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Vecchio 14-04-2010, 00.11.16   #1
Ray
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Predefinito il compromesso

Apro qui per via della questione sorta nell'altro tread dove si paralva di tutt'altro.

Qual è la natura del compromesso? Cosa implica e cosa comporta? Quali gli aspetti psicologici, sociali ecc.ecc.?

Filo aveva citato l'etimo che è sempre un buon punto da cui partire o comunque da non dimenticarsi. Senza farla troppo lunga il com-promesso (promettere assieme) è uno scambio di promesse. Promettere è mettere pro, a favore, per.

Propongo un esempio, anche per agevolare la discussione, ma non significa che ci si deve per forza basarci nè che non si possa procedere anche concettualmente.

Facciamo finta che io e gigi abitiamo nello stesso appartamento. Si rompe il sacchetto della spazzatura che stavo portando fuori e le immondizie si spargono dappertutto. Io sostengo che deve pulire gigi, perchè il sacchetto lo ha fatto lui ed era difettoso se si è rotto. Lui sostiene che devo pulire io perchè lo stavo portando io e quindi l'ho rotto io.
Dopo una quindicina di giorni di sterile discussione ci rendiamo conto che l'appartamento è ancora sporco e puzza sempre più. Che fare?
Arriva allora la vicina, attratta sia dall'odore che dalla discussione e, capita la situazione, ci propone di pulire assieme.

Siete d'accordo che la vicina ha proposto un compromesso? Se si, è' davvero una soluzione conveniente? Cosa implica ad entrambi? E cosa comporta?


Anticipo che per la mia opinione è contemporaneamente una soluzione assurda e l'unica possibile (questa o simili).
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Vecchio 14-04-2010, 00.45.01   #2
filoumenanike
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Apro qui per via della questione sorta nell'altro tread dove si paralva di tutt'altro.

Qual è la natura del compromesso? Cosa implica e cosa comporta? Quali gli aspetti psicologici, sociali ecc.ecc.?
A me sembra che non sia un compromesso ma quasi un patteggiamento, la vicina fa da giudice e stabilisce la colpa a metà...
il compromesso è un atto che si fa tra due o più persone, due gruppi ad esempio, con l'intento di trovare una soluzione.
ad esempio tra gli amministratori si stabiliscono le cariche attravero compromessi, a me dai la cultura e tu puoi prendere il turismo, certo che il più conveniente riguarda l'edilizia ed allora uno decide di prendere turismo e cultura e lascia gli appalti all'altro! spero di aver scritto chiaro...comunque sembra un compromesso pulito fino a questo punto.
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Vecchio 14-04-2010, 00.52.48   #3
'ayn soph
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Apro qui per via della questione sorta nell'altro tread dove si paralva di tutt'altro.

Qual è la natura del compromesso? Cosa implica e cosa comporta? Quali gli aspetti psicologici, sociali ecc.ecc.?

Filo aveva citato l'etimo che è sempre un buon punto da cui partire o comunque da non dimenticarsi. Senza farla troppo lunga il com-promesso (promettere assieme) è uno scambio di promesse. Promettere è mettere pro, a favore, per.

Propongo un esempio, anche per agevolare la discussione, ma non significa che ci si deve per forza basarci nè che non si possa procedere anche concettualmente.

Facciamo finta che io e gigi abitiamo nello stesso appartamento. Si rompe il sacchetto della spazzatura che stavo portando fuori e le immondizie si spargono dappertutto. Io sostengo che deve pulire gigi, perchè il sacchetto lo ha fatto lui ed era difettoso se si è rotto. Lui sostiene che devo pulire io perchè lo stavo portando io e quindi l'ho rotto io.
Dopo una quindicina di giorni di sterile discussione ci rendiamo conto che l'appartamento è ancora sporco e puzza sempre più. Che fare?
Arriva allora la vicina, attratta sia dall'odore che dalla discussione e, capita la situazione, ci propone di pulire assieme.

Siete d'accordo che la vicina ha proposto un compromesso? Se si, è' davvero una soluzione conveniente? Cosa implica ad entrambi? E cosa comporta?


