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Vecchio 01-09-2008, 18.11.42   #1
Uno
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Predefinito Le tipologie abitative moderne e influenze sulla società

Ho una casa ma devo fare delle scelte e sto dando un'occhio a cosa offre il mercato e mi saltano all'occhio una serie di considerazioni.
Nelle nuove costruzioni oggi una tipologia di appartamento molto ricorrente è un soggiorno con angolo cottura (ma parliamo di, tutto compreso, metrature che quando superano i 25mq sottolineano con enfasi: "grande soggiorno con angolo cottura") piccolo bagno ed una camera, se c'è quello che oggi tutti chiamano poggiolo (già il nome fa capire le dimensioni, si e non ci poggi un piede a prendere aria) siamo già nel quasi lusso, cose tipo i terrazzi o balconi di una volta sono quasi fantascienza...
Sul nuovo spesso c'è uno straccio di box auto, ma di certo non è regalato neanche quello.
Il tutto a cifre che varieranno da posto a posto ma che dove abito io prima dell'euro erano quasi sufficienti a comprare quasi una villetta a schiera fatta con criteri "vitali" che oggi non esistono più neanche in tale tipologia.

In sostanza si sta tutto rimpicciolendo e questo si era capito già da diversi anni, ma per quello che vedo stiamo raggiungendo livelli simili ai giapponesi e non solo in città (dove ho visto già più di venti anni fa cose non belle) ma anche nei paesi dove tutto sommato spazio ce ne sarebbe ancora.

Socialmente (arrivo al nocciolo del discorso) dove ci sta portando?
Famiglie sempre meno numerose, è fatica far stare un figlio a meno che non si vuole tenere a dormire nella propria camera o su un divano letto in soggiorno finchè non se ne va (e questo oggi può essere anche a 40 anni).
Famiglie compresse e con poca aria vitale.....
Soggiorni con tavoli che precludono qualsiasi possibilità di fare una cena con più di 4 massimo 6 persone, a meno che di non fare prima un semitrasloco, aggiungendo tavolinetti di fortuna....
L'alternativa è il ristorante ma con i tempi che corrono....
Insomma addio belle tavolate e compagnia bella, certo non solo colpa della metratura delle case, se uno volesse pur di stare insieme farebbe un sacrificio anche di stare stretto, però aiuta molto ad allontanarsi....
Ecco una società fredda che porta tutti a lavorare e poi a rinchiudersi la sera nel proprio loculo, loculo in cui sempre più non c'è spazio per invitare qualcun'altro (oltre che vivere con un pò di aria), al massimo ci si ritroverà attraverso mezzi come internet e telefono (per carità, vista la situazione a qualcosa servono pure loro e come detto più volte consentono di incontrare persone che nel modo classico non sarebbe possibile incontrare) da cui dipendere sempre più e che non dipendono da noi a parte la bolletta da pagare, stanno sempre più diventando un esigenza/bisogno e non un surplus.

Etc etc.....
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Vecchio 01-09-2008, 19.39.22   #2
Astral
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Si è assurdo, e ti dirò che quando compri le metrature contano, quando vendi, invece ti fanno una valutazione schifosa. Io ho un'altra casa che ho ereditato, ma sinceramente non ci possiamo permettere, ed è distante dal mondo, vorrei venderla e me l'hanno appunto valutata come se fosse uno di questi appartamentini qui.

In primis credo che c'è una speculazione finanziaria e credo che con i tempi che corrono vogliono farci comprare questi buchi.

Neanche a dire che me la posso costruire casa ogni giorno, come ha fatto mio nonno.

Sinceramente sono sconcertato per come si stanno mettendo le cose, e vorrei che si prendessero dei provvedimenti. Nessun uomo può vivere in spazi ristretti, e non credo che il problema è la sovrapopolazione, in un paese come il nostro che le nascite sono in positivo solo per via degli extracomunitari.

Quasi quasi l'alternativa è acquistare due loculi uniti e sfondarli per farne un appartamento decento.

L'uomo ha bisogno di spazio per vivere e concentrarci, troppo spazio disperde, ma poco spazio fa sentire in gabbia.

Quasi quasi stanno meglio in monastero.

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Vecchio 02-09-2008, 09.59.54   #3
Sole
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Abitavo in una casa di 38mq, chiunque che entrava diceva che era un gioiellino perchè l'avevo organizzata in modo tale da renderla accogliente... ma non c'era il tavolo per mangiare. Avevo messo un tavolino di quelli che si alzano e abbassano. Facevo molte cene con gli amici, mi piaceva tanto riempire casa di loro ma erano sempre in piedi organizzate con una ventina di cuscini e tappeti intorno al tavolino e sul terrazzo. Se dovevo aprire il tavolo per stare in più di 4 dovevo spostare divano inventarmi sedie ecc ecc. Lo facevo perchè amavo queste riuninioni ma era un disagio. La cosa va bene fino ad una certa età in cui le esigenze possono anche accomodarsi in terra.. ma poi inizia ad essere strettissima. Mancano gli spazi vitali, manca l'aria, manca un posto dove leggere un libro o dove star solo. Ma la cosa curiosa è che ammobiliare una casa del genere costa enormemente di più che una grande, perchè bisogna cercare le soluzioni particolari e se dice male farle su misura.
Quello che mi lascia sempre più perplessa è la stanza da letto che riduce sempre più le dimensioni quasi a non potersi muovere dentro e così di contro diminuiscono le dimensioni dei letti sempre più corti e stretti.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 02-09-2008, 10.07.34   #4
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Neanche a dire che me la posso costruire casa ogni giorno, come ha fatto mio nonno.
E quelle case sono in piedi e resistono, case forti fatte mattone su mattone. Oggi non puoi nemmeno abbatterti un muro da solo in casa o decidere di farti una camera da letto in una stanza con un soffitto al di sotto dei 2,7m. Non possiamo decidere come vivere e abitare perchè lo deve decidere il regolamento comunale.
Anche questo credo sia un modo per strutturarci come soldatini. Tra poco chi ha un pezzo di terra non potrà nemmeno coltivare il suo orticello...
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Vecchio 02-09-2008, 11.08.12   #5
Astral
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In effetti la rivoluzione dovrebbe partire da qui, perchè una società evoluta non costruisce case per soldatini e non credo che la questione è la mancanza di posto, ma stiamo sempre li, la questione è che cosi invece di fare 4 case, ne faccio 14 e ci guadagno di più.

