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Vecchio 02-04-2005, 11.08.56   #1
Mauro M
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Alcuni brevi cenni sulla materia osservata in medicina funzionale.
I disturbi e le patologie associate ad un alterato metabolismo glucidico sono numerosi, le disfunzioni subcliniche, evidenziabili anche molti anni prima dell'instaurarsi di processi clinici, possono condurre alla prevenzione della patologia tramite il riequilibrio funzionale degli organi coinvolti. La possibilità genetica di manifestare malattie quali diabete, aterosclerosi, eventi cardiovascolari e cerebrali, non è di per se stessa sufficiente a determinare il processo morboso, occorrendo per il suo instaurarsi una serie di fattori concomitanti che fungono da "attivatori patologici". Indubbiamente, uno dei fattori maggiormente incidenti sulla condizione di salute è dato dalla nutrizione, in ogni caso. Nel caso del diabete è chiara la correlazione tra malattia ed eccessiva assunzione di carboidrati raffinati, acidi grassi saturi e tossine alimentari di vario genere. Numerosi sono anche i farmaci coinvolti nella disfunzione di organi come il pancreas. Notevole è l'influenza negativa posta in atto dalla carenza di nutrienti essenziali a causa della quale molti processi di cui necessita la biocatalizzazione non possono svolgersi, provocando ciò scompensi metabolici rilevanti.
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Vecchio 04-04-2005, 10.17.04   #2
odisseo
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Hi, se non ricordo male i miei ormai lontani studi di Farmacia, un ottimo modo di prevenire l'insorgenza del diabete è tenere sotto controllo la glicemia.
Cioè evitare di dargli delle botte da paura ingerendo alimenti che la fanno innalzare molto repentinamente.
Meglio preferire alimenti con indice glicemico più basso che non stimolano forti increzioni di insulina nel sangue.
Ci vorrebbe l'opinione di un nutrizionista o di un dietologo.

Odisseo
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Vecchio 04-04-2005, 12.16.37   #3
Mauro M
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In effetti pur apparendo strano la mia laurea di primo livello è in scienze dietistiche, quella di specializzazione è in scienze della nutrizione umana. Indubbiamente sia nella prevenzione che nella cura del diabete rivestono un ruolo fondamentale i cibi, come già evidenziato e da te confermato, ma osservarne esclusivamente l'indice glicemico non è sufficiente. La biocatalizzazione dei processi metabolici inerenti l'utilizzazione degli zuccheri vede impegnati molti nutrienti tra i quali uno dei più importanti è il cromo in quanto parte essenziale del fattore di tolleranza al glucosio, poi zinco, vanadio, manganese, rame e vitamine quali A, C, D, E, acidi grassi della serie Omega 3, un altro elemento di grande utilità in fatto di controllo glicemico è l'acido lipoico. Nel caso patologico una corretta nutrizione con supplementazione di cromo e acido alfa lipoico è spesso sufficiente per mantenere entro i limiti di norma la glicemia. Occorre intervenire sulla glicazione proteica e regolare tra l'altro la produzione enzimatica pancreatica, normalmente in forte stato di alterazione carenziale.
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Vecchio 04-04-2005, 13.29.40   #4
odisseo
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Se non vado errato, l'insieme degli alimenti ingeriti ha la sua bella importanza.
Per esempio, una discreta quantità di fibre, ingerita insieme ad alimenti ad alto indice glicemico, è in grado di modificare la curva di assorbimento dei glucidi.
In pratica agiscono da trappola fisica, ritardando e rallentando l'assorbimento degli zuccheri.
Tempo fà mi era capitaro di leggere che si ipotizzavano anche infezioni virali a monte di problemi pancreatici tra cui il diabete.

Odisseo
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Vecchio 05-04-2005, 01.18.48   #5
Mauro M
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E' una teoria interessante, corretta ma non precisa. Poi spiego.
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Vecchio 09-11-2005, 13.48.07   #6
Najat
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Predefinito Riferimento: Metabolismo glucidico: da Sindrome X a Diabete.

