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Aspettando Godot
 Aspettando Godot
 - Claudio Lolli -

  Inviato da stella
  19-07-2008

Vivo tutti i miei giorni aspettando Godot,
dormo tutte le notti aspettando Godot.
Ho passato la vita ad aspettare Godot.
Nacqui un giorno di marzo o d'aprile non so,
mia madre che mi allatta è un ricordo che ho,
ma credo che già in quel giorno però
invece di poppare io aspettassi Godot.
Nei prati verdi della mia infanzia,
nei luoghi azzurri di cieli e acquiloni,
nei giorni sereni che non rivedrò
io stavo già aspettando Godot.

L'adolescenza mi strappò di là,
e mi portò ad un tavolo grigio,
dove fra tanti libri però,
invece di leggere aspettavo Godot.
Giorni e giorni a quei tavolini,
gli amici e le donne vedevo vicini,
io mi mangiavo le mani però,
non mi muovevo e aspettavo Godot.

Ma se i sensi comandano l'uomo obbedisce,
così sposai la prima che incontrai,
ma anche la notte di nozze però,
non feci nulla aspettando Godot.
Poi lei mi costrinse ed un figlio arrivò,
piccolo e tondo urlava ogni sera,
ma invece di farlo giocare un po',
io uscivo fuori ad aspettare Godot.
E dopo questo un altro arrivò,
e dopo il secondo un altro però,
per esser del tutto sincero dirò,
che avrei preferito arrivasse Godot.

Sono invecchiato aspettando Godot,
ho sepolto mio padre aspettando Godot,
ho cresciuto i miei figli aspettando Godot.
Sono andato in pensione dieci anni fa,
ed ho perso la moglie acquistando in età,
i miei figli son grandi e lontani però,
io sto ancora aspettando Godot.

Questa sera sono un vecchio di settantanni,
solo e malato in mezzo a una strada,
dopo tanta vita più pazienza non ho,
non posso più aspettare Godot.
Ma questa strada mi porta fortuna,
c'è un pozzo laggiù che specchia la luna,
è buio profondo e mi ci butterò,
senza aspettare che arrivi Godot.

In pochi passi ci sono davanti,
ho il viso sudato e le mani tremanti,
è la prima volta che sto per agire,
senza aspettare che arrivi Godot.
Ma l'abitudine di tutta una vita,
ha fatto si che ancora una volta,
per un momento io mi sia girato,
a veder se per caso Godot era arrivato.

La morte mi ha preso le mani e la vita,
l'oblio mi ha coperto di luce infinita,
e ho capito che non si può,
coprirsi le spalle aspettando Godot.
Non ho mai agito aspettando Godot,
per tutti i miei giorni aspettando Godot,
e ho incominciato a vivere forte,
proprio andando incontro alla morte,
ho incominciato a vivere forte,
proprio andando incontro alla morte.
  #1  
By RedWitch on 19-07-2008, 23.36.54
Predefinito

Non ho mai sentito la canzone, ma molti anni fa, ho visto la rappresentazione teatrale di "En attendant Godot", e ricordo che c'erano i due personaggi dell'opera che aspettavano sempre questo fantomatico Godot, nello stesso posto, parlando di cose con poco senso (la piece in francese oltrettutto giocava molto sulle parole, facendo dei ritornelli in rima in cui l'unica cosa che si capiva bene era che aspettavano questo personaggio che non arrivava mai). Due personaggi che parlano tra loro, tra loro dipendenti, che non fanno niente nella vita, se non aspettare qualcuno (o qualcosa) che non arriverà mai.
Un po' quello che fa ordinariamente l'uomo... aspetta aspetta senza sapere cosa e intanto i giorni passano, gli anni scorrono..la vita passa in questo "non sense" ...

Cercherò la canzone mi piacerebbe sentirla
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  #2  
By stella on 20-07-2008, 17.33.51
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Non ho mai sentito la canzone, ma molti anni fa, ho visto la rappresentazione teatrale di "En attendant Godot", e ricordo che c'erano i due personaggi dell'opera che aspettavano sempre questo fantomatico Godot, nello stesso posto, parlando di cose con poco senso (la piece in francese oltrettutto giocava molto sulle parole, facendo dei ritornelli in rima in cui l'unica cosa che si capiva bene era che aspettavano questo personaggio che non arrivava mai). Due personaggi che parlano tra loro, tra loro dipendenti, che non fanno niente nella vita, se non aspettare qualcuno (o qualcosa) che non arriverà mai.
Un po' quello che fa ordinariamente l'uomo... aspetta aspetta senza sapere cosa e intanto i giorni passano, gli anni scorrono..la vita passa in questo "non sense" ...

Cercherò la canzone mi piacerebbe sentirla
Questa canzone è molto significativa e anche altre dello stesso cantautore.
Godot non sarebbe arrivato mai, ma l'attesa era un pretesto per non agire in prima persona, come se la propria occasione di vita dovesse sempre arrivare, e il vivere pienamente dipendesse dall'arrivo della persona che si aspetta, e quindi non si vive o lo si fa passivamente, come se lo scopo della vita fosse questa attesa interminabile.
L'ultimo pezzo della canzone dice che la prima decisione che ha preso, di agire in prima persona senza più aspettare, è stato quando ha deciso di morire, quella è stata la volta in cui ha vissuto pienamente e veramente libero....
Dello stesso cantautore ci sono altre canzoni a cui sono affezionata, tutte con una tristezza di fondo sulla vita, di cui qualcuna vorrei pubblicare qui.
Non ho visto la commedia "Aspettando Godot" ma penso abbia lo stesso significato di fondo, non si può coprirsi le spalle e lasciarsi vivere pur di non prendersi autonomamente in mano la propria vita e godere e gioire di quello che ci dà...

Rispondi citando
  #3  
By RedWitch on 20-07-2008, 22.42.27
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
...........
Non ho visto la commedia "Aspettando Godot" ma penso abbia lo stesso significato di fondo, non si può coprirsi le spalle e lasciarsi vivere pur di non prendersi autonomamente in mano la propria vita e godere e gioire di quello che ci dà...

Sì anche io ci ho visto più o meno questo significato, il tutto nella pièce era amplificato dal fatto che questi due personaggi non si muovevano mai, la scena era sempre la stessa, si poteva percepire il tempo che passava solo per il fatto che dietro di loro c'era un albero che cambiava con il passare delle stagioni. Mentre i due personaggi erano sempre persi in questi dialoghi assurdi, quasi come se questo Godot, se fosse arrivato, avrebbe potuto risolvere le loro vuote ed insignificanti vite..

Non conoscevo questo autore Stella, grazie per farlo conoscere piano piano attraverso i suoi testi, lo ascolterò appena possibile di sicuro
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