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Vecchio 23-06-2010, 14.34.43   #26
stefano
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Cioè senza osservatore non sono in grado di sapere che devo andare a fare la spesa prima di passare a prendere mia figlia e quindi devo spicciarmi?

Cioè tutti quelli che non sono stressati hanno l'osservatore?

Dai, cerchiamo di restare in tema...

tu hai fatto una domanda precisa io ti ho risposto precisamente (la ricordi la tua domanda?)
la soluzione definitiva al problema si ha solo quando emerge il testimone in te.
prima di questo si hanno dei "rimedi" momentanei.
ad esempio se devo fare qualcosa soluzione è fare quella cosa senza se e senza ma evitando quindi droppelli inutili (come è già stato detto).
imparando pian piano a far così (mi fa venire in mente ad esempio "ora et labora") la mente ordinaria si addomestica e subentra altro.

in sostanza il rimedio è "fare evitando di disperdere energie mentali in cose in quel momento non utili per ciò che si sta facendo".
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Vecchio 23-06-2010, 14.36.02   #27
stefano
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Già... parole molto sagge, ma come fai a sapere cosa devi fare se sei sempre totalmente immerso in ciò che fai?

la tua domanda era questa Ray.
prova a vedere se non soddisfa le tue aspettative di risposta
non mi pare di non essere perfettamente in tema.
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Vecchio 23-06-2010, 16.07.00   #28
Ray
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la tua domanda era questa Ray.
prova a vedere se non soddisfa le tue aspettative di risposta
non mi pare di non essere perfettamente in tema.
Vabbeh... alla domanda come fai a sapere cosa devi fare se sei immerso ecc. tu rispondi deve nascere l'osservatore in te. Se ti pare una risposta precisa non so che dirti, per te è precisa per me non dice nulla. Come farebbe l'osservatore a dirti cosa devi fare?

Siamo comunque fuori tema dato che la discussione è in psico, inoltre ti dico no, i modi di gestire lo stress non sono palliativi all'osservatore, sono realmente funzionanti anche senza di esso. Per altro l'osservatore, per come lo intendiamo in mille altri tread non ha assoluttamente la funzione di dirti che devi spicciarti a fare la spesa perchè hai un altro impegno dopo... semmai servirebbe ad osservarti mentre te lo ricordi. Se l'osservatore ti dice qualcosa non sta limitando ad osservarti ed è altro. Ma bon, non voglio convincerti, e men che meno voglio che un tread sullo stress diventi una discussione su cosa è o dovrebbe essere questo osservatore, quindi lascio stare, di pure quello che vuoi. Appena ci torno riprendiamo sullo stress.
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Vecchio 23-06-2010, 17.02.49   #29
stefano
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se tu sei stressato in una situazione e non ne sei consapevole devi diventare consapevole dello stress.
come puoi diventare consapevole dello stress se non ti "distacchi" per un attimo dalla situazione e non la osservi per quello che è osservando quello che fai e come ti comporti?
e chi è che osserva se non l'osservatore in te?

a me pare evidente la cosa.
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Vecchio 23-06-2010, 18.27.31   #30
webetina
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se tu sei stressato in una situazione e non ne sei consapevole devi diventare consapevole dello stress.
come puoi diventare consapevole dello stress se non ti "distacchi" per un attimo dalla situazione e non la osservi per quello che è osservando quello che fai e come ti comporti?
e chi è che osserva se non l'osservatore in te?

a me pare evidente la cosa.
Forse dipende da quanto è addestrato il tuo ospite? il mio vede tutto , continuamente, mi trasmette che sono stressata, che non sono concentrata, che farei meglio a fare una cosa anzichè l'altra,
ma io lo ignoro il più delle volte; magari non gli posso ordinare di stare zitto, ma quasi mai ha il potere di dissuadermi.
Il mio testimone sembra inutile.
Ok, era quasi una battuta, e riguarda la mia esperienza, io proprio non darei certe facoltà al testimone.

