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Vecchio 05-02-2007, 18.07.32   #26
RedWitch
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No non parlo di reincarnazione... o per lo meno non come passa oggi.... quello di noi che entra con il palloncino si fonde e con la stessa sostanza nasce qualcosa di nuovo, quindi non re.-incarnazione , ma "semplice" incarnazione, quel "noi" è perso in un certo senso... in un'altro sopravvive.
Il binario = vita ovviamente intendendo ciò che comunemente viene considerata vita... se ci si libera del palloncino si sta lo stesso sul vagone fino alla fornace e poi... andiamo fuori argomento come giustamente facevi notare
Molto arguta invece l'osservazione sul se ci fermiamo o ci fermano... direi parafrasando il gergo assicurativo stradale: concorso di colpa.
L' aria che può gonfiare il palloncino è la stessa che gli fa pressione esternamente... quindi una pressione esterna cerca di impedirci di gonfiarlo, la stessa può essere sfruttata per essere liberati.
Per questo sapere che esiste bianco e nero va bene, agire nel bianco va bene, ma bisogna saper usare pure il nero... perchè ad un'altro punto di osservazione sono la stessa cosa...
Dunque.. se noi non facciamo scoppiare il palloncino prima di entrare in galleria, la sostanza (noi) non andrà persa, ma "utilizzata" per altro.. un altro individuo con qualcosa di noi (ma non noi)..
Quindi la cosa che dovremmo fare sarebbe riuscire ad imparare ad usare la pressione esterna.. in modo da usarla e non esserne usati. Questa pressione potrebbe essere quello che abbiamo visto nelle avversità?

Ultima modifica di RedWitch : 05-02-2007 alle ore 18.12.01.
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Vecchio 06-02-2007, 02.21.59   #27
jezebelius
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una volta che attraverso la radio o dal vivo ho ascoltato sufficienti suoni, la mia mente è in grado di riprodurre prima e poi crearne di nuovi, prima nuove combinazioni di quelli ascoltati poi qualcosa di realmente unico (per quanto le note siano sempre e solo 7), mi chiederei perchè pretenderei di passare direttamente a questo stadio senza mai aver sentito un suono semplice...... potrebbe accadere "casualmente" come ho scritto, una via naturale... ma quel casualmente presuppone che si siano già esplorate tutte le variabili e che ci rimane solo di fare il salto... le Vie "codificate" servono solo per aiutare ad esplorare le altre variabili in maniera più veloce possibile.
Poichè non ho capito la parte in neretto posso avere delucidazioni?

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Teoricamente è possibile, se parliamo di veri Ordini, vere Vie etc e se ne siamo capaci.... in realtà credo che ben pochi ne sarebbero in grado almeno fino ad un certo punto.....

Se sai guidare che tu prenda in mano una cinquecento, un ferrari, addirittura un furgone o un pulman (se sai guidare realmente, magari vai più piano ma vai) vai... ma se stai imparando e a scuola guida fai 10 minuti con la cinquecento. poi neanche se partito quasi ti fermi e monti sul camion etc etc

Bisogna tenere presente che tutte le vie sono oggi incomplete a meno che non si trovi qualche depositario quindi in apparenza due vere Vie potrebbero sembrare opposte, in realtà ad una è rimasto alla luce del sole un lato e all'altra il lato opposto... bisognerebbe essere proprio bravini per integrare due cose che ci sembrano opposte senza sapere dove si dovrebbe andare a finire....
Insomma stiamo dicendo che per potere complementare una Via duplice, che potrebbe essere in sostanza una sola ma con una parte " in chiaro " ed una che è rimasta " oscura", bisogna essere bravini. Questo " bravini" ad ogni modo mi pare che abbia, comunque, a che fare con la predisposizione di cui sopra o mi sbaglio? Insomma anche la capacità di equilibrare tra due " possibili " Vie risiede nella interiorità dell'Allievo, che anche essendo Maestro, in ogni caso, è a sua volta Allievo di qualcuno che è al di sopra di lui.
Tornando ai " veri " Ordini e vere Vie.
Quando dici che teoricamente si potrebbe seguire, da parte di taluni sia appartenendo ad un Ordine e sia, contemporaneamente, ad un altro, intendi per caso fare riferimento anche alla possibilità che questo modo di " seguire" è più per temporeggiare, che so per partecipare alla vita di due o più Ordini al tempo stesso che non invece proseguire, posto che si possa, più spediti sulla Via? Come dire una forma di ego però più elevato tuttavia mascherato?
Nell'articolo si è parlato, poi, della Scuola come disciplina. Insomma seguendo una Scuola, posto che questa sia tale appunto con la " S " maiuscola, questa indirizza su di una Via, per evitare, come dicevamo poco più su, di fermarsi poco prima. In altre parole porta, o meglio ci sprona visto che poi dipende dal singolo, a fare fino all'eccesso e non fermarsi poichè altrimenti un lavoro non fatto o peggio non portato a termine potrebbe non " dare " i risultati per i quali si è lavorato. Ecco anche l'esigenza nonchè la necessità di stare si su una Via ma non da soli poichè potrebbe rischiarsi di rimanere fermi nella illusione di essere arrivati chissa dove.
Una Scuola, a questo punto mi vien da pensare, la si "sceglie" ( passatemi il termine anche se la scelta avviene all'inverso e per dinamiche che rispecchiano in un qualche modo un Piano per quel soggetto ma sempre, mi pare di capire, da circostanze che promanano dal soggetto ) per le caratteristiche intrinseche dell'individuo. come dire...in me prevale la rinuncia, pertanto, in maniera semplicistica, prediligerò quelle Scuole che indirizzano alla mano Destra?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 07-02-2007, 10.48.25   #28
Grey Owl
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La domanda della discussione e'... Quale Via?...

Forse sarebbe meglio farsi prima questa domanda...
Chi percorre la via?...

Prima di percorrere una via bisognerebbe farsi queste domande...
Che scolaro sono?...
Dove mi trovo ora?...
Perche' voglio percorre la Via?...
Da quale scuola sono arrivato?...

I portoni della Scuola sono sempre aperti... non si tratta di scuola dell'obbligo...

Si puo' presentare la domanda d'iscrizione a varie scuole...
Scuola della via dell'umidita'...
Scuola della via secca...
Scuola della via di mezzo...

Davanti al modulo d'iscrizione alla scuola lo scolaro si trova in difficolta' sullo spuntare le caselle... SI/NO/Forse?

Ricordo quando decisi il percorso formativo da intraprendere dopo le medie... affascinato da una e dall'altra scuola... paturnie e riflessioni... poi la decisione... che fu' mia e solo mia...

