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Vecchio 21-07-2006, 13.01.58   #26
Clodette
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Originalmente inviato da coccinella
La parola è l'umano tentativo di definire e imbrigliare la realtà che però è difficilmente definibile, imbrigliabile, perchè nel momento in cui lo fai già non è più quella.La parola è una convenzione sociale senza la quale sarebbe difficile comunicare, ma che da sola non basta per comunicare: c'è bisogno di una particolare accuratezza nella sua scelta, che dipende a sua volta dal sentimento che ti spinge a parlare. C'è bisogno di darle il tono giusto in quel momento e in quel contesto. La parola comunica; il tono, con cui la pronunci, metacomunica. La parola è come la materia; il tono è come lo spirito che la anima e la rende viva, dandole un senso. Parola e tono insieme hanno un grande potere e possono "ferire più che la spada" o viceversa essere fonte di gioia o guarigione. Sono vibrazioni energetiche che possono trasformare la realtà. Ogni parola udita, di fatto ci modifica.
sono assolutamente d'accordo con coccinella!
Pensiamo in questo contesto alla separazione, ai limiti che l'uomo pare creare...tipo bianco e nero, dritto e rovescio...in realtà sono una realtà parziale e soggettiva, ma infine tutto è Uno...dunque provo a pensare senza i limiti e gli egoismi del mio io e mi domando "e se in tutto il mondo eliminassimo i diferenti linguaggi x crearne UNO solo?
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Vecchio 21-07-2006, 14.23.53   #27
griselda
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Originalmente inviato da Uno
E come fai a non ascoltarlo? Forse con le orecchie... per esempio puoi chiuderle... ma qualcosa ascolterà lo stesso, ascoltiamo anche quello che non è emesso, figuriamoci quello emesso.
Però possiamo evitare di entrare in risonanza, in termini esemplificativi una scena estrema potrebbe essere quella del branco che spacca tutto, certi si trovano dentro e anche se da soli non spaccherebbero nulla risonando con gli altri lo fanno, noi possiamo decidere con chi vogliamo essere in accordo, accordati, armonici e per riportare il discorso sulle intenzioni del post originante thread di Osiride: anche quando emettiamo una parola noi possiamo non ri-suonare ma suonare, la vibrazione ci trasforma allo stesso modo di quando ascoltiamo le parole altrui come giustamente ha scritto Coccinella.... anzi dato che l'origine (materiale) siamo noi è ben più potente l'effetto su noi stessi.
La Scienza dei mantra, delle frasi assertive, invocazioni e quant'altro è la codificazione di esperienze fatte...
Potrei citarvi esperienze con materiali che "fanno presa" che si solidificano, per esempio, un gesso... un cemento e tutto quello che si soldifica accelera questo processo in varie maniere ma quello che adesso ci interessa nel discorso è la vibrazione, se vibriamo uno di questi materiali oltre che divenire più resistente fa presa prima.
E se noi potessimo con la Parola e la sua vibrazione (che possa rendere mobile tutto il nostro organismo cellulare) accelerare un processo di solidificazione di qualcosa che non è nel nostro fisico?
Non so se ho compreso ciò che hai detto
Ma dentro di me qualcosa ha risposto ricorda...:
Giovanni 15:9 9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore...
Ha attinenza?
Grazie!
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Vecchio 21-07-2006, 20.49.43   #28
Papi
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"e se noi potessimo con la Parola e la sua vibrazione (che possa rendere mobile tutto il nostro organismo cellulare) accelerare un processo di solidificazione di qualcosa che non è nel nostro fisico? "

intendi trovare un collegamento tra pensiero, logos, coscienza e..dna?la sostanza del DNA reagisce alle onde elettromagnetiche, se utilizzate alle giuste frequenze, ..quindi, immagino, anche al linguaggio....una sorta di riprogrammazione?
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Vecchio 21-07-2006, 23.14.58   #29
Ray
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La mia impressoine è che Uno, più che di riprogrammazione, parli di Costruzione... anche se a volte la seconda può comprendere la prima.

