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Vecchio 20-04-2009, 12.54.56   #76
griselda
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Allora volevo fare una domanda.
Io ho ricapitolato più volte alcuni episodi della mia vita.
Poi ultimamente mi sono resa conto di leit motiv che mi ha condotto.
Avendone preso atto ora devo ricapitolare, di nuovo, tutto sotto questa luce?
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Vecchio 20-04-2009, 13.51.52   #77
Uno
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Allora volevo fare una domanda.
Io ho ricapitolato più volte alcuni episodi della mia vita.
Poi ultimamente mi sono resa conto di leit motiv che mi ha condotto.
Avendone preso atto ora devo ricapitolare, di nuovo, tutto sotto questa luce?
Io direi che devi proprio ricapitolare e non di nuovo

Innanzitutto sebbene le ricapitolazioni siano tutte collegate nel nostro essere, ne dobbiamo affrontare diverse e di diverso tipo, per capirci non c'è un motivo unico anche se questo potrebbe anche esserci di sottofondo.
La ricapitolazione deve essere attiva e non passiva, anche se quest'ultima all'inizio aiuta. Intendo che non deve venir su "roba" da sola per associazione. Un piccolo parametro è che ogni tanto ci capita di ripensare ad un episodio del passato con un qualche sentimento che nasce spontaneo, che sia rabbia, nostalgia, gioia etc.. qualsiasi insomma. Beh quell'episodio non è ricapitolato se fa nascere un sentimento per associazione senza il nostro benchè minimo intervento.

Eh lo so che sta ricapitolazione non è chiara per nulla, ma è una di quelle cose che si possono spiegare solo fino ad un certo punto, bisogna provare, provare. provare... quando si comprende si sa di averla compresa (come tutto poi).

Cercherò in futuro di allargare ancora il discorso se riesco...
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Vecchio 20-04-2009, 18.56.08   #78
griselda
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Io direi che devi proprio ricapitolare e non di nuovo

Si credo anche io perchè ho scritto diversi periodi della mia vita, cercando di fare bene, ma non avendo avuto riscontro è come dici tu non sono stati ricapitolati evidentemente.

Spero di riuscirci prima o poi: non mi arrendo e continuo a riprovare, e se poi non ci riuscirò pazienza che debbo fare? Amen!
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Vecchio 09-05-2009, 22.59.13   #79
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Eh lo so che sta ricapitolazione non è chiara per nulla, ma è una di quelle cose che si possono spiegare solo fino ad un certo punto, bisogna provare, provare. provare... quando si comprende si sa di averla compresa (come tutto poi).

Cercherò in futuro di allargare ancora il discorso se riesco...
Allacciandomi a questo, visto che non mi è molto chiara..., volevo chiedere qualcosa.
Mi sembra di aver capito che, quando ricordo un episodio, e questo non mi fa più provare emozioni e quindi riesco a vederlo dall'esterno, allora vuol dire che l'ho ricapitolato bene e recuperato tutta l'energia che prima disperdevo. Giusto?

Ma quello che mi succede è che dipende molto dalla mia situazione momentanea, nel senso che se sono già di mio triste, magari mi farà piangere, viceversa se sono in un momento abbastanza sereno, non mi fa provare emozioni o magari emozioni piacievoli e di gioia. Ma quindi, come si può esser sicuri di aver ricapitolato se a seconda dell'umore che ho, cambia anche l'emozione?

Poi un'altra cosa, forse chiedo troppo però non mi è chiaro..
Se ricapitolando provo un emozione, per esempio brutta, di paura e di tristezza, dopo quando smetto di ricapitolare sta emozione mi rimane e quindi cosa ci faccio? Chiaramente dopo un pò va via, però credo che dovrei farci qualcosa per far si che la ricapitolazione venga fatta bene. Io credo che devo far mia l'emozione, cioè cercare di sentirla il più possibile anche dopo, in modo anche da rinforzare noi stessi.
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Vecchio 10-05-2009, 12.32.56   #80
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Allacciandomi a questo, visto che non mi è molto chiara..., volevo chiedere qualcosa.
Mi sembra di aver capito che, quando ricordo un episodio, e questo non mi fa più provare emozioni e quindi riesco a vederlo dall'esterno, allora vuol dire che l'ho ricapitolato bene e recuperato tutta l'energia che prima disperdevo. Giusto?


