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Vecchio 12-05-2009, 12.37.49   #101
Sole
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sono perfettamente d'accordo.
amore e perdono sono come il risultato di un'opera (appunto la ricapitolazione in questo caso)
ma allora possiamo dire che non è la situazione a essere identica ma è il nostro approccio ad essa ad essere sempre il medesimo?
Non ci trovo tanta differenza. Le esperienze sono tutte soggettive e le viviamo per ciò che siamo noi al momento, la situazione ha sfumature diverse.
C'è un particolare che non consideri nel discors che è importante e cioè che le cose non avvengono a caso e che l'inconscio non è una parte di noi immobile ma anzi fa di tutto per svegliarci. Inconsciamente infatti noi ci creiamo continuamente la situazione che ci mette davanti ai nostri "mostri", continuamente l'inconscio lavoro per farci risolvere un certo tipo di problematiche. Questo è il motivo per cui si ripetono, siamo noi stessi a volerle far ripetere perchè non abbiamo imparato, insomma ci mettiamo nei casini da soli.
Poi credo che si possa pure lavorare su se stessi per associazioni che era la distinzione che si faceva tanti post fa, primo e secondo metodo, ma in quel caso si rischia di non arrivare mai a sciogliere il nodo.
Quote:

e che appunto ricapitolando se stessi per bene consente di "espandersi" di fronte alle situazioni (che si ripresentano appunto per questo) e di viverle via via più "pienamente" in coscienza ampliando le proprie potenzialità?

Non capisco, tu vorresti poter riprendere energia ricapitolando te stesso e non le situazioni? Spiegati meglio.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 12-05-2009, 13.15.43   #102
griselda
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Cercando di ricapitolare () mi sono accorta di una cosa, che vado a spiegare: a me è capitato un fatto da bambina, quel fatto mi ha "sconvolta" tant'è che mi pare ora di poter dire, se sbaglio correggetemi, che è come se quel fatto non l'ho digerito, il non aver digerito un certo alimento fa si che lo stomaco cerchi in tutti i modi di digerilo per poter stare bene, e per tutto il tempo genera succhi gastrici che ci creano dei problemi come se quel cibo ci ritornasse indietro per essere accettato, digerito e assimilato. Fintanto che questo non avviene in toto ecco che continuerà a risalire. Fuor di metafora l'esperienza ritorna e ritorna perchè deve essere accettata e compresa, cosa che pare facile ma non lo è per niente, tanti sono gli ammortizzatori ( si chiamano così?) della mente. Inoltre se non siamo pronti a vedere una cosa possiamo ricapitolare all'infinito, ho questa impressione, ma per istinto di sopravvivenza, se non siamo in grado di sopportare, non arriveremo a niente. Credo che il Lavoro debba andare di pari passo altrimenti ci salvaguardiamo la stessa vita, è così?
Mi fermo perchè già lungo, ma avrei altre domande.
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Vecchio 12-05-2009, 13.29.23   #103
stefano
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Non capisco, tu vorresti poter riprendere energia ricapitolando te stesso e non le situazioni? Spiegati meglio.

provo a spiegarmi meglio.
partiamo dal presupposto che nulla avviene per caso come giustamente a mio parere dici.
appunto perchè nulla avviene per caso le situazioni come dici avvengono per mostrarci qualcosa di noi stessi non ancora compreso e trasceso.
detto questo stavo cercando di andare oltre.
se così è (ossia l'inconscio lavorando per farci capire la situazione ci propone lo stesso "schema" da risolvere) il tutto ha a che vedere con il rendere "conscia" una determinata cosa di noi stessi al fine di "chiuderla".

e cosa dobbiamo risolvere?
che forse quanto dobbiamo risolvere vada nella direzione dell'Amore ossia nel fatto di saper resistere alle negatività per manifestare pienamente la positività anche nelle situazioni più apparentemente complesse e difficili?
Insomma che il tutto si traduca nel rivisitare le situazioni e se stessi (quindi entrambe le cose) in quel momento sapendo leggere il tipo di pensiero e energia manifestato e andando oltre?

non so se mi sono spiegato bene.
nel caso provo a spiegarlo in altro modo
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Vecchio 12-05-2009, 13.50.43   #104
luke
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Premetto che fino ad ora non mi sono ancora dedicato in maniera costante alla ricapitolazione e quindi i dubbi e le incertezze che ho al riguardo potrebbero sparire (spero)non appena iniziero a tentare di ricapitolare costantemente i vari episodi del mio passato, cosa che cercherò di fare quanto prima, visto che il discorso mi interessa molto.