Ultima modifica di webetina : 23-06-2010 alle ore 18.31.22.
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Vecchio 24-06-2010, 01.24.35   #31
stefano
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Forse dipende da quanto è addestrato il tuo ospite? il mio vede tutto , continuamente, mi trasmette che sono stressata, che non sono concentrata, che farei meglio a fare una cosa anzichè l'altra,
ma io lo ignoro il più delle volte; magari non gli posso ordinare di stare zitto, ma quasi mai ha il potere di dissuadermi.
Il mio testimone sembra inutile.
Ok, era quasi una battuta, e riguarda la mia esperienza, io proprio non darei certe facoltà al testimone.
qui il discorso è un altro.
il testimone vede ma tu in un certo senso te ne freghi.
l'inutilità del testimone (così come la sua utilità)dipendono da te.
se il testimone emerge, vede ma la persona (personalità)se ne frega c'è poco da fare.
abbandonarsi e seguirlo è la Regola direi basilare.
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Vecchio 24-06-2010, 09.36.15   #32
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Stavo considerando un altro aspetto dello stress, così continuo il discorso anche con Red e con tutti, che però probabilmente parte da presupposti diversi cioè utilizzare lo stress per "scavalcarlo", sconfinare, in un certo senso.
La tensione di cui parlavamo prima lavorando ed aumentando il lavoro può portare da solo anche senza fattori secondari a stress. Un caldo eccessivo è un fattore di stress, un lavoro pesante da finire che va finito è un fattore di stress. Ma questi e altri esempi possono far si che da noi escano delle risorse che non pensavamo di avere. Quindi se ad un certo punto del lavoro che sto svolgendo la mente si stanca o il corpo lo sentiamo stanco, non è detto che non ci siano più energie da mettere, anzi, abbiamo raggiunto un limite, non sappiamo neppure bene quale sia questo limite ma se cavalchiamo lo stress di quel momento, ad un certo punto varchiamo il limite. Non è prettamente in tema con l'impostazione del thread, ma è un accenno su un altro aspetto dello stress che può non esser visto come negativo, solo che questo è un tpo di stress che ci si autocrea, ma se comprendiamo questo forse possiamo anche meglio gestire ciò che comunemente chiamiamo stress.. cioè riconoscere un limite a cui dire basta oppure andare oltre.
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Vecchio 24-06-2010, 15.18.49   #33
diamantea
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Capisco il tuo discorso Sole ma poniamo che con la mente decidiamo di andare avanti perchè vogliamo finire il lavoro ad es. ma poi il corpo si ribella e magari ci impedisce di continuare.
Come facciamo a sapere che è bene superare il limite senza causare danni al corpo?
Io sono una di quelle che va ad oltranza se deve finire una cosa, ma poi la pago se non mi fermo in tempo.
E' possibile ci siano vari livelli di tolleranza? Ed è sicuro che fa bene al corpo e alla mente valicare il limite?
La perdita del sonno è un fattore di stress che alla lunga ci danneggia, eppure il corpo si può abituare a non dormire molto ma le conseguenze nel tempo si vedono.
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Vecchio 24-06-2010, 17.12.40   #34
stefano
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è giusto forzare se si è già oltre limite?
direi di no.
cosa fa forzare?
il fatto che non si è capaci di stare "fermi"?
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Vecchio 24-06-2010, 17.13.18   #35
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Capisco il tuo discorso Sole ma poniamo che con la mente decidiamo di andare avanti perchè vogliamo finire il lavoro ad es. ma poi il corpo si ribella e magari ci impedisce di continuare.
Come facciamo a sapere che è bene superare il limite senza causare danni al corpo?
Purtroppo solo vivendo, non ci sono modi di sapere reale se non sperimentando. Però nella frase che dici ci sarebbe da fare tante considerazioni come ad esempio che se finire il lavoro è un bisogno e non una necessità allora sarebbe bene sapersi fermare e mettersi sotto tensione/stress per essersi fermati. Forse così si può capire meglio cosa intendevo. Ma comunque così andiamo troppo fuori tema.
Quote:

Io sono una di quelle che va ad oltranza se deve finire una cosa, ma poi la pago se non mi fermo in tempo.
Vale il discorso di prima
Quote:

