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Vecchio 13-12-2010, 00.25.30   #1
Ray
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Predefinito R. Steiner e l'Antroposofia

Più volte, negli anni, è stata rilevata la mancanza in forum di un'esposizione dell'Antroposofia di Steiner sufficientemente organica da poter essere commentata e confrontata con gli altri sistemi di cui ci siamo occupati. E, di conseguenza, più volte mi è venuta voglia di farlo. Tutte queste volte ho desistito per vari motivi... in minor parte per la mia parziale conoscenza di questa disciplina (fatto che non ci ha impedito in passato di esporne altre) e in maggior parte per la sua grande complessità e dimensione.
Stavolta ho deciso di provarci perchè non son riuscito di nuovo a cacciar giù nel gozzo il desiderio di approfondire alcuni temi trattati specificatramente da questa disciplina, cosa che spero di fare anche uscendo tranquillamente dai suoi limiti.
Non so come verrà e in effetti conto sul vostro aiuto, fosse anche solo correttivo (ma spero di più). Nel senso che ritengo qui ci sia più di qualcUno che è in grado, se non altro, di rilevare incongruenze in ciò che dico (incongruenze che possono derivare dal mio mal riportare o anche dai contenuti stessi) e di sollevare questioni centrali.

Come ho detto l'antroposofia è enorme, così come è enorme la quantità di scritti lasciati da Steiner, i quali per altro spaziano in molti campi ai quali, applicando le conoscenze di cui disponeva, ha apportato indubbio giovamento. Però qui vorrei occuparmi esclusivamente dei principi di base inerenti la dottrina "esoterica", poi semmai...

Il testo base da lui indicato a questo scopo è "La scienza occulta nelle sue linee generali" (Compralo su Webster QUI e aiuterai Ermopoli Compralo su Webster QUI e aiuterai Ermopoli Compralo su Bol clicca QUI e aiuterai Ermopoli) ed è su questo che mi baserò per i contenuti di base (poi per gli approfonimenti si spazia dove ci pare).

Nella primissima parte del libro, direi introduttiva, Steiner espone le ragioni per le quali ha scelto di utilizzare i termini "scienza" e "occulta"... ragioni che si rifanno al suo tentativo di imprimere a questi argomenti un taglio razionale e di conferire loro (o di restituire) la dignità di scienza, lasciando intendere per altro che è quella moderna spesso ad aver perso in dignità... ma questa è una mia interpretazione, lui in effetti non lo dice e io leggo questo approccio e il suo atteggiamento corteggiante la scienza moderna con la necessità che lui aveva di rendere comprensibili questi argomenti ad un pubblico molto vasto e di diversa mentalità di quella ristretta cerchia che al tempo era solita occuparsi di queste faccende.
E' un discorso che, dal mio punto di vista, ha un interesse prettamente storico. E' stato importantissimo allora e probabilmente lo è in una certa misura anche oggi, tuttavia noi qui in forum adottiamo già un approccio che può essere visto come addirittura l'evoluzione di questo.
In ogni caso, forse in epoca non sospetta, afferma che tutto quello che espone può essere verificato e spiega come farlo. Per di più avverte che un atteggiamento fideistico non solo non è rischiesto ma addirittura sconsigliato.

Detto ciò parte con l'esporre quella che lui chiama la struttura dell'uomo e nel farlo accenna in cosa consiste l'Opera. Di questa struttura parlerò nel prossimo post, e si vedrà che, fatte le dovute specificazioni relative al linguaggio, non si discosta da quello che dicono le varie tradizioni (e come potrebbe essere?) e quindi quello che abbiamo detto qua. Tuttavia, fornendoci un diverso punto di vista di partenza, ci offrirà interessanti spunti e possibilità di comprensione.
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Vecchio 13-12-2010, 13.40.59   #2
Faltea
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Sono completamente all'oscuro di Steiner e delle sue opere....
Attendo pertanto il proseguimento del post che ritengo molto interessante, nel mentre gironzolo ad informarmi un po'..
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Vecchio 26-12-2010, 19.10.40   #3
Ray
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Come ho detto nel post precedente farò un tentativo di esporre quella che l'antroposofia chiama la costituzione dell'uomo e nel mentre cercherò anche di collegarla ad altre discipline tradizionali per individuarne differenze e somiglianze nel caso possano tornare utili.
Facendo mente locale mi sono reso conto che è un'operazione per nulla semplice e per nulla breve. Io ci provo lo stesso, tuttavia può darsi benissimo che faccia un po' di confusione... è molto probabile che farò chiarezza in me sull'argomento proprio scrivendone e soprattutto paralndone con voi. Quindi vi chiedo per prima cosa di non prendere arpioristicamente per buono quanto dico e per seconda cosa di rilevare le incongruenze. Fatto questo credo che poi, discutendo dei vari punti, avremo qualche probabilità di chiarirci la questione. A chi interessa, ovvio.