Ci sono tanti casolari abbandonati, tante zone vuote, tante zone che possono essere sfruttate molto meglio. A questo punto a che scopo andare a vivere solo o in coppia se devo abitare in due?

Allora ci organizziamo come le famiglie cinesi: si compra una villa gigantesca con cucina in comune, grande salone ed ognuno la propria camera, dove abitano genitori, zii, nonni e cugini.

Non riesco a capire, ma in ogni caso questo appartamento che ho seppure è vecchio e da ristrutturare me lo tengo stretto.
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Vecchio 02-09-2008, 13.02.58   #6
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Ho la "fortuna" di poter costruire la casa sul terreno di proprieta' e quando mi sono messo a disegnare i vani li ho fatti larghi come desideravo come ad esempio la camera da letto che e' 4x4,5mt.
Il geometra mi ha detto che nello spazio utilizzato per il mio appartamento ci possono stare due di quelli realizzati con lo stile di oggi.

Infatti oggi lo standard che si trova in giro e':
ingresso sala con angolo cottura di 5x7mt.
disimpegno 1x1,2mt
bagno 1,8x1,5mt
camera 3,5x3,9mt
cameretta 1,8x3mt
...spesso i bagni sono ciechi ed i terrazzi sono 1,5x2mt.
i garage fungono anche da cantina e ripostiglio.

La mia casa la voglio spaziosa (quanto basta), sono consapevole di essere fortunato a poterlo decidere, per ora vivo in un loculo standard (che comunque e' spazioso). Pagando quello che devo pagare realizzero' una casa fatta come quelle di una volta.
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Vecchio 02-09-2008, 14.28.48   #7
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Ho una casa ma devo fare delle scelte e sto dando un'occhio a cosa offre il mercato e mi saltano all'occhio una serie di considerazioni.
Nelle nuove costruzioni oggi una tipologia di appartamento molto ricorrente è un soggiorno con angolo cottura (ma parliamo di, tutto compreso, metrature che quando superano i 25mq sottolineano con enfasi: "grande soggiorno con angolo cottura") piccolo bagno ed una camera, se c'è quello che oggi tutti chiamano poggiolo (già il nome fa capire le dimensioni, si e non ci poggi un piede a prendere aria) siamo già nel quasi lusso, cose tipo i terrazzi o balconi di una volta sono quasi fantascienza...
Sul nuovo spesso c'è uno straccio di box auto, ma di certo non è regalato neanche quello.
Il tutto a cifre che varieranno da posto a posto ma che dove abito io prima dell'euro erano quasi sufficienti a comprare quasi una villetta a schiera fatta con criteri "vitali" che oggi non esistono più neanche in tale tipologia.

In sostanza si sta tutto rimpicciolendo e questo si era capito già da diversi anni, ma per quello che vedo stiamo raggiungendo livelli simili ai giapponesi e non solo in città (dove ho visto già più di venti anni fa cose non belle) ma anche nei paesi dove tutto sommato spazio ce ne sarebbe ancora.

Socialmente (arrivo al nocciolo del discorso) dove ci sta portando?
Famiglie sempre meno numerose, è fatica far stare un figlio a meno che non si vuole tenere a dormire nella propria camera o su un divano letto in soggiorno finchè non se ne va (e questo oggi può essere anche a 40 anni).
Famiglie compresse e con poca aria vitale.....
Soggiorni con tavoli che precludono qualsiasi possibilità di fare una cena con più di 4 massimo 6 persone, a meno che di non fare prima un semitrasloco, aggiungendo tavolinetti di fortuna....
L'alternativa è il ristorante ma con i tempi che corrono....
Insomma addio belle tavolate e compagnia bella, certo non solo colpa della metratura delle case, se uno volesse pur di stare insieme farebbe un sacrificio anche di stare stretto, però aiuta molto ad allontanarsi....
Ecco una società fredda che porta tutti a lavorare e poi a rinchiudersi la sera nel proprio loculo, loculo in cui sempre più non c'è spazio per invitare qualcun'altro (oltre che vivere con un pò di aria), al massimo ci si ritroverà attraverso mezzi come internet e telefono (per carità, vista la situazione a qualcosa servono pure loro e come detto più volte consentono di incontrare persone che nel modo classico non sarebbe possibile incontrare) da cui dipendere sempre più e che non dipendono da noi a parte la bolletta da pagare, stanno sempre più diventando un esigenza/bisogno e non un surplus.