E' possibile ci siano vari livelli di tolleranza? Ed è sicuro che fa bene al corpo e alla mente valicare il limite?
La perdita del sonno è un fattore di stress che alla lunga ci danneggia, eppure il corpo si può abituare a non dormire molto ma le conseguenze nel tempo si vedono.
Sicuramente ci sono innumerevoli livelli di tolleranza che aumentano con la capacità di saper sopportare tensioni maggiori, però bisogna capirsi bene su cosa vuol dire sopportare tensioni o pesi. Infatti non intendo ciò che comunemente si dice con: "avere le spalle grosse" ma sulsuo reale significato. Chi ha le spalle larghe o grosse non si accorge (anche se lo sa) del peso che porta, lo porta e basta. Chi invece si fa carico di un peso troppo grande senza essersi allenato o comunque dopo aver camminato per ore e ore (come per anni e anni) alla fine si vuol spezzare ma non piegare alla realtà.
Quindi alla fin fine penso che sappiamo, sentiamo il reale momento in cui dobbiamo smettere perchè la mente non ce la fa e il corpo sta cedendo. Andare oltre è una scelta, una sperimentazione ma non un metodo, non ho infatti detto che lo sia ma piuttosto volevo dare uno sguardo diverso alla questione. Un utilizzo diverso dello stress ma può essere frainteso.

Scusami la domanda Diama, ma i ragazzi non possono prendere un autobus per andare al lavoro e a scuola? Se potessero già per te sarebbe un alleggerimento e potresti vedere cosa ti manca senza accompagnarli..
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Vecchio 24-06-2010, 18.27.14   #36
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Scusami la domanda Diama, ma i ragazzi non possono prendere un autobus per andare al lavoro e a scuola? Se potessero già per te sarebbe un alleggerimento e potresti vedere cosa ti manca senza accompagnarli..
Certo sarebbe meglio, ma il problema degli autobus è che non rispettano gli orari la mattina e sono stracarichi che spesso lasciano i ragazzi a piedi. Ci vorrebbe un mezzo in più per la scuola, abbiamo tante volte protestato ma da quest'orecchio non sentono, così per non rischiare di far tardi a scuola preferisco accompagnarlo, anche perchè al ritorno la fermata è molto distante dalla scuola e con lo zaino pesantissimo per il piccolo era una fatica che pure è stato sottopeso per tanti anni per via dei farmaci anoressizzanti. Qui il cuore di mamma si spezza. Ora che è finita la scuola sono più tranquilla, mi organizzo gli orari meglio.
Il grande ha preso l'autobus per tanti anni senza problema ma la sua scuola era proprio vicino la fermata, poi aveva il motorino, insomma è sempre stato più autonomo.
Il lavoro ora dista 1 km e mezzo da casa, ma la notte alle 2 non trova mezzi, se non un passaggio a volte di qualche collega; di pomeriggio se non esco lui si porta la macchina altrimenti lo accompagno e poi gli devo lasciare l'auto e cercarmi io un passaggio. Inoltre devo cucinargli per il lavoro, per non fargli mangiare prodotti da bar che gli rovinano lo stomaco e la bocca come è già successo quest'inverno e ce la siamo vista bruttissima per guarire da una paradontite emorragica che mi ha dato parecchia ansia e si è ridotto uno scheletro.
Lui è delicato di stomaco gli faccio seguire alimentazione sana per stare bene.
Non mi pesa il fatto in se è solo che non posso sgarrare di un giorno, quindi se proprio non posso cucinare incarico mia sorella che abita vicino il bar. La notte quando torna ha fame e devo fargli trovare qualcosa in frigo.
Il mio ex marito potrebbe benissimo collaborare ma non vuole farlo, e mio figlio non insiste per non sentirsi sempre la solita risposta: "ma non può farlo la mamma?" E quelle volte che si prende l'incarico di accompagnarlo si sceglie sempre il turno migliore...
Ora che sto andando via sto facendo la scorta di cibo ed anche qualche pasto pronto per il grande da portare al lavoro. Il piccolo si arrangia meglio in questo.
Mi sa che devo imparare a gestire meglio lo stress...
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Vecchio 24-06-2010, 21.24.41   #37
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Mi sa che devo imparare a gestire meglio lo stress...
... oppure insegnare al grande ad autogestirsi responsabilizzandosi e se poi sta male insegnargli a prendersi la responsabilità che non si è gestito abbastanza bene e migliorarsi. Un km e mezzo può essere fatto anche alle due di notte con un motorino, è abbastanza grande ed è un maschio (l'ho fatto anche io a Roma alle 2/3/4 a seconda di quando chiudeva il locale e sempre per lavoro).
Scusa se sono stata troppo diretta ma lo stress ce lo creiamo mentre gli altri si approfittano di noi
_________

