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Vecchio 10-09-2010, 14.14.36   #51
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Ammetto che non ho letto gli ultimi post ma mi sono fermato a riflettere su una cosa, tutto quello che mai potremmo pensare o immaginare non è una nostra creazione.
Questa affermazione mi porterebbe si fuori dal tema ma proprio appena, infatti il sogno e la realtà avrebbero in comune qualcosa che non ci appartiene, a prescindere.
Se come dici, e io sono d'accordo, che sogno e realtà hanno in comune qualcosa che non ci appartiene (credo ti riferisci a "noi" come individualità pensanti) questo qualcosa potrebbe essere proprio la coscenza.
E in questo caso non esisterebbe alcun libero arbitrio individuale.
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Vecchio 10-09-2010, 15.05.39   #52
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Se come dici, e io sono d'accordo, che sogno e realtà hanno in comune qualcosa che non ci appartiene (credo ti riferisci a "noi" come individualità pensanti) questo qualcosa potrebbe essere proprio la coscenza.
E in questo caso non esisterebbe alcun libero arbitrio individuale.
Ma, veramente non mi riferivo alla coscienza, quella è dotazione individuale, però qui si aprirebbe un filone (intendo se è giusta la tua intuizione) che ci vedrebbe come terminali meccanici.
La Realtà come la vediamo o percepiamo l'abbiamo trovata ma anche tutto quello che siamo l'abbiamo ereditato.
Allora mi dirai "ho ragione io".
Si, se fossimo totalmente meccanici.
Di nostro abbiamo (tutti) la Volontà e il riconoscere (per esempio) che il Tutto deriva non dal caso.
Se mettiamo insieme questi due fattori (sembrerebbe molto poco) avremmo ogni soluzione.
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Vecchio 10-09-2010, 18.15.45   #53
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Ma, veramente non mi riferivo alla coscienza, quella è dotazione individuale, però qui si aprirebbe un filone (intendo se è giusta la tua intuizione) che ci vedrebbe come terminali meccanici.
La Realtà come la vediamo o percepiamo l'abbiamo trovata ma anche tutto quello che siamo l'abbiamo ereditato.
Allora mi dirai "ho ragione io".
Si, se fossimo totalmente meccanici.
Di nostro abbiamo (tutti) la Volontà e il riconoscere (per esempio) che il Tutto deriva non dal caso.
Se mettiamo insieme questi due fattori (sembrerebbe molto poco) avremmo ogni soluzione.
Il riconoscere un qualcosa è un processo mentale, su cui non abbiamo un vero controllo.
La volontà è comunque un qualcosa che deriva dalla nostra costituzione.
Qualunque soluzione è condizionata.
Ma qui torniamo alle già note discussioni che stanno proseguendo in parallelo su altri due thread.

Anche fossimo terminali meccanici, saremmo comunque un qualcosa di diverso da quanto esprime il termine stesso, perchè possiamo esserne consapevoli.
Una macchina no.
Qui sta la vera differenza, non nella libertà di scegliere o agire.
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Vecchio 10-09-2010, 18.23.12   #54
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Anche fossimo terminali meccanici, saremmo comunque un qualcosa di diverso da quanto esprime il termine stesso, perchè possiamo esserne consapevoli.
Una macchina no.
Qui sta la vera differenza, non nella libertà di scegliere o agire.
Mi chiedo se questa differenza dia dei vantaggi, perchè da come è detto sembra abbia un discreto valore.