Parlare di Vie/Scuole va' bene... ma rimane un parlarne... le decisioni nascono da riflessioni... prese di coscienza... predisposizioni... ricordo che decisi la scuola superiore una sera... dopo un periodo di tensione... di caricamento...
Letture di opuscoli... impressioni di me da grande... consigli dotti da adulti convinti... genitori in attesa...
Tutti mi dicevano... se studi X sarai riverito... hai una predisposizione per l'Y... oggi va' per la maggiore i Z... ed ancora... fai la scuola F cosi' rimaniamo insieme... pressione dall'esterno e dall'interno... una crescente tensione... un momento importante... cosi' lo percepivo...
Quella sera in me avvenne un cambio... il giorno seguente sapevo che scuola avrei frequentato.

Quale Via/Scuola dunque?...
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Vecchio 07-02-2007, 18.26.24   #29
jezebelius
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La domanda della discussione e'... Quale Via?...

Forse sarebbe meglio farsi prima questa domanda...
Chi percorre la via?...

Prima di percorrere una via bisognerebbe farsi queste domande...
Che scolaro sono?...
Dove mi trovo ora?...
Perche' voglio percorre la Via?...
Da quale scuola sono arrivato?...

I portoni della Scuola sono sempre aperti... non si tratta di scuola dell'obbligo...

Si puo' presentare la domanda d'iscrizione a varie scuole...
Scuola della via dell'umidita'...
Scuola della via secca...
Scuola della via di mezzo...

Ricordo quando decisi il percorso formativo da intraprendere dopo le medie... affascinato da una e dall'altra scuola... paturnie e riflessioni... poi la decisione... che fu' mia e solo mia...

Parlare di Vie/Scuole va' bene... ma rimane un parlarne... le decisioni nascono da riflessioni... prese di coscienza... predisposizioni... ricordo che decisi la scuola superiore una sera... dopo un periodo di tensione... di caricamento...
Letture di opuscoli... impressioni di me da grande... consigli dotti da adulti convinti... genitori in attesa...
Tutti mi dicevano... se studi X sarai riverito... hai una predisposizione per l'Y... oggi va' per la maggiore i Z... ed ancora... fai la scuola F cosi' rimaniamo insieme... pressione dall'esterno e dall'interno... una crescente tensione... un momento importante... cosi' lo percepivo...
Quella sera in me avvenne un cambio... il giorno seguente sapevo che scuola avrei frequentato.

Quale Via/Scuola dunque?...
Cerco di rispondere per quanto mi è possibile.
Secondo me la domanda che poni è esatta. Quale Via? ma prima ancora: Dove sono ora?
E' ovvio che, dal mio punto di vista, percorrere una Via è per cosi dire l'ultimizzazione di un processso che hai descritto in maniera sintetica. Per questo lo lascio un attimo da parte dedicandomi al: Dove mi trovo?
Questo secondo me è "l'ingresso" nel terreno di un ragionamento che si fa, e che deve secondo me essere sempre vivo, in se stessi. Il "dove mi trovo" assieme al " Chi Sono ", ovvero il fatto stesso di domandarselo, gia è un passo probabilmente, visto che non potresti fare questa domanda se, almeno, in te non fosse viva quella voglia di modificare ciò che non si conosce, in altri termini modificare cosa. Come dire...la domanda è solo un pretesto, poichè il cambiamento è gia attivato: si tratta di scoprirlo.
Altro quesito: Da quale Scuola sono arrivato?
Non credo che si tratti di Scuola intendendo per tale una sorta di disciplina che può trovarsi in un Ordine o altro, insomma un "metodo di studio" che può essereci dato, quanto invece una Scuola interiore, alle volte con o senza metodo, che fino ad un certo punto, prima di arrivare a " bussare " ha ulteriormente definito, col cambiamento, noi stessi.
La Scuola che in me si trova a questo punto altro non è che una maggiore definizione, poi bisogna vedere secondo me in quale direzione, delle mie capacità intrinseche e grazie a queste " sento" di bussare o meno.
Perchè voglio percorrere una Via?
Non credo, anche in questo caso, che si tratti di voglia ma più che altro una specie di " mancanza". Sicuramente chi gia si trova, perchè predisposto, ad un certo livello, capace quindi di fare da se, ma abbiamo visto che da soli non si va da nessuna parte, avrà da percorrere una Via che è "strutturata" per lui. In sintesi è lui che dovrà conformarsi ad essa, non, al contrario, la Via a lui.
Chi, generalizzando il discorso, si trova a scegliere( poi bisogna vedere in che modalità si sceglie) non lo fa perchè vuole andare, ad esempio, al classico o allo scientifico o al tecnico industriale, ma lo farà in conseguenza di quella mancanza che " sente " di dover riempire.
Chi percorre la Via?
Credo che la percorra chi possiede determinate capacità, anche definite/scoperte dalle domande che si pone, che gli possono permettere, assieme alla volontà di adeguarsi al tipo di Via che è la risposta, a questo punto, alle sue attitudini.
Percorre una Via chi, secondo me, possiede quelle caratteristiche oggettive che ad un occhio meno attento potrebbero risultare come caratteristica eleitaria per l'ingresso da qualche parte; sicuramente insomma per fare parte di un Insieme, di una Catena. Caratteristiche che potenzialmente tutti hanno ma che non tutti, all'inverso, definiscono in questo senso.
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Vecchio 09-02-2007, 13.22.12   #30
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La domanda della discussione e'... Quale Via?...

Forse sarebbe meglio farsi prima questa domanda...
Chi percorre la via?...

Prima di percorrere una via bisognerebbe farsi queste domande...
Che scolaro sono?...
Dove mi trovo ora?...
Perche' voglio percorre la Via?...
Da quale scuola sono arrivato?...

I portoni della Scuola sono sempre aperti... non si tratta di scuola dell'obbligo...

Si puo' presentare la domanda d'iscrizione a varie scuole...
Scuola della via dell'umidita'...
Scuola della via secca...
Scuola della via di mezzo...
Come nella scuola "normale" le predisposizioni hanno un ruolo fondamentale, ripeto in parte qualcosa detto da Jez ma voglio porre l'accento su alcuni particolari
Posso essere portato per l'astronomia ma avere un padre medico che mi spinge verso medicina perchè è lui un medico o perchè avrebbe desiderato esserlo. Un buon genitore dovrebbe spingere il figlio verso ciò che lo realizza, ma spesso questi genitori non sono in grado neanche di sapere cosa realizzerebbe se stessi.
Questo per dire che sebbene una certa scelta scaturisce da dentro, cioè se volessimo sapremmo quello che fa per noi, nella realtà pochi hanno le idee ben chiare... perchè la ruota è sempre la stessa: per scegliere ciò che è meglio per me, dovrei conoscermi bene, per conoscermi bene dovrei fare le scelte che sono più produttive per me.... quindi tranne rari casi ed occasioni un occhio al di fuori che sia realmente oggettivo, aiuta.
Lo so che è un discorso che troverà resistenze.... "io voglio scegliere da solo" e allora scegli, perchè ti poni il problema? (non mi sto riferendo a Gufetto)
Forse te lo poni perchè in fondo in fondo da qualche parte sai che una scelta importante la si può fare poche volte nella vita, a volte c'è il tempo per farne una sola.... ingiusto? Forse agli occhi della nostra piccola personalità.


