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Vecchio 18-04-2010, 08.44.17   #151
Ombra
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Questa discussione è fantastica, mi ero sempre chiesto se i nomi caratterizzassero le persone (a volte ho incontrato persone simili a me nel carattere con lo stesso nome).
Ray, mi dici il significato di Angelo?

Ultima modifica di Ombra : 18-04-2010 alle ore 08.55.19.
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Vecchio 18-04-2010, 21.14.03   #152
Ray
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Questa discussione è fantastica, mi ero sempre chiesto se i nomi caratterizzassero le persone (a volte ho incontrato persone simili a me nel carattere con lo stesso nome).
Ray, mi dici il significato di Angelo?
Grazie per i complimenti. Metto "Angelo" in cantiere (avrai visto che mi ci vuole un pochino per postare... cerco di effettuare ricerche un po' più approfondite del mero "significa messaggero" che si può trovare ovunque... in modo da reperire spunti un po' più consistenti).

Se nel mentre c'è qualcun altro la lista è aperta.
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Vecchio 19-04-2010, 15.40.40   #153
diamantea
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Aggiungo alla lista Pietro, che poi viene addolcito con Piero, ma credo si tratti di un altro nome, o no?
Grazie anticipatamente
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Vecchio 19-04-2010, 16.48.11   #154
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Aggiungo alla lista Pietro, che poi viene addolcito con Piero, ma credo si tratti di un altro nome, o no?
Grazie anticipatamente
Prova a dare un'occhiata al post nr. 67 (pag. 3) di questo tread. Se poi hai qualche dubbio chiedi pure.

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Vecchio 19-04-2010, 17.50.43   #155
diamantea
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Prova a dare un'occhiata al post nr. 67 (pag. 3) di questo tread. Se poi hai qualche dubbio chiedi pure.


Ti chiedo perdono, non lo avevo visto. E' molto bello come significato. Devo dire che mi piace molto di più pronunciare Pietro che Piero
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Vecchio 19-04-2010, 22.55.55   #156
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Predefinito Angelo/a

Sul significato e sull'origine del nome Angelo c'è ben poco da discutere, mentre c'è molto da dire sul significato del significato... ma andiamo con ordine.

L'utilizzo della parola come nome proprio è relativamente recente, forse non si usava perchè considerato piuttosto impegantivo, tuttavia la parola è antichissima.
Il nostro angelo viene dal latino angelus, il quale a sua volta viene dal greco ànghelos, che significa "messaggero". I cristiani tradussero in questo modo il termine ebraico Mal'akh, che è il modo in cui vengono designati gli angeli nell'Antico Testamento. La parola greca ha origini controverse... probabilmente è assira, in ogni caso indicava appunto un messaggero, un annunciatore. Fu con la traduzione in greco dei cristiani che divenne "messaggero di Dio".

Per penetrare meglio il significato, soprattutto da un punto di vista esoterico, dobbiamo guardare un po' più da vicino il concetto di messaggero... e ovviamente l'argomento angeli, ma per questo c'è un tread dedicato e se ne parla anche in altri.

Ovviamente il messaggero è colui che porta un messaggio da qualcuno, solitamente la fonte, a qualcun altro, solitamente il ricevente. Fin qua niente di che. Ma questo perchè ci poniamo dal punto di vista della fonte, o del ricevente, o tuttalpiù del messaggero. Se invece proviamo a porci dal punto di vista del messaggio le cose cambiano.
Se io sono il messaggio, il messaggero è colui, o quella cosa, che mi permette di manifestarmi e anche di realizzare la mia natura. Senza il mesasggero sono solo parole, o un foglietto o un concetto o quel che è... ossia sostanza e non essenza. La mia essenza è qualcosa che deve arrivare da qui a li, e il messaggero è il tramite grazie al quale ciò è possibile. Gli angeli sono i messaggeri di Dio....

Significa che messaggio e fonte sono tutt'uno. Al di là delle singole annunciazioni che avvengono nei Testi Sacri, e che comunque non vanno lette come il mero recapitare delle istruzioni, il compito degli angeli è trasmettere e filtrare ciò che viene dai piani superiori verso quelli inferiori... insomma di portare, pur con una serie di passaggi, Dio agli uomini. E quindi anche di permettere la manifestazione... il messaggio si propaga tramite il messaggero... la manifestazione stessa quindi propaga Dio tramite gli Angeli... insomma certi discorsi di certi rami gnostici sui demiurghi non sono così insensati.