Ultima modifica di webetina : 10-09-2010 alle ore 18.26.33.
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Vecchio 11-09-2010, 01.25.18   #55
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Mi chiedo se questa differenza dia dei vantaggi, perchè da come è detto sembra abbia un discreto valore.
Questa è una domanda bellissima !
Vale la pena rifletterci.
Dico la prima cosa che mi viene in mente....
Io credo che essere consapevoli che ogni cosa che facciamo è un atto per noi inevitabile porta a percepire la vita in modo diverso e cioè ad accettare ciò che essa è.
Consapevolezza è uguale ad accettazione.
Come si fa a non accettare ciò che non può essere altrimenti ?
E' l'idea che tutto potrebbe essere diverso da come è che porta inevitabilmente alla sofferenza.
Infatti quando è che cessa la sofferenza ? quando ci arrendiamo e accettiamo ciò che è successo.
Cosa ci lascia la sofferenza una volta passata ?
Una maggior consapevolezza.
Cosa ci da questa nuova consapevolezza post sofferenza ?
Diventiamo più forti e la prossima volta soffriremo meno.
E così via.
Questo non comporta che saremo liberi dai nuovi condizionamenti, ma più consapevoli.
Questo si riflette anche sui rapporti con gli altri.
Te la prenderesti con una macchina che ti fa uno sgarbo ?
Se comprendi la meccanicità dell'altro, come minimo aumenta la tua compassione.

Sia chiaro, io non ho ancora risolto tutti questi problemi, perchè il condizionamento di essere liberi è talmente radicato nella natura umana che anch'io in fondo ne dubito.
Ma questa consapevolezza mi aiuta ad accettarlo.
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Vecchio 11-09-2010, 11.48.22   #56
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Te la prenderesti con una macchina che ti fa uno sgarbo ?
Se comprendi la meccanicità dell'altro, come minimo aumenta la tua compassione.
Quì ormai siamo sul piano della logica. Non me la prendo con una macchina che mi ha ferito una gamba, ma pensavo che non avrebbe senso nemmeno prendermela col mio vicino se mi spia, egli è consapevole di non poterne a meno, ma lo fa lo stesso. Era un esempio. Che differenza passa tra mezzo meccanico inanimato e l'uomo che ti danneggia, consapevole o meno che sia, visto che in ogni caso non dipendente dalla volontà ciò che fa. Se una persona ti regala qualcosa che senso ha dire grazie visto che non c'è nessun merito.


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Da Telemaco: Sia chiaro, io non ho ancora risolto tutti questi problemi, perchè il condizionamento di essere liberi è talmente radicato nella natura umana che anch'io in fondo ne dubito.
Ma questa consapevolezza mi aiuta ad accettarlo.
Mi chiedo perchè mai doveva esistere chiamiamolo come vogliamo, sentimento istinto, tendenza, pretesa, il termine libertà? In altro thread dici che sono più probabili le cose meno artificiose, quelle piu semplici, cosa che condivido, ma sarà banale la domanda che mi sorge naturale, perchè mai l'uomo anela tanto alla libertà secondo te chein pratica neghi possa mai esistere in questa vita?

Citazione:
Da Telemaco: Sia chiaro, io non ho ancora risolto tutti questi problemi, perchè il condizionamento di essere liberi è talmente radicato nella natura umana che anch'io in fondo ne dubito.
Ma questa consapevolezza mi aiuta ad accettarlo.
La consapevolezza di cosa ,ti fa accettare cosa? Quì è l'inghippo che non rende credibile la tua teoria, ne dimostrabile. Anche io dubito, semplicemente stiamo reciprocamente dalla parte opposta del dubbio. Saresti stato l'unica persona sulla terra ad avere compreso per intero un mistero troppo grande. Ma la logica vuole che un Mistero quando lo conosci ti si svela per intero, il minimo dubbio invalida anche lo sforzo di volerlo fare comprendere agli altri..

Ultima modifica di webetina : 11-09-2010 alle ore 12.12.29.
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Vecchio 12-09-2010, 21.50.45   #57
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Il riconoscere un qualcosa è un processo mentale, su cui non abbiamo un vero controllo.
La volontà è comunque un qualcosa che deriva dalla nostra costituzione.
Qualunque soluzione è condizionata.
Ma qui torniamo alle già note discussioni che stanno proseguendo in parallelo su altri due thread.