Anticipo che per la mia opinione è contemporaneamente una soluzione assurda e l'unica possibile (questa o simili).
Non mi chiedete terminologie calzanti però ci vedo qui una responsabilità in chi portava il sacchetto nel senso che è successo a lui è inutile rimarcare il fatto del sacchetto difettoso quello è un altro fatto che non riguarda la contingenza della sporcizia che subito va pulita e spetterebbe quindi a te (chi lo porta)
Poi in merito alla soluzione della vicina per me è un assurdo, non esiste, ci sarebbe da elencare mille perchè.
La soluzione però a quel punto è conveniente nel senso che i due si sono svegliati soprattutto per l'intervento di un terzo. L'implicazione non la capisco quindi passo. Comporta una umiliazione.
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Vecchio 14-04-2010, 00.53.15   #4
Ray
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A me sembra che non sia un compromesso ma quasi un patteggiamento, la vicina fa da giudice e stabilisce la colpa a metà...
il compromesso è un atto che si fa tra due o più persone, due gruppi ad esempio, con l'intento di trovare una soluzione.
ad esempio tra gli amministratori si stabiliscono le cariche attravero compromessi, a me dai la cultura e tu puoi prendere il turismo, certo che il più conveniente riguarda l'edilizia ed allora uno decide di prendere turismo e cultura e lascia gli appalti all'altro! spero di aver scritto chiaro...comunque sembra un compromesso pulito fino a questo punto.
Io avrei chiamato patteggiamento, mercanteggiamento, il tuo di esempio ma bon, questione di intendersi forse. Vediamo anche altre opinioni.
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Vecchio 14-04-2010, 02.09.59   #5
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Un'ipotesi potrebbe essere che dopo una quindicina di giorni di puzza insopportabile viene definito da ambo le parti (gigi e Ray) un compromesso.

Il fatto che la vicina propone il compromesso non sposta nulla rispetto l'inevitabile definizione di un compromesso.

Il compromesso è una soluzione condivisa che impone ad ambo le parti di prendere delle chiare posizioni (ed azioni) al fine di terminare una vertenza.
Vertenza intesa come uno stato di fatto che non può restare in essere per un tempo indefinito.

La vicina ha proposto (messo davanti) un possibile compromesso che ad ogni modo deve essere accettato da entrambe le parti senza riserve.

La vicina ha il suo tornaconto nel proporre un compromesso che porti soluzione ad uno stato di fatto (il cattivo odore) che le porta danno.

La soluzione conveniente è quel compromesso che impone ad entrambe le parti la giusta responsabilità (ed impegno) nel portare soluzione alla vertenza.

Implica una presa di posizione condivisa e riconosciuta che è la parte fondante del compromesso.

Esso comporta una promessa fatta da gigi a Ray e da Ray a gigi. Nel compromesso vi è una forte componente di corresponsabilità accettata.

Ultima modifica di Grey Owl : 14-04-2010 alle ore 02.13.06.
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Vecchio 14-04-2010, 09.58.09   #6
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Quando si sta svolgendo una trattativa per la compravendita di un immobile, esistono diverse fasi, la prima è una proposta di acquisto da parte del possibile acquirente, poi c'è l'accettazione (o meno) da parte del venditore. Quando entrambi sono d'accordo sul prezzo di compravendita, la trattativa va a avanti e si arriva al contratto preliminare, che guardacaso, viene anche chiamato compromesso. E' un documento, dove vengono stabilite tutte le condizioni di vendita, ed è un impegno che ha valore legale (ora si fa esclusivamente presso il notaio oltretutto, prima poteva essere una scrittura privata o firmata presso un'agenzia immobiliare), una volta accettato e firmato, la compravendita, anche se poi va perfezionata con l'atto notarile è valida a tutti gli effetti, ovvero se uno dei due rinuncia dopo la firma, dovrà pagare una penale abbastanza salata all'altro. Nel compromesso si stabiliscono i tempi di diluizione del pagamento, si stabilisce una caparra confirmatoria, le varie penali, lo stato dell'immobile, entro quando andrà firmato l'atto notarle ed effettuata la consegna delle chiavi.

La sintetizzerei così :entrambe le parti si impegnano formalmente all'acquisto/vendita, guadagnando qualcosa, ma nello stesso tempo rinunciando a qualcosa...

Trasportato nella vita quotidiana, per stilare un compromesso, basterebbero due persone, se fossero oggettive , ma come nell'esempio di Ray il più delle volte serve l'intervento di una terza e possibilmente imparziale persona, che metta d'accordo le esigenze delle due parti.

La vita si dice che sia fatta di compromessi, una sorta di dare/avere continuo per stare bene entrambi, dove pero' mancando l'oggettività, la bilancia non ha mai i piatti in pari. Nella coppia ad esempio per non arrivare a delle situazioni tipo quella descritta da Ray bisogna che uno quantomeno dei due ceda e ripulisca l'appartamento, se fosse un vero compromesso, due persone mature pulirebbero insieme e fine.. oppure chiamano un'impresa di pulizie e pagano a metà

Nella vita comune invece, di solito ci si incavola, e il più debole cede, pero' rimane incavolato , reprime etc... non è mai un vero compromesso dal mio punto di vista..

