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Vecchio 15-05-2007, 14.20.48   #26
Kael
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Ma cosa ti fa capire che una cosa è illusione quando la stai vivendo nel qui e ora?
Se sei nel qui ed ora per te è realtà infatti. O almeno dovresti essere stata almeno un momento su un piano di coscienza più elevato per serbare il ricordo che ciò che stai vivendo ora è illusione.
Faccio un esempio, prendendo in considerazione il punto di vista di un indigeno che non ha nessuna conoscienza scientifica o astronomica: per lui è reale che il sole la notte si spenga, per riaccendersi poi la mattina. Se questo indigeno lo portiamo su uno shuttle per fargli vedere che il sole brilla sempre ed è la terra che gli gira intorno, mostrandoglisi cosi a rotazione solo per metà, una volta tornato nel suo villaggio ricorderà che la realtà è che il sole arde sempre, anche se il suo qui ed ora sarà la realtà, cioè che di notte fa freddo e il sole non c'è... e a questo non c'è rimedio se non quello di usare una bella coperta per la notte... Un raffreddore sarebbe altro che illusione...
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Vecchio 15-05-2007, 16.20.25   #27
griselda
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Scusate esula un po' dal vostro discorso.
A volte ci sono realtà che non si è pronti a vedere per cui ci si rifugia nell'illusione perchè al di fuori di essa sarebbe un po' come morire, non si è ancora pronti per vivere in quel mondo reale. La realtà appare quando si è pronti per vederla? Si dice affrontare la realtà.
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Vecchio 15-05-2007, 16.38.45   #28
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Ti manca un pezzo Faltea....
Ho scritto sopra che comunque anche nella realtà (qui e ora) ne percepisci delle sfumature....
metti una retta con da una parte illusione e dall'altra realtà, tu ti muovi sopra
in ogni caso non sei mai nell'assoluto, al massimo puoi essere nell'oggettivo del tuo piano (cioè la convergenza delle realtà complessive), quindi anche un ricordo può essere un pò realtà (non completa) solo che spessissimo la nostra memoria condizionata da processi interni fa film...
film che poi sono anche reali da qualche parte in qualche tempo in qualche forma... ma adesso in te è illusione (non assoluta, condita di realtà ma definibile illusione perchè ne è la maggior parte)


Qualcuno potrebbe obiettare "ma io ho una buona memoria", peccato che non esiste la possibilità di memorizzare meccanicamente tutto di una situazione, mi piacerebbe far rivivere alcune vicende a qualcuno...
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Vecchio 15-05-2007, 21.49.56   #29
Faltea
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Se sei nel qui ed ora per te è realtà infatti. O almeno dovresti essere stata almeno un momento su un piano di coscienza più elevato per serbare il ricordo che ciò che stai vivendo ora è illusione.
Faccio un esempio, prendendo in considerazione il punto di vista di un indigeno che non ha nessuna conoscienza scientifica o astronomica: per lui è reale che il sole la notte si spenga, per riaccendersi poi la mattina. Se questo indigeno lo portiamo su uno shuttle per fargli vedere che il sole brilla sempre ed è la terra che gli gira intorno, mostrandoglisi cosi a rotazione solo per metà, una volta tornato nel suo villaggio ricorderà che la realtà è che il sole arde sempre, anche se il suo qui ed ora sarà la realtà, cioè che di notte fa freddo e il sole non c'è... e a questo non c'è rimedio se non quello di usare una bella coperta per la notte... Un raffreddore sarebbe altro che illusione...
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Ti manca un pezzo Faltea....
Ho scritto sopra che comunque anche nella realtà (qui e ora) ne percepisci delle sfumature....
metti una retta con da una parte illusione e dall'altra realtà, tu ti muovi sopra
in ogni caso non sei mai nell'assoluto, al massimo puoi essere nell'oggettivo del tuo piano (cioè la convergenza delle realtà complessive), quindi anche un ricordo può essere un pò realtà (non completa) solo che spessissimo la nostra memoria condizionata da processi interni fa film...
film che poi sono anche reali da qualche parte in qualche tempo in qualche forma... ma adesso in te è illusione (non assoluta, condita di realtà ma definibile illusione perchè ne è la maggior parte)
mi fate strippare ( )
Allora ne posso dedurre che illusione e realtà vanno a braccetto nel mio qui e ora?
Ma rimane sempre la domanda: come si distinguono?
Ritengo non vi sia modo di distinguerle, se la vivo come realtà come faccio a pensare che possa essere altrimenti...(??)
Ora ci starebbe bene la faccina con le stelline che gli girano attorno....
Potrei differenziare le due cose ed averne una distinzione chiara se avessi una percezione del Tutto maggiore..
L'indigeno dal momento che conosce il moto della terra scopre che il sole non muore ma va a dar luce ad un'altra parte del globo.
In effetti anche la mia realtà nel qui e ora manca di tanti particolari, che non percepisco (come diceva anche 'ayn sopra).
Luci che il mio occhio non può vedere e suoni che non può sentire.
Ma ipotizziamo che li sentiamo, li definiremmo realtà o illusione?
Illusione, immaginazione, principalmente perché se insinuassimo in noi il dubbio che siano reali (vocine, suoni o immagini strane) destabilizzerebbero la nostra sicurezza del certo, del fisso, del quotidiano, del solido... ma sono realtà che per un attimo abbiamo avuto modo di percepire..
O no?