Etc etc.....
Quando ho cercato casa molti anni fa, desideravo ambienti grandi, provenivo da un appartamento di vecchia costruzione, anche se di pochi locali, per cui l'idea di chiudermi in locali angusti mi strideva. La scelta che feci fu quella di cercare un posto che costruisse con questa tipologia grande, che fosse economicamente accettabile quindi dovetti rinunciare alla comodità della vicinanza del posto di lavoro per avere ciò che desideravo.

Oggi anche qui sta diventando invivibile da un po' di anni cambiata l'amministraizone comunale ma credo anche le leggi sulle dimensioni dei locali, hanno iniziato a ridimensionare tutto non solo le stanze ma anche i giardini (che non sono più tali) i prezzi sono allucinanti con 350 milioni non moltissimi anni fa qui potevi comprare una villa singola, oggi con 185 mila euro compri una minivilletta lillipuziana a schiera. L'euro ha stroncato tutti e tutto ma non solo c'è stata una speculazione sulle dimensioni del costruitio e non capisco chi abbia permesso tutto questo sicuramente chi in spazi angusti non ha mai vissuto.
Poi quando lo spazio è davvero esiguo i possibili acquirenti vengono stimolati dalla finiture di pregio che alzano ulteriormentte il prezzo e ti distolgono dall'essenziale che è la dimensione.

Cosa vogliono ottenere? Mah di certo gente più nervosa sicuramente, perchè se si vive stretti ci si "tocca dentro" si riposa in qualche modo e non si ha un posto per rimanere anche in solitudine, poi però anche se ci sono più case i servizi comunque rimangono gli stessi, quindi più code, e poco per tutti.
Se la casa non ti permette di socializzare non potrai portare in casa, dentro la tua casa, amici e conoscenti e sarai costretto ad uscire spendendo denaro. Oggi come oggi che c'è poco denaro per tutti, essere costretti e non poter scegliere di festeggiare un compleanno, una Comunione ..... aggiungete quello che volete, in casa ma andare per forza in un ristorante o trattoria vuol dire comunque o rinunciare oppure stritolarsi il portafoglio e a lavorare convulsamente per poter vivere decentemente.

Che più ragazzi per stare insieme dovranno trovarsi fuori di casa all'oratorio o al tal locale dove verranno stimolati a spendere soldi.
La cosa assurda oggi è poi che se hai una casa di tot anni in ottime condizioni e la vuoi vendere con i soldi che ricavi ti danno uno di quei loculi per cui secondo me se si hanno le metrature e non si hanno altri problimi di sorta sarei per la ristrutturazione, anche questa da far fare a persone che arrotondano lo stipendio, visto che oggi li si può pagare senza fare il nero, perchè se si va in mano alle imprese oltre che se non sei fortunato a rimanere insodisfatto a pagare cifre allucinanti.
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Vecchio 02-09-2008, 14.48.54   #8
Astral
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La casa sta diventando un albergo.

In una società dove si deve lavorare 8-10 ore che con i mezzi di trasporto nelle grandi città, significa uscire da casa alle 7 di mattina e ritornare alle 7 di sera. Lavora moglie, lavora marito, i bambini a scuola fino alle 16 e dopo poracci sono stanchi, quindi giocano fuori casi fino a cena.

Morale alla casa serve angolo cena e letti....

Quasi quasi è lodevole l'iniziativa di certi ecovillaggi.
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Vecchio 02-09-2008, 14.58.02   #9
centomila
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Case lillipuzziane!

Camere da letto matrimoniali che non riescono nemmeno ad accogliere il comò: solo letto, comodini e armadio.

Camere per i bimbi che è un miracolo metterci dentro, oltre ad un letto e ad un piccolo armadio, la scrivania.

Soggiorni con angolo cottura che non ci si può alzare da tavola tutti insieme altrimenti ci si scontra.

In compenso ci sono sempre 2 bagni dei quali uno è sempre cieco (nei bagni ciechi mi trovo a disagio).

Per quanto concerne l'arredamento non si può più scegliere dove mettere cosa. Ogni pezzo è già stabilito in partenza perchè tra porte, finestre e quant'altro non puoi spostare pressochè nulla. L'armadio va lì. E così tutto il resto. Puoi solo decidere il colore.........

Non dimentichiamoci che anche i soffitti sono "calati" e parecchio: un tempo (dal dopoguerra sino ai '70) erano a 3 metri d'altezza. Poi li hanno abbassati a m. 2,70. Credo che adesso siamo a m. 2,60.

Arriveremo bene a non poter più alzare il braccio sopra la testa???

In compenso i prezzi di abitazioni e posti auto sono aumentati vertiginosamente.
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.
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Vecchio 02-09-2008, 16.13.34   #10
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Socialmente (arrivo al nocciolo del discorso) dove ci sta portando?
Famiglie sempre meno numerose, è fatica far stare un figlio a meno che non si vuole tenere a dormire nella propria camera o su un divano letto in soggiorno finchè non se ne va (e questo oggi può essere anche a 40 anni).
Famiglie compresse e con poca aria vitale.....
Soggiorni con tavoli che precludono qualsiasi possibilità di fare una cena con più di 4 massimo 6 persone, a meno che di non fare prima un semitrasloco, aggiungendo tavolinetti di fortuna....
L'alternativa è il ristorante ma con i tempi che corrono....
Insomma addio belle tavolate e compagnia bella, certo non solo colpa della metratura delle case, se uno volesse pur di stare insieme farebbe un sacrificio anche di stare stretto, però aiuta molto ad allontanarsi....
Ecco una società fredda che porta tutti a lavorare e poi a rinchiudersi la sera nel proprio loculo, loculo in cui sempre più non c'è spazio per invitare qualcun'altro (oltre che vivere con un pò di aria), al massimo ci si ritroverà attraverso mezzi come internet e telefono (per carità, vista la situazione a qualcosa servono pure loro e come detto più volte consentono di incontrare persone che nel modo classico non sarebbe possibile incontrare) da cui dipendere sempre più e che non dipendono da noi a parte la bolletta da pagare, stanno sempre più diventando un esigenza/bisogno e non un surplus.

