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Vecchio 25-10-2010, 16.16.12   #401
Uno
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Ero convintissima anch'io che se ami qualcuno il resto del mondo smette di essere interessante.
Non è una convinzione solo tua, in realtà è il contrario, se ami realmente qualcuno ami tutto e tutti.
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Vecchio 25-10-2010, 17.04.58   #402
dafne
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Dici che con quello giusto non si proietta più verso nessun oggetto esterno? Io mi ero fatta l'idea che più che dall'oggetto dipendesse da noi ma non so..
Intendevo che quando si arriva a "quello giusto" si dovrebbe aver assolto a tutte le proprie mancanze e quindi la persona che ci è accanto lo è per se stessa senza altri fini. Quindi di per se le infatuazioni che potrebbero esserci non avrebbero più uno scopo.
Mentre normalmente possiamo incontrare quello giusto in questo momento.
Quindi si, dipende da noi, dipenda dai bisogni che dobbiamo soddisfare o che abbiamo soddisfatto...penso

Poi come dice Uno se amiamo davvero poi amiamo tutto e tutti ma quella è una condizione da...arrivati
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Vecchio 26-11-2010, 12.28.20   #403
Edera
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. Poi pian pianino si è sistemata attraverso l'immaginazione e il sogno ed è diventata qualcos'altro che con l'oggetto non ha niente a che fare, si è come svuotata, spenta.
Un tubo. Non so perchè ma l'oggetto in qualche maniera sembra venire a cercarmi. Perchè??? Che anatema ci sta sotto? cos'è un videogioco a livelli.. Sempre più difficile?
Ho pensato che forse la questione si svolge a livello di pensiero (sto delirando?credo di no ) e che lui in qualche maniera ne sia stato attraversato o colpito.
E così un'altra volta l'immagine si è caricata di tutta la sua forza d'attrazione a cui riesco a tenere testa solo con la volontà. Il punto (al di là che sono impegnata) è che la strada della 'messa a terra' di tutto ciò la conosco già, non mi porta da nessuna parte. Quindi impegnata o meno vorrei esplorare l'altra possibilità quella di gestire tutta la questione al mio interno però è molto difficile tenere un equilibrio, ero presuntuosa quando pensavo di aver risolto la questione (solo per un po' è stato apparentemente così )
Portarla nel vissuto per me sarebbe solo una perdita.
Mi sento davvero una nullità, è una specie di edera vs edera.

