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Angeli e Demoni
 Angeli e Demoni
 - Dawn Brown -

  Inviato da Shanti
  30-01-2005
Predefinito Angeli e Demoni

Questo libro è stato scritto prima del Codice da Vinci, ma viene preso in considerazione solo adesso, sulla scia del successo del primo che risulta il libro più letto del 2004.

E' avvincente e pieno di colpi di scena. La vicenda si svolge a Roma e per me che non conosco la città e tutti i suoi monumenti e chiese è stato una bella scoperta. Dan Brown però ha tirato qua e là qualche "frecciatina": a pagina 268 c'è una frase che non ci fa molto onore

Citazione:
A destra della chiesa c'era un vicolo stretto e buio, delimitato da muri molto alti. Puzzava di urina, come tante viuzze di quella città dove i bagni pubblici scarseggiano.
Vi metto qui sotto la breve recensione del libro che si trova nella copertina

Citazione:
Marchiati a fuoco, prima di essere barbaramente uccisi ed esposti come monito per le strade di Roma. Questa è la sorte che toccava agli Illuminati, l’antica setta degli scienziati perseguitati in secoli oscuri dalla Chiesa cattolica. Un rituale crudele, ben conosciuto da Robert Langdon, lo studioso di iconologia del Codice da Vinci, massimo esperto dell’argomento.
Ma quando la storia si ripresenta nella sua bruta realtà, il fascino si trasforma in raccapriccio. Svegliato in piena notte, messo a forza su un prototipo di aereo a idrogeno liquido , trasportato in un’ora dagli Stati Uniti in Svizzera, il professor Langdon è costretto a esaminare, nel laboratorio del CERN di Ginevra, un cadavere orrendamente mutilato. Sul petto della vittima – impresso a fuoco – il terribile segno degli Illuminati: lo scienziato ucciso ha difeso fino all’ultimo il segreto di un’arma sperimentale di capacità distruttive superiori a quelle del nucleare, un’arma ora scomparsa, ora in mano agli assassini. Il piano dei criminali è allucinante: la bomba è stata nascosta nel Vaticano, dove tra poco avrà inizio il conclave per l’elezione del nuovo Papa. E quattro candidati mancano all’appello... Quel posto dovrà rimanere vacante per sempre: cadrà San Pietro, cadranno i cardinali – gli uomini di Dio – e soltanto un potere si manifesterà e prenderà forza, quello della Scienza.
La corsa a Roma appare a Langdon pressoché inutile, forse un suicidio. Ma appena le mille chiese della capitale lo accolgono, nella testa del professore si fanno strada implacabili suggestioni. Non era Galileo Galilei uno degli Illuminati? Non lo era anche il grande architetto e scultore Gian Lorenzo Bernini? E furono proprio loro – per difendere la propria associazione – a disegnare genialmente un “Cammino”, uno stupefacente percorso segreto nella città, fra catacombe, cripte nascoste, codici cifrati. Chi riuscisse a intuirlo, a interpretarlo, potrebbe trovare il nascondiglio dell’ordigno, salvare San Pietro...



  #1  
By Ladymind on 21-02-2005, 23.25.15
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Ho visto in un catalogo che è uscito un libro intitolato "I segreti di angeli e demoni" Guida non autorizzata a fatti, personaggi e misteri del thriller di Dan Brown di Simon Cox - ediz. L'Età dell'Acquario.
Nella recensione dice che alla fine del romanzo, molti lettori si chiederanno che cosa nel racconto di Dan Brown sia verità e che cosa sia invenzione...
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  #2  
By Shanti on 22-02-2005, 00.20.40
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Già... Anche per il Codice da Vinci hanno scritto un libro simile... Pensa che a Roma da dicembre organizzano addirittura il Tour Angeli e Demoni, facendoti percorrere l'antico Cammino dell'Illuminazione nelle chiese della capitale... Cosa non si inventano... da non crederci!
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  #3  
By TFFC on 11-03-2005, 17.31.16
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Sono una fan di Dan Brown, è un uomo che ti inchioda dalla prima pagina alle sue letture.
Angeli & Demoni mi ha dato la voglia di fare altre ricerche sull'Illuminismo di cui avevo una infarinatura scolastica.
E' stato bellissimo scoprire il vero significato della parola setta, e il ruolo della Chiesa è stato davvero bello.
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  #4  
By kalamity on 27-10-2005, 21.58.26
Predefinito Riferimento: Angeli e demoni

