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Vecchio 24-11-2006, 02.05.15   #1
Kael
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Predefinito "Dentro" e "Fuori"

Si parla spesso in Esoterismo di Dentro e Fuori... ma se ciò che sta fuori è accessibile grosso modo a tutti, il dentro difficilmente si presta a tali osservazioni. Proprio perchè sta dentro infatti, celato alla vista, viene definito Occulto (da cui Occultismo) e ciò non riguarda un qualcosa da nascondere, ma la sua principale proprietà. L'occultista sincero non è un tipo losco che fa le cose "sottobanco", ma un ricercatore che si presta al difficile studio di ciò che è appunto, di per sé, occultato, nascosto.
Oggigiorno, con la scienza che è arrivata a studiare l'atomo, sarebbe stata definita una Scienza Occulta dall'erborista medievale che poteva studiare le piante solo "fuori" e non "dentro". Ciò non toglie cmq che l'attuale scienza si basa esclusivamente sul "fuori", e anche se è arrivata a studiare l'atomo, lo fa solo esteriormente. I limiti fra dentro e fuori si spostano con il progresso e le sempre nuove tecnologie, ma il punto di vista dell'uomo resta lo stesso.

Dopo questa premessa, cosa accade se guardiamo le cose dal di "dentro"? Le vediamo al contrario... Se io sto dentro casa e voglio dipingere una scritta sul vetro della finestra, affinchè sia leggibile dall'esterno, devo scriverla al contrario... Il discorso era già venuto fuori in In-sicurezza. Ossia "dentro" alla sicurezza NON sono sicuro, cioè il contrario... Il prefisso "in" sta appunto ad in-vertire (appunto..) il significato. Pur entrandoci dentro. Insicurezza, indecisione, inversione... ecc ecc.

Ciò accade anche con la luce, le cose che noi vediamo ad esempio rosse, sono rosse solo esteriormente. Dentro, sono tutto meno che rosse. La scala cromatica viene assorbita interamente, eccezion fatta per il rosso, che non "entra" e ci rimbalza contro, arrivando di conseguenza a noi e ai nostri strumenti percettivi. Ciò che fuori è rosso, dentro è tutto meno che rosso...

Esiste dunque questo "confine", questo limite... che "separa" il dentro dal fuori. Ma forse sarebbe più appropriato parlare di Specchio, visto che appunto attraverso di lui le cose si invertono. Lo specchio è sempre stato considerato una "porta", un passaggio, nelle varie simbologie di tutti i tempi, e porta là dove normalmente non si vede...
Se provassimo ad immaginare di passare attraverso alla scritta sul vetro di prima, arriverebbe un momento, un istante, in cui il nostro punto di vista non sarebbe nè rivolto verso dentro nè verso fuori... Dal guardare fuori dalla finestra (da dentro casa) passandoci attraverso ci troveremmo "magicamente" a guardare dentro la finestra (da fuori casa), ossia invertiti.
Un momento brevissimo in cui non si è dentro e non si è fuori... ma si è Attraverso...

Se proviamo a disegnare una stella a cinque punte, come facevamo da bambini, osserviamo che "fuori" essa delimita un pentagono alla dritta, mentre "dentro" un pentagono alla rovescia... proprio come uno Specchio... E le stelle di simbologia ne hanno tanta, sempre considerate una "porta di passaggio" fra questo mondo e l'Altro... a partire da quella Stella Cometa passata 2000 anni fa che ha portato...

Dentro e Fuori quindi opposti/complementari...
eppure... "quando farete il dentro come il fuori..."
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Vecchio 25-11-2006, 13.36.46   #2
griselda
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Sono passata con le mie elucubrazioni a tutte le forme possibili per poter comprendere questo assioma.
Potrebbe andare bene tesi-antitesi che si trasforma in sintesi?
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Vecchio 16-02-2007, 13.19.58   #3
Kael
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Dentro e Fuori anche per parlare di Manifesto e non Manifesto...
Tutto ciò che è manifesto, che è visibile in questo mondo, si è separato dall'Unità e conserva nel non manifesto la sua immagine contraria complementare.
Prendiamo un foglio di carta bianco. Cosa si vede? Nulla.
Cosa vi si può disegnare? Tutto.
Se disegno una foglia su quel foglio, la foglia salta fuori dal Tutto contenuto in quel Nulla, e diventa manifesta. Ma la forma della foglia era già presente anche prima che la disegnassi, solo che non era visibile proprio perchè era ancora fusa con la sua metà complementare, ed erano un'unità perfetta...
Nel momento in cui disegno la foglia, la sua metà complementare resta nel non manifesto, si separano, e diventa cosi visibile.

La Conoscenza avviene proprio grazie a questo: il paragone, il confronto, la comparazione.
Se le due metà complementari non si scindessero, rendendosi percepibili, non ci sarebbe confronto, non ci sarebbe possibilità di capire il Bene se non ci fosse il Male e viceversa...

