Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Parole Connesse ma non Troppo

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 06-11-2007, 17.16.44   #1
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito Mostro - Mostrare

In effetti hanno la stessa origine. Mostrare viene da mostro e mostro è la prima persona singolare del presente indicativo del verbo.
In origine l'accezione non pare negativa anzi, il mostro (monstrum) era un segno divino. Però era anche inteso come un fenomeno contro natura anche se mi pare che sia successiva questa e può essere frutto di degenerazioni o perdite di significato.

Noi abbiamo conservato un significato non negativo di mostro... infatti si dice anche mostro di bravura, per intendere qualcosa assai al di fuori del comune. In genere qualcosa di eccessivo.

Resta però che il mostro preso da solo è brutto, cattivo e soprattutto pericoloso. Il mostro è quella cosa di cui abbiamo paura e di cui dobbiamo avere paura.

Mostrare però è indicare... in origine era legato al segno divino... mostare la Via era opera divina.
Psiclogicamente lo intendiamo come opposto a nascondere... se non mi nascondo mi mostro. Ma questo "mi mostro" lateralmente e forse umoristicamente può essere inteso come divento un mostro...
Ray non è connesso  
Vecchio 06-11-2007, 17.29.25   #2
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

ciò che è al di fuori del comune è difficilmente compreso e molto spesso additato per paura o altro o posto su un piedistallo magari inarrivabile.
un'azione sana potrebbe essere riuscire a osservarlo e saperne cogliere i frutti.

se si re-agisce nel caso di paura gli si ribaltano addosso tutte le negatività proprie (da li mostro nell'accezione negativa) e se lo si mette sul piedistallo diciamo che si rimane fermi (capita anche a chi parla di "mostri di bravura")
turaz non è connesso  
Vecchio 06-11-2007, 17.49.52   #3
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
..................
Resta però che il mostro preso da solo è brutto, cattivo e soprattutto pericoloso. Il mostro è quella cosa di cui abbiamo paura e di cui dobbiamo avere paura.

Mostrare però è indicare... in origine era legato al segno divino... mostare la Via era opera divina.
Psiclogicamente lo intendiamo come opposto a nascondere... se non mi nascondo mi mostro. Ma questo "mi mostro" lateralmente e forse umoristicamente può essere inteso come divento un mostro...
Già, se mi mostro, devo smettere di dimostrare a me stesso e agli altri quanto sono brava, bella simpatica etc.. e se mi mostro escono anche i lati delle personalità che non mi garbano, "quelle cose di cui ho paura e di cui devo avere paura", quei lati che di norma mi infastidisce vedere... i mostri ..
RedWitch non è connesso  
Vecchio 06-11-2007, 21.19.56   #4
Era
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Era
 
Data registrazione: 29-05-2004
Messaggi: 2,671
Predefinito

spe che mi chiarisco da sola

mostro di bravura è uno mooolto più bravo degli altri....
mostro (senz' altro accanto) è o potrebbe essere uno mooolto più cattivo degli altri....
mostro (verbo) è far vedere qualcosa...che sia la via o altro a chi non la vede...anche però mostrare solo quel che voglio far vedere....

ecco tutto incriccato...intortolato
__________________
Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
Era non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 16.02.11   #5
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Sarebbe un peccato perdersi i post che iniziavano il discorso QUI

Citazione:
Ma questo "mi mostro" lateralmente e forse umoristicamente può essere inteso come divento un mostro...
Essendo fuori dall'ordinario mostrare, piuttosto si tende a dimostrare, diventa un alienazione colui che non capiamo diventa mostruoso, diverso.. ma è una visione che rispecchia chi guarda.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 16.30.51   #6
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

quindi dipende da chi osserva?
e se si come mai ci viene riflesso ciò?
se è solo e unicamente sempre proiezione di nostro a quale fine dialoghiamo? per trovare noi stessi altrove?
e se qualcuno dialoga con altro intento come riconoscere ciò?
A mio avviso è abbastanza improbabile farlo.
Pertanto mi chiedo che senso abbia considerare quanto un altro dice e non invece quanto noi diciamo in risposta a un'affermazione (e mi ci metto per primo)
turaz non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 16.35.23   #7
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio