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Quale Via/Scuola dunque?...
Posso dire che per noi occidentali
all'900x 1000 la via secca è la migliore,
al 99x 1000 la via umida può andar bene,
l'1 x 1000 sono in grado di percorrere la via di mezzo....

ma questo significa poco lo stesso
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Vecchio 10-02-2007, 13.53.15   #31
Kael
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Proviamo uno sforzo di immaginazione:
Immaginiamo un binario che gira in tondo come i trenini giocattolo dei bambini e una galleria che incenerisce e fonde ricreando su nuovi stampi.
Sul trenino ci siamo noi dentro dei palloncini di adeguata misura incollati al vagone, attraverso una cannuccia possiamo inspirare aria che possiamo espirare all'interno del palloncino o ancora fuori, la cannuccia non può essere chiusa, se non ad una certa pressione tramite valvola.
Ci siamo?
Ogni volta che aspiriamo aria se decidiamo di soffiarla dentro gonfiamo il palloncino, se la soffiamo fuori (cioè la usiamo nel mondo) il palloncino non si gonfia ma dato che la cannuccia è sempre aperta tra una boccata e l'altra il palloncino si sgonfia potrebbe quasi soffocarci se arriviamo al minimo (ed quello che succede a chi rivolge troppo e solo fuori l'attenzione) o a non riuscire più a prendere in bocca la cannuccia.
Se invece continuiamo a prendere aria da fuori ed immetterla dentro arriviamo ad un punto in cui la valvola si chiude... e con l'ultima aria che abbiamo nei polmoni possiamo far scoppiare il palloncino prima di finire sotto la galleria.

Si capiscono le sostituzioni no?
la ferrovia è la vita
la galleria è la morte
l'aria e la cannuccia sono le vie e le energie...
il palloncino è il non essere liberi, e scoppiarlo è diventare liberi, liberati (e c'è un perchè a questa forma passiva... senza l'aria....)
se che sia via umida o secca ci fermiamo sempre a mezza via, quel tanto che non scoppia e quel tanto che non soffochiamo... rimaniamo dentro il palloncino.

Spero che sia chiaro, modestamente come metafora prende molte cose interessanti oltre quelle che ho scritto.
E' parecchio interessante questa visione.
Dobbiamo "scoppiare", il chè è l'esatto contrario di quello che molte filosofie moderne orientalistiche dicono, e cioè di non fare nulla per "comprimerci", ma anzi insegnano a soffiare l'aria fuori...
La cannuccia è la via, ed è decisamente importante avere una cannuccia di buona portata piuttosto che stretta, altrimenti per quanto ardentemente inspiri, se hai una cannuccia che "porta" poca aria, può non bastare una vita... Del resto, c'è anche la contropartita: con la cannuccia larga, se non stai attento, può essere anche maggiore l'aria che fuoriesce dal palloncino, sgonfiandolo... Quindi dare una cannuccia del genere a chi non sa espirare "dentro" il palloncino, sarebbe deleterio...
Ognuno dunque si trova a percorrere la sua via in base a quello che è in quel momento.

Domande: si può cambiare cannuccia durante il viaggio?
Il pallocino esattamente cosa rappresenta? E ancora, di che materiale è fatto?
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Vecchio 11-02-2007, 23.38.13   #32
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Domande: si può cambiare cannuccia durante il viaggio?
Il pallocino esattamente cosa rappresenta? E ancora, di che materiale è fatto?
Mia personale visione.
Credo che il palloncino sia abbastanza elastico da potere permettere la dilatazione-estensione o la compressione.
Sostanzialmente il palloncino potrebbe rappresentare la " sacca" all'interno della quale le informazioni, raccolte o non raccolte grazie ad un tipo di cannuccia, vengono assimilate per poi, successivamente, essere utilizzate in futuro, non da noi in quanto personalità ma come dice Red da colui che " possiede" le nostre caratteristiche: informazioni potenziali che possono esprimere il loro potenziale o no in conseguenza dell'adozione della cannuccia da parte del palloncino.
Va da se che ritorna ciò che hai detto sul tipo di cannuccia: se è troppo larga potrebbe permettere la fuori uscita delle informazioni/aria, se è troppo stretta potrebbe non farle/a entrare.
A questo punto ecco la domanda se si può cambiare cannuccia durante il viaggio.
Beh..secondo me questa potrebbe variare col variare delle esigenze/necessità dell'individuo.
Mettiamo il caso che sto utilizzando un certo tipo di cannuccia che mi permette, o mi ha permesso, di potere esprimere le potenzialità che ho. Se mi accorgo( e qui dovrei appunto conoscermi bene, anzi meglio di quel che credo) che la elasticità del palloncino potrebbe essere maggiore ma la cannuccia, che sto utilizzando ora, non me lo permette è ovvio che dovrò cambiarla stando attento però a non cambiarla con una che potrebbe essere ancora di più limitante( per l'aria) o, al contrario, essere più larga e quindi permettere la fuoriuscita di ciò che ho raccolto fino a quel momento.
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Vecchio 04-03-2007, 12.13.44   #33
manisha
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urrà.. ce l'ho fatta!!! ti ho letto .. una prima volta, la seconda e la terza alla prox.. ho colto un punto importante (per me, ovvio) "il docente dovrebbe prima aver esercitato ciò che insegna e fare questo (insegnare) in età avanzata.." ecco il discorso che mi sto facendo.. Quanti di noi (loro) lasciano sedare l'esperienza?? ad acluni accade in fare naturale e non se lo sanno spiegare.. altri partono in quarta.. chissà.. ;-).. E' stato un piacere leggerti.. manisha



Nota di Uno: questo era inserito come commento sull'articolo, perchè non c'era il link a questa discussione, l'ho spostato per renderlo più fruibile e discutibile
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Vecchio 05-03-2007, 13.01.33   #34
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Grazie per il "piacere"