Si, purchè sia chiara la differenza tra avere emozioni indotte dal ricordo per associazione ed emozioni reali, naturali e del momento.
Penso che aprirò un 3d solo su questa cosa, perchè non si può liquidare con poche parole (neanche con un 3d se è per questo)
Quote:


Ma quello che mi succede è che dipende molto dalla mia situazione momentanea, nel senso che se sono già di mio triste, magari mi farà piangere, viceversa se sono in un momento abbastanza sereno, non mi fa provare emozioni o magari emozioni piacievoli e di gioia. Ma quindi, come si può esser sicuri di aver ricapitolato se a seconda dell'umore che ho, cambia anche l'emozione?

Poi un'altra cosa, forse chiedo troppo però non mi è chiaro..
Se ricapitolando provo un emozione, per esempio brutta, di paura e di tristezza, dopo quando smetto di ricapitolare sta emozione mi rimane e quindi cosa ci faccio? Chiaramente dopo un pò va via, però credo che dovrei farci qualcosa per far si che la ricapitolazione venga fatta bene. Io credo che devo far mia l'emozione, cioè cercare di sentirla il più possibile anche dopo, in modo anche da rinforzare noi stessi.
Forse con questo pezzo riesco appena appena ad approfondire il concetto, anche se comunque andrà esplorato meglio
Se tu mentre ricapitoli sei condizionato dalla tua situazione emotiva di ora, ancora non stai ricapitolando, cioè non vivi (rivivi) la situazione in maniera pulita come dovrebbe essere.
Un piccolo parametro potrebbe essere che nelle vicende passate (come quelle presenti) non può esserci sempre tristezza o sempre gioia, se è così vuol dire che qualcosa non va, che abbiamo creato intorno a noi una cappa che ci filtra tutti gli avvenimenti ma non ce li fa vivere realmente (ciò che con la ricapitolazione tenteremmo di fare con quelli passati).
Può essere che uno coscientemente decida di prendere sempre bene le cose (se le prende sempre male non è coscientemente) anche sapendo che certe sono migliori e certe peggiori... purchè non diventi anche questa un'abitudine incosciente: quella che chiamo ottimismo sognante e fuori dal mondo.

Insomma lo scopo del ricapitolare è quello che nel presente significherebbe vivere la vita a pieno, senza cappe. Con il ricapitolare lo facciamo in ciò che è passato per recuperare ciò che si è lasciato per strada.
Qual'è lo scopo? Uno potrebbe pensare:" inizio a vivere adesso e chi se ne frega del passato"
Beh prima di tutto è praticamente impossibile iniziare di colpo a vivere pienamente la vita senza energia in più (diciamo così potremmo usare anche altri termini). Energia che messa da parte nel presente significherebbe metterci molto tempo. Invece usando il passato abbiamo la possibilità di recuperare molto velocemente un tesoro che abbiamo lasciato sotto il fango.

Mi rifermo, ma sono pienamente cosciente che il discorso ricapitolazione non è per nulla finito.
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Vecchio 10-05-2009, 13.05.19   #81
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Se tu mentre ricapitoli sei condizionato dalla tua situazione emotiva di ora, ancora non stai ricapitolando, cioè non vivi (rivivi) la situazione in maniera pulita come dovrebbe essere.
Un piccolo parametro potrebbe essere che nelle vicende passate (come quelle presenti) non può esserci sempre tristezza o sempre gioia, se è così vuol dire che qualcosa non va, che abbiamo creato intorno a noi una cappa che ci filtra tutti gli avvenimenti ma non ce li fa vivere realmente (ciò che con la ricapitolazione tenteremmo di fare con quelli passati).
Quindi per riuscire a ricapitolare veramente bisogna in un certo senso essere "liberi" dalle emozioni del momento? Ma se io in tutto e per tutto di quello che faccio sono condizionato dal mio passato, e quindi come dici anche tu si è venuta a creare una cappa che filtra tutti gli avvenimenti presenti, come posso esser "libero" per poter ricapitolare? Iniziando a ricapitolare? Che chiaramente all'inizio sarò condizionato da questa cappa.., però poi con il tempo e la ricapitolazione, si scioglieranno delle cose che man mano mi faranno esser più "libero", e quindi in grado di ricapitolare bene veramente.
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Vecchio 10-05-2009, 13.13.54   #82
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Che chiaramente all'inizio sarò condizionato da questa cappa.., però poi con il tempo e la ricapitolazione, si scioglieranno delle cose che man mano mi faranno esser più "libero", e quindi in grado di ricapitolare bene veramente.
Esatto, nessuno inizia perfettamente, sullo stesso episodio di norma ci si deve tornare più volte, volte che generalmente sono proporzionali alla nostra pratica della ricapitolazione e più importante da quanto man mano ci liberiamo dalla "cappa".
D'altro canto ci liberiamo dalla "cappa" sempre più quanto sempre più riusciamo a ricapitolare.

