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Vecchio 23-07-2009, 11.44.02   #1
RedWitch
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Metto qui perchè anche la scrittura a mano, secondo me sta diventando qualcosa da salvaguardare che fa parte di un patrimonio che stiamo perdendo per colpa della scrittura automatica che ormai la sta sostituendo quasi del tutto. Pochi giorni fa leggevo gli annunci di lavoro e ne ho trovato uno con su scritto: " mandare curriculum preferibilmente manoscritto a..." Sono rimasta sorpresa perchè ormai è uso (almeno qui) mandare sia la lettera di presentazione che il curriculm dattiloscritti. Leggendo quell'annuncio pero' mi è tornato alla mente che non più tardi di dieci anni fa, quando cercavo lavoro era buona norma mandare il curriculum dattiloscritto ma la lettera di presentazione doveva rigorosamente essere scritta a mano. La grafia secondo me rivela qualcosa di chi sta scrivendo e quindi penso che la lettera scritta a mano, potesse essere come una specie di biglietto da visita pre-colloquio. Se devo dire per me tutto sommato preferisco la lettera scritta al pc perchè sono mancina e ho una pessima grafia, pero' nel contempo la cosa mi costringeva a scrivere lentamente e ponendo attenzione cercando di essere ordinata, e comprensibile ..
insomma un impegno diverso rispetto all'uso abituale che ho scrivendo al pc..
E poi i vecchi diari scritti a mano? e la lettera all'innamorato? forse è del tutto normale che oggi i ragazzi usino blog, mail e sms per queste cose pero' secondo me in questo modo qualcosa lo abbiamo perso...
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Vecchio 23-07-2009, 13.35.42   #2
luke
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Metto qui perchè anche la scrittura a mano, secondo me sta diventando qualcosa da salvaguardare che fa parte di un patrimonio che stiamo perdendo per colpa della scrittura automatica che ormai la sta sostituendo quasi del tutto. Pochi giorni fa leggevo gli annunci di lavoro e ne ho trovato uno con su scritto: " mandare curriculum preferibilmente manoscritto a..." Sono rimasta sorpresa perchè ormai è uso (almeno qui) mandare sia la lettera di presentazione che il curriculm dattiloscritti. Leggendo quell'annuncio pero' mi è tornato alla mente che non più tardi di dieci anni fa, quando cercavo lavoro era buona norma mandare il curriculum dattiloscritto ma la lettera di presentazione doveva rigorosamente essere scritta a mano. La grafia secondo me rivela qualcosa di chi sta scrivendo e quindi penso che la lettera scritta a mano, potesse essere come una specie di biglietto da visita pre-colloquio. Se devo dire per me tutto sommato preferisco la lettera scritta al pc perchè sono mancina e ho una pessima grafia, pero' nel contempo la cosa mi costringeva a scrivere lentamente e ponendo attenzione cercando di essere ordinata, e comprensibile ..
insomma un impegno diverso rispetto all'uso abituale che ho scrivendo al pc..
E poi i vecchi diari scritti a mano? e la lettera all'innamorato? forse è del tutto normale che oggi i ragazzi usino blog, mail e sms per queste cose pero' secondo me in questo modo qualcosa lo abbiamo perso...
Purtroppo è vero che le occasioni in cui scrivere a mano stanno sparendo, quella che hai citato è una delle poche eccezioni.

Sicuramente scrivere a mano dà tutta un'altra sensazione rispetto allo scrivere col pc, sembra di riuscire a trasferire un pò meglio quello che si vuole dire e mi sembra che escano fuori meglio le idee, anche se si ha una brutta grafia, la quale è comunque una nostra espressione se, come dicono, il carattere la influenza .

Anche io devo faticare non poco per riuscire a scrivere qualche parola in modo armonico ed ordinato, ma dopo pochi secondi ritorno come al solito a fare"zampe di gallina", per fortuna ho sempre avuto maestri ed insegnanti che badavano più al contenuto, altrimenti me la sarei vista brutta a scuola...
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Vecchio 23-07-2009, 21.13.22   #3
Grey Owl
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Nel mio lavoro utilizzo il pc per scrivere documenti e quant'altro. però, però... c'è un però. Quando devo progettare, programmare, mettere su carta le idee non posso fare a meno del foglio di carta. Scrivo con ordine, metto in tabelle le informazioni, faccio degli schizzi, dei diagrammi di flusso il tutto con somma soddisfazione estetica perchè attraverso la penna è possibile fare cose che con un programma come word non è possibile ottenere. Per lavoro metto in bella gli appunti, utilizzo il pc per realizzare una documentazione professionale ed in supporto digitale. Però allo stesso modo archivio questi fogli scritti a mano digitalizzandoli in formato pdf mentre l'originale rimane in un dox (scatola per raccogliere fogli).

