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Vecchio 08-05-2005, 19.47.19   #1
Red
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(Mt. McKinley (Alaska) l'ho visto )











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Vecchio 08-05-2005, 19.48.22   #2
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[1902-1984]

Un artista dotato di una straordinaria sensibilità per la luce e capace di raffigurare con la stessa raffinatezza maestosi scenari naturali e semplici dettagli.

I primi scatti di Adams risalgono al 1916. Sin dall'inizio è evidente il suo interesse per la natura e, infatti, le foto ritraggono scene e ambienti dello Yosemite National Park.
In questi anni Adams non ha ancora scelto di diventare fotografo, ciò che gli preme di più è il paesaggio e la salvaguardia dell'ambiente. Nel 1919 entra, infatti, a far parte di "Sierra Club", un'organizzazione ambientalista.

Per molti anni, Adams gira il Sud Ovest degli Stati Uniti e usa la fotografia per documentare le straordinarie risorse naturali esistenti e cercare di proteggerle. Qualche volta ha successo. Sono le sue immagini, infatti, a convincere Roosevelt a trasformare il King's River Canyon in parco nazionale.

Il suo interesse per la fotografia cambia nel 1930, quando vede alcune immagini di Paul Strand e si accorge del potenziale espressivo del mezzo fotografico. Con Imogen Cunningham, John Paul Edwards, Sonya Noskowiak, Henry Swift, Willard van Dyke ed Edward Weston dà vita al gruppo "f-64", attento al dettaglio e alla profondità di campo. Nel 1936, Adams tiene la sua prima personale da Alfred Stieglitz.

Consapevole dell'importanza della fotografia come arte a sé stante, nel 1940 Adams contribuisce alla creazione del Departement of Photography del Museum of Modern Art di New York. Si impegna anche in numerose ricerche e studi teorici. Nel 1941 mette a punto il "Sistema zonale", un procedimento tecnico che gli permette di ottenere stampe fotografiche in bianco e nero di alta qualità.
Dopo la guerra, Adams si dedica all'insegnamento e si prodiga con ogni mezzo per promuovere la conoscenza delle tecniche fotografiche. Scrive libri, tiene seminari, fonda l'Istituto di Fotografia della California School of Fine Arts di San Francisco.
Nel 1948 conosce Edwin H. Land, fondatore della Polaroid Corporation. In breve tempo, Adams diventa uno dei principali consulenti dell'azienda. Le pellicole Polaroid diventano il banco di prova dei suoi esperimenti, le sue immagini e le sue analisi il punto di partenza per una miglior qualità del prodotto.

Per circa 30 anni, Adams utilizza le pellicole della Polaroid contribuendo alla loro popolarità. Contagia anche altri artisti, tra cui Minor White, Paul Caponigro, Walker Evans.
Col suo entusiasmo, convince Land a costituire una collezione di fotografia, primo nucleo di quella che è oggi la Polaroid Collection di Boston. Un raccolta straordinaria, che conserva opere di Edward Weston, Margaret Bourke-White, Imogen Cunningham, William Wegman, Olivia Parker, Chuck Klose, Mary Ellen Mark, David Levinthal, Robert Frank, ecc.

Molte, ovviamente, sono anche le immagini di Ansel Adams. E, proprio da queste, prende il via questa mostra, organizzata da Polaroid Italia in collaborazione con Beppe Bolchi e curata da Barbara Hitchcock, direttore Affari Culturali della Polaroid Corporation.
Una rassegna davvero straordinaria, che permette di vedere oltre 80 stampe in bianco e nero dell'artista, tra cui delle vere rarità, ossia gli ingrandimenti originali effettuati dallo stesso Adams (Moonrise, Hernandez, New Mexico, 1941; Moon and Half Dome, Yosemite National Park, 1960). Molti sono anche gli scatti allegati alla corrispondenza dell'artista. Servono a mettere in luce i suoi studi e il suo interesse per la tecnologia Polaroid.

Nella sua lunga vita, Ansel Adams ha realizzato 40.000 negativi e 10.000 stampe. Ha continuato tuttavia a insegnare. Nel 1955 ha fondato l'"Ansel Adams Yosemite Workshop", che ha contribuito alla formazione di molti fotografi americani. Nel 1967 ha dato vita al gruppo "Friends of Photography". Nel 1975 ha realizzato il "Center for Creative Photography" a Tucson, in Arizona, dove sono esposte molte sue opere.
Il suo impegno per la natura e l'ambiente gli ha fatto ottenere numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1980 Jimmy Carter gli ha conferito la Medal of Freedom. Nel 1985, un anno dopo la sua morte, l'American Board of Geographic Names ha dedicato ad Ansel Adams una delle vette dello Yosemite National Park, la riserva naturale all'interno della quale il fotografo ha lavorato per molto tempo. Anche un parco della stessa zona porta il suo nome.

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Vecchio 09-05-2005, 00.04.48   #3
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belle foto!!
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Vecchio 09-05-2005, 00.14.51   #4
Red
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Originalmente inviato da Uno
belle foto!!
Lui era bravissimo ... l'unica mostra che ho visto era a Firenze anni fa'...
Molto molto bella ... e difficilissimo fare foto cosi in bianco e nero ... lui capiva la luce....
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