Adesso però dobbiamo utilizzare questa espansione per tornare meglio al nome. Effettivamente è un nome impegnativo... perchè augura a chi lo porta che egli si elevi allo stato di perfezionamento spirituale che gli permette di fare da tramite tra cielo e terra, di fare da mezzo di manifestazione di Dio, di collaborare al cosmo.


Concludo con le solite informazioni di onomastica. La maggior parte di quelli che si chiamano Angelo preferiscono festeggiare il 2 Ottobre, quando la Chiesa festeggia gli Angeli Custodi. Altri scelgono il lunedì dopo Pasqua, ossia il Lunedì in Albis, detto anche Lunedì dell'Angelo... espressione che pare derivi da un episodio di storia milanese: durante la battaglia di Bicocca, nel 1522, pare sia apparso un angelo dove ora sorge la chiesa di Sant'Angelo in via Moscova. Le donne hanno a disposizione il 31 Maggio, quando è ricordata Sant'Angela Merici (+1540), istitutrice della Congregazione delle Vergini di Sant'Orsola (le orsoline).
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Vecchio 20-04-2010, 09.52.22   #157
Edera
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Ciao Ray, quando hai tempo mi metto in coda.. Erika?
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Vecchio 20-04-2010, 23.05.07   #158
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Ciao Ray, quando hai tempo mi metto in coda.. Erika?
Eh, non banale. Le prime ricerche che ho fatto non si sono prese la briga di confermare quanto pensavo e mi sono trovato presto in un ginepraio... ma racconterò quando termino. Dammi un po' di tempo.
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Vecchio 21-04-2010, 09.23.27   #159
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Ok grazie mille.
Io avevo pensato a qualche connessione con l'erica la pianta ma c'è la k..
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Vecchio 25-04-2010, 23.01.56   #160
dafne
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Ma si dai, facciamoti lavorare è da tempo che una signora che conosco si ostina a chiamarmi Silia, ho dato un occhio in giro ma ho trovo solo riferimenti a Siria...mah...ci vuole Ray mi sà

Sono curiosa di vedere se ha un senso come soprannome, visto che è totalmente casuale.

quando e se hai tempo però, grazie mille
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Vecchio 25-04-2010, 23.03.46   #161
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Ok grazie mille.
Io avevo pensato a qualche connessione con l'erica la pianta ma c'è la k..
La k non è un problema, anzi l'opposto e la connessione con la pianta a mio avviso c'è, ... proprio per questo però arriva la complicazione, ma andiamo con ordine.

La prima cosa che ho pensato è che Erica fosse il femminile derivato di Erico o Errico e che fosse quindi una forma diversamente assimilata di Enrico. Sbagliato... o meglio, giusto a metà.

La base del nome Erico è lo svedese antico Eriker, il moderno Erik (come il vichingo). E' un nome composto e la seconda parte è la stessa che per Enrico, ossia il germanico rik, che significa ricco, potente, ma in origine signore, dominatore. Quindi, su questo punto, valgono lo stesso discorso e le stesse considerazioni che ho fatto per Enrico, al post 117, qui.

Però la prima parte è diversa e sussistono due possibilità etimologiche, entrambi a mio avviso valide e senza che nessuna presenti argomentazioni tali da renderla favorita sull'altra.
La prima possibilità è che si tratti di di ein- (quindi ein-rik) che significa "uno, unico" e che sta alla base dell'unus latino, del gotico ains, tedesco ein, anglosassone an, inglese one.
Il significato sarebbe dunque "unico signore/padrone" e le considerazioni esoteriche che potremmo trarne sono del tutto simili a quelle di Enrico, con la particolarità della specifica dell'Uno. Questo però avrebbe particolare senso solo in campo sociale, dato che in campo iniziatico dire padrone di se e Uno è la stessa cosa.
L'altra possibilità è che la prima parte del nome sia l'antico prefisso svedese e-, corrispondente al gotico aiws-, islandese ey- e che vuol dire "sempre".
Il significato sarebbe dunque "che è sempre signore" o "padrone per sempre" che invece del primo caso, dal punto di vista iniziatico, ha più senso. Non sarebbe infatto solo l'augurio di raggiungere il grado di perfezionamento corrispondente, ma anche la sua stabilità e durata sempiterna... quindi il nome non ha solo valore iniziatico ma anche realizzativo (come augurio ovviamente)... insomma un po' più di Enrico.
Queste argomentazioni, che però sono interpretative e non etimologiche, mi fanno preferire la seconda opzione alla prima.