Una cosa che ancora non mi è chiara è questa: se io riprendo alcuni episodi passati nei quali non ero presente a me stesso e consapevole, in base a cosa potrei a distanza di anni riprendere tutte le emozioni, stati d'animo ecc che nel momento in cui li vivevo non ho assaporato? Non avendoli vissuti a pieno all'epoca non dovrebbero essere andati persi per sempre?
Se io da oggi iniziassi a vivere consapevolmente 24 ore al giorno, probabilmente fra 10 o 20 anni ricorderei tutto in maniera precisa, comprese emozioni, le vere motivazioni che mi hanno spinto ad agire in un determinato modo ecc, ma per i momenti in cui ero mezzo addormentato è possibile una cosa del genere?

Le prime prove che ho fatto mi hanno permesso solo di rivivere, magari in modo più intenso di quando vado in giro nella mia memoria in balia della semplici associazioni di idee, le emozioni dei momenti che stavo cercando di ricapitolare, ma la mia paura è che quanto ho perso in passato non vivendo appieno si andato perso per sempre...
Spero che un pò più di pratica mi farà cambiare idea.
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Vecchio 12-05-2009, 13.59.35   #105
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Premetto che fino ad ora non mi sono ancora dedicato in maniera costante alla ricapitolazione e quindi i dubbi e le incertezze che ho al riguardo potrebbero sparire (spero)non appena iniziero a tentare di ricapitolare costantemente i vari episodi del mio passato, cosa che cercherò di fare quanto prima, visto che il discorso mi interessa molto.

Una cosa che ancora non mi è chiara è questa: se io riprendo alcuni episodi passati nei quali non ero presente a me stesso e consapevole, in base a cosa potrei a distanza di anni riprendere tutte le emozioni, stati d'animo ecc che nel momento in cui li vivevo non ho assaporato? Non avendoli vissuti a pieno all'epoca non dovrebbero essere andati persi per sempre?
Se io da oggi iniziassi a vivere consapevolmente 24 ore al giorno, probabilmente fra 10 o 20 anni ricorderei tutto in maniera precisa, comprese emozioni, le vere motivazioni che mi hanno spinto ad agire in un determinato modo ecc, ma per i momenti in cui ero mezzo addormentato è possibile una cosa del genere?