Sempre per mia impressone... "processo di solidificazione" = fase della corporeizzazione (il coagula precisamente)... "qualcosa che non è nel fisico" = materia sottile (precedentemente "raggruppata" o "concentrata")... un po' come prendere del fango e alitarci sopra


PS: per Costruzione intendo quanto esposto in "costruire"... la collaborazione alla Struttura
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Vecchio 22-07-2006, 09.42.21   #30
Osiride
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"e se noi potessimo con la Parola e la sua vibrazione (che possa rendere mobile tutto il nostro organismo cellulare) accelerare un processo di solidificazione di qualcosa che non è nel nostro fisico? "

intendi trovare un collegamento tra pensiero, logos, coscienza e..dna?la sostanza del DNA reagisce alle onde elettromagnetiche, se utilizzate alle giuste frequenze, ..quindi, immagino, anche al linguaggio....una sorta di riprogrammazione?
Non so se Uno intendesse questo, ma ciò che tu dici meriterebbe un approfondimento perchè, secondo me, è il cuore di tutta questa discussione, almeno nell'intenzione che avevo nel momento in cui l'ho proposta.
Nella Via Iniziatica le tappe del progredire sono diverse, ma vi sono due passaggi assolutamente obbligati.
Il primo è quello che può essere definito di "purificazione" del corpo, il secondo è quello che possiamo chiamare "purificazione" della coscienza.
Entrambi possono sintetizzarsi nel termine "Catarsi".
Se la Catarsi è una purificazione, è altresì vero che essa comporta una "trasformazione" dell'individuo. L'uomo-animale non può ovviamente giungere ad diventare un Vero Uomo, con il "bagaglio" inutile che grava sulla propria materia; simbolicamente questo "bagaglio" è il fagotto che il Matto dei tarocchi, il quale si sta approsimando ad uno strapiombo, molestato da un animale, porta con se.
Ma va da sè che se ci vogliamo liberare da questo "pesante fardello" dobbiamo per neccesità di cose intervenire sulla struttura intima della materia, sul suo "programma", in altre parole sul suo DNA. Il Dna, infatti, non è solo la sede del "programma" Uomo, ma è anche il luogo in cui ristagnano tutte le memorizzazioni ed i moduli comportamentali del singolo individuo (e non solo di quest'unità singola, ma anche di tutti i suoi ascendenti). Ogni qualvolta noi adottiamo un modulo comportamentale in modo assiduo e ripetuto nel tempo, memorizzaziamo nel nostro DNA questa nuova "caratteristica" che inizierà a vibrare ed a vivere in noi, ma anche nel patrimonio genetico dei nostri futuri discedenti. Questa nuova memorizzazione, se vissuta con Fede, s'imporrà sul vecchio schema memorizzato nel Dna e lo sostituirà. Ma attenzione, la sostituzione non è definitiva...diciamo che è come una riverniciata di fresco sulla vecchia vernice....ed la possibilità che questa nuova "vernice" si scrosti facendo riemergere ciò che sotto nasconde è sempre possibile.
Allora come fare per rendere duraturo questo cambiamento? Ci vuole la "fissazione mediante cottura", ma questo è un altro discorso che ci porterebbe ad affrontare la c.d. Opera al Rosso. Ciò che mi interessa ora dire che quel processo di sovrapposizione può essere accelerato con la "parola", non si tratta però a questo punto, di emettere semplicemente un'onda fonica, ma un'onda elettromagnetica "interiore"....questa "vibrazione", se resa intelligente, può intervenire sul Dna dell'individuo in modo da modificarlo stabilmente, almeno fino a quando non si arriva alla "cottura finale".
La domanda che ci si può porre è questa: ma come è possibile che una vibrazione elettromagnetica interiore alteri, modifichi, destrutturi e ristrutturi una macromolecola come quella del Dna? Non esiste il pericolo che, ammesso che ciò sia possibile, anche il patromonio genetico di base (quello che riguarda il corpo, le sue caratterisctiche morfologiche, il suo funzionamento, etc etc) possa venire alterato? Ed ancora: ammesso che tutto ciò sia vero, come si fa ad emettere una vibrazione "interiore" intelligente? Ehi, quante domande!
La vibrazione elettromagnetica ha si il potere di accelerare il processo di destrutturazione-ristrutturazione del Dna, ma questo solo in parte. In realtà la "parola interiore" svolge la sua funzione restituendo al Dna la sua giusta misura e proporzione. Quella giusta misura e proporzione che trasforma l'uomo squilibrato (cioè non in equilibrio, in disarmonia con l'intero Creato) in Uomo ordinato, armonico, in equilibrio.
Il dna è una macromolecola a forma di spirale; ciò che la caratterizza non è solo la combinazione delle "basi", ma anche il suo maggior o minor, come dire, "schiacciamento". Pensate ad una molla a forma di spirale...con le dita possiamo più o meno comprimerla......se il DNA perde la giusta misura del suo "schiacciamento", emette vibrazioni molto corte o troppo lunghe...in ogni caso disarmoniche con quelle della Creazione con le cui vibrazioni è necessario entrare in sintonia per realizzare quella perfetta identità Macrocosmo-Microcosmo.
Quindi, in conclusione, la vibrazione-interiore non solo "incide", anche se limitatamente, sulla struttura portante del Dna, ma soprattutto è in grado di modificare la sua elasticità.
Il Segreto è trovare la Vibrazione giusta, armonica, nonchè trovare il modo corretto per emetterla.
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Vecchio 22-07-2006, 13.10.03   #31
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Grosso modo è la stessa che ho scritto io con parole diverse, anche se con meno parole ero arrivato anche al processo dopo la ristrutturazione del dna
Comunque hai fatto bene, sono troppo sintetico a volte