Ovviamente anche nel quotidiano bisognerebbe cercare di vivere in maniera tale da non aver bisogno di ricapitolare... ma anche questo è utopico all'inizio di un percorso interiore.
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Vecchio 10-05-2009, 13.32.30   #83
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Esatto, nessuno inizia perfettamente, sullo stesso episodio di norma ci si deve tornare più volte, volte che generalmente sono proporzionali alla nostra pratica della ricapitolazione e più importante da quanto man mano ci liberiamo dalla "cappa".
D'altro canto ci liberiamo dalla "cappa" sempre più quanto sempre più riusciamo a ricapitolare.

Ovviamente anche nel quotidiano bisognerebbe cercare di vivere in maniera tale da non aver bisogno di ricapitolare... ma anche questo è utopico all'inizio di un percorso interiore.
Quindi mi sa che bisogna solo iniziare a ricapitolare..
Ma una domanda, che magari può essere stupida, si può aver paura di ricapitolare?? O più precisamente, si può aver paura di ricapitolare certi eventi? Chiaramente non tutti. Quindi come fare?

Ultima modifica di Lion : 10-05-2009 alle ore 13.37.52.
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Vecchio 10-05-2009, 15.09.47   #84
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Quindi mi sa che bisogna solo iniziare a ricapitolare..
Ma una domanda, che magari può essere stupida, si può aver paura di ricapitolare?? O più precisamente, si può aver paura di ricapitolare certi eventi? Chiaramente non tutti. Quindi come fare?
Mi unisco alla domanda, cercando comunque di dare una risposta per quanto ci ho capito.
In effetti una sorta di paura c'è, si pone come un muro che non vorrebbe farci entrare in una zona dove risiedono particolari emozioni, talvolta anche di notevole intensità e con un carico non indifferente.
Per questo, forse, la quantità posta, lasciata, in un settore, quel settore, allo stesso tempo fa anche da ostacolo, visto che la " ricapitolazione" è, secondo me, un forzare per accedere.
Da ciò potrebbe venire una la paura di " rivivere" un episodio che abbiamo appositamente sepolto.


Volevo anche chiedere una cosa, cercando di fare una riflessione.
Insomma, quando procedo al recupero di quel che ho lasciato sotto il fango, mi riferisco a qualsiasi situazione, alludendo per esempio ad una " ripassata" alla giornata anche se non riesco a farla totalmente, ed arrivo ad un punto, un episodio particolare, ossia dove probabilmente ho lasciato qualcosa, avverto una specie di " movimento interiore" ( non so come spiegare ),all'altezza del torace approssimativamente; mi pare di localizzarlo tra il torace e lo stomaco
Da ciò, è possibile che si tratti in quel caso di un segnale che il recupero è avvenuto o è soltanto una immaginazione dalla quale allontanarsi?
Aggiungo, nel momento del ricapitolare cerco di " essere nuovamente in quel momento" dove, sono conscio di aver lasciato qualcosa di me.
E' esatto procedere in questo - secondo modo e per questo ricollegandomi al primo - oppure va modificato; o anche si modificherà col passare del tempo, definendolo sempre di più attraverso la ricapitolazione?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 10-05-2009, 19.51.25   #85
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Posso fare una semplice domanda da profana? da dove comincio a ricapitolare, da quale episodio, visto che io me li porto tutti dietro con quasi le stesse emozioni di prima, è come se portassi sempre l'ombrello aperto anche se non piove...