Da questo punto di vista tutto il creato rappresenta l'albero della Conoscenza del Bene e del Male.. Ogni singolo istante su questa terra permette di conoscere cosa è il Bene e cosa è il Male, proprio perchè sono divisi e quindi percepibili...
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Vecchio 16-02-2007, 13.39.09   #4
Kael
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Nella Bibbia si legge che l'uomo mangiò il frutto dell'albero della Conoscenza del Bene e del Male...
Mangiare significa diventare uguali, identici... Nell'antico Testamento si legge infatti il seguente passo "Beato il leone che mangia l'uomo, diverrà uomo. Maledetto l'uomo che mangia il leone, diverrà leone"

Mangiare il frutto proibito a questo punto assume un nuovo significato. Separare se stesso dalla sua metà complementare, in altre parole, scendere nella dualità... con il fine già detto che è quello di Conoscere, paragonando.

Per ogni azione che l'uomo manifesta, ce n'è un'altra (la sua metà complementare) che resta nel non manifesto. Quando esprimo gioia, è perchè "trattengo" la tristezza. Quando esprimo speranza, è perchè trattengo la rassegnazione. E così via per tutto.
Parlando in questi termini, l'uomo ha una parte conscia (manifesta) e una parte inconscia (non manifesta) che, se dovessero riunirsi e fondersi l'una nell'altra, tornerebbe a realizzare in sè quell'unità da cui discende.

Tutta la natura e il creato "giocano" su questa forza di attrazione fra positivo e negativo, che può essere chiamata Amore, o ancora più specificatamente Dio...
La stessa materia si basa sull'Amore... se il più e il meno di cui sono composti gli atomi non si cercassero, attirandosi l'uno all'altro, "abbracciandosi", la materia cadrebbe e con essa tutto l'Universo... L'Amore in soldoni è il Desiderio di Unità, che tutte le creature sperimentano e ricercano in base al proprio livello di coscienza... Uno stimolo conscio o meno conscio di ricercare la propria metà complementare per ritornare all'Unità.

"Quando farete il dentro come al fuori... allora entrerete nel Regno"... visibile dal punto di vista umano come fare del conscio e dell'inconscio una cosa sola, unendoli. L'Illuminato è Colui che ha realizzato in coscienza questa Unità...
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Vecchio 16-02-2007, 19.12.35   #5
Shanti
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Originalmente inviato da Kael
Tutta la natura e il creato "giocano" su questa forza di attrazione fra positivo e negativo, che può essere chiamata Amore, o ancora più specificatamente Dio...
La stessa materia si basa sull'Amore... se il più e il meno di cui sono composti gli atomi non si cercassero, attirandosi l'uno all'altro, "abbracciandosi", la materia cadrebbe e con essa tutto l'Universo... L'Amore in soldoni è il Desiderio di Unità, che tutte le creature sperimentano e ricercano in base al proprio livello di coscienza... Uno stimolo conscio o meno conscio di ricercare la propria metà complementare per ritornare all'Unità.
Quindi tutte le creature, che fisicamente manifestano un polo positivo e negativo rispondono al desiderio di unirsi alla propria metà “abbracciando” e unendosi al polo opposto e infatti creano, danno origine a un’altra vita. Ma non è la propria metà complementare che si riesce a trovare, solo un Illuminato realizza questo se ho capito bene. Perché si dice che è proprio la materia a fare da ostacolo al raggiungimento dell’Unità?
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Vecchio 16-02-2007, 20.34.23   #6
Kael
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Materia e anti-materia, venendo a contatto, annichiliscono, scompaiono entrambe.
Ugualmente, se la foglia che ho disegnato sul foglio bianco dovesse riunirsi alla sua metà complementare (dalla quale si è staccata per rendersi manifesta) scomparirebbe anch'essa, lasciando nuovamente il foglio bianco... Ossia il Nulla che comprende il Tutto..

L'Unità dunque è raggiungibile, vivibile, solo in Coscienza.
Ciò che si vede in natura, l'attrazione fra i poli opposti, è solo un scimmiottare la vera Unità, che è celata internamente in ogni singolo essere. Maschio e femmina si attirano, ma come detto sopra se manifesto il maschio significa che ho "trattenuto" la mia metà complementare (femmina) la quale è rimasta nel non manifesto...

Questo è il motivo per cui si dice che la materia fa da ostacolo all'Unità. La materia, come la creazione stessa (intendo quindi tutti i vari gradi di materia, più o meno rarefatti), esiste solo grazie a tale divisione... Se si raggiungesse "fisicamente" tale Unità, si scomparirebbe dalla creazione stessa... (il foglio bianco)...
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Vecchio 25-02-2007, 11.28.14   #7
'ayn soph
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Il dentro e il fuori convergono in noi,
siamo fatti della stessa materia delle Stelle
siamo Stelle.

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