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Vecchio 31-08-2010, 14.07.30   #1
diamantea
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Predefinito Piede amputato

Un altro sogno particolare di ieri notte.
Mi trovo ad un certo punto ad andare in ospedale per un disturbo al ventre. Dovrò ricoverarmi per circa 5 giorni e fare degli accertamenti ed esami diagnostici.
E' un centro polidiagnostico con tecnologia avanzata e molto moderno.
L'infermiera in camice bianco mi invita a coricarmi in un letto ortopedico bello spazioso messo con un lato al muro sulla parete destra, le do il mio braccio sinistro dove in una flebo mi inietta del Valium. E' l'inizio della terapia quello della sedazione per predispormi senza stress agli esami successivi, dovrò dormire un paio d'ore.
Quando mi sveglio ho l'impressione di aver dormito molto di più. Viene l'infermiera a togliere la flebo e mi dice che ora verrà qualcun altro per il resto degli esami.
Mi alzo sperando non mi facciano altro Valium, non voglio dormire tutti 5 giorni.
Viene il mio compagno vestito da infermiere. Lo guardo stranita pensando che lui fa il musicista ma mi dice che il suo lavoro principale è in questo centro dove esegue solo le terapie o esami preliminari per il medico che farà la diagnosi. E' in viso serio e un pò preoccupato per me perchè dovrà farmi degli esami particolari che mi daranno fastidio o meglio da fastidio a lui doverli far fare proprio a me ma non mi dice di che si tratta. Io lo abbraccio e mi siedo sulle sue gambe dal suo lato sinistro e lo rassicuro e gli dico che ormai sono in ballo e sono contenta sia proprio lui che sarà con me più delicato possibile, ho fiducia in lui.
Ci alziamo per spostarci nella sala e penso come mai mi devo sottoporre a tutti questi esami, mi ricordo che il dolore al ventre lo ha avuto una delle mie due sorelle non io ma non ricordo chi. Comunque ormai sono qui...
Nella stanza degli esami c'è un letto ortopedico ma dal lato sinistro anche se non appoggiato al muro, ci sono molti macchinari per rx ed altro. Sul letto c'è ancora un ragazzo che deve finire la terapia, mi da l'idea che abbia subito un incidente. Esco di nuovo fuori per discrezione e il mio compagno completa la terapia. Mi siedo di fronte la stanza con la porta rimasta aperta e con curiosità vedo un uomo che si mette dietro il letto dalla testiera di fronte a me quindi, ha la gamba destra amputata, vedo bene il moncone al di sotto del ginocchio. L'uomo è molto magro ma anche molto muscoloso, con una carnagione rossiccia come in trasparenza del sangue che circola, ha il viso contratto e afflitto come di ha subito ed è anche stato costretto a riabilitarsi con sofferenza, avrà circa 45 anni e forse è il padre del ragazzo ed avrà avuto un incidente con lui.
Poi comincia la sua riabilitazione girando su se stesso in senso antiorario sul piede sinistro sano e il terapista gli da il suo piede amputato fino alla caviglia. Lo trovo strano che non sia ancora necrotizzato ma lo hanno diciamo "conciato" fino alla caviglia perchè lui lo porti sempre con sè sul braccio sinistro a mò di ombrello e con quello deve imparare a stare ritto e girare tenendo in equilibrio il piede.
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Vecchio 31-08-2010, 19.27.17   #2
diamantea
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Provo a dare un'interpretazione.
Intanto noto che ogni qualvolta mi trovo in ospedale o sto male e vado dal medico il problema sta sempre nel ventre, nell'addome più genericamente.
Posso supporre che è il problema con il femminile distorto, c'è sempre questo dolore che mi spinge ad andare dal medico.
E' un dolore emotivo oppure sintomatico? Ad esempio può indicare l'organo bersaglio delle mie somatizzazioni, la punta dell'iceberg che mi porterà alla radice se vado fino in fondo.
Il dolore mi porta a guardare al problema, compito questo del sintomo. Però poi mi ricordo che stavolta l'ha avuto una sorella non io, ma allora perchè qui? E' solo una scusa per accertarmi che tutto vada bene? come prevenzione?