Ultima modifica di Edera : 26-11-2010 alle ore 12.45.49.
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Vecchio 26-11-2010, 13.30.17   #404
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Mi sento davvero una nullità, è una specie di edera vs edera.
Aspettative altissime portano a dire che ti senti una nullità brutta cosa da dirsi Edera
Osservati vedi cosa vorrebbe Edera, cosa crede di poter ricavare, cosa le manca, cosa? Fatti domande e non perdere tempo a sminuirti dai
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Vecchio 26-11-2010, 15.03.24   #405
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Aspettative altissime portano a dire che ti senti una nullità brutta cosa da dirsi Edera
Osservati vedi cosa vorrebbe Edera, cosa crede di poter ricavare, cosa le manca, cosa? Fatti domande e non perdere tempo a sminuirti dai
Sono d'accordo sulla prima parte Gri, le domande però mi sa che sono fin troppe.
Devo cercare di vedere le cose per quello che sono realmente perchè in queste situazioni, non ci vedi, è quello il problema, trovo un pezzo di me su un'altra persona e la forza di attrazione mi spinge verso l'esterno contemporaneamente so che è uno specchietto. I due poli sono questi
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Vecchio 26-11-2010, 16.12.37   #406
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A meno che non mi arrenda e inizi a mettere in discussione il mio rapporto, in tal caso l'attenzione si sposterebbe. Però questa cosa del pensare che le cose accadono perchè ci sono dei buchi nel rapporto non mi batte per niente, visto che l'unità dobbiamo coltivarla al nostro interno, che senso avrebbe mettere in discussione la coppia esterna? si continuerebbe passare da una coppia all'altra e non è nei miei piano nè nelle mie aspirazioni. Voglio costruire qualcosa di solido che possa durare una vita non basarmi solo sulle emozioni, o almeno provarci.
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Vecchio 26-11-2010, 16.22.27   #407
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A meno che non mi arrenda e inizi a mettere in discussione il mio rapporto, in tal caso l'attenzione si sposterebbe. Però questa cosa del pensare che le cose accadono perchè ci sono dei buchi nel rapporto non mi batte per niente, visto che l'unità dobbiamo coltivarla al nostro interno, che senso avrebbe mettere in discussione la coppia esterna? si continuerebbe passare da una coppia all'altra e non è nei miei piano nè nelle mie aspirazioni. Voglio costruire qualcosa di solido che possa durare una vita non basarmi solo sulle emozioni, o almeno provarci.
Infatti hai ragione le mancanze e i buchi sono in noi
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Vecchio 26-11-2010, 16.37.32   #408
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A meno che non mi arrenda e inizi a mettere in discussione il mio rapporto, in tal caso l'attenzione si sposterebbe. Però questa cosa del pensare che le cose accadono perchè ci sono dei buchi nel rapporto non mi batte per niente, visto che l'unità dobbiamo coltivarla al nostro interno, che senso avrebbe mettere in discussione la coppia esterna? si continuerebbe passare da una coppia all'altra e non è nei miei piano nè nelle mie aspirazioni. Voglio costruire qualcosa di solido che possa durare una vita non basarmi solo sulle emozioni, o almeno provarci.
E' vero da un lato quel che dici, però è anche vero che non bisogna per forza far funzionare un rapporto che non è destinato a durare. Sarebbe un limite per entrambi, e prima o poi dare risultati nefasti.

Non mi sento di dare consigli a nessuno in merito visto che mi trovo alla quarta relazione, qualcosa in me non funziona di sicuro se non riesco a far durare a lungo un rapporto, anche se all'inizio coltivo per il "per sempre".
Quanto meno mi imbattuta sempre in un uomo che mi porta alla separazione, e per quanto io mi sono sempre adoperata per far funzionare il rapporto poi si arriva alla separazione.

Ho constatato di persona che il "per sempre" non esiste, già la morte è insita nella vita alla primo vagito. Un rapporto può finire pre tanti motivi e in qualsiasi momento, anche solo in vecchiaia con la morte di uno dei due.

E' bello che tu ci provi Edera, ti ammiro per il tuo proposito, però non fissarti solo sul principio, guarda bene dentro te stessa, osserva cosa ti spinge a restare dentro un rapporto oppure a uscirne.
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Vecchio 26-11-2010, 16.39.02   #409
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Infatti hai ragione le mancanze e i buchi sono in noi
Non ci piove, l'unica strada che vedo è continuare a far parlare questa immagine e vedere cosa ne esce, tenendo più equilibrio possibile, magari succede come l'altra volta e si svuota di nuovo, scriverò cosa mi viene (non qui ve lo risparmio ). Il fatto è che sotto mi sento in colpa anche se non sono io a poter decidere cosa nasce o meno in me
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Vecchio 26-11-2010, 16.48.52   #410
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Non ci piove, l'unica strada che vedo è continuare a far parlare questa immagine e vedere cosa ne esce, tenendo più equilibrio possibile, magari succede come l'altra volta e si svuota di nuovo, scriverò cosa mi viene (non qui ve lo risparmio ). Il fatto è che sotto mi sento in colpa anche se non sono io a poter decidere cosa nasce o meno in me
Non siamo perfetti ma ci stiamo lavorando no? Allora butta al macero i sensi di colpa Edera

