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Vecchio 15-11-2009, 10.55.05   #1
nikelise
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Predefinito Trama E Ordito Tramare E Ordire ,la Vita Come Un Tessuto

Provo a rappresentare una metafora :
l'ordito e' una serie di fili longitudinali tesi agli estremi nel telaio .
La trama e' un'altra serie di fili orizzontali che passano sopra e sotto ogni ordito .
Trama da trans e meo andare oltre , ordito da ordo ordine.
Provate ad immaginarvi molto molto piccoli seduti a cavalcioni tra una trama ed un ordito .
Ogni incrocio tra trama ed ordito e' un piccolo momento della vostra vita costituita dall'intero tessuto .
Avete una voglia inestinguibile di vedere il disegno di quel tessuto cioe' di dare un senso alla vostra vita stando in quella particolare posizione .
Come si fa ?
Ah vi potete muovere da un punto ad un altro cosi' come la vita e' divenire .
Spero che ispiri qualcosa .
La metafora ovviamente la potete arricchire di particolari .
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Vecchio 15-11-2009, 13.54.37   #2
filoumenanike
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Provo a rappresentare una metafora :
l'ordito e' una serie di fili longitudinali tesi agli estremi nel telaio .
La trama e' un'altra serie di fili orizzontali che passano sopra e sotto ogni ordito .
Trama da trans e meo andare oltre , ordito da ordo ordine.
Provate ad immaginarvi molto molto piccoli seduti a cavalcioni tra una trama ed un ordito .
Ogni incrocio tra trama ed ordito e' un piccolo momento della vostra vita costituita dall'intero tessuto .
Avete una voglia inestinguibile di vedere il disegno di quel tessuto cioe' di dare un senso alla vostra vita stando in quella particolare posizione .
Come si fa ?
Ah vi potete muovere da un punto ad un altro cosi' come la vita e' divenire .
Spero che ispiri qualcosa .
La metafora ovviamente la potete arricchire di particolari .
Il desiderio di vedere il disegno, per quanto mi possa muovere in divenire, non lo vedrò esaudito, oppure alla fine se divento molto anziano...potrei vedere un confuso disegno di quella che è stata la mia vita, se invece la trama si interrompesse prima...il disegno non finito potrebbe concludersi in altri modi, in altre vite oppure rimanere per sempre solo un incipit in un disegno più grande di cui non so assolutamente niente!
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Vecchio 15-11-2009, 14.29.12   #3
nikelise
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Il desiderio di vedere il disegno, per quanto mi possa muovere in divenire, non lo vedrò esaudito, oppure alla fine se divento molto anziano...potrei vedere un confuso disegno di quella che è stata la mia vita, se invece la trama si interrompesse prima...il disegno non finito potrebbe concludersi in altri modi, in altre vite oppure rimanere per sempre solo un incipit in un disegno più grande di cui non so assolutamente niente!
Filo ti arrendi cosi' presto?
No credo che si debba tentare di immaginare il disegno .
Almeno una sua parte o periodo per periodo della vita.
Poi la trama suggerisce qualcosa :talvolta copre l'ordito talvolta sta sotto l'ordito rendendolo evidente e ad ogni incrocio tra ordito e trama si scopre sempre di piu' anche se sempre troppo poco pero' ogni incrocio e' collegato ad un altro incrocio .
A monte di tutto pero' bisogna partire dallo svelare cio' che la trama copre o cio' che della trama e' nascosto dall'ordito.
Poi mi pare ci sia anche un pettine nel processo di tessitura .
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Vecchio 15-11-2009, 21.15.10   #4
Uno
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Il bello è che se è vero che la trama non può andare fuori dall'ordito allo stesso tempo ha due possibilità di cambiare il risultato finale, fili colorati e passare sotto o sopra.