Etc etc.....
Il risultato di questo rimpicciolire la casa si nota comunque sia a livello individuale e sia a livello sociale, come fai notare.
A livello individuale, rispetto a prima il singolo è cambiato. Se prendiamo la casa, in analogia con la coscienza del singolo vediamo che è vero che c'è contatto protratto nel tempo coi componenti della famiglia ma è anche vero che si riduce lo spazio da dedicare, appunto, al contatto stesso.
A livello collettivo poi questo si ripercuote nella società.
La casa dei puffi, o come dice Centomila, quella Lillipuziana crea, e continuerà a creare, un effetto deleterio per il singolo e per la società.

Se prima si viveva in grosse case, in ampi spazi, le altezze del soffitto davano il senso di spazio appunto, oggi ci si chiude sempre di più.
Se ci si chiude in casa, pochi rapporti con l'esterno. Se ci son pochi rapporti con l'esterno, poche relazioni ed inevitabile sarà il finire col preferire, altri mezzi di " comunicazione", come Internet ad esempio.
Non sto sminuendo la rete, anzi ne elogio la particolare caratteristica cui accennava Uno ossia incontrare persone che " altrimenti" non si sarebbero incrociate, dati questi presupposti. Quello a cui mi riferisco, invece, è la degenerazione dei rapporti virtuali i quali a lungo andare potranno sostituirsi totalmente ai tradizionali.
La casa allora come " spazio" o connessione della persona, ristretto. Ristrettezza che si riflette all'esterno - quando ci va e ci passa il tempo - con gli altri; per questo un Pc risulta essere quel prolungamento di spazio che con la casa, e col resto, non si può avere.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 02-09-2008, 16.39.00   #11
Astral
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Questo raccoglimento sembrerebbe che avvicini, dopotutto come si dice due cuori ed una capanna, ma non è cosi.

Quello che mi domando io, è come fermare queste cose, non comprando più case, comprando solo il terreno e costruircele come ci pare?
Diminuendo la popolazione globale? ( questo aumenterebbe pure l'intelligenza collettiva ).

Scherzi apparte, la casa non è qualcosa di cosi secondario, se pensiamo bene una pianta vive bene, vive male o muore se c'è luce, se c'è acqua.
Un animale deve poter nascondersi in una tana, poter salire sugli alberi contro i predatori.
L'uomo primitivo e le prime città dovevano essere pianificate attentamente se volevano sopravvivere alla fame.

L'uomo di oggi, ma sopratutto quello di domani, ha bisogno di una casa accogliente, che può essere anche piccola, ma un piccolo ragionevole.

Ma se io voglio cucinare i biscotti in casa, come impasto con una cucina più piccola del bagno? Se voglio coltivare degli hobby, o semplicemente voglio che la sera dopo una giornata di lavoro, organizzare una cena con gli amici?

Già credo sia abbastanza triste che le nostre case non abbiano un pezzo di verde tra il portone e l'asfalto della strada.

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Vecchio 02-09-2008, 17.08.15   #12
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Case lillipuzziane!


Non dimentichiamoci che anche i soffitti sono "calati" e parecchio: un tempo (dal dopoguerra sino ai '70) erano a 3 metri d'altezza. Poi li hanno abbassati a m. 2,70. Credo che adesso siamo a m. 2,60.
Questi sono "calati" anche per risparmiare sul riscaldamento...per scaldare un caperone di quelle altezze serviva una quantità non indifferente di legna e carbone prima e di petrolio dopo....

mi chiedo se le tipologie abitative moderne influenzano la società solo negli spazi vivibili...secondo me ci si abitua piano piano all' isolamento...la cosa che mi sconvolge è quando un condomino...con l' aria più normale del mondo...mi dice: "ci credi? sono 5 anni che quel tizio abita sul mio stesso pianerottolo e nemmeno so che faccia nella vita" e chiedo a me stessa " ma tu caro tizio...hai mai fatto qualcosa per approcciare il tuo vicino"?...questo per dire che avere spazi come una volta c'erano...spazi che alla domenica radunavano tutti i parenti e/o amici...non servono più....servono alveari dove entrare uscire dormire e isolarsi... che tristezza!!!

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E' vero, tra vicini di casa non ci si conosce, c'è diffidenza, e ancora di più in questa società dove convivono razze diverse e mentalità diverse, perchè non ci sono spazi comuni in cui vivere... nei paesi piccoli penso vada meglio, lì si conoscono tutti come in una grande famiglia allargata.