Sono curiosa di leggere la soluzione assurda e (quasi) unica possibile di Ray
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Vecchio 14-04-2010, 11.05.22   #7
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La vicina non ha offerto un compromesso perchè in questo caso i due non si sono accordati, ma sono stati penalizzati tutti e due perchè l'inquinamento cominciava a uscire dai loro confini peggiorando la situazione.

Secondo me visto che portare fuori il sacco della spazzatura è più oneroso che farlo (il sacchetto) visto che è un servizio che trasporta i rfiuti di tutti e due, un compromesso tra i due potrebbe essere che dato che Ray ha l'onere di trasportarlo, Gigi che garantisce dell'integrità del sacchetto, a parte dare un compenso da pattuire a Ray per il trasporto del sacco, dovrebbe garantire l'integrità del sacchetto e in caso di rottura pagare una penale.
Ray dal canto suo, verificata l'integrità del sacchetto, dal momento che accetta di trasportarlo ne è responsbile, in caso di rottura in questo caso la penale la dovrebbe pagare lui.
Soluzione alternativa:
- ognuno si porta fuori il proprio sacchetto e ne risponde, anche per i danni provocati all'altro.
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Vecchio 14-04-2010, 11.38.37   #8
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Apro qui per via della questione sorta nell'altro tread dove si paralva di tutt'altro.

Qual è la natura del compromesso? Cosa implica e cosa comporta? Quali gli aspetti psicologici, sociali ecc.ecc.?

Filo aveva citato l'etimo che è sempre un buon punto da cui partire o comunque da non dimenticarsi. Senza farla troppo lunga il com-promesso (promettere assieme) è uno scambio di promesse. Promettere è mettere pro, a favore, per.

Propongo un esempio, anche per agevolare la discussione, ma non significa che ci si deve per forza basarci nè che non si possa procedere anche concettualmente.

Facciamo finta che io e gigi abitiamo nello stesso appartamento. Si rompe il sacchetto della spazzatura che stavo portando fuori e le immondizie si spargono dappertutto. Io sostengo che deve pulire gigi, perchè il sacchetto lo ha fatto lui ed era difettoso se si è rotto. Lui sostiene che devo pulire io perchè lo stavo portando io e quindi l'ho rotto io.
Dopo una quindicina di giorni di sterile discussione ci rendiamo conto che l'appartamento è ancora sporco e puzza sempre più. Che fare?
Arriva allora la vicina, attratta sia dall'odore che dalla discussione e, capita la situazione, ci propone di pulire assieme.

Siete d'accordo che la vicina ha proposto un compromesso? Se si, è' davvero una soluzione conveniente? Cosa implica ad entrambi? E cosa comporta?


Anticipo che per la mia opinione è contemporaneamente una soluzione assurda e l'unica possibile (questa o simili).

il compromesso proposto punta a risolvere il problema maggiore ossia il fatto che cmq che sia colpa di uno o dell'altro (di entrambi invece) c'è della spazzatura da smaltire.
tale soluzione implica per entrambi il superamento delle proprie convinzioni e atteggiamento teso a "dare la colpa" all'altro senza fare nulla e muove verso l'azione.
comporta che entrambi vadano "oltre" la propria abitudine a spostare fuori di se l'attenzione e la tendenza a rimanere bloccati nel giudizio altrui senza operare per un interesse più elevato (la spazzatura che danneggia tutti) rispetto all'amor proprio del singolo.
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Vecchio 14-04-2010, 11.42.49   #9
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In genere si dice "scendere a compromessi", come se il compromesso comportasse comunque un sacrificio, una rinuncia di una parte di beneficio da entrambe le parti, in modo tale da avere comunque qualcosa ciascuno, che non è il massimo ottenibile, ma sempre meglio che niente.

Mi chiedevo poi che differenza potesse esserci tra fare un accordo e fare un compromesso e perchè, per esempio, si usa dire anche "la situazione è compromessa", per indicare uno stato delle cose in cui comunque l'ottimo non potrà più essere raggiunto o potrà raggiungersi solo a costo di fatiche e sacrifici maggiori del dovuto .

P.S. sul caso proposto da Ray non ho ancora un'idea di quale potrebbe essere un reale compromesso, ad esempio pulire metà per uno o pulisce solo uno che poi si rivale in qualche modo sull'altro .