La ricapitolazione, da quello che ho percepito, non dovrebbe essere un processo naturale di rielaborazione di fatti belli o brutti che siano avvenuti nel corso del tempo? e una volta avvenuta, ammesso che ci si riesca, si dovrebbe guardare al passato con distacco, senza particolari emozioni coinvolgenti, liberi di pensare al solo presente, scevri dalle cicatrici e dall'impronta positiva della vita?
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Vecchio 10-05-2009, 23.42.37   #86
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Posso fare una semplice domanda da profana? da dove comincio a ricapitolare, da quale episodio, visto che io me li porto tutti dietro con quasi le stesse emozioni di prima, è come se portassi sempre l'ombrello aperto anche se non piove...
Alla fine fine secondo me uno vale l'altro, dato che comunque per di qua o per di là sono tutti collegati.
Però è anche vero che ci sono degli episodi chiave o cardine che in qualche modo fanno da nodo e che si portano dietro una moltitudine di altri (di solito lo stesso episodio su cui abbiamo risbattuto mille volte in modi diversi solo in apparenza). Questi episodi, soprattutto dopo che si è presa un minimo di dimestichezza, in qualche modo spingono per venire lavorati, attirano... ma anche spaventano e a volte si nascondono.
Il mio consiglio tuttavia, che non è detto vada bene per tutti però, è quello di iniziare da qualcosa di relativamente semplice, che non sia stato così determinante ma che comunque abbia lasciato un certo segno... chessò un brutto voto a scuola, uno scivolone per le scale senza gravi conseguenze... cose così. Questo per prendere dimestichezza e per avere un facile riscontro. sono episodi che ricordiamo (non abbiamo rimosso), che hanno un impatto emotivo (e quindi possono, ripassandoli, mostrare se e quanto abbiamo recuperato) ma non sono così "carichi" da causare difficoltà particolari.