Sono una zuccona, finché non capisco......
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Vecchio 15-05-2007, 23.43.36   #30
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Ma rimane sempre la domanda: come si distinguono?
Ritengo non vi sia modo di distinguerle, se la vivo come realtà come faccio a pensare che possa essere altrimenti...(??)
Dipende sempre dal punto in cui sei e da cui guardi/vivi/pensi...
Se sei in America è quella la tua realtà, e l'Italia l'illusione... ma se sei in Italia le cose si invertono... Se potessi stare in Italia ed in America contemporaneamente (difficile da fare, casomai pensa di spostarti velocemente da una all'altra, tanto da darti quasi l'impressione di essere in entrambe) sarebbero quasi due realtà... ("quasi" perchè comunque anche se velocissimamente stai sempre solo in una per volta.)

La notte sulla terra esiste, dal punto di vista del sole invece no, dato che brilla sempre... Sono entrambe due verità, realtive al piano in cui operano, ma appena ti sposti di "piano" quella che prima era realtà diventa illusione...

Anche considerando la struttura di un atomo si vede che è praticamente costituito dal 99% di vuoto, ed è una realtà, eppure l'uomo attraverso le pareti non ci passa... ed è pure questa una realtà...
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Vecchio 16-05-2007, 00.03.54   #31
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Più dati hai di una cosa è più tende alla realtà, meno ne hai e più tende all'illusione.
Tendono perchè non esiste l'assoluto, realtà assoluta o illusione assoluta... certo se ho davanti una torta, la tocco è morbida, l'annuso e ha un buon profumo, la assaggio e ha un buon sapore, se ne mangio diverse fettazze mi riemepie la pancia o addirittura mi gonfia, se scotta mi brucia la lingua... etc etc è facile che quella torta sia reale.
Se di notte apro gli occhi e vedo una torta che galleggia nell'aria è facile che quella torta sia un'illusione.
Poi magari esiste il modo per portare le cose da una parte all'altra... la cui difficoltà è proporzionale all'estremismo in cui si trovano, ma lasciamo perdere perchè già immagino il risultato a parlarne

rispondo a Faltea

Ultima modifica di Uno : 16-05-2007 alle ore 00.06.48. Motivo: rispondevo a Faltea
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Vecchio 16-05-2007, 13.39.16   #32
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Più dati hai di una cosa....
Questo ora mi è chairo, non esiste realtà assoluta né illusione assoluta.
Tante sfacettature di una e dell'altra di cui percepiamo una parte, una sfumatura.

Caspita se mi sono ingozzata

Di conseguenza non avrò mai la certezza assoluta di cosa sto vivendo, seguendo delle "regole" base (stile pizzicotto per vedere se sto sognando) posso razionalizzare la mia realtà, ma il dolore prodotto dal pizzicotto potrebbe far parte dell'illusione.

(Sto notando che col procedere nella mia conoscenza, stanno andando a sparire i concetti degli estremi, la solidità intesa come bianco e nero; che il tutto diventi un grigio...
(anche se il bianco contiene tutti i colori ecc.. ma passatemi il vecchio detto)
Una trasformazione che accoglie politica, ideali, giudizi, opinioni....
Non mi riconosco più nell'ideale del rimanere ferma sulle proprie posizioni, anzi lo ritengo una perdita di conoscenza... più rimani ferma sulla tua idea, più non permetti alla tua mente di ascoltare altre idee, di prenderle in considerazione...
E pensare che un tempo era un mio vanto....
Piccola parentesi O.T.)
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Vecchio 16-05-2007, 15.47.16   #33
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Beh ci sono fasi... si passa dall'essere certi di qualcosa che in realtà non si conosce all'essere prudenti ma con le idee chiare su cosa rendere reale.
Avrai anche le certezze.... certezze fondate non sulla possibilità di sbandierarle al mondo, ma sul senso delle cose...
se non l'hai già beccata prova a sbirciare questa discussione http://ermopoli.it/portale/showthread.php?t=221
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Vecchio 16-05-2007, 22.32.57   #34
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...........
Ci sono certezze ovviamente, anche se cerco di lasciare comunque ad ogni certezza uno spiraglio. Non la rendo statica di modo che se un'informazione diversa arriva (attraverso qualsiasi forma) possa venir valutata senza che il muro della "rigida-certezza" la faccia rimbalzare indietro.
Valutata, ponderata e dopo magari scartata. Il muro la scarta direttamente. Toglie la possibilità di valutarla, toglie di conseguenza informazione, magari spazzatura ma finché non la valuto come faccio a giudicare?
Potrei proseguire, ma ho visto la discussione che mi hai citato sopra e ne avete parlato già molto, mi ripeterei