Si svuotano più tu non scappi e più si svuotano più accetti che esista sta cosa e meno imporante diviene.
Spero di non incasinarti di più

p.s. il più delle volte se li frequenti veramente senza caderci dentro eh ti rendi conto presto che pensavi fosse amore ed invece era un calesse (l'amore l'ho citato per fare una battuta e sdrammatizzare)
Forza che ce la fai
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Vecchio 26-11-2010, 16.49.19   #411
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però non fissarti solo sul principio, guarda bene dentro te stessa,.
Dentro me stessa c'è la voglia di imparare ad amare al di sopra delle passioni, vorrei sposarmi un giorno, essere integra e fedele nelle mie scelte, questo vorrei.
Grazie
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Vecchio 26-11-2010, 19.41.37   #412
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Dentro me stessa c'è la voglia di imparare ad amare al di sopra delle passioni, vorrei sposarmi un giorno, essere integra e fedele nelle mie scelte, questo vorrei.
Grazie

Ovviamente ognuna la legge sotto la propria luce ma io stò constatando che questo che ho sempre desiderato l'ho sempre anche fortemente ostacolato andandomi a cercare a doc degli uomini che erano assolutamente incapaci, a priori, di darmi ..che cosa?
La possibilità.
Non la volevo, mi faceva paura, mi dava vergogna.
Adesso per comodità parlo al passato ma non è passato per niente basta leggere i sogni che faccio.
Ma la cosa dipende da noi, come dici bene tu.

Forse, ma dico forse, quello che t'impedisce di colmare i buchi è legato a quello che è uscito dalla discussione sulla vergogna che hai aperto.

Poi hai mai fatto caso? Cè sempre una matrigna nelle favole. Chissà cosa rappresenta....è sempre bellissima ma un pelo meno bella della principessa, se di bellezza si tratta, e parecchio invidiosa....
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Vecchio 26-11-2010, 19.43.03   #413
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Dentro me stessa c'è la voglia di imparare ad amare al di sopra delle passioni, vorrei sposarmi un giorno, essere integra e fedele nelle mie scelte, questo vorrei.
Grazie
Hai scritto una cosa bellissima Edera, e ti auguro di raggiungere l'integrità che cerchi

Per il resto, se ho capito, la volontà per resistere all'oggetto ce l'hai, ti faccio una domanda, quella parte che desidera l'oggetto tu non la vorresti dentro di te?

e se invece provassi a .. conoscerla? (senza per questo necessariamente sperimentare ancora i suoi effetti nel reale)

Ultima modifica di RedWitch : 26-11-2010 alle ore 19.43.57. Motivo: non ho letto ancora Daf
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Vecchio 26-11-2010, 20.44.01   #414
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pensavi fosse amore ed invece era un calesse (l'amore l'ho citato per fare una battuta e sdrammatizzare)
Forza che ce la fai
Ma quale amore è pura attrazione mentale che è peggio di quella fisica..
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Vecchio 26-11-2010, 20.45.04   #415
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Forse, ma dico forse, quello che t'impedisce di colmare i buchi è legato a quello che è uscito dalla discussione sulla vergogna che hai aperto.
Dici? mm devo pensare bene ai collegamenti però.. Mi serve un po'
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Vecchio 26-11-2010, 20.48.43   #416
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Ma quale amore è pura attrazione mentale che è peggio di quella fisica..
si si mi riferivo all'attrazione il "calesse"
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Vecchio 26-11-2010, 20.54.46   #417
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, quella parte che desidera l'oggetto tu non la vorresti dentro di te?

e se invece provassi a .. conoscerla? (senza per questo necessariamente sperimentare ancora i suoi effetti nel reale)
No beh è una parte che conosco bene (artistica, musicale, un po' abissale ecc) solo che non l'ho mai espressa 'in pubblico' perché ho avuto sempre timore dei giudizi, forse il problema è proprio questo non le ho dato lo spazio che chiede e l'universo me lo fa vedere così , facendomela proiettare dentro qualcuno. La forza mi viene dal fatto che tentando di pulire l'oggetto da tutto quello che ci proietto intorno, ne esce una figura con la quale non condividerei la vita. Sarebbe bello, mistico, romantico tutto quello che vuoi ma sarebbe anche breve, illusorio ecc
..attualmente il mio obiettivo è la condivisione di certi valori non il volo pindarico dentro l'abisso melenso delle emozioni. Il conflitto insomma è questo più o meno... La forza ce l'ho e ho buone speranze che 'l'oggetto' (non identificato ?) non si metta a complicare le cose, vedremo.
Vorrei dire una cosa, questa ' guerra' la condurrei comunque a prescindere dal fatto di essere impegnata o meno, perché una strada la conosco già, l'altra ancora no.
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Vecchio 27-11-2010, 00.54.59   #418
dafne
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Ho riletto tutto, su molte cose ci dovrò tornare e tornare perchè iniziano a prendere un senso che non è solo lionguistico.