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La ricapitolazione, da quello che ho percepito, non dovrebbe essere un processo naturale di rielaborazione di fatti belli o brutti che siano avvenuti nel corso del tempo? e una volta avvenuta, ammesso che ci si riesca, si dovrebbe guardare al passato con distacco, senza particolari emozioni coinvolgenti, liberi di pensare al solo presente, scevri dalle cicatrici e dall'impronta positiva della vita?
Più che rielaborare si tratta di rivivere. Anzi, a dirla tutta si tratta di viverli, dato che se abbiamo lasciato qualcosa, li abbiamo vissuti solo in parte (a volte scarsissima). La rielaborazione è una cosa che può essere utile in certi casi, soprattutto dopo che si è ricapitolato. Si capiscono un sacco di cose.
Mi rendo conto che detta così si capisce quel che si capisce, ma dopo che a furia di provare si riesce almeno un po', diventa assai più chiaro.
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Vecchio 11-05-2009, 00.49.47   #87
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Ma può essere che la ricapitolazione avvenga anche in maniera naturale, nel senso che viene spontanea senza che uno si metta lì a pensare?
Mi spiego meglio.. Mi capita spesso, soprattutto in primavera quando ci sono in giro odori di tutte le piante in fiore, che sentendo un determinato profumo provi una sensazione che nella maggior parte dei casi non riesco a ricollegare da dove viene e quindi non capisco perchè mi fa provare quell'emozione, altre volte invece sì e riesco a sapere da dove arriva quel ricordo. E' come se l'odore mi ricolleghi ad una situazione, in cui probabilmente ho lasciato una parte di me, e perciò deve esser ricapitolata. Quindi per associazione ed in maniera spontanea, una parte di me mi dice che devo ricapitolare su questa cosa, per risolverla.
A me sembra come che qualcosa dentro, mi dica che devo ricapitolare su quell'evento e quindi poter esser "libero" da esso.
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Vecchio 11-05-2009, 11.51.30   #88
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Ma può essere che la ricapitolazione avvenga anche in maniera naturale, nel senso che viene spontanea senza che uno si metta lì a pensare?
Mi spiego meglio.. Mi capita spesso, soprattutto in primavera quando ci sono in giro odori di tutte le piante in fiore, che sentendo un determinato profumo provi una sensazione che nella maggior parte dei casi non riesco a ricollegare da dove viene e quindi non capisco perchè mi fa provare quell'emozione, altre volte invece sì e riesco a sapere da dove arriva quel ricordo. E' come se l'odore mi ricolleghi ad una situazione, in cui probabilmente ho lasciato una parte di me, e perciò deve esser ricapitolata. Quindi per associazione ed in maniera spontanea, una parte di me mi dice che devo ricapitolare su questa cosa, per risolverla.
A me sembra come che qualcosa dentro, mi dica che devo ricapitolare su quell'evento e quindi poter esser "libero" da esso.
Può darsi che determinati ricordi affiorino "naturalmente" alla coscienza per via di associazioni varie, anche da stimoli esterni, come nel tuo esempio.
Ma questo non significa che vengano anche ricapitolati naturalmente, affiorano e basta. Per ricapitolare è necessario farlo non avviene da se, sennò questi ricordi, così come sono affiorati, si reimmergono.
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Vecchio 11-05-2009, 12.51.05   #89
stefano
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quel recuperare energia lasciata all'epoca, quel chiudere i conti può ricondursi al fatto di non ripetere l'esperienza esteriormente (proprio identica) in futuro o no secondo voi?
mi spiego meglio:
mi sono accorto che determinate situazioni nella mia esperienza si ripropongono di fatto "identiche" esteriormente parlando (non so per dire comprare un paio di occhiali o cambiare auto o un battibecco particolare)
mi sono anche accorto che in quei pochi casi in cui ho avuto un diverso approccio (più pieno)all'episodio successivamente non è avvenuto.
c'è correlazione o sono fuori strada completamente?
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Vecchio 11-05-2009, 18.09.41   #90
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Può darsi che determinati ricordi affiorino "naturalmente" alla coscienza per via di associazioni varie, anche da stimoli esterni, come nel tuo esempio.
Ma questo non significa che vengano anche ricapitolati naturalmente, affiorano e basta. Per ricapitolare è necessario farlo non avviene da se, sennò questi ricordi, così come sono affiorati, si reimmergono.
No no, infatti. Dicevo che dopo devono essere ricapitolati. Però è come un segnale che mi viene da dentro, un avviso su cosa ricapitolare.
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Vecchio 11-05-2009, 19.45.45   #91
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quel recuperare energia lasciata all'epoca, quel chiudere i conti può ricondursi al fatto di non ripetere l'esperienza esteriormente (proprio identica) in futuro o no secondo voi?
mi spiego meglio:
mi sono accorto che determinate situazioni nella mia esperienza si ripropongono di fatto "identiche" esteriormente parlando (non so per dire comprare un paio di occhiali o cambiare auto o un battibecco particolare)
mi sono anche accorto che in quei pochi casi in cui ho avuto un diverso approccio (più pieno)all'episodio successivamente non è avvenuto.
c'è correlazione o sono fuori strada completamente?
Non si capisce... per la prima parte sembra esserci correlazione, per la seconda sembri fuori strada completamente... il guaio è che le dai equivalenti.

Se ricapitoli un'esperienza poi non ne hai più bisogno, nel senso che non potrà ricapitarti proprio identica.
Però se anche sei maggiormente presente ad una di queste ripetizioni non significa che hai ricapitolato le precedenti. Insomma i due piccioni con una fava in sto caso non li pigli, se parliamo di ricapitolazione tocca passare tutto ciò che abbiamo vissuto sognando (ossia praticamete tutto), se parliamo di appproccio più pieno, bon, andrebbe ricercato comunque.
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Vecchio 11-05-2009, 20.15.40   #92
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Non ho capito che cosa s'intende per "non provare emozioni" riferito ad una corretta ricapitolazione.

Delle volte mi è capitato di pensare a dei momenti e di riviverli come se non fossero capitati a me, senza emozioni, in quel caso mi sono un pò spaventata e ho cercato di associare e rivivere delle sensazioni che so comunque di aver provato.

Quelli (rari) erano momenti che avevo vissuto davvero e che quindi non mi generavano alcun tipo di sensazione o non c'entra nulla?

Bon, a ricapitolare ogni tanto provo ma capita sempre che vien su di ttto, dalla rabbia al dolore alla gioia qualche volta...devo lasciare che queste cose affiorino per un numero sufficiente di volte da fargli perdere di incisività o devo in qualche modo rielaborarle?

In pratica, lascio che il film giri da solo o devo diventare di nuovo attrice?