Le prime prove che ho fatto mi hanno permesso solo di rivivere, magari in modo più intenso di quando vado in giro nella mia memoria in balia della semplici associazioni di idee, le emozioni dei momenti che stavo cercando di ricapitolare, ma la mia paura è che quanto ho perso in passato non vivendo appieno si andato perso per sempre...
Spero che un pò più di pratica mi farà cambiare idea.
secondo me tutti gli eventi lasciano un ricordo.
solo che i positivi (a mio parere) rimangono prevalentemente consci e i negativi inconsci
Rimanendo inconsci ti lavorano in continuazione senza che tu te ne renda conto e di fatto ti impediscono di essere completamente libero (anche se normalmente pensi di esserlo)
Per questo al fine di farli riemergere occorre maggiore presenza e maggiore coscienza (a mio parere) e anche una sorta di non paura e quella dose di aggressività di cui si parlava in altro 3d, unita a un lavoro costante.
Perchè (almeno per quanto mi riguarda) è come quando devi allenarti per un qualcosa.
Ci vuole tempo per entrare in forma e basta un attimo per perderla sino a che i muscoli non si sono abituati a un nuovo livello
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Vecchio 12-05-2009, 14.09.36   #106
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Cercando di ricapitolare () mi sono accorta di una cosa, che vado a spiegare: a me è capitato un fatto da bambina, quel fatto mi ha "sconvolta" tant'è che mi pare ora di poter dire, se sbaglio correggetemi, che è come se quel fatto non l'ho digerito, il non aver digerito un certo alimento fa si che lo stomaco cerchi in tutti i modi di digerilo per poter stare bene, e per tutto il tempo genera succhi gastrici che ci creano dei problemi come se quel cibo ci ritornasse indietro per essere accettato, digerito e assimilato. Fintanto che questo non avviene in toto ecco che continuerà a risalire. Fuor di metafora l'esperienza ritorna e ritorna perchè deve essere accettata e compresa, cosa che pare facile ma non lo è per niente, tanti sono gli ammortizzatori ( si chiamano così?) della mente. Inoltre se non siamo pronti a vedere una cosa possiamo ricapitolare all'infinito, ho questa impressione, ma per istinto di sopravvivenza, se non siamo in grado di sopportare, non arriveremo a niente. Credo che il Lavoro debba andare di pari passo altrimenti ci salvaguardiamo la stessa vita, è così?
Mi fermo perchè già lungo, ma avrei altre domande.
Mi sa che hai ragione, ci son cose che proprio non vengono su perchè la mente o anche il corpo o anche il cuore non le regge, allora la soluzione potrebbe essere quella di cominciare da piccole cose, accettare quelle poi altre come credo stai suggerendo tu.
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Vecchio 12-05-2009, 14.19.49   #107
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Mi sa che hai ragione, ci son cose che proprio non vengono su perchè la mente o anche il corpo o anche il cuore non le regge, allora la soluzione potrebbe essere quella di cominciare da piccole cose, accettare quelle poi altre come credo stai suggerendo tu.
mi hai fatto pensare a una cosa
non so se c'entri completamente ma ritengo possa essere uno spunto in più.
che forse il rendere "fluida" la mente pian piano anche attraverso un approccio trasversale (ossia l'apertura nei confronti di nuove idee prima non considerate ecc.ecc., il cambio delle abitudini quotidiane che cristallizzano) si leghi anche a questo lavoro e permetta nel tempo una maggior risalita di questi eventi shock?
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Vecchio 12-05-2009, 14.29.13   #108
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Mi sa che hai ragione, ci son cose che proprio non vengono su perchè la mente o anche il corpo o anche il cuore non le regge, allora la soluzione potrebbe essere quella di cominciare da piccole cose, accettare quelle poi altre come credo stai suggerendo tu.
Questo è quello che credo di aver visto su di me.

Inoltre uno sbaglio che si può fare, e io l'ho fatto all'inizio, e quello di cercare di capire tutto con la mente di padroneggiare l'idea il concetto, ma il punto invece è che le cose si comprendono facendole e questo lo ripeto anche qui e non a te Sole che lo sai meglio di me, ma a tutti quelli che iniziano, fare, fare, e poi ancora fare ci avvicina prima alle cose e poi ci aiuta a comprenderle.
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Vecchio 12-05-2009, 14.56.37   #109
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paradossalmente quel "fare fare fare" se abitudine mentale in realtà allontana.
è una sorta di abile giochetto mentale pure quello quantomeno così vedo su di me.
è un lavorio che ti impedisce la presenza in quell'evento e di fatto te ne allontana.
mi vien da dire che è come se la mente debba essere in un certo qual modo vuota per poter ricapitolare per bene.
in me se continuo a pensare "fare fare fare" in realtà non sto facendo nulla se non pensare
altrimenti è come se si creasse un'aspettativa sulla cosa.
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Vecchio 12-05-2009, 15.00.51   #110
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paradossalmente quel "fare fare fare" se abitudine mentale in realtà allontana.
è una sorta di abile giochetto mentale pure quello quantomeno così vedo su di me.
è un lavorio che ti impedisce la presenza in quell'evento e di fatto te ne allontana.
mi vien da dire che è come se la mente debba essere in un certo qual modo vuota per poter ricapitolare per bene.
in me se continuo a pensare "fare fare fare" in realtà non sto facendo nulla se non pensare
altrimenti è come se si creasse un'aspettativa sulla cosa.
Probabilmente non si capiva bene, ripeto meglio, se cerchi di capire cosa è la ricapitolazione con la mente, non ci arriverai mai, se cercherai di padroneggiarla solo con la mente non ti servirà a niente, quindi la cosa migliore per arrivare a ricapitolare è ricapitolare. E' più chiaro ora?
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Vecchio 12-05-2009, 15.04.47   #111
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Probabilmente non si capiva bene, ripeto meglio, se cerchi di capire cosa è la ricapitolazione con la mente, non ci arriverai mai, se cercherai di padroneggiarla solo con la mente non ti servirà a niente, quindi la cosa migliore per arrivare a ricapitolare è ricapitolare. E' più chiaro ora?
chiarissimo e ritengo valga per qualsiasi cosa
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Vecchio 12-05-2009, 15.07.16   #112
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mi hai fatto pensare a una cosa
non so se c'entri completamente ma ritengo possa essere uno spunto in più.
che forse il rendere "fluida" la mente pian piano anche attraverso un approccio trasversale (ossia l'apertura nei confronti di nuove idee prima non considerate ecc.ecc., il cambio delle abitudini quotidiane che cristallizzano) si leghi anche a questo lavoro e permetta nel tempo una maggior risalita di questi eventi shock?
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sono perfettamente d'accordo.
amore e perdono sono come il risultato di un'opera (appunto la ricapitolazione in questo caso)
ma allora possiamo dire che non è la situazione a essere identica ma è il nostro approccio ad essa ad essere sempre il medesimo?
e che appunto ricapitolando se stessi per bene consente di "espandersi" di fronte alle situazioni (che si ripresentano appunto per questo) e di viverle via via più "pienamente" in coscienza ampliando le proprie potenzialità?
in sostanza la ricapitolazione eseguita bene porta a vivere ogni evento come un'opportunità per manifestare pienamente se stessi.
Certo, le cose che dici hanno una certa " fluidità". Nel senso che mostrano un qualcosa che va avanti liscio come l'olio, Peraltro ho preso questi due interventi poiché mi appaiono le più significativi.
Il discorso " ricapitolazione", come del resto tutti quelli che si affrontano,dal mio punto di vista, ha bisogno - farei meglio a dire " ognuno di noi ha bisogno" - di un certo margine di tempo a che i punti, per così dire, siano oltre che fluidi anche compresi.
Da questo angolo visuale, allora, mi pare che tu descriva le cose come dovrebbero essere - e come sono - ma semplicemente perché sappiamo che " dopo " A viene - e deve venire - " B " e via discorrendo.