Una cosa che ho notato spesso è che uno degli stress maggiori deriva dal dover essere indispensabili e in grado di..
Pensiamo di scegliere di voler fare delle cose ma poi ci pesano e ci lamentiamo perchè la volontà non era reale e la cosa da fare è diventata un dovere. Allora come fare? intanto quando ci offriamo di fare qualcosa pensarci molto, molto bene e poi non pentirsi di aver detto si. Ricordarsi costantemente che lo abbiamo scelto, anche se apparentemente eravamo costretti in realtà scegliamo, e farlo con amore. Questo ricordo mantenuto il più vivo possibile abbatte il 50% dello stress.
Purtroppo quando il secchio è troppo pieno sarà difficile pensare alla scelta, ma per le scelte future magari si può provare.
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Vecchio 24-06-2010, 23.36.43   #38
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Accadrà sono sicura, piano piano, lui ha già manifestato il desiderio di comprarsi un'auto e di andare a vivere da solo.
Non che io abbia fretta di mandarlo via di casa, anzi a me fa piacere averlo ancora con me, ma forse sto invecchiando e mi stanco maggiormente o forse c'è una spinta naturale a smammare i figli da casa ad un certo punto.
A 21 anni oggi sono ancora pulcini che si sentono galletti.

Il motorino ce l'ha ma è ancora sotto sequestro, sono in causa con lo Stato per evitare la confisca, acquistarne uno nuovo con l'assicurazione è pure una spesa e per ora non è il momento.