Anche fossimo terminali meccanici, saremmo comunque un qualcosa di diverso da quanto esprime il termine stesso, perchè possiamo esserne consapevoli.
Una macchina no.
Qui sta la vera differenza, non nella libertà di scegliere o agire.
Quello che dici è anche giusto ma prende in considerazione soltanto un fattore, quello meccanico e la predestinazione.
Io invece aggiungerei la Volontà e la differenza di esercitarla o meno, ora lasciamo perdere i motivi del non esercizio della Volontà (potrebbero essere molto diversi) il suo esercizio è veramente quello che ci contraddistingue dagli animali.
E aggiungo anche la previsione o stima di atti a priori, un animale dopo aver verificato non incorre più in quello stesso errore (spesso) l'uomo ha la possibiltà di prevenire l'errore.
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Vecchio 12-11-2010, 01.30.06   #58
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Questo video in due parti su youtube è molto, molto interessante.
In linea con quanto discusso in questo thread e in quello sulle percezioni.
Buona visione.


http://www.youtube.com/watch?v=DeFPE...eature=related


www.youtube.com/watch?v=0SYFDuJmrEc&NR=1

Ultima modifica di Telemaco : 12-11-2010 alle ore 01.33.03.
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Vecchio 12-11-2010, 08.41.30   #59
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Questo video in due parti su youtube è molto, molto interessante.
In linea con quanto discusso in questo thread e in quello sulle percezioni.
Buona visione.


www.youtube.com/watch?v=DeFPERb1Fh4&feature=related


www.youtube.com/watch?v=0SYFDuJmrEc&NR=1
Visti i video , sono senz'altro interessanti e faccio le mie prime osservazioni .

Mi pare si tratti di un'evoluziomne della fisica quantistica : la realta' non e' solo un'onda anzicche' una particella ma solo la percezione di un'immagine ,di una sensazione tattile , di un'odore , di un gusto ,creati da un Essere potentissimo . Percezione che a sua volta crea un impulso elettrico diretto al cervello .

Poi ,
tutto quello che a noi sembra fuori di noi sarebbe in realta' dentro di noi e allora non cambierebbe nulla perche' il mondo vivrebbe all'interno della psiche e non sarebbe troppo importante che fosse o meno anche all'esterno , come in Matrix mi pare con la differenza che a creare tutto questo sarebbe un Demiurgo anzicche altri esseri come noi .

Ancora ,
qualcosa pero' anche questi scienziati la devono ammettere come esistente ed e' l'anima o la psiche che e' lo stesso .
L'anima e'( non sarebbe ) il soggetto che riceve la percezione di quello che viene costantemente creato .
Quest'anima avrebbe una coscienza e avrebbe anche un mondo inconscio cosi' come e' affermato oggi da tutti e il rapporto con l'oggetto sarebbe un rapporto con quanto e' creato dal Demiurgo all'interno di noi .
Non cambierebbe nulla in realta' rispetto a quanto accade secondo la percezione comune .

Da ultimo e scherzosamente ma non troppo :
perche' il Demiurgo che crea queste percezioni , oggi non mi fa immaginare su una spiaggia di Bali anzicche' in ufficio ?

Il mistero sul senso di tutto questo , di un finito che contiene l'infinito ( come ti dissi molti post fa ) resta dunque un mistero e non mi pare che cambi qualcosa con queste teorie ma ovviamente posso sbagliarmi e sono aperto ai contributi .
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Vecchio 12-11-2010, 10.30.08   #60
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[O.T]
Telemaco, per favore, la prossima volta, prima di inserire link, video etc.. fammi un fischio. Ti sei accorto che il sistema te lo impediva, c'è un perchè, invece di insistere potevi chiedermelo.

Io debbo visionare tutto quello che viene inserito, non per censurare, ma per evitare problemi con contenuti illegali o simili.
Capirai che se ognuno inserisse due video al giorno, anche di solo 10 minuti per uno, io passerei le mie giornate a visionare.
Debbo dire inoltre che non sono molto entusiasta di inserire video da youtube. Spesso infrangono dei copyright e oggi ci sono e fra due giorni no perchè vengono rimossi.
[Fine O.T.]