Cioè, va bene parlare di manifestazione delle proprie potenzialità ad esempio ma va a finire che col fatto che si vuole raggiungere quel fine, ce la si racconti e si metta poco nel lavoro di ricapitolazione, credendo, appunto, di aver proceduto in questo senso.
Ma magari mi sbaglio...
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 12-05-2009, 15.20.28   #113
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chiarissimo e ritengo valga per qualsiasi cosa
Infatti era quello che avevo scritto nel primo post.
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Vecchio 12-05-2009, 15.37.51   #114
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Certo, le cose che dici hanno una certa " fluidità". Nel senso che mostrano un qualcosa che va avanti liscio come l'olio, Peraltro ho preso questi due interventi poiché mi appaiono le più significativi.
Il discorso " ricapitolazione", come del resto tutti quelli che si affrontano,dal mio punto di vista, ha bisogno - farei meglio a dire " ognuno di noi ha bisogno" - di un certo margine di tempo a che i punti, per così dire, siano oltre che fluidi anche compresi.
Da questo angolo visuale, allora, mi pare che tu descriva le cose come dovrebbero essere - e come sono - ma semplicemente perché sappiamo che " dopo " A viene - e deve venire - " B " e via discorrendo.

Cioè, va bene parlare di manifestazione delle proprie potenzialità ad esempio ma va a finire che col fatto che si vuole raggiungere quel fine, ce la si racconti e si metta poco nel lavoro di ricapitolazione, credendo, appunto, di aver proceduto in questo senso.
Ma magari mi sbaglio...
beh oltre alla teoria serve per forza di cose anche la pratica.
andrebbero unite per fissare per bene le cose.
di fatto se mi fermo e descrivo queste cose senza quantomeno impegnarmi nel praticarle sono "doppio" perchè dico una cosa e ne faccio un'altra e la mente in questo "diletto" trova modo per fuggire di nuovo dall'opera.
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Vecchio 12-05-2009, 16.19.30   #115
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Premetto che fino ad ora non mi sono ancora dedicato in maniera costante alla ricapitolazione e quindi i dubbi e le incertezze che ho al riguardo potrebbero sparire (spero)non appena iniziero a tentare di ricapitolare costantemente i vari episodi del mio passato, cosa che cercherò di fare quanto prima, visto che il discorso mi interessa molto.