Sono tra le tante che per primo ha letto Il Codice e poi Angeli e Demoni e la cosa mi dispiace soprattutto perchè amo seguire i percorsi dei vari autori! Onestamente non ho avuto una grandissima opinione di questo romanzo. In sostanza ho avuto la sensazione di rileggere, in un certo senso, Il Codice (anche se è stato appunto scritto dopo) quindi evidentemente l'iter che ha seguito è stato lo stesso! Inoltre ci sono state parti, specie quella conclusiva, in cui non son riuscita a trattenere le risate! Ho avuto la sensazione di ritrovarmi in un film d'avventura alla Rambo! Mancava solo Indiana Jones con la sua frusta ed il quadretto sarebbe stato al completo! Però, tutto sommato, resta un libro scorrevole e, per certi versi, interessante! Certo, secondo sempre il mio personale parere, nulla a che vedere col Codice (anche se poi pure di quello ne hanno dette da vendere e, si, anch'io son arrivata al punto di non sapere più a quale versione credere!)
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  #5  
By seleparina on 28-10-2005, 11.08.28
Predefinito Riferimento: Angeli e demoni

Mi sa che l'abbiamo fatto tutti, leggere prima Il Codice e poi Angeli e Demoni...io l'ho etto quest'estate...si vede che è il primo, è come i film, il secondo non ha mai la stessa intensità del primo, eccezion fatta per qualcuno (Arma Letale e Ritorno al futuro, per esempio).

Il Codice da Vinci ad un certo punto perde di verve, cala di intensità per poi riprendersi solo alla fine, nella chiusura stile romanzo Harmony...invece con Angeli e Demoni la tensione è continua, anzi, va crescendo fino al parossismo finale, che come dicevi giustamente tu, Kal, comporta un'esplosione di ilarità, tanto è esasperato.
Romanzi
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  #6  
By kalamity on 28-10-2005, 13.23.24
Predefinito Riferimento: Angeli e demoni

in effetti, a prescindere dal finale di Angeli e Demoni il romanzo non è affatto male, anzi è ben strutturato, fluido e trasporta il lettore fino allo sfinimento! Però d'impatto ho preferito Il Codice per il fatto che, appunto, fosse il suo primo romanzo letto! Una storia che, se non avessi conosciuto il suo primo scritto, avrei considerato unica! Così, invece, ho avuto la sensazione di un doppione anche se poi la trama è, ovviamente, differente
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  #7  
By Smashan on 27-08-2006, 17.05.54
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Io invece sono di parere opposto.
Trovo che il romanzo di Dan Brown non abbia punti a favore e non mi è piaciuto per niente.
La capacità che ha di tenerti incollato è semplicemente determinata dai colpi di scena continui, che però sono sempre scontati e banali, e rendono solo apparentemente fluida la narrazione. In realtà, il fatto che le ultime duecento pagine siano così eclatanti, mondovisive ed esagerate oltre i limiti del buongusto, dimostra che Brown ha completamente perso il controllo della narrazione.
I personaggi non hanno nessuna profondità psicologica, sono trattati in maniera elementare (eroe, anti-eroe, complice segreto -come nel codice da vinci-, la bella da salvare e blabla), e sono decisamente banali.
In sostanza il romanzo sembra più una sceneggiatura (soggetto, verbo complemento oggetto è l'unico periodo che Dan Brown sa utilizzare..tutti i periodi sono brevissimi, compresi i capitoli che tradiscono l'incapacità di entrare nel dettaglio) che un testo meritevole di entrare nella letteratura.
E' un romanzo che non lascia un marchio vero e proprio, non determina un'esperienza che 'fa pensare'. L'unica cosa a cui ti costringe a pensare è la questione dei complotti, dei disegni storici e artistici e la questione del 'segreto'. Ma anche lì le informazioni contenute sono tutte errate e pilotate, piene di artifici che non hanno nè capo nè coda, frutto di uno studio approssimativo da parte dell'autore; l'autore in lingua originale utilizza spesso frasi in italiano, ma in un italiano scorretto (es. 'Basta di parlare'); questo può far capire con quale accortezza e cura del dettaglio abbia trattato la sua storia.
Inoltre, come fosse un distrattone alle elementari, verso la fine del romanzo il Professor Langdon appare su tutti i teleschermi mondiali come protagonista degli eventi più incredibili nella storia contemporanea. Eppure nel romanzo successivo, il codice da vinci, nessuno lo conosce. Questo a me ha fatto pensare a lungo sull'amore e la dedizione che lo stesso Brown mette nei suoi lavori di 'copia-incolla'.