Io sono molto legata ai miei figli, sono l'unico bene vero che ho nella vita e il mio senso del dovere è ancora troppo forte per venirne meno.
Quello che faccio lo faccio con amore ma l'accumulo di ansia e pensieri poi mi manda in tilt.
Intanto mi faccio una piccola vacanza che desiderio più di ogni altra cosa e allento un pò.
Grazie cara, hai detto cose giuste e mi piace la tua franchezza.
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Vecchio 26-06-2010, 15.04.55   #39
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Sono quasi in partenza, ho già tutto pronto. Rifletto sul fatto che è un evento raro non sentirmi in ansia per la partenza. In genere mi stresso molto fino a quando riesco a mettere il piede fuori di casa poi non ci penso più.
Invece sta filando tutto liscio, sono serena e trepidante al pensiero che fra qualche ora mi ritrovo con i piedi in acqua e un sole tropicale che mi abbronza color del cioccolato.
Stranamente anche i miei figli oggi si sono comportati benissimo, senza litigare ed anzi mi hanno aiutato con la spesa, e a caricare l'auto. Sono stati accomodanti e sereni.
Vuol forse dire che devo partire più spesso?
Anche il mio compagno ha frignato solo un pò ma mi ha lasciata tranquilla, si è molto impressionato dell'alopecia, si è identificato con il suo momento tragico di quando ancora ragazzo ha perso tutta la sua bella chioma.
Ha provato debolmente ad essere geloso, ipotizzare qualche mia scappatella ma il mio silenzio con sguardo fulminante lo ha fatto desistere dal continuare.
Sinceramente tutto sopporterei tranne un'avventura amorosa. Spero pure di non incontrare nessuno che io conosca (il che mi pare difficile dopo 15 anni di assidua frequentazione). Due giorni non sono tanti ma nemmeno pochi, mi basteranno (per ora... ).
Sole, mare, bellezza da incanto, calma e tranquillità...
Un affettuoso abbraccio a tutti voi ermopolini
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Vecchio 28-06-2010, 11.29.54   #40
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Vecchio 28-06-2010, 12.53.24   #41
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Quindi se ad un certo punto del lavoro che sto svolgendo la mente si stanca o il corpo lo sentiamo stanco, non è detto che non ci siano più energie da mettere, anzi, abbiamo raggiunto un limite, non sappiamo neppure bene quale sia questo limite ma se cavalchiamo lo stress di quel momento, ad un certo punto varchiamo il limite. Non è prettamente in tema con l'impostazione del thread, ma è un accenno su un altro aspetto dello stress che può non esser visto come negativo, solo che questo è un tpo di stress che ci si autocrea, ma se comprendiamo questo forse possiamo anche meglio gestire ciò che comunemente chiamiamo stress.. cioè riconoscere un limite a cui dire basta oppure andare oltre.
Vorrei riprendere questo discorso di saper riconoscere un limite e dire basta oppure andare oltre il limite...
A me succede che quando mi dico che ho raggiunto il limite oppure sono vicina al limite di guardia, capita che mi trovo oltre ma non per aver deciso io così ma per avvenimenti di cui non si ha più il controllo, e stranamente mentre anni fa per molto meno sarei andata nel panico, oggi mi trovo a cavalcare lo stress, come se ogni volta che dico sono al limite questo limite si spostasse....
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Vecchio 03-07-2010, 10.50.09   #42
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Io penso che il limite sia il punto che conosciamo entro cui possiamo sopportare e tollerare una qualsiasi cosa. Oltre c'è l'ignoto. però dopo anni in cui ci limitiamo al nostro recinto, il limite, quella tolleranza è ben consolidata e la vita ci pone davanti ad porticina del recinto. Se si apre la porta magari si scopre che possiamo sopportare un pochino di più, che avevamo risorse che prima non sfruttavamo, ma se la tolleranza del recinto non fosse stata ben consolidata allora la porta non si sarebbe dovuta aprire.

Però quello che volevo dire con quell'intervento esulava, ed è difficile da rendere evidente, dal comune modo di vedere situazioni stressanti.
Lo stress vissuto in certo modo aumenta le prestazioni, fosse altro perchè aumenta la lucidità. Ma bisogna sempre distinguere situazione da situazione.
Se sono sul lavoro e devo fare una cosa con una scadenza, se non sto li a rimuginare e a lamentarmi, lo stress dettatomi dalla scadenza genera una tensione tale da aumentare la mia capacità di concentrazione e la mia velocità nel risolvere il problema. In questo modo ho varcato un limite e cose che generalmente faccio in una decina di giorni posso farle in 5 giorni e paradossalmente meglio. Ma questo tenore di velocità non può essere tenuto a lungo perchè il mio corpo e la mia mente e il mio stato emotivo è abituato al recinto di cui sopra, per cui sarebbe uno stress eccessivo tentare di rimanere fuori dal recinto che potrebbe causare danni nel senso di dispersione enregetica o sanchezza eccessiva o altro. Per cui per un attimo apro la porta sfrutto l'occasione di uscire dal recinto, vedo che posso uscire fuori, varcare il limite e rendermi conto che non è che non posso ma solo che non mi alleno abbastanza per farlo.
E' chiaro che dopo saremo stanchi, non siamo abituati abbiamo utilizzato più risorse di quanto siamo abituati a fare e l'uomo tende a risparmiare invece che impiegare ed investire per cui se non costrettissimo non lo rifarà. Eppure quante volte sul lavoro abbiamo vissuto una simile situazione? Lo abbiamo fatto.

Mi domando se sia in fondo tutto solo una questione di fiducia nei propri mezzi.