Una cosa che ancora non mi è chiara è questa: se io riprendo alcuni episodi passati nei quali non ero presente a me stesso e consapevole, in base a cosa potrei a distanza di anni riprendere tutte le emozioni, stati d'animo ecc che nel momento in cui li vivevo non ho assaporato? Non avendoli vissuti a pieno all'epoca non dovrebbero essere andati persi per sempre?
Se io da oggi iniziassi a vivere consapevolmente 24 ore al giorno, probabilmente fra 10 o 20 anni ricorderei tutto in maniera precisa, comprese emozioni, le vere motivazioni che mi hanno spinto ad agire in un determinato modo ecc, ma per i momenti in cui ero mezzo addormentato è possibile una cosa del genere?

Le prime prove che ho fatto mi hanno permesso solo di rivivere, magari in modo più intenso di quando vado in giro nella mia memoria in balia della semplici associazioni di idee, le emozioni dei momenti che stavo cercando di ricapitolare, ma la mia paura è che quanto ho perso in passato non vivendo appieno si andato perso per sempre...
Spero che un pò più di pratica mi farà cambiare idea.
Credo di poterti rispondere parzialmente. Inoltre la domanda, che trovo molto pertinente, è collegata al dubbio che si esprimeva qualche post fa (ormai parecchi, ma era ieri) utilizzando l'esempio del mangiare.

Normalmente si inizia a ricapitolare fatti salienti e non semplici banallità quotidiane. Questo, tra l'altro, da alla ricapitolazione anche un valore "psicologico"... ossia vale anche in un ambito diciamo più basso per esempio nella risoluzione dei traumi, anche se il suo primo scopo è enegetico e nella "copiatura" della memoria.
I fatti salienti, quindi intensamente emotivi, che non abbiamo avuto la forza o la prontezza di vivere appieno perchè eravamo addormentati hanno anche però la caratteristica che ci hanno un po' svegliato in quel momento. Ossia di per se il fatto saliente è molto energetico. Se eravamo addormentati o comunque per qualche motivo siamo "fuggiti" da esso, egli è ancora lì, è attuale, lavora, ci succhia e fa anche in modo di attrarre situazioni simili.
Quando si ricapitolano queste cose, soprattutto se si fanno più passate (almeno la seconda di confronto andrebbe fatta) ci si accorge che oltre ad avere recuperato l'energia lasciata indietro e a sviluppare un diverso e più equilibrato atteggiamento verso quell'evento, si ricordano meglio i particolari.
Nelle passate successive, volendo, si possono cogliere dei particolari che nella prima passata, il grosso, non abbiamo colto.

Questo mi fa pensare che in linea teorica è possibile il recupero integrale di tutto ciò che abbiamo fatto mezzi addormentati, anche se non saliente.
E' la coscienza che dormiva, non il nostro registratore.
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Vecchio 12-05-2009, 19.03.33   #116
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C'è stato un periodo della mia vita in cui io proprio non c'ero e se c'ero dormivo alla grande, è un periodo di cui faccio molta fatica a parlare e che cerco di ignorare come se fosse una cosa chiusa e risolta, che ha lasciato delle cicatrici profonde nella mia vita e di cui ne hanno fatto le spese soprattutto le mie figlie.
Quello che non riesco a capire è che quando parlo con loro di questo periodo non provo nessuna emozione, resto fredda come se questi fatti fossero accaduti ad un'altra persona. Se cerco di ricordare degli episodi di questo periodo sento come un rifiuto, un rigetto, anche se sono consapevole che si tratta di me....
Per anni sono stata da uno psicologo che prima di tutto mi ha convinta che non è stata colpa mia e di non condannarmi, grazie anche a questo aiuto ho potuto ricucire la mia vita, ma in quanto a ricapitolazione penso di essere lontana anni luce....

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Vecchio 12-05-2009, 19.42.35   #117
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Credo di poterti rispondere parzialmente. Inoltre la domanda, che trovo molto pertinente, è collegata al dubbio che si esprimeva qualche post fa (ormai parecchi, ma era ieri) utilizzando l'esempio del mangiare.