Se a qualcuno interessa posso anche aggiungere tutti gli errori che si trovano ad un primo sguardo, o almeno quelli che ho notato e su cui sono andato ad informarmi; errori sia di carattere storico che di carattere artistico e 'strategico'.
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  #8  
By Smashan on 27-08-2006, 19.51.34
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Rischiando di annoiare, vado avanti.

Innanzitutto è impossibile che Galileo appartenesse alla 'setta' degli Illuminati, poiche l'Illuminatenorden nasce in un'Università bavarese, ad opera dell'ex gesuita Adam Weishaupt, nel 1776 (con un Galileo morto e sepolto). Gli Illuminati nascono per differenziarsi in principio dalla Massoneria, offrendo ai suoi membri comunque rituali iniziatici di stampo esoterico. L'idea degli Illuminati nasce non tanto dalla necessità come si vuol far credere di creare un Nuovo Ordine Mondiale (la scusa sarebbe che il 1776 è lo stesso anno in cui viene firmata la Dichiarazione d'Indipendenza negli Stati Uniti, firmata da varii massoni), piuttosto nasce per opporsi ad un illuminismo nascente di stampo scientifico e 'ateo' (qui la prima pecca di Brown). Non era atto ad esaltare la scienza, tutt'altro, era atto a distinguere il Lume dal lume. Contrappore all'Illuminismo l'Illuminatismo, mantenendo un tratto esoterico ed esaltando i valori individuali. Da lì nascerà il Luciferismo e il Satanismo non come noi oggi lo conosciamo, ma come nacque, ovvero dalla necessità dell'individuo di essere indipendente, libero e responsabile delle proprie azioni (questo discorso se volete lo si può sviluppare in un altro TRD -capisco che detta così suoni in toni stridenti-).
In principio però l'Ordine non aveva riscosso successo, dunque nel '77 Weishaupt si fa iniziare in una loggia Bavarese del Rito Scozzese. Qui conosce il suo futuro 'compagno', il barone Adolf Franz Friedrich Ludwig von Knigge, che si farà iniziare nel '78 negli Illuminati, ed insieme ad Adam ne riscriverà i rituali in chiave massonica. Da qui per i successivi dieci anni gli Illuminati acquistano un notevole successo nel mondo culturale tedesco, in opposizione al cattolicesimo e alla monarchia tedesca a cui aderirà anche il giovane Goethe (all'epoca vi erano circa 2500 membri).
Purtroppo verrano decimati dagli arresti della polizia, che trovano le prove di un complotto interno da parte di alcuni membri per rovesciare la monarchia. Weishaupt scappa dalla Baviera, e fuori dalla Baviera gli Illuminati resistono per poco grazie a Johann Bode, ma nel 1790 cessano ogni attività.
Per chi vuole poi inserire la questione della rivoluzione Francese, baluardo dell'Illuminismo, c'è da dire che gli Illuminati con le questioni politiche esterne alla Germania non avevano nulla a che vedere. La Massoneria francese, implicata nella Rivoluzione, non teneva in grande considerazione l'Ordine di weishaupt e knigge, e la Massoneria tedesca li tollerava semplicemente (figuriamoci se dei Massoni francesi avrebbero permesso ai tedeschi di guidarli nella rivoluzione).
Quindi, nel '90 gli illuminati 'spariscono' come Ordine, ma i loro membri -quelli non accusati e scampati alla prigione- continuano a vivere pacificamente, tra massoneria e università. Il Nome scompare non perchè diventa segreto, ma perchè non ha più motivo di esistere in quei termini.
Gli Illuminati ricompaiono nel XX secolo ad opera di Engel, ma non hanno un legame diretto con gli Illuminati di Weishaupt, se non per la questione legata allo 'specchio' massonico; intendo con specchio la questione del contatto, dei simbolismi e del percorso iniziatico. Quindi nel 1901 rinascono con la collaborazione di Reuss (amico di Crowley), anch'egli massone tedesco. Ancora oggi esistono, ma non possono far paura a nessuno visto che esistono solo nella città di Stein e non hanno più di 50 membri.