Avrei milioni di parole da snocciolare ma la verità è che sono agitata. Stò per fare una cosa che mi mette fortemente in agitazione, come la sera che ho scritto ritirando sù l'astrologa.
Mi permetto di inserire questa esperienza-domanda perchè siamo in psicologia e non in esperienze.

Mi serve una mano.

Stà uscendo fuori in questi giorni una figura dal mio mare nascosto che avevo affondato bene bene. A parole.

L'immagine di questo uomo-amico-amante-simbolo-cavaliere e chi ne ha più ne metta sento che mi assorbe come una centrale elettrica. Solo che illumina altro da quello che mi serve.

Ho cercato di lavorarci sù quando è riaffiorata nel modo in cui ero capace, cercando di non seguirlo a ruota libera come ho fatto nel tempo, anche se anche quello ebbe una sua motivazione molto forte.

Ne è uscito un insieme di cose, è simbolo a cui tendo, la figura che mi spinge a cercare, a non mollare, a una motivazione per vivere a una possibile realtà di comunione.

Ha connotazioni fortemente psicologiche questa volta anche se per un certo numero di giorni la tendenza di individuare un oggetto che potesse contenerlo è stata persino violenta.

Stavolta questa imagine ha sedotto la mia mente. Solo riuscire ad arginarle nel mondo dei sogni come una sorta di guida raccontandomi che esisterà sicuramente un suo esistere materiale mi ha permesso di proseguire l'osservazione.

A volte estremamente dolorosa devo dire.

Quando t'innamori di un uomo hai di fronte una serie di caratteristiche su cui scaricare l'idealizzazione e poi da poter smontare. Un'idea come la distruggi, come la vivi?
Specie quando conosce esattamente le parole che la tua mente e il tuo cuore si voglion sentir dire.

Non puoi. Non restando nei canoni della comune sanità mentale.
Questo è.

Posso lasciare che imperversi nel mio inconscio cercando di seguirla nelle situazioni che mi portano a capire cose per me molto importanti ma la frustrazione di non poter vivere, stringere, concretizzare anche solo mentalmente questa idealizzazione è enorme.

Stò cercando di permettere al mio razionale di osservarla anche se l'emozione corre subito in difesa, no, quell'uomo non si tocca! Ma conoscendolo ne argino le proporzioni sconfinate e inizio a dargli una parvenza di ruolo "accettabile" sia per la mia mente che per il mio cuore..che per il mio stomaco

Inizio, sono solo all'inizio, questa cosa scotta in modo sconvolgente e mi dà la piena idea di quanto io abbia solo lateralmente e minimamente fatto esperienza dell'amore.

Certo, quello che ho raccolto dall'ultima esperienza, il meglio dell'unione, me lo sono tenuto stretto, grazie al cielo e questo mi ha impedito di fiondarmi su una impossibile irrealizzabile distruttiva relazione psichica (cioè non corrisposta ).

Ora mi trovo di fronte alla necessità di vivere un qualcosa che non esiste, non materialmente, non ho alcuna intenzione di innamorarmi solo per il gusto di fare esperienza di questo stadio, non ora non così perlomeno.
Non fosse che le aspettative che ancora nutro su questa figura sono a dir poco disumane.


Fiumi di parole che ho cancellato (a buona pace di chi so io ) la verità è che ho paura, una paura forruta, paura di amare....
seeeeeeehhhhhhhhhhh
paura di essere amata.

Questa cosa ha avuto a mozzichi un effetto terremotante su di me, a tutti i livelli, sono certissima di non averla ancora accettata, la rifiuto come una condanna, una campana a morto. Non è vero, io desidero tantissimo essere amata...si, da quello che è tiepido, conosciuto, rassicurante, comodo anche se sofferente.
Perchè la sofferenza mi dà la parvenza di vita .
Ma non è neanche sofferenza vera.

