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Vecchio 23-05-2006, 17.14.07   #1
Kael
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Predefinito Realtà vs Irrealtà

La possibilità di percepire un fenomeno, basta a garantire la reale esistenza del medesimo?

Per cercare di rispondere a questa domanda, iniziamo con l'analizzare un fatto comune a tutti: i sogni.
Nel momento del risveglio, la realtà che percepivamo nel sogno svanisce del tutto, lasciandoci l'amaro in bocca in caso di un sogno positivo, o un senso di sollievo nel caso di sogno nefasto. In entrambi i casi comunque, si riconosce che l'esperienza vissuta era totalmente priva di realtà...
Eppure l'esperienza è stata percepita e vissuta senza alcun dubbio: essa era veritiera e concreta.
Lo era durante il sogno... poi, magicamente, nello stato di veglia non più.

Possiamo quindi stabilire che il fenomeno del sogno è vissuto come reale in un tempo e in uno spazio definito, ma diviene irreale in un altro tempo e in un altro spazio...

Questo dovrebbe portare a una prima considerazione:
Realtà = Permanenza
Irrealtà = Impremanenza

Ovverò ciò che permane, è Realtà, ciò che non permane, è Irrealtà.

Il corpo fisico ad esempio, durante il sogno, permane. Esiste sia prima, durante, che dopo il sogno, quindi lo si può considerare più reale del sogno... esso dura il tempo intero di una vita, non solo pochi attimi...
Ma lo stesso corpo fisico, paragonato ad una serie di vite, non è più reale in quanto viene a mancare durante quell'intervallo chiamato morte, che in uno spazio-tempo più "ampio" rappresenta il rapporto esistente fra il sonno e la veglia..

A questo punto quindi, si dovrebbe considerare la condizione temporale come un qualcosa di necessariamente Irreale. Solo ciò che permane, che dura al di fuori del tempo, è Reale, e per esserlo deve per forza versare in una condizione di atemporalità.
Quindi la Verità è Immutabile ed è identica a se stessa, Assoluta...

Ma questo al contempo non può vietare l'esistenza di determinati fenomeni in uno spazio-tempo definito... Come dire, è tutta una questione di Coscienza...
Più la coscienza è elevata ed espansa, più si scorgono come irreali quei fenomeni che invece da coscienze inferiori sono considerati reali, e viceversa.
Più lo stato coscienziale cresce, più ci si avvicina alla Verità...

Voi che ne pensate?
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Vecchio 23-05-2006, 20.50.03   #2
milsan
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Sono pienamente d'accordo con Te Kael , l'esempio piu' semplice è il cinema, l'occhio percepisce continuita' di movimento dove non c'è....
Il problema è che il cervello detesta il "vuoto"....e tende a riempirlo con qualsiasi cosa possa venire bene allo scopo.
L'importante sarebbe riuscire ad esserne coscienti,per molti non è semplice.
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Vecchio 24-05-2006, 23.21.37   #3
SunSet
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Citazione:
Originalmente inviato da Kael
La possibilità di percepire un fenomeno, basta a garantire la reale esistenza del medesimo?
secondo me, no. e penso a tutti i piccoli grandi equivoci quotidiani, che ci fanno percepire situazioni nettamente diverse da quelle effettive.
e poi, non è vero nemmeno il contrario: io non so se in Kenya esiste un lago, non lo percepisco, ma magari c'è.

Citazione:
Originalmente inviato da Kael
i sogni.
il mondo onirico per me è altrettanto reale di quello materiale. come dici tu,
Citazione:
l'esperienza vissuta era totalmente priva di realtà...Eppure l'esperienza è stata percepita e vissuta senza alcun dubbio: essa era veritiera e concreta.
però non credo a spazio e tempo come coordinate della realtà, per me sono solo convenzioni di QUESTA realtà, dell'essere materiale. quindi, permanenza e impermanenza non dovrebbero riferirsi a spazio e tempo. altrimenti, tutto sarebbe irreale tranne il Padre Celeste (e se tutto il Creato fosse solo un Suo Meraviglioso Sogno?).

ma guarda com'è strana la vita: dopo tutta sta discussione, arriviamo alla stessa conclusione, cioè che
Citazione:
Originalmente inviato da Kael
si dovrebbe considerare la condizione temporale come un qualcosa di necessariamente Irreale. Solo ciò che permane, che dura al di fuori del tempo, è Reale, e per esserlo deve per forza versare in una condizione di atemporalità. Quindi la Verità è Immutabile ed è identica a se stessa, Assoluta...
Ma questo al contempo non può vietare l'esistenza di determinati fenomeni in uno spazio-tempo definito... Come dire, è tutta una questione di Coscienza...
Più la coscienza è elevata ed espansa, più si scorgono come irreali quei fenomeni che invece da coscienze inferiori sono considerati reali, e viceversa.
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Vecchio 25-05-2006, 19.19.57   #4
Kael
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Aspetta SunSet, (intanto ne approfitto per darti il benvenuto.. ) io intendo che esiste più di una Realtà, ognuna con la sua relativa permanenza... Solo laddove la permanenza sia atemporale essa è Verità.

All'interno di una Verità permanente e immutabile, esiste una successione di realtà in continua mutazione.. Ciò che da un piano viene considerato come realtà, non lo è più se considerato da un piano differente... ma questo non significa che non sia "reale" nel piano in cui opera...

Per questo ritengo che la Realtà risiede nella Coscienza... all'espandersi di quest'ultima, si espande la Realtà relativa...

E' reale ad esempio che sulla Terra esista il giorno e la notte, ma per un essere la cui coscienza risieda nel sole, ciò è illusorio. Il sole non smette di diffondere la sua luce nell'Universo, non va a "dormire sotto al mare" come anticamente e poeticamente creduto..

A proposito, fin da bambino sono sempre stato eccitato dall'idea di poter vedere la Terra dallo spazio, a bordo di una navicella... Immaginare di avvicinarlesi da "sotto" (vederla ciò sopra di noi come una palla) e lentamente questa percezione cambi, fino a che la "Realtà" terrestre ci assorba totalmente così da invertire la nostra percezione: da "salire" dal sotto verso l'alto ci si trova a "scendere" dall'alto verso il basso... Che esperienza dovrebbe essere, eh?
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Vecchio 27-05-2006, 00.10.11   #5
Ray
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Originalmente inviato da Kael
Ovverò ciò che permane, è Realtà, ciò che non permane, è Irrealtà.
questo pone sotto una luce un po' più comprensibile il modo di dire di certi orientali i quali, parlando della materia, dicono che esiste ma non è reale...
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Vecchio 27-05-2006, 19.19.52   #6
seleparina
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Vista così tutto è Irreale poichè niente permane...Tutto tranne Uno (non il Capo ) che comprende altresì l'Irrealtà puramente soggettiva. Ecco che la Realtà E' una, osservata da un solo "punto di vista".
seleparina non è connesso  
 


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