Gli ospedali o studi medici sono in genere normali, questa volta si tratta di un centro ad alta tecnologia, vuol forse dire che sto affinando le mie tecniche di indagine conoscitiva, le mie capacità o che cerco mezzi per andare sempre meglio alla radice.

Il valium a sinistra può indicare la necessità di placare l'ansia, il sintomo che mi impedisce di proseguire con serenità nel processo di individuazione del problema.
E' una donna che lo somministra, come se il mio femminile desidera o ritiene opportuno essere sedato, dormire, rimuovere lo stress.
Il letto è a muro dal lato destro, il sinistro è protetto dalla sbarra. Il muro potrebbe indicare la solidità del maschile che mi protegge mentre la sbarra a sinistra è un mezzo ausiliario esterno a me.

La figura del mio compagno va comparendo sotto diverse spoglie, prima da amante ora da infermiere ma sempre gode della mia fiducia, so che sarà delicato, rassicurante.
Egli diventa una figura importante nel mio processo di individuazione del problema.

Il letto per la mia visita occupato dal ragazzo stavolta è rivolto a sinistra ed ha le sbarre in entrambi i lati.
Qui penso che dovrò guardare nel femminile, ma prima di me c'è un ragazzo incidentato in via di riabilitazione. Che sia un'altra parte del mio maschile rifiutato ed ora ripescato?

L'uomo adulto ha la mia età, il viso afflitto e rassegnato, quasi umiliato che pure lo guardo osservando dal corridoio, padre del ragazzo incidentato pure lui, ha subito l'amputazione della gamba.
L'ho già sognato un simile simbolo, mi viene da pensare che forse il taglio io l'ho fatto veramente al maschile ma lo sto riabilitando nella parte adulta più danneggiato e nella parte giovane o immatura meno danneggiato.
Il piede viene salvato anche se il polpaccio non c'è più, e lo deve tenere in equilibrio sul braccio sinistro mentre gira, dietro la testa del figlio, antiorario, quindi verso sinistra.
Qui veramente non saprei che dire. Perchè salvo un piede che non può essere utilizzato per camminare? e che senso ha sul braccio? Gira a sinistra dal lato intuitivo, femminile, un maschiile costretto ad assoggettarsi al maschile se vuol essere riabilitato? Senza una grande autonomia? Può moversi ma con piede solo?
Perchè quel piede conciato o imbalsamato, come a ricordargli che prima aveva due piedi e ora ne ha due ma funziona solo uno? Mi sembra punitivo.
Tuttavia è alla fine della riabilitazione, quello è l'esercizio finale, ha una grande forza di volontà ed anche fisica, dopo saranno dimessi entrambi.
Poi toccherà a me.
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Vecchio 01-09-2010, 07.51.17   #3
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Qui veramente non saprei che dire. Perchè salvo un piede che non può essere utilizzato per camminare? e che senso ha sul braccio? Gira a sinistra dal lato intuitivo, femminile, un maschiile costretto ad assoggettarsi al maschile se vuol essere riabilitato? Senza una grande autonomia? Può moversi ma con piede solo?
Perchè quel piede conciato o imbalsamato, come a ricordargli che prima aveva due piedi e ora ne ha due ma funziona solo uno? Mi sembra punitivo.
Tuttavia è alla fine della riabilitazione, quello è l'esercizio finale, ha una grande forza di volontà ed anche fisica, dopo saranno dimessi entrambi.
Poi toccherà a me.
Non serve che ti dico che i sogni (l'inconscio) si esprimono per simboli... il piede è si inservibile (amputato) al momento, ma non è stato eliminato e l'uomo è in fase di riabilitazione, quindi si sta contando di recuperare quella funzionalità che, per adesso, è sostituita dal braccio.
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Vecchio 01-09-2010, 14.18.37   #4
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Non serve che ti dico che i sogni (l'inconscio) si esprimono per simboli... il piede è si inservibile (amputato) al momento, ma non è stato eliminato e l'uomo è in fase di riabilitazione, quindi si sta contando di recuperare quella funzionalità che, per adesso, è sostituita dal braccio.

