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Vecchio 10-02-2009, 12.09.10   #1
Sole
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Predefinito La Vita

E' un argomento così vasto e complesso da affrontare ma visto gli accadimenti di questi giorni vorrei riflettere con voi su cosa sia la vita, la Vita, non quella che comunemente intendiamo piena di avvenimenti e che finisce con l'ultimo respiro ma molto più in alto, cosa sia il senso della vita, cosa sia il rspiro, cosa muove l'universo.
Mi rendo conto che non si sa da dove cominciare, io per prima.

La Vita per me è qualcosa che permea l'Universo tutto, è movimento, vibrazione, pulsione. Possiamo distinguerla in diversi modi, dal pulsare di un cuore umano, di una bestiola, dal crescere di un fiore o dalla millenaria pietra e possiamo osservarla nel movimento dei pianeti, nel nascere e morire di una stella.

Io credo che la vita sia il creato stesso con i suoi cicli, morire non è opposto a vivere ma lo è nascere. Vita comprende in se tutto anche la malattia e ciò che l'umano non sa accettare come condizione di vita.

C'è da comprendere cosa sia la vita per poter iniziare a vivere davvero, sentire quella energia vitale che scorre.

Scusate se l'ho messa un pò poetica e romantica, ho detto quello che credo sia la vita ma è molto limitato io credo ci sia moltissimo tanto altro da dire.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 10-02-2009, 15.44.15   #2
Era
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la vita è anche quel tempo che mi è stato dato e in questo tempo breve o lungo che sia...persone cose azioni fatti mi sbattono addosso a darmi imput..e nell' analisi che hai fatto mi chiedo : quanto di questo piccolo frammento di universo sto buttando alle ortiche..discorso egoistico il mio certo che si...tuttavia è impensabile comprendere la Vita se non si comprende la propria piccola esistenza.
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
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e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre

Ultima modifica di Era : 10-02-2009 alle ore 15.46.25.
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Vecchio 10-02-2009, 16.03.09   #3
Il Folle
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la vita è anche quel tempo che mi è stato dato e in questo tempo breve o lungo che sia...
Ma quando inizia questo tempo? Quando eravamo spermatozoi? Quando eravamo embrione? Quando abbiamo visto la luce? Quando?

:-)
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Vecchio 10-02-2009, 20.04.59   #4
Ray
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Ma quando inizia questo tempo? Quando eravamo spermatozoi? Quando eravamo embrione? Quando abbiamo visto la luce? Quando?

:-)
La Vita non inizia e non finisce, è e basta, e in diversi modi permea tutto ciò che esiste. Sono le diverse strutture, le diverse forme, che nascono e muoiono alla Vita. Quando una struttura muore è quella particolare forma a morire, ma la Vita continua in altre forme. Parlavamo di questo anche nel tread sui comandamenti, se non erro.

Detto ciò il problema sollevato da Fol si traduce in quando una forma, una struttura, è tale da poter ospitare la vita... se poi parliamo di umano la colleghiamo anche alla possibilità di una coscienza, ma in generale, dovremmo parlare di struttura e basta, quindi una forma dotata di una certa stabilità nel tempo e capace di una serie di processi sempre nel tempo (e spazio).

La cosa dello spermatozoo si risponde da se... sappiamo che lo spermatozoo muore in quanto tale e da esso nasce (se accade) l'embrione. Ogni qual volta una forma nasce, muore quella precedente.
Vale anche per noi... in un certo senso moriamo e nasciamo continuamente, ad ogni piccolo cambiamento.

Però esiste una certa struttura che chiamiamo "noi", che chiamiamo umano, che nasce e muore e con la quale ci identifichiamo.
Questa identificazione fa sorgere i problemi sollevati dal Fol... andando a ritroso per capire quando "ciò che siamo" nasce, arriviamo a dei punti in cui le cose non sono poi tanto chiare, dove abita la sfumatura, dove sorge il dubbio se una forma è già quella forma o non ancora.

Perchè ce lo chiediamo? Ce lo chiediamo perchè vogliamo esercitare potere su di essa, e attraverso di essa, sulla Vita. Se rispettassimo la Vita non farebbe molta differenza no? Siamo già vivi dal concepimento o solo dopo qualche mese? Che differenza fa? L'unica differenza è a vantaggio della coscienza che vuole abortire (sto facendo un esempio, non intendo spostare sull'aborto). Se rispettassimo la Vita lasceremmo che le cose seguano il loro corso.