Innanzitutto Steiner parla di una suddivisione che penso sia nota grossomodo a tutti. Parla di tre "corpi": fisico, eterico e astrale. Ho virgolettato la parola corpi perchè in un certo modo lo fa anche lui, specificando che intende qualcosa di parecchio più ampio, come significato, di quello che si intende comunemente per corpo, essendo una parola riferita esclusivamente al fisico.
In realtà noi qui sul forum abbiamo già parlato della questione quando abbiamo discusso della materia sottile e siamo soliti, o perlomeno io sono solito, parlare di "corpo" intendendo un supporto alla coscienza. Lui ne parla, se ho capito un minimo, come di una qualunque cosa che abbia forma. Ma ci torniamo.
Un concetto che appare come fondamentale, anche se lui lo liquida in poche righe, è il rapporto gerarchico tra questi corpi. Dopo aver spiegato la loro interdipenza, sostiene (e qui siamo in linea con cose che abbiamo sentito in tutte le tradizioni) che questi corpi sono tra loro in relazione gerarchica e che uno dipende dall'altro. Il fisico quindi dipenderebbe dall'eterico (o vitale), il quale quindi godrebbe di un grado di realtà maggiore di quello fisico, appartenendo ad un livello di manifestazione meno condizionato dell'altro. E' grazie all'azione del corpo eterico che quello fisico mantiene la sua forma e non cede alla forze disgregative proprie della sostanza densa, che lui chiama minerale. In pratica, cessata l'azione dell'eterico, il fisico va in putrefazione. L'astrale svolgerebbe un simile compito di mantenimento sull'eterico, anche se il grado di autonomia di quest'ultimo sarebbe comunque sufficiente ad una certa esistenza in proprio. Il mondo vegetale sarebbe composto di queste sole due componenti. Quindi l'eterico avrebbe forma in se... ma sulle caratteristiche di questo "corpo" torniamo... io credo che dovremmo parlarne al lungo dato che da quello che dice Steiner mi sorgono molte più domande di quante risposte dia. Insomma, il suo discorso preso da solo non sta tantissimo in piedi.

In ogni caso, altro concetto importante, questi corpi, nell'uomo comune, sarebbero governati in modo abbastanza autonomo da forze loro e ognuno seguirebbe i propri ritmi e le proprie funzioni, senza che l'uomo ne abbia controllo alcuno. E qui ci avviciniamo, seppure con altri termini, a quanto sappiamo da Gurdijeff e quello che dice quest'ultimo torna parecchio utile per comprendere molte cose.

Il realizzato sarebbe colui che, tramite lavoro, è riuscito a prendere possesso di questi tre corpi, traformandoli, spiritualizzandoli, e facendone tutt'uno... ma ci arriviamo in un modo o nell'altro.

Bon, intanto lascio questo, vedo se qualcuno vuole dire qualcosa, poi continuo.
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Vecchio 26-12-2010, 21.10.49   #4
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Premetto che non conosco l'antroposofia, e questo tuo 3d è un'ottimo spunto per conoscerla o almeno per mettere le prime basi conoscitive della costituzione dell'uomo secondo Steiner.

Non potrò farti da cartina tornasole rispetto alle tue affermazioni, ma se troverò incongruenze cercherò di fartele sapere.

Quindi l'uomo secondo Steiner può essere visto come la somma di 3 "corpi", ma è la stessa cosa dire che l'uomo è suddiviso in 3 corpi?