Questo che dici accadeva già ai tempi di non internet ma moderni, da quando l'informazione (per quanto frammentaria ed imprecisa) ha iniziato ad uscire alla luce del sole, molti dopo aver compreso (o creduto di aver) qualcosina partono in quarta... con internet la cosa si è amplificata, dal vivo... nel quotidiano un pò di pudore blocca almeno le persone che sono inserite in contesti sociali, ma qui un nick e via... tutti maestri.
In questo senso la scuole, gli ordini e le tradizioni portate avanti con un certo rigore aiutano, mantengono profili bassi e stimolano a sperimentare su se stessi prima di voler evangelizzare il mondo.
Questo viene spesso preso come un modo per mantenere il potere da parte di questi gruppi, è vero ma dipende il modo e il perchè. Tenere un potere è corretto quando questo potere è messo a disposizione della massa, senza questo potere non è possibile avere un'influenza positiva su chi si avvicina, diverso è se questo potere viene esercitato fine a se stesso.
So già che termini come "profili bassi" e "influenze positive" non piacciono a chi pensa di potere ottenere la libertà subito ed immediatamente senza fare nulla, poi a volte ci si accorge che comunque qualche influenza la si riceve sempre e comunque... a questo punto sarebbe meglio una positiva no?
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Vecchio 26-06-2007, 20.10.43   #35
Carlotta
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qualcuno potrebbe documentarmi sulle pratiche barbare dei monaci buddisti? grazie.
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Vecchio 27-06-2007, 23.56.12   #36
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Ho spostato questo sopra di Carlotta messo come commento perchè sto ancora decidendo come organizzare meglio i commenti.

Veniamo alla domanda:
Ho usato la parola "barbare" riferita a pratiche del buddismo tibetano (ma non v'è religione , tradizione e filosofia che non ne abbia, basta pensare alle "nostre" processioni dove alcuni invasati, non in senso dispregiativo, si flagellano e bucano con chiodi lavando le strade con il sangue) intendendo una cosa lontana dal nostro modo moderno di vedere, la parola barbaro in origine era qualcosa simile a "incomprensibile" poi con il tempo ha assunto toni negativi.
Entrando (poco) nel discorso vi sono pratiche di magia tibetana che ai nostri occhi non sono un bello spettacolo, rituali che prevedono uso di lame, sangue e altro, non entro nei particolari per evidenti motivi, oltre al fatto che più che soddisfare una curiosità non farei.
Il sistema di caste induista poi è solo un pò ristrutturato, ma esiste anche in questa cultura... del resto la base del buddismo è pur sempre l'induismo all'origine.
Inoltre oggi si sa anche fuori degli ambienti esoterici di alcuni "strani" traffici del tibet con il nazismo e stragi fatte in quei periodi... ripeto non li giudico, ne comprendo anche motivazioni e scopi ma non condivido.
L'esempio nell'articolo era per dire che oggi molti si lasciano attrarre da queste filosofie che oggi sono tolleranti e pacifiste ma hanno pure sempre le loro turbolenze come tutte le tradizioni... e ad un certo livello esigono sacrifici o compromessi forse non adatti alla nostra costituzione.
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Vecchio 28-06-2007, 00.22.13   #37
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L'esempio nell'articolo era per dire che oggi molti si lasciano attrarre da queste filosofie che oggi sono tolleranti e pacifiste ma hanno pure sempre le loro turbolenze come tutte le tradizioni... e ad un certo livello esigono sacrifici o compromessi forse non adatti alla nostra costituzione.
Costituzione "occidentale" quindi?

Si può dire che si è in presenza di una Scuola Orientale ed una Scuola Occidentale e che l'una non può essere seguita per tutto il Percorso, se non fino ad un certo punto, da chi possiede appunto una costituzione differente, abbandonandola per l'altra e viceversa?
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Vecchio 28-06-2007, 00.47.24   #38
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Si possiamo proprio dirlo, fino ad un certo livello al limite una vale l'altra, ad un livello medio/elevato ci sono contingenze strutturali che non dico impediscano nel caso di una scelta sbagliata ma rallentano, impediscono alcuni salti... andando avanti nei percorsi c'è una sorta di riunificazione, i concetti sono gli stessi, le pratiche idem anche se cambiano nome e forma.
Tant'è che un Maestro che abbia diritto a tale M maiuscola eviterebbe o metterebbe in guardia da tali "problemi". Poi ci sono casi e casi, se io sono occidentale e capito in oriente e trovo il Mio Maestro sopporterò qualche disagio o problema ma andrò avanti lo stesso.