Ho fatto correre in sottofondo i video, ma non ho ascoltato con attenzione, quel poco che ho sentito è roba vecchia, trita e ritrita.
L'esempio del computer collegato al cervello è fazioso, che le percezioni arrivino da atomi aggregati che percepiamo con i sensi o da impulsi elettrici di un computer c'è pur sempre qualcosa che manda al cervello una in-formazione.... o se anche, come dice Nike, fosse tutto dentro non cambierebbe nulla.
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Vecchio 12-11-2010, 22.56.35   #61
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1 L'anima e'( non sarebbe )


2 Da ultimo e scherzosamente ma non troppo :
perche' il Demiurgo che crea queste percezioni , oggi non mi fa immaginare su una spiaggia di Bali anzicche' in ufficio ?


1. Io direi "potrebbe"...

2. Beh oggi no, ma domani magari....
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Vecchio 12-11-2010, 22.58.28   #62
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[O.T]

Ho fatto correre in sottofondo i video, ma non ho ascoltato con attenzione, quel poco che ho sentito è roba vecchia, trita e ritrita.
Un pò avventato, se non hai ascoltato con attenzione....
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Vecchio 13-11-2010, 00.17.17   #63
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2. Beh oggi no, ma domani magari....
Il senso di quello che volevo dire e' che non si spiega l'errore umano , la fallibilita' se ammettiamo che la realta' proviene dalle immagini che questo Essere che crea di continuo .

Oppure abbiamo a che fare con un Essere capriccioso che ci induce continuamente in errore ?

Insomma si tratta dei misteri insoluti di sempre .
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Vecchio 13-11-2010, 15.42.17   #64
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Il senso di quello che volevo dire e' che non si spiega l'errore umano , la fallibilita' se ammettiamo che la realta' proviene dalle immagini che questo Essere che crea di continuo .

Oppure abbiamo a che fare con un Essere capriccioso che ci induce continuamente in errore ?