Ciao, riapro la discussione dopo un pò di mesi, sono arrivata da pochi giorni. Allora, cerchiamo di essere utili.
Se andate sul sito www.luogocomune.net, trovate un articolo sul dr. Fico, praticamente un nuovo caso Di Bella. Avrebbe escogitato, come leggerete, una terapia chirurgica risolutiva per il diabete mellito.
Non sono in grado di spiegarvela in poche righe, lo leggerete. Sto cercando, coi colleghi, di farlo conoscere a chi è interessato a questo problema e crediamo che il metodo meriti la sperimentazione, quindi attenzione da parte del Ministero della Sanità. La mia paura è che in pochi decidano di mettersi contro la vendita di insulina, che muove un sacco di soldi. Se questo metodo funzionasse, le cose cambierebbero.
Io posso solo essere un tramite, se qualcuno è interessato, mi può mandare un messaggio, gli risponderò volentieri.
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Vecchio 29-12-2005, 01.31.45   #7
Mauro M
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Predefinito Riferimento: Metabolismo glucidico: da Sindrome X a Diabete.

Poi leggerò. La risoluzione del diabete di tipo I e di tipo II non è cosa estremamente difficoltosa. Trattata la persona con adeguata nutrizione, risolta la disbiosi, supplementata con Omega3, Cromo, Acido Alfa Lipoico, si raggiunge la guarigione. Occorre comunque tempo, almeno 13 mesi.
Resta una certa sensibilizzazione perciò il sistema alimentare dovrà permanere entro certi schemi.
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Vecchio 29-12-2005, 10.41.27   #8
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Predefinito Riferimento: Metabolismo glucidico: da Sindrome X a Diabete.

Aggiungiamo, a titolo di esempio, che nel Diabete sono spesso presenti due condizioni fondamentali al suo sviluppo: Eurytrema pancreaticum e metanolo, pur essendo diversi i parassiti, i batteri, i virus e le sostanze non biologiche in grado di alterare la funzionalità pancreatica e di provocarne la degenerazione cellulare.
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Vecchio 29-12-2005, 17.54.46   #9
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Predefinito Riferimento: Metabolismo glucidico: da Sindrome X a Diabete.

Ora sembra che il cervello produca insulina e, mentre bassi livelli di insulina sono considerati favorevoli al mantenimento di una buona salute in generale, bassi livelli di insulina e dei suoi fattori di crescita a livello cerebrale sembrano invece favorire l'Alzheimer. Si parla quindi di un Diabete Tipo III che si realizza a livello del sistema nervoso centrale.
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Vecchio 12-06-2006, 00.46.01   #10
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Sindrome X. Resistenza insulinica. Disglicemia.

La disglicemia è considerata una delle cause eziologiche fondamentali in varie malattie connesse all'invecchiamento.

Patologie associate alla Disglicemia.

Artrite reumatoide.
Aterosclerosi.
Dislipidemia.
Uricemia.
Ipertensione.
Sindrome dell'ovaio policistico.
Diabete tipo II.
Malattie cardiocircolatorie.
Tumori.
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Vecchio 12-06-2006, 00.46.32   #11
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Quadro analitico della Disglicemia.

Insulina (gamma IV/ml) a digiuno 6-26
Insulina 2 ore dopo carico 6-50

Glicemia (mg/dl) a digiuno 50-115
Glicemia 2 ore dopo carico 50-200

Frottosamina micromoli/l 5=285
HgbAIc %Alc 4,4-6,4

Dhea-s salivare nmoli/l 1,8-14,4
Cortisolo salivare nmoli/l 4,1-15,5

IGF-I (Somatomedina C) ng/ml 78-258
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Vecchio 12-06-2006, 01.05.20   #12
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Patologie croniche associate alla Sindrome X (Disinsulinismo).

Diabete senile. Cancro mammario. Malattie cardiovascolari. Malattie coronariche. Iperinsulinemia. Iperlipidemia. Ipertensione. Obesità. Sindrome dell'ovaio policistico. Ictus.
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