Il corpo è quindi un supporto alla coscienza e secondo Steiner vi sono 3 corpi che immagino siano sovrapposti tra loro? Il corpo fisico, eterico e astrale sono intersecati e sovrapposti tra loro?

Ho compreso la gerarchia in cui il corpo fisico dipende dal corpo eterico e che a sua volta dipende dal corpo astrale. Nell'uomo comune questa gerarchia ma sopratutto questo governo non è percepito, anzi è un governo autonomo determinato da forze loro e da ritmi che non ho ben capito.

Quindi lo scopo dell'uomo è quello di lavorare per ottenere dei 3 corpi un unico corpo integrato e trasformato, la sintesi tra il corpo fisico, il corpo vitale e quello astrale?
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Vecchio 26-12-2010, 23.44.16   #5
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Ho letto moltissimi libri di Steiner e ancora oggi non riesco a definirlo.
Sicuramente mi ha molto impressionato la sua umanità, la sua tolleranza e le sue teorie.
I suoi libri non sono poi moltissimi se li confrontiamo con le trascrizioni delle sue innumerevoli conferenze che sono raccolte in una bibliografia sterminata su tutto lo scibile umano.
Precursore in molteplici campi, incompreso e sconosciuto ai più.
C'è una cosa che vorrei aggiungere su Steiner.
Ogni volta che sento parlare di una qualche teoria o conoscenza da chichessia non si capisce mai quale sia la fonte.
In Steiner questo è invece chiaro fin dall'inizio: è lui stesso la fonte prima.
Steiner era innanzi tutto un veggente e le informazioni che ci arrivano da lui sono frutto dal suo investigare nei mondi sottili per lui accessibili in modo naturale (ovvero senza la necessità di uno stato di trance come per molti veggenti o presunti tali).
Questo per molti è un limite, anche se Steiner applicava un metodo scientifico nelle sue scoperte e inoltre ha sempre spronato la gente a non credere ciecamente alle sue teorie , ma a verificarle di persona.
Steiner ha anche indicato alcune tecniche per poter accedere alle sue stesse fonti, scoprendo per la prima volta pubblicamente alcuni segreti fino ad allora solo per iniziati.

Per una maggior conoscenza di Steiner, vi consiglio i suoi libri fondamentali : Filosofia della libertà - L'iniziazione - Teosofia - La scienza occulta....- Le api - Il vangelo di Giovanni - i sei esercizi
I suoi libri sono piuttosto difficili, ma sono fondamentali per comprenderne le fondamenta del suo pensiero.
Piuttosto ostica la sua autobiografia (La mia vita)
Trovo molto più facile la lettura della trascrizione delle sue conferenze perchè in queste parlava spesso anche a persone di cultura non elevata (come ad operai nelle fabbriche).
Vi segnalo anche i libri di un antroposofo italiano trapiantato in Germania : Pietro Archiati (ed. Archiati Verlag) che spiega molto bene e con semplicità il pensiero di Steiner in diverse pubblicazioni.
Non basterebbe una vita per esplorare i contenuti dell'Antroposofia, Steiner è stato di una prolificità unica.

P.S. Riguardo Gurdjieff in effetti ci sono alcuni punti in comune (come lo studio delle danze in rapporto alla conoscenza), ma ci sono voci discordanti in merito al rapporto tra i due (sono stati contemporanei).
Alcuni dicono che i due sotto sotto si stimassero , altri che Gurdjieff fu cacciato a malo modo da una delle conferenze di Steiner.
C'è poi un passaggio nel romanzo Belzebù e i suoi nipoti dove Gurdjieff non è tenero con Steiner....
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Vecchio 27-12-2010, 00.03.30   #6
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C'è poi un passaggio nel romanzo Belzebù e i suoi nipoti dove Gurdjieff non è tenero con Steiner....
Dove? Forse mi è sfuggito.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 27-12-2010, 00.17.55   #7
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Ma i corpi secondo Steiner non erano 5/7 a seconda del periodo storico in cui parlava?
E' nella scienza occulta che parla nello specifico di quei tre?

