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Vecchio 26-06-2008, 00.36.14   #1
Ray
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Predefinito trionfi?

Vi è del ciarlatano in chiunque trionfi in qualsiasi campo.
(E.M. Cioran)

Comparirà tra gli aforismi...

Mi ha colpito questo. Mi ha fatto pensare che per ottenere un trionfo, in un campo in cui sono presumibilmente esperto, ho bisogno di una competizione organizzata da non esperti, e di un riconoscimento generale, quindi certamente da non esperti.
Quindi ovvio che c'è del ciarlatano in me... il puro, nel senso di vero, non può (e non deve) trionfare... pena il decadimento.
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Vecchio 26-06-2008, 02.20.31   #2
Grey Owl
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Il trionfo è una sorta di marcia del vincitore, un palesare la vittoria di fronte alla gente, al popolo. Il vincitore si mostra dopo la battaglia vinta contro un nemico, contro un'avversario. Egli si mostra al popolo e non solo ad altri soldati, al popolo che non conosce l'arte della guerra e che non può valutare quindi il valore del vincitore. Il popolo vede il vincitore ma non ne apprezza il valore, esulta verso un vincitore proclamato.

Nell'ambito di una competizione vi saranno esperti e meno esperti. Il valore attribuito al vincitore è dato dai concorrenti che ha lasciato alle sue spalle. Come in una classifica vi sarà il primo, il secondo, il terzo e così via via, sino all'ultimo concorrente. Il trionfo è per quel concorrente che si è dimostrato il più esperto di tutti.

Il puro non entra in competizione perchè non ne ha "bisogno", non trionfa e non è sconfitto, semplicemente agisce. Il puro è tale se non si sporca, pena appunto il decadimento. Visivamente egli è sopra la competizione, la osserva senza entrarvi, pena appunto il cadere in basso.

Il ciarlatano era colui che nelle piazze imboniva con le sue ciarle (chiacchiere). Esperto di sofismi e giri di parole, approffittava della credulità della gente e dei loro bisogni inconfessati. In genere vendeva cose che ne decantava l'efficacia ma di nessun effetto reale.

Concludendo, questo aforisma mi ricorda un detto popolare ed è "chi si loda s'imbroda".

Infatti chiunque trionfi ha in se del ciarlatano in quanto facente parte di una competizione a cui partecipano esperi e non esperti. Nella sua vittoria vi è l'affermazione di esperto in un gruppo composito. Il "popolo" esulta il vincitore ma non ne conosce il valore. E come il ciarlatono esalta attributi inesistenti, così il vincitore è portato al trionfo da inesperti.
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Vecchio 26-06-2008, 09.17.56   #3
Astral
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Io invece l'ho vista come se questo aforisma penalizzi l'essere eclettico. E' quel qualsiasi che mi fa riflettere. Se io sono bravo anche in cose che non ho mai fatto, sto improvvisando e ho bisogno sicuramente della chiacchiera per farlo.


E' il caso di persone che dicono io vado in palestra, suono, lavoro, ho una famiglia, ed un associazione di volontariato ed in più tiro con l'arco!
In realtà sembra trionfare in tutti campi, ma nella maggiorparte dei casi sono chiacchiere, è il tipo che è sa fare tutto, e non eccelle in nulla, al contrario di chi invece fa soltanto una cosa e si è specializzata in quello.
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Vecchio 26-06-2008, 09.27.19   #4
stella
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Io invece l'ho vista come se questo aforisma penalizzi l'essere eclettico. E' quel qualsiasi che mi fa riflettere. Se io sono bravo anche in cose che non ho mai fatto, sto improvvisando e ho bisogno sicuramente della chiacchiera per farlo.
E' il caso di persone che dicono io vado in palestra, suono, lavoro, ho una famiglia, ed un associazione di volontariato ed in più tiro con l'arco!
In realtà sembra trionfare in tutti campi, ma nella maggiorparte dei casi sono chiacchiere, è il tipo che è sa fare tutto, e non eccelle in nulla, al contrario di chi invece fa soltanto una cosa e si è specializzata in quello.

Concordo anch'io per lo stesso motivo:
Non si può trionfare in qualsiasi campo,
quindi chi afferma una cosa del genere di sè è un ciarlatano.

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Vecchio 26-06-2008, 11.20.15   #5
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Vi è del ciarlatano in chiunque trionfi in qualsiasi campo.
(E.M. Cioran)
Mi ha colpito subito l'assonanza trionfo-tonfo... Tonfo come caduta, decadimento.

Penso l'aforisma si riferisca più al vissuto interiore che all'esteriore di un individuo. Quindi se dentro c'è trionfo (festeggiamenti, danze, etc..) significa che c'erano delle aspettative, delle proiezioni, e più sinteticamente brama..

Se dentro non c'è niente di tutto questo, non posso trionfare. Sarò contento, felice... ma il "trionfo" mi dà l'idea di chi si giuggiola, di chi si siede sugli allori e resta lì a godersi gli applausi degli altri. Questi prima o poi finiranno, magari gli stessi che ti acclamavano nel giro di alcuni mesi ti criticheranno, ti insulteranno, e dunque la tua non è stata una conquista duratura, ma effimera...
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Vecchio 26-06-2008, 11.41.46   #6
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Mi ha colpito subito l'assonanza trionfo-tonfo... Tonfo come caduta, decadimento.