Normalmente si inizia a ricapitolare fatti salienti e non semplici banallità quotidiane. Questo, tra l'altro, da alla ricapitolazione anche un valore "psicologico"... ossia vale anche in un ambito diciamo più basso per esempio nella risoluzione dei traumi, anche se il suo primo scopo è enegetico e nella "copiatura" della memoria.
I fatti salienti, quindi intensamente emotivi, che non abbiamo avuto la forza o la prontezza di vivere appieno perchè eravamo addormentati hanno anche però la caratteristica che ci hanno un po' svegliato in quel momento. Ossia di per se il fatto saliente è molto energetico. Se eravamo addormentati o comunque per qualche motivo siamo "fuggiti" da esso, egli è ancora lì, è attuale, lavora, ci succhia e fa anche in modo di attrarre situazioni simili.
Quando si ricapitolano queste cose, soprattutto se si fanno più passate (almeno la seconda di confronto andrebbe fatta) ci si accorge che oltre ad avere recuperato l'energia lasciata indietro e a sviluppare un diverso e più equilibrato atteggiamento verso quell'evento, si ricordano meglio i particolari.
Nelle passate successive, volendo, si possono cogliere dei particolari che nella prima passata, il grosso, non abbiamo colto.

Questo mi fa pensare che in linea teorica è possibile il recupero integrale di tutto ciò che abbiamo fatto mezzi addormentati, anche se non saliente.
E' la coscienza che dormiva, non il nostro registratore.
Grazie per la risposta, Ray, mi hai dato spunti notevoli per riflettere
In effetti episodi passati anche se dolorosi, hanno il merito di averci datto una scossa e magari dietro di sè portano tutta una serie di altri elementi che possono essere scoperti ed analizzati, magari dopo qualche passata di ricapitolazione.

Poter usufruire di un "tesoretto"energetico sepolto nel passato è senz'altro una buona cosa, magari si devono scavare parecchie buche prima di trovarlo, però ho la sensazione che una volta scoperto possa essere uno stimolo in più per aumentare la coscienza e la presenza di sè nelle situazioni presenti e future, per non aver più bisogno, in seguito, di sforzi ricapitolativi estenuanti...
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Vecchio 12-05-2009, 22.42.33   #118
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Una cosa che ancora non mi è chiara è questa: se io riprendo alcuni episodi passati nei quali non ero presente a me stesso e consapevole, in base a cosa potrei a distanza di anni riprendere tutte le emozioni, stati d'animo ecc che nel momento in cui li vivevo non ho assaporato? Non avendoli vissuti a pieno all'epoca non dovrebbero essere andati persi per sempre?
Non avendoli vissuti a pieno è come se una parte di te fosse rimasta ancora là, imprigionata da qualche parte. Un po' come se camminando ti impigli le bretelle in una porta e queste si allungano ma tu cammini ancora, fino a chè ti riesce quasi impossibile andare avanti.

Nella ricapitolazione immagina delle bretelle che si possono allungare per km, e che magari sono pure invisibili o non materiali, il chè ci impedisce di seguirle a ritroso in maniera "fisica". Gli episodi salienti non sappiamo dove sono, ma ci sono dato che parte di noi è incastrata in essi. Si tratta solo di diventarne coscienti piano piano, poi potremo definitivamente abbandonarli perchè li avremo dentro di noi per sempre, quando cioè li avremo compresi.
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Vecchio 13-05-2009, 09.45.05   #119
Sole
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Oppure posso fare l'inverso, scelgo un episodio ben preciso ed a quel punto lascio partire delle associazioni che sono sicuramente collegate ad esso, come quando uso un motore di ricerca. Ora debbo stare attento a non aprire una pagina della memoria e seguire un "link" di essa che mi porta altrove, devo ricordarmi che cosa sto cercando, io voglio tutte le pagine che hanno un contenuto che mi aiuti a chiarire quella parola (concetto, situazione) che ho digitato inizialmente sul motore di ricerca, non devo farmi distrarre da pubblicità o curiosità varie.

Allegato 1570

Credo sia evidente il senso motorio delle due tecniche, con la prima parto da fuori, più o meno a caso (solo una vaga indicazione, forse) e vagando spero di trovare una strada che ritorna a me, con la seconda parto da me, prendo tutti i sentieri che rispondono a certi requisiti e torno indietro appena ho un bottino o vedo che mi portano fuori strada.
Ci sono casi (fortuiti, con il giusto senso che possiamo dare a questa parola) in cui il primo metodo può essere più efficace, più veloce, ma non ci darà mai la certezza di aver esplorato tutto quello che ci occorre.
Si dovrebbe ora espandere sui livelli di ricerca del secondo metodo, una volta che ho mappato le prime pagine che corrispondono ai requisiti posso da queste partire su un successivo livello etc etc... ma il post è già lungo.