Ho una domanda. Il fatto di accettare serenamente e sinceramente una situazione anche molto difficile, parlo di vita quotidiana, di per se annulla lo stress? Oppure l'accettazione libera a dismisura la capacità di tolleranza? Oppure altro?
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Vecchio 03-07-2010, 11.09.54   #43
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Ho una domanda. Il fatto di accettare serenamente e sinceramente una situazione anche molto difficile, parlo di vita quotidiana, di per se annulla lo stress?
Certo. Anche se non è detto che elimini la pressione che quella situazione comporta. Ma il vissuto sarà ovviamente diverso e lo stress zero perchè non c'è più nulla che tira dall'altra parte.
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Vecchio 04-07-2010, 19.55.17   #44
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Sole, mare, bellezza da incanto, calma e tranquillità...
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OT
Ci dici , se si puo' , dov'era questo posto al mare cosi' bello ?
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Vecchio 05-07-2010, 00.46.57   #45
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Isola delle Correnti, Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa.
E' un posto stupendo soprattutto per gli appassionati di windsurf e surf dove gareggiano quasi tutto l'anno, è una zona di vento, è la punta estrema della Sicilia a Sud, dove si incontrano i due mari, lo Ionio e il Mediterraneo creando le due spiaggie che si scontrano nel limite di confine.
Oggi facilmente raggiungibile con l'autostrada nuova che collega Messina Noto. La spiaggia è sabbiosa, fa molto caldo e proprio sulla punta c'è questo campeggio gestito da un fiorentino da 25 anni che praticamente vive là tutto l'anno da solo.
Sul lato Ionio a Est c'è un mio amico maestro di windsur e sur che affitta le tavole e ha pure un lido carino e vive pure lui in quel posto desertico ed estremo tutto l'anno proprio per godere del vento e del sole. Anche io a miei tempi ho cavalcato l'onda con il surf... che emozione indimenticabile.
Insomma io sono innamorata di questo posto e come me tantissima gente soprattutto catanesi che lo frequentano sin da ragazzi dai tempi di canne e tamburi sulla spiaggia.
Dal tuo avatar immagino tu ami il vento, se capiti dalle mie parti quello è il posto giusto per te.
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Ultima modifica di diamantea : 05-07-2010 alle ore 00.49.35.
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Vecchio 05-07-2010, 06.26.11   #46
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Isola delle Correnti, Portopalo di Capo Passero in provincia di Siracusa.
E' un posto stupendo soprattutto per gli appassionati di windsurf e surf dove gareggiano quasi tutto l'anno, è una zona di vento, è la punta estrema della Sicilia a Sud, dove si incontrano i due mari, lo Ionio e il Mediterraneo creando le due spiaggie che si scontrano nel limite di confine.
Oggi facilmente raggiungibile con l'autostrada nuova che collega Messina Noto. La spiaggia è sabbiosa, fa molto caldo e proprio sulla punta c'è questo campeggio gestito da un fiorentino da 25 anni che praticamente vive là tutto l'anno da solo.
Sul lato Ionio a Est c'è un mio amico maestro di windsur e sur che affitta le tavole e ha pure un lido carino e vive pure lui in quel posto desertico ed estremo tutto l'anno proprio per godere del vento e del sole. Anche io a miei tempi ho cavalcato l'onda con il surf... che emozione indimenticabile.
Insomma io sono innamorata di questo posto e come me tantissima gente soprattutto catanesi che lo frequentano sin da ragazzi dai tempi di canne e tamburi sulla spiaggia.
Dal tuo avatar immagino tu ami il vento, se capiti dalle mie parti quello è il posto giusto per te.
Mi ha preso un colpo , stavo gia' gridando alla sincronicita' junghiana ed alla telepatia perche' in aprile sono stato 3 giorni in un altro posto bellissimo a pochi km dal tuo Portopalo :a Portopalo vicino Menfi .
Comunque ho visto che in entrambi i Portopalo (col web riguardo al tuo)ci sono spiagge bellissime che mi ricordano quelle della mia infanzia in Calabria .
Considera che io vivo all'altro capo a nord dell'Italia .