Ma come si è arrivati a questo modo di abitare? Per il fatto che una volta ci si comprava un pezzo di terra e ci si costruiva la casa, non ci volevano tante carte e autorizzazioni per costruire, ma in questo modo le città sarebbero cresciute in modo anomalo, quindi si sono iniziati a fare dei piani per destinare determinate zone a determinate tipologie di costruzioni, in base a diversi parametri presi in considerazione. Questi piani ogni tot di anni vengono rifatti o corretti, e qui si danno gli standard minimi per le costruzioni...
Che ora si tenda a rimpicciolire tutto non è un buon segno, ma la mentalità dei costruttori e delle imprese di costruzioni è che tanto li vendono lo stesso, basta che rispettino i piani...
L'impatto sul sociale è deleterio, si dovrebbe ricalcolare quanto spazio vitale bisognerebbe avere a disposizione, ma anche qui si vede la differenza che c'è sempre stata tra i ricchi e le persone medie o povere. Chi ha tanti capitali non vive certo in condominio, ma avrà una villa e una casa al mare e una montagna come minimo, ma il cittadino medio deve spendere buona parte del suo stipendio per la casa che è un diritto di tutti.
A proposito di diritto, (spero di non andare OT), si sta verificando anche quel fenomeno che fa occupare da persone "indigenti" case sfitte o anche case trovate libere, come per quella signora anziana che al ritorno da un ricovero ospedaliero ha trovato la sua casa occupata da altre persone, o di case popolari che sono state occupate durante la notte...
Alcune sentenze hanno dato ragione a questi occupatori abusivi adducendo che la casa è un diritto di tutti per salvaguardare il proprio equilibrio psico-fisico.

Altro fenonemo riguardante la casa che ho visto in giro, è quello di extracomunitari che si mettono insieme per affittare alloggi di persone che evidentemente nell'eopoca del boom sono diventate proprietarie di più case e che ora ci guadagnano con gli affitti che certo non sono bassi.
Per loro ci sono degli strandard di spazio vitale:
per 1 persona e mini alloggi: da 20 mq in poi;
per 2 persone: da 27 mq in poi;
per 3 persone: da 40 mq in poi;
per 4 persone: da 50 mq in poi;
per ogni persona successiva: 10 mq in più.

Per noi però non valgono questi standard, quindi non si calcola se la metratura è adeguata al numero delle persone che abitano un appartamento.
Ma è chiaro che ogni persona abbisogna del suo spazio personale, poi si sa ognuno fa come può ma la qualità della vita ne risente.
E questo è anche un motivo per cui non si fanno tanti figli, una volta la famiglia numerosa di 7 - 8 figli era la norma, ora già averne più di due sta diventando raro...
I parametri abitativi si calcolano anche sulla natalità.
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Vecchio 02-09-2008, 21.48.10   #14
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Se non si è capito condividiamo in toto il discorso, voglio solo aggiungere che però fino ad un certo punto la "miniaturizzazione" è stata giusta, come accennato da Era negli anni 60/70 si sono fatte certe case (gli appartamenti nelle grandi città un pò meno) enormi solo perchè in quel periodo il riscaldamento costava poco, ma se il prezzo del riscaldamento e le case fossero rimasti uguale a quest'ora ci saremmo bruciati pure il mare.
Poi con le prime crisi ho visto (e tutt'ora) gente con case enormi chiudersi in cucina, magari l'unica stanza riscaldata decentemente e quasi passare per il corridoio o le scale con il cappotto.
E' grosso modo simile al discorso che facevamo con le qualità, purtroppo non potremmo 6 miliardi e passa di persone avere tutti villone enormi, ma da li ad arrivare ai loculi moderni ce ne passa....
Anche perchè sebbene dovrebbe essere più facile mantenere queste minicase, in realtà le spese sono state spostate sulle bollette.

Anche importante il discorso di Astral, mancanza di spazio = fine di qualsiasi hobby manuale da coltivare insieme allo Spirito, il massimo possibile in molti appartamenti è comprare qualche porcheria in edicola da assemblare
Vero pure il discorso di Cento, non puoi arredare un appartamento moderno, al massimo scegliere i colori se va bene, il resto sei costretto a metterlo come ha deciso un architetto che a volte mi da l'idea si sia alzato con il piede sbagliato.

Grey un salone di 5x7 è uno di quelli che se vedi gli annunci immobiliari ti descrivono: grandissimo e spaziosissimo salone con angolo cottura, illuminatissimo e bla bla...

Red non me ne vorrà se dico che certi annunci di certe agenzie sono incredibili , l'arte di vendere aria fritta, il più ridicolo che ho letto ultimamente è uno di cui mi ricordo solo due cose, qualcosa di simile a:

bellissimo appartamento di 4 locali .....bla... bla.....
poi due righe sotto: bilocale (ma come erano 4 o sono 2?) composto da... udite, udite... soggiorno con angolo cottura, bagno, rispostiglio e camera da letto, alla faccia dei 4 locali....
poi sulla descrizione del bagno: bellissimo e luminosissimo bagno termoarredato.
che sarà mai sto "termoarredato"?
Meno male che c'erano le foto, perchè avevo un sospetto, ma non volevo crederci...
Avete presente quei termosifoni in cui si mettono gli asciugamani (i fighi li chiamano portasalviette, per me la salvietta era solo quella che si mette a tavola )?