Grazie Ray, questa spiegazione mi alleggerisce un pò. E' un sogno positivo in cui sto cercando di recuperare ciò che ho in parte eliminato e ci sto mettendo volontà ed allenamento.
Il mio maschile non mi fa fare molta strada, lavorare lontano, cambiare città...zoppica, ma compensa usando il braccio femminile per fare, agire... rinforza l'azione... più o meno ci sono!

Ho pensato che forse il ragazzino del ginecologo potrebbe simboleggiare la funzione pensiero infantile di cui parla Nike, per ora si muove in modo infastidente come tutti i ragazzi inconsapevoli che hanno anche eccessi di energia ma vuole emergere e crescere e se prima non volevo dargli retta ora lo sto reintegrando nel figlio e nel padre incidendati.
Che ne pensi?
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Ultima modifica di diamantea : 01-09-2010 alle ore 14.25.51.
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Vecchio 01-09-2010, 22.10.58   #5
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Grazie Ray, questa spiegazione mi alleggerisce un pò. E' un sogno positivo in cui sto cercando di recuperare ciò che ho in parte eliminato e ci sto mettendo volontà ed allenamento.
Il mio maschile non mi fa fare molta strada, lavorare lontano, cambiare città...zoppica, ma compensa usando il braccio femminile per fare, agire... rinforza l'azione... più o meno ci sono!

Ho pensato che forse il ragazzino del ginecologo potrebbe simboleggiare la funzione pensiero infantile di cui parla Nike, per ora si muove in modo infastidente come tutti i ragazzi inconsapevoli che hanno anche eccessi di energia ma vuole emergere e crescere e se prima non volevo dargli retta ora lo sto reintegrando nel figlio e nel padre incidendati.
Che ne pensi?
Non ho ancora letto la discussione che hai fatto con Nike... ero in vacanza e mi connettevo per poco, ho letto solo qualcosa. Quando avrò tempo le leggerò e magari dirò qualcosa.

Un consiglio che mi viene da darti è di non considerare i sogni positivi o negativi. Lo so che è quasi inevitabile di primo acchito ma ci si può sforzare di abbandonare queste qualificazioni. Tendiamo a farle perchè vediamo l'inconscio come nostro giudice, sepsso severo, ma è l'io che lo vede così. Se smettiamo di valutare i sogni e li prendiamo per messaggi si aprono porte che prima non si vedevano neanche e iniziamo a dialogarci meglio con sto inconscio.
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Vecchio 01-09-2010, 22.28.26   #6
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Tendiamo a farle perchè vediamo l'inconscio come nostro giudice, spesso severo, ma è l'io che lo vede così. Se smettiamo di valutare i sogni e li prendiamo per messaggi si aprono porte che prima non si vedevano neanche e iniziamo a dialogarci meglio con sto inconscio.
Mi fa già male sta cosa, è vero ho l'immediato istinto di valutare se è buono o non è buono... se è positivo penso non farà male, viceversa mi preparo a sentire il dolore.

Ok, messaggio ricevuto , anche perchè le porte non ci sono più , ho messo le tende
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Vecchio 06-11-2010, 13.03.37   #7
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Predefinito La strada dei mestieri

E' un sogno di stamattina ma lo posto qui perchè mi sembra un proseguo.

Mi trovo in una strada piena di gente, lungo questa strada ci sono botteghe, sembra la strada dei mestieri aritgianali, guardo solo sa un lato che ora mi viene alla mia sinistra.