Devo scappare, le altre puntate sugli Altari della Scienza e su Bernini li scrivo un'altra volta.
Ultima modifica di Smashan : 27-08-2006 alle ore 19.54.23.
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  #9  
By Smashan on 29-08-2006, 17.49.17
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Torniamo al romanzo.
I quattro altari della scienza, per chi non avesse letto il libro, sarebbero degli enigmi nascosti dal Bernini in quattro delle sue Opere per indicare segretamente il cammino iniziatico degli Illuminati e per portare al loro covo segreto di Roma del '600. Perchè secondo Brown Bernini era membro degli Illuminati di Baviera, sotto copertura faceva opere su commissione del Vaticano.
Innanzitutto, i distinguo che fa Brown nel '600 tra Stato del Vaticano e Roma, non sussistono. Noi tutti sappiamo che la breccia di porta pia nel 1870 ha determinato la restrizione dei Dominii della Chiesa, che prima di allora si estendeva per più di un terzo sull'intera città di Roma. Quindi non c'era reale differenza tra Roma e Vaticano nel '600.
Poi, considerando che Bernini non poteva appartenere agli Illuminati, poichè all'epoca gli Illuminati non esistevano ancora, e non erano neanche stati ancora pensati.

Primo altare della Scienza. Elemento Terra.
Chiesa di Santa Maria del Popolo, Cappella Chigi.

Il Professor Langdon in questa Cappella capisce che il Maestro segreto degli illuminati era Bernini.
Primo indizio. Nella Cappella ci sono due 'Piramidi', simbolo(?!) degli Illuminati (?!).
Epperò non sono così d'accordo.
Quelle non sono Piramidi, sono semplicemente il simbolo delle Montagne. E' pieno di stemmi papali raffiguranti lo stesso simbolo...piramidi?!
Inoltre la famiglia Chigi era una famiglia senese, e i colli toscani sono un altro riferimento delle due piramidi. Infatti questa piramide è oggi un simbolo di un banca, che con gli illuminati ha poco a che fare: La Monte dei Paschi di Siena.
Secondo indizio, quello cruciale: la statua di Abacuc e l'Angelo.
Langdon scopre che l'Angelo sta indicando, stando all'indizio, un altro punto di Roma in cui si trova il secondo altare della scienza.
Il problema è che l'Angelo sta indicando ad Abacuc un'altra cosa. Gli sta indicando Davide nella fossa dei Leoni (altra statua presente nella Cappella Chigi) , perchè Abacuc deve portare a Davide del cibo (Brown non legge la Bibbia).
Inoltre la Cappella non è del Bernini, che l'ha semplicemente 'eseguita' rispettando passo-passo il disegno di Raffaele Sanzio (Raffaello), che mette la firma al concepimento dell'opera.
Bernini non ci ha messo del suo fondamentalmente, non fosse per un particolare, ovvero La Morte Alata, mosaico che si trova sul pavimento della Cappella. La Morte Alata secondo me, oltre ad essere coerente con un luogo di sepoltura, è un omaggio di Bernini all'Ordine gesuita, che lui stesso frequentava (tra l'altro praticava gli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, il fondatore dell'Ordine), il famoso 'memento mori' (ricorda che devi morire), frase utilizzata come motto prima dai Frati Trappisti, poi dagli stessi Gesuiti, come simbolo dell'importanza della vita e della sua inevitabile fine.
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  #10  
By Smashan on 29-08-2006, 18.06.03
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Secondo altare della Scienza. Obelisco di Piazza San Pietro. Elemento aria.
Dunque, l'Angelo di Abacuc secondo Langdon indica in linea d'aria proprio l'Obelisco, che sarebbe il secondo Altare in cui si troverebbe un'altro indizio di Bernini.
L'obelisco si trova in piazza San Pietro dal 1586, piazzato lì per Ordine del papa Sisto V. Ironia della sorte, al posto della sfera di bronzo originale in cima all'obelisco furono fatti mettere una croce e.....lo stemma della famiglia Chigi (sempre da Sisto V però, Bernini non c'entra).
L'indizio sarebbe il bassorilievo West Ponente, di forma ellittica, situato alla base dell'obelisco. Cito dal romanzo:

"Il bassorilievo era ellittico, lungo circa un metro, e raffigurante un viso, una specie di angelo dalla cui bocca usciva un alito di vento che spirava in direzione opposta al Vaticano...'il soffio di Dio'. Era l'omaggio dell'artista (parla di Bernini) al secondo elemento, l'aria....un soffio che esce dalle labbra di un angelo. Langdon capì che il significato di quell'opera era molto più complesso. Bernini aveva rappresentato il soffio con cinque linee e accanto al bassorilievo c'erano due stelle splendenti. Langdon ripensà a Galileo. 'Due stelle, cinque soffi, simmetria...'...