Anche le cose che credevo fissate si sono sbriciolate e ho dovuto andarle a riprendere e rimetterle insieme.

Il possesso, la gelosia, l'insicurezza...tutto...tutto arriva aquell'abbraccio che ancora, cocciutamente, ostinatamente mi rifiuto di ACCETTARE.

Mi sbriciolerebbe.

Fallo e basta? No, non posso, c'è troppo in gioco ora.
Fifona.
Ma se impazzisco? Se poi non torno più quella che ero meglio ma se ritorno a mò di medusa tutta scombinata?

Che ne sarà di me?

La mia mente guarda e agonizza mentre il cuore spinge, spinge forte ma non ha la forza.

Ok, sò melodrammatica e ho riscritto un papirone ma non è la visione di una folle medianucola da strapazzo, questa immagine mi vive dentro e se continuo a vergognarmene o a non accettarla come dovrei mi ucciderà,anzi, mi spegnerà. Ne sono certa.

Rileggerò ancora e ancora tutto quello che avete detto ma devo vederlo scritto quello che sento per poterci lavorare su in modo reale.

Ultima modifica di dafne : 27-11-2010 alle ore 01.04.39.
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Vecchio 27-11-2010, 01.35.37   #419
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e ho buone speranze che 'l'oggetto' (non identificato ?) non si metta a complicare le cose, vedremo.
Tra te e Diam... se sento ancora parlare di uomini che considerano le donne "oggetti" mi sentite.
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Vecchio 27-11-2010, 02.32.36   #420
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Tra te e Diam... se sento ancora parlare di uomini che considerano le donne "oggetti" mi sentite.
...Hai ragione ray !
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Vecchio 27-11-2010, 12.57.55   #421
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Tra te e Diam... se sento ancora parlare di uomini che considerano le donne "oggetti" mi sentite.


.....!
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Vecchio 27-11-2010, 20.40.15   #422
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Fiumi di parole che ho cancellato (a buona pace di chi so io ) la verità è che ho paura, una paura forruta, paura di amare....
seeeeeeehhhhhhhhhhh
paura di essere amata.
La paura di amare secondo me è la paura di mettersi in gioco fino in fondo, anche se tutti desideriamo di essere amati.
Ma non è solo questo.
L'essere amati ci mette in una posizione di abbassare la guardia, togliere l'armatura, lasciarsi andare e questo fa paura, anche perchè chi ha sempre dato non è abituato a ricevere e si cerca sempre di vedere qual'è la contropartita...
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Vecchio 28-11-2010, 00.24.20   #423
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Io sostengo una cosa un po' forte ma la dico lo stesso e cioe' che l'innamoramento e' quasi se non del tutto uno stato patologico della psiche come un'influenza inevitabile destinata a passare .
La differenza e' che l'influenza colpisce il corpo per l'azione dei virus l'innamoramento colpisce la psiche per mezzo dell'espandersi a smisura nell'inconscio degli archetipi o delle ombre del divino con sembianze umane .
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Da un punto di vista della psicologia del profondo, possiamo vedere l'innamoramento come la proiezione dell'anima (o animus per le donne). Tanto più è completa, ossia tanto meglio il contenitore è adatto, tanto più è totalizzante la sensazione di innamoramento.
Questo perchè la proiezione permette di relazioonarsi con essa (l'anima).
......
Quindi io non la vedo tento come stato patologico, semmai se proprio si vuole come processo di guarigione, anche se non mi piace questo modo di vedere le cose. Direi che è una tappa nel cammino di individuazione del singolo. Una bella tappa aggiungo.
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Spetta, non è l'ideale che proiettiamo, non c'è idea. Se proiettiamo l'ideale non ci innamoriamo, o perlomeno non nel modo che si intende di solito.
E' proprio l'anima che spediamo e se in questo ci vedi un rapporto ancora immaturo con essa concordo in pieno. Ma la fase è necessaria per sviluppare un rapporto maturo.
E' il fatto che è l'anima a proiettarsi che, tra l'altro, da il via libera alla struttura archetipale di invadere l'io, che immagino sia ciò che trovi pericoloso (hai parlato in questi termini se non erro).
.
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Per questo non dico che sia male anche l'innamoramento giovanile, non è un male neanche se capita in età più avanzata, potrebbe essere necessario, il male è quando si gode talmente di questo processo da non voler andare oltre. Non è neanche giusto (per rispondere al tema/domanda originale del 3d) sopprimere questo processo razionalizzandolo, bisogna viverlo... se ci si innamora in questa maniera vuol dire che ancora ci serve. .
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Aver paura di soffrire è aver paura di vivere. Si rischia di soffrire lasciandosi andare e vivendo l'amore o l'innamoramento? Certo che si. E' molto probabile che prima o poi si soffrirà. E il livello di sofferenza è molto probabile che bilanci l'intensità di ciò che si vive. Io dico che ne vale la pena, sempre. Dico di più: la gioia dell'amore, la connessione col mondo, l'intensità del sentirsi vivi vale la pena anche se la sofferenza fosse certa.
......
Ma forse è solo la paura di soffrire che frega, più della sofferenza stessa. Si vorrebbe non avere paura. L'unico modo di non avere paura di soffrire è accettare di soffrire. In alternativa, se non si può accettare del tutto, serve coraggio. Coraggio non è non avere paura, è avere paura e fare lo stesso.