A un certo punto vedo due chirurghi maschi che stanno sistemando un piede dx maschile amputato dentro la scarpa, pronto per essere reimpiantato al malcapitato, il quale si trova in una specie di sala operatoria all'aperto, sotto gli occhi dei passanti.

Mi giro incuriosita dal piede e dalla probabile sofferenza del paziente ma lui è sotto anestesia e non voglio tornare indietro a vedere ma ecco due passanti uomini sui 50 che si fermano a curiosare, poi mentre mi passano accanto mi raccontato che si tratta di un marocchino che ha avuto un incidente e si è amputato il piede.
L' hanno avvolto dentro un sacco nero della spazzatura quasi dentro una bara ma non è morto solo anestetizzato e non appena gli reimpiantano il piede tornerà a camminare.

I due uomini sono scandalizzati dal modo in cui è sistemato per operarlo.
Io invece penso a quanto avrà sofferto mentre si amputava il piede e a quanto soffrirà al risveglio per i postumi, ma poi penso che questi dottori stanno facendo del loro meglio visto le condizioni della strada, che non vi è un ospedale e riattaccheranno il piede funzionante, e questo mi basta.
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Vecchio 06-11-2010, 15.54.41   #8
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Mi trovo in una strada piena di gente, lungo questa strada ci sono botteghe, sembra la strada dei mestieri aritgianali, guardo solo da un lato che ora mi viene alla mia sinistra.
Immagino che questa strada rappresenti i miei talenti, cioè la varie parti di me che sanno fare.

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A un certo punto vedo due chirurghi maschi che stanno sistemando un piede dx maschile amputato dentro la scarpa, pronto per essere reimpiantato al malcapitato, il quale si trova in una specie di sala operatoria all'aperto, sotto gli occhi dei passanti.
Questa volta i medici non li vedo in uno studio o ospedale come le altre volte.
Mi da l'idea che siano parti di me che stanno imparando a riparare da soli i danni, come fanno i medici senza frontiere che operano in zone povere di strutture e risorse. Sono parti specializzati che riparano un danno alla meglio in condizioni poco sviluppate, dove tutti possono guardare l'intervento.

Questa cosa mi fa pensare ai diversi talenti che possiedo e che non utilizzo perchè penso di non sapere fare o di non avere la struttura o altri impedimenti...

Oppure può significare l'impegno che metto nel lavorare su di me con i mezzi che ho a disposizione che non sono quelli ideali come una sala operatoria vera. Avere la conoscenza è più importante della struttura strumentale.
Insomma mi sembra un livello superiore di conoscenza che opera in un ambiente ancora povero di strumenti, più inteso come primitivo.
Anche il fatto che l'uomo sia un marocchino e la sua scarpa è povera, mi da l'idea di una parte maschile poco sviluppata, così come il malcapitato viene inteso provenire da un luogo sottosviluppato e povero, magari immigrato in cerca di lavoro.
Quindi una parte non ancora integrata nella coscienza ma che fa parte di me, ancora nell'inconscio ma già emersa nel senso che me ne sto occupando anche se non la conosco direttamente.

Citazione:
Mi giro incuriosita dal piede e dalla probabile sofferenza del paziente...
Mi trovo spesso a pensare alla sofferenza provata dalla parte ferita, offesa. La preoccupazione più grande viene rivolta sempre alla sofferenza non solo del corpo ma anche morale per il senso di perdita di una parte di sè.
E' come se lo scoglio principale che devo superare per primo sia il contatto con la sofferenza, con l'emotività che mi fa soffrire.

Citazione:
...ma lui è sotto anestesia e non voglio tornare indietro a vedere ma ecco due passanti uomini sui 50 che si fermano a curiosare, poi mentre mi passano accanto mi raccontano che si tratta di un marocchino che ha avuto un incidente e si è amputato il piede.
Non ho morbosità di sapere e non torno indietro a guardare anche perchè mi impressiona l'idea di vedere ancora un arto amputato così ci mando due uomini adulti, due parti maschili che sono in grado di guardare con distacco e raccontarmi l'accaduto.
Il maschile che mi viene in aiuto e mi informa evitandomi di guardare con la parte sensibile ed emotiva.