Paradossalmente quello che scarseggia in giro è già il "livello medio". Molta gente inizia un percorso e ci mette impegno, quando dovrebbe fare un piccolo saltino e cambiare marcia si trova davanti insegnanti che non hanno alba e che immobilizzano, anche con un pizzico di paura del sorpasso.
Carico da 11 poi quando chi ha iniziato un percorso base dopo pochi mesi e qualche libro è convinto di aver capito tutto ed essere arrivato da qualche parte, unito alla mancanza di guide da "livello medio" c'è un vero e proprio freno a mano... e anche frequenti cadute in bigottismo e evangelizzazioni selvagge.
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Vecchio 09-10-2007, 16.24.50   #39
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Credo che sia inutile fare una ricapitolazione di quanto è stato gia detto anche se, a tratti, potrebbe tornare utile.
Nel caso si potrebbe rileggere e vedere, in ciò che è stato scritto pur sicuro che l'argomento è inesauribile nei suoi punti, se c'è qualcosa in particolare che attira e di questo approfondirne gli aspetti.
Quello di cui invece volevo fare una piccola introduzione riguarda nuovamente le Scuole.
Si è detto, insomma, che esistono Scuole e scuole.
Le prime mantengono " profili bassi" ( approfitto per chiedere un esempio in questo senso....si tratta forse di mantenere " entro " un certo ambito/confine/limite quella potenzialità, e dunque svilupparla, che altrimenti potrebbe prendere altre vie come per esempio l'evangelizzazione selvaggia o anche una sorta di fondamentalismo?).
Le seconde fuorviano e parlarne adesso credo che mi porti lontano dal discorso; si può dire però che anche queste hanno una utilità anche se indiretta ( come tutto...servono anche queste ).
La Scuola insomma, può essere definita come emanazione della Tradizione Primordiale.
Tale Scuola sarà Depositaria dei Misteri ( quelli che oggi fanno gola a molti ) e le forme con le quali opera, stavo pensando, rispecchiano da un lato la conformazione di queste, ed in primis della Scuola stessa, in relazione al tempo ed al periodo in cui questo Deposito Tradizionale si manifesta, per l'appunto, attraverso la forma dell'Organizzazione.
Ad esempio vi sarà una Organizzazione/Scuola Occidentale ed una Orientale, e in entrambi i casi, si potrà dire che, sia una che l'altra, sono emanazione della Fonte Primordiale conformata però al tempo ed al luogo.
Dall'altro lato però proprio perchè stiamo parlando di " livelli" di Lavoro, di Comprensione etc o almeno se ne è fatto cenno forse indirettamente ( ad esempio primo fra tanti è quello per cui non tutti coloro che Appartengono o quanto meno partecipano ai Lavori di queste Organizzazioni riusciranno a raggiungere un livello che si possa definire medesimo/standard per tutti; ne consegue che vi sarà sicuramente una distinzione, come avviene nelle aziende tanto per fare un esempio, dove è presente oltre al direttore ed i dipendenti anche una mansione superiore a quella del direttore o inferiore a quella del dipendente) si può dire che vi potrà essere una sorta di gerarchia anche in ciò che riguarda le cose Spirituali.
Si è detto più su che un Maestro sarà tale per un Gruppo di Allievi ma questo, a sua volta, potrà essere Allievo di qualcun altro.
Ecco in sintesi, per questo verso, si definiscono ruoli( nel senso più ampio del termine ovviamente) i quali potranno essere portati, ad altro livello, anche nella definizione tra e di di una Scuola.
Mi spiego meglio, perchè non sono sicuro che si capisce.
Per una serie di motivi arrivo a bussare ad una Scuola ( con bussare, come detto più su, intendo l'aver attivato determinate dinamiche sempre in conformazione ad un Piano ). Ora questa Scuola avrà al suo interno, come tutte mi pare di capire, chi svolge " Lavori".
A tali Lavori sarà fornito l'accesso, sia per il novizio, e quindi parliamo di ambito Essoterico, e sia per colui che ha superato/compreso detrminati Misteri che gli permetteranno di partecipare ad un Gruppo più ristretto definibile Esoterico.
Volevo chiedere: visto che in Occidente come in Oriente vi sono queste Organizzazioni le quali suddividono il Lavoro in ambito Essoterico ed Esoterico, si può dire la stessa cosa per le Scuole ?
Vale a dire la richiesta è se esiste una Scuola X ( la quale pur avendo ambiti di lavoro come sopra detto) si presenta ( lo so..non è il termine corretto ma potrebbe rendere ) come Depositaria della Tradizione, essendolo di fatto, ma ad un "livello " superficiale e se la Scuola Y Continua quello Stesso Lavoro in un Gruppo più ristretto - quindi un'altra Scuola - ma nella parte Esoterica?
A questo punto....continuo la mia elucubrazione dicendo: E' vero che esistono Scuole che ai profani possono apparire Detentrici di una Tradizione ( sono ottimista lo so...ma è per fare un esempio ), però vi possono essere Organizzazioni che, pur non manifestando nel mondo reale questa " gerarchia di compiti" sono comunque Detentrici della Tradizione? Ed ancora, se esistono a che Livello operano, nel senso...attribuiscono Linee Guida - sempre in conformazione di un Piano Superiore - per e nei confronti di altre Scuole gerarchicamente inferiori ( ossia essoteriche rispetto alle prime)?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 09-10-2007, 21.41.38   #40
Ray
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Non ho capito la domanda...




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Vecchio 09-10-2007, 22.48.41   #41
jezebelius
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Non ho capito la domanda...




Quale?

Ok...al di la di riassuntini cerco di spiegarmi in altro modo.
Le domande erano più d'una.
La Fonte Primordiale ha avuto nel tempo numerose diramazioni. Si è conformata sia in Occidente e sia in Oriente a quei luoghi attraverso quelle che oggi chiamiamo Scuole o Ordini.
Da tale Fonte ovviamente si vedrà "emanato" la Scuola X o l'Ordine Y.
Ora dei Lavori che all'interno di queste si fa si può dire che non forniscono un accesso diretto alla Tradizione o quanto meno ne forniscono " solo " una parte, quella superficiale, di talchè si può azzardare dicendo che queste Rappresentano la Tradizione ma in sostanza " solo " la parte Essoterica-punta dell'iceberg di questa?
Va da se che seguendo questo ragionamento, sempre se riesco a veicolare quel che voglio dire, la Massoneria, ad esempio pur avendo vari Gradi che in pratica individuano una gerarchizzazione tra Appartenenti a quella Corrente e pur svolgendo taluni Lavori anche in Gruppi ristretti - preclusi a chi non è ancora arrivato a Comprendere ciò che serve per favorire, all'interno di questi, l'accesso - si potrebbe definire come detentrice della Tradizione ma in maniera superficiale?
Insomma per capirci chiedevo se una Scuola/Organizzazione, Collegata alla Tradizione e quindi alla Fonte, possa in un certo senso essere considerata Organizzazione Essoterica, che so la citata Massoneria, rispetto ad altre Organizzazioni più occulte.
Cioè oltre quel "limite" la Massoneria non va e qui entra in gioco un'altra Istituzione " Scuola" collegata ad un livello più profondo con la Tradizione.
Ecco...come se la Massoneria fosse la preparazione....non so se riesco a spiegare questa cosa.
Poi ancora,vi sono Organizzazioni le quali, proprio per il fatto che detengono quella parte più profonda della Tradizione, impartiscono linee guida o indirizzano alla formazione di Ordini e/o Scuole che servono per " preparare" chi, allievo, di questi fa parte?
Nel senso....cioè che sono talmente " vicine" alla Fonte che non hanno bisogno di Organizzazioni/Strutture, almeno nel mondo reale, per Operare secondo il Piano Divino .
Tutta questa elucubrazione, ripeto sempre se son riuscito a spiegarmi, mi è nata dal fatto che leggendo in giro varie costituzioni di Ordini, più o meno tutti, hanno avuto a che fare con Personaggi misteriosi i quali " concedevano" le chiavi per la nascita di una Struttura indirizzando alla costituzione di un determinato Ordine. Cosi mi pare sia avvenuto per la Golden Dawn o anche per la Corrente Tradizionale Martinista.
Ci sarò riuscito...?
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Vecchio 13-10-2007, 13.15.11   #42
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Risponderti con un'affermazione decisa Jez potrebbe mettermi nei guai
Comunque... si come già accennato ogni Tradizione è collegata alla Pianta Originale... che poi poeticamente (e non solo) possiamo dire che è quel famoso albero della conoscenza.
Se segui la metafora/visione della pianta scopri che la crescita e allungamento di un ramo è il suo movimento nel tempo minimo, e nello spazio se si allarga.
A volte sembra che dei rametti allungandosi con poca consistenza ed importanza diventino rami morti, invece a meno che non si secchino del tutto potrebbero sempre servire per impollinare nuovi fiori più vicino alla pianta.
Sinceramente grandi organizzazioni quando vengono alla luce vanno "colte" e mangiate subito (o anche prima che escano se si ha tale possibilità), quello è il momento più fruttuoso, quando inizia ad essere un periodo lungo che sono "conosciute" hanno un'atmosfera che le circonda composta da parecchi attori in cerca di autore, di mercanti che cercano di ritagliarsi un posticino... anche di brava gente ma diventa più difficile trovarla, diventa più difficile per loro rimanere "bravi" proprio per il contesto in cui operano.
Facciamo un esempio: il più onesto ed integerrimo individuo della Terra decide di entrare in politica per far qualcosa di buono, se ci entra con un partito conosciuto è costretto a sottostare ad alcune cose non scritte per andare avanti... nella politica anche se fonda un'altro partito per sopravvivere è costretto a scendere a compromessi... a meno che non diventi talmente grande da potersene fregare del sistema che già esiste ed insieme a chi lavora con lui crearne uno nuovo più pulito. Ma questo in politica è praticamente utopia, nelle cose dello Spirito invece è possibile, non bisogna mica convertire per forza e con la forza, a dispetto di quello che sembrerebbe osservando rami troppo lunghi della pianta.