Preferisco questo secondo metodo ma presuppone una certa energia per restare concentrati sul ricordo di partenza. Il rischio di partire per la tangente con le associazioni è altissimo per me.
Avendo uno scarso potere concetrativo ancora, pensavo di utilizzare dei metodi ma ho paura che siano utili solo in parte perchè potrebbero non aiutare a migliorare la concetrazione che è importante per ricapitolare, potrebbe impigrirla ancora di più,.
Comunque uno dei metodi che ho pensato è quello di scrivere a schema le associazioni., cioè prendere un foglio segnare un cerchio nel centro e nel cerchio scrivere un titolo riassuntivo del ricordo da ricapitolare. Dal cerchio far partire una serie di linee che sonole associazioni legate al nucleo/cerchio. Per ogni linea il titolo dell'associazione.
In questo modo dovremmo riuscire a tenere presente sempre il nucleo da dove si è partiti e si vuole tornare. però ha dei pro e contro che ho detto prima.
Che ne pensate? Può essere un buon metodo? E' più o meno come scrivere il ricordo solo in forma schematica e poi piano pino lasciare il foglio intanto che ci siamo abituati al metodo.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 21-05-2009, 11.09.19   #120
RedWitch
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Preferisco questo secondo metodo ma presuppone una certa energia per restare concentrati sul ricordo di partenza. Il rischio di partire per la tangente con le associazioni è altissimo per me.
Avendo uno scarso potere concetrativo ancora, pensavo di utilizzare dei metodi ma ho paura che siano utili solo in parte perchè potrebbero non aiutare a migliorare la concetrazione che è importante per ricapitolare, potrebbe impigrirla ancora di più,.
Comunque uno dei metodi che ho pensato è quello di scrivere a schema le associazioni., cioè prendere un foglio segnare un cerchio nel centro e nel cerchio scrivere un titolo riassuntivo del ricordo da ricapitolare. Dal cerchio far partire una serie di linee che sonole associazioni legate al nucleo/cerchio. Per ogni linea il titolo dell'associazione.
In questo modo dovremmo riuscire a tenere presente sempre il nucleo da dove si è partiti e si vuole tornare. però ha dei pro e contro che ho detto prima.
Che ne pensate? Può essere un buon metodo? E' più o meno come scrivere il ricordo solo in forma schematica e poi piano pino lasciare il foglio intanto che ci siamo abituati al metodo.

Potrebbe essere un metodo per non perdere pezzi per strada, non so se funzioni credo che l'unica sia tentare e vedere come va.. io in genere parto da quello che mi sembra il nucleo prendendo a riferimento una persona alla volta e da li parto, non so se questo mi porterà a riuscire a ricordare tutto quel che mi serve, ma finora mi pare sia andata bene così.. se mentre passo in rassegna dei ricordi ci sono altre persone che si "intrecciano" prendo nota da parte del nome della persona e poi quando ho finito con quella parte vado a rivedere l'appunto perchè mi è capitato più volte di dimenticarmi poi e di tornarci.. basta che la lista non diventi infinita ... allo stesso modo, se non diventa una scusa per rimandare, penso che se ti fai uno schema e a te va bene per ricordare, possa funzionare, come promemoria, ma mi sa che l'unica è fare tentativi per vedere se ti serve .

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Vecchio 24-05-2009, 09.37.52   #121
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Potrebbe essere un metodo per non perdere pezzi per strada, non so se funzioni credo che l'unica sia tentare e vedere come va.. io in genere parto da quello che mi sembra il nucleo prendendo a riferimento una persona alla volta e da li parto, non so se questo mi porterà a riuscire a ricordare tutto quel che mi serve, ma finora mi pare sia andata bene così.. se mentre passo in rassegna dei ricordi ci sono altre persone che si "intrecciano" prendo nota da parte del nome della persona e poi quando ho finito con quella parte vado a rivedere l'appunto perchè mi è capitato più volte di dimenticarmi poi e di tornarci.. basta che la lista non diventi infinita ... allo stesso modo, se non diventa una scusa per rimandare, penso che se ti fai uno schema e a te va bene per ricordare, possa funzionare, come promemoria, ma mi sa che l'unica è fare tentativi per vedere se ti serve .