Ci stavo facendo un pensierino... 4 ricchi locali e il bagno termoarredato per la modica somma di euro 148.000, non male no?
Totò diceva: "ma mi faccia il piacere..."
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Vecchio 03-09-2008, 00.03.35   #15
Ray
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Quello che mi domando io, è come fermare queste cose, non comprando più case, comprando solo il terreno e costruircele come ci pare?
Diminuendo la popolazione globale? ( questo aumenterebbe pure l'intelligenza collettiva ).
Cosa possiamo fare? Semplice. Costruiamo le città in campagna, dove c'è spazio.

Scherzi a parte e visto che tutti si è d'accordo, la domanda di Astral diventa centrale.
Ma perchè vogliono tutti stare in città?

Qui da me, come dice Sole, gli appartamenti non costano ancora follie (anche se per me già i prezzi di qui sono follie, dato che un umano medio non può permettersi da solo una casa da 150.000 euri, che costi appunto 150.000, 300.000 o 450.000 è uguale) ci sono cittadine e paesi abbastanza vicini in cui invece costano relativamente poco.
Per carità, alcuni di questi non sono proprio attraenti (parlo dei paesi), ma con i soldi del mio appartamento mi ci compro una casa medio grande con giardino e posto auto. Ma i paesi potrebbero diventare attraenti, soprattutto se qualcuno ci andasse a vivere, magari giovani. Chissà.

In ogni caso, più che dire molte altre cose vorrei sentire voi, quindi ripeto la domanda: ma perchè vogliono tutti stare in città?
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Vecchio 03-09-2008, 09.03.43   #16
centomila
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In ogni caso, più che dire molte altre cose vorrei sentire voi, quindi ripeto la domanda: ma perchè vogliono tutti stare in città?
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Vecchio 03-09-2008, 11.36.36   #17
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La penso come Centomila, per comodita' ma anche per opportunita' rispetto ai servizi. Chi vive in campagna ha bisogno di un mezzo di trasposto per raggiungere la citta'. Il problema maggiore e' la distanza, chi vive in citta' ha meno strada da percorrere.

Altro motivo e' la sicurezza, chi vive in campagna e' isolato (la cronaca e' piena di furti nelle ville).
In caso di urgente bisogno di assistenza medica chi vive in campagna e' penalizzato.
La socializzazione in campagna e' difficile se non si vive in un piccolo complesso rurale.

Ultimamente vi e' una controtendenza, molte persone scelgono la campagna per scappare dalla citta' caotica anche se perdono la comodita', le opportunita' e la sicurezza della citta'.

Per quanto riguarda la sicurezza ritengo piu' sicura la campagna che alcune periferie della citta'.

Ultima modifica di Grey Owl : 03-09-2008 alle ore 11.39.16.
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Vecchio 03-09-2008, 12.10.59   #18
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Red non me ne vorrà se dico che certi annunci di certe agenzie sono incredibili , l'arte di vendere aria fritta, il più ridicolo che ho letto ultimamente è uno di cui mi ricordo solo due cose, qualcosa di simile a:

bellissimo appartamento di 4 locali .....bla... bla.....
poi due righe sotto: bilocale (ma come erano 4 o sono 2?) composto da... udite, udite... soggiorno con angolo cottura, bagno, rispostiglio e camera da letto, alla faccia dei 4 locali....
poi sulla descrizione del bagno: bellissimo e luminosissimo bagno termoarredato.
che sarà mai sto "termoarredato"?
Meno male che c'erano le foto, perchè avevo un sospetto, ma non volevo crederci...
Avete presente quei termosifoni in cui si mettono gli asciugamani (i fighi li chiamano portasalviette, per me la salvietta era solo quella che si mette a tavola )?

Ci stavo facendo un pensierino... 4 ricchi locali e il bagno termoarredato per la modica somma di euro 148.000, non male no?
Totò diceva: "ma mi faccia il piacere..."
vabbeh non volevo partecipare al thread per non difendere la categoria

Scherzi a parte, c'e' stato un periodo in cui seguivo gli annunci su certi giornali specializzati, ho letto di quelle cose che potrebbero essere messe in risoallegro... "bon bon, con cucinotto..... " e' quella che mi e' rimasta piu' impressa, (che probabilmente voleva dire un massimo di 40 mq in tutto..) ma se ne potrebbe scrivere un libro con le cose incredibili che raccontano (quella del bagno termoarredato non l'avevo mai sentita, pero' grazie al tuo post ho scoperto di averlo a casa ).
In tutti i casi, in citta' ho visto spesso cose molto piccole e molto care ultimamente (ultimi anni), credo che se si ha una casa con dimensioni umane sia bene tenersela adesso.. in certe zone si arriva a 500mila euro per 120 mq con giardino e box.


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Ma perchè vogliono tutti stare in città?
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Per la comodità. Vicinanza alle scuole, ai posti di lavoro e, in generale, ai servizi.
Oltre alle cose che ha scritto Cento c'e' anche l'abitudine se si sta da una vita in citta' .. per me ad esempio quando ho cercato casa e' stato "naturale" cercarla in citta' anche se poi sono finita in un quartiere abbastanza periferico (ma sempre citta', e' solo cemento). Le comodita' sono relative (cioe' il supermercato sotto casa e' comodo per carita'..cosi' come i vari uffici e servizi, o il multisala a pochi chilometri da casa), ma per esempio a me per venire al lavoro in centro occorre parecchio tempo (a causa del traffico) , se vivessi appena fuori citta' sarebbe lo stesso tempo magari ma senza file interminabili.. quando arrivo a casa a determinate ore il parcheggio e' quasi un miraggio (sono arrivata a girare piu' di un'ora e non ho una macchina grande).
Quindi francamente non so perche' tutti vogliono abitare in citta', anzi posso dire che molte persone che conosco, nate e cresciute qui stanno valutando e cercando casa in posti un po' piu' vivibili.. ed e' una soluzione a cui sto pensando anche io anche se purtroppo non potra' essere immediata, credo che per una migliore qualita' di vita possa valere la pena qualche chilometro in piu' se continuero' a lavorare in centro citta'.
Certo e' che potendo scegliere un posto un po' fuori citta' nel verde, vorrei una casa indipendente con giardino, altrimenti non ha senso andare a vivere fuori.. ma questo credo che dipenda dalla mia esperienza personale di cittadina inscatolata