Proprio oggi mi è capitato tra le mani un foglio che scrissi 15 anni fà, era ingiallito e l'inchiostro aveva fatto l'alone in alcune parti del foglio (forse dell'umidità?). Devo dire che ho provato una certa emozione nel riprenderlo tra le mani, quel foglio aveva ancora impresso l'impegno che ci misi in quegli anni passati.
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Vecchio 23-07-2009, 22.45.34   #4
luke
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Nel mio lavoro utilizzo il pc per scrivere documenti e quant'altro. però, però... c'è un però. Quando devo progettare, programmare, mettere su carta le idee non posso fare a meno del foglio di carta. Scrivo con ordine, metto in tabelle le informazioni, faccio degli schizzi, dei diagrammi di flusso il tutto con somma soddisfazione estetica perchè attraverso la penna è possibile fare cose che con un programma come word non è possibile ottenere. Per lavoro metto in bella gli appunti, utilizzo il pc per realizzare una documentazione professionale ed in supporto digitale. Però allo stesso modo archivio questi fogli scritti a mano digitalizzandoli in formato pdf mentre l'originale rimane in un dox (scatola per raccogliere fogli).

Proprio oggi mi è capitato tra le mani un foglio che scrissi 15 anni fà, era ingiallito e l'inchiostro aveva fatto l'alone in alcune parti del foglio (forse dell'umidità?). Devo dire che ho provato una certa emozione nel riprenderlo tra le mani, quel foglio aveva ancora impresso l'impegno che ci misi in quegli anni passati.

Bè è ovvio che una cosa scritta di mio pugno la senta molto più "mia" di una lettera battuta a macchina ad esempio; si possono capire alcune cose sullo stato d'animo di quel momento vedendo la grafia, la profondità del tratto ecc
Al lavoro uso anche io quasi esclusivamente il computer, e sono quasi contento quando mi capita di dover scrivere qualcosa a penna...
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Vecchio 23-07-2009, 22.55.50   #5
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Una differenza simile la avverto anche tra il leggere un libro vero e leggerlo sul video, modalità che prende sempre più piede anche grazie ai portatili, palmari ecc

La sensazione del libro tra le mani, l'odore della carta, la pagine sgualcite man mano che procedo nella lettura, sono cose che danno comunque un certo piacere, a prescindere da cosa si legge in quel momento.
Sono aspetti, magari piccoli, di una"corporeità" che si sta perdendo in tante cose..
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Vecchio 13-08-2009, 13.23.49   #6
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Ricordate il 3d sulla magia e sui materiali usati?
Beh a prescindere dal materiale (sempre carta ed inchiostro è) cambia il tutto anche nello scrivere a mano o tramite mezzi automatici o semiautomatici.
Avete espresso parecchie cose interessanti, ne manca una che aiuta a rendere il quadro: la facilità di fare copie identiche.

Qualcuno potrebbe pensare che con la fotocopiatrice non cambia nulla tra stampato e scritto a mano, invece cambia....
Con la fotocopiatrice l'originale rimane quello da cui facciamo le copie, con la stampa sono tutte copie, l'originale rimane in un file se parliamo di pc, o nella lastra tipografica.
Nel primo caso se ricordate l'altro 3d, il mezzo è più volatile quindi più veloce ad essere trasmesso ma meno duraturo, con le stampe in tipografia è trasmesso più lentamente ma è un pò più duraturo, se si scrivesse e copiasse a mano (tipo gli amanuensi di un tempo) immaginate la fatica e la preziosità del documento....

Ormai siamo nel tempo della velocità... sia nel trasmettere che nella durata del trasmesso.
In sostanza stiamo dando sempre meno importanza alla memoria o come ha scritto, giustamente, Luke alla corporeità.

L'ultimo baluardo in questo settore è la firma, ancor per poco visto che stanno iniziando a prender piede nuovi mezzi di identificazione scritta
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Vecchio 02-09-2009, 19.15.00   #7
Sole
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Oggi ero con una signora di circa 60 anni che mi mostrava il suo modo di lavorare. Una vecchia impostazione, un vecchio modo di fare le cose.
La signora usa bene il pc, sa muoversi con disinvoltura nei programmi di calcolo e di scrittura eppure lei continua a scrivere a mano. Non so perchè lo faccia, se per paura del pc o per abitudine o che altro, non è importortante quanto l'impressione che mi ha lasciato è stata molto forte.
Scrivere a mano da una impressione di concretezza, di esistenza, di memoria e ricordo.
Usare block notes di carta e quadernetti e annotare in corso d'opera fa si che le cose si fissino maggiormente. Ho avuto la sensazione di un metodo di lavoro organizzato in un modo tale da non perdere nemmeno un centesimo di tempo.

Può sembrare strano, perchè usare carta e penna piuttosto che un copia ed incolla fa perdere tempo, in effetti risparmi tempo nel mentre scrivi, ma alla lunga manoscrivere fissa nella memoria molto di più che un taglia e copia.
Non so se riesco a rendere l'idea, la concretezza effettiva dello scrivere e di un vecchio buon metodo che non lascia nulla al pc ma tutto alla mano.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 21-01-2010, 20.58.15   #8
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Ieri stavo mettendo a posto uno scatolone di roba varia (sono angosciosi quando sono "vari" significa che ci son dentro tutte quelle cose che non riescono mai a trovare una collocazione precisa..uff) e mi sono venuti per le mani diversi quaderni e blocchi.