Insomma si tratta dei misteri insoluti di sempre .
Hai toccato il vero punto della questione .
E' il concetto di errore a portarci sempre tutti fuori strada.
Che cosa è un errore ? E' una interpretazione dei fatti difforme dal nostro ideale di come le cose dovrebbero essere.
Io credo che a Dio o alla natura non gliene freghi niente dei nostri falsi ideali.
Chi lo dice che la vita debba avere per forza un senso ? Se non lo avesse e il suo senso fosse proprio quello di essere ciò che è ?
Tutti nostri problemi esistenziali deriverebbero proprio da questa necessità che tutti abbiamo di inquadrarla e dargli un senso che non c'è.
Allora ecco che Dio diventa capriccioso, ecco che dobbiamo per forza trovargli un senso, che siccome non c'è, non può che rimanere irrisolto nonostante tutti i salvatori e i pensatori di tutto il genere umano.
Il risultato non può che essere questo : domande alle quali non riusciremo mai dare una risposta, perchè non c'è una risposta.
L'unica cosa che ci rimarrebbe da fare è liberarci da queste domande.
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Vecchio 13-11-2010, 16.22.59   #65
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Hai toccato il vero punto della questione .
E' il concetto di errore a portarci sempre tutti fuori strada.
Che cosa è un errore ? E' una interpretazione dei fatti difforme dal nostro ideale di come le cose dovrebbero essere.
Io credo che a Dio o alla natura non gliene freghi niente dei nostri falsi ideali.
Chi lo dice che la vita debba avere per forza un senso ? Se non lo avesse e il suo senso fosse proprio quello di essere ciò che è ?
Tutti nostri problemi esistenziali deriverebbero proprio da questa necessità che tutti abbiamo di inquadrarla e dargli un senso che non c'è.
Allora ecco che Dio diventa capriccioso, ecco che dobbiamo per forza trovargli un senso, che siccome non c'è, non può che rimanere irrisolto nonostante tutti i salvatori e i pensatori di tutto il genere umano.
Il risultato non può che essere questo : domande alle quali non riusciremo mai dare una risposta, perchè non c'è una risposta.
L'unica cosa che ci rimarrebbe da fare è liberarci da queste domande.
Ah , questo vorresti che l'uomo eliminasse un'esigenza di senso in quello che fa?
E potevi dirlo prima che volevi scherzare .
Come si fa ad eliminare quanto e' di piu misterioso ed allo stesso tempo piu' qualificante per l'uomo : la ricerca del senso del vivere .
Non fosse altro per un'esigenza di ricerca continua l'uomo non puo' fare a meno di queste cose che poi sono un unico con la propria coscienza , qualita' ineliminabile dell'uomo .
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Vecchio 13-11-2010, 23.38.43   #66
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Ah , questo vorresti che l'uomo eliminasse un'esigenza di senso in quello che fa?
E potevi dirlo prima che volevi scherzare .
Come si fa ad eliminare quanto e' di piu misterioso ed allo stesso tempo piu' qualificante per l'uomo : la ricerca del senso del vivere .
Non fosse altro per un'esigenza di ricerca continua l'uomo non puo' fare a meno di queste cose che poi sono un unico con la propria coscienza , qualita' ineliminabile dell'uomo .
No io non voglio niente....
Devo solo constatare che quello che tu chiami "ricerca del senso del vivere" non ha mai portato nulla di utile all'uomo.
Solo problemi esistenziali.
Di fatto gli animali sono più sereni di noi.
Essi non credo cerchino il senso della vita in quello che fanno.
Vivono e basta mentre noi più che a vivere pensiamo sempre a come dobbiamo vivere e perchè.
Che poi l'uomo non possa fare niente per eliminare questa esigenza indotta dal pensiero, sono d'accordo.
Al limite può solo accadere accidentalmente, ma l'uomo non può nulla di suo, con buona pace del suo presunto libero arbitrio.
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Vecchio 14-11-2010, 02.11.50   #67
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No io non voglio niente....
Devo solo constatare che quello che tu chiami "ricerca del senso del vivere" non ha mai portato nulla di utile all'uomo.
Solo problemi esistenziali.
Di fatto gli animali sono più sereni di noi.
Essi non credo cerchino il senso della vita in quello che fanno.
Lessi una volta una poesia dove si affermava quanto sia più felice la vita degli animali in quanto liberi dall'angoscia del pensiero, eppure nella vita ho constato che il dolore non risparmia neanche le bestie, l'angoscia di difendere la cucciolata in luoghi sicuri fa quasi credere in una qualche forma di pensiero, la continua ricerca di un rifugio sicuro, e poi "l'istinto" di procacciarsi il cibo non è molto simile al nostro?
Da quando non sono riuscita a trovare le parole per difendere la mia teoria sulla libertà di agire,caro amico determinista, non sono più riuscita a scrivere nel forum, ora non sono ancora capace di scalfire le tue certezze, da parte mia sono sempre in fieri, in un continuo lavorio per trovare il bandolo di questa matassa così intricata, non ho certezze granitiche, eppure dentro di me sento di essere responsabile delle mie azioni, delle mie decisioni, e se mi faccio influenzare dall'educazione, dall'imprinting...comunque nell'attimo che scelgo sono io che faccio pendere l'ago da una parte o da un'altra, così facendo molti diventano appunto trasgressivi, alla base c'è l'io adulto che confuso...incapace oppure no, alla fine è lui che decide.
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Vecchio 14-11-2010, 09.20.27   #68
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No io non voglio niente....
Devo solo constatare che quello che tu chiami "ricerca del senso del vivere" non ha mai portato nulla di utile all'uomo.
Solo problemi esistenziali.
Di fatto gli animali sono più sereni di noi.
Essi non credo cerchino il senso della vita in quello che fanno.
Vivono e basta mentre noi più che a vivere pensiamo sempre a come dobbiamo vivere e perchè.
Che poi l'uomo non possa fare niente per eliminare questa esigenza indotta dal pensiero, sono d'accordo.
Al limite può solo accadere accidentalmente, ma l'uomo non può nulla di suo, con buona pace del suo presunto libero arbitrio.
Io amo moltissimo gli animali tanto che non ne voglio piu' per non soffrire se se ne vanno o stanno male , ma dire quello che hai detto che meglio sarebbe vivere e basta come gli animali , ammesso e non concesso che loro vivano cosi' ,
rende del tutto inutile ogni discussione .....senza offesa alcuna ovviamente la tua e' un opinione che rispetto ma che mi impedisce di continuare .
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Vecchio 14-11-2010, 13.31.28   #69
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Io non voglio come gli altri porre l'accento sul nichilismo di tali affermazioni, ma sull'assolutismo infondato di alcune, anzi... possiamo provare il contrario

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No io non voglio niente....
Devo solo constatare che quello che tu chiami "ricerca del senso del vivere" non ha mai portato nulla di utile all'uomo.
Solo problemi esistenziali.
Questo è un punto soggettivo di vista, non provabile.
Io invece posso provare, in prima persona, che la ricerca del senso della vita porta molte cose buone purchè non ci si fermi alla prima difficoltà o ci si aspetti un miracolo.