Alla fin fine tutto si riduce ad una scelta: vivo e godo e soffro oppure non vivo. Se non vivo mi rintano in un comodo rimpianto, in una soffice depressione nella quale mi sembra di soffrire, mi dico che soffro, ma non soffro veramente... mi ripeto che mi devo smuovere ma non mi smuovo mai. E resto lì a guardare le occasioni passare, raccomandandomi per la prossima e non prendendo mai quella che c'è. Fino a quando, consumato, non avrò più la forza di innamorarmi. Di un altro essere umano, di un tramonto, di un lavoro, di un'idea.

Se mi innamoro e ho paura il risultato delle due forze è un assurdo tentativo di controllo, un cercare di inglobare l'oggetto del mio amore. Essere umano o idea che sia. Ma la spinta dell'amore è opposta in realtà. La spinta vorrebbe che io entri in quella cosa, che mi ci immerga, non che la faccia entrare in me. Ma lasciarsi andare, anzi l'idea di lasciarsi andare, fa salire la paura di perdersi. Ma perdere che? Cos'è questa cosa che non vogliamo perdere? L'io? Quel che ci pare di essere? L'integrità? Tutte cose che non abbiamo se non amiamo. Cos'è questo io che ci resta, che conserviamo, se non ci lasciamo andare? Solo aridità.
Se non altro questa questione è riuscita a smuovermi sulla necessità di imparare a fare i multi-quote

Ho preso questi post per cercare di individuare meglio quello che mi stà capitando.

Nike descrive l'innamoramento come qualcosa di pericoloso, lo cito perchè è la sensazione fortissima che mi stà pervadendo ultimamente.
Poi nello sviscerare la questione ne è uscito che l'innamorarsi permette la proiezione dell'anima e la sua conseguente possibilità di rapportarsi ad essa.
Salvo che generalmente la persona di cui ci si innamora ad un certo punto non regge la proiezione e noi cominciamo a ritirarla...

Vorrei chiedere che significa che dà il via alla struttura archetipale di invadere l'io, perchè l'ho capita come se a scapito dell'io l'innamoramento, lo scioglimento che lo caratterizza, ci portasse verso l'anima.
Ma non mi è chiaro.

Ho citato Uno perchè alla fine mi par di capire che se capita vuol dire che ci serve, serve per sciogliere certe strutture e crearne di nuove, e il post di Ray alla fine sulla paura di soffrire era troppo bello per lasciarlo languire in un angolo.

Ma se l'innamoramento non ha più come predominanti le sensazioni di farfalle nello stomaco o di tuffi al cuore ma è più forte, più intenso a livello di calore e di costanza, nel senso senza picchi e, soprattutto, se è diventata una questione fortemente mentale ma non solo fantasiosa và vissuta ugualmente?