Sulla sicurezza non sono d'accordo con Grey, la citta' oggi non e' certo sicura, anzi...
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Vecchio 03-09-2008, 12.13.21   #19
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In ogni caso, più che dire molte altre cose vorrei sentire voi, quindi ripeto la domanda: ma perchè vogliono tutti stare in città?
Anche qui secondo me dipende dalla città e dalle sue distanze. A Milano ad esempio non esiste quasi più il MIlanese doc, ma Milano ormai è l'interland. Funziona perchè la metro di Milano ti porta tutto in giro per l'interland e non hai da prendere l'auto, volendo..
Roma invece (per parlare di due grandi realtà diverse) non te lo permette, i paesi più vicini sono a volte più costosi della città perchè quasi tutti vorrebbero fuggire dal caos. Ma poi c'è un altro problema e cioè: come ci arrivi sul posto di lavoro? Facendo almeno un'ora o un'ora e mezza (non esagero nemmeno un pò) di traffico all'andata e al ritorno facendo solo 40 Km. Se vuoi evitare il traffico caotico della mattina, ma prendendo sempre quello generale che non manca mai, allora parti di casa alle 7 e torni alle 20/21. E la famiglia? Non esiste poter prendere un mezzo pubblico in queste città con un simile traffico. Andrebbe prima risolto il problema del traffico. Come lo risolvi il problema del traffico se la fiat deve vendere automobili?
Insomma voglio dire che non è semplice, non è solo non aver voglia di cambiare la città per altro o avere sotto casa tutto, a volte è proprio necessità. La benzina costa per andare in città a lavorare, per andare a fare la spesa per andare a fare tutto.. tornare a pranzo a casa non esisterebbe più, tutto sarebbe a discapito della famiglia.
Io non amo stare in città ad esempio, e quando abitavo a Roma cercai di andare via, allontanadomi di un pò nel verde, beh appunto per fare 20 km ogni mattina con lo scooter... ci volevano 20/30 minuti a volte 40, con lo scooter, senza mettere quel che respiri e in che condizioni arrivi al lavoro . In questo tipo di città da cui quasi tutti vorrebbero scappare, le case in campagne costono oro.
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Vecchio 03-09-2008, 12.42.03   #20
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Io non amo stare in città ad esempio, e quando abitavo a Roma cercai di andare via, allontanadomi di un pò nel verde, beh appunto per fare 20 km ogni mattina con lo scooter... ci volevano 20/30 minuti a volte 40, con lo scooter, senza mettere quel che respiri e in che condizioni arrivi al lavoro . In questo tipo di città da cui quasi tutti vorrebbero scappare, le case in campagne costono oro.
Purtroppo qui la situazione sta degenerando anche in periferia ( io da piccolo giocavo per le strade, oggi la mattina c'ho la fila di macchine sotto casa).

Principalmente credo che certe zone sono inaccessibili senza macchina, per andare a lavorare a Roma io potrei impiegarci anche 1 ora, 1 ora e mezza quando con due ore di autostrada sto a Perugia.
Essenzialmente la gente sceglie la città, perchè il paese da l'idea dell'isolamento o perchè ha paura che in casa di incidente, ospedali, vigili del fuoco e altri servizi sono lontani. Ancora peggio poi, chi abita in campagnia isolato può essere vittima di razzie.
Personalmente una volta da me era campagna, adesso si è urbanizzata talmente tanto, che è un po' invivibile dapertutto e c'è sempre traffico: certo meno del Centro.

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Vecchio 03-09-2008, 13.08.43   #21
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a di razzie.
Personalmente una volta da me era campagna, adesso si è urbanizzata talmente tanto, che è un po' invivibile dapertutto e c'è sempre traffico: certo meno del Centro.

Parli del centro di roma? Io ci sono nata e cresciuta e se non gridi in casa non ti senti....

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Non credo però che il motivo di tante piccole case sia questo, piuttosto trovo più verosimi l'idea di crare un'isolamente come in Giappone i dipendenti delle società non tornano a casa lavorano fino a tardi e poi si ritirano in veri e propri loculi con il minimo per mangiare e dormire per essere puntuali al lavoro l'indomani.