Puoi dire che è una illusione anche questa, io per esempio ai tuoi occhi potrei essere un illuso... ma io posso affermare, che la tua tesi non è applicabile a tutti, mentre tu non puoi affermare il contrario.


Sopra: se mi conosci un pò, quando scrivo "con poca attenzione", significa che è già una attenzione superiore ad almeno il 50% di chi potrebbe vedere gli stessi filmati. Se non mi conosci prendi pure come presuntuose queste mie parole
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Vecchio 14-11-2010, 14.45.07   #70
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Devo solo constatare che quello che tu chiami "ricerca del senso del vivere" non ha mai portato nulla di utile all'uomo.
Solo problemi esistenziali.
Non è vero, nel mio caso è stata l'unica cosa che mi ha permesso di trovare la forza di sollevarmi da certe situazioni diciamo non proprio felici in cui la vita mi ha collocato. Fosse anche tutta un'illusione o un auto-lavaggio del cervello rimane il dato concreto che ora sto molto meglio e sono qui a scriverti (non scendo nel personale, non servirebbe). E' stata una cosa innata, nessuno mi ha messo nella strada o mi ha obbligato, è una scintilla naturale e come tale avrà la sua ragione di esistere.
Illusione o meno in termini evoluzionistici questa Ricerca persegue un fine evolutivo e costruttivo, pur nella sua complessità e conflittualità. Convincersi che non è così secondo me è un buon modo per mettere a tacere certe domandine e certi conflitti che martellano la mente
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Vecchio 15-11-2010, 00.36.15   #71
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Lessi una volta una poesia dove si affermava quanto sia più felice la vita degli animali in quanto liberi dall'angoscia del pensiero, eppure nella vita ho constato che il dolore non risparmia neanche le bestie, l'angoscia di difendere la cucciolata in luoghi sicuri fa quasi credere in una qualche forma di pensiero, la continua ricerca di un rifugio sicuro, e poi "l'istinto" di procacciarsi il cibo non è molto simile al nostro?
La sofferenza è parte integrante della vita ed è impossibile eliminarla e se qualcuno dice di averla eliminata si faccia avanti.
La differenza con l'animale è che questo soffre per cose concrete e ancorate nel presente, relative alla sopravvivenza.

L'uomo, soffre per il suo passato, nel presente e per il possibile futuro... per cose spesso astratte o inesistenti e di nessuna utilità per la sua sopravvivenza.
Tutte queste cose nascono perchè vogliamo dare un senso alla nostra vita che è sempre nel domani.....

L'animale vive ancorato nel presente e per questo ha solo ansie passeggere dovute ad attività pratiche dovute alla sua sopravvivenza, restando sereno per tutto il resto del tempo.
Noi con la nostra mente iperattiva non riusciamo a rilassarci un solo istante, siamo in continua tensione anche quando non ce ne sarebbe motivo....
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Vecchio 15-11-2010, 00.41.57   #72
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Io amo moltissimo gli animali tanto che non ne voglio piu' per non soffrire se se ne vanno o stanno male , ma dire quello che hai detto che meglio sarebbe vivere e basta come gli animali , ammesso e non concesso che loro vivano cosi' ,
rende del tutto inutile ogni discussione .....senza offesa alcuna ovviamente la tua e' un opinione che rispetto ma che mi impedisce di continuare .
Certo, la mia è solo un'opinione.
Anche se non voglio dire che dobbiamo vivere come animali selvaggi.
Ma che sarebbe bello poter vivere la vita per quello che è senza doverci creare un senso per viverla.
Ma ciò è quasi impossibile, ne siamo condizionati fino al collo.
Ci vorrebbe un miracolo...
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Vecchio 15-11-2010, 00.43.33   #73
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
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Noi con la nostra mente iperattiva non riusciamo a rilassarci un solo istante, siamo in continua tensione anche quando non ce ne sarebbe motivo....
Beh dai, forse non tutti. Non ti sembra di generalizzare un po' troppo? La condizione che descrivi non è certamente di tutti, su questo ho prove certe. Ma anche se non ne avessi tu non potresti comunque affermarlo.
Era solo per dirti che è possibile vivere diversamente pur pensando.
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Vecchio 15-11-2010, 00.58.56   #74
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Io non voglio come gli altri porre l'accento sul nichilismo di tali affermazioni, ma sull'assolutismo infondato di alcune, anzi... possiamo provare il contrario