Penso l'aforisma si riferisca più al vissuto interiore che all'esteriore di un individuo. Quindi se dentro c'è trionfo (festeggiamenti, danze, etc..) significa che c'erano delle aspettative, delle proiezioni, e più sinteticamente brama..

Se dentro non c'è niente di tutto questo, non posso trionfare. Sarò contento, felice... ma il "trionfo" mi dà l'idea di chi si giuggiola, di chi si siede sugli allori e resta lì a godersi gli applausi degli altri. Questi prima o poi finiranno, magari gli stessi che ti acclamavano nel giro di alcuni mesi ti criticheranno, ti insulteranno, e dunque la tua non è stata una conquista duratura, ma effimera...
Anche a me trionfo ha fatto pensare a qualcosa di effimero, qualcosa che esplode di colpo come un fuoco di artificio ma che di cui dopo poco non rimane nulla.. Una festa esagerata ma breve.. un po' come quando si vince una partita di calcio ma poi si perde il campionato, li' per li' , vinta la partita i tifosi portano la squadra in trionfo ma se poi non vince il campionato ecco che quella partita verra' dimenticata.. stesso discorso per i condottieri di una volta vinta la battaglia venivano portati in trionfo, ma se poi perdevano la guerra...

A me ha colpito anche il modo in cui hanno letto Astral e Stella quel "qualsiasi", perche' a me a prima lettura ha fatto pensare a "un qualunque campo", ma non inteso come "tutti" i campi, non so se si capisca, ma e' proprio un modo di leggere la frase differente.. giusto per dire quanti modi abbiamo per leggere soggettivamente...

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Vecchio 26-06-2008, 11.54.53   #7
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Se l'aforisma avesse voluto sottolineare quel "qualsiasi" credo sarebbe stato così:
"Vi è del ciarlatano in CHI trionfi in qualsiasi campo"

Per come è messo mi fa più pensare al fatto che per l'autore il trionfo sia a prescindere una cosa da ciarlatani...

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Vecchio 26-06-2008, 15.22.28   #8
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A me ha colpito anche il modo in cui hanno letto Astral e Stella quel "qualsiasi", perche' a me a prima lettura ha fatto pensare a "un qualunque campo", ma non inteso come "tutti" i campi, non so se si capisca, ma e' proprio un modo di leggere la frase differente.. giusto per dire quanti modi abbiamo per leggere soggettivamente...

Credo che la tua sia la lettura corretta... qualsiasi per qualsivoglia, uno qualunque non tutti.
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Vecchio 26-06-2008, 15.46.49   #9
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Il trionfo, come avete detto, lo assocerei quindi anche ad una marcia " trionfale ".
Il trionfare letto sia in chiave materiale sia in quella interiore, è per questo un essere posto al di sopra, per le gesta, per le opere, per le battaglie o anche per le vendite. Posto al di sopra da chi individua il trionfatore come da lodare, al quale riconoscere quello che ha fatto, premiarlo.
E dunque anche vendere del sapone, lo si vende perché, casomai, la massaia in quel momento l'acquista poichè, date le mie doti, le mie capacità, queste attecchiscono - c'è predisposizione - anche se il sapone è normale, comune e non potrà portare altro effetto se non quello di lavare le mani.

Qualcosa che è al di fuori dal comune mi vien per altro, ma questo vedere fuori dal comune è decretato da chi si trova in basso - e che porta necessariamente in alto un Tizio, un opera -.
Ora un lodarsi da se, per queste doti, per queste capacità; un lodarsi in cui ci sono " due " parti, che siano esterne od interne, determina questo acclamare, questo trionfo che spesso viene visto e vissuto come fine, traguardo, limite a cui arrivare senza rendersi conto che invece è una tappa.
Forse allora è proprio questo vederlo come fine, come punto di arrivo e quindi come trionfo a dimostrare che qualcosa manca e che ad esserci è la necessaria compiacenza ( ancora ) di quel che si fa.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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Vecchio 26-06-2008, 15.51.10   #10
Astral
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A me colpisce ancora una volta chiunque e qualunque, quindi qualsiasi persona che eccella in tutti i campi, quindi anche un maestro (chiunque) trionfi in tutti i campi.

Trionfare però, parla di avere la meglio sugli altri?
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Vecchio 26-06-2008, 16.08.54   #11
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A me colpisce ancora una volta chiunque e qualunque, quindi qualsiasi persona che eccella in tutti i campi, quindi anche un maestro (chiunque) trionfi in tutti i campi.

