere sempre più "in sicurezza"...
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Vecchio 23-10-2009, 12.31.54   #19
Kael
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Ma in linea di massima questi sono casi rari,
No, non sono casi rari... Ma essendo il normale vivere in cui ci troviamo prima di intraprendere un cammino interiore, non abbiamo nulla da perdere, se non l'imparare a conoscere di più qualcosa di noi... Quindi val sempre la pena.
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Vecchio 23-10-2009, 13.09.34   #20
stefano
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
No, non sono casi rari... Ma essendo il normale vivere in cui ci troviamo prima di intraprendere un cammino interiore, non abbiamo nulla da perdere, se non l'imparare a conoscere di più qualcosa di noi... Quindi val sempre la pena.
mi è venuta l'immagine del film
"fenomeni paranormali incontrollabili" (tratto dal libro "l'incendiaria" di stephen king)

ecco se si lanciasse rimanendo calmi diciamo che si avrebbe il top.
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Vecchio 23-10-2009, 13.29.29   #21
Era
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Voglio dire. "Basta" un costante dirsi "adesso non mi arrabbio ma stò calma" per fare un esempio banale, dirselo e ripeterselo fino alla nausea anche se i risultati tardano ad arrivare?
"adesso non mi arrabbio ma sto calma...adesso non mi arrabbio ma sto calma...adesso non mi arrabbio ma sto calma"
Non basta dirselo costantemente perchè arrivi all' arrabbiatura e manco te ne accorgi
Non stai calma e ti arrabbi...te lo dici e al momento giusto non lo ricordi e poi ti arrabbi...ma se ti in...emmm arrabbi grandiosamente e non trattieni e poi realizzi quanto macello senti dentro...comincerai a usare l' arrabbiatura a tuo uso e consumo nel senso che la rabbia..l' ira ecc possono esserci utili tuttavia in quei momenti non non siamo nè rabbia ne ira..proviamo queste sensazioni che scarichi sull' altro ma anche su te stessa...il massimo è usare e la rabbia e l' ira sapendo di usarle e poi ritirale..presente il domatore con i leoni?





ops ho letto fino al post 17 non ho visto che proseguiva
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre

Ultima modifica di Era : 23-10-2009 alle ore 13.35.18.
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Vecchio 23-10-2009, 14.24.56   #22
RedWitch
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Io questo lo vedo reprimere.
Ultimamente che l'ho lasciata sfogare mi sono accorta di che nucleo incaxxato c'è sotto e dentro di me, mentre prima ero completamente insensibile a lei e la reazione era di de-pressione.... si depressurizza la potenza con cui la rabbia viene su, si pone al di sotto del potenziale energetico e la rabbia è potenziale energetico pazzesco, Per cui occorre un intervento mentale di repressione molto forte ecco perchè secodno me alla fine è demone così potente. La rabbia ha una pressione e spinta per uscire fortissima, che viene su con una forza pazzesca per cui tenerlo a bada è reprimerlo secondo me, io adesso spaccherei tutto tanta era repressa.
E come faccio nel momento in cui ho una palla gigantesca di fuoco a non scagliarla? Posso solo buttarci acqua sopra, cambiare umore, deprimermi, vittimizzarmi, abbassarmi energeticamente, reprimere. Oppure pulire casa per 6 ore di fila () o meglio impegnarmi tantissimo in qualcosa e in ogni caso qualcosa ho represso lo stesso ma altra l'ho trasformata.

L'aggressività è presente perchè la rabbia non ha avuto modo di scaricarsi a terra o in altro, non certamente su nessuno, ovvio.
Tenere a bada la rabbia fa salire il livello di aggressività, che spesso ridiventa rabbia e va ad ingigantire il nucleo rabbioso e represso pronto ad esplodere. Non si può tappare per sempre un vulcano o esplode o ti distrugge dall'interno.
Una persona aggressiva si dice che è una persona incavolata con la vita.
Non so Sole, forse non ci siamo capite, per la mia esperienza, ho dovuto guardare tutta la rabbia che usciva, per conoscerla, perchè per tutta la vita l'avevo repressa. Per cui c'è stato un periodo che l'ho lasciata uscire e posso anche dire che la rabbia puo' far arrivare a fare molto male a chi ho di fronte. Nello specifico Uno diceva :