Come li inquadreresti nella metafora Nike? (dico a lui perchè ha proposto l'argomento, ma vale per tutti la domanda)

Io intanto aggiungo, che alla fine sebbene il tessitore possa tramare su un ordito non preparato da egli, comunque alla fine rende ogni ordito diverso da un'altro e crea un'opera unica.
Quindi due variabili manifeste che sono condizionate e condizionano la variabile non manifesta, almeno agli occhi non attenti.
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Vecchio 15-11-2009, 23.20.10   #5
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Il bello è che se è vero che la trama non può andare fuori dall'ordito allo stesso tempo ha due possibilità di cambiare il risultato finale, fili colorati e passare sotto o sopra.

Come li inquadreresti nella metafora Nike? (dico a lui perchè ha proposto l'argomento, ma vale per tutti la domanda)
I fili colorati della trama potrebbero raffigurare i sentimenti e le emozioni con le loro sfumature, così guardando il disegno intero si vede cosa ha mosso una persona a formare quel dato disegno a che l'ha spinta a determinate scelte che formano la trama della propria vita.

Inoltre se i fili dell'ordito sono di un unico colore, passandoci sopra una due tre volte di seguito potrebbe significare il prevalere della personalità, passandoci sotto l'uniformarsi....
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Vecchio 16-11-2009, 10.03.37   #6
nikelise
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Il bello è che se è vero che la trama non può andare fuori dall'ordito allo stesso tempo ha due possibilità di cambiare il risultato finale, fili colorati e passare sotto o sopra.

Come li inquadreresti nella metafora Nike? (dico a lui perchè ha proposto l'argomento, ma vale per tutti la domanda)

Io intanto aggiungo, che alla fine sebbene il tessitore possa tramare su un ordito non preparato da egli, comunque alla fine rende ogni ordito diverso da un'altro e crea un'opera unica.
Quindi due variabili manifeste che sono condizionate e condizionano la variabile non manifesta, almeno agli occhi non attenti.
Se andiamo al di la' del significato corrente di ordire e tramare , il primo significa ordinare organizzare una data realta' ed il secondo andare oltre quel dato,
allora il filo colorato lo intenderei come la com - prensione degli eventi , quel legame tra le cose che forma alla fine il disegno , un filo d'Arianna per uscire dal labirinto , dal caos di eventi ed accidenti .
Mentre andar sotto o sopra il dato su cui si lavora e' l'apparire e sparire di questo legame che rende la vita una ricerca continua .
Questo legame e la sua ricerca rende il percorso unico.
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Vecchio 16-11-2009, 12.51.23   #7
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Il bello è che se è vero che la trama non può andare fuori dall'ordito allo stesso tempo ha due possibilità di cambiare il risultato finale, fili colorati e passare sotto o sopra.
In termini generici sono scelte. Mi trovo di fronte ad un ordito e, in un determinato punto, posso passare sotto o sopra. Una metafora possibile potrebbe essere subire (sotto) quel punto o dominarlo (sopra) oppure passarci con coscienza o meno, comunque sia questa scelta condizionerà parte del mio agire successivo: se passo sopra una cosa poi dovrò passare sotto un'altra... una scelta provoca il subire le sue conseguenze. Non possiamo dominare tutto.
I colori anche sono scelte, pur se qui la cosa è un po' diversa e forse parla del modo in cui passo sopra o sotto un determinato punto. Innanzitutto il colore dipenderà da quelli che ho a disposizione: posso mettere in gioco quel che ho. Poi posso cercare di usare un colore che sta bene con gli altri, agire in modo adeguato e magari anche tentare di formare un disegno (dare un senso) e questo disegno posso cercare di farlo sia in base all'ordito, quindi armonicamente, o provare a forzarlo seguendo una mia idea.
C'è chi mescola i colori in modo caotico, chi usa sempre lo stesso colore, perchè gli piace tanto e/o perchè non sa usare gli altri, in certi casi non sa più di averne altri se usa sempre quello e c'è chi esplora le varie possibili combinazioni dei colori che ha e addirittura cerca di procurarsene altri, fino a quando ha ben chiaro il disegno che vuole fare (cosa) e il modo di farlo (come)... il che implica anche il sapere quando sostituire un colore con un altro.