la maggior parte del "segreto" è nella parola senza suono che nominavo all'inizio... ok ok anche qui vado troppo avanti, prima è meglio imparare a conoscere la parte più densa, imparare a conoscere il corpo.
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Vecchio 23-07-2006, 13.48.58   #32
Papi
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la lettura congiunta dei vostri illuminanti interventi mi porta allora al rapporto tra Creazione di Dio e realizzazione dell'opera nell'Uomo ed al ruolo della parola.."come in cielo come in terra" , quindi l'universo è trasformazione di Dio, più che creazione, e noi dobbiamo trasformarci, la parola, il logos è stata la manifestazione di Dio, nello spazio e nel tempo..per cui..per cui..
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Vecchio 24-07-2006, 09.02.17   #33
Osiride
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la lettura congiunta dei vostri illuminanti interventi mi porta allora al rapporto tra Creazione di Dio e realizzazione dell'opera nell'Uomo ed al ruolo della parola.."come in cielo come in terra" , quindi l'universo è trasformazione di Dio, più che creazione, e noi dobbiamo trasformarci, la parola, il logos è stata la manifestazione di Dio, nello spazio e nel tempo..per cui..per cui..
Hai presente il gioco del salto della corda? Due bambini, con in mano ognuno una estremità della corda, la fanno roteare; un terzo bambino si avvicina e, scelto il tempo giusto, si avvicina, entra in quel moto, ed inizia a saltare.
Per essere in armonia con l'Universo, è necessario tornare bambini, cogliere il ritmo giusto ed iniziare a saltare con esso, cioè a vibrare sintonicamente con esso.
Come si fa? Si deve trovare la frequenza giusta e mutare il proprio campo elettromagnetico iniziando a farlo vibrare su quella frequenza.
Il campo elettromagnetico vibra in modo diverso quando inizieranno a vibrare in modo diverso le diverse componenti che costituiscono la nostra materia.
Quando siamo in armonia con il Creato, nulla può più toccarci. E' come l'elica di un aereo; se diventiamo parte di quell'elica che ruota vorticosamente, tutto ciò che si scaglia contro di essa non scalfisce, non danneggia, ma viene scagliato lontano.
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Vecchio 24-07-2006, 11.32.04   #34
Clodette
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e allora xchè non discutere di come fare "tecnicamente" x arrivare a vibrare allo stesso tono dell'univeverso?
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Vecchio 14-10-2006, 19.47.03   #35
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Uff, finalmente, sgrunt e bisgrunt...

insomma, il capo non c'è, è Sabato, giù in bilbio c'è gente pesante e fastidiosa che pretende silenzio mentre ricerca inutilmente informazioni bislacche nei libri sbagliati e io ho voglia di chiacchierare.... sisi e quale posto migliore di questo? parole, son parole... firulì firulà

Il fatto è che quando lavoro canticchio. Canticchio piano, canticchio forte... canticchiando mi parlo a ritmo no? Eh che volete, Spolvera qua, Pulisci la, trova quel libro, metti via quell'altro... se non canticchiassi finirei per impolverarmi anch'io...