Essendo fuori dall'ordinario mostrare, piuttosto si tende a dimostrare, diventa un alienazione colui che non capiamo diventa mostruoso, diverso.. ma è una visione che rispecchia chi guarda.
Mi accorgo che ho usato rispecchia impropriamente per cui Turi è partito in quarta.
Volevo dire che il vedere mostruoso qualcuno parte da chi guarda .. il mostrarsi spesso non coincide con il fare comune, per questo dicevo..

Mostrare se stessi equivale a essere. Dimostrare equivale a condizionamenti ecc ecc...
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 16.55.29   #8
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

beh quindi dipende da chi guarda no?
e se quello che si mostra non coincide con il fare comune cosa significa?
che tu (o io o altri) continueranno a giudicare e portare al proprio livello di comprensione qualcosa di diverso.
che differenza ci vedi tra "Mostrare" e "dimostrare"?
se tu (o io o chiunque) comunque interpreti dove sta la differenza tra uno e l'altro?
sono solo interpretazioni tue (o mie o di chiunque= cmq si comporti l'altro.
questo intendevo dire.
Pertanto trovo alquanto inutile (e mi ci metto per primo) stare li a tirarsi paranoie su cosa fa l'altro.
é utile a mio parere invece osservare la propria interpretazione dell'altro (e quindi analizzare le proprie risposte)
Esercizio non certo facile da fare

Ultima modifica di turaz : 07-11-2007 alle ore 16.59.19.
turaz non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 17.17.35   #9
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Infatti quando mostri te stesso è il momento in cui non consideri l'altro.
Di-mostrare, quel "di" può stare come negazione del mostrare ciò che è la propria essenza.
La differenza sta nel fatto che dimostrando ho l'onere della prova... sempre, son tenuto a far vedere come, dove e perchè costantemente.. una dispersione di attenzione invece che all'interno di noi verso l'esterno. Mostrando invece non mi pre-occupo del fuori. La differenza è sostanziale, nel senso della sostanza, è il come sono invece che il come appaio.
Non è inutile come la vedi tu ma è molto importante visto che presuppone uno sforzo notevole nel mostrarsi invece che nascondersi....
Ripeto in maniera più chiara che il mio riferimento all'esterno riguarda l'aggettivo mostro, non il verbo.
Quindi un mostro è colui che non segue l'usuale meccanismo.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 17.29.35   #10
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

certo.
ma tu (o io) che osservi un mostro come lo osservi?
lo osservi o succede altro?
questo mi/ti chiedo
turaz non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 17.31.55   #11
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Il "di" di dimostrare non è una negazione ed è ben diverso e più difficile che il mostrare semplice, quasi impossibile
Uno non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 18.14.54   #12
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

che forse quel di significhi mostrare con le parole (e coi fatti)?
ossia di - mostrare?
turaz non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 18.35.27   #13
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il "di" di dimostrare non è una negazione ed è ben diverso e più difficile che il mostrare semplice, quasi impossibile
Ho fatto una ricerchina postuma, il "di" è un rafforzativo del mostrare nella parola dimostrare, ma ancor più bello e interessante ho trovato che la desinenza "di" la troviamo nel vedico e contrae diva che vuol dire rilucere.
Splendo nel mostrarmi.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 18.46.09   #14
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

molto interessante.
utile per la mente ma non solo in questo caso.
fatto sta che ripeto a mio avviso chi agisce può anche "di-mostrare" ma se chi è di fronte non sa osservare...
nulla cambia di per se.
turaz non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 22.21.43   #15
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Mi scuso con tutti per non avere cercato prima di aprire se c'era già questo titolo.

Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Volevo dire che il vedere mostruoso qualcuno parte da chi guarda ..
E se guardi te stesso, o meglio IN te stesso? Il vedere mostruoso significa sempre alienazione, alterità? Cioè che consideriamo ciò che vediamo altro da noi? O vale l'inverso: siccome è davvero altro da noi lo vediamo mostruoso?
Ray non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 23.15.34   #16
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
E se guardi te stesso, o meglio IN te stesso? Il vedere mostruoso significa sempre alienazione, alterità? Cioè che consideriamo ciò che vediamo altro da noi? O vale l'inverso: siccome è davvero altro da noi lo vediamo mostruoso?
Vero, vale l'inverso se guardo in me, ma allo stesso mi chiedo come si fa a considerare altro da noi una parte di noi? Per quanto voglio guardare con gli occhi di un Io più alto esso è compreso nell'esperienza che vedo diversa. Sono Io ma anche io. Mi identifico in un Io più alto ma sono comunque la somma di un io più piccolo.. sempre se ho capito cosa volevi dire.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso  
Vecchio 07-11-2007, 23.35.04   #17
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Vero, vale l'inverso se guardo in me, ma allo stesso mi chiedo come si fa a considerare altro da noi una parte di noi? Per quanto voglio guardare con gli occhi di un Io più alto esso è compreso nell'esperienza che vedo diversa. Sono Io ma anche io. Mi identifico in un Io più alto ma sono comunque la somma di un io più piccolo.. sempre se ho capito cosa volevi dire.
Ah non so se hai capito, dato che io non ho capito che volevi dire tu...

Spiego (adesso vale): guardo in me stesso e vedo qualcosa che trovo mostruoso. Ciò che ho visto è IN me. A questo punto sorge il dubbio: se il trovare qualcosa mostruoso dipende da chi guarda, trovo mostruoso quel che vedo perchè lo sto erroneamente percependo come altro da me, oppure siccome è altro da me lo percepisco mostruoso.
Ci sono delle via di mezzo o meglio, delle possibili sintesi, tipo: che sia altro da me o parte di me non percepita come tale poco conta... finchè non lo integro è altro da me e quindi mostruoso, magari dopo aver integrato non lo vedo più mostruoso. Anche in questa ipotesi però: devo integrare ciò che è altro da me? Ma siamo nell'ambito delle pippe ormai, dato che sono domande costruite su altre domande che non hanno risposta. Quindi vale la prima.

Sto cominciando a pensare che quel che siamo non ha veri e propri confini... o meglio che questi confini non sono così ben delimitati... che ci siano come delle aperture... il che mi fa sospettare qualcosa di assai particolare a proposito di quella bolla nell'immagine alchemica della Fase al Nero e anche sul Silenzio. Non sto dicendo che sto iniziando a pensare che non ci sia la dualità o che siamo tutti uno o cose così (come leggendomi mi è venuto da leggere)... uff non so trovare come dire sta cosa perchè l'ho appena intravista e non ho le idee ancora chiare. Intanto però la metto così come sta, magari qualcuno intuisce un altro pezzo...
Ray non è connesso  
Vecchio 08-11-2007, 10.37.12   #18
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

sino a che IN te non sai comprendere quello che consideri inizialmente "mostruoso" continuerai "fuori" di te a considerare "mostruoso" la proiezione a specchio di esso.
Il lavoro è da fare dentro in primis a mio avviso.
Se dentro di noi sappiamo "accogliere", conoscere e comprendere ciò che inizialmente ci crea "paura" in un modo o nell'altro (o ci stupisce perchè lo intravediamo appena o non lo credevamo possibile) così faremo "fuori" con la trasposizione a specchio di esso.
Così pure mi domando ogni tanto se siamo in grado di comprendere il "messia "dentro di noi...(spirito insito in ognuno) in modo da saperlo riconoscere "fuori" di noi.