Non sono sicuro di aver risposto alla tua domanda Jez , ok... diciamo che c'è un'unica Fratellanza a cui i "fondatori" (che in realtà non lavorano per fondare, ma questo succede di conseguenza) delle varie Tradizioni conosciute fanno parte... non è che vengono istruiti da qualcuno nel momento che "esercitano" la fondazione, la loro stessa istruzione "prefondazione" può avvenire (avviene) all'interno di una o più delle Tradizioni già esistenti in un periodo precedente alla "fondazione" della nuova Tradizione (il fiore del ramo più piccolo che impollina il fiore vicino alla pianta).
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Vecchio 14-10-2007, 01.14.39   #43
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Non sono sicuro di aver risposto alla tua domanda Jez , ok... diciamo che c'è un'unica Fratellanza a cui i "fondatori" (che in realtà non lavorano per fondare, ma questo succede di conseguenza) delle varie Tradizioni conosciute fanno parte... non è che vengono istruiti da qualcuno nel momento che "esercitano" la fondazione, la loro stessa istruzione "prefondazione" può avvenire (avviene) all'interno di una o più delle Tradizioni già esistenti in un periodo precedente alla "fondazione" della nuova Tradizione (il fiore del ramo più piccolo che impollina il fiore vicino alla pianta).
Quindi riassumendo si può dire che una " Fratellanza", nel senso più astratto, esiste ed è all'interno di questa che i fondatori, se vogliamo chiamare così quei " Personaggi misteriosi" di cui, in varie storie di fondazioni di Ordini, ho letto, hanno avuto a che fare con la Costituzione di questi.
Tali personaggi, insomma, hanno fatto ( fanno ) sempre parte di una Tradizione e da questa, pur non lavorando in questo senso, " staccati" per fare in modo di " Fondare quella Scuola o quell'Ordine ".
Insomma tutto ciò che promana dall'Albero della Conoscenza, ed in questo caso, i singoli Ordini ne Rappresentano un Pezzo, anche nel caso dei " rametti", ne identifica l'Utilità.
Mi pare di aver capito, in sintesi, che, quindi, anche da un rametto " secco" possa venire l'Istruzione/Costituzione di un Ordine ( o anche una scissione di questo, o forse pure si potrebbe parlare di innesti, in cui la Tradizione modifica, giocoforza, la sua forma esteriore di manifestazione).
Ora però, mi viene da pensare che tanto più, il ramo, dista dal Fulcro altrettanto si può dire di quella Scuola o Ordine, che per un "po di tempo", diciamo, si è pubblicizzato da se lungo l'arco dei secoli o millenni.
La stessa Massoneria, ad esempio, per quanto " offra" un Lignaggio autorevole, per lo più, seguendo questo ragionamento, sarà distante da quel Fulcro.
( La cosa sinceramente non dovrebbe destabilizzare in quanto questa " distanza", e dunque la relativa lontananza dal Centro, si presenterà in relazione ad un certo " livello"; livello che, peraltro, sarà relativo alla pre-costituzione di Tizio, appartenente a quella Corrente, che oltre il quale non potrà andare/sviluppare per motivi intrinseci...appunto pre-costituiti ).
Sempre, poi, seguendo questo indirizzo si può dire che, come a scuola, i vari Ordini/Scuole hanno un Ruolo.
Mi spiego meglio, riprendendo un concetto che, mi rendo conto, non ho veicolato in maniera abbastanza chiara.
Tornando alla Massoneria possiamo dire che questa può essere identificata allo stesso modo di una scuola Materna o asilo che dir si voglia. Continuando vi saranno altri Ordini/Scuole che a loro volta, nel Percorso Scolatico Sprituale, rappresenteranno le Elementari, Le Medie, le Superiori e L'Università. Lasciamo perdere poi vari Master o Scuole di Specializzazione o di Dottorato, i quali, probabilmente, son talmente Occulti che non è dato sondarne l'Esistenza.
Ora la domanda è: posto che la Tradizione è detenuta da queste Istituzioni e dato per scontato che queste Rappresentano, come detto, vari Gradi o Livelli di Scuola/Ordine, la Via di Tizio, sempre che la pre-costituzione funga da limite, sarà sempre Inerente a quel Livello?
Anche qua mi spiego meglio. Se Tizio ha la sua Via e per una serie di motivi, situazioni etc verrà a contatto con la Massoneria seguendone,poi, la Corrente, si può dire che per motivi riguardanti la sua costituzione " fisica" non potrà fare altro che " muoversi" all'interno di quel Livello; potremmo anche dire in maniera orizzontale più che verticale, appartenendo a vari Ordini di quel livello ( e qui ritorna una domanda fatta qualche tempo fa la cui risposta era che per questi soggetti v'è bisogno di una certa bravura)?
E se ciò è vero, il fatto di potersi muovere se pure orizzontalmente, potrebbe consentire,a Tizio, di raggiungere un più ampio risultato sempre per quel Livello? Che so...frequentare due Scuole, solo che all'interno di una seguirà, per cosi dire un aspetto ed in un'altra uno differente?
E per concludere,( meno male... ) i Segnali che Tizio riceve, per seguire una Scuola più che un'altra o di far parte di Entrambe, sono da " collocarsi" sempre all'interno di quel massimo di Livello che può raggiungere/sviluppare - quindi movimento orizzontale - o anche potrebbero inserirsi ad un Livello verticale ma a ritroso; ad esempio Tizio frequenta le Medie ma ha bisogno di qualche " ripetizione" della Classe Precedente?
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Vecchio 14-10-2007, 16.30.16   #44
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Quindi riassumendo si può dire che una " Fratellanza", nel senso più astratto, esiste ed è all'interno di questa che i fondatori, se vogliamo chiamare così quei " Personaggi misteriosi" di cui, in varie storie di fondazioni di Ordini, ho letto, hanno avuto a che fare con la Costituzione di questi.
Tali personaggi, insomma, hanno fatto ( fanno ) sempre parte di una Tradizione e da questa, pur non lavorando in questo senso, " staccati" per fare in modo di " Fondare quella Scuola o quell'Ordine ".
Insomma tutto ciò che promana dall'Albero della Conoscenza, ed in questo caso, i singoli Ordini ne Rappresentano un Pezzo, anche nel caso dei " rametti", ne identifica l'Utilità.
Se una qualsiasi "Scuola" deriva in qualche modo dall'Albero della Conoscenza, e sapendo che il frutto di quell'albero ha sì aperto gli occhi ma portato divisioni e scissioni, creando correnti di pensiero diversificate e Ordini e Fratellanze più o meno segrete, ognuna di queste Scuole è un frutto di quell'albero, che può portare bene, ma anche male...
Lo so che il mio è un discorso semplicistico, ma una luce deve illuminare e non stare nascosta e accessibile a pochi iniziati...
Se è vero che i singoli Ordini sono rametti di quel singolo albero, uno può valere l'altro nascendo dalla stessa radice e usufruendo della stessa linfa... ma appunto provenendo da un unico albero la meta a cui si punta dovrebbe essere uguale per tutti anche se per ramificazioni diverse...
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Vecchio 14-10-2007, 19.41.42   #45
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Se una qualsiasi "Scuola" deriva in qualche modo dall'Albero della Conoscenza, e sapendo che il frutto di quell'albero ha sì aperto gli occhi ma portato divisioni e scissioni, creando correnti di pensiero diversificate e Ordini e Fratellanze più o meno segrete, ognuna di queste Scuole è un frutto di quell'albero, che può portare bene, ma anche male...
Lo so che il mio è un discorso semplicistico, ma una luce deve illuminare e non stare nascosta e accessibile a pochi iniziati...
Se è vero che i singoli Ordini sono rametti di quel singolo albero, uno può valere l'altro nascendo dalla stessa radice e usufruendo della stessa linfa... ma appunto provenendo da un unico albero la meta a cui si punta dovrebbe essere uguale per tutti anche se per ramificazioni diverse...
Concordo col discorso ma solo parzialmente, anzi oserei dire solo per la parte iniziale sottolineata.
Nello specifico è pure vero che una Qualsiasi Scuola promana dall'Albero della Conoscenza e di questo ne Detiene un pezzo ( ovvero ne è Custode) ma sempre per questo verso dovremmo ricordarci che l'uomo, in quanto non Uomo, da un lato, oltre a non Comprendere, si troverebbe, dall'altro, cio che crede di aver Compreso a suo scopo.
Abolirei, quindi e soprattutto per le cose Spirituali, una sorta di " Democratizzazione dello Spirito" a mo' di Conoscenza gettata a pioggia, in primo luogo però non dimenticando che la limitazione oggettiva-intrinseca di ognuno farebbe gran parte del lavoro.
