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Vecchio 03-09-2010, 00.46.53   #1
filoumenanike
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Sono giorni che passo nel forum, leggo e scappo via, dentro avrei bisogno di condividere le ansie per questa vita così difficile da accettare, le notizie del mondo mi fanno rabbrividire, omicidi, violenze, sopraffazioni, ladronerie di ogni tipo, malessere dei giovani che fanno cose senza senso come bruciarsi le braccia o gettare cuccioli nel fiume per divertimento e tutto mi fa male dentro, tutto mi appare estraneo, mi sento circondata dal male, eppure guardo le persone e le vedo tranquille, osservo il cielo ed è sereno, ascolto la musica e mi accarezza l'anima, guardo le stelle e sogno...
E allora perchè non riesco ad allontanare dalla mente le visioni terribili dei cuccioli sofferenti, dei bimbi straziati, il dolore di madri rimaste senza figli, e allora perchè tutto mi appare vacuo, vuoto, sterile, vorrei combattere il male, difendere le balene, le donne, i bimbi soli, le giovani violentate e so che non ce la farò mai e allora mi prende un dolore straziante, che ha radici profonde e mi chiedo come posso venirne fuori, come uscire da questo labirinto senza via di fuga... come fare a non pensare ad una realtà che purtroppo "sogno" non è.
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Vecchio 03-09-2010, 01.27.58   #2
jezebelius
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Sono giorni che passo nel forum, leggo e scappo via, dentro avrei bisogno di condividere le ansie per questa vita così difficile da accettare, le notizie del mondo mi fanno rabbrividire, omicidi, violenze, sopraffazioni, ladronerie di ogni tipo, malessere dei giovani che fanno cose senza senso come bruciarsi le braccia o gettare cuccioli nel fiume per divertimento e tutto mi fa male dentro, tutto mi appare estraneo, mi sento circondata dal male, eppure guardo le persone e le vedo tranquille, osservo il cielo ed è sereno, ascolto la musica e mi accarezza l'anima, guardo le stelle e sogno...
E allora perchè non riesco ad allontanare dalla mente le visioni terribili dei cuccioli sofferenti, dei bimbi straziati, il dolore di madri rimaste senza figli, e allora perchè tutto mi appare vacuo, vuoto, sterile, vorrei combattere il male, difendere le balene, le donne, i bimbi soli, le giovani violentate e so che non ce la farò mai e allora mi prende un dolore straziante, che ha radici profonde e mi chiedo come posso venirne fuori, come uscire da questo labirinto senza via di fuga... come fare a non pensare ad una realtà che purtroppo "sogno" non è.
In fondo non si tratta di ipotesi o chissà cos'altro.Quel che abbiamo intorno, entro il suo grado di realtà, lo si può toccare quasi con mano e ci presenta un mondo fatto di animali che quasi a volte ci si sente allo zoo ( con tutto il rispetto per quelli li dentro rinchiusi )!

Pensandoci, dico che non ne siamo estranei e che allora ci riguarda da vicino. Siamo immersi in questo mare!
Il fatto è che siamo sempre proiettati all'esterno. Tentare di "salvare il mondo " pare la più grande missione da portare a termine nella vita. Qualcosa per cui appunto vale la pena di vivere.

Lo strazio che deriva da questa impotenza, ahimè, è profondo ma a sto punto dire, pure, che la prima cosa da fare è " pensare a se " sarebbe quasi scontato.

Siccome un po scontato lo sono, dico che non è possibile cambiare tutto e tutti, di botto anche. Tutto ciò è pura illusione come " sperare " che cambino da se questi esempi di " essere umano ".

L'unica cosa che posso fare per lenire almeno un poco un dolore che brucia e fa male, è iniziare a trovare il modo di " uscire " dal labirinto seguendo il filo che pure c'è, sotto gli occhi.

Non dico di non interessarsi di quel che accade nel mondo, però rendersi conto un poco che eventi catastrofici, stragi o azioni fatte per riempire un po di tempo da parte dello sbandato di turno come il dolore in genere sono il frutto di un uomo che come un sonnambulo- o peggio uno zombie, come vengono chiamati quelli la cui coscienza è stata addormentata- cammina per la sua strada credendo di essere sveglio.

Ad oggi questo, Filo, non mi pare un bel posto se devo dire la mia. Mi pare però che sia l'unico posto per cominciare a guardare le cose da altra prospettiva.

