Ermopoli
L'antica città della conoscenza
  
    
Torna indietro   Ermopoli > Forum > Giardino Filosofico > Aforismi, Proverbi, Modi di dire

 
 
Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Vecchio 26-06-2008, 11.10.04   #1
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito Morire da.......

Stavolta sono sicuro che è stata Daf in tag a scrivere :
Morire dal sonno
Ma c'è anche morire di fame, morire di sete, sono morto dalla stanchezza etc...

In sostanza quando un bisogno fisico non soddisfatto arriva ad un certo limite moriamo, cioè arriviamo all'inverso di essere vivi, presenti.

Uno dei precetti per mettersi a meditare seriamente (intendo "l'esercizio", non la reale meditazione, stato in cui si può essere anche sempre potendo) è soddisfare prima i bisogni fisici, tipo non avere fame, non dover andare in bagno etc...
Uno non è connesso  
Vecchio 26-06-2008, 11.49.15   #2
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Effettivamente la morte, è che talmente abbiamo bisogno di quella cosa da starne male. E' appunto una mancanza forte, e la mancanza è anche peccato.

A volte non si arriva alla morte, ma si arriva all'essere affamati. Sono affamato di amore, significa che non sono abbastanza nutrito, e più mi manca, più rischio la morte affettiva.

D'altronde se Dio è vita, la morte spirituale è l'allontanamento dal divino.

In effetti a me dicevano che per meditare c'era bisogno del digiuno, della castità, del rimanere svegli, ma è un po' difficile meditare quando ti rimango certe voglie insoddisfatte.
Astral non è connesso  
Vecchio 26-06-2008, 15.20.01   #3
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

In sostanza quando un bisogno fisico non soddisfatto arriva ad un certo limite moriamo, cioè arriviamo all'inverso di essere vivi, presenti.

Uno dei precetti per mettersi a meditare seriamente (intendo "l'esercizio", non la reale meditazione, stato in cui si può essere anche sempre potendo) è soddisfare prima i bisogni fisici, tipo non avere fame, non dover andare in bagno etc...

Dunque il bisogno di una determinata cosa c'è e potrebbe distrarre, anzi necessariamente lo fa.
Il bisogno pertanto " deve " essere soddisfatto, giustamente per colmarne il vuoto che potrebbe necessariamente provocarsi: la rottura di un qualcosa in me. L'esserci ( o almeno la presunzione di ) e il non esserci.

Questa rottura, limite del bisogno, diviene "non bisogno" ma non in senso di soddisfazione, quanto di estinzione di quella parte.
Mi capitava ( adesso un po meno ) quando avevo troppa fame. Arrivavo ad un punto in cui la fame era altissima ma non soddisfacendo quel bisogno arrivavo ad un punto, essendomi spinto troppo oltre, in cui avvertivo un vuoto (mentale o che altro ) in cui avrei potuto pure mangiare ma non sarebbe stata la medesima se l'avessi soddisfatto prima della rottura. Stessa cosa per il sonno o che altro.
Il bisogno rappresenta lo spazio - un vuoto, quindi questo mi fa pensare che un vuoto c'è gia di suo e che lo percepisco solo dopo la rottura - tra me e la cosa di cui ho necessità e soltanto il colmarlo, potrebbe essere un ponte a che io rimanga presente. Quindi tanti ponti quanti sono i bisogni, considerando che vi sono bisogni prima e secondari, alcuni di maggiore importanza ed altri di me, sempre in relazione a ciò che si vuole.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso  
Vecchio 26-06-2008, 17.04.28   #4
stella
Organizza eventi
 
L'avatar di stella
 
Data registrazione: 09-04-2006
Messaggi: 2,233
Predefinito

Effettivamente questo morire per... o morire da... indica che quella data cosa manca quindi averla diventa una priorità assoluta... è il nostro corpo che lo richiede mandando dei segnai inequivocabili.

Ma a proposito di morire da... anchè qui c'è il suo contrario, cioè ci si può sentire morire perchè manca una cosa o anche perchè c'è n'è troppa...
Avete presente morire dal ridere ?
Questo succede quando non si riesce a fermarsi, anche se si vorrebbe farlo, si continua a ridere... finchè non si esaurisce la carica, ma poi ci si sente benone, altrochè morire....
stella non è connesso  
Vecchio 26-06-2008, 17.23.50   #5
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
......
Mi capitava ( adesso un po meno ) quando avevo troppa fame. Arrivavo ad un punto in cui la fame era altissima ma non soddisfacendo quel bisogno arrivavo ad un punto, essendomi spinto troppo oltre, in cui avvertivo un vuoto (mentale o che altro ) in cui avrei potuto pure mangiare ma non sarebbe stata la medesima se l'avessi soddisfatto prima della rottura. Stessa cosa per il sonno o che altro.
Credo che queste cose che dici Jez, siano connesse al discorso che facevamo tempo fa sugli accumulatori energetici , la mia idea è che anche quando diciamo muoio dal sonno, o muoio di fame, in realtà abbiamo a disposizione ancora diverse energie, cioè sentiamo il sonno o la fame in maniera prepotente, ma se passiamo il punto che dicevi, possiamo andare avanti ancora per un bel po'.
Chiaro che se non mangiassimo o dormissimo oltre i limiti.. ad un certo punto il corpo ci "abbandonerebbe"...

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
........................
Uno dei precetti per mettersi a meditare seriamente (intendo "l'esercizio", non la reale meditazione, stato in cui si può essere anche sempre potendo) è soddisfare prima i bisogni fisici, tipo non avere fame, non dover andare in bagno etc...
Mi incuriosisce molto questa parte che hai scritto Uno, ad esempio quelle persone che di proposito si sottopongono a digiuni e poi si immergono nella preghiera quindi, devono essere preparati precedentemente , a sopportare il digiuno altrimenti non potrebbero reggere a lungo.. o sono cose completamente differenti?

RedWitch non è connesso  
 


Strumenti discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata

Regole di scrittura
Tu non puoi inserire nuovi messaggi
Tu non puoi rispondere ai messaggi
Tu non puoi inviare files
Tu non puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è Attivato
Le faccine sono Attivato
Il codice [IMG] è Attivato
Il codice HTML è Disattivato
Vai al forum

Discussioni simili
Discussione Autore discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Morire di...acne Fausto Intilla Benessere fisico 6 16-07-2008 15.17.18
Ateismo Ray Psicologia moderna e antica 87 30-04-2006 15.52.47


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 14.22.33.




Powered by vBulletin Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Questo sito non è, nè può ritenersi assimilabile ad una testata giornalistica, viene aggiornato senza alcuna periodicità, esclusivamente sulla base della disponibilità del materiale. Pertanto, non è un prodotto editoriale sottoposto alla disciplina della l. n. 62 del 2001. Il materiale pubblicato è sotto la responsabilità dei rispettivi autori, tutti i diritti sono di Ermopoli.it che incoraggia la diffusione dei contenuti, purchè siano rispettati i seguenti principi: sia citata la fonte, non sia alterato il contenuto e non siano usati a scopo di lucro. P.iva 02268700271