D'altra parte canticchiare mentre si Lavora è Operazione canonica no? hehehehe

Voi canticchiate mentre Lavorate?... conosco una certa topolina che ha una voce d'angelo... vabbeh dai torno a Sentire cosa vogliono quegli altri giù, che stanno sempre zitti... bleah
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Vecchio 15-10-2006, 02.18.07   #36
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Uff, finalmente, sgrunt e bisgrunt...

insomma, il capo non c'è, è Sabato, giù in bilbio c'è gente pesante e fastidiosa che pretende silenzio mentre ricerca inutilmente informazioni bislacche nei libri sbagliati e io ho voglia di chiacchierare.... sisi e quale posto migliore di questo? parole, son parole... firulì firulà

Il fatto è che quando lavoro canticchio. Canticchio piano, canticchio forte... canticchiando mi parlo a ritmo no? Eh che volete, Spolvera qua, Pulisci la, trova quel libro, metti via quell'altro... se non canticchiassi finirei per impolverarmi anch'io...

D'altra parte canticchiare mentre si Lavora è Operazione canonica no? hehehehe

Voi canticchiate mentre Lavorate?... conosco una certa topolina che ha una voce d'angelo... vabbeh dai torno a Sentire cosa vogliono quegli altri giù, che stanno sempre zitti... bleah
Grazie al Bibliosorcio...abbiamo scoperto anche un'altra cosa: le Operazioni Canoniche. Correggimi se sbaglio...Bibliomouse...
Facendo l'esempio dei Conventi all'interno dei quali quando si lavora si " canta " per uniformare i propri movimenti, ma soprattutto la propria essenza, al " ritmo " vibratorio ( se si fa attenzione la maggior parte dei canti cosidetti canonici sono simili a dei Mantra ) cosi si puo pensare al " comportamento " di apertura o chiusura che ognuno assume e che si rende più palese nel momento in cui si avanza sulla Via ma soprattutto nel possibilità di aprire collegamenti con le stesse persone che si pongono ad una stessa frequenza e chiuderli con coloro che non hanno tale capacità ( all'interno di un convento hanno tutti lo stesso intento ).
Questo immaginare le cose, puo forse sembare ostico però mi sembra che fondamentalmente non lo sia. In altre parole ognuno " racchiude " in Se la Parola. La miriade di trasformazioni, interiori ed esteriori, alle quali si va incontro non sono altro che il risultato della Uniformazione che il singolo sta ottenendo con lo Studio.
Fermandomi su questo concetto anche se non so se è posto correttamente, continuo dicendo che l'aprirsi o il chiudersi denota anche la Capacità di Sapere Ascoltare la Parola ossia la Vibrazione; ciò che probabilmente puo essere definito Silenzio ( non lo so mi sto buttando.. )
Insomma l'armonizzazione, come ad esempio "cantando ", elimina il superfluo e lascia " candida " la vibrazione....
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 15-10-2006, 03.49.41   #37
Haamiah
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Ovvero.....il Silenzio è d'oro, la parola è d'argento
......perdonatemi se mi ripeto

Parole.....parole....parole

In tanti galli a cantar non si fece mai giorno....

Un thread dedicato alle parole...uhmm...
perchè una parola non vibrata è più potente? come diceva Uno?.....
può essere perchè il pensiero vien prima della parola.....però , però perchè esso sia potente dobbiamo prima renderlo 'fisico', corporeizzarlo, solo dopo averlo realmente acquisito, potrà esservi la ripetizione senza suono.... ovvero la velocità del pensiero, che non ha eguali a quella fisica...può giungere ovunque, ovvero il pensiero crea.....il Mantra più potente non sarà infatti quello vibrato a voce alta, ma quello vibrato senza suono, solo che per giungere a vibrarlo senza suono lo si dovrà prima saper vibrare a viva voce....e tutto il corpo dovrà entrare in risonanza con esso..quando si giungerà a tal punto con la ripetizione mentale il corpo riuscirà a entrare in risonanza poichè la memoria del corpo ha già acquisito tale facoltà....uff non so se mi sono spiegata....penso Uno si riferisse a questo quando parlava di parola senza suono....se non era esattamente questo...attendo conferma.