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Il corpo è quindi un supporto alla coscienza e secondo Steiner vi sono 3 corpi che immagino siano sovrapposti tra loro? Il corpo fisico, eterico e astrale sono intersecati e sovrapposti tra loro?
La parola più appropriata che trovo è che si compenetrano, come fossero uno dentro l'altro ma allo stesso tempo una cosa unica. Come fossero strati.
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Vecchio 27-12-2010, 01.11.10   #8
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Ma i corpi secondo Steiner non erano 5/7 a seconda del periodo storico in cui parlava?
E' nella scienza occulta che parla nello specifico di quei tre?
Fino a qui si è parlato di 3 corpi che sono quello fisico, eterico(vitale) e astrale. Si dice che forse ci sono ulteriori 2/4 corpi (a seconda del periodo storico) e qui già non mi raccapezzo. Nel caso fossero confermati, a cosa corrisponderebbero questi ulteriori corpi?
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Vecchio 27-12-2010, 02.00.34   #9
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Dove? Forse mi è sfuggito.
A pagina 768 è citato Steiner a pagina 489 l'Antroposofismo...
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Vecchio 27-12-2010, 02.15.16   #10
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Fino a qui si è parlato di 3 corpi che sono quello fisico, eterico(vitale) e astrale. Si dice che forse ci sono ulteriori 2/4 corpi (a seconda del periodo storico) e qui già non mi raccapezzo. Nel caso fossero confermati, a cosa corrisponderebbero questi ulteriori corpi?
Le sette parti dell'uomo terreno:

Corpo fisico
Corpo eterico o vitale
Corpo animico senziente (corpo astrale)
Anima razionale
Anima cosciente pervasa dallo spirito (Manas)
Spirito vitale (Buddhi)
Uomo spirituale (Atman)

Ma esiste anche una suddivisione in nove parti dell'uomo nella sua totalità....
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Vecchio 27-12-2010, 11.11.00   #11
Ray
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Ma i corpi secondo Steiner non erano 5/7 a seconda del periodo storico in cui parlava?
E' nella scienza occulta che parla nello specifico di quei tre?


Ci arriviamo. Comunque c'è ancora da vedere una triplice suddivisione dell'anima, l'io e gli ultimi tre corpi di cui parla telemaco, che però sono il risultato della trasformazione dei primi tre... come dire che non li abbiamo, dobbiamo farli (e qui agganceremo con Gurdy... ma non è così immediato).
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Vecchio 11-01-2011, 20.26.06   #12
rajneesh
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Visto che stiamo parlando di corpi, vorrei esporre un dubbio che mi è venuto leggendo per la prima volta Gurdjieff: perchè l'esoterismo in generale ci dice che abbiamo una serie di corpi sottili, mentre Gurdjieff afferma che non nasciamo con qusti corpi, che la maggior parte delle persone non li hanno, che addirittura è un lusso il solo avere il corpo astrale?

Capisco la necessità di una cristallizzazione per formare le sostanze che costituiscono ad esempio il corpo astrale, ma non capisco perchè gli insegnamenti 'occulti' in generale ne ammettono l'esistenza a priori...

Lo chiedo principalmente a Ray che mi sembra avere familiarità sia con Gurdjieff che con Steiner, ma anche a chi sapesse darmi una risposta...

Grazie
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Vecchio 11-01-2011, 20.40.10   #13
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Visto che stiamo parlando di corpi, vorrei esporre un dubbio che mi è venuto leggendo per la prima volta Gurdjieff: perchè l'esoterismo in generale ci dice che abbiamo una serie di corpi sottili, mentre Gurdjieff afferma che non nasciamo con qusti corpi, che la maggior parte delle persone non li hanno, che addirittura è un lusso il solo avere il corpo astrale?

Capisco la necessità di una cristallizzazione per formare le sostanze che costituiscono ad esempio il corpo astrale, ma non capisco perchè gli insegnamenti 'occulti' in generale ne ammettono l'esistenza a priori...

Lo chiedo principalmente a Ray che mi sembra avere familiarità sia con Gurdjieff che con Steiner, ma anche a chi sapesse darmi una risposta...

