La piramide di Maslow

[turaz]

Originalmente inviato da stella

Io non credo sia proprio così, altrimenti la realizzazione spirituale non avverebbe mai, se si è sempre occupati a risolvere i problemi contingenti...
La realizzazione spirituale secondo me è indipendente dagli altri bisogni, che sia quello di procurarsi il pane quotidiano, che il senso di appartenenza o di identità, o di realizzazione personale.
Penso anche che chi ha una buona realizzazione spirituale riesce nel contempo a realizzare anche i propri altri bisogni esistenziali, li "centra" meglio.

pienamente d'accordo.
anche se può dedicarsi alla spiritualità se ha "superato" determinate cose ed almeno inizialmente ciò nasce proprio dalla soddisfazione di essi in modo da permettere alla mente di dedicarsi ad altro che almeno all'inizio è visto come "secondario"

[turaz]

Originalmente inviato da stella

Volevo intendere lo spirito evangelico descritto nel discorso della Montagna:

"Cercate il Regno di Dio e il resto vi sarà dato in aggiunta. Il Padre vostro che è nei cieli sa di cosa avete bisogno"

esattamente...
una volta che "dimori" in quel regno.. il resto... è un di più.

[Uno]

Originalmente inviato da Ray

Sollevi due questioni secondo me importanti. Una riguarda la soddisfazione dei bisogni (quel che dici sull'essere ricchi o altro) che, a mio avviso, non è eliminazione.

Infatti i bisogni si possono vincere (come la paura di cui abbiamo altre volte parlato) ma non eliminare, può essere che alcuni tipi di bisogno siano talmente vinti o messi da parte perchè siamo concentrati su altro da sembrare che non li abbiamo più.
Anche avere un bisogno necessita di energia, se la usiamo per altro la ricezione di quello stimolo non ha forza

L'altra questione che sollevi riguarda l'ultimo bisogno. anche io mi ero posto la domanda se si parlava di qualcosa di spirituale o solamente di sociale. Perchè io sento lo spirituale come un bisogno... a volte a tal punto da occuparmi alla bell' e meglio degli altri per poter dedicarmi ad esso. A volte addirittura credo di averne trascurato qualcuno per lo stesso motivo, sbagliandomi grossolanamente. Infatti nessuna realizzazione spirituale è possibile se si hanno questioni irrisolte, almeno credo.

Più o meno si, quello che ho scritto sopra "spiega" la cosa, se mi concentro solo sulla realizzazione Spirituale senza preliminare preparazione il rischio è che alla prima distrazione uno di quei bisogni seppellito mi affoghi, se riuscissi a rimanere concentrato alla massima potenza per sempre il fatto non potrebbe accadere, ma quanti ci riescono? Invece se studio i bisogni, tolgo consapevolmente forza il più possibile a tutti facendo rimanere solo le necessità e i desideri reali ecco che concentrandomi sulla realizzazione del Se se mi capita una defaians (sempre da evitare se possibile) il danno sarà senz'altro minore.

Quindi in questo precedente periodo scritto ho introdotto un'altra cosa: le necessità
(a proposito, anche se l'etimologia ufficiale prende un'altro aspetto di "sogna" quello di Sunia,e slitteramenti vari, inerente a necessità o impedimento, non posso far a meno di notare il due volte sogno: bi-sogno)

Il discorso non è finito....

[stella]

Originalmente inviato da Uno

se mi concentro solo sulla realizzazione Spirituale senza preliminare preparazione il rischio è che alla prima distrazione uno di quei bisogni seppellito mi affoghi, se riuscissi a rimanere concentrato alla massima potenza per sempre il fatto non potrebbe accadere, ma quanti ci riescono? Invece se studio i bisogni, tolgo consapevolmente forza il più possibile a tutti facendo rimanere solo le necessità e i desideri reali ecco che concentrandomi sulla realizzazione del Se se mi capita una defaians (sempre da evitare se possibile) il danno sarà senz'altro minore.

Interessante questo discorso: in altre parole significa non investire tutta la propria forza su un solo bisogno, ma con una giusta economia fare sì che pure questo sia soddisfatto, togliendo forza dove non è necessaria.
Così si può avere una realizzazione di Sè equilibrata e quindi più duratura...

Il discorso della montagna verte soprattutto a ribaltare la priorità dei bisogni, facendo capire un'altra necessità dell'uomo, quella spirituale, ma non a caso Gesù oltre che a nutrire la folla spiritualmente, si preoccupa anche di nutrirla di cibo materiale...

Originalmente inviato da Uno

Quindi in questo precedente periodo scritto ho introdotto un'altra cosa: le necessità
(a proposito, anche se l'etimologia ufficiale prende un'altro aspetto di "sogna" quello di Sunia,e slitteramenti vari, inerente a necessità o impedimento, non posso far a meno di notare il due volte sogno: bi-sogno)

Il discorso non è finito....

Il bi-sogno, visto come due volte sogno, vorrebbe dire una cosa molto sognata, quindi più di un desiderio, ma a cui si può anche rinunciare o che si può rimandare, mentre una necessità è una cosa che non si può procastinare...