Non lo vedo lontano se non fosse che noi siamo più attaccati alla vita.
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Vecchio 03-09-2008, 14.28.42   #22
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Io sono andata via dalla città per esigenza, non credo che altrimenti lo avrei fatto perchè ci sono nata e cresciuta mi pareva di perdere qualcosa di rinunciare a chissà che, ora invece non tornerei più a viverci. Credo che ogni persona si trovi comoda nelle sue abitudini.
In campagna sono diversi i ritmi, però è chiaro che ci sono meno servizi ma quelli che ci sono se il paese non è molto grande ( perchè a quel punto è una mini città) sono a misura d"uomo.
C'è più tranquillità, silenzio, spazi aperti, e ci si conosce più o meno tutti magari solo di vista specialmente se si frequenta l'oratorio e la Messa. Ed è impossibile non conoscere il proprio vicino perchè la mentalità del paese è quella che ancora prevale. Mentre in città ci sono case che non hanno neppure la portineria, si sale in ascensore, ci si chiude dietro le spalle la porta blindata e fine della storia ok non entrano i ladri ma neppure i vicini di casa a volte.

La città oggi o diventata un vero caos e non solo di traffico, ma anche i paesi stanno cambiando anche se di rimbalzo lo fanno più lentamente.
Quindi chi vuole andare a vivere in città è chi cerca un certo dipo di vita, divertimenti servizi di ogni genere, mezzi di trasporto perchè se vivi in città puoi anche concederti (perchè volendo ci sono tantissimi mezzi pubblici ogni 10 minuti) di non avere l'auto (oppure se non te la puoi permettere puoi comunque spostarti ovunque) ma se abiti fuori tutto viene come diluito proprio a causa della minore richiesta. ( minore popolazione)
Se vivi in un paese piccolo come il mio se tuo figlio vuole andare al cinema devi accompagnarlo tu in auto e poi andare a riprenderlo ecco un altro modo di aggregazione vanno in gruppetti, Se vivi in città gli dai i soldi e prende i tram, l'autobus, la metropolitana, il taxi...

Oggi almeno dalle mie parti c'è stato un incremento di cittadini in fuga dalla città non tanto dal caos ma perchè fuori le case costano meno, almeno dalle mie parti, se esci di un 40 chilometri i prezzi cambiano moltissimo. ( poi si lamentano della mancanza dei servizi della città o dell'odore naturale della concimazione dei campi)
Però sinceramente non la vedo tutta questa gente che vuole andare a vivere in città forse chi ci vive ci sta bene, o forse fino ad una certa età i giovani potrebbero desiderare i suoi divertimenti ma poi l'abitudine di vita credo sia quella che prevale. Quindi sinceramente non saprei chi è nato in campagna qui da me quando parliamo di città e ci lavorano tutti dicono che mai e poi mai andrebbero ad abitarci.
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Ultima modifica di griselda : 03-09-2008 alle ore 14.35.21. Motivo: ehm :D rispondevo a Ray
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Vecchio 03-09-2008, 14.46.26   #23
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Mhm...perchè vogliono tutti stare in citta?!
Credo che rispecchi i motivi che avete detto per un verso e per l'altro penso che la città sia stato il centro, stava e sta tutto li, per cui inevitabile, per ragioni economiche e sociali, individuarla come principale agglomerato sociale. Insomma, o si andava in città, lontano da casa, o non si veniva a contatto col progresso e la tecnologia e via dicendo. E' una cosa che ci portiamo dietro da un po credo, solo che lo sviluppo e l'estensione della città in generale è avvenuto in maniera sconsiderata senza canoni di riferimento.
Ad esempio il progetto della città di Roma era stato ideato diversamente da come, poi, si è sviluppata. Seguendo quell'idea Roma, oggi ma gia da un po, non sarebbe quello che si presenta. Ad esempio da evidenziare l'idea di una metropolitana che attraversava tutta la città oppure il portare fuori dal centro i vari Ministeri ed ubicarli in zone limitrofe e via così.
Questo non significa che non vi siano città la cui estensione, oggi, è un po più normale, meno selvaggia, ma certo la dice lunga sul fatto che l'uomo ha costruito, e continua a farlo, semplicemente perché ha la tendenza ad agglomerarsi, a stare in collettività ma non la sa gestire.
Ci sarebbe voluto poco, tornando a Roma, per risolvere il problema, vale a dire prevedere una estensione uniforme tutto intorno alla città eliminando così zone di confine, le periferie, in cui oggi a malapena si campa!

La città, continuando, ha sempre rappresentato il "nuovo", l'interconnessione tra le persone - alcuni parlano di multicultura - ed in effetti lo è a ben vedere, solo che, considerando le mancanze che ho detto, ora, come a Milano, si presentano risvolti come la criminalità di cui non si è tenuto conto.
Cementificazione senza criterio, inosservanza di parametri di vivibilità e tanto altro hanno fatto si che la città oggi sia un luogo da cui si vuole scappare a vantaggio della campagna o del piccolo paesino.
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 03-09-2008, 15.06.34   #24
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Cercando altro ho trovato un progetto in via di presentazione di cui è stato già depositato il brevetto. Si chiama Ziggurat ed è una città autosufficiente che occuperà nel progetto 2,3kmq.
Dal nome si intuisce che è a forma piramidale e tecnologicamente sfrutterà l'energia solare ed eolica per auto fornirsi, quindi ad inquinamento 0 a sentire i progettisti. Verrà costruita in via sperimentale a Dubai e a vederla in foto è completamente chiusa e le persone vivranno di una luce solare che penetra dai vetri probabilmente... è tutta da vedere.
Anche la sicurezza dei cittadini sarà tutelata perchè verranno riconosciuti da un sensore ottico.
Insomma vivere ammassati in una città del futuro di quelle che si vedevano nei film di fantascienza e che ci facevano aver nostalgia dell'aria...
Non so che pensarne.
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Vecchio 03-09-2008, 15.09.27   #25
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