Citazione:
...L' hanno avvolto dentro un sacco nero della spazzatura quasi dentro una bara ma non è morto solo anestetizzato e non appena gli reimpiantano il piede tornerà a camminare.
Il sacco nero per la spazzatura serve a coprire il corpo in sostituzione del telo chirurgico, ancora povertà di risorse ma hanno usato un sacco bello robusto che comunque assolve il compito di coprire e proteggere.
Le parti maschili si prendono cura bene della parte malate nell'atto di ripristinarla.

C'è anche la bara che associata la sacco nero potrebbe indicare che la parte sia da buttare, di poco valore, oppure da seppellire come parte morta e inutilizzabile, tant'è vero che viene operata per strada da una parte cosciente che cura (il medico), che vuole ripristinare il valore di parti considerate inferiori (il marocchino), quindi potrebbe anche significare il tentativo di elevazione di ciò che non è cosiderato di valore ma fa parte di me.

Un pò come la parte ricca del mondo fa con la parte povera del mondo. Sono parti del tutto che hanno diverso sviluppo.

Citazione:
I due uomini sono scandalizzati dal modo in cui è sistemato per operarlo.
Parti maschili che giudicano, guardano con superficialità l'evento. E' più cronaca che fatto umano.
Può rappresentare quella parte di me che giudica superficialmente badando solo alla forma e non alla sostanza.

Citazione:
Io invece penso a quanto avrà sofferto mentre si amputava il piede e a quanto soffrirà al risveglio per i postumi, ma poi penso che questi dottori stanno facendo del loro meglio visto le condizioni della strada, che non vi è un ospedale e riattaccheranno il piede funzionante, e questo mi basta.
Qui interviene la mia parte femminile ancora preoccupata della sofferenze che sicuramente ha provato l'uomo prima e proverà dopo. Ma poi so già che passerà e ritroverà il suo piede funzionante.
Potrebbe essere riferito alla mia parte maschile che ho menomato e sto cercando con tutti i mezzi anche rudimentali per riattivare la parte in difetto, questo mi è costato e costerà ancora sofferenza ma riavrò quello che ho tolto.
Per ora questo mi basta, cioè mi basta sapere che ritornerò integralmente funzionante anche se ancora ad un livello inferiore o primitivo o primordiale non so ancora.

Di sicuro una parte riabilitata che non è allo stesso livello delle altre, anche perchè è stata anestetizzata, quindi non ho potuto nemmeno sentire la sua sofferenza che pure c'è stata, ma io riesco solo ad immaginarla non a ricordarla.

Quindi una parte di me sopita, addormentata forzatamente come l'anestesia, potrebbe dire pure rimossa nell'inconscio che una volta riparata riemergerà funzionante, pertanto reclamerà attenzione con la sofferenza della riabilitazione ma poi dovrebbe svilupparsi come la altre.
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Vecchio 08-11-2010, 20.04.43   #9
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Quindi una parte di me sopita, addormentata forzatamente come l'anestesia, potrebbe dire pure rimossa nell'inconscio che una volta riparata riemergerà funzionante, pertanto reclamerà attenzione con la sofferenza della riabilitazione ma poi dovrebbe svilupparsi come la altre.
Si fa strada nelle mia mente l'ipotesi che le vibrazioni a onde che stanno affiorando siano una parte della funzione Sensazione che ho anestetizzato, chiuso alla coscienza.