Il bene e il male che conosciamo sono sempre in relazione a ciò che si reputa tale ed oltremodo imbevuto di dualità. Per ipotesi, secondo me,se solo si elargissero Verità in questo modo, non farebbero altro, nel migliore dei casi, che creare un'altra religione.
Se la Luce è Nascosta, Occultata, non è per Volere degli Uomini, o degli uomini, ma semplicemente perchè - e forse questo è più semplicistico come discorso - E' Cosi.
Per il discorso " uno può valere l'altro" si potrebbe fare un esempio.
E' vero che ogni Organizzazione è parte di quell'Albero ma trasportiamo la cosa come se fossimo in un'Azienda. Ci saranno vari Ruoli e vari Compiti, con competenze diversificate.
Ogni componente di questa Azienda, insomma, sarà preparato per il Ruolo che gli compete ma ognuno avrà, come dire, seguito, itinerari differenti.
Ad esempio per chi dovrà tenere un certo tipo di Relazioni con L'Estero andrà bene, per l'accesso, una laurea in Scienze politiche o Relazioni Internazionali o anche Giurisprudenza senza non considerare, però, il corso di formazione, specifico all'interno dell'azienda, che gli farà assumere compiti inerenti.
Identico discorso per chi andrà a ricoprire il ruolo di Direttore Generale che, ovviamente, non sarà lo stesso di Impiegato anche se dovrà Comprenderlo.
Ma si può affermare che " ogni Componente", con il relativo percorso, contribuisce a che l'Azienza "Produca".
In sostanza, secondo me, la forma, il tipo di laurea, può essere diversificata come anche il corso di formazione.
Ciò che assume rilevanza è quello che il soggetto ha Compreso durante questo percorso nei limiti del suo Solco e per quel tipo di Ruolo che dovrà, se Vorrà, ricoprire.
Per questo, su, facevo la diversificazione tra Livelli e quindi richiamando una mobilità Orizzontale, giacchè l'Impiegato per essere tale dovrà Conoscere tutto del suo Livello( come si invia la posta, come si riceve, come si fa una fotocopia), ed una mobilità Verticale oltre alla prima in quanto a possibilità di Comprensione, poichè, probabilmente l'Impiegato , seguendo un certo piano Aziendale, sarà Chiamato ad intensificare il Percorso con la possibilità di accellerare, con l'Esperienza, il suo Vissuto ( quindi oltre ad avere imparato, nel periodo della sua vita, come si fa una fotocopia ed altro, potrà usufruire di tale Piano per passare al controllo dei titoli in borsa) o anche, ed è questo il caso di ciò che ho chiamato mobilità Verticale a ritroso, oltre ad insegnargli come fare una fotocopia, insegnare allo stesso come funziona il Pc, per controllare poi i titoli.
Non so se è chiaro..
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Vecchio 14-10-2007, 22.12.05   #46
Shanti
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Non so se è chiaro..
A me molto poco, e sì che ho letto due o tre volte... E allora penso che sia perchè in questa Azienda mi accontento per ora di un Ruolo da Operaia con il Compito di lavorare, lavorare e poi ancora lavorare, senza badare al Piano in cui potrei o non potrei essere.
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Vecchio 15-10-2007, 18.50.18   #47
turaz
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mi pare ci sia parecchio "calcolo" in alcune cose scritte più che "cuore".
e penso che in questo ambito invece l'equilibrio si sposti a favore del "cuore" (può darsi io mi sbagli si intende)
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Vecchio 17-10-2007, 12.53.34   #48
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Concordo col discorso ma solo parzialmente, anzi oserei dire solo per la parte iniziale sottolineata.
Nello specifico è pure vero che una Qualsiasi Scuola promana dall'Albero della Conoscenza e di questo ne Detiene un pezzo ( ovvero ne è Custode) ma sempre per questo verso dovremmo ricordarci che l'uomo, in quanto non Uomo, da un lato, oltre a non Comprendere, si troverebbe, dall'altro, cio che crede di aver Compreso a suo scopo.
Abolirei, quindi e soprattutto per le cose Spirituali, una sorta di " Democratizzazione dello Spirito" a mo' di Conoscenza gettata a pioggia, in primo luogo però non dimenticando che la limitazione oggettiva-intrinseca di ognuno farebbe gran parte del lavoro.
Il bene e il male che conosciamo sono sempre in relazione a ciò che si reputa tale ed oltremodo imbevuto di dualità. Per ipotesi, secondo me,se solo si elargissero Verità in questo modo, non farebbero altro, nel migliore dei casi, che creare un'altra religione.
Se la Luce è Nascosta, Occultata, non è per Volere degli Uomini, o degli uomini, ma semplicemente perchè - e forse questo è più semplicistico come discorso - E' Cosi.
Per il discorso " uno può valere l'altro" si potrebbe fare un esempio.
E' vero che ogni Organizzazione è parte di quell'Albero ma trasportiamo la cosa come se fossimo in un'Azienda. Ci saranno vari Ruoli e vari Compiti, con competenze diversificate.
Ogni componente di questa Azienda, insomma, sarà preparato per il Ruolo che gli compete ma ognuno avrà, come dire, seguito, itinerari differenti.
Ad esempio per chi dovrà tenere un certo tipo di Relazioni con L'Estero andrà bene, per l'accesso, una laurea in Scienze politiche o Relazioni Internazionali o anche Giurisprudenza senza non considerare, però, il corso di formazione, specifico all'interno dell'azienda, che gli farà assumere compiti inerenti.
Identico discorso per chi andrà a ricoprire il ruolo di Direttore Generale che, ovviamente, non sarà lo stesso di Impiegato anche se dovrà Comprenderlo.
Ma si può affermare che " ogni Componente", con il relativo percorso, contribuisce a che l'Azienza "Produca".
In sostanza, secondo me, la forma, il tipo di laurea, può essere diversificata come anche il corso di formazione.
Ciò che assume rilevanza è quello che il soggetto ha Compreso durante questo percorso nei limiti del suo Solco e per quel tipo di Ruolo che dovrà, se Vorrà, ricoprire.
Per questo, su, facevo la diversificazione tra Livelli e quindi richiamando una mobilità Orizzontale, giacchè l'Impiegato per essere tale dovrà Conoscere tutto del suo Livello( come si invia la posta, come si riceve, come si fa una fotocopia), ed una mobilità Verticale oltre alla prima in quanto a possibilità di Comprensione, poichè, probabilmente l'Impiegato , seguendo un certo piano Aziendale, sarà Chiamato ad intensificare il Percorso con la possibilità di accellerare, con l'Esperienza, il suo Vissuto ( quindi oltre ad avere imparato, nel periodo della sua vita, come si fa una fotocopia ed altro, potrà usufruire di tale Piano per passare al controllo dei titoli in borsa) o anche, ed è questo il caso di ciò che ho chiamato mobilità Verticale a ritroso, oltre ad insegnargli come fare una fotocopia, insegnare allo stesso come funziona il Pc, per controllare poi i titoli.
Non so se è chiaro..
Non trovo ci sia calcolo in quanto scritto da Jez,ma ho l'impressione che cercasse di spiegare che non è detto che tutti in una determinata Azienda hanno le stesse potenzialità e capacità,per cui non è detto neanche che tutti potranno raggiungere posizioni "privilegiate",di rilievo o di comando...
Ci vedo una sorta di ognuno fa quel che può,sforzandosi di operare in un determinato settore, con la possibilità di proseguire,fare carriera,come anche no.
A mio parere spostando l'esempio sulla scuola credo di non sbagliare affermando che tutti veniamo iscritti alle elementari,ma non tutti avranno la stessa costanza e volontà nello studio...tutti potranno conseguire la licenza elementare...ma ognuno con un risultato differente...in base alle predisposizioni ed alla struttura fisica e non solo...
Come nella vita non tutti si laureano,così secondo me in un percorso Spirituale,non tutti ragguigeranno chissà quali gradi o livelli,seppur seguono lo stesso Ordine o Fratellanza...
Concludo dicendo che per me la parte più bella dell'intero itinerario è il percorso (il camminare),non ha molta importanza se si arriva prima o dopo al conferimento di una "carica" e se ci si arriva...quanto impegnarsi per conseguire un qualsiasi risultato,alto o basso che sia...l'importante è muoversi...anche se la scintilla dovesse non accendersi mai...
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Vecchio 17-10-2007, 13.23.53   #49
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ecco in quanto scritto qui leggo "cuore" ora.