Se lasciassimo che le cose seguano il loro corso, allora la domanda avrebbe valenza puramente teorica, spinta forse dalla curiosità o da un anche lecito desiderio di conoscenza e approfondimento. Una risposta tipo la vita di quella forma inizia in dato momento sarebbe quindi accademica, tuttavia forse avrebbe delle utilità.

Il guaio però è dato proprio da quell'avvicinarsi all'indefinito man mano che retrocediamo nella storia di una data forma, quell'approdare ad una zona d'ombra dove è più presente il mistero della risposta certa.
Il bagnasciuga è acqua o terra?

La risposta, se proprio la si vuole, è semplice...
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Vecchio 11-02-2009, 16.46.55   #5
Il Folle
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La Vita non inizia e non finisce, è e basta, e in diversi modi permea tutto ciò che esiste.
Matematicamente parlando potremmo dire che Esiste un insieme Vita che contiene il tutto....?

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Sono le diverse strutture, le diverse forme, che nascono e muoiono alla Vita. Quando una struttura muore è quella particolare forma a morire, ma la Vita continua in altre forme.
Da quello che hai scritto la vita dunque c'E' sempre, quello che cambia è il suo campo d'esistenza (struttura) dunque se prima era in un modo non ha cessato di essere ma esiste ancora sotto altra forma, un pò come le farfalle, a morire non è l'Essere della larva ma la struttura larva (è cosi che si chiama?) per poi manifestarsi e quindi esistere sotto forma di farfalla. Sto capendo bene?

Citazione:
se poi parliamo di umano la colleghiamo anche alla possibilità di una coscienza,
Mi chiedevo se lo spermatozoo abbia coscienza di quello che fà e di quello che è?

Citazione:
Il guaio però è dato proprio da quell'avvicinarsi all'indefinito man mano che retrocediamo nella storia di una data forma, quell'approdare ad una zona d'ombra dove è più presente il mistero della risposta certa.
Vedendo la vita come una linea e cercando di scavare a ritroso si arriva dunque ad un punto il cui intorno sx è indefinito, allora mi chiedo ma quanto può essere utile a me e all'umanità qui e ora o quanto lo potrebbe essere in futuro conoscere cosa c'è in quell'intorno?

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Il bagnasciuga è acqua o terra?
E' il bagnasciuga :-D
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Vecchio 11-02-2009, 19.45.15   #6
Ray
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Matematicamente parlando la vedo più come una funzione (Vita) che connette gli elementi dell'insieme "strutture che esistono" al piano di esistenza, anche se forse è impreciso.

Una struttura può non essere viva (meglio dire vivificata), anche se in tal caso rapidamente si disfa. Come dire che la Vita, vivificando la struttura, la rende stabile. Quando smette di vivificarla quella struttura muore, la Vita resta e vivificherà altre strutture (più o meno interconnesse con la precedente).
L'interconnessione interessante... se prendiamo la larva del tuo esempio potremmo forse dire che la struttura larva, accogliendo la Vita, percorre un processo che la porta alla costruzione della struttura successiva e, quando è pronta, ovvero quando ha veicolato abbastanza Vita, muore e fa nascere la struttura successiva, in questo caso forse più complessa o a maggior energia.

Non so se lo spermatozoo è cosciente di se, tuttavia se immagino la sua struttura, devo supporre che l'eventuale coscienza non è paragonabile alla nostra, nè per intensità, nè per complessità. Poi si può approfondire l'ipotesi, spostandosi sul discorso coscienza (qui forse OT)... se essa è l'interfaccia con l'esterno vive e si forma grazie ai feedback e quindi è correlata alla percezione. Ritengo (ma posso certamente sbagliare) che le possibilità percettive dello spermatozoo siano scarse rispetto alle nostre. Quel che è certo è che siamo sue strutture diverse, noi e lo spermatozoo.

Il bagnasciuga è sia terra che acqua.
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Vecchio 12-02-2009, 00.41.13   #7
Sole
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Il bagnasciuga è sia terra che acqua.
O nessuna delle due.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 12-02-2009, 01.00.11   #8
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O nessuna delle due.
Beh no, non sono d'accordo. La coesistenza di due cose, fosse anche tale da renderle indistinte, non provoca la loro assenza. Altrimenti da questa indistinzione (che poi dipende dalla capacità di distinguere, di vedere) non potrebbero poi differenziarsi.
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Vecchio 12-02-2009, 01.05.09   #9
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Ok, ma nel momento in cui si uniscono per formare altro allora sono altro pur questo altro contenendolo.
Un figlio è frutto di due persone diverse ma il figlio non è padre o madre anche se in se li contiene. Horus non Iside e non è Osiride ma li contiene entrambi.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 12-02-2009, 13.49.05   #10
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La vita e' un valore assoluto?
No neppure la vita e' un valore assoluto da conservare ad ogni costo in qualsiasi condizione .
Che ne dite?
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Vecchio 12-02-2009, 14.12.15   #11
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La vita e' un valore assoluto?
No neppure la vita e' un valore assoluto da conservare ad ogni costo in qualsiasi condizione .
Che ne dite?
Parli della vita che vivifica una specifica forma immagino, non della Vita...