Ehm. Il caro professor Langdon si mette a contare le linee del vento, eppure nella sua enorme cultura scambia il Dio Eolo per un Angelo. Perchè nel West Ponente non è raffigurato un angelo, ma proprio Eolo, dio greco dei Venti. E' importante sottolinearlo, perchè l'indizio di Langdon su cui si basava la sua intera ricerca era una frase che recitava: 'Lascia che gli Angeli ti guidino nella tua nobile ricerca'..Ehm...per l'appunto dire che era un Angelo è una forzatura per far quadrare il romanzo. La direzione in cui soffia lo porterà al terzo altare della Scienza. C'è un altro problema. Brown evita di scrivere che il bassorilievo si trova in tutti e quattro i lati dell'obelisco, in maniera identica. Con quale criterio Langdon abbia scelto quello 'giusto' rimarrà per sempre un mistero.
Andiamo avanti.
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  #11  
By Smashan on 29-08-2006, 18.40.23
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Terzo altare della Scienza. Santa Maria della Vittoria. Estasi di Santa Teresa. Elemento Fuoco.

Siamo qui al terzo altare nel cammino che condurrà il Professore al Tempio (covo) segreto degli Illuminati.
Il West ponente che ha preso in considerazione lo ha portato davanti ad un'altra opera del Bernini, L'Estasi di Santa Teresa (che io adoro).
L'opera è ispirata direttamente ad un famoso scritto della Santa, in cui ella descrive uno dei suoi rapimenti estatici:

"Un giorno mi apparve un angelo bello oltre ogni misura. Vidi nella sua mano una lunga lancia alla cui estremità sembrava esserci una punta di fuoco. Questa parve colpirmi più volte nel cuore, tanto da penetrare dentro di me. II dolore era così reale che gemetti più volte ad alta voce, però era tanto dolce che non potevo desiderare di esserne liberata. Nessuna gioia terrena può dare un simile appagamento. Quando l'angelo estrasse la sua lancia, rimasi con un grande amore per Dio".

Ora, Langdon pensa immediatamente, come noi del resto, al simbolismo sessuale dell'opera. Questo giustificherebbe un'impronta 'pagana' dell'opera, volutamente resa 'scandalosa' dall'artista affinchè il Papa gli vietasse di mostrarla in Vaticano (di nuovo differenza inesistente all'epoca tra Roma e Vaticano) e di posizionarla in una Chiesa di periferia (Santa Maria della Vittoria periferia??)...così il Bernini, attraverso questo astuto stratagemma, avrebbe avuto la possibilità di collocare la sua opera-enigma-cartello stradale per l'iniziazione- in un luogo che continuasse a creare questa mappa degli Illuminati.
Il punto è che all'epoca le opere come l'Estasi di Santa Teresa non erano per niente ritenute scandalose. Tutt'altro. C'era molta meno malizia di quella che ci mettiamo noi oggi. Perchè la spiritualità era vissuta molto più in chiave passionale e 'fisica' rispetto ad oggi. Del resto è stata fatta Santa una donna che scriveva cose molto più esplicite dell'Opera del Bernini, ed era comunque un Angelo a portarla ad un certo tipo di estasi (mi vengono in mente alcune cose legate al Tantra e alla mistica taoista).
Tornando al discorso, l'Opera non è stata spostata perchè troppo scandalosa, l'Opera è stata concepita e creata per abitare quella Chiesa lì sin dal principio; fu commissionata dal Cardinale Federico Fornaro per la sua tomba di famiglia nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria.
Tutto l'estro barocco di Bernini è presente in quest'opera come sfida contro l'atteggiamento di Innocenzo X, da poco eletto, che non provava 'troppa' stima per l'artista.
A mio parere non solo la statua non è scandalosa, ma la trovo uno splendido esempio di devozione estatica e mistica...e secondo me Bernini, che all'epoca aveva cinquant'anni e -ripeto- era preso dagli insegnamenti spirituali di Loyola, ci ha messo tutto il suo legame con il divino, liberamente ispirato ed è un omaggio splendido.