Purtroppo ci si puo "ribellare " a questo strazio soltanto investendo qualcosa di se e quel che si investe dovrebbe essere alla nostra portata, ferma restando l'indignazione per la mancanza di rispetto, fratellanza e Vita che è tangibile. Ma anche tutto questo, forse, è elemento che potrebbe servire.
__________________
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 03-09-2010, 17.36.58   #3
RedWitch
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Premetto Filo, che anche a me vengono i brividi quando sento il tg, perchè davvero ogni giorno se ne sentono di tutti i colori... pare che l'omicidio stia diventando una cosa ordinaria, il rispetto per la vita a me sembra che stia costantemente diminuendo, e credo che l'umanità, in generale non sia messa molto bene...

Detto questo, credo anche che il singolo, non possa fare molto per migliorare l'umanità, ma che possa fare qualcosa per sè stesso... migliorare sè stessi , in fondo, vuole dire contribuire nel proprio piccolo a migliorare l'umanità.. se tutti tenessero il loro giardinetto in ordine, alla fine si avrebbe prima un quartiere fiorito, poi un paese, e via così... poi una volta imparato a tener pulito il proprio giardino, possiamo dare una mano ai vicini di casa.

Per il discorso di sentirti estranea... una volta con un amico, stavo parlando di una persona e di qualcosa di lei che secondo me non andava bene... lui mi disse, di non dimenticarmi che "noi siamo uguali". Il che significa, che, in potenza tutti possiamo fare del male agli altri, più o meno consciamente e a vari livelli, pero' possiamo scegliere di farlo il meno possibile, limitatamente alle nostre capacità ovviamente... ma non possiamo escluderci e sentirci migliori.

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Vecchio 03-09-2010, 19.14.47   #4
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Detto questo, credo anche che il singolo, non possa fare molto per migliorare l'umanità, ma che possa fare qualcosa per sè stesso... migliorare sè stessi

Per il discorso di sentirti estranea... non possiamo escluderci e sentirci migliori.

Sì, la teoria di migliorarci è molto valida, si deve pensare di più al proprio orto, alla crescita interiore, eppure ogni volta che percepisco livelli più alti di esistenza mi accade di sentir maggior pena per il male!

Per quanto riguarda il secondo punto non mi sento migliore di nessuno, l'estraneità è un sentimento di alienazione, di impotenza, se vado a guardare poi singolarmente i vari casi di crudeltà trovo mille giustificazione, l'estraneità spesso dipende dal senso di solitudine di fronte al male sempre pronto a ghermirci anche quando pensiamo di essere immuni!
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Vecchio 03-09-2010, 21.58.55   #5
webetina
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Io ho scelto una posizione estrema. Non guardo i tg, a nessuna ora, e non leggo i settimanali di attualità, perchè preferisco vedere qualche trasmissione in tarda serata, di argomenti specifici intorno ai quali mi interessa essere informata. Se guardo un film, devo prima sapere che non ha scene di violenza e di crudeltà. Sarà limitante ma vivo meglio di quando ero costretta mentre mangiavo a sorbirmi ciò che altri guardavano. Su facebook mi collego in occasione degli spettacoli per scambiare le foto, ma ho eliminato subito gli amici che pubblicavano link denuncia allo scopo di sensibilizzare contro maltrattamenti, abusi, etc...Non ho trovato altro modo per evitare di essere a mia volta violentata dalle notizie e dalle immagini. Ma non sono cieca ne sorda verso tali cose, che non dimentico mai esistono. Se attorno a me si presenta un animaletto in difficoltà, subito lo aiuto, e magari lo faccio adottare. Ho aiutato anche qualche persona fin dove ho potuto. Ho sposato la causa di un amico quando ho dovuto spingerlo a darsi aiuto. Ho semplicemente scelto di occuparmi di ciò che era nelle mie possibilità sistemare, il resto per cui sono impotente non lo voglio sentire. Se uno è del tipo che si ammala nella mente e nell'anima per queste cose, sebbene penso che qualcosa che non va ci sia a monte, dentro di noi vittime di tali sentimenti, se non si protegge sottraendosi, allunga solamente la lista delle persone che stanno male. le cose poi cambiano magari, si diventa più forti. Ti auguro di riuscire a proteggerti.