Il valore che noi diamo alle cose è sempre relativo, tuttavia viene da ragionare sul fatto che, siccome siamo strutture vivificate dalla Vita, allora ci sentiamo autorizzati di disporne, come fosse nostra... scatta il possesso. Ma è qualcosa che ci è dato e che forse non è veramente nostro... o forse si. Che ne dite?
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Vecchio 12-02-2009, 14.31.20   #12
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Parli della vita che vivifica una specifica forma immagino, non della Vita...

Il valore che noi diamo alle cose è sempre relativo, tuttavia viene da ragionare sul fatto che, siccome siamo strutture vivificate dalla Vita, allora ci sentiamo autorizzati di disporne, come fosse nostra... scatta il possesso. Ma è qualcosa che ci è dato e che forse non è veramente nostro... o forse si. Che ne dite?
No, non e' relativa il valore vita perche' scatta il possesso o almeno non intendevo questo .
E' un valore relativo quello della vita perche' in determinate circostanze prevalgono sulla vita altri valori di pari o superiore importanza .
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Vecchio 12-02-2009, 18.00.49   #13
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Ok, ma nel momento in cui si uniscono per formare altro allora sono altro pur questo altro contenendolo.
Un figlio è frutto di due persone diverse ma il figlio non è padre o madre anche se in se li contiene. Horus non Iside e non è Osiride ma li contiene entrambi.
L'esempio del figlio non calza perchè con il figlio i genitori donano (anche quando si tratta solo di una... ehem....) qualcosa che poi diventerà il futuro bambino.
L'esempio corretto potrebbe essere una coppia, due individui si uniscono in una coppia anche se rimangono distinti

qualcuno è convinto che nella coppia ci si annulla, poi caso strano è sempre quello che vorrebbe annullare l'altro, mai se stesso

Quindi la coppia è coppia, non è Mario non è Gina... eppure Mario e Gina sono due individui a se stanti come l'acqua e la sabbia del bagnasciuga.

Mi sa che devo andare avanti con il 3d su transustanziazione e consustanziazione (http://ermopoli.it/portale/showthread.php?p=65004) che se non si fosse capito non è qualcosa limitato a strane leggende Cristiane, ma un concetto molto profondo ed universale.
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Vecchio 13-02-2009, 15.16.48   #14
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L'interconnessione interessante... se prendiamo la larva del tuo esempio potremmo forse dire che la struttura larva, accogliendo la Vita, percorre un processo che la porta alla costruzione della struttura successiva e, quando è pronta, ovvero quando ha veicolato abbastanza Vita, muore e fa nascere la struttura successiva, in questo caso forse più complessa o a maggior energia.
Se il bruco muore e rinasce sotto forma di farfalla, questa possibilità potrebbe essere data anche all'uomo, che se fosse in grado di "costruire" una nuova struttura durante la propria vita, morendo potrebbe lasciar posto ad una struttura più.. "evoluta"?

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Non so se lo spermatozoo è cosciente di se, tuttavia se immagino la sua struttura, devo supporre che l'eventuale coscienza non è paragonabile alla nostra, nè per intensità, nè per complessità. Poi si può approfondire l'ipotesi, spostandosi sul discorso coscienza (qui forse OT)... se essa è l'interfaccia con l'esterno vive e si forma grazie ai feedback e quindi è correlata alla percezione. Ritengo (ma posso certamente sbagliare) che le possibilità percettive dello spermatozoo siano scarse rispetto alle nostre. Quel che è certo è che siamo sue strutture diverse, noi e lo spermatozoo.
Questa parte Ray non mi è molto chiara, se penso ad un bimbo appena nato, non penso di poter dire che sia cosciente di sè, non conosce i propri "limiti" (confini), non credo nemmeno che percepisca l'esterno come altro da sè.. e questo è interessante secondo me.. è come se in qualche modo si sentisse ancora parte del tutto, ma questa è una considerazione mia, non so se sia proprio così.. Però per questi motivi mi riesce difficile pensare ad uno spermatozoo cosciente di sè.. per possibilità percettive intendi percezione di tutto ciò che è esterno ed interno? quindi anche stimoli che per l'umano possono essere anche la fame, la sete etc?