Gris aveva scritto:
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Scusate esula un po' dal vostro discorso.
A volte ci sono realtà che non si è pronti a vedere per cui ci si rifugia nell'illusione perchè al di fuori di essa sarebbe un po' come morire, non si è ancora pronti per vivere in quel mondo reale. La realtà appare quando si è pronti per vederla? Si dice affrontare la realtà.
Volevo dire due parole ancora quando ha scritto, ma ero troppo in "rotelle viaggianti" per farcela

Ritengo che in questo caso sia più uno sfuggire alla realtà che vivere in un'illusione. Cioè l'illusione si genera ma conseguente ad una fuga.
Per fare un'esempio, una mia vicina di casa si è separata dal marito da circa 20 anni, lui ha avuto un'altra famiglia per quindici anni a 200km da qui, ritornava quasi tutti i week end a trovare i figli, loro pensavano che il padre lavorasse lontano, non immaginavano nulla. I figli sono cresciuti, hanno scoperto la verità, ma la madre proseguiva nel ruolo padre in viaggio, non voleva nemmeno sentir parlare di questa realtà diversa.
Morale? Ora il padre è ritornato in pianta stabile, la sua illusione è divenuta realtà.
La sua fuga si è conclusa.
Ma si sarà mai resa realmente conto del suo scappare dalla realtà?
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Vecchio 16-05-2007, 23.06.25   #35
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Gris aveva scritto:
Volevo dire due parole ancora quando ha scritto, ma ero troppo in "rotelle viaggianti" per farcela

Ritengo che in questo caso sia più uno sfuggire alla realtà che vivere in un'illusione. Cioè l'illusione si genera ma conseguente ad una fuga.
Per fare un'esempio, una mia vicina di casa si è separata dal marito da circa 20 anni, lui ha avuto un'altra famiglia per quindici anni a 200km da qui, ritornava quasi tutti i week end a trovare i figli, loro pensavano che il padre lavorasse lontano, non immaginavano nulla. I figli sono cresciuti, hanno scoperto la verità, ma la madre proseguiva nel ruolo padre in viaggio, non voleva nemmeno sentir parlare di questa realtà diversa.
Morale? Ora il padre è ritornato in pianta stabile, la sua illusione è divenuta realtà.
La sua fuga si è conclusa.
Ma si sarà mai resa realmente conto del suo scappare dalla realtà?
Direi un esempio perfetto di non accettazione delle realtà. Tanto da addurre scuse e prendere a pretesto tutto pur di non farlo. Meglio vivere nell'illusione sperando che diventi realtà?
griselda non è connesso  
Vecchio 18-05-2007, 22.14.32   #36
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Direi un esempio perfetto di non accettazione delle realtà. Tanto da addurre scuse e prendere a pretesto tutto pur di non farlo. Meglio vivere nell'illusione sperando che diventi realtà?
Nel suo caso è ritornata realtà.. o forse è tutt'ora illusione.
Crede in un matrimonio rinato, quando invece c'è solo una convivenza di comodo..
Personalmente sono totalmente per la realtà, l'illusione in questi casi produce solo dei grossi danni.
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Vecchio 18-05-2007, 23.54.30   #37
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Siamo nello psicologico adesso... in questo caso la realtà la ottieni togliendo, e spesso togliere è doloroso.

Ma questa cosa del togliere può forse essere spunto anche per il discorso generale sulla realtà...
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Vecchio 21-05-2007, 09.57.31   #38
RedWitch
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Ma questa cosa del togliere può forse essere spunto anche per il discorso generale sulla realtà...
Teoricamente, togliendo tutto ciò che è illusione si dovrebbe arrivare a vedere la propria realtà no?
Il problema nasce nel momento in cui consideri illusione tutto ciò che esula da quella che ordinariamente ritieni la tua realtà..per paura, perchè ti sembra di "vaneggiare", perchè anche se intravedi ancora non conosci.. invece a quel punto forse l'unica cosa da fare è "esplorare" , per fare diventare esperienza qualcosa che non sai se sia illusione o realtà..
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Vecchio 21-05-2007, 10.18.33   #39
Kael
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Teoricamente, togliendo tutto ciò che è illusione si dovrebbe arrivare a vedere la propria realtà no?
Non è sbagliatissimo sto pezzo ma io proverei a considerarlo diversamente.
Se restiamo nell'esempio dei terreni di Uno, il mio orto sotto la pioggia sarà la realtà e quello sotto al sole un po' più distante sarà l'illusione. Ho sicuramente da guadagnarci allora "togliendo" l'illusione dal mio qui ed ora, ma avrei ancor più da guadagnarci comprando anche quell'orto, espandendo cioè la mia realtà così da possederle entrambe...
Indubbiamente non è possibile avere la realtà di tutta la Terra (bisognerebbe essere la Terra stessa) però allargarla un po' questo sì, ricordando poi che basta spostare il proprio "campo d'azione" per immergersi in qualsiasi illusione e farla diventare così realtà..

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