Ma l'erica, la pianta? Eggià... il suo nome deriva dal verbo greco ereiko (vedi che la k...) che vuol dire "rompere, spezzare" perchè l'erica è più forte della crosta di terra o di neve che la ricopre, infatti la buca agevolmente.
La calluna vulgaris (nome scientifico) era detta anche bruco, da brucus, termine tardolatino di origine celtica che designava appunto questa pianticella dalle foglie molto piccole. Da brucus è derivato il termine brughiera, dove l'erica riesce a vivere meglio di altre piante nonostante il terreno povero, acido e arido.
In realtà la pianta è molto ricca e le sue radici venivano usate (forse ancora) per fare delle pipe pregiatissime, mentre i fusti venivano riuniti per farne delle scope, le famose scope di brugo.
Una leggenda tedesca vuole che i piccoli fiori a forma di copricapo elfico, quelli bianchi però, siano dei portafortuna. Se a coglierli è una ragazza essa certamente troverà marito entro l'anno.


Ora, il nome Erica deriva dalla femminilizzazione di Erico o dalla pianticella? Non lo so. Paradossalmente è più difficile stabilire derivazioni moderne che antiche... le motivazioni e i tempi della comparsa del nome italiano mi sono ignoti.
Tuttavia se facessimo derivare il nome dalla pianta, esso evocherebbe una particolare forza racchiusa in un corpicino apparentemente delicato, ma la quale forza ha la capacità di vivere e prosperare in condizioni di difficoltà... chissà, magari per diventare "signore per sempre" di se stessa.

In ogni caso, propendo per la derivazione non vegetale del nome.
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Vecchio 26-04-2010, 09.32.10   #162
Edera
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Grazie Ray, mi sono stampata il tutto.
Io ho sempre collegato alla pianta ma solo perchè ignoravo o non avevo mai pensato agli altri più interessanti collegamenti.
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Vecchio 26-04-2010, 09.57.18   #163
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ho sfogliato le pagine.
non mi pare di aver trovato Tommaso
(ma le ho sfogliate in orario tardo quindi non vorrei chiedere per nulla)
se non erro ha attinenze con "filosofo" e anche con il fatto che ha più o meno il significato di "gemello" (del Signore?) o cmq secondo gli gnostici era colui che aveva compreso più di tutti le parole di Gesù (anche se su questo punto ho idea ci fossero varie correnti e ciascuna tendesse a esaltare una figura in particolare)
stefano non è connesso  
Vecchio 26-04-2010, 21.45.21   #164
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ho sfogliato le pagine.
non mi pare di aver trovato Tommaso
(ma le ho sfogliate in orario tardo quindi non vorrei chiedere per nulla)
se non erro ha attinenze con "filosofo" e anche con il fatto che ha più o meno il significato di "gemello" (del Signore?) o cmq secondo gli gnostici era colui che aveva compreso più di tutti le parole di Gesù (anche se su questo punto ho idea ci fossero varie correnti e ciascuna tendesse a esaltare una figura in particolare)
Non serve sfogliare tutte le pagine (lo dico per tutti, dato che il tread è lungo)... c'è un tastino qui sopra che dice "cerca in questa discussione" e che può essere usato per cercare il nome che interessa.

Lo metto in cantiere ma non ci vorrà molto... in effetti vuol dire gemello, anche se su sta cosa sono necessarie alcune specificazioni. L'attinenza al "filosofo" immagino derivi da San Tommaso d'Aquino, che ne è il protettore. Per la questione della migliore comprensione delle parole di Gesù io non ne ho mai sentito parlare. Comunque concludo le ricerche e posto tutto con ordine.
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Vecchio 26-04-2010, 23.40.29   #165
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Ma si dai, facciamoti lavorare è da tempo che una signora che conosco si ostina a chiamarmi Silia, ho dato un occhio in giro ma ho trovo solo riferimenti a Siria...mah...ci vuole Ray mi sà

Sono curiosa di vedere se ha un senso come soprannome, visto che è totalmente casuale.

quando e se hai tempo però, grazie mille
Quasi me lo perdevo... arriva anche Silia, prima di Tommaso, per correttezza.
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Vecchio 27-04-2010, 18.36.41   #166
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Se hai tempo e voglia.... Raffaella

grazie
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Vecchio 27-04-2010, 19.51.59   #167
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Predefinito Silia

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Ma si dai, facciamoti lavorare è da tempo che una signora che conosco si ostina a chiamarmi Silia, ho dato un occhio in giro ma ho trovo solo riferimenti a Siria...mah...ci vuole Ray mi sà

Sono curiosa di vedere se ha un senso come soprannome, visto che è totalmente casuale.
Silia ha senso sia come nome che come soprannome... anche se i sensi sono diversi. Purtroppo non ho trovato tantissimo, ma vedremo di accontentarci. Se poi dovessi riuscire a far saltar fuori altro aggiornerò.