Ultima modifica di luke : 14-04-2010 alle ore 11.52.38. Motivo: aggiunto ps
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Vecchio 14-04-2010, 12.06.06   #10
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In genere si dice "scendere a compromessi", come se il compromesso comportasse comunque un sacrificio, una rinuncia di una parte di beneficio da entrambe le parti, in modo tale da avere comunque qualcosa ciascuno, che non è il massimo ottenibile, ma sempre meglio che niente.

Mi chiedevo poi che differenza potesse esserci tra fare un accordo e fare un compromesso e perchè, per esempio, si usa dire anche "la situazione è compromessa", per indicare uno stato delle cose in cui comunque l'ottimo non potrà più essere raggiunto o potrà raggiungersi solo a costo di fatiche e sacrifici maggiori del dovuto .

P.S. sul caso proposto da Ray non ho ancora un'idea di quale potrebbe essere un reale compromesso, ad esempio pulire metà per uno o pulisce solo uno che poi si rivale in qualche modo sull'altro .

quello "scendere" chissà che non si leghi anche all'amor proprio...
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Vecchio 14-04-2010, 14.22.28   #11
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Sono curiosa di leggere la soluzione assurda e (quasi) unica possibile di Ray
Devo essermi spiegato male. La soluzione che definisco sia assurda che l'unica possibile è quella che ho proposto (o una simile... cmq un compromesso). Insomma sto dicendo che per la maggior parte delle situazioni il compromesso è l'unica cosa che permette di fare, ma è anche assurda come soluzione.

E qui mi riallaccio a quanto detto da Luke... scendere a compromessi. Il compromesso evidentemente non sta nella posizione di nessuno, è invece un'altra posizione in cui tutti vanno. E per andarci devono scendere, quindi è "più in basso" delle altre soluzioni, quelle che chiameremmo "di principio", che siano principi universali o solamente dell'ego.
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Vecchio 14-04-2010, 14.32.10   #12
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si ma se è dell'ego è "istruttivo" scendere e comporta una crescita ad altri livelli (anche questa è paradossale da un certo punto di vista)
se si scende di "principio" beh in un certo senso ci si sporca in parte ma consapevolmente lo si accetta per il fatto che tale cosa è riequilibrata dall'azione per il bene comune.
ne convieni?

nel caso da te proposto vedo più il primo che il secondo...tanto per dire

Ultima modifica di stefano : 14-04-2010 alle ore 14.36.15.
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Vecchio 14-04-2010, 18.23.06   #13
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quello "scendere" chissà che non si leghi anche all'amor proprio...
In che modo si lega all'amor proprio?

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Devo essermi spiegato male. La soluzione che definisco sia assurda che l'unica possibile è quella che ho proposto (o una simile... cmq un compromesso). Insomma sto dicendo che per la maggior parte delle situazioni il compromesso è l'unica cosa che permette di fare, ma è anche assurda come soluzione.