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Vecchio 11-05-2009, 20.43.54   #93
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Ma una domanda, che magari può essere stupida, si può aver paura di ricapitolare?? O più precisamente, si può aver paura di ricapitolare certi eventi? Chiaramente non tutti. Quindi come fare?
Teoricamente (è da vedere caso per caso) quelli che fanno paura sono quelli in cui c'è di più da ricapitolare. Non li farei per primi ma prima o poi tocca

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avverto una specie di " movimento interiore" ( non so come spiegare ),all'altezza del torace approssimativamente; mi pare di localizzarlo tra il torace e lo stomaco
Da ciò, è possibile che si tratti in quel caso di un segnale che il recupero è avvenuto o è soltanto una immaginazione dalla quale allontanarsi?

Tipo il tuffo della ballerina?
Quote:


Aggiungo, nel momento del ricapitolare cerco di " essere nuovamente in quel momento" dove, sono conscio di aver lasciato qualcosa di me.
Conscio è una parola grossa, se sei conscio di aver lasciato qualcosa si può dire che se non hai ricapitolato hai già fatto il 90% del lavoro.
Questo può essere se affronti un episodio a più riprese tornandoci, ma non sempre

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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Non ho capito che cosa s'intende per "non provare emozioni" riferito ad una corretta ricapitolazione.
Ti sei persa per strada, dicevo:
"purchè sia chiara la differenza tra avere emozioni indotte dal ricordo per associazione ed emozioni reali, naturali e del momento"

Non ho detto che non bisogna provare emozioni, ma che queste non devono essere una semplice associazione tra la nostra indole e l'episodio.
Come te lo spiego?
Metti che ogni volta che senti una certa musica ti viene da piangere, metti che in quell'episodio che stai cercando di ricapitolare ci sia questa musica, se ti lasci andare a quel piangere ti perdi tutto il resto che c'era in quell'episodio che hai coperto. Per esempio poteva esserci un bambino sul letto che ti suscita invece tenerezza, una crepa sul muro che ti spaventa etc....
Questo è un esempio molto stupido, ma che dovrebbe far capire quanto perdiamo per strada focalizzandoci solo su quello su cui siamo orientati o usando altre parole identificati.
Conscio che non sarà tutto ancora chiarissimo lasciamo the work in progress
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Vecchio 11-05-2009, 21.02.52   #94
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Tipo il tuffo della ballerina?



Conscio è una parola grossa, se sei conscio di aver lasciato qualcosa si può dire che se non hai ricapitolato hai già fatto il 90% del lavoro.
Questo può essere se affronti un episodio a più riprese tornandoci, ma non sempre
A dire il vero, si, hai ragione. Diciamo che mi ricordo - o meglio cerco di ricordare - se in un episodio ho lasciato qualcosa.
In effetti però non ho tantissima energia da ripassare tutto. Mi focalizzo su alcuni episodi che "mi vengono" più evidenti rispetto ad altri. Non riesco sulla totalità, ad esempio, della giornata.

Questo ovviamente posto che quel movimento interiore possa essere interpretato come segnale. Ed in effetti è come il tuffo della ballerina.
Ci pensavo e l'ho osservato da questo punto. Ho cercato di ripassare un episodio e tac è arrivato.
Dunque, può intendersi come parziale recupero o non va bene in questa direzione? Da ciò, se va bene lo si può adottare come ulteriore indicazione che segnala che c'è ancora qualcosa da recuperare in un episodio?
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“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 11-05-2009, 22.23.36   #95
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Però se anche sei maggiormente presente ad una di queste ripetizioni non significa che hai ricapitolato le precedenti. Insomma i due piccioni con una fava in sto caso non li pigli, se parliamo di ricapitolazione tocca passare tutto ciò che abbiamo vissuto sognando (ossia praticamete tutto), se parliamo di appproccio più pieno, bon, andrebbe ricercato comunque.
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Eh... la risposta non è semplice e la domanda è interessante, in questo teorico caso si, non con la prima forchettata appena attenta, ma iniziando a mangiare consapevolmente si, recuperi tutto quello che hai perso nel tempo pian piano, questo ha anche "la riprova" visibile... mangiando male ti crei una situazione (linea, salute etc) non ottimale, se non deleteria... quando inizi a mangiare meglio, magari non il primo giorno ma piano piano metti sempre più consapevolezza in ciò che mangi finchè non recuperi sia visivamente ma anche energicamente ed il resto.
Inoltre come andare in bicicletta una volta imparata una cosa è tua.... poi se decidi di andare in bicicletta ubriaco è un'altro discorso, quindi nell'esempio puoi anche per qualsiasi motivo ricominciare a mangiare dormendo.
Un'ultimo aspetto della faccenda, ricordiamoci che io potrei da solo in religioso silenzio mangiare con consapevolezza, ma appena accendo la tv, ho ospiti o che altro perdere tutto... nella ricerca di noi stessi dobbiamo arrivare ad avere almeno un minimo di presenza in ogni situazone, questo è ciò che si dice Risveglio, quando è una cosa nostra, ottenuta con la nostra Volontà, finchè capita saltuariamente siamo ancora nelle mani di Orfeo.

