Progresso e civiltà: scoperte, riscoperte, rivelazioni

[Ray]

E' questo che vorrei trattassimo un argomento estremamente ampio, tanto che non credo mi riuscirà di mostrare quanto in un solo post. Inoltre, siccome ho ancora una serie di dubbi sulla questione, e mi mancano una serie di dati, spero che parlandone con voi salti fuori qualcosa e qualcos'altro si metta a posto.

Le affermazioni di partenza risulteranno piuttosto forti per qualcuno, ma tant'è e tantovale dire subito come la penso.
Sostengo che tutte le scoperte, scientifiche e non, e tutti i passi avanti compiuti dall'umanità, compresi quelli a venire, erano e sono appannaggio delle antiche Tradizioni. Il che è causato dal fatto che tutte le conoscenze alla base di queste scoperte e applicazioni e progressi, sono appannaggio delle suddette Tradizioni, che le conservano e le tramandano da sempre... e ogni tanto sfugge loro qualcosa, ma su questo torniamo.

Torniamo perchè è necessaria una serie di specificazioni.
Innanzitutto quanto affermo presuppone che le Tradizioni di cui parlo posseggano, da tempo immemore, una serie di conoscenze estremamente vasta, forse in qualche modo completa. Ossia che abbiano accesso ai "misteri del mondo"... in pratica che sappiano come funziona il tutto. Come è avvenuto e avviene l'accesso a queste conoscenze?
Le tradizioni ci raccontano di rivelazioni... di antichi essere superiori (dei e quant altro) che rivelano nozioni agli uomini comuni o non tanto comuni oppure ci raccontano di come questi uomini, di solito non tanto comuni, vadano a conquistare (spesso rubando) queste nozioni dagli esseri di cui sopra.
Questi racconti per altro hanno portato molti uomini comuni a pensare che in passato ci siano stati esseri sviluppati, in possesso di conoscenze avanzate, che abbiano più o meno deliberatamente comunicato ai nostri predecessori. Da un certo punto di vista in effetti è proprio così, tuttavia vanno dette alcune cose: innanzitutto il processo è tutt'altro che esaurito, in secondo luogo non ci si spiega sufficientemente come questi esseri superiori siano divenuti tali e abbiano avuto, a loro volta, accesso alle consocenze tramandate. Spesso si immagina che una o l'altra civiltà, terrestre o chissà, abbia avuto modo di svilupparsi più o meno "naturalmente", accumulando in chissà quanto tempo un corpus di conoscenze enorme.
Io sostengo che non è così: le conoscenze sono divenute accessibili a pochi a seguito dello sviluppo personale individuale di questi stessi e questo aviene tutt'ora. Chiaro che, nel corso del tempo, le conscenze accumulate da questi pochi che hanno avuto modo di toccare altissime vette evolutive si sono sommate tra loro e hanno formato un corpus di conoscenze (le Tradizioni) che ancora oggi è dinamico e suscettibile di sviluppo (anche se non di crescita).
Insomma intendo dire che un qualsiasi Illuminato di qualsiasi tempo tutto sa o, perlomeno, tutto gli è accessibile. Che poi, a seconda del tempo e del luogo in cui si trova ad interagire con gli umani faccia e dica certe cose piuttosto che altre è questione contingente.

Detto questo sostengo anche che tutte le scoperte effettuate dagli umani siano in qualche modo riscoperte e che in taluni casi sono state proprio oggetto di rivelazione diretta e in altri casi siano state oggetto di rivelazioni indiretta, ossia sono stati sparsi indizi oppure ci si è limitati a costruire le condizioni affinchè determinate scoperte venissero fatte.

Per fare due esempi scemi: da una parte si vocifera che Colombo, appartenente ad una qualche congrega in qualche modo in contatto con esponenti di qualche tradizione, sia partito da Palos con delle mappe piuttosto dettagliate di quanto avrebbe "scoperto" (e io non ho alcuna difficoltà a credere a questo) e dall'altra parte il telefono, scoperta effettuata come molte altre grossomodo contemporaneamente da più persone in posti diversi, era un'idea che "girava nell'aria" da un po'... e chi ha partecipato alla discussione sui secchi/pensieri può farsi un'idea di ciò che intendo.


Bene, l'introduzione mi pare già lunghissima e non sono per nulla convinto di essere riuscito a veicolare l'argomento. Quindi mi fermo e aspetto dei feedback prima di approfondire alcuni aspetti ed esporre i dubbi sui quali sto ragionando.

[griselda]

Provo a dartene uno io piccolino di feedback sperando che non sia un flop battutaccia

In effetti leggendo diversi libri ho appreso che ci sono stati come dei salti, cioè quella tal civiltà scoprendo la tal cosa esempio potrebbe essere la ruota oppure il metodo di irrigazione ha fatto un salto in avanti nel progresso evolutivo.

In diversi libri anche io ho letto che o si andava "su" dagli dei oppure questi "scendevano" portando con se dei doni, la scoperta come dono. Nella varie mitologie si possono leggere storie di questo genere un po' ovunque.

Per quanto riguada Colombo sono state dette tanche cose e anche che facesse parte della Tradizione ma in ogni caso, si trovano in giro antiche mappe che mostravano già allora il mondo e che era disegnate e celate ai più. Ma anche se si fosse ossevato il reflusso marino costiero si sarebbero potuti osservare oggetti provenienti da molto lontano.

Oggi alla luce di quanto credo di sapere penso che esistono al mondo delle persone che vengono definite Illuminate che arrivano ad avere accesso all'akasha si chiama così? Me lo immagino come un grande magazzino in cui vi è tutto lo scibile possibile, scusate la rima.

L'ipotesi che mi sono fatta è che nell'arco dei tempi si sono avvicendate, non solo sulla terra, potrebbe coinvolgere anche tutto il nostro sistema solare, varie umanità e che tutto sia registrato nell'Etere o in quel archivio di cui ho detto prima.

Un po' come si diceva altrove che capiti in piccolo all'uomo, rinascere per rivere sempre le stesse cosa in continuom infinito ma che poi diventa finito se segue un certo percorso che lo porterà fuori da questo sistema solare.

p.s. tu hai parlato di secchio io porterei l'attenzione anche sulla centesima scimmia

[Sole]

Io credo semplicemente che ogni civiltà lasci in eredità qualcosa di se stessa. Da ovunque essa provenga.
Sono convinta che ci siano organizzazioni che detengono la conoscenza e che ogni tanto la rilasciano e uomini che colgono l'idea rilasciata. Però deve esserci anche chi impedisce all'idea di circolare per rispettare l'equilibrio o che ne immette una che ritarda il progresso.