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Vecchio 14-12-2008, 22.22.01   #51
nikelise
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non ho letto gli autori da voi citati però mi chiedo, da essere umano che vive la sua vita combattendo con il proprio io nel tentativo di accettare me stessa , di accettare gli altri e infine di farmi accettare, è veramente necessario trattenere le emozioni negative ? la persona umana non è un essere perfetto, è pieno di paure consce e inconsce, a volte si perde in oscure volute della mente, nel suo percorso di crescita potrebbe vivere le sue ansie esternando anche le emozioni negative, provare sentimenti spregevoli e metterli a nudo e esaminarli con oggettività potrebbe semplicemente aiutarci a liberarcene. il concetto di trattenere non riesco a comprenderlo, forse perchè come persona sono molto impulsiva
Leggi Lowen allora ''la depressione ed il corpo '' la' si dice che trattenere e' male perche a lungo andare porta alla repressione e poi alla depressione.
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Vecchio 14-12-2008, 22.51.38   #52
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Leggi Lowen allora ''la depressione ed il corpo '' la' si dice che trattenere e' male perche a lungo andare porta alla repressione e poi alla depressione.
se ho ben capito Lowen afferma che non bisogna "trattenere", comunque grazie per l'informazione, lo leggerò
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Vecchio 15-12-2008, 01.19.52   #53
Kael
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non ho letto gli autori da voi citati però mi chiedo, da essere umano che vive la sua vita combattendo con il proprio io nel tentativo di accettare me stessa , di accettare gli altri e infine di farmi accettare, è veramente necessario trattenere le emozioni negative ? la persona umana non è un essere perfetto, è pieno di paure consce e inconsce, a volte si perde in oscure volute della mente, nel suo percorso di crescita potrebbe vivere le sue ansie esternando anche le emozioni negative, provare sentimenti spregevoli e metterli a nudo e esaminarli con oggettività potrebbe semplicemente aiutarci a liberarcene. il concetto di trattenere non riesco a comprenderlo, forse perchè come persona sono molto impulsiva
E' chiaro che diamo significati diversi al termine, ma non mi sembra siamo così lontani a livello concettuale. Il "trattenere" di cui parliamo qui è proprio quello che permette di osservarsi, di "esaminare" come dici tu le emozioni negative. Emozioni che se non tratteniamo, se sfoghiamo subito all'esterno, non possiamo più osservare (possiamo solo studiarne gli effetti, e per di più a posteri).

Se ad esempio quando sei arrabbiata sfoghi subito l'emozione negativa all'esterno, ti resta una specie di "vuoto", un vuoto simile a quando si è ubriachi, c'è una zona buia che non si può più osservare. Se invece trattieni l'emozione negativa (che non significa non sentirla, significa semplicemente viversela dentro di noi senza farla pesare o riversarla addosso all'altro) se riesci a trattenerla dicevo puoi studiarla, puoi risalirne all'origine e il motivo per cui scaturisce, puoi sentire tutti i meccanismi che cerca di mettere in atto e tutto quanto la riguarda.

Il trattenere di cui parliamo insomma è proprio il modo più efficace per studiarla, per conoscerla, lo so che spesso lo si associa alla repressione ma ciò è del tutto errato.
Si cerca di trattenere tutto ciò che cerca di uscire da solo, in automatico, senza che siamo noi ad averlo deciso. Questo è il modo migliore per studiare non solo le emozioni negative, ma ogni atto meccanico che può partire da noi, e il trattenerlo implica in primis anche l'accettarlo...
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Vecchio 15-12-2008, 02.20.05   #54
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Emozioni che se non tratteniamo, se sfoghiamo subito all'esterno, non possiamo più osservare (possiamo solo studiarne gli effetti, e per di più a posteri.
Se ad esempio quando sei arrabbiata sfoghi subito l'emozione negativa all'esterno, ti resta una specie di "vuoto", un vuoto simile a quando si è ubriachi, c'è una zona buia che non si può più osservare. Se invece trattieni l'emozione negativa (che non significa non sentirla, significa semplicemente viversela dentro di noi senza farla pesare o riversarla addosso all'altro) se riesci a trattenerla dicevo puoi studiarla, puoi risalirne all'origine e il motivo per cui scaturisce, puoi sentire tutti i meccanismi che cerca di mettere in atto e tutto quanto la riguarda.
..
quando mi capita di avere un'emozione negativa che sento di dover esprimere istantaneamente non penso a trattenermi, anche perchè se perdessi quell'attimo giusto per esternarmi non potrei più farlo e mi rimarebbe l'amarezza di non aver chiarito il mio pensiero...sai prima questo mi succedeva spesso, subivo l'offesa e mi sentivo frustrata. in molte occasioni ho la prudenza di trattenermi ma poi, anche se mi esanimo, resto comunque angosciata, la situazione mi logora i nervi...che guazzabuglio di sentimenti contorti! ho anche compreso perchè reagisco così, a mente fredda ricollego le mie reazioni emotive alle regole restrittive impostemi quando ero bambina poi giovane adulta, sai le ragazze qualche anno fa non godevano delle libertà di ora e quelle limitazioni hanno formato la donna che sono oggi.
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Vecchio 12-04-2009, 22.46.13   #55
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Rimanendo in ambito psicologico un bambino tradito, ma direi più che non ha ricevuto le giuste attenzioni, tenderà a giocare sempre un sottile gioco di rimpiattino: se mi cercano valgo, se non mi cercano faccio un pò di rumore in modo che si accorgano che ci sono, appena si sono accorti mi rinascondo e aspetto che mi ricerchino... ma se non lo fanno mi costringono a fare ancora più rumore...... etc...

Come se ne esce? La risposta più facile sarebbe dire di che prendendone consapevolezza ed osservando etc... ma in realtà anche se uno lo vede, quando il sangue sale alla testa (non è solo/prorpio sangue, ma questa non è la sezione ed il momento adatto, ci torno prometto) senza resistenza non c'è nulla da fare.
Qual'è il confine tra resistenza e repressione? Repressione è addormentare lo stimolo che ci turba-danneggia-o-che-altro resistenza è averlo bello sveglio ma dominarlo.
Per quanto ci possiamo girare intorno solo la volontà può compiere il miracolo, se la volontà non l'abbiamo bisogna lavorare su quella... se qualcuno esterno controlla si può fare direttamente sul problema, da soli è meglio rinforzare la volontà in altro modo e poi concentrarsi sul problema solo quando questa è più forte.
Ho bisogno di te per capire una cosa che non riesco proprio a dominare non riesco a gestirla mi scappa da tutte le parti, se non reprimo soffro, credo sia proprio sofferenza perchè non la reggo, ormai mi capita da troppe volte è in quel mentre non sono io ora, ma sono una io molto infantile, (non che per il resto del tempo sia adulta però va meglio) è come se la sentissi salire questa emozione e cresce, cresce a dismisura e poi mi fa perdere il senso del giusto, del vero. Poi se arriva una parola che mi scuote mi sento in colpa, inadeguata perchè non riesco a gestire questa emozione che mi sconquassa.
Hai un suggerimento? Oppure non so puoi spiegarmi meglio come dominarla perchè è che perdo proprio il senso del momento non so spiegarlo meglio ma perdo la bussola ecco forse è questa la definizione più giusta.
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