Questo è un punto soggettivo di vista, non provabile.
Io invece posso provare, in prima persona, che la ricerca del senso della vita porta molte cose buone purchè non ci si fermi alla prima difficoltà o ci si aspetti un miracolo.

Puoi dire che è una illusione anche questa, io per esempio ai tuoi occhi potrei essere un illuso... ma io posso affermare, che la tua tesi non è applicabile a tutti, mentre tu non puoi affermare il contrario.


Sopra: se mi conosci un pò, quando scrivo "con poca attenzione", significa che è già una attenzione superiore ad almeno il 50% di chi potrebbe vedere gli stessi filmati. Se non mi conosci prendi pure come presuntuose queste mie parole
Sono d'accordo: è solo un mio personale punto di vista.
Non posso dimostrarlo, ma neppure lo voglio, perchè tanto non servirebbe a nulla.

La ricerca del senso della vita è un'attività del pensiero per dare un senso alla vita stessa.
Ma non credo che il mistero della vita possa essere colto dal pensiero.
E' normale che cercare il senso della vita possa portare cose buone all'"io-mente" (salvo poi creare nuove situazioni da risolvere per dare continuità a sè stessa).
E' il gioco perverso della mente che deve giustificare sè stessa.

Ma questo ha forse eliminato la tua sofferenza o la tua fame di ricerca ?
Dopo millenni di riflessioni siamo ancora qui a farci le stesse domande e con nessuna certezza.
Non sarebbe meglio liberarci dalla domanda sul senso della vita e cominciare a viverla ?
Niente domanda , niente affanno a trovare risposte.
Cosa ci resterebbe ?
A noi la vita, al pensiero più nulla (salvo le attività pratiche).
Ma il pensiero non è controllabile e quindi possiamo fare ben poco.
Ma è solo una mia opinione.
Telemaco non è connesso  
Vecchio 15-11-2010, 01.00.49   #75
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Originalmente inviato da Telemaco Visualizza messaggio
La sofferenza è parte integrante della vita ed è impossibile eliminarla...

L'uomo, soffre per il suo passato, nel presente e per il possibile futuro... per cose spesso astratte o inesistenti e di nessuna utilità per la sua sopravvivenza.
Tutte queste cose nascono perchè vogliamo dare un senso alla nostra vita che è sempre nel domani.....
Di nuovo sento una barricata di idee granitiche impossibili da scalfire, non tutti gli uomini soffrono per il passato, il presente e il futuro, fai una generalizzazione un po' troppo semplicistica.
Affermi poi che tutto il nostro dolore nasce dal volere dare un senso alla vita, bhe io penso che se riuscissimo davvero a darci un senso smetteremmo di soffrire, il male per di più nasce dalla paura di non farcela, dal desiderio di accaparrare denaro e cose come se fossimo eterni, se riuscissimo a capire un po' meglio forse ci importerbbero di meno le fittizie realtà di cui ci circondiamo. Il dolore vero, quello che ci sgretola dentro, quello anche nasce dal non capire perchè esistiamo, qual è il percorso da fare, perchè dobbiamo subire perdite terribili, il dolore è la reale dimostrazione della consapevolezza concreta che non sappiamo chi siamo, chi ci guida, che senso ha il tutto!
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