Ma chissà dove avrò raccattato tali informazioni...qualche libercolo da bancarella....

Interessante anche questa cosa della de-ristrutturazione del DNA, avevo già sentito qualcosa in giro....


Riguardo al canto se si è tonati...mi tocca concordar con Messer Topo


c'è un gattaccio che s'aggira per i meandri della biblio.....per quanto siano loquaci e dotti i topini, a sti gattacci gliene importa....
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Vecchio 15-10-2006, 15.26.29   #38
Sole
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parola senza suono.......

Come può essere una manifestazione vibratoria come la parola senza suono?
Ci riflettevo giusto l'altro giorno..
Se pensiamo alle scale musicali potremmo in qualche modo trovare la risposta. Una vibrazione più diventa alta e più diventa sottile, più si scavallano le scale e più è alta la vibrazione, sottile, potente, forte ed inudibile.

Allora pensavo: come fà a diventare inudibile? Perchè la sua vibrazione sfonda la barriera materica del suono, mi par la risposta...

Ho visto delle foto di aerei che raggiunta la velocità del suono creano un boato e un effetto visivo fisico come se davvero sfondassero un muro ... ergo: tali vibrazioni sono talmente veloci, potenti e sottili da traforare la violentemente la materia più grezza e da permettere di raggiungere livelli sottili di materia tanto da creare... ma sappiamo che il pensiero nn viene creato dal basso (per cui l'uomo "semplice" nn ha potere di creare) ma il pensiero è già creato e noi vi attingiamo, se siamo bravi in maniera cosciente.

Quindi mi vien da pensare (...) che con la parola (a questo livello di densità) non creiamo nulla ma attingiamo .. vivifichiamo, forse, movimenti vibratori utili allo scopo.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 15-10-2006, 16.18.04   #39
griselda
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Premetto che non sto rispondendo a nessuno in particolare ma sto cercando di farmi un'idea di quel che state trattando.

Ho la macchinetta del caffè accanto ad una bottiglia d’acqua. Preparo il caffè e poi premo il bottone che fa scendere l’acqua mi distraggo e dirigo lo sguardo verso la bottiglia dell’acqua che oggi è mezza vuota. Nell’acqua si formano dei disegni bellissimi sembrano dei mandala.
Ecco che mi si formula una domanda nella testa.
Se le parole sono vibrazioni invisibili e noi siamo composti da acqua per una percentuale altissima, cosa succede quando vengono emesse? Inoltre le parole sono veicoli comprendenti una serie di pensieri, come i frutti di un albero sono intrisi dalla linfa della pianta?
Se noi emettiamo parole di rabbia queste staranno vibrando in noi trasformandosi in parole che andranno a far vibrare qualcuno nello stesso modo in cui fanno vibrare noi?
Allora alla base l’energia che muove tutto sono le sensazioni/emozioni dalle quali nascono i pensieri che creano la parola estratto della vibrazione iniziale. Una trasformazione di energia primaria che si trasforma e ritrasforma per poter uscire nel mondo in cui diviene parola. Ecco che noi diventiamo la parola stessa? Se la parola ci fa vibrare sulla stessa vibrazione che l’ha emessa noi se l’accogliamo diventiamo quella parola?
Originariamente noi nasciamo parola? Il nostro nome è una parola che ci condiziona?
Ma allo stesso modo in esso vi è racchiuso qualcosa che ci chiude in un cerchio dal quale possiamo uscire lavorando sulla base di quello che ci condiziona in quel nome?
Lavorando sulle emozioni-pensiero-parola ovvero parola-pensiero-emozioni possiamo cambiare la nostra struttura condizionante?
Se sì,in questo modo la parola potrebbe diventare silenziosa?
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Vecchio 16-10-2006, 08.53.51   #40
Osiride
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Le tue domande-riflessioni sono stupende ed hanno in sé la risposta.
La "parola", le "vibrazioni sottili", quelle vibrazioni che "disegnano" forme e "creano" sostanza nella "acqua" della tua anima e della tua coscienza, diventa silenzio quando la vibrazione stessa giunge ad una frequenza tale che sembra scomparire all' "udito" di un ipotetico osservatore.
ciao
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Vecchio 16-10-2006, 22.52.51   #41
Ray
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D'altra parte canticchiare mentre si Lavora è Operazione canonica no? hehehehe
vabbeh, adesso il sorcio si mette anche a parlare "ermetico"... ma non doveva limitarsi a comparire su chiamata e a narrar fole?... e ridacchia pure... vabbeh