Grazie
Mah, più che Gurdijeff e Steiner si dovrebbe avere familiarità col corpo astrale

Io mi son fatto l'idea che parlino di due cose diverse o, tuttalpiù, di diversi stadi della stessa cosa.
Leggendo Gurdj pare che il corpo astrale sia una robona, leggendo Steiner una robina.

Ma il succo sta in un'argomentazione di Gurdy... se abbiamo un corpo astrale perchè non ne disponiamo a piacimento o, perlomeno, allo stesso livello del corpo fisico? Perchè non ne abbiamo il controllo?
Credo che il succo sia qua in quanto "costruirsi un corpo", "costruirsi i collegamenti ad un corpo che c'è già ma non ne siamo consapevoli", "prendere coscienza del piano/corpo ecc." siano modi diversi di dire la stessa cosa, seppure con diverse sfumature e diviersi approcci che differenziano le modalità di lavoro.
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Vecchio 12-01-2011, 13.51.38   #14
Faltea
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Mah, più che Gurdijeff e Steiner si dovrebbe avere familiarità col corpo astrale

Io mi son fatto l'idea che parlino di due cose diverse o, tuttalpiù, di diversi stadi della stessa cosa.
Leggendo Gurdj pare che il corpo astrale sia una robona, leggendo Steiner una robina.

Ma il succo sta in un'argomentazione di Gurdy... se abbiamo un corpo astrale perchè non ne disponiamo a piacimento o, perlomeno, allo stesso livello del corpo fisico? Perchè non ne abbiamo il controllo?
Credo che il succo sia qua in quanto "costruirsi un corpo", "costruirsi i collegamenti ad un corpo che c'è già ma non ne siamo consapevoli", "prendere coscienza del piano/corpo ecc." siano modi diversi di dire la stessa cosa, seppure con diverse sfumature e diviersi approcci che differenziano le modalità di lavoro.
In sostanza un elevarsi per poter utilizzare questi corpi che l'uomo allo stadio elementale non conosce, la progressione nell'evoluzione ci apre nuove porte da cui si sbircia e si intravede una nuova essenza/corpo...
.... mah
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Vecchio 01-02-2011, 01.01.43   #15
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Bon, visto che il discorso si è fermato riprendo il filo che mi ero riproposto... poi, al solito, mi fermo e lascio che la discussione prenda le direzioni che vuole, ma stavolta penso di riuscire a far vedere alcuni dei quesiti che mi pongo.

Parliamo di quella che Steiner chiama la seconda parte costitutiva dell'uomo: il corpo eterico o vitale.
Dopo aver fatto le specifiche di cui sopra sul concetto di corpo e dopo le solite divagazioni sul rapporto che cercava di costruire e le posizioni che cercava di prendere sulla scienza ufficiale, descrive il corpo eterico come la parte gerarchicamente responsabile del mantenimento del corpo fisico... unico strumento di cui siamo consapevoli in partenza.
In pratica il corpo fisico, ossia la parte "minerale" dell'uomo, è talmente soggetto alle forze disgregative (caotiche) della materia (qui intendo materia in senso esteso/tradizionale) che si putrefarrebbe se non fosse supportato da una controparte che agisce per mantenere la sua "forma". Di qui il "vitale"... dall'eterico (altro piano di manifestazione gererchicamente precedente quello del corpo fisico) provengono le forze che garantiscono il perdurare nel tempo della forma del fisico... il supporto che ci permette di sperimentare la materia.
Questo corpo - composto quindi di materia più sottile di quella del fisico - interpenetrerebbe tutto il corpo fisico, e permarrebbe in uno stato di continuo e fluido movimento, essendo i suoi elementi meno divisi di quelli del corpo fisico. Ogni parte di quest'ultimo avrebbe una controparte eterica, ma mentre cuore e fegato nel fisico sono e restabno separati, nell'eterico "danzano" mescolandosi continuamente. Pur tuttavia ogni parte avrebbe una controparte... senza però che valga l'opposto: il corpo vitale sarebbe infatti più complesso di quello fisico.

Conclude questa parte del discorso con una frase che riporto integralmente perchè è fonte di notevoli dilemmi concettuali.