il discorso ricapitolazione è ancora enormemente aperto.

In questo post Uno rispondeva ad Astral alla domanda se mangiando oggi più consapevole si ricapitolava le volte che si mangiava inconsapevoli.. e dalla risposta sembra di si. Quindi se il mangiare era solo un esempio e non un caso specifico, non l'ho capito sinceramente, una parte di energia vivendo con presenza la si recupera, certo tutta tutta penso no, va ricapitolato comunque altrimenti rischiamo di raccontarci le favole.
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Vecchio 11-05-2009, 22.50.58   #96
Ray
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In questo post Uno rispondeva ad Astral alla domanda se mangiando oggi più consapevole si ricapitolava le volte che si mangiava inconsapevoli.. e dalla risposta sembra di si. Quindi se il mangiare era solo un esempio e non un caso specifico, non l'ho capito sinceramente, una parte di energia vivendo con presenza la si recupera, certo tutta tutta penso no, va ricapitolato comunque altrimenti rischiamo di raccontarci le favole.
Credo anch'io che la risposta sia piuttosto complessa, soprattutto se tiriamo in ballo cose come mangiare o che comunque compiamo quotidianamente e che sono principalmente legate al corpo e non ci limitiamo ad episodi specifici e determinanti da un punto di vista emotivo (il maggiori recupero e la maggior dispersione è emotiva). In ogni caso, se fosse generalmente possibile recuperare tutto il passato solo con la presenza da adesso in poi, la ricapitolazione sarebbe inutile.
Per non dir del fatto che determinati episodi dovrebbero ricapitarci più volte per recuperare anche quelli passati... sarebbe grottesco sperare di beccare tutta una serie di sberle per poterle vivere consciamente.

Per la cosa del cibo credo giochi molto il discorso abitudine. Alla fin fine quel che perdiamo mangiando male è dovuto all'instaurarsi di un'abitudine che via via che si instaura ci fa perdere sempre di più perchè sempre di più sognamo. Se iniziamo a mangiare consciamente sradichiamo l'abitudine senza sostituirla con un'altra, dato che ogni volta che mangiamo siamo presenti... e quindi ogni volta sarà diverso.
Credo che per cose come queste sia possibile recuperare perchè è un po' sempre la stesas cosa quella che ci siamo lasciati indietro, ossia il fatto stesso di farla da svegli. Però resto dell'idea che se non ricapitolo determinate cose non le recupero in nessun modo. Mettiamo che un certo giorno mangiando sognando abbia provato determinate sensazioni per via del cibo, o mi sia morso la lingua o che... quella roba lì la devo ricapitolare (bon, mi piacerebbe esplorare il tema della ricapitolazione delle min...te; assolutamente necessaria?) o non la recupero proprio. A meno che mangiando non mi capiti che sto per mordermi la lingua, riesco ad evitarlo prchè son sveglino e mi torni su il ricordo di quella volta... ma in sto caso la ricapitolo.
Potrebbe darsi che introdurre l'"abitudine" di mangiare coscientemente si porti su il mangiare generico della mia vita e che ci sia una specie di recupero sottoconscio (nel senso di non del tutto volontario, ma che mi accorgo) di ciò che per analogia vi è legato.