Si può andare avanti parecchio con questa metafora... è notevole.
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Vecchio 16-11-2009, 17.45.12   #8
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Ma non rimanete sul generico, la metafora si presta ad entrare nel particolare, anche perchè c'è tutta un'arte nella tessitura che, oggi purtroppo se non è scomparsa poco ci manca, a chi avesse mai occasione di fare apprendistato con un vero Maestro potrebbe insegnare tantissimo.
Non per nulla queste parole si usano effettivamente per descrivere cosmi interi ("la trama dell'universo") e sono usate anche nelle scienze e filosofie moderne.

L'ordito è il tempo con la sua continua e costante propagazione in spirale (sulla tessitura normale si limita ad un piano bidimensionale, sulle reti da pesca a canestro invece rende abbastanza bene la struttura toroidale dell'Universo anche se perde i colori ed altre sfumature, ma è normale quando si passa al simbolo)
Quando il filo passa sopra c'è la manifestazione (luce), quando passa sotto c'è il non manifesto (ombra). Il movimento nel tempo crea lo spazio che è l'ascisse orizzontale.
L'aumento della lunghezza dei punti sotto determina una maggiore velocità, e può anche far immaginare i viaggi a velocità superiori della luce. La luce è solo sopra.
Se ci fermiamo su un singolo punto è il presente di quel punto, presente determinato dalle scelte passate e future.
Se usiamo i colori e più fili determiniamo la ricchezza di quel presente "qui e ora" e capiamo anche come funziona un'aura....
Etc...
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Vecchio 16-11-2009, 18.45.21   #9
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Ma non rimanete sul generico, la metafora si presta ad entrare nel particolare, anche perchè c'è tutta un'arte nella tessitura che, oggi purtroppo se non è scomparsa poco ci manca, a chi avesse mai occasione di fare apprendistato con un vero Maestro potrebbe insegnare tantissimo.
Non per nulla queste parole si usano effettivamente per descrivere cosmi interi ("la trama dell'universo") e sono usate anche nelle scienze e filosofie moderne.

L'ordito è il tempo con la sua continua e costante propagazione in spirale (sulla tessitura normale si limita ad un piano bidimensionale, sulle reti da pesca a canestro invece rende abbastanza bene la struttura toroidale dell'Universo anche se perde i colori ed altre sfumature, ma è normale quando si passa al simbolo)
Quando il filo passa sopra c'è la manifestazione (luce), quando passa sotto c'è il non manifesto (ombra). Il movimento nel tempo crea lo spazio che è l'ascisse orizzontale.
L'aumento della lunghezza dei punti sotto determina una maggiore velocità, e può anche far immaginare i viaggi a velocità superiori della luce. La luce è solo sopra.
Se ci fermiamo su un singolo punto è il presente di quel punto, presente determinato dalle scelte passate e future.
Se usiamo i colori e più fili determiniamo la ricchezza di quel presente "qui e ora" e capiamo anche come funziona un'aura....
Etc...
'MAZZA UNO avevo intuito un decimo forse meno .
C'e' da mettersi a studiare. Ci arriviamo .
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Vecchio 19-11-2009, 00.46.44   #10
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Quando il filo passa sopra c'è la manifestazione (luce), quando passa sotto c'è il non manifesto (ombra). Il movimento nel tempo crea lo spazio che è l'ascisse orizzontale.
La prima cosa che mi salta agli occhi è che è necessaria una certa alternanza fra luce ed ombra, un frequente "passar sotto" che rappresenta i vari punti di fissaggio, affinchè la trama possa ben ancorarsi all'ordito e diventare vero tessuto, anzichè scivolare via come nel caso in cui si voglia solo la luce o solo l'ombra..
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Vecchio 27-11-2009, 13.16.52   #11
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Ma non rimanete sul generico, la metafora si presta ad entrare nel particolare, anche perchè c'è tutta un'arte nella tessitura che, oggi purtroppo se non è scomparsa poco ci manca, a chi avesse mai occasione di fare apprendistato con un vero Maestro potrebbe insegnare tantissimo.
Non per nulla queste parole si usano effettivamente per descrivere cosmi interi ("la trama dell'universo") e sono usate anche nelle scienze e filosofie moderne.