Ho provato e devo dire che di associazioni me ne son venute tante, anche cose a cui non avevo mai più pensato e non è diffcile tenere presente il nucleo anche non scrivendo lo schema, parte comunque tutto da li, penso di usarlo ancora mi ha aiuto.

Invece il tuo metodo di ricapitolare persona per persona lo avevo letto come la tecnica che descriveva Castaneda, giusto? Però è vero che il ricordo di una persona chiama l'altro per cui essendo tutto collegato alla fine vengon fuori tutti, quante persone abbiamo incontrato nella vita...

A questo punto abbiamo già due metodi per capire come fare bene, mi piacerebbe sentire anche gli altri se hanno studiato una tecnica personale sul secondo metodo di indagine (non per associazioni libere ma relative all'oggetto).


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Vecchio 25-05-2009, 11.44.08   #122
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Ho una domanda un pò assurda... E' possibile che la ricapitolazione parta ad un certo punto della nostra vita come un processo spontaneo senza si sappia esattamente che si tratta di ricapitolazione?
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Vecchio 25-05-2009, 11.58.03   #123
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Ho una domanda un pò assurda... E' possibile che la ricapitolazione parta ad un certo punto della nostra vita come un processo spontaneo senza si sappia esattamente che si tratta di ricapitolazione?
In un certo senso credo di si. Capita nella vita che i ricordi non elaborati spingano per emergere. E' possibile, se li accogliamo, che più o meno "istintivamente" iniziamo a lavorarli in qualche modo... però se non si applica un metodo e non si è consci di quel che si fa e delle intenzioni (fini) con cui lo si fa, sarà sempre un lavoro parziale per ben che vada.
Insomma per far bene dobbiamo voler "recuparare" le energie imbrigliate e riassorbire le esperienze. Oltre al fatto che prima di imparare a farlo in modo efficace serve provare più volte.
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Vecchio 25-05-2009, 14.11.56   #124
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In un certo senso credo di si. Capita nella vita che i ricordi non elaborati spingano per emergere. E' possibile, se li accogliamo, che più o meno "istintivamente" iniziamo a lavorarli in qualche modo... però se non si applica un metodo e non si è consci di quel che si fa e delle intenzioni (fini) con cui lo si fa, sarà sempre un lavoro parziale per ben che vada.
Insomma per far bene dobbiamo voler "recuparare" le energie imbrigliate e riassorbire le esperienze. Oltre al fatto che prima di imparare a farlo in modo efficace serve provare più volte.


Mi succede da più o meno un anno, mi vengono in mente delle cose che ho fatto così d'improvviso, ma non è ricordare perchè in qualche modo non vengo assorbita dalle emozioni, è un pò come guardare un film e la sensazione che ne segue quando il film è passato è di immediato benessere come se si fosse sciolto qualcosa, è stato proprio per l'effetto di questa sensazione di benessere che ho iniziato a farlo volontariamente, andando a cercare 'i pezzi' (ma senza metodo). In realtà ho posto male la domanda nel post precedente, nella mia mente infatti era già presente il concetto di ricapitolazione (ho letto il passaggio degli stregoni di Castaneda), quindi la prima volta che è partita questa rielaborazione spontaneamente ho fatto subito il collegamento con quanto avevo letto. Mi rimaneva il dubbio se appunto si trattasse veramente o meno di ricapitolazione non essendo un processo iniziato con intento.
Adesso ho trovato i vostri post sull'argomento e cercherò di adottare uno dei due metodi applicandolo con costanza anche perchè sembra davvero terapeutico..
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Vecchio 02-01-2010, 23.31.41   #125
Falketta
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Si, anche se questa è più una conseguenza che una causa, altrimenti dai e ridai la vita ci sbatterà in faccia sempre la stessa minestra finchè non ci decideremo a mangiarla.
Toh... è esattamente la frase che ho detto l'ultima volta che mi sono ritrovata immersa nella stessa situazione che si ripete nella mia vita: "E' la solita minestra!"
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