Ultima modifica di nikelise : 05-07-2010 alle ore 06.36.01.
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Vecchio 05-07-2010, 08.08.26   #47
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Ai tempi ho fatto il giro della Sicilia in moto, conosco tutta la zona. Ogni luogo ti lascia qualcosa per la sua diversità e ricchezza di paesaggi, di storia. Ma poi c'è sempre un luogo dove si vuol ritornare sempre...
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Vecchio 13-07-2010, 23.04.44   #48
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Tanto per concludere con l'argomento alopecia, elefanti, dita tagliate, la ciliegina dello stress...
Mi stressa rivedere alla festa di mio figlio la sua famiglia al completo.
Non voglio rivedere la mia ex famiglia che tra l'altro apertamente qualcuno di loro non mi saluta, e non sono mai venuti in altre occasioni di ricorrenze dei miei figli. Ed ora mio figlio il grande desidera che io li accolga nel locale e faccia gli onori di casa come si conviene in questi casi, come so fare così bene...
Bene, io gli ho detto che ora sarà lui che è il fratello maggiore ad accogliere insieme a suo padre i suoi parenti. Se vorranno salutarmi verranno loro da me ed io sarò educata e gentile altrimenti ognuno nel suo tavolo, io guarderò da un'altra parte.
Mi dispiace deludere mio figlio ma è una questione di rispetto nei miei confronti. Loro dimenticano che in tutti questi anni li ho cresciuti da sola ed a loro non ho mai mancato di rispetto nè ho chiesto mai nulla. I problemi con mio marito sono stati nostri non loro.
Non so, voi che ne pensate?
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Vecchio 14-07-2010, 00.36.21   #49
gibbi
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Tanto per concludere con l'argomento alopecia, elefanti, dita tagliate, la ciliegina dello stress...
Mi stressa rivedere alla festa di mio figlio la sua famiglia al completo.
Non voglio rivedere la mia ex famiglia che tra l'altro apertamente qualcuno di loro non mi saluta, e non sono mai venuti in altre occasioni di ricorrenze dei miei figli. Ed ora mio figlio il grande desidera che io li accolga nel locale e faccia gli onori di casa come si conviene in questi casi, come so fare così bene...
Bene, io gli ho detto che ora sarà lui che è il fratello maggiore ad accogliere insieme a suo padre i suoi parenti. Se vorranno salutarmi verranno loro da me ed io sarò educata e gentile altrimenti ognuno nel suo tavolo, io guarderò da un'altra parte.
Mi dispiace deludere mio figlio ma è una questione di rispetto nei miei confronti. Loro dimenticano che in tutti questi anni li ho cresciuti da sola ed a loro non ho mai mancato di rispetto nè ho chiesto mai nulla. I problemi con mio marito sono stati nostri non loro.
Non so, voi che ne pensate?
Il festeggiato è il minore? Solo curiosità perchè poco importa ai fini del problema che hai posto.
Mi eviterei un dispiacere (inutile stante i parenti che hai descritto ) e starei accanto al figlio maggiore mentre fa gli onori di casa e questo proprio perchè ci sei sempre stata per loro due , perchè mancare ora?
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Vecchio 14-07-2010, 08.00.57   #50
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Il festeggiato è il minore? Solo curiosità perchè poco importa ai fini del problema che hai posto.
Mi eviterei un dispiacere (inutile stante i parenti che hai descritto ) e starei accanto al figlio maggiore mentre fa gli onori di casa e questo proprio perchè ci sei sempre stata per loro due , perchè mancare ora?
Si è il minore. Interessante la tua proposta Gibbi. Così dovranno essere loro a trovarsi in imbarazzo se non sapranno essere all'altezza della situazione. Del resto mio marito si è rifiutato di organizzare la festa, a lui è venuto più facile darmi una quota e sedersi a mangiare, mentre io è da due mesi che ci penso per organizzare la serata preoccupandomi anche di scegliere i regali che loro dovranno fare a mio figlio visto che non avevano idea di cosa piace a lui.
Certo mi si torce lo stomaco. Il grande parla poco ma quando lo fa dice ciò che desidera veramente. Lui non ha una grande vicinanza con questi parenti, padre compreso. Però ci tiene che li inviti e sia sempre pronta in ogni situazione, forse con me vicino si sente più forte, più sicuro, avverte la presenza della famiglia...ma anche il piccolo però.

Ci sono ancora due giorni, rifletterò, tenendomi stretti i capelli...
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