Citazione:
Ancora meglio: rimango calma ma lancio fuoco e fiamme
Tu riesci a rimanere calma mentre lanci fuoco e fiamme? perchè io non riesco ad afferrare il senso della frase probabilmente, perchè se lascio sfogare la rabbia altro che calma, ma l'osservazione va a farsi friggere, prende il sopravvento e sfoga, tutta, lasciandomi vuota.. diversamente mi devo imporre (osservandomi) la calma, ma se sono cosciente di essere arrabbiata, dopo potrò anche dirigerla sui lavori di casa e trasformarla in parte ma li per li, davanti al soggetto dell'arrabbiatura? Reprimere per me significa sentire la rabbia per un momento, poi ributtarla giù e "dimenticarmene", per non sentirla, mentre ancora lavora sotto, se ho presente di essere arrabbiata ma non lascio sfogare la reazione immediata, posso osservare l'effetto che ha su di me senza per questo devastare chi ho di fronte (ovvio che poi se si sta zitti è un altro discorso ancora..) e poi indirizzarla su altro..

Lanciare fuoco e fiamme, dovrebbe comunque essere fatto coscientemente non è sicuramente la reazione immediata all'arrabiatura..
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Vecchio 23-10-2009, 15.28.28   #23
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No, non intendevo dire che bisogna sfogarsi contro chi abbiamo davanti ma che non si può decidere di farne salire il giusto che possiamo reggere senza pensare che l'altra parte va a reprimersi. Non ho detto che non va bene farlo, ho detto che una parte va a reprimersi, altrimenti la lasceremmo salire tutta controllandola tutta. E che già sapere che ho represso una parte vuol dire sapere che alla prossima avrò da recuperarla. Bon, non è detto che sia giusto, parlo di quello che ho vissuto io.

Di osservarmi vivere la rabbia mi è capitato due volte ed è una sensazione stranissima, dissociativa quasi e di calma si, ma non sono momenti che ho creato, sono stati piuttosto regali e non ho la forza di riprodurli, no.

Sono d'accordissimo con te, se lascio andare la rabbia perdo ad un certo punto il controllo, infatti all'inizio l'osservazione avviene dopo e servirà appunto a stabilire il limite di tolleranza che descrivi sopra.
Io non riesco a mettere in parole cosa intende Uno però la rabbia sono fiammate violente che bruciano tutto, ma se controllo il fuoco non faccio fiamme, faccio braci. Non so forse è il come affrontiamo la rabbia. Se penso solo a me mentre faccio fuoco dovrei non desiderare di liberarmi della rabbia, cosa che invece accade, ma osservarla per poterla trasformare. Prima della domanda... no, io non ci riesco ancora, ma penso che sia un punto importante considerare che noi facciamo di tutto per eliminarla, buttarla fuori o dentro per non sentirla perchè effetivamente è una vibrazione forte.
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Vecchio 23-10-2009, 16.49.31   #24
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L'osservatore in noi, se è tale, è esente dalla rabbia (o quel che è) che osserviamo, ma dovrebbe essere un qualcosa in più che abbiamo costruito e non togliere spazio a quel che c'è da osservare obbligando ad una parziale repressione (che cmq quasi sempre c'è, altrimenti basterebbe osservare una volta).

Stare calmi e fae fuoco e fiamme ha anche un'alra possibile interpretazione, che poi sarebbe la descrizione della miglior cosa da fare con quella rabbia che facciamo salire.
Se ci ancoriamo, facciamo salire, e osserviamo, quella rabbia diventa fuoco e fiamme, ma mica esce. Si trasforma e trasforma.
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Vecchio 23-10-2009, 16.52.24   #25
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L'osservatore in noi, se è tale, è esente dalla rabbia (o quel che è) che osserviamo, ma dovrebbe essere un qualcosa in più che abbiamo costruito e non togliere spazio a quel che c'è da osservare obbligando ad una parziale repressione (che cmq quasi sempre c'è, altrimenti basterebbe osservare una volta).

Stare calmi e fae fuoco e fiamme ha anche un'alra possibile interpretazione, che poi sarebbe la descrizione della miglior cosa da fare con quella rabbia che facciamo salire.
Se ci ancoriamo, facciamo salire, e osserviamo, quella rabbia diventa fuoco e fiamme, ma mica esce. Si trasforma e trasforma.

calore e energia da utilizzare (rimanendo dentro) senza dispersione.
insomma il miglior modo di usare quel pungolo che è scaturito.
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