Mi sono sempre piaciuti tantissimo i quaderni, e, come facilmente deducibile dal mio vizietto...ne ho iniziati molti

Mentre sfogliavo tutti questi diari, quaderni ecc di varie misure e formati mi sono resa conto di essere un pelo maniacale su certi dettsgli.

Non sò se capita anche a qualcun altro (spero di si...) ma ci sono dei tipi di carta su cui proprio non riesco a scrivere.

Quando la carta sembra scivolosa sotto la penna, ad esempio, quando è troppo sottile oppure troppo grossa e non si piega.
Anche il colore delle righe o dei quadretti incide, non deve essere troppo forte nei quadretti ma non troppo leggero nelle righe.

Anche la penna è fondamentale, lo spessore della punta, il tipo d'inchiostro...tutte cose che combinate assieme mi facilitano, o bloccano, lo scrivere.

Una carta troppo scivolosa (tipo quelle dove ti scrivono acid free ) e una penna un pò grossa con inchiostro che esce come piovesse è un vero disastro, addio ispirazione.

Idem se la penna ha punta sottile e scrive poco magari su un foglio di scarsa grammatura, dove l'effetto finale pare quello dei graffiti su cera

Vabbeh, un pò particolare ma ci sono delle volte che se stò scrivendo dei pensieri miei devo cambiare "l'assetto" altrimenti mi blocco..
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Vecchio 23-06-2011, 23.51.35   #9
luke
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Vagando per la rete con lo spirito monastico che mi è preso da un pò di giorni, , mi sono imbattuto in più di qualche sito riguardante gli amanuensi, in monaci che si occupavano di ricopiare i libri antichi, per preservare la conoscenza.

Tra le altre cose, ho letto che alcuni libri erano così lunghi e le miniature così dettagliate, che a volte non bastava la vita dell'amanuense per finirne uno.
Ho anche cercato delle immagini d amanuensi e debbo dire che mi hanno dato una sensazione di forte intimità, raccoglimento, seduti nei vari banchi, da soli, concentrati e immersi nel loro lavoro ore ed ore , fino a farlo diventare una preghiera.


Infine ho dato una letta anche ai siti che parlano di calligrafia, di come migliorarla, i vari stili, strumenti, scuole ecc, con allegato qualche video, e per uno che ha sempre avuto una grafia orrenda come me, sono uno spettacolo certi video nei quali si vede scrivere nei vari stili, con le lettere tutte "arabescate", le linee dritte e le curve appunto belle curve, non come faccio io che le linee vanno storte e le curve sono ad angolo retto.
__________________
in tenebris lux factus sum
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Vecchio 01-12-2011, 14.40.24   #10
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Vagando per la rete con lo spirito monastico che mi è preso da un pò di giorni, , mi sono imbattuto in più di qualche sito riguardante gli amanuensi, in monaci che si occupavano di ricopiare i libri antichi, per preservare la conoscenza.

Tra le altre cose, ho letto che alcuni libri erano così lunghi e le miniature così dettagliate, che a volte non bastava la vita dell'amanuense per finirne uno.
Ho anche cercato delle immagini d amanuensi e debbo dire che mi hanno dato una sensazione di forte intimità, raccoglimento, seduti nei vari banchi, da soli, concentrati e immersi nel loro lavoro ore ed ore , fino a farlo diventare una preghiera.


Infine ho dato una letta anche ai siti che parlano di calligrafia, di come migliorarla, i vari stili, strumenti, scuole ecc, con allegato qualche video, e per uno che ha sempre avuto una grafia orrenda come me, sono uno spettacolo certi video nei quali si vede scrivere nei vari stili, con le lettere tutte "arabescate", le linee dritte e le curve appunto belle curve, non come faccio io che le linee vanno storte e le curve sono ad angolo retto.
Stavolta c'ho messo meno tempo per passare dal pensiero all'azione, ed ho preso un libro sui vari stili calligrafici, come realizzarli ecc.
Sono ancora agli esercizi preliminari,però pare interessante, anche perchè vorrei provare a scrivere manenendo anche una certa attenzione mentre lo faccio, cosa che potrebbe rivelarsi utile in generale.

Per ora ho notato che quando scrivo una lunga serie di lettere, specie in corsivo, dopo si prova una strana sensazione...viene quasi spontaneo ripetere lo stesso movimento della mano, sentire lo stesso rumore della penna sul foglio, e dopo un pò la mente crea strane associazioni, per esempio la b in corsivo mi veniva da associarla ad un uomo in piedi che sta porgendo qualcosa con un braccio, tipo un cameriere che mette il piato in tavola, la r corsiva mi ha fatto pensare ad una persona di bassa statura con una grossa coppola in testa...
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Ultima modifica di luke : 01-12-2011 alle ore 14.44.31.
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