Trionfare però, parla di avere la meglio sugli altri?
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Credo che la tua sia la lettura corretta... qualsiasi per qualsivoglia, uno qualunque non tutti.
Si, anche io credo che l'interpretazione possa essere che chiunque trionfa in " qualsiasi " campo è ciarlatano.
Se ( " non " forse pure ) trionfa in " tutti " i campi non lo è, poichè forse avrà come dire, centellinato - nel senso non di piccola parte quanto in quello di "pienezza" per ognuno, non eccedere o andare oltre alle capacità - quello che può dare, in tutti.
Se il trionfo lo si considera come qualcosa dal quale, poi dopo, si scende, nulla mi vieta, in tutti i campi allora, di rimanere al di sotto e quindi di non arrivare a quel limite dopo di cui inevitabilmente cado.

Mhm...trionfare come avere la meglio sugli altri dici, Astral? Sinceramente credo di no almeno in questo aforisma poi è naturale che si può leggere anche come dici, in quanto sono gli altri che lodano il trionfatore, quindi è per quelli che lui, appunto, trionfa per un qualcosa che ha fatto.
Però pensandoci potrebbe anche starci che io trionfo in quanto gli altri non sono alla mia altezza ( nel senso sono furbo nella misura in cui gli altri non lo sono; sono bravo nella misura in cui gli altri non lo sono e così via ) e quindi mi vedono, necessariamente, dal basso verso l'alto poiché si trovano ad occupare una posizione inferiore.
__________________
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Vecchio 26-06-2008, 17.58.31   #12
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A me colpisce ancora una volta chiunque e qualunque, quindi qualsiasi persona che eccella in tutti i campi, quindi anche un maestro (chiunque) trionfi in tutti i campi.

Trionfare però, parla di avere la meglio sugli altri?
Il trionfo è un onore che si concede a chi ha conseguito una importante vittoria, venire portati in trionfo vuol dire essere innalzati sugli altri...

Essere innalzati, appunto, non innalzarsi da soli.
Quel qualsiasi sta a significare in un campo a caso, non meglio specificato, quindi potrebbe essere in uno qualsiasi di quelli presi in considerazione, sottinteso quindi che potrebbe essere in tutti, non in tutti inteso per tutti, ma uno non meglio specificato.
Quindi, mancando la specificazione, si sottintende che si tratti di un ciarlatano, se interrogandolo in uno qualsiasi degli argomenti questo dice di essere un trionfatore...
Spero di non esseremi incartata...

Ho notato che anagrammando la parola "trionfo" ne viene "tronfio", che significa appunto uno che si dà delle arie, che è pieno di sè...

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Vecchio 26-06-2008, 19.01.46   #13
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...

Ho notato che anagrammando la parola "trionfo" ne viene "tronfio", che significa appunto uno che si dà delle arie, che è pieno di sè...

La parola è anche molto vicina a tonfo. Inoltre c'è un tri che triplica...
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Vecchio 26-06-2008, 22.10.48   #14
Sole
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Vi è del ciarlatano in chiunque trionfi in qualsiasi campo.
(E.M. Cioran)

.
Io non son d'accordo con questa frase.
Trionfo ha un significato simile a tripudio, entrambi esprimono tre passi il che mi fà pensare ad un'azione completa. Io spesso uso tripudio quando vedo nella natura qualcosa di meraviglioso, un tripudio di colori, un trionfo di fiori, è una parola che mi lascia la sensazione di bellezza oltre ogni manifestazione. L'estate è un trionfo, una manifestazione, il completamento di un ciclo e di un'opera. Se si arriva a trionfare non c'è ciarlatano per me. Che gli altri lo sappiano o no, che il mondo sia a conoscenza del fatto che sono capace di impegnarmi al massimo in tutto quello che faccio (magari.. uso la prima persona per comodità) non toglie che io trionfo ogni giorno.

Penso che questo tipo di aforisma vada inserito nel contesto dal quale è stato estrapolato per poterlo indagare, così ho come l'impressione che gli manchi qualcosa.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 26-06-2008, 23.46.55   #15
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Penso che questo tipo di aforisma vada inserito nel contesto dal quale è stato estrapolato per poterlo indagare, così ho come l'impressione che gli manchi qualcosa.
Anche io ho spesso la sensazione che manchi qualcosa nelle cose che dice Cioran, tuttavia il contesto non c'è ossia la frase è così... slegata da altri contesti, inserita in un contenitore di frasi slegate (anche se hanno tutte in comune qualcosa, ma più uno stato d'animo e un modo di vedere e approcciare il mondo connesso ad esso.

Quando l'ho letta (nel primo post forse ho sviato un po') ho letto quel trionfare come "arrivare primo", vincere, primeggiare in qualcosa. E connettendo l'arrivare primo alla successiva caduta e a tutto ciò che serve, in più della competenza per arrivare primo in una competizione che in fondo non occorre, ho simpatizzato (simpatia nel senso di sentire insieme) con Cioran, accordandogli emotivamente ragione.
Se sei completo, vero fino in fondo in un qualsiasi campo, allora non trionfi.

Poi per carità, opinioni. Buonissima anche la tua e interessanti tutti i diversi modi di leggere (che poi son diversi modi di sentire).
Ray non è connesso  
Vecchio 27-06-2008, 00.06.22   #16
Sole
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Così sembra un pò la storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto...
non trionfi se sei trionfante dentro ma trionfi sempre se lo sei.
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