Silia (e il maschile Silio) come nome è certamente latino e viene da una gens romana, la gens silia appunto. E' poco nota agli storici, pare fosse una famiglia plebea di secondaria importanza che però deve aver dato qualche giudice ai tempi di Augusto, dato che sono state emesse delle monete, anche se pare di poco valore.
Purtroppo, non trovando granchè sulla storia di questa famiglia (ma cercherò ancora), che pure ha prodotto un poeta piuttosto importante, C. Silio Italico, non sono stato in grado di capire da dove derivi a sua volta il nome.

Come soprannome invece l'etimologia fa derivare Silio da silus (e non da silius) che vuol dire "dal naso camuso". Era piuttosto in voga (attestato da Cicerone, Tacito e Livio) ma designava la gens Sergia... che evidentemente mostrava quella caratteristica.


Esiste anche un'ipotesi apofonica piuttosto interessante, che farebbe derivare il nome dai Salii, i sacerdoti Saliari della prima Roma. In questo caso potrebbe avere un tramite etrusco per quell'accadico salu, sa'alu che vuol dire "addetti a consultare il dio".
In questo caso i Salii possono essere chiamati "gli uomini del dio", il che ovviamente comporterebbe delle conseguenze rilevanti sul significato del nome che, se non altro, veicolerebbe una predisposizione a questo tipo di Via, per quanto riguarda i nostri peculiari interessi. E' chiaro che essere "addetto a consultare il dio" richiede il raggiungimento del grado spirituale corrispondente ad esserne in comunicazione.

Tuttavia questa ipotesi l'ho riportata per cronaca, dato che sulle apofonie non si può mai avere una qualche certezza di sorta. Si tratta di ipotesi, a volte piuttosto fondate, ma che devono essere considerate a guisa di spunti.
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Vecchio 02-05-2010, 15.29.16   #168
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Predefinito Tommaso, Tomaso

Il nome Tommaso o Tomaso, con una o due "m" è indifferente, è maschile (il derivato femminile esiste praticamente solo col diminutivo Tommasina) ed è un adattamento del latino ecclesiasitico Thomas,-ae, che a sua volta riproduce il greco neo-testamentario Thomàs.
Per completezza, anche se forse di scarso interesse, va detto che il fatto che l'accento italiano concordi con quello greco e nn con quello latino porta a pensare che l'attuale nome sia dovuto ad una reviviscenza del XII secolo, ossia che sia stato reintrodotto dai Bizantini dalla forma greca, poi latinizzata nuovamente in Thomasus... mentre fino al secolo VIII si trovano attestazioni del culto di S.Tommaso in iscrizioni latine, con la forma Thomas.

In ogni caso, origine e significato del nome derivano dal personaggio evengelico: era uno degli apostoli, come tutti sanno. E' un nome semitico e la spiegazione del suo significato ci arriva direttamente dall'evangelista che ne parla dicendo "Tommaso, detto anche Didimo".
Il nome greco Didymos significa gemello ed è una parola composta formata da di- (due volte) e da dy-mos (che viene dalla stessa radice dyo, che significa due).
E' praticamente certo che il secondo nome (Didimo) sia la traduzione del primo (Tommaso), come avveniva spesso per mtio casi di binomia di Ebrei che vivevano in ambiente pagano.
Detto questo appare chiaro che Thomàs è la traslitterazione dell'aramaico t'omà (plur tiomin = gemelli) che significa appunto gemello e che è corrispondente dell'ebraico to'amin e dell'arabo tau'am.

In pratica il nome sarebbe un aggettivo, usato all'epoca come soprannome, forse per distinguerlo da altri omonimi. In effetti, Eusebio di Cesarea sostiene che l'apostolo in questione si sarebbe chamato Giuda e che gli fosse stato dato il soprannome di T'oma per distinguerlo, dato che lui aveva un gemello noto all'enturage degli apostoli e di cui, in ogni caso, non ci è stato riportato il nome. Tuttavia si tratta si una supposizione che non è suffragata da nessun'altra fonte.