Se bene interpreto le sue intenzioni, come già accennato da Jeze, è porre l'attenzione sui "canoni". I canoni, in musica, sono speciali tipi di contrappunti. Per farla breve si tratta di una melodia base che si sviluppa e, in funzioane di una serie di regole, di inervalli e di tempi, viene "imitata" dalle altre voci.
Ci sono vari tipi di canone a seconda del tipo di imitazione, del nuemro di voci ecc.ecc. in ogni caso, effettivamente, ha delle caratteristiche interessanti.
Prima di tutto la parola. Canone viene dal greco e vuol dire "regola, legge". Poi il meccanismo: la ripetizione o meglio l'imitazione fa si che il canto si sviluppi cime se fosse una spirale e produce una specie di moto perpetuo. Il canto, la melodia, torna sempre su se stessa e si interseca con le altre voci che gli rispondono. Tuttavia, come una spirale, si sviluppa, procede, non si chiude in un cerchio... come la creazione insomma.

Se poi pensiamo alla "legge" che sta alla base delle note musicali e consideriamo le specifiche regole del canone (assimilabili alle regole geomet4riche per produrre una spirale), forse possiamo intuire qualcosa...

poi non so, sarebbe da ragionare ancora su quel che dice, posto si abbia voglia di dargli ascolto ovvio...

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Vecchio 17-10-2006, 09.30.42   #42
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Mi torna alla mente un'episodio di almeno 20 anni fa'... ero intendo a dipingere... mi ero immerso nella pittura... premetto che non vi era scopo nel dipingere se non l'atto in se'... beh... dicevo... mentre ero immerso nel dipingere ho cominciato ad udire un suono lontano... una melodia... ricordo che... con attenzione cercai l'origine del suono... era un pomeriggio di tarda primavera... le finestre aperte sulla campagna... continuavo a dipingere ma l'attenzione si era spostata su questa melodia... ricordo che chiusi gli occhi per "ascoltare" con piu' attenzione quella melodia misteriosa... non avevo mai udito una melodica cosi' sottile e soave... rimasi in ascolto con gli occhi chiusi.... pareva nascesse da dentro me... una sensazione strana... potevo udire la melodia...

Questo episodio non si e' piu' ripetuto nel tempo con quella " intensita' "... con quel coinvolgimento... ancora oggi ne ho un ricordo vivo...

Per dire che...puo' essere vero il contrario?...
Quando si e' in armonia con il proprio essere (dipingere e' stato un tramite o un medium inconsapevole) si puo' udire un suono o meglio una melodia generata dallo stato dell'essere in armonia con quello che lo circonda?...

Mi scuso... magari sono andato fuori tema... la domanda e'... l'essere in armonia puo' generare un suono armonico?


PS: cerco nelle esperienze vissute un riscontro in quello che leggo... questo "modus operandi" crea un ponte sul mio mondo soggettivo (a me sconosciuto) e sul sapere oggettivo che giorno dopo giorno apprendo in questa grande citta'...

Ultima modifica di Grey Owl : 17-10-2006 alle ore 09.35.39.
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Vecchio 07-05-2007, 14.50.44   #43
griselda
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Predefinito un bel tacer non fu mai scritto

Rendersi conto di quanto Sacra sia la parola sia scritta che verbale mi ha fatto capire l'importanza del silenzio. Ci viene insegnato a parlare ma è qualcosa di meccanico come i versi degli animali, impariamo per imitazione non parliamo perchè sappiamo cosa diciamo. Per poter effettivamente Parlare ci vogliono anni di comprensione di applicazione di pazienza per impare questa Arte. Quando leggevo la frase: parlare a vanvera, avevo banalizzato il concetto.
Forse partendo dalla materia si può arrivare all'essenza, imparare a lavorare con pazienza in ogni piccola occasione della vita, ogni piccolo lavoretto tirando fuori da noi il meglio di noi stessi, un giorno impareremo anche a parlare con la stessa attenzione, fino ad allora dovremmo tacere.
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