Ultima modifica di webetina : 03-09-2010 alle ore 22.01.18.
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Vecchio 03-09-2010, 22.56.08   #6
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Sì, la teoria di migliorarci è molto valida, si deve pensare di più al proprio orto, alla crescita interiore, eppure ogni volta che percepisco livelli più alti di esistenza mi accade di sentir maggior pena per il male!
Fino a pochissimo tempo fa e mi scappa ancora se toccano il mare e la terra, io non solo soffrivo se sentivo ingiustizie, mi incaxxavo come una belva, avrei potuto punire il colpevole con la peggiore delle pene.. a parole, poi sarei stata clemente, ma perdonarlo mai, non meritava niente, la mia clemenza era solo per non vendicarmi. Per me era assolutamente impossibile comprendere come l'uomo potesse toccare simili livelli di infamia. Non ne venivo fuori, non lo potevo (volevo) accettare. Accettarlo nella mia mente (non nel cuore) era come assecondarlo.
Poi ho cominciato a guardare la natura - non solo flora e fauna - con occhi più attenti perchè, come te ora, cercavo una via che mi aiutasse a capire. L'ho trovata ma dirtela è toglierti la possibilità di capire e di scegliere per cui non posso farlo, ma non penso di infrangere una legge... se ti suggerisco di cercare negli equilibri su cui si regge il Mondo e di approfondirli in tutti i lori aspetti.

In ogni caso quello che han detto Jez e Red è secondo me l'unica via immediatamente accessibile che esiste per combattere realmente e dall'interno del male stesso, contro questo mondo che in fondo non è poi tanto peggio di un secolo o due o tre fa. La storia, per quanto falsata possa essere ci racconta di cose terribili quanto quelle che leggiamo oggi.

A me è entrata dentro questa frase di Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo."

Comincio a vederne anche il lato oscuro...
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Vecchio 03-09-2010, 23.18.27   #7
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Sì, la teoria di migliorarci è molto valida, si deve pensare di più al proprio orto, alla crescita interiore, eppure ogni volta che percepisco livelli più alti di esistenza mi accade di sentir maggior pena per il male!

Per quanto riguarda il secondo punto non mi sento migliore di nessuno, l'estraneità è un sentimento di alienazione, di impotenza, se vado a guardare poi singolarmente i vari casi di crudeltà trovo mille giustificazione, l'estraneità spesso dipende dal senso di solitudine di fronte al male sempre pronto a ghermirci anche quando pensiamo di essere immuni!
Si Filo, se ci si innalza, anche poco, anche per un attimo, e si percepisce un po' meglio, il male fa più male.
La soluzione di milgiorare se stessi, come dici, è buona e tocca starci talmente tanto dietro da non aver tempo per altro... anche questo è un modo di difendersi. Ma difendersi si deve, perchè soffermarsi su queste cose più del tempo necessario a capire il nostro possibile ruolo in esse, standoci male inutilmente, non fa che il gioco del male, appunto.

Purtroppo il male deve esistere e tutte le possibilità devono essere esplorate, e immuni non si diventa mai, per fortuna mi vien da dire. Ma tra queste possibilità c'è anche noi che facciamo qualcosa.
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Vecchio 04-09-2010, 00.05.39   #8
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A me è entrata dentro questa frase di Gandhi: Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo."

Comincio a vederne anche il lato oscuro...
Credo anch'io che questa frase presenti molti aspetti oscuri, se dobbiamo essere il cambiamento dobbiamo migliorare noi stessi, far sì che possiamo essere da esempio, è vero...ma in contemporanea potrebbe voler dire che se vogliamo realmente un cambiamento dobbiamo agire, muoverci verso il cambiamento, far sì che le cose si trasformino, diventando portatori di idee nuove, di concetti più elevati, procedere in avanti!
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Vecchio 04-09-2010, 00.16.14   #9
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Siccome un po scontato lo sono, dico che non è possibile cambiare tutto e tutti, di botto anche. Tutto ciò è pura illusione come " sperare " che cambino da se questi esempi di " essere umano ".

L'unica cosa che posso fare per lenire almeno un poco un dolore che brucia e fa male, è iniziare a trovare il modo di " uscire " dal labirinto seguendo il filo che pure c'è, sotto gli occhi.

Purtroppo ci si puo "ribellare " a questo strazio soltanto investendo qualcosa di se e quel che si investe dovrebbe essere alla nostra portata, ferma restando l'indignazione per la mancanza di rispetto, fratellanza e Vita che è tangibile. Ma anche tutto questo, forse, è elemento che potrebbe servire.
Non mi sembri affatto scontato Jetz e hai ragione non si può cambiare il mondo di botto, forse ha ragione Gandhi, occorre diventare il cambiamento, comportarsi nel mondo reale cercando di apportarvi contenuti migliori con l'esperienza, con l'operare in prima persona in modo diverso...è difficile ma da qualche parte occorre cominciare e l'inizio è sempre la parte più scabrosa.
A volte mi sembra di aver investito tutto quanto mi era possibile eppure so che qualcosa nel fondo potrebbe avere ancora la forza di farcela, occorre soltanto riavviare il motore che ora stenta, sopraffatto, recalcitrante.