Per quanto riguarda i nostri interessi dobbiamo quindi andare a cercare i possibili influssi del nome, come abbiamo fatto in altri casi, proprio da ciò che al nome hanno "lasciato" gli illustri personaggi che l'hanno portato.
Il più "grosso" è quindi certamente l'apostolo, divenuto famoso soprattutto per il suo atteggiamento incredulo alla Resurrezione del Cristo, da cui il modo di dire "sei come S.Tommaso, che non crede se non ci mette il naso".
L'atteggiamento è interpretabile in più modi ovviamente... ma bollarlo di semplice incredulità è quanto meno superficiale. Infatti non è vero che l'apostolo si rifiuta di credere a ciò che non trova riscontro nella sua esperienza, cosa che farebbe di lui un credulone piuttosto che un credente, ma è disponibile a verificare. Anzi vuole verificare e dopo averlo fatto crede. Insomma è l'incarnazione del "provare per credere" e questo atteggiamento ci riporta a riflessioni sulla Conoscenza... che non può mai essere per sentito dire.
L'altro personaggio illustre che ha portato il nome lo si può collegare all'apostolo proprio mper la sua sete di conoscenza... e mi riferisco a Tommaso d'Aquino, dottore della chiesa, filosofo ed erudito praticamente su tutto quel che all'epoca era noto. A titolo di curiosità vi dico che ha composto anche due trattati sull'alchimia.
Anche Tommaso Becket, l'arcivescovo di Canterbury che fu fatto uccidere dal re d'Inghilterra perchè non aveva aderito allo scisma cattolico (e per questo santificato) può essere un esempio della caparbietà della difesa delle proprie posizioni.

Concludendo, il nome di suo non ha altro significato che "gemello", anche se appunto porebbe veicolare predisposizioni a determinati atteggiamenti che potrebero mettere chi li porta in favorevoli condizioni per approcciare la conoscenza.

Per Stefano: questioni relative alla supposta miglior comprensione degli insegnamenti di Gesù da parte di Tommaso rispetto agli altri apostoli non trovano riscontro, e quindi, per conto mio, li relegherei nell'ambito delle fantasie.
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Vecchio 02-05-2010, 15.59.31   #169
stella
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Complimenti per la completezza delle tue informazioni.
Aggiungo il nome Letizia, vedo che non c'è ancora, mi piacerebbe saperne l'origine e quant'altro.
Grazie

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Vecchio 07-05-2010, 23.40.05   #170
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Predefinito Raffaele, Raffaello/a

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Se hai tempo e voglia.... Raffaella

grazie
Raffaella è il femminile di Raffaello, che a sua volta è una modificazione dell'originario Raffaele... il quale è la versione italiana dell'ebraico Raphaèl, un arcangelo assieme a Michele e Gabriele (ci si dimentica sempre Uriele).

Come per gli altri due arcangeli il nome è un composto di due parole: rapha, che significa guarire, e El, diminutivo di Elohim, un nome divino.
Il significato quindi sarebbe "Dio mi ha guarito" e/o "guarire in nome di Dio".

In effetti, nell'Antico Testamento Raffaele appare soprattutto nella veste di guaritore e taumaturgo. Famoso il passo in cui guarisce Tobia dalla cecità con le interiora di un pesce e guida il figlio, Tobiolo, nel suo viaggio. La tradizione ebraica lo vede relegato nel compito di guarire i buoni, di sanare malattie e ferite. Per questo era rappresetato da un serpente (toh...) e nel culto popolare ha preso, con l'instaurarsi del cristianesimo e della tradizione ebraica, ha preso il posto di Esculapio.

E' bene ricordare che per quanto riguarda le entità angeliche, funzione ed identità sono tutt'uno, essendo queste impersonali. Il nome quindi indica esclusivamente il compito e con esso rappresenta completamente l'essere.
Sul piano di esistenza degli arcangeli quindi sono possibili alcune differenze, alcuni modi d'essere: Gabriele è uno di questi.
Nella tradizione il suo livello di perfezionamento, o se si preferisce il suo livello di divinità, è paragonabile a quello di alcuni antichi dei, diciamo intermedi.