Tornando al romanzo, Langdon trova nell'Angelo della Statua, attraverso la lancia con la punta a forma di 'freccia' che tiene in mano, l'indicazione per il quarto altare della scienza.
E' davvero incredibile la fantasia che ci mette il professore, poichè se si segue in linea d'aria la direzione della freccia, si arriva niente meno che al...pavimento stesso della Chiesa....quindi probabilmente giù giù sottoterra fino ad arrivare in qualche vicolo di Pechino (facendo finta che la freccia non indichi la Santa, chiaramente...perchè secondo tutti, e anche secondo Bernini, quella freccia non vuole andare da nessuna parte, è il simbolo della LUCE divina che manda in Estasi la Santa).
Comunque, seguiamo il ragionamento del professore e andiamo al quarto altare.
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  #12  
By Smashan on 29-08-2006, 19.33.26
Predefinito

Quarto altare della Scienza. Fontana dei quattro fiumi. Piazza Navona. Elemento Acqua.

Siamo così arrivati all'ultimo altare, che dovrebbe indicare il loco segreto degli Illuminati (chiamata la Chiesa dell'Illuminazione), dove l'adepto meritevole sarebbe stato iniziato dopo aver risolto tutti gli enigmi.
Davanti alla fontana però Langdon si ripassa la frase 'lascia che gli Angeli guidino la tua nobile ricerca'....epperò nella fontana non trovava l'angelo a cui riferirsi.
E arriva a dire: 'questa fontana è pagana, non ci sono angeli!'
E scopre all'improvviso qual è il simbolo che indica la Chiesa dell'Illuminazione. In cima all'obelisco della fontana c'è una Colomba.
Quindi cito dal romanzo:

"La colomba è il simbolo pagano dell'Angelo della Pace". Era sicurissimo che il Bernini avesse scelto un simbolo pagano per rappresentare l'angelo, per meglio cammuffarlo in una fontana che non aveva nulla di sacro."

Ehm. La Colomba un simbolo pagano?! Ma soprattutto, un simbolo pagano che rappresenta 'l'Angelo' della pace?! E' pagano o è l'Angelo della pace? Decidiamoci.
Lo Spirito Santo, ecco cos'è la Colomba. è un simbolo cristiano per eccellenza. Ha origini pagane, certo, ma era all'epoca un inconfondibile simbolo cristiano. Insomma, non ha commuffato proprio niente.
Subito dopo si smentisce da solo, infatti.
Scrive:

"Di colpo gli tornò in mente un'orazione di San Gregorio di Nissa: 'Esiste per l'anima umana un solo veicolo capace di farla viaggiare verso i cieli, il rendersi simile nell'aspetto ad una Colomba'."

Decidiamoci. E' pagana o no?
Rinfescandoci la memoria, ci ricordiamo che il simbolo 'pagano' dello Spirito Santo è Mercurio.

Cosa indica questa Colomba-Piccione-Pagano?
Castel Sant'Angelo. Il covo degli Illuminati.

Quindi abbiamo una croce, secondo Brown, perchè i quattro altari della scienza formerebbero una croce precisa dalle braccia uguali. La Croce degli ElementiInfatti nel sito di Brown c'è una mappa di Roma con tracciata una croce precisa precisa.
Ma è fasulla. Se prendete una cartina di Roma e tracciate da voi la croce, scoprirete che è storta.

Qui finiscono i quattro altari, ma ci sono altre cose che non tornano.
Una fondamentale che fa crollare tutto il Castello in un sol colpo; le date.

Rapido calcolo.
Primo altare, Cappella Chigi. Abacuc e l'Angelo: Anno 1661
Secondo Altare. Non ho trovato riferimenti espliciti al bassorilievo dell'obelisco, ma la piazza è stata progettata ed eseguita tra il 1656 e il 1667.
Terzo altare. Estasi di Santa Teresa: Anni 1652
Quarto altare. Fontana dei quattro fiumi: Anno 1651.

Questo significa che è letteralmente andato a ritroso. Una bella botta di culo per Bernini sapere che dopo aver creato il Quarto altare della Scienza gli sia stata data la possibilità di costruire gli altri su commissione proprio nei punti che gli avrebbero permesso di creare il Cammino! Un cammino al contrario insomma. Bella trovata.
Rispondi citando
  #13  
By Norman on 06-06-2007, 16.01.42
Predefinito

L'ho finito qualche settimana fa. A me è piaciuto moltissimo.
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