Citazione:
L'uomo ha in comune con il mondo vegetale il corpo eterico, come quello fisico col minerale. Tutto ciò che vive ha un corpo eterico.
Ora, non so se anche voi vedete quello che vedo io... ma messa così, semplicemente, non sta in piedi. E' probabile tuttavia che non abbia detto tutto, o perlomeno non nella sede che sto citando. Certo è che il concetto di base questo è...

Per ora non anticipo le domande che mi sono sorte, lo farò nel prossimo post, per dar modo anche a chi non ha letto Steiner ma è interessato alla discussione di rifletterci un po' su. Io in effetti scrivo dopo aver sia letto che riflettutto.
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Vecchio 01-02-2011, 11.08.44   #16
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P.S. Riguardo Gurdjieff in effetti ci sono alcuni punti in comune (come lo studio delle danze in rapporto alla conoscenza), ma ci sono voci discordanti in merito al rapporto tra i due (sono stati contemporanei).
Alcuni dicono che i due sotto sotto si stimassero , altri che Gurdjieff fu cacciato a malo modo da una delle conferenze di Steiner.
C'è poi un passaggio nel romanzo Belzebù e i suoi nipoti dove Gurdjieff non è tenero con Steiner....
Hanno avuto due approcci diversi alla spiritualità, uno parte dall'esplorazione dei mondi sottili, perchè a lui possibile come costituzione di nascita, e solo poi ha portato il tutto nella realtà. L'altro invece è partito pragmaticamente, inserito in una tradizione, ha esplorato i fenomeni sottili dopo aver ricevuto e condensato indicazioni anche esterne alla sua tradizione di origine.

Pur muovendosi negli stessi territori le visioni sono, almeno in apparenza diverse. Un indigeno africano ed un cittadino di metropoli che andassero a visitare un pianeta diverso, che entrassero in contatto con extraterrestri etc... ne avrebbero visioni e percezioni diverse. Si interesserebbero ad aspetti diversi dello stesso panorama.
Se vivessero abbastanza a lungo insieme potrebbero meglio comprendere il punto di vista dell'altro, se invece potessero incontrarsi (come è accaduto ai due e non intendo solo di persona) poco e raramente, pur riconoscendo il valore dell'esperienza altrui lo disconoscerebbero nell'ambito del loro insegnamento.

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Grazie
Un neonato possiede un corpo fisico, non è completo (mancano denti, a volte capelli, ci sono ossa che devono saldarsi ed assestarsi etc...), non è pienamente cosciente, non sa usarlo al massimo, cosa che è in comune anche con un adulto.
Quindi ha un corpo, in parte potenziale e anche non ce l'ha, questo può valere anche per gli altri corpi.
Alcuni dei corpi superiori sono potenziali nel completo e reale senso della parola, non possono manifestarsi nella realtà senza che i corpi inferiori siano "a regime", o a volte in circostanze particolari possono manifestarsi brevemente per determinati scopi attingendo quel pò di sostanza utile che riescono a trovare. Questo è il più delle volte un danno, ma necessario in quelle determinate condizioni.
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Vecchio 24-03-2011, 19.19.02   #17
rajneesh
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Bisognerebbe parlare anche della cosmogonia...
Proviamo...

La terra, prima di arrivare alla sua condizione attuale ha attraversato tre periodi, o incarnazioni o ronde...

1-saturno: dove la consistenza della materia era più simile alla condizione del nostro calore; a quel tempo si sono gettate le basi per la formazione del corpo fisico;
2-sole: la consistenza della materia si avvicinava al nostro stato gassoso o aeriforme; si sono gettate le basi per la formazione del corpo eterico;
3-luna: la consitenza della materia aveva un aspetto acquoso; si sono gettate le basi per la formazione del corpo astrale;
4-terra: nei primi periodi della terra si sono ripetute le condizioni delle prime tre ronde, ma ad un gradino piu alto.
Il periodo terrestre si suddivide a sua volta in:

1-periodo polare;
2-periodo iperboreo;
3-periodo lemurico;
4-periodo atlantideo;
5-periodo ariano o post-atlantideo; che si suddivide a sua volta in :

a) epoca paleo-indiana;
b) epoca paleo-persiana;
c) epoca egizo-semitica;
d) epoca greco latina;
e)epoca attuale;