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Parli della vita che vivifica una specifica forma immagino, non della Vita...

Il valore che noi diamo alle cose è sempre relativo, tuttavia viene da ragionare sul fatto che, siccome siamo strutture vivificate dalla Vita, allora ci sentiamo autorizzati di disporne, come fosse nostra... scatta il possesso. Ma è qualcosa che ci è dato e che forse non è veramente nostro... o forse si. Che ne dite?
Giorni fa, avevo sentito che il papà di Eluana, quando stavano per interrompere l'alimentazione aveva detto qualcosa come "finalmente faremo quello che lei voleva". Lì per lì, sentendo questa cosa, ho pensato che se davvero era quello che lei voleva, forse poteva essere giusta la sospensione dell'alimentazione. Pero' ... anche se ci è concesso un periodo in cui stare su questa Terra, la vita è nostra? possiamo sostituirci a Dio e disporne, decidendo per la morte piuttosto che per la vita, anche se si tratta della nostra esistenza? Non ne sono così certa...

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No, non e' relativa il valore vita perche' scatta il possesso o almeno non intendevo questo .
E' un valore relativo quello della vita perche' in determinate circostanze prevalgono sulla vita altri valori di pari o superiore importanza .
Faresti un esempio? Come quando per salvare molte vite se ne deve sacrificare una?

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L'esempio del figlio non calza perchè con il figlio i genitori donano (anche quando si tratta solo di una... ehem....) qualcosa che poi diventerà il futuro bambino.
L'esempio corretto potrebbe essere una coppia, due individui si uniscono in una coppia anche se rimangono distinti

qualcuno è convinto che nella coppia ci si annulla, poi caso strano è sempre quello che vorrebbe annullare l'altro, mai se stesso

Quindi la coppia è coppia, non è Mario non è Gina... eppure Mario e Gina sono due individui a se stanti come l'acqua e la sabbia del bagnasciuga
Questo corrisponderebbe alla consustanziazione? Mario e Gina danno vita alla coppia ma anche rimangono due individui..
Quando è che invece due elementi si uniscono per dare vita ad un terzo? per esempio una lega di due metalli potrebbe essere?
RedWitch non è connesso  
Vecchio 13-02-2009, 15.34.44   #15
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Se il bruco muore e rinasce sotto forma di farfalla, questa possibilità potrebbe essere data anche all'uomo, che se fosse in grado di "costruire" una nuova struttura durante la propria vita, morendo potrebbe lasciar posto ad una struttura più.. "evoluta"?
Beh, ne parliamo dappertutto, è il senso della necessità di costruirsi un'anima.



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Questa parte Ray non mi è molto chiara, se penso ad un bimbo appena nato, non penso di poter dire che sia cosciente di sè, non conosce i propri "limiti" (confini), non credo nemmeno che percepisca l'esterno come altro da sè.. e questo è interessante secondo me.. è come se in qualche modo si sentisse ancora parte del tutto, ma questa è una considerazione mia, non so se sia proprio così.. Però per questi motivi mi riesce difficile pensare ad uno spermatozoo cosciente di sè.. per possibilità percettive intendi percezione di tutto ciò che è esterno ed interno? quindi anche stimoli che per l'umano possono essere anche la fame, la sete etc?
Più sei connesso/mescolato col tutto meno hai coscienza di te. Differenziandoti la sviluppi. La differenziazione avviene grazie alla percezione (e sua elaborazione a vari livelli)... percezione di ciò che esiste, elaborazione come "altro-da-me".
Poi, differenziati (o individuati o simili) si dovrebbe tornare...
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Vecchio 14-02-2009, 16.17.32   #16
Kael
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A me non possono che venire in mente le parole di Gesù quando disse "Io sono la Via, la Verità, la Vita", lasciando quindi intendere che queste tre cose sono intimamente correlate, quasi imprescindibili.
Potremmo quasi dire che sono le tre facce della stessa cosa, aspetti diversi dello stesso soggetto, tanto che se le invertiamo un po' tra esse il senso non cambia di molto.
"Come va la tua via?", "hai scoperto la vita su quella cosa?", "la sua verità è un inferno" sono frasi che ho invertito apposta ma che ragionandoci su potrebbero aprire la mente a nuove intuizioni.

Riflettere su cosa è la Via e su cosa è la Verità, potrebbero aiutare di molto a capire cos'è la Vita. Per esempio tanto più una cosa gira gira ma non va da nessuna parte e tanto più è irreale, tanto meno può considerarsi viva...
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