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Vecchio 08-10-2008, 12.53.08   #1
gibbi
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Predefinito Maggiorenni Privacy Scuola

Ne parliamo in casa da qualche giorno , o meglio , mio figlio , maggiorenne da un paio di mesi, lo ha comunicato in famiglia qualche giorno fa .....e la cosa deve essere ancora digerita ( dal mio stomaco) , forse scriverne ne faciliterà , spero , il transito .
Tramite una circolare tutti gli studenti maggiorenni (per ora solo del suo istituto) sono stati invitati a sottoscrivere in segreteria la loro autorizzazione agli insegnanti di comunicare o meno ai genitori informazioni sulla propria situazione scolastica e ciò sia dal punto di vista del rendimento ( singoli voti e pagella ) che disciplinare ( assenze , comportamenti ...) .
Insomma il "curriculum" scolastico è oggetto di autonoma gestione dello studente maggiorenne sul presupposto che è dato sensibile e come tale oggetto della protezione dei dati personali.
A menta fredda mi son detta ...certo è giusto con il compimento dei 18 anni può votare ... può andare in galera , comunque in ogni altro campo (certificazioni mediche , richiesta di documenti ) dispone da sè dei propri dati .... è corretto che si assuma le proprie responsabilità anche a scuola.
La mia testa mi sussurra ...dal punto di vista formale l' applicazione della normativa sulla privacy a scuola non fa una grinza.... un conto è il rispetto della normativa , un conto è la condivisione , lo scambio che tu genitore dovresti comunque avere con tuo figlio sull'andamento del suo rendimento scolastico e ciò indipendentemente dalla formale comunicazione della scuola ... una vocina mi urla ... però visto che lo mantieni e che è a carico tuo in tutto e per tutto .... non sarebbe "corretto" che tu potessi essere informata sul suo andamento ?
Tanto per la cronaca in classe di mio figlio hanno firmato per il voto segreto 25 studenti su 25
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Vecchio 08-10-2008, 13.49.24   #2
jezebelius
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.... un conto è il rispetto della normativa , un conto è la condivisione ,

lo scambio che tu genitore dovresti comunque avere con tuo figlio sull'andamento del suo rendimento scolastico e ciò indipendentemente dalla formale comunicazione della scuola ... una vocina mi urla ... però visto che lo mantieni e che è a carico tuo in tutto e per tutto .... non sarebbe "corretto" che tu potessi essere informata sul suo andamento ?
Tanto per la cronaca in classe di mio figlio hanno firmato per il voto segreto 25 studenti su 25
Quindi anche tuo figlio ha firmato, mi pare di capire.
Devo dire che sono collegate, a questo discorso, tante cose. Prima fra tutte una non più attuale - forse mai stata a parere mio - identificazione del limite che intende definire il maggiorenne e per questo differenziarlo dal minorenne. Ma qua esco fuori dal seminato, però è indirettamente richiamabile, secondo me.

Direi che concordo con te su molti punti. Dico anche che, forse, bisogna guardare la cosa " dal punto" del neo maggiorenne.
E' ormai pacifico che molti non aspettano altro, per la patente o fare tardi, per avere insomma quei privilegi che sono preclusi di solito prima del compimento della maggiore età e tanto altro. A questo punto, il potere disporre di una propria situazione rientra nella ( probabile ) facoltà di gestione, da parte del/della ragazzo/a, sia di questa ma anche della conseguenze che ne possono derivare. Cioè se per esempio tuo figlio ha firmato è implicito che si assuma le responsabilità nascenti da questa scelta. Giocoforza, a questo punto, pure questo "ora rientra " in quello che il giovane ha attesa di definire. Della serie: " ora sono maggiorenne, la legge dice che lo sono, e siccome della situazione scolastica non mi va giu che te ne interessi pure tu, firmo! ".
Per altro però hai ragione.
La cosa nella sua formalità, e per quanto formale, comunque incide sulla condivisione. Non direi che andrebbe ad incidere solo sull'andamento scolastico o sulla possibilità di conoscerlo ma per effetto di questo che esprime una manifestazione di libertà " dal " genitore, anche sul resto del rapporto. E' inevitabile, secondo me, un cambio di questo rispetto a come si manifestava prima; insomma un riconoscere che, a prescindere dalla formalità di una firma, un rapporto muta comunque.
Ora, detto questo, è vero che sta ancora a casa, pur se maggiorenne, e lo stesso " dipende " dai genitori, ciò però non escluderebbe un approccio diverso che diventerebbe collaborativo, e per questo condivisibile partendo da basi differenti - cioè non dal presupposto " siccome stai con me a casa per questo mi dici tutto quello che fai" - piuttosto che avere la pretesa di fare o non fare qualcosa per lui/lei. Insomma riconoscere che sta crescendo al di la delle concessioni che la legge può dare.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 08-10-2008, 15.47.42   #3
stella
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Per i genitori o le persone maggiorenni con le quali vivono i figli 18enni e più che frequentano la scuola, sapere che non possono più controllare l'andamento scolastico del figlio o della figlia, non possono visionare le pagelle e non possono andare a colloquio con i professori sembra di essere tagliati fuori dalla vita del figlio/a che vive in casa e sinceramente fa questo effetto, perchè la supervisione dei genitori dava un certo potere di controllo sul figlio che ora viene a cadere.
Allo stesso modo non si potrebbe obiettare se chiedono di star fuori la notte e tanti altri risvolti, ma se alla base c'è dialogo e fiducia reciproca penso che le cose non cambiano da un momento all'altro e questi passaggi avvengono per gradi, mentre per l'andamento scolastico penso sia lo stesso ragazzo/a a confidarsi con i genitori se qualcosa non va e tanto meglio quando va bene.
Il fatto che tutta la classe abbia firmato non lo vivrei come una rivolta verso i genitori ma come un acquisire un grado di autonomia e usare forse il primo "diritto alla privacy" che gli viene dato, anche se per i genitori è difficile da digerire.
Piuttosto mi viene da notare che secondo me è assurdo parlare di "privacy" in famiglia, casomai va difesa verso l'esterno della famiglia, altrimenti di questo passo per questione di privacy non ci si parlerà nemmeno più, per le persone che sono sullo stesso stato di famiglia o che comunque convivono, la privacy crea inutili barriere che secondo me dovrebbero essere abbattute altrimenti diventa una società di persone ognuna per sè e non più famiglia.
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Vecchio 08-10-2008, 16.01.47   #4
Uno
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Per me il problema nasce tutto nei 18 anni come maggiore età...