Nei miei sogni il messaggio mi sembra più chiaro, una parte viva che vive dietro le quinte, dietro le tende, dentro il cimitero, dentro una parte di me nel ratto...
Sta affiorando qualcosa che è sopita, anestetizzata, rimossa, ma non morta come pensavo.
Non ci sono cadaveri dentro di me solo parti che dormono, in coma da cui si possono risvegliare.
Parti che dopo tanto sonno non sono più funzionali come prima ma i sogni mi presagiscono una riabilitazione che porterà alla funzionalità in quanto assistiti da specialisti, ovvero da parti più consapevoli che sono in grado ora di riattivare ciò che per difesa ho messo a riposo forzato.
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Vecchio 09-11-2010, 00.40.17   #10
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E' un sogno di stamattina ma lo posto qui perchè mi sembra un proseguo.

Mi trovo in una strada piena di gente, lungo questa strada ci sono botteghe, sembra la strada dei mestieri aritgianali, guardo solo sa un lato che ora mi viene alla mia sinistra.

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I due uomini sono scandalizzati dal modo in cui è sistemato per operarlo.
Io invece penso a quanto avrà sofferto mentre si amputava il piede e a quanto soffrirà al risveglio per i postumi, ma poi penso che questi dottori stanno facendo del loro meglio visto le condizioni della strada, che non vi è un ospedale e riattaccheranno il piede funzionante, e questo mi basta.
Un tuo aspetto razionale (i due dottori) oppure (altra possibilità dei due dottori) due "dottori" che, seppure capaci, operano in ambiente insolito, stanno ricucendo la connessione alla terra e la deambulazione di una parte primitiva del tuo maschile che era danneggiata e rimossa.
Questo processo sta avvenendo in pubblico (qui?).
Aspetti razionali di passaggio si scandalizzano per la modalità... ma sotto sotto tu sai che, anche se avrai da soffrirne, il processo di riparazione avrà successo e tanto ti basta.
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Vecchio 09-11-2010, 15.29.04   #11
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Questo processo sta avvenendo in pubblico (qui?).
Ma certo Ray!
Le strade potrebbero bene rappresentare Ermo, con i suoi 3d, dove io lavoro alle mie cose pubblicamente, tutti possono leggere, intervenire, pensare anche criticare.
Potrei anche criticare di me stessa questo mettermi in piazza, operare chirurgicamente sotto gli occhi di tutti invece di fare un lavoro privato in privato.

Il forum potrebbe essere un modo inusuale per fare un lavoro interiore, eppure, con i mezzi a disposizione mi garantirò lo scopo, cioè la funzionalità.
Non è importante il modo e i mezzi, ma il fine, e già questa mi sembra una qualità del maschile (o no?), badare alla sostanza più che alla forma, saper econimizzare le risorse, anche se nel sogno chi critica sono figure maschili.
Magari vorrebbe dire che queste capacità di sfruttare al meglio le risorse in me appartengono al femminile, nel senso di avere la fiducia di aprirmi, lasciarmi andare... è un pò confusa questa distinzione.

Citazione:
...stanno ricucendo la connessione alla terra e la deambulazione di una parte primitiva del tuo maschile che era danneggiata e rimossa.
Qui mi riporta di nuovo alla funzione sensoriale rimossa che sta venendo a galla nell'Autostoppista.
La funzione sensoriale è la connessione a terra, cioè il materiale, la concretezza, il maschile.
Mi piace l'idea di ricucire la connessione a terra, negli anni mi sembra di essermi spostata molto nella testa.
Ho avuto molti problemi legati alle caviglie, di instabilità, cadute rovinose, problemi alle articolazioni...

Suppongo che il controllo potrebbe essere connesso ad un discorso di sradicamento dalla terra...

Si affaccia nella mente una domandina... ma questa parte del maschile primitiva, danneggiata e rimossa che ambito ricopre?

Ci continuo a lavorare, grazie Ray sei illuminante
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Vecchio 11-11-2010, 15.46.04   #12
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Predefinito Piede in necrosi

Il sogno è di ieri notte, ed è sempre il proseguo della serie piedi amputati.
Questo invece è in fase di preamputazione.

