Ti amo

[dafne]

Ti amo
ti amo per quello che hai perduto, per quello che hai dimenticato, per quello che non hai detto e per quanto hai detto di troppo.
Ti amo per quel tuo sorriso ironico, per quella risata piena, per quel tuo pianto amaro, per quello sguardo perso in un futuro troppo lontano e un passato troppo vicino.
Ti amo per quelle sigarette che ti hanno bruciato la gola, per quel vestito troppo stretto e quel maglione troppo lungo.
Ti amo per le carezze che non hai mai dato, per quelle che ti hanno rubato, per quelle magliette troppo larghe e quelle calze così colorate.
Ti amo per le volte che mi hai lasciato, per le volte che mi hai dimenticato, per gli schiaffi che ho preso e per i pugni stretti troppo a lungo.
Ti amo per quelle canzoni intense, per le ore di sonno perse, per la lampadina sotto le lenzuola, per ogni libro letto e per ogni diario iniziato e mai finito.
Ti amo perchè ogni tramonto è un soffio, perchè ogni luna è un richiamo, perchè il sole ti scalda fin nel profondo.
Ti amo per quegli occhi stanchi, per i gesti scoordinati per i complimenti goffi.
Ti amo per quella malinconia che versavi in ogni pensiero, per le ore di sonno in cui trovavi rifugio, per il pianto silenzioso e per ogni grido liberatorio.
Ti amo perchè hai lottato, perchè non hai mai smesso di cercare qualcuno, perchè l'amore che hai soffocato è rimasto in attesa tanto a lungo da avere adesso un potere immenso.
Ti amo per quelle cose che non sapevo di avere, per quelle che credevo di volere, per quelle che mi hai permesso di buttare.
Ti amo perchè ogni cosa adesso ha perso senso.
Ti amo perchè hai camminato, ti amo perchè hai sbaglato, ti amo perchè adesso, dopo un tempo infinito ti ho guardato e ti ho visto.

Ti amo perchè mi hai accettato.

Perchè ero io che sbagliavo, ero io che cadevo, ero io che piangevo e sbraitavo e perdevo sonno.
Ero io che mi nascondevo, che mi scoprivo, che facevo luna e sole a piacimento.
Ero io con gli occhi gonfi a versare malinconia in giorni troppo pigri e senza carezze.
Ero io che ti perdevo, ero io che mi allontanavo, ero io che ti odiavo.
Ero io che credevo di sapere chi ero e adesso non lo sò più.

Ti amo, per quello che sei, per quello che sono, per quello che eravamo e per quello che saremo.
Ti accetto, così come tu hai accettato me, questo è l'unico amore che conosco.
Per questa poesia senza senso, come tutto il resto, per l'incognita di ogni prossimo momento, per l'avventura che vivremo, per tutto quello che impareremo.
Per il sole che ci farà gioire, la battuta che ci farà ridere, lo sguardo che ci farà tremare.
Per le vittorie che toccheremo e quelle che cercheremo.
Per i canti che impareremo, i balli che proveremo e le possibilità che ci concederemo.
Ti amo.

Forse, davvero, è solo questo il senso.