Era 21 quando le persone si sposavano e mettevano su famiglia o andavano in giro per il mondo a lavorare, a scoprire etc, a quell'età.
Poi è stata portata a 18 anni è già in quei tempi i diciottenni non erano indipendenti, oggi si parla addirittura di portarla a 16 (in Austria mi pare che i 16enni hanno votato alle ultime provinciali), ma i figli spesso prima dei 30 non escono da casa.
Non dico di portare la maggiore età a 30 anni, ma neanche di fare tanti sofismi per la privacy dei voti quando poi ci sono per le strade telecamere di sorveglianza che registrano anche la voce.
Allora in base anche all'articolo di Azzecca Garbugli http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4761 se ho un figlio devo mantenerlo fino a 50 anni e questo può continuare a riscriversi ogni anno al liceo ma io neanche sapere che classe frequenta?

Ci credo che tutti i ragazzi hanno firmato... ma non doveva proprio esistere il problema.
Tra l'altro già quando studiavo io ai 18 ho firmato la mia "pagella" (o come si chiamava) ma senza tutte queste novità e senza che qualcuno sancisse che se i miei genitori si fossero presentati (non serviva perchè glielo dicevo) a vederla... etc etc...
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Vecchio 08-10-2008, 16.23.08   #5
RedWitch
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Caspita Gibbi, leggendo il tuo post quasi non ci credevo.. (non per te naturalmente) ma per l'assurdita' di certe cose che ci propongono, siamo controllatissimi ma ci fanno credere che esista la privacy e permettono che all'interno delle famiglie si creino certe situazioni ... onestamente se penso ai miei 18 anni, ricordo che ero emozionata quando ho potuto mettere la firma sul libretto (e quindi potevo, volendo, firmarmi le giustificazioni per le assenze), ma non mi sognavo di non dire ai miei l'andamento scolastico (non meno del solito comunque ), ai colloqui coi professori ci andava mia madre anche dopo la maggiore eta'.. E' chiaro che a 18 anni una situazione del genere puo' dare l'illusione dell'indipendenza, ma allora appunto.. perche' i genitori devono continuare a mantenere i figli fino all'indipendenza economica e non possono sapere il rendimento scolastico? ha dell'incredibile per come la vedo io..
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Vecchio 09-10-2008, 12.58.21   #6
gibbi
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..... ma non mi sognavo di non dire ai miei l'andamento scolastico (non meno del solito comunque ),
All'espressione comparsa sulla mia faccia al momento della ricezione della notizia , mio figlio ( in coro con un suo amico presente ) si è profuso in una serie di ..."ma cosa cambia ? comunque sarò io a tenerti informata, mica che per questo desso tu non saprai nulla ... ecc.ecc"
Quando tra genitori e figli non ci sono problemi e il mondo scuola viene pienamento condiviso in
famiglia , credo che questo tipo di provvedimento non sposti nulla , eri informato in primis da tuo figlio ,lo sarai anche ora , il problema si pone quando i problemi ci sono ....e fermi tutti i discorsi sulla costruzione della fiducia, sul dialogo ecc. , in presenza di un rapporto difficile o comunque complicato vi è spesso la necessità del supplemento di informazione dalla scuola ...
Certo mi sto sforzando di mettermi nei panni di un neo maggiorenne che per la prima volta può girare il mondo da solo perchè così è scritto sul documento d' identità e al quale viene offerta la possibilità di non dover più rendere conto a nessuno di quello che fa ...
Nel profondo mi auguro che richiedere la privacy da parte di mio figlio non sia stato solo un modo per poter celare gli errori / pasticci , poter gestirsi i ritardi , firmarsi le giustificazioni , ma anche e soprattutto una voglia di programmarsi , un "faccio da solo" nel senso di mi voglio mettere alla prova , voglio "farcela da solo"... questa sarebbe già un modo per cominiciare ad diventare adulti.
Anch'io Uno credo che la maggiore età andrebbe riportata ai 21 anni , non si può crescere sempre più in fretta per i soli diritti e i continuare a fruire dei doveri che i genitori hanno nei tuoi confronti ... le cose dovrebbe andrare almeno di pari passo.
gibbi non è connesso  
Vecchio 09-10-2008, 13.44.53   #7
Faltea
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Io ricordo che prima di compierli mia madre diceva:
finché non sei maggiorenne fai quello che dico io...

Quando ho compiuto 18 anni è cambiata in:
finché vivi sotto questo tetto fai quello che dico io...



Questa privacy... dovranno pur darci la parvenza di averla no?

L'assurdità è che se vuole tuo figlio può non dirti che voti prende e che classe fa... ma quel che è peggio è che tu come genitore non lo puoi chiedere alla scuola perché non te lo dicono...
MA CHE, SIAMO IMPAZZITI??!?!?!??
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