Secondo Steiner, l'evento principale e cardine della storia dell'umanità, si ebbe nell'epoca greco-latina, quando l'entità solare, che aveva come corpo fisico il sole, si incarnò nelle persone di Gesu di Nazareth per dare l'impulso agli esseri umani dell' "io sono"; evento mai accaduto prima e mai piu ripetibile in futuro.
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Vecchio 24-03-2011, 23.54.53   #18
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Accidenti l'epoca attuale viene dopo quella greco latina, mi sa che sono persi dei pezzi...

scusa che significa nelle persone di Gesù di Nazareth, perchè usi il plurale?
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Vecchio 25-03-2011, 17.28.20   #19
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Perchè si sono persi dei pezzi? L'epoca greco-latina finisce nel xv secolo...poi c'è da dire che i nomi delle epoche non coincidono con i tempi in cui sorsero i popoli che la storia che conosciamo ci insegna...

Ho sbagliato a scrivere...anzichè scrivere nella persona, ho usato il plurale...
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Vecchio 25-03-2011, 18.28.47   #20
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dico solo che dopo la cultura greca, c'è stato un susseguirsi di epoche prima, durante il primo cristianesimo, nel medioevo, nel rinascimento, fino all'epoca moderna....
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Vecchio 09-05-2011, 18.22.46   #21
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Un concetto che appare come fondamentale, anche se lui lo liquida in poche righe, è il rapporto gerarchico tra questi corpi. Dopo aver spiegato la loro interdipenza, sostiene (e qui siamo in linea con cose che abbiamo sentito in tutte le tradizioni) che questi corpi sono tra loro in relazione gerarchica e che uno dipende dall'altro. Il fisico quindi dipenderebbe dall'eterico (o vitale), il quale quindi godrebbe di un grado di realtà maggiore di quello fisico, appartenendo ad un livello di manifestazione meno condizionato dell'altro. E' grazie all'azione del corpo eterico che quello fisico mantiene la sua forma e non cede alla forze disgregative proprie della sostanza densa, che lui chiama minerale. In pratica, cessata l'azione dell'eterico, il fisico va in putrefazione. L'astrale svolgerebbe un simile compito di mantenimento sull'eterico, anche se il grado di autonomia di quest'ultimo sarebbe comunque sufficiente ad una certa esistenza in proprio. Il mondo vegetale sarebbe composto di queste sole due componenti. Quindi l'eterico avrebbe forma in se... ma sulle caratteristiche di questo "corpo" torniamo... io credo che dovremmo parlarne al lungo dato che da quello che dice Steiner mi sorgono molte più domande di quante risposte dia. Insomma, il suo discorso preso da solo non sta tantissimo in piedi.
Non capisco perchè non ti stia in piedi il discorso. Ma forse se espongo il mio di dubbio in merito forse ne viene fuori qualcosa di utile.
Per quanto ho capito ioleggendo la prima parte, il corpo eterico è vero che ha maggiore autonomia del corpo fisico però se il corpo astrale si divide da lui questo comincia a decomporsi, con tempi più lunghi ma lo fa per cui per me vuol dire che l'eterico non ha forma in se, per usare la tua frase, ma la sua formazione e mantenimento è dato dall'effetto del corpo astrale. Questo lo dice chiaramente parlando della morte. Quello che invece a me non è chiaro in riferimento a questo discorso è quando parla del sonno incosciente in cui il corpo astrale se ne va... dice proprio che va nel suo mondo. Questo lascia intendere che l'astrale ha una forza molto superiore agli altri due inferiori e vive di vita autonoma, però... se "va via" nel suo mondo senza portare con se l'eterico perchè resta a vitalizzare il fisico.. perchè l'eterico sopravvive? E qui forse la tua conclusione che l'eterico ha forme in se. In questo senso può sopravvivere anche molto pensando alle persone in coma per anni.. In realtà io ne concludo, che l'astrale si espande nel suo mondo e lascia andare la morsa che lo trattiene circoscritto ma resta sempre legato agli altri corpi.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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