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Vecchio 17-10-2007, 14.06.31   #50
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Ho cercato di leggere e rileggere ma ho capito poco, colpa mia sicuramente.
Le fratellanze di cui parli sono di tipo Massonico Jez? Da quando avevo letto,e mi pare di aver capito, in passato, non era importante cosa si faceva nella vita il grado in orrizontale (ognuno dava l'apporto con quello che era al momento del suo "apprendistato") per appartenervi, ma il Lavoro che si intendeva iniziare a svolgere sull'Essere.
Oggi comunque si fa presto a chiamare tutto con un Nome che poi non rispecchia più niente, solo perchè si sono messi a studiare libri e a fare... ma bon, parere mio. Penso che in qualunque Scuola necessiti qualcuno che abbia raggiunto un altissimo livello in verticale e che faccia da tramite tra l'alto e il basso e oggi trovarne così tanti, come si sente in giro mi sembra molto strano.
Per quanto riguarda il frequentare due scuole contemporaneamente anche questo mi pare strano perchè ci si unisce tra i fratelli tramite i riti, le frequentazioni i pensieri gli intenti e quindi si crea una "corrente" tra le parti che accomuna tutti. Mischiare con altri ma a mio parere è come annacquare il vino.
Ok probabilmente ho detto una serie di imprecisioni o di ...... ma è il mio pensiero di ora, attendo correzioni.
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