E qui mi riallaccio a quanto detto da Luke... scendere a compromessi. Il compromesso evidentemente non sta nella posizione di nessuno, è invece un'altra posizione in cui tutti vanno. E per andarci devono scendere, quindi è "più in basso" delle altre soluzioni, quelle che chiameremmo "di principio", che siano principi universali o solamente dell'ego.
Grazie, adesso mi è chiaro. L'uomo comune non puo' vivere senza compromessi secondo me... e credo che sia l'unico modo per incontrare l'altro, ma in sostanza, il compromesso si fa con la propria Coscienza o sbaglio?
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Vecchio 14-04-2010, 23.13.17   #14
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Grazie, adesso mi è chiaro. L'uomo comune non puo' vivere senza compromessi secondo me... e credo che sia l'unico modo per incontrare l'altro, ma in sostanza, il compromesso si fa con la propria Coscienza o sbaglio?
Non solo per incontrare l'altro, si scende a compromessi anche verso se stessi, per esempio ogni volta che si accetta di fare qualcosa che magari non cala per ottenerne un'altra di cui si ha bisogno... succede continuamente.
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Vecchio 15-04-2010, 08.02.56   #15
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Scendere a compromessi, beh quando si discute si cavalca un'idea, per arrivare ad un compromesso bisogna mettersi a tavolino e per farlo bisogna scendere dal cavallo e quindi dalla posizione di elevazione che si ha di solito sopra l'altro, come quando due fanno a botte e chi sta sopra è quello che ha potere in quel momento. Insomma il compromesso pare l'abbondono delle battaglia, di solito lo si trova e lo si incontra, quando noi o altri si sta osservando che la pugna non sta portando a nessun risultato si è in empasse.
Quindi sintetizzerei che il compromesso è una decisione presa da due persone (nel caso sopra) che scendono a patti per poter uscire dall'empasse, a volte può anche essere autodistruzione, in soldoni una via senza uscita.
Entrambi promettono di......è una decisione che li coinvolge e che viene fatta prima di agire in modo che l'azione accontenti entrambi.
E' un po' un trovarsi a metà strada.
Il compromesso secondo me trova fuori quello che non è in grado di trovare dentro. In quel caso l'accordo per un bene maggiore che metta da parte l'io a favore del noi.
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Vecchio 15-04-2010, 09.17.10   #16
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Non solo per incontrare l'altro, si scende a compromessi anche verso se stessi, per esempio ogni volta che si accetta di fare qualcosa che magari non cala per ottenerne un'altra di cui si ha bisogno... succede continuamente.
Sì è vero, non avevo pensato a questo, pero' secondo me è proprio il tipo di bisogno a determinare se il compromesso è indispensabile o meno, per esempio se ho bisogno di lavorare e vado a fare un lavoro che non mi piace e non è nelle mie corde, o adatto ai miei studi ma è pur sempre onesto, è vero che scendo a compromessi, ma o faccio così o non lavoro.. diverso è se il lavoro che decido di fare è disonesto... dal range di scelta insomma. Probabilmente c'è una scala di discesa al compromesso, filosoficamente ha ragione Ray è sempre una discesa, ma vorrei vedere chi, in una vita non è mai sceso a compromessi...
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Vecchio 15-04-2010, 09.36.45   #17
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ma vorrei vedere chi, in una vita non è mai sceso a compromessi...
Il problema non è il compromesso in se, la vita e la natura stessa attua dei compromessi a volte, il problema può essere il tipo di compromesso e a nome di chi o cosa lo si attua.
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Vecchio 15-04-2010, 09.39.14   #18
stefano
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per red:
ho usato il termine "amor proprio" intendendo l'ego.
ho spiegato dopo come secondo me si lega.
Se sono mosso da ego, nel momento in cui "scendo" anche se all'inizio mi costa una gran fatica, se osservo per bene imparo qualcosa (a livello di coscienza) sia in termini di apertura all'altro (l'ego a lungo andare fa chiudere per me) sia in termini di "utilità comune" quindi saper mettere da parte "me" in funzione dell'interesse comune.
é in sostanza una lezione all'ego.
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Vecchio 15-04-2010, 12.20.58   #19
Ombra
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La vicina propone di superare il problema, scontentando tutti e due (che volevano lo facesse l'altro). In questo senso si arriva ad un compromesso per un bene maggiore (togliere l'immondizia e la puzza). Nell'altro tread si parlava però di fare qualcosa per l'interesse generale, accettando altro per interesse di chi ci metteva con le spalle al muro. Non è uguale. Perchè in questo esempio tutti hanno interesse a che venga tolta l'immondizia, anche chi è colpevole.
Invece in quel 3D, una persona metteva la situazione in stallo per ottenere qualcosa per sé. Se quel qualcosa non và contro altri, secondo me, per superare lo stallo lo si può accontentare.
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Vecchio 15-04-2010, 16.34.18   #20
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La vicina propone di superare il problema, scontentando tutti e due (che volevano lo facesse l'altro). In questo senso si arriva ad un compromesso per un bene maggiore (togliere l'immondizia e la puzza).
Maggiore?

Se i due coabitanti si mettevano d'accordo per dividersi la spesa per acquistare qualcosa che non avevano o per fare dei lavori di miglioramento o invece di dividersi la spesa uno pagava e l'altro faceva i lavori, questo sarebbe stato un compormesso per avere entrambi un bene maggiore che altrimenti non avrebbero avuto.

Ma nel caso delle pulizie non si tratta di ottenere un bene maggiore, si tratta di rimediare ad un danno. Quello che propone la vicina può anche essere chiamato compromesso, ma non è costruttivo. A meno che...
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Vecchio 16-04-2010, 00.48.46   #21
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Compromesso si usa anche per indicare qualcosa che è fallito, rovinato, andato a male. Compromettere un esperimento, un esperimento compromesso...

Quando si scende a compromessi (a volte è inevitabile) si compromette il piano iniziale, spesso per colpa nostra, per non aver valutato oggettivamente le reali possibilità, per aver fatto voli pindarici, per esserci illusi di poter fare in un dato modo senza aver fatto prima i conti con l'oste, etc...
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