Il sogno è molto breve, mi trovo seduta in poltrona nella cucina di casa mia e sto conversando con persone di famiglia, con la gamba destra piegata sotto il sedere.
In pratica mi metto seduta con il piede destro sotto la natica sinistra per essere esatti.
Calcolo un tempo abbastaza lungo in cui mi ricordo della gamba piegata che potrebbe bloccare il flusso del sangue dando il fastidioso formicolio.
Ma non sento dolore, o formicolii eppure mi allarmo e rimetto a terra il piede, solo mi accorgo che è già tardi, il danno è fatto.
Infatti, vedo il tallone con due zone bianchissime, e una zona della natica bianca anch'essa, segno di necrosi e di prossima amputazione.
Me la prendo con me stessa e subito comincio a massaggiare le parti, so che ora me li amputeranno perchè necrotiche, sono stata troppo tempo senza ossigenare i tessuti.
Cerco di riattivare a tutti i costi la circolazione ma restano sempre bianche.
Non voglio arrendermi e massaggio sempre, e dire che lo sapevo di doverci stare attenta, è solo che non ho sentito il dolore, il formicolio, e mi sembrava che fossi stata poco in quella posizione, invece erano parti delicate che si sono necrotizzate ma così bianche mi sembra strano, dovrebbero essere nere, invece le mie sono esangui ed ora mi devo preparare all'amputazione.
Mi sveglio...
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Vecchio 12-11-2010, 16.47.23   #13
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Citazione:
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Calcolo un tempo abbastanza lungo in cui mi ricordo della gamba piegata che potrebbe bloccare il flusso del sangue dando il fastidioso formicolio.
Ma non sento dolore, o formicolii eppure mi allarmo e rimetto a terra il piede, solo mi accorgo che è già tardi, il danno è fatto.
Sempre piede e sempre destro. Però è la prima volta che si tratta del mio piede.
Il fatto di sedermi con la gamba sotto il sedere è come nascondere il piede, o l'arto, o una parte di me che sta "sotto di me", come una sottomissione o evidenziazione di un solo lato, il sinistro inquesto caso che sta a terra e composto.

Il non sentire dolore o formicolio mi riporta all'anestesia, o rimozione del dolore come campanello d'allarme che impedisce che indica un malfunzionamento del flusso del sangue, o energetico.
Quindi i miei recettori o allarmi positivi non stanno funzionando. Sapevo di non dover tenere la gamba a lungo in quella posizione, ovvero sottomettere il destro al sinistro, ma aspettavo di essere avvisata del tempo limite attraverso il dolore, ma se il recettore non funziona, è anestetizzato o rimosso perdo l'arto, o parte del mio giusto funzionamento di una parte.

Citazione:
Infatti, vedo il tallone con due zone bianchissime, e una zona della natica bianca anch'essa, segno di necrosi e di prossima amputazione.
Sempre il bianco nei miei sogni, un bianco splendente o bianchissimo da notarlo di quanto è bianco.
La necrosi è nera mentre io la vedo bianca, qui non so che dire per ora.

Citazione:
Me la prendo con me stessa e subito comincio a massaggiare le parti, so che ora me li amputeranno perchè necrotiche, sono stata troppo tempo senza ossigenare i tessuti.
La vedo come una presa di coscienza che è responsabilità mia di non aver vegliato a sufficienza su di me, sulla mia salute fisica o energetica. Tuttavia mi massaggio... è il calore, il contatto e il vigore energetico, meglio l'azione nel tentativo di riattivare una parte di me forse morta o forse no. E' il tentativo estremo di non arrendermi alla perdita di una parte di me.
Nel sogno è come se sapessi già cosa vuol dire amputazione e sono quasi rassegnata al mio destino anche se fino all'ultimo spero di evitarlo.
Come dire che quando si è imparati la lezione vale per la prossima volta, se ci sarà.
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Amputazione diamantea Sogni 23 12-07-2010 07.57.27


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