A livello umano questo nome, oltre ad augurare il raggiungimento del grado di perfezionamento spirituale corrispondente, decisamente alto, pone soprattutto il portatore sotto l'influsso di questo modo di essere, determinando in una certa misura le sue tendenze.


Anche se la maggior parte delle persone che portano questo nome festeggiano l'onomastico il 29 Settembre, giorno in cui la chiesa ricorda i tre arcangeli, condividendo quindi la festa con i vari Michele (e varianti) e Gabriele (e varianti), le Raffaelle hanno la possibilità di festeggiare il 18 Maggio, quando si ricorda la beata Raffaella Maria del Sacro Cuore, fondatrice delle ancelle del Sacro Cuore di Gesù, morta nel 1925.
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Vecchio 15-05-2010, 13.56.55   #171
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Sono incuriosita dal santo Isidoro, di cui non so niente, neppure in quale periodo sia vissuto, perchè il suo nome sembra avere attinenza con Iside, dea egizia della fertilità, sorella e moglie di Osiride.
Ci puoi spiegare le attinenze? grazie
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Vecchio 15-05-2010, 14.37.39   #172
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Sono incuriosita dal santo Isidoro, di cui non so niente, neppure in quale periodo sia vissuto, perchè il suo nome sembra avere attinenza con Iside, dea egizia della fertilità, sorella e moglie di Osiride.
Ci puoi spiegare le attinenze? grazie
Arriva, dopo Letizia. Il nome è molto intressante, c'entra con Iside ed è interessante anche il Santo. Metto in lavoro.
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Vecchio 16-05-2010, 18.24.46   #173
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Predefinito Letizia

Letizia, esclusivamente femminile, è certamente un nome di origine latina.
Il termine che fa da fulcro è laetus, tradotto in seguito in italiano "lieto" e perdendo la maggior parte del senso originale. Infatti il termine latino vuole si dire "allegro, contento" ma solo come significato secondario, diremmo conseguenziale. Il significato comune più utilizzato era infatti quello di "propizio, favorevole"... connotato che generalmente suscita l'umore di cui sopra.
Ma l'origine del termine è agricolo e in questo campo significava "fertile, fecondo, grasso, rigoglioso". Curiosità da laetus deriva anche letame, che serve appunto a rendere fertili i campi.

E' dal significato agricolo che ha origine poi, con tutti i vari passaggi logici e analogigi, il termine letitia che significava tutte queste cose assieme e che dava il nome ad una divinità minore della fertilità e dell'abbondanza, il cui culto pare fosse abbastanza diffuso nelle campagne.
Il significato che diamo noi al termine, riguardante il solo stato d'animo, è il risultato di uno sviluppo abbastanza tipico di molte parole, soprattutto di orgine rurale. Dalla caratteristica della terra a quella dell'animo e poi al nome, ovviamente augurale. Con l'avvento della cristianità al termine venne assegnato anche il significato di "beatitudine, grazia".

Prima di arrivare a dare un significato al nome è però interessante dare un'occhiata anche all'origine del termine latino. San Isidoro di Siviglia (così anticipo qualcosa del prossimo post), nelle sue etimologie latine, segnala che letitia prende il nome a latitudine, ossia dalla larghezza. Il suo contrario infatti, la tristezza, provoca angustia (strettezza).

E' evidente che il nome è augurale, ma credere che l'augurio si limiti ad uno stato d'animo di contentezza è piuttosto ingenuo. Il nome augura il raggiungimento di un grado di perfezionamento spirituale, connesso comunque ad una divinità minore, quindi alto, che è il solo che permette la stabilità di sentire "letizia", quella gioia che viene dalla connessione col tutto, o dalla Grazia, per dirla con i cristiani.
L'indagine sul nome ci permette di scoprire anche dei suggerimenti, raccomandati evidenetemente a chi lo porta. Come la terra fertile c'è da farsi larga, accogliente e far crescere rigogliose le cose che si aiuta a far nascere.

Purtroppo non c'è una Santa attestata con questo nome, cosa strana dato che è un nome cristiano da molto tempo, e quindi non ha onomastico.
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Vecchio 16-05-2010, 20.23.32   #174
stella
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स्तेल्ल
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Vecchio 30-06-2010, 01.55.07   #175
RedWitch
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Ray, quando hai tempo e voglia, vorrei conoscere il significato di Eugenio

Grazie, e grazie anche per "Raffaella" e tutte le precedenti richieste

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