L'ordito è il tempo con la sua continua e costante propagazione in spirale (sulla tessitura normale si limita ad un piano bidimensionale, sulle reti da pesca a canestro invece rende abbastanza bene la struttura toroidale dell'Universo anche se perde i colori ed altre sfumature, ma è normale quando si passa al simbolo)
Quando il filo passa sopra c'è la manifestazione (luce), quando passa sotto c'è il non manifesto (ombra). Il movimento nel tempo crea lo spazio che è l'ascisse orizzontale.
L'aumento della lunghezza dei punti sotto determina una maggiore velocità, e può anche far immaginare i viaggi a velocità superiori della luce. La luce è solo sopra.
Se ci fermiamo su un singolo punto è il presente di quel punto, presente determinato dalle scelte passate e future.
Se usiamo i colori e più fili determiniamo la ricchezza di quel presente "qui e ora" e capiamo anche come funziona un'aura....
Etc...
Provo a ripartire da dove volevo arrivare io per poi proseguire su tutto quanto ha aggiunto Uno .
mi premeva rappresentare con la metafora il collegamento continuo che esiste tra ogni avvenimento della nostra vita.
Collegamento non sempre visibile se non a posteriori cioe' spesso troppo tardi e per vivere appieno il presente e per attribuirgli il giusto significato al momento di decidere che fare , di prendere decisioni .
Il presente e' appunto il singolo incrocio della trama con l'ordito .
Nel presente il tempo costituito dall'ordito coincide con la trama cioe' lo spazio :si tratta dell'allineamento del qui e ora .
Ma la trama , la trama della vita cioe' quel filo conduttore che da' un senso alla nostra esistenza nella sua unicita' e' ancora qualcosa di piu' pur a partire dai singoli momenti spazio temporali che viviamo .
Questa trama che per colore e movimento da' al tessuto consistenza e disegno passa sotto e sopra l'ordito , cioe' lo copre o e' coperta dall'ordito e corrisponde alla coscienza luce se va sopra o all'incoscio , all'ombra se passa sotto .
L'ordito allora e' anche la realta' che si sviluppa nel tempo e che e' sistematicamente illuminata dalla coscienza e sconvolta dalla sua assenza in continuo di emersione della luce e successiva immersione nel buio dell'ombra.
Ad ogni singolo istante siamo costretti a seguire questo processo di comprensione che non finisce mai ed in cui cio' che emerge apre a cio' che e' immerso.
Capita anche che questo processo si interrrompa e che la trama si sleghi e passi sopra 2 3 4 orditi .
In questo caso l'arresto del meccanismo di sopra e sotto indebolisce il tessuto cosi' come si indebolisce l'individuo quando si blocca in alcuni momenti della sua realta' attraverso l'attribuzione di significati unilaterali ( di successo o di sconfitta) alle proprie esperienze che tali rimangono come cristallizzate anzicche' continuare a fluire nel sotto e sopra con movimento vitale e rigeneratore .
Il colore della trama poi corrisponde alla ricchezza dell'esperienza e dovrebbe rendere maggiormente riconoscibile il suo percorso .


Non e' scontato vedere tutto quello che capita come collegato e significativo , bisogna allenarsi con l'esame a posteriori dei singoli incroci cioe' dei fatti e della trama che li lega e poi cominciare ad intuirla a priori o ex ante , come dicono alcuni ,
in modo da capire dove ogni fatto accaduto e' destinato a portarci seguendo la trama nel sotto e sopra evitando di slegarla e di finire nel caos.
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