"sino a che non renderete il dentro come il fuori non entrerete nel regno" (Vangelo di Tommaso)
turaz non è connesso  
Vecchio 08-11-2007, 11.19.36   #19
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Turaz, non mi hai risposto, penso perchè non hai capito la domanda. Il discorsetto che fai è la premessa alla mia domanda, non la risposta.
Ray non è connesso  
Vecchio 08-11-2007, 11.40.35   #20
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

quello che sei non ha confini.
sei tu a rinchiuderlo in confini causa paura e mente (si torna al discorso uso emisferi ricordi?) molto spesso inconsapevolmente
o entro canali da te scelti consapevolmente.
ma è cmq un rinchiudere.
per questo ti "pesa" farlo.
per questo ogni qualvolta da bambino qualcuno ti "costringe" a fare qualcosa che non vuoi ciò ti infastidisce.
è come se cercasse di "rinchiudere" qualcosa che di per se è libero.
la fase al nero (duale) a un certo punto diventa fase al bianco no?

ciauzz
turaz non è connesso  
Vecchio 08-11-2007, 12.04.30   #21
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Il mostro deriva dalla Paura...

Qualsiasi cosa che ci incute paura è mostruoso... per una persona che non conosce l'amore, vedere un uomo che si sacrifica per gli altri, è un qualcosa di mostruoso. Il mostro quindi non è positivo o negativo, è solo molto distante da noi. Ma se fa paura, vuol dire che è in noi... Altrimenti semplicemente non ne avremmo coscienza...

Sentire in noi dei sentimenti o delle emozioni che sono molto diverse da quelle che sentiamo abitualmente ci fa paura, perchè vanno a cozzare contro la nostra personalità dominante con la quale siamo identificati.

Quindi per il buonista può sembrare mostruoso un pensiero "cattivo" che gli gira per la testa, ma allo stesso tempo per il cattivo può sembrare mostruoso rendersi conto che una parte di lui sia capace di affetto o altruismo...

Che significa riportare questo al verbo mostrare?
Significa non manifestare sempre la nostra personalità dominante, quella che crediamo di essere e alla quale ormai siamo abituati, ma lasciar uscire tutto di noi, anche quei tratti di cui abbiamo paura...

Mi viene in mente a questo proposito un ulteriore collegamento, mostro - mosto...
C'è bisogno di una trasformazione, di un processo di fermantazione perchè l'uva si tramuti in vino... quindi Spirito. Probabile quindi che il "mostro" in questo senso possa essere quel passaggio intermedio in cui non si è nè carne nè pesce, l'uva non è più uva ma non è ancora diventata vino.... Si è qualcosa di intermedio di indefinito, e dunque, di spaventoso.
Il mostro è un processo di cambiamento che fa paura, è un punto di passaggio, di trasformazione. Il mostro fa paura perchè non dà punti di riferimento, quindi ci sembra mostruoso tutto quello che "sentiamo" parte di noi ma che ancora non abbiamo integrato perfettamente, e la mente si trova spiazzata nel cercare di definirlo...
Kael non è connesso  
Vecchio 08-11-2007, 14.07.40   #22
turaz
Richiesta Cancellazione
 
Data registrazione: 27-06-2007
Messaggi: 2,098
Predefinito

e sino a che si rimane nella mente...e si vive di paura... non ci si trasforma perchè non si lascia "evaporare" qualcosa e nascere altro.
ecco perchè (scusate se insisto) fare "luce" su ciò che tratteniamo dentro (per paura) è così importante.
perchè "libera" qualcosa di più grande insito in ciascuno.
Ed ecco perchè una volta fatto non ci fa più "paura" il fuori di noi ma invece sappiamo riconoscere la stessa cosa nell'altro.

è un qualcosa che avviene in un "lampo" ma serve abbandono ad esso.

Ciauzz
turaz non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Mostro - Mostrare Kael Parole Connesse ma non Troppo 6 04-03-2008 22.38.43


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.59.14.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271