Ma nel dubbio tendo ad escludere la possibilità comoda.
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Vecchio 11-05-2009, 23.06.21   #97
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quel recuperare energia lasciata all'epoca, quel chiudere i conti può ricondursi al fatto di non ripetere l'esperienza esteriormente (proprio identica) in futuro o no secondo voi?
Si, anche se questa è più una conseguenza che una causa, altrimenti dai e ridai la vita ci sbatterà in faccia sempre la stessa minestra finchè non ci decideremo a mangiarla.
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Vecchio 12-05-2009, 11.09.31   #98
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Si, anche se questa è più una conseguenza che una causa, altrimenti dai e ridai la vita ci sbatterà in faccia sempre la stessa minestra finchè non ci decideremo a mangiarla.
si è una conseguenza o almeno anch'io la vedo in questo modo.
insomma se non ricapitoli per bene ti si ripresenta altrimenti no.
ma c'è un qualcosa che mi stona.
Mi spiego meglio:
nel momento in cui si ripresenta la situazione identica qual'è secondo voi il messaggio che ciascuno deve comprendere?
riguarda semplicemente la meccanicità inconscia mentale oppure la stessa situazione si ripresenta come "opportunità" per ad esempio essere più forti e amorevoli?
Dico questo perchè a mio avviso se non c'è Amore e perdono nelle situazioni vissute questo crea shock e le parole di Gesù a proposito ritengo siano la chiave di volta.
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Vecchio 12-05-2009, 12.08.10   #99
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nel momento in cui si ripresenta la situazione identica qual'è secondo voi il messaggio che ciascuno deve comprendere?
riguarda semplicemente la meccanicità inconscia mentale oppure la stessa situazione si ripresenta come "opportunità" per ad esempio essere più forti e amorevoli?
L'una non esclude l'altra secondo me.
Le situazioni non sono sempre uguali identiche ci sono sfumature che ci permettono di capire poi un passaggio in più o un collegamento che non avevamo ancora fatto, in ogni caso ogni esperienza è un'opportunità per crescere e quindi di diventare più forti e coraggiosi. L'inconscio però ci deve rendere più forti e coraggiosi laddove non lo siamo affatto e dove pecchiamo... per cui ecco che si ripresenta l'esperienza simile nei meccanismi mam diversa nella dinamica. Quindi sono vere entrambe da questo punto di vista.
Per me l'amore e il perdono sono un risultato che raggiungiamo dopo avere Lavorato su un evento, esperienza o ricordo, quando abbiamo Lavorato bene appare l'amore e il perdono però metterselo come traguado senza passare per i passaggi necessari mi sa che potrebbe essere un risultato fittizio. In questo caso il passaggio necessario è la ricapitolazione.
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Vecchio 12-05-2009, 12.22.16   #100
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L'una non esclude l'altra secondo me.
Le situazioni non sono sempre uguali identiche ci sono sfumature che ci permettono di capire poi un passaggio in più o un collegamento che non avevamo ancora fatto, in ogni caso ogni esperienza è un'opportunità per crescere e quindi di diventare più forti e coraggiosi. L'inconscio però ci deve rendere più forti e coraggiosi laddove non lo siamo affatto e dove pecchiamo... per cui ecco che si ripresenta l'esperienza simile nei meccanismi mam diversa nella dinamica. Quindi sono vere entrambe da questo punto di vista.
Per me l'amore e il perdono sono un risultato che raggiungiamo dopo avere Lavorato su un evento, esperienza o ricordo, quando abbiamo Lavorato bene appare l'amore e il perdono però metterselo come traguado senza passare per i passaggi necessari mi sa che potrebbe essere un risultato fittizio. In questo caso il passaggio necessario è la ricapitolazione.
sono perfettamente d'accordo.
amore e perdono sono come il risultato di un'opera (appunto la ricapitolazione in questo caso)
ma allora possiamo dire che non è la situazione a essere identica ma è il nostro approccio ad essa ad essere sempre il medesimo?
e che appunto ricapitolando se stessi per bene consente di "espandersi" di fronte alle situazioni (che si ripresentano appunto per questo) e di viverle via via più "pienamente" in coscienza ampliando le proprie potenzialità?
in sostanza la ricapitolazione eseguita bene porta a vivere ogni evento come un'opportunità per manifestare pienamente se stessi.

Ultima modifica di stefano : 12-05-2009 alle ore 12.26.47.
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