Ultima modifica di filoumenanike : 04-09-2010 alle ore 00.41.26.
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Vecchio 04-09-2010, 00.23.14   #10
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Io ho scelto una posizione estrema. Non guardo i tg, a nessuna ora, e non leggo i settimanali di attualità....Ti auguro di riuscire a proteggerti.
Grazie Webetina, non sono purtroppo i tg o i film che mi creano malessere, il dolore nasce da dentro, le notizie hanno la capacità di farmi male e non credo che sottrarsi ad esse mi possa aiutare a venirne fuori, il filo per uscirne deve essere in una maggiore immunizzazione, nella capacità di accettare che esiste il dolore, il male e capirne l'utilità in questo gioco strano che è la nostra vita!
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Vecchio 04-09-2010, 00.29.08   #11
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Credo anch'io che questa frase presenti molti aspetti oscuri, se dobbiamo essere il cambiamento dobbiamo migliorare noi stessi, far sì che possiamo essere da esempio, è vero...ma in contemporanea potrebbe voler dire che se vogliamo realmente un cambiamento dobbiamo agire, muoverci verso il cambiamento, far sì che le cose si trasformino, diventando portatori di idee nuove, di concetti più elevati, procedere in avanti!
Già

Io ne vedo altri di lati oscuri, ma quello che dici va benissimo.
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Vecchio 04-09-2010, 00.37.24   #12
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Si Filo, se ci si innalza, anche poco, anche per un attimo, e si percepisce un po' meglio, il male fa più male.
La soluzione di milgiorare se stessi, come dici, è buona e tocca starci talmente tanto dietro da non aver tempo per altro... anche questo è un modo di difendersi. Ma difendersi si deve, perchè soffermarsi su queste cose più del tempo necessario a capire il nostro possibile ruolo in esse, standoci male inutilmente, non fa che il gioco del male, appunto.

Purtroppo il male deve esistere e tutte le possibilità devono essere esplorate, e immuni non si diventa mai, per fortuna mi vien da dire. Ma tra queste possibilità c'è anche noi che facciamo qualcosa.
So che il male deve esistere ma, purtroppo, per me è solo un' idea astratta, la mente si rifiuta di accettarla e più passano gli anni più divento sensibile e fragile, da ragazza pensavo di lottare contro i mulini a vento ora il tempo mi diventa stretto e non ho ancora trovato il bandolo della matassa, vorrei essere capace di esprimere il disagio di sentirmi inerme, la paura di vivere esperienze drammatiche, la vita finora per me è stata piacevole e mi dico quando toccherà a me, perchè sembra che i fatti accadano solo agli altri, vedo le giovani con i miei stessi entusiasmi e con dolore penso alla loro vita, al lento scorrere degli avvenimenti che incideranno solchi prima leggeri poi sempre più profondi e penso che la vita non l'ho compresa e forse non ce la farò mai, sebbene dentro esista quasi la certezza che tutto sia inutile, un cerino acceso nell'universo, un breve lampo di luce senza alcuno scopo...
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Vecchio 04-09-2010, 00.37.57   #13
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Grazie Webetina, non sono purtroppo i tg o i film che mi creano malessere, il dolore nasce da dentro, le notizie hanno la capacità di farmi male e non credo che sottrarsi ad esse mi possa aiutare a venirne fuori, il filo per uscirne deve essere in una maggiore immunizzazione, nella capacità di accettare che esiste il dolore, il male e capirne l'utilità in questo gioco strano che è la nostra vita!
Lo sapevo che lo sapevi, riconoscevo la sofferenza, ma non ero sicura che l'avessi razionalizzata ti chiedo scusa.
In ogni caso io non userei il termine immunizzazione, quello serve per non sentire... invece bisogna sentire ed imparare a sostenerne il peso. Il che non vuol dire che poi non ci si commuoverà, indignerà, o rabbrividerà.. anzi, ma almeno sarà possibile bilanciare l'indignazione con una seppur minima comprensione che tutto rientra nell'equilibrio delle cose, ma fa sempre molto male, da quello non si scappa..
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Vecchio 04-09-2010, 01.10.10   #14
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Grazie Webetina, non sono purtroppo i tg o i film che mi creano malessere, il dolore nasce da dentro, le notizie hanno la capacità di farmi male e non credo che sottrarsi ad esse mi possa aiutare a venirne fuori, il filo per uscirne deve essere in una maggiore immunizzazione, nella capacità di accettare che esiste il dolore, il male e capirne l'utilità in questo gioco strano che è la nostra vita!
Non lo penso che siano i tg a far istallare il male che senti dentro, perchè di sicuro quello è già istallato, però te lo rievocano di continuo, non puoi rilassarti. E' ovvio che poi nella vita non c'è solo il tg che te lo ricorda...quello è un disturbo in più per me che ci soffro.
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