Cerco di essere più precisa ancora.
Stabilito che l'immagine che si è formata è troppo viva e presente nel proprio interiore e se si decide di farsi inglobare invece di fagocitarla che strada seguire? O proprio per la sua spiccata natura irreale, nel senso di non fisica, và frenata?

Ci stò girando intorno, ho paura di perdere, stabilità, sicurezza, sanità mentale, controlo bla bla bla

Ma non ho forse già perso tutto questo dal momento che mi stò ponendo il problema?

E' come se mi ostinassi a vivere come futura una cosa che è già successa.

Per cui l'ostinazione con cui questa esperienza bussa alla mia porta significa che non ho ancora vissuto tutto quello che è già capitato?

Acciderbolaccio!
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Vecchio 28-11-2010, 10.46.11   #424
dafne
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Va bene mi canto e mi suono ma prima scrivo quello che ho percepito e poi cerco i ceci

Allora, oggi ho avuto una sorta di elaborazione sulla questione figli che tanto mi stà a cuore in questo periodo.

Mi sono chiesta se questo stato d'innamoramento immaginario non sia stato il mio desiderio di muovermi verso qualcosa di sconosciuto e nuovo, una soluzione, un'idea, un nuovo progetto ma che non riuscivo a toccare perchè prigioniera del vecchio e terrorizzata dal nuovo.

Non mi sarei mai lasciata andare senza la piacevole sensazione di andare verso qualcosa di spaventoso ma bello.

La "cosa" che si stava muovendo in me era energia, non sò come definirla. Non riusciva ad andare diretta al problema. Doveva uscire completamente da quello che io consideravo accettabile.

Non ho disperso in fantasie, non ho disperso in romanticherie (non troppo) e ho mantenuto la presa a terra, anche se un pò alternata . Non potendo "sfogare" sul conosciuto e non trovando i consueti sbarramenti ho esplorato.
Come quando cerchiamo di capire una cosa che ci piace o per la quale proviamo trasporto..

In cambio ho ottenuto il bacio la prospettiva nuova.

Forse è uro vaneggiare ma neanche mi viene di scrivere di più per cui forse è proprio cosa nuova
dafne non è connesso  
Vecchio 28-11-2010, 14.52.26   #425
Edera
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Dafne ti posso dire l'idea che sto masticando in questi giorni.
E' solo un'idea soggettiva prendila così.. E se queste forze di attrazione, di passione che esplodono nella nostra vita senza una nostra volontà non andassero né represse, né razionalizzate ma solo vissute dentro di noi? Forse quando arrivano non lo fanno per rompere un legame o iniziarne un altro, né per per essere imbrigliate dalle nostre identificazioni mentali, nel momento in cui iniziamo a ridurle a ciò che al nostro io piacerebbe fossero ridotte, esse muoiono ristagnano..
Magari esiste una terza via, accettarle, accettare che siamo tutti parte di un tutto, collegati e che l'innamoramento, l'attrazione sono una manifestazione della nostra anima che anela sempre ad altro, al cambiamento. Non sto dicendo che bisogna vivere l'amore cambiando sempre compagno o facendo le coppie libere o altro, anzi a livello pratico meno tentiamo di possedere la persona, di farla nostra e più questa si può mostrare nella sua vera natura di 'contenitore' di un qualcosa di molto più grande di noi. Quello stato passionale in cui ci immergiamo, quella specie di invasamento forse è energia da cui bisogna lasciarsi pervadere, lasciando che porti quello che deve portare dentro di noi, nuovi semi, nuove immagini che vengono per parlarci di noi, che in noi nascono e si dissolvono in un moto perpetuo finché necessario. Sarebbe bello rimanere sdraiati alla sorgente di queste forze e osservarle andare e venire, andare e venire...Senza fare nulla... Se le portiamo a 'terra' muoiono , svaniscono perché non potranno mai adeguarsi